Autore: Lupo

  • Diamanti e magia di Ramirez, Bologna Fiorentina 2-0

    Diamanti e magia di Ramirez, Bologna Fiorentina 2-0

    Dopo aver sbancato San Siro soltanto 4 giorni fa rifilando tre reti all’Inter, il Bologna infila la seconda vittoria consecutiva in campionato battendo al Dall’Ara la Fiorentina 2-0 nel recupero della 21esima giornata rinviata il primo febbraio per neve. Di Diamanti e Ramirez le reti che decidono il derby dell’Appennino e che consentono ai felsinei di raggiungere al dodicesimo posto in classifica i viola a quota 28 punti, entrambe le squadre però devono ancora recuperare un match.

    Pioli presenta un Bologna con l’ormai collaudata difesa a 3 e i due trequartisti a sostegno dell’unica punta Di Vaio, confermando in quel ruolo Ramirez, seguito nelle scorse finestre di mercato proprio dalla Fiorentina, e lanciando dal primo minuto il rientrante Diamanti. Saranno proprio questi due a risultare decisivi ai fini del match. Delio Rossi risponde con un 3-5-2 affidandosi in attacco alla fame di gol Amauri, ancora alla ricerca del primo gol in maglia viola e il primo stagionale, e all’estro di Jovetic, un pò acciaccato per un fastidio al ginocchio.
    La partita la fa prevalentemente la Fiorentina mentre il Bologna è prontissimo a ripartire velocemente e colpire in contropiede. Le due squadre non fanno mistero di voler portare a casa l’intera posta in palio e di non accontentarsi del pareggio. Agli affondi dei padroni di casa, la Fiorentina risponde colpo su colpo andando vicinissima al vantaggio prima con un gran tiro a giro da fuori area di Jovetic e poi due volte con Amauri le cui conclusioni vengono neutralizzate da un ottimo e insuperabile Gillet.

    Bologna Fiorentina | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Il Bologna passa alla mezz’ora quando su un passaggio filtrante di Di Vaio, Boruc riesce ad opporsi al prima conclusione di Diamanti ma non può nulla sul secondo tentativo con l’attaccante nativo di Prato che sulla ribattuta dell’estremo difensore viola porta in vantaggio l’undici rossoblu. Il Bologna trova il raddoppio qualche minuto prima la fine del primo tempo con la magia di tacco di Ramirez che fa esplodere di gioia il Dall’Ara con Di Vaio in versione assist-man, partito in leggera posizione di fuorigioco, andando al riposo sul 2-0 archiviando di fatto già nella prima frazione di gioco la pratica viola.

    Nella ripresa la gara per gli ospiti si fa ancora più in salita, passano soltanto 300 secondi e Olivera si fa espellere, rosso diretto, ingenuamente per una gomitata rifilata a Diamanti che stava involandosi verso la metà campo avversaria. Delio Rossi si trova così costretto a rivedere le sue mosse ridisegnando l’assetto della sua squadra per non naufragare completamente, dentro il giovane Salifu per lo spento Vargas e poco più tardi dentro anche De Silvestri per Nastasic. Ma La superiorità numerica permette al Bologna di amministrare con tranquillità fino al 90′ il doppio vantaggio e di portare a casa 3 punti fondamentali per raggiungere al più presto i famigerati 40 punti sinonimo di salvezza.

    Continua l’imbattibilità della squadra di Pioli nel 2012, la striscia positiva viene portata a 7 risultati utili consecutivi nel nuovo anno dopo che quello vecchio si era chiuso con la sconfitta interna con la Roma. Per la Fiorentina si tratta della seconda sconfitta consecutiva dopo quella pesante incassata al Franchi venerdì sera ad opera del Napoli. Il bilancio dei viola è tornato a farsi preoccupante, 5 gol subiti e nessuno realizzato nelle ultime due uscite sono sufficienti per riaprire la crisi.

  • Bologna-Fiorentina, probabili formazioni. C’è Jovetic

    Bologna-Fiorentina, probabili formazioni. C’è Jovetic

    Va in scena oggi pomeriggio al Dall’Ara il derby dell’Appennino Bologna – Fiorentina, match valido per la 21esima giornata di Serie A e rinviato il primo di febbraio per l’inagibilità dell’impianto bolognese causa le abbondanti nevicate che avevano colpito il capoluogo emiliano nelle scorse settimane.

    Il Bologna quest’anno non ha ancora perso una partita, l’ultima sconfitta risale al 21 dicembre 2011 quando i rossoblu vennero sconfitti tra le mura amiche dalla Roma. Da lì in poi due vittorie e 5 pareggi che hanno consentito all’undici felsineo di respirare e prendere un pò di vantaggio sulla zona retrocessione. Reduce dalla vittoria di San Siro contro l’Inter, il Bologna proverà oggi pomeriggio ad allungare la propria striscia di risultati utili contro la Fiorentina che, dopo le due vittorie consecutive, si è dovuta arrendere al Napoli. I viola non avranno vita facile contro una squadra che attualmente gode di un ottimo momento di forma.

    Per quanto riguarda le formazioni che scenderanno in campo, fischio d’inizio previsto alle 18:30, Pioli conferma l’assetto tattico delle ultime uscite e che ha offerto maggiori garanzie al tecnico. Il Bologna pertanto si schiererà secondo un 3-4-2-1 con Di Vaio punta centrale e galvanizzato dalla doppietta di venerdì sera all’Inter supportato da Ramirez, da tempo in cima alla lista dei desideri del dg viola Corvino, e dal rientrante Diamanti che dovrebbe essere preferito sia a Taider che a Kone. A centrocampo Mudingayi e Perez si piazzeranno in mediana con Garics e Morleo sulle fasce; difesa a 3 con Raggi, Portanova e Antonsson a protezione del portiere Gillet.

    Stevan Jovetic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    La Fiorentina risponde con il 3-5-2 disegnato da Delio Rossi nelle ultime settimane abbandonando, almeo per il momento, il suo caro 4-3-1-2. Il reparto arretrato sarà amministrato da Gamberini, Natali e Nastasic, tra i pali ci sarà Boruc; a centrocampo assente Behrami per infortunio, il tecnico viola dovrà affidarsi all’esperienza di Lazzari e alla regia di Montolivo: al posto dello svizzero si giocano una maglia da titolare il giovane Salifu e Olivera con il primo in vantaggio sul secondo mentre sulle corsie laterali agiranno Cassani e Vargas; in attacco la coppia Amauri e Jovetic, preoccupano le condizioni di quest’ultimo che soffre per una botta al ginocchio ma dovrebbe scendere regolarmente in campo.

    PROBABILI FORMAZIONI BOLOGNA – FIORENTINA

    BOLOGNA (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Garics, Mudingayi, Perez, Morleo; Ramirez, Diamanti; Di Vaio.
    Panchina: Agliardi, Cherubin, Rubin, Pulzetti, Kone, Taider, Acquafresca.
    Allenatore: Pioli.

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc; Gamberini, Natali, Nastasic; Cassani, Salifu, Montolivo, Lazzari, Vargas; Jovetic, Amauri.
    Panchina: Neto, Felipe, Romulo, Olivera, Marchionni, Cerci, Ljajic.
    Allenatore: Rossi.

  • Via Arrigoni, Cesena a Beretta

    Via Arrigoni, Cesena a Beretta

    E’ ufficiale il cambio di panchina a Cesena. Il club romagnolo ha annunciato di aver rescisso, in maniera consensuale, il contratto che legava Daniele Arrigoni ai colori bianconeri e di aver ingaggiato al suo posto Mario Beretta.

    La decisione del numero uno del club cesenate, il presidente Igor Campedelli, arriva il giorno seguente la sconfitta interna del suo Cesena ad opera del Milan, risultato questo che ha lasciato la squadra in fondo alla classifica seppur con ancora una gara da recuperare, il recupero del 7 marzo da giocare contro il Catania.

    Beretta è il terzo allenatore a sedersi sulla panchina del Cesena, dopo Marco Giampaolo che aveva iniziato la stagione e che aveva raccolto la miseria di 3 punti nei 9 turni di campionato disputati senza vincere neanche una volta e dopo, appunto, Arrigoni, cesenate doc, chiamato a risollevare le sorti della stagione bianconera: l’inizio della sua avventura era stato più che incorraggiante, con 3 vittorie nelle prime 5 gare con Bologna, Genoa e Palermo, poi nell’ultimo periodo nuovamente il crollo con 4 sconfitte nelle ultime 5 di campionato che hanno permesso a Lecce e Novara di operare il controsorpasso e di relegare i bianconeri ad ultima della classe. Neanche gli ultimi innesti in squadra arrivati dal calciomercato come Santana dal Napoli e Iaquinta dalla Juventus sono bastati per invertire un trend negativo che comincia a farsi molto preoccupante.

    Mario Beretta | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Questa mattina Beretta è arrivato nella città romagnola firmando un contratto fino a giugno con, ovviamente, l’opzione di rinnovo automatico per un’altra stagione in caso di salvezza del Cesena, alle 15 dirigerà il suo primo allenamento al Manuzzi con la sua nuova squadra, poi alle 17:30 la conferenza stampa di presentazione. Debutterà domenica nella delicata sfida contro il Chievo.
    Beretta, reduce dai non felici incarichi a Lecce, a Torino, Paok Salonicco (esperienza che è durata appena un mese senza disputare match ufficiali, ndr) e a Brescia, era stato il protagonista indiscusso della doppia salvezza del Siena nelle complicate stagioni 2006-2007 e 2007-2008.

  • Torino Sampdoria, probabili formazioni. Match dal sapore di A

    Torino Sampdoria, probabili formazioni. Match dal sapore di A

    I riflettori della Serie B questa settimana sono puntati tutti su Torino Sampdoria, posticipo della 28esima giornata del campionato cadetto. Nonostante i blucerchiati manchino dalle zone della classifica che contano, il match contro i granata ha il sapore di Serie A.

    Inutile dire che entrambe le squadre stasera giocheranno per i 3 punti, il Torino potrebbe infilare la terza vittoria consecutiva e ritornare in vetta approfittando del pareggio interno del Sassuolo con il Varese, per i doriani portare a casa l’intera posta in palio risulterebbe determinante e necessario per continuare l’inseguimento all’ultimo posto utile per i playoff che al momento dista 8 punti. All’andata i granata si imposero a Marassi rimontando il vantaggio temporaneo di Costa con le reti di Suciu e Bianchi e forse la crisi della Samp è partita proprio da lì, una sconfitta che ha minato le certezze di una squadra all’inizio accreditata come la corazzata numero uno in grado di stravincere il campionato cadetto.

    Il Torino dell’ex Ventura, genovese doc e tifoso della Samp, manderà in campo la squadra con il suo solito 4-4-2 con le due ali, Stevanovic e Vives, molto offensive che dovranno cercare di tenere bassi i due terzini blucerchiati Berardi e Laczko; in mediana Basha e Iori dovranno impostare e spezzare le trame di gioco avversarie, in difesa Darmian e Parisi si posizieranno ai lati con Di Cesare e Ogbonna davanti a Benussi; in attacco Antenucci farà coppia con bomber Bianchi.

    Giampiero Ventura | © Dino Panato/Getty Images

    Iachini, che sembra aver trovato finalmente la quadratura del cerchio reduce da due vittorie consecutive, risponde con un 4-3-1-2, l’ex Brescia Juan Antonio giocherà sulla linea dei trequartisti a supporto delle punte Pozzi e Bertani, a centrocampo spazio a Munari, il giovane Obiang e Renan Garcia mentre la coppia centrale difensiva sarà formata da Gastaldello e Rossini a protezione di Romero; sulle fasce, come già detto in precedenza, spingeranno Berardi, sulla destra, e Laczko, sul fronte opposto.

    PROBABILI FORMAZIONI TORINO SAMPDORIA

    TORINO (4-2-4): Benussi; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi; Basha, Iori; Stevanovic, Antenucci, Bianchi, Vives.
    Panchina: Morello, D’Ambrosio, Glik, Vives, Surraco, Meggiorini, Sgrigna.
    Allenatore: Ventura.

    SAMPDORIA (4-3-1-2): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Laczko; Munari, Obiang, Renan Garcia; Juan Antonio; Pozzi, Bertani.
    Panchina: Da Costa, Volta, Costa, Rispoli, Soriano, Foggia, Fornaroli.
    Allenatore: Iachini.

  • Napoli Chelsea, Mazzarri “Guai a considerarci favoriti”

    Napoli Chelsea, Mazzarri “Guai a considerarci favoriti”

    Ennesimo appuntamento con la storia per il Napoli che domani sera in un San Paolo che va verso un altro tutto esaurito (si attendono 60 mila spettatori) riceverà il Chelsea per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. La squadra di Mazzarri nella fase a gironi ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo qualificandosi come seconda nel girone di ferro eliminando la corazzata Manchester City “confinata” in Europa League, quella di Villas Boas ha strappato il primato nel proprio raggruppamento soffrendo e soltanto nella gara finale.

    Il cammino fin qui deludente stagionale dei Blues (quinti in Premier League a -17 dalla vetta, eliminati dalla Carling Cup e costretti al “Replay” degli ottavi di finale di FA Cup dal Birmingham, ndr) non deve far pensare ad un Napoli favorito per due ragioni principali: perchè la squadra londinese resta pur sempre un top club europeo e la voglia dei giocatori di dimostrare il loro reale valore potrebbe emergere proprio in Champions League perse, o quasi, tutte le altre competizioni, e perchè quest’anno ogniqualvolta i partenopei vengono considerati favoriti “steccano” l’appuntamento. Restare umili è la parola d’ordine di Mazzarri, da quando il Napoli infatti è tornato a giocare con lo stesso spirito dello scorso anno sono arrivati nuovamente i risultati, le prossime due gare pertanto, con appunto il Chelsea e l’impegno di campionato contro l’Inter per la corsa al terzo posto, saranno fondamentali e crocevia di una stagione che per i partenopei sembrava essersi messa davvero male.

    Le due squadre si affrontano per la prima volta in assoluto, i precedenti del Chelsea in Italia però sono incoraggianti per il Napoli dal momento che i Blues nelle 7 trasferte precedenti in Italia hanno vinto soltanto una volta il 4 novembre 2003 con in panchina Claudio Ranieri battendo la Lazio all’Olimpico 4-0 nella fase a gironi dell’edizione 2003-2004 di Champions League.

    Walter Mazzarri | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Mazzarri, che domani non sarà in panchina (sostituito da Frustalupi) per le due giornate di squalifica inflittegli dalla Discilplinare dell’Uefa dopo l’espulsione rimediata nella gara contro il Villarreal e che quindi soffrirà dalla tribuna, nella conferenza stampa alla vigilia del match è stato molto cauto cercando di tenere al massimo il livello di concentrazione della squadra temendo le individualità degli avversari: “Sento dire che siamo favoriti. Se lo pensiamo davvero ci troveremo in difficoltà. Non conta che il Chelsea non stia andando benissimo in campionato. La pressione c’è ma sono fiducioso. Affrontiamo una squadra che in Champions ha giocato più di 100 partite, ha tanti uomini che possono fare la differenza. Noi proveremo a limitare il loro giocoDobbiamo dare il massimo e alla fine tireremo le somme“.

    Anche il numero uno del club partenopeo, il presidente Aurelio De Laurentiis, ha voluto dire la sua sul match: “Contro il Chelsea sara’ una grande sfida, ma noi non ci poniamo limiti. A Napoli ho vissuto momenti emozionanti. Io sono un entusiasta e per me il Napoli è un film senza fine. Ringrazio la squadra, Mazzarri e i nostri tifosi per averci portato sin qua per questo fantastico appuntamento. La partita e’ aperta ad ogni risultato, la palla è rotonda e noi dovremo fare leva sulle nostre forze per riuscire a centrare un altro risultato importante“.

    Per quanto riguarda le formazioni, il Napoli andrà in campo con il consueto 3-4-2-1 con tutti gli uomini a disposizione, unico assente Edu Vargas per la distorsione alla caviglia che lo terrà fuori un altro pò, quindi undici tipo con Campagnaro, Cannavaro e Aronica davanti a De Sanctis, Inler e Gargano in mezzo al campo, Maggio e Dossena saranno le due ali a sostegno del tridente Hamsik e Lavezzi che agiranno poco dietro il Matador Cavani; unico dubbio Campagnaro non al meglio, se non dovesse farcela è pronto Britos. Nel Chelsea, Villas Boas recupera Terry che dovrebbe guidare la difesa a 4 con Ivanovic, Cahill e Ashley Cole davanti a Cech, mediana a 3 con Ramires, Lampard e Raul Meireles tridente composto da Drogba boa centrale e Sturridge e Mata sugli esterni, panchina per Fernando Torres, Essien e Malouda.

  • Serie A 24 Giornata, risultati e classifica

    Serie A 24 Giornata, risultati e classifica

    La Juve chiama, il Milan risponde. Nella 24esima giornata di Serie A i rossoneri replicano alla vittoria dei bianconeri maturata ieri contro il Catania espugnando Cesena, effettuano il controsorpasso in classifica e si presenteranno al big match a San Siro in programma sabato prossimo da prima della classe anche se la squadra di Conte ancora deve recuperare la gara di Bologna rinviata per neve domenica scorsa. L’uno-due terrificante che taglia le gambe ai romagnoli è firmato dal nuovo arrivato Muntari, al gol all’esordio con la maglia rossonera dopo aver giocato per diversi anni sull’altra sponda del Naviglio con i cugini dell’Inter, e da Emanuelson. Nella ripresa Robinho mette in cassaforte il risultato siglando la rete del 3-0, il Cesena trova poi il gol del definitivo 1-3 con Pudil.

    La Roma riscatta la brutta sconfitta di Siena battendo il Parma all’Olimpico 1-0 dando così il primo dispiacere a Donandoni al suo primo ko da quando è alla guida dei ducali. Match winner l’ex Borini che porta a 6 i suoi centri stagionali in campionato. I 3 punti conquistati oggi consentono ai giallorossi di Luis Enrique di scavalcare in classifica l’Inter che venerdì era crollata in casa, sconfitta 3-0 dal Bologna. Nerazzurri che sono stati superati anche dal Napoli (3-0 alla Firenze) con la corsa, non solo al terzo posto ma anch quella per l’Europa League che si complica ulteriormente.

    Grande prova del Chievo che riesce a violare Marassi battendo il Genoa 1-0 con rete decisiva dell’attaccante francese Thereau, termina senza reti Novara – Atalanta mentre nell’anticipo dell’ora di pranzo il Lecce aveva travolto 4-1 il Siena in una vera e propria sfida salvezza. Stasera i due postici che vedranno protagoiniste le due squadre che giovedì sono state impegnate in Europa League, Palermo – Lazio e Udinese – Cagliari.

    RISULTATI E MARCATORI 24 GIORNATA SERIE A 2011-2012

    CESENA – MILAN 1-3
    29′ Muntari (M), 31′ Emanuelson (M), 55′ Robinho (M), 65′ Pudil (C)
    FIORENTINA – NAPOLI 0-3
    3′ Cavani, 55′ Cavani, 91′ Lavezzi
    GENOA – CHIEVO 0-1
    30′ Thereau
    INTER – BOLOGNA 0-3
    37′ Di Vaio, 38′ Di Vaio, 85′ Acquafresca
    JUVENTUS – CATANIA 3-1
    4′ Barrientos (C), 22′ Pirlo (J), 74′ Chiellini (J), 81′ Quagliarella (J)
    LECCE – SIENA 4-1
    25′ Del Grosso (S), 32′ Muriel (L), 68′ rig Di Michele (L), 82′ Cuadrado (L), 94′ Brivio (L)
    NOVARA – ATALANTA 0-0
    ROMA – PARMA 1-0
    26′ Borini

    stasera ore 20:45
    PALERMO – LAZIO
    UDINESE – CAGLIARI

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. MILAN 50 24
    2. JUVENTUS 49 23
    3. LAZIO 42 23
    4. UDINESE 41 23
    5. ROMA 38 24
    6. NAPOLI 37 24
    7. INTER 36 24
    8. PALERMO 31 23
    9. CAGLIARI 30 23
    10. CHIEVO 30 24
    11. GENOA 30 24
    12. FIORENTINA 28 22
    13. PARMA 28 23
    14. ATALANTA [-6] 28 24
    15. CATANIA 27 22
    16. BOLOGNA 25 22
    17. SIENA 23 23
    18. LECCE 21 24
    19. NOVARA 17 24
    20. CESENA 16 23

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    17 – Di Natale (Udinese)
    15 – Ibrahimovic (Milan), Cavani (Napoli)
    12 – Denis (Atalanta), Milito (Inter), Palacio (Genoa), Jovetic (Fiorentina)
    11 – Klose (Lazio)
    10 – Miccoli (Palermo), Calaiò (Siena)
    9 – Matri (Juventus), Giovinco (Parma)
    8 – Di Vaio (Bologna)
    7 – Osvaldo (Roma), Nocerino (Milan), Hernanes (Lazio), Mutu (Cesena), Di Michele (Lecce)
    6 – Marchisio (Juventus), Hamsik (Napoli), Rigoni (Novara), Lodi (Catania), Borini (Roma)
    5 – Pepe (Juventus), Destro (Siena), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter), Rocchi (Lazio), Bergessio (Catania), Jankovic (Genoa), Moralez (Atalanta), Lavezzi (Napoli), Thereau (Chievo)

  • Fiorentina Napoli, niente turnover per Mazzarri, viola con Jovetic e Amauri

    Fiorentina Napoli, niente turnover per Mazzarri, viola con Jovetic e Amauri

    Oltre a Inter – Bologna stasera c’è un altro anticipo “atipico”, Fiorentina – Napoli. I due match validi per la 24esima giornata di Serie A che verrà disputata in questo week-end, sono stati anticipati al venerdì per consentire a nerazzurri e partenopei di poter prepare al meglio l’ottavo di finale di Champions League in programma il 21 e 22 febbraio che li vede impegnati rispettivamente contro Marsiglia e Chelsea e godere di una giornata di riposo in più.

    Le due squadre hanno ripreso il cammino verso i propri obiettivi, il Napoli con il successo sul Chievo, il primo dopo un mese e mezzo tra tantissimi pareggi e una sconfitta, si è avvicinato alla zona Europa approfittando anche degli scivoloni dell’ultimo turno di Udinese, Inter e Roma; la Fiorentina, reduce da due vittorie consecutive con Siena e Udinese, si è lasciata alle spalle la zona calda della classifica dopo la paura di fine dicembre e la contestazione dei tifosi viola.

    Per il tecnico del club toscano Delio Rossi qualche problema di formazione, assenti Lazzarri per squalifica, Kroldrup, Pasqual e Kharja per infortunio, quest’ultimo andato ko con il Marocco durante la Coppa d’Africa. L’allenatore viola opta per una difesa a 3 per arginare il potenziale offensivo napoletano, Gamberini, Natali e Nastasic dovranno vedersela con il trio delle meraviglie Cavani, Hamsik e Lavezzi; a centrocampo Behrami e Olivera daranno man forte a Montolivo incaricato di lanciare sulle fasce Cassani, a destra, e Vargas, sul fronte opposto, e innescare le giocate di Jovetic, finito sui taccuini degli uomini mercato dei club di mezza Europa, per Amauri, ancora alla ricerca della prima rete con la maglia viola.

    walter mazzarri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nessun problema di formazione invece per Mazzarri che, a parte il cileno Edu Vargas, ha tutti gli effettivi a sua disposizione: il tecnico degli azzurri, nonostante l’impegno di coppa, rinuncia al turnover mandando in campo l’undici tipo eccezion fatta per Aronica che dovrebbe accomodarsi in panchina per far posto a Britos a segno nell’ultimo match giocato contro i clivensi che insieme a Campagnaro e a capitan Cannavaro formeranno la linea difensiva; in mediana Inler farà coppia con Gargano, Maggio e Dossena saranno nel loro consueto ruolo di esterni mentre Hamsik, Lavezzi e Cavani saranno gli incaricati dal mister per battere la violare la porta della Fiorentina. Unico dubbio per Mazzarri riguarda il portiere, De Sanctis infatti non è al meglio. Se non dovesse farcela è pronto Rosati.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA NAPOLI

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc; Gamberini, Natali, Nastasic; Cassani, Behrami, Montolivo, Olivera, Vargas; Amauri, Jovetic.
    Panchina: Neto, Felipe, De Silvestri, Salifu, Romulo, Ljajic, Cerci.
    Allenatore: D. Rossi.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Lavezzi, Hamsik; Cavani.
    Panchina: Rosati, Aronica, Fernandez, Dzemaili, Dezi, Zuniga, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.

  • Europa League: Lazio ko, pari Udinese, ok Manchester City e United

    Europa League: Lazio ko, pari Udinese, ok Manchester City e United

    Si è giocata ieri l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League che vedevano impegnate due squadre italiane. La Lazio è stata affondata dall’Atletico Madrid dell’ex Diego Simeone per 3-1, profonda delusione in casa biancoceleste per una eliminazione dalla competizione che sembra quasi scontata (la squadra di Reja dovrebbe vincere a Madrid con almeno 3 gol di scarto oppure di due se dovesse segnare più di tre reti, ndr). Eppure la gara si era messa bene per la Lazio che aveva sbloccato il risultato subito con Klose al 19′, poi l’Atletico riesce a pareggiare con Arda Turan prima che Falcao salga in cattedra realizzando una doppietta tra il 37′ e il 63′.

    Anche l’Udinese, ancora senza Di Natale, “stecca” considerando il turno casalingo contro un avversario non impossibile da battere nell’unico 0-0 della giornata. I friulani, nonostante ci abbiano provato, non sono riusciti a perforare la difesa del Paok che avrà la possibilità di giocare in casa a Salonicco la settimana prossima il match decisivo per approdare agli ottavi di finale.

    Lazio Atletico Madrid | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Negli altri incontri, vittorie per entrambe le squadre di Manchester. Il City batte in rimonta il Porto 2-1 allo stadio do Dragao di Oporto con la rete decisiva di Sergio Aguero a 5 minuti dalla fine ma a rendersi protagonista in negativo è stata una parte della tifoseria di casa che ha bersagliato Mario Balotelli e Yaya Tourè con vergognosi cori razzisti per il quale la Uefa ha aperto un’inchiesta. E’ possibile che il risultato non venha omologato e dato il 3-0 a tavolino. Nella sfida che metteva in campo ben 7 Champions League, lo United sbanca l’Amsterdam Arena battendo l’Ajax 2-0 con le reti di uno scatenato Young e del messicano Chicharito Hernandez mettendo in cassaforte la qualificazione agli ottavi di finale dove incontrerà la vincente della sfida Legia Varsavia – Sporting Lisbona finita con un rocambolesco 2-2.

    Bene le altre tre olandesi: l’Az Alkmaar batte 1-0 l’Anderlecht nel derby del Benelux, il Twente vince a Bucarest contro lo Steaua con lo stesso risultato e il Psv Eindhoven espugna Trebisonda battendo i padroni di casa del Trabzonspor, euroavversari dell’Inter nella fase a gironi di Champions. Il Valencia passa in casa dello Stoke City, l’Athletic Bilbao cade a Mosca contro il Lokomotiv e l’Hannover regola il Bruges 2-1; vittorie esterne per il Metalist Kharkiv che travolge il Salisburgo con un poker, il Besiktas sullo Sporting Braga mentre finiscono in parità Viktoria Plzen – Schalke e Wisla Cracovia – Standard Liegi.

    Le gare di ritorno sono in programma tra una settimana ovviamente a campi invertiti.

    RISULTATI E MARCATORI SEDICESIMI ANDATA EUROPA LEAGUE 2011-2012

    AJAX – MANCHESTER UNITED 0-2
    59′ Young, 85′ Hernandez
    AZ ALKMAAR – ANDERLECHT 1-0
    35′ Maher
    HANNOVER – BRUGES 2-1
    51′ Lestienne (B), 73′ Sobiech (H), 80′ rig Schlaudraff (H)
    LAZIO – ATLETICO MADRID 1-3
    19′ Klose (L), 25′ Adrian Lopez (A), 37′ Falcao (A), 63′ Falcao (A)
    LEGIA VARSAVIA – SPORTING LISBONA 2-2
    37′ Wawrzyniak (L), 60′ Carrico (S), 79′ Gol (L), 88′ Andrè Santos (S)
    LOKOMOTIV MOSCA – ATHLETIC BILBAO 2-1
    36′ Muniain (A), 61′ rig Glushakov (L), 71′ Caicedo (L)
    PORTO – MANCHESTER CITY 1-2
    27′ Varela (P), 55′ aut Alvaro Pereira (P), 85′ Aguero (M)
    RUBIN KAZAN – OLYMPIAKOS 0-1
    71′ Fuster
    SALISBURGO – METALIST KHARKIV 0-4
    1′ Taison, 37′ Cristaldo, 41′ Cristaldo, 91′ Devic
    SPORTING BRAGA – BESIKTAS 0-2
    37′ Sivok, 58′ Simao
    STEAUA BUCAREST – TWENTE 0-1
    53′ John
    STOKE CITY – VALENCIA 0-1
    36′ Mehmet Topal
    TRABZONSPOR – PSV EINDHOVEN 1-2
    6′ Matavz (P), 11′ Toivonen (P), 33′ Olcan Adin
    UDINESE – PAOK SALONICCO 0-0
    VIKTORIA PLZEN – SCHALKE 1-1
    22′ Darida (V), 75′ Huntelaar
    WISLA CRACOVIA – STANDARD LIEGI 1-1
    28′ rig Cyriac (S), 88′ genkov (W)

  • Krasic allo Zenit, la trattativa decolla

    Krasic allo Zenit, la trattativa decolla

    Milos Krasic e Zenit San Pietroburgo, un matrimonio che alla fine si farà. Sì, perchè nonostante le smentite in queste ore provenienti dall’entourage del giocatore e le dichiarazioni di Spalletti che ha fatto sapere pubblicamente di voler il giocatore con la formula del prestito che hanno rallentato un pò la trattativa, il ritorno in Russia è sicuramente la soluzione migliore per l’esterno serbo che ormai non rientra più nei piani dell’allenatore Antonio Conte. Il calciomercato in Russia termina il 24 febbraio, pertanto i due club hanno ancora a disposizione una settimana di tempo per trovare un accordo che riesca a soddisfare tutti.

    A dir la verità Krasic ai margini del progetto c’era già da inizio stagione quando nelle prime apparizioni del pre-campionato, il centrocampista non aveva convinto in pieno il tecnico bianconero tanto da farlo scivolare, con il trascorrere del tempo, sempre più in giù nelle sue gerarchie preferendogli giocatori come Pepe, Giaccherini ed Estigarribia. Sette presenze in campionato, una sola rete a Catania il magro bottino dell’esterno destro etichettato troppo presto da addetti ai lavori e tifosi bianconeri come l’erede di Pavel Nedved che del ceco in realtà ha solo una rassomigliante folta chioma bionda. Bocciato da Conte presto finisce nel dimenticatoio a dispetto di quando con le sue giocate e i suoi gol nello scorso anno, agli ordini di Del Neri, Krasic aveva fatto sognare i tifosi nella prima parte della stagione che vedevano, o si erano illusi di vedere, l’uomo di una immediata rinascita dopo la stagione fallimentare targata Ferrara. Straripante nel puntare e saltare l’uomo e convergere verso il centro per crossare o tirare in porta, alla fine furono 7 i centri che però non riuscirono a far entrare la Juve in Europa. Nell’ultima parte di campionato la flessione, forte era la tesi sostenuta di un calo fisiologico dal momento che era reduce da un anno di calcio senza beneficiare di un periodo di riposo, proseguita poi anche in questa stagione con il calo definitivo che lo ha portato a guardare le partite dalla panchina o dalla tribuna.

    Milos Krasic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Krasic? Se lo danno in prestito se ne può parlare, se si parla di venderlo non siamo intenzionati al momento ad acquistarlo. E’ un buon calciatore, conosce già il campionato russo e il tipo di gioco che si pratica qui. Abbiamo bisogno di un giocatore pronto” erano state le parole rilasciate da Spalletti a Sky Sport 24 al termine dell’ottavo di finale di Champions League che ha visto lo Zenit battere 3-2 il Benfica. Il nodo da sciogliere infatti riguarderebbe proprio la formula del trasferimento, dopo i primi contatti la dirigenza russa, sollecitata dall’allenatore italiano, ha avanzato la prima offerta ufficiale, un prestito secco che però non ha soddisfatto nè la Juventus nè il giocatore. La società di Corso Galileo Ferraris infatti punta alla cessione definitiva del serbo e magari rientrare dall’esborso eonomico di un anno e mezzo fa quando arrivò a Torino dal Cska Mosca per 15 milioni di euro pagabili in tre rate annuali da 5 milioni l’una. Un’altra minusvalenza sarebbe deleteria per il bilancio bianconero in rosso di circa 95 milioni. Anche il giocatore, dopo l’inizio di stagione difficile, non vuole sentire parlare di cessione a titolo temporaneo nonostante covi in sè una grande voglia di rivincita e di rivalsa e una grande voglia di dimostrare il suo reale valore sin da subito.

    Nonostante la prima offerta non sia stata soddisfacente, la sensazione è che prima del 24 febbraio, giorno di chiusura del calciomercato russo, Krasic possa essere a tutti gli effetti un giocatore dello Zenit. Nelle prossime ore si aspetta il rilancio del club russo che deve reperire sul mercato il sostituto del portoghese Danny il cui infortunio ai legamenti del ginocchio lo terrà fuori per i prossimi 7-8 mesi: 3 milioni per il prestito e un riscatto fissato a 10 milioni in estate potrebbero bastare per strappare il sì a Marotta e Conte.

  • Europa League, Lazio Atletico Madrid. Simeone, il cuore a metà

    Europa League, Lazio Atletico Madrid. Simeone, il cuore a metà

    Dopo la due giorni di Champions, tocca all’Europa League scendere in campo oggi nelle gare di andata valide per i sedicesimi di finale. La prima delle due squadre italiane rimaste in corsa per la competizione è la Lazio che ospiterà all’Olimpico l’Atletico Madrid che, seppur abbia faticato nella Liga, rimane pur sempre un avversario ostico. L’avvicendamento in panchina tra Gregorio Manzano e Diego Simeone, grande ex della partita, è servito ai colchoneros per risalire la classifica e prendere una boccata d’ossigeno soprattutto con le reti di Radamel Falcao.

    Quella che si presenterà stasera davanti al proprio pubblico sarà una Lazio rimaneggiata per le assenze forzate e per il turnover scelto da Reja in vista della delicata trasferta di campionato domenica sera a Palermo per continuare la rincorsa al terzo posto che vuol dire Champions League. Il tecnico biancoceleste infatti non potrà avere a disposizione Rocchi e Radu infortunati mentre concederà un turno di riposo a Dias e Lulic, quest’ultimo non è al meglio della condizione ma andrà ugualmente in panchina. Spazio dunque al nuovo acquisto Candreva che stazionerà sulla linea dei trequartisti con Hernanes e Gonzalez a supporto dell’unica punta Klose. Il bomber polacco naturalizzato tedesco avrà il difficile compito di scardinare la difesa spagnola. In difesa coppia centrale Diakite e Stankevicius con Zauri e Konko ad agire sulle fasce; in mediana capitan Ledesma sarà affiancato da Matuzalem. In porta andrà Marchetti mentre in panchina siederanno i giovani Zampa, classe ’92, e Rozzi, classe ’94.

    Diego Simeone | © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images

    Simeone, al suo debutto europeo, torna all’Olimpico, dove ha lasciato tanti dolci ricordi, per la prima volta da avversario (l’anno scorso alla guida del Catania incrociò i biancocelesti solo nella gara di ritorno giocata al Massimino, ndr), lui che per 4 anni è stato beniamino del tifo laziale. Modulo speculare per il Cholo che può contare su un potenziale offensivo della squadra non indifferente: Falcao viaggia ad una media reti di quasi 1 centro a partita  17 in 22 presenze stagionali, immediatamente dietro l’attaccante colombiano ci saranno l’ex juventino Diego, il turco seguito da mezza Europa Arda Turan e Adrian Lopez, bomber di coppa per i colchoneros con i suoi 6 centri in questa edizione dell’Europa League. Gabi e Suarez formeranno la diga di centrocampo, in difesa non ci sarà Godin, in panchina, spazio a Miranda e Dominguez.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO ATLETICO MADRID

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Zauri, Diakite, Stankevicius, Konko; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez, Hernanes, Candreva; Klose.
    Panchina: Bizzarri, Biava, Dias, Zampa, Lulic, Kozak, Rozzi.
    Allenatore: Reja.

    ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Miranda, Dominguez, Filipe Luis; Mario Suarez, Gabi; Adrian Lopez, Diego, Arda Turan; Falcao.
    Panchina: Asenjo, Silvio, Godin, Luis Perea, Pizzi, Koke, Salvio.
    Allenatore: Simeone.