Autore: Lupo

  • Juve – Milan, mistero Ibra. Non gioca, forse si

    Juve – Milan, mistero Ibra. Non gioca, forse si

    Non gioca, gioca, anzi no, forse si. Zlatan Ibrahimovic ha la febbre e, contrariamente a quanto annunciato questa mattina, non dovrebbe partire nell’undici titolare del Milan che stasera affronterà la Juventus a Torino per la semifinale di ritorno di Coppa Italia ma dovrebbe accontentarsi di assistere al match dalla panchina. Questo a meno di clamorose sorprese dell’ultimo momento. Pare però che Allegri, in questo senso, stia facendo pretattica.

    Il tecnico rossonero alla vigilia aveva fatto intuire che avrebbe concesso un turno di riposo a chi aveva giocato di più in vista delle delicate sfide con Roma in campionato e Barcellona nei quarti di Champions, dando spazio alle seconde linee nonostante l’importanza della gara. Tra questi rientravano proprio Ibra e Thiago Silva, sostituiti in formazione rispettivamente da Maxi Lopez e Yepes. Questa mattina invece la novità, il gigante svedese e il forte centrale brasiliano erano dati entrambi partenti dall’inizio per fare coppia l’uno con El Shaarawy e l’altro con Mexes.

    Pochi minuti fa l’aggiornamento sulle condizioni di salute di Ibra, vittima di un attacco influenzale e quindi costretto a dare forfait ma a tingere di giallo la vicenda le ultime di Milan Channel che ha dato l’attaccante svedese in campo dal primo minuto, notizia questa che rafforza la tesi della pretattica adottata da Allegri per l’occasione. Chi affiancherà il Faraone dall’inizio lo sapremo solo quando il tecnico campione d’Italia deciderà di comunicare la formazione ufficiale non prima delle 20 lasciando noi e Conte con il dubbio fino all’ultimo momento. Per quanto riguarda il resto tutto confermato con Amelia in porta, Antonini e Mesbah agiranno sulle fasce con Mexes e Thiago Silva al centro della difesa; in mediana ci saranno Muntari, l’ex Aquilani e Seedorf favorito su un altro ex, Nocerino, che aveva segnato nell’ultima sfida di campionato, con Emanuelson vertice alto del rombo ed El Shaarawy che attende con ansia di conoscere il nome del compagno di reparto (Ibra o Maxi Lopez).

    Zlatan Ibrahimovic © Valerio Pennicino/Getty Images

    In casa Juventus Conte ha dato una certezza: giocherà capitan Del Piero, lo aveva annunciato ieri pomeriggio nella consueta conferenza stampa della vigilia. “E’ la gara più importante dell’anno, sarà la partita di Alex” aveva detto ieri il tecnico che dovrà fare a meno di Barzagli che ancora non si è ristabilito completamente dall’infortunio; in compenso Conte recupera Chiellini il quale giocherà dal primo minuto nel 4-3-3 che prevede Storari tra i pali, certa la presenza di Lichsteiner a destra dal momento che il terzino svizzero sarà squalificato per il prossimo impegno di campionato contro l’Inter, Bonucci e Caceres centrali e il difensore livornese dirottato a sinistra; in mezzo al campo niente riposo per Pirlo che sarà al suo posto in cabina di regia con Vidal e Giaccherini al suo fianco, in attacco tridente Vucinic, Del Piero e Pepe. Ma anche in casa bianconera ci potrebbero essere sorprese dell’ultima ora con Conte che potrebbe pensare al solito 3-5-2 quando si tratta di affrontare grandi squadre, con Lichtsteiner che avanzerebbe sulla linea dei centrocampisti e i 3 dietro che saranno Caceres, Bonucci e Chiellini; Giaccherini farebbe l’interno di centrocampo con Pepe spostato a sinistra e Vucinic o Quagliarella ad affiancare Del Piero in attacco. Panchina invece per Matri.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – MILAN

    JUVENTUS (4-3-3): Storari; Lichtsteiner, Caceres, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pirlo, Giaccherini; Pepe, Del Piero, Vucinic. Allenatore: Conte.

    MILAN (4-3-1-2): Amelia; Antonini, Mexes, Thiago Silva, Mesbah; Aquilani, Muntari, Seedorf; Emanuelson; El Shaarawy, Ibrahimovic. Allenatore: Allegri.

  • The Chance 2012, Nike cerca i nuovi talenti del calcio

    The Chance 2012, Nike cerca i nuovi talenti del calcio

     

    Sta per tornare The Chance, il talent internazionale organizzato da Nike che ha come obiettivo quello di scovare i migliori giovani talenti del calcio non professionisti in giro per il mondo per offrire loro la possibilità di farsi notare da talent scout per poter aspirare ad un contratto professionistico con una big del calcio mondiale. The Chance consentirà alle migliaia di partecipanti di allenarsi e giocare sui migliori campi da calcio del mondo sotto lo sguardo attento di allenatori e calciatori che hanno da poco appeso gli scarpini al chiodo per mettere in mostra le proprie qualità e capacità atletiche e di affinare la propria tecnica.

    L'iniziativa è stata riproposta dopo il grande successo del 2010 che ha visto trionfare il sudcoreano Seon Min Moon. Dopo essersi unito alla Nike Academy la scorsa stagione (il premio per i finalisti dello scorso anno), le prestazioni fornite durante le partite con Arsenal e Inter hanno attirato su di sè l’attenzione dei talent scout svedesi, che gli hanno offerto un contratto biennale con l’Ostersunds FK: "The Chance mi ha dato la possibilità di giocare con e contro calciatori di tutto il mondo, aiutandomi a migliorarmi e ad essere notato dalla mia attuale squadra – ha affermato Seon Min Moon – E’ un sogno diventato realtà. Spero che la mia storia possa ispirare i calciatori che parteciperanno al programma di quest’anno".

    Il talent prevede che i partecipanti di 55 paesi diversi prenderanno parte ai trials di The Chance, di questi verranno selezionati per la finale globale, che si terrà a Barcellona presso la celebre accademia giovanile della società blaugrana campione d'Europa e del Mondo in carica, i migliori 100 che saranno seguiti in questa straordinaria esperienza da allenatori Nike. Ai giocatori che parteciperanno al programma verranno messi a disposizione i migliori impianti mondiali, i più prestigiosi allenatori, nutrizionisti, psicologi e preparatori atletici.

    Nike – The Chance

    I 100 finalisti parteciperanno a delle sessioni intense di allenamento e ad una fitta agenda di competizioni a Barcellona, dove saranno valutati, oltre che da una squadra di allenatori e talent scout di livello internazionale, attraverso diversi test, come lo 'SPARQ sensory performance', un training ed un sistema di test concepito per creare atleti migliori. In seguito ai migliori 16 talenti Nike riserverà un premio speciale: un tour di 4 settimane in giro per l'Europa durante le quali sfideranno i ragazzi delle più prestigiose accademie del calcio del mondo, tra le quali quella del Barcellona e  del Manchester United.

    Per partecipare basta iscriversi a The Chance, potrete farlo individualmente oppure potrete iscrivere la vostra squadra creando una team page sull’app Facebook The Chance, tramite la pagina Facebook di Nike dedicata a The Chance. I talent scout Nike selezioneranno quindi le squadre da visitare e ne osserveranno le capacità, con l’obiettivo di individuare i giocatori che possiedono maggior talento, premiandoli con l’ingresso alla finale del proprio Paese. I talent scout Nike cercheranno i talenti del futuro anche attraverso i network calcistici locali.

    Il giudice che avrà il compito di scegliere il nuovo talento per The Chance 2012 sarà l'ex difensore dell'Inter campione del Mondo nel 2006 con la nazionale azzurra Marco Materazzi. Il programma sarà seguito particolarmente da vicino da Pep Guardiola, l'allenatore del Barcellona che di The Chance ne è anche ambasciatore nel mondo: "The Chance è un’opportunità per tutti i giovani giocatori del mondo che amano con passione questo sport per mostrare il proprio talento e di sviluppare le proprie doti sulla scena internazionale in modo tale da poter realizzare il proprio sogno".

    Nike Football e Nike Sportswear, oltre che ai calciatori, hanno pensato anche ai giovani talenti emergenti nell'industria della creatività, come fotografi e registi proponendo una versione apposita di The Chance invitando al programma coloro i quali volessero cimentarsi nell'iniziativa per lavorare con i mentori creativi di Nike e con l’ambasciatore del progetto: Spike Lee, regista, scrittore, produttore e attore tifosissimo dei New York Knicks. Come premio, i migliori faranno parte del team creativo che realizzerà la campagna pubblicitaria di Nike Sportswear per la Primavera 2013 oltre a recarsi a Barcellona per seguire le finali globali.

    Per maggiori informazioni su The Chance visitate il sito www.nikefootball.com

     

     


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  • Roma – Genoa 1-0, Osvaldo ‘fredda’ il Grifone

    Roma – Genoa 1-0, Osvaldo ‘fredda’ il Grifone

    Seconda vittoria consecutiva per la Roma che nel Monday Night della 28esima giornata di Serie A supera il Genoa rilanciandosi a ridosso del terzo posto; la zona Champions League, che solo fino a due giornate sembrava ormai impossibile da raggiungere con la sconfitta nel derby che aveva portato la Lazio a +10 sui cugini, torna ad essere a portata di mano e distante solo 4 punti.

    Così come successo nell’ultimo turno di campionato a Palermo, i giallorossi riescono a sbloccare la gara nei primissimi minuti di gioco, infatti al 3′ è Osvaldo, che rientrava dalla squalifica, a portare in vantaggio la Roma: Greco lancia l’attaccante italo-argentino, in posizione millimetrica di fuorigioco, verso l’area di rigore, il quale punta Marco Rossi e con un preciso rasoterra diagonale batte Frey. Ottava rete stagionale e primo centro nel 2012 per il centravanti giallorosso che poco dopo si divora la palla del 2-0 che avrebbe chiuso virtualmente la partita. Orfana di Totti, la Roma gestisce bene il vantaggio nel primo tempo concedendo poco al Genoa di Marino con il suo lungo fraseggio in mezzo al campo. A differenza delle uscite precedenti però si è vista una squadra più prudente e meno votata all’attacco con i due terzini, fondamentali per il gioco di Luis Enrique, Taddei, preferito a Rosi, e Josè Angel più bassi del solito e parsa molto più attenta a non commettere leggerezze soprattutto a centrocampo per non farsi trovare scoperta nella eventuale ripartenza dell’avversario.

    Nella ripresa la gara regala tante emozioni, sia da una parte che dall’altra. Marino crede nel pareggio e inserisce prima Jankovic per il deludente Rossi e poi Jorquera per Belluschi per dare più peso e fantasia all’attacco rossoblu e mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa. Luis Enrique risponde togliendo uno spento Lamela per Bojan, cambio azzeccato perchè l’ex attaccante del Barcellona si rivela una spina nel fianco del Genoa mettendosi subito in mostra sfiorando il 2-0 da buona posizione angolando troppo il suo sinistro. La grande occasione però capita a Palacio, proprio il nuovo entrato Jorquera libera con un assist preciso al centro dell’area l’attaccante argentino che sciupa clamorosamente il punto del pari calciando la sfera sulla traversa. La Roma chiude in attacco, ci provano Marquinho, Osvaldo e Bojan ma Frey è sempre attento evitando ai suoi un passivo più pesante.

    Pablo Daniel Osvaldo © Paolo Bruno/Getty Images

    Buone notizie per i giallorossi vengono dalla difesa che per la seconda volta consecutiva riesce a non prendere reti, il nuovo atteggiamento difensivo di Luis Enrique ha dato più equilibrio al reparto arretrato che andava spesso in tilt. Ora servirà trovare continuità nei risultati, troppo altalenanti, per poter continuare ad ambire in un piazzamento Champions ma non sarà facile perchè sabato pomeriggio i giallorossi andranno a fare visita al Milan primo della classe e lanciato verso la conquista dello scudetto. Per il Genoa invece la classifica comincia a farsi preoccupante con una difesa che è la peggiore del torneo con 49 gol subiti in 28 partite disputate e con una vittoria che manca ormai da quasi due mesi. Il prossimo impegno casalingo contro una Fiorentina che sta attraversando una profonda crisi, sarà determinante per il futuro di Marino la cui panchina si fa sempre più rovente.

    PAGELLE ROMA – GENOA

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg 6.5; Taddei 6, Kjaer 6.5, Heinze 6.5, José Angel 6; Gago 6 (88′ Simplicio s.v.), De Rossi 6, Greco 6.5 (74′ Marquinho 6); Lamela 5.5 (59′ Bojan 7); Osvaldo 6.5, Borini 5.5. Allenatore: Luis Enrique 6

    GENOA (4-3-1-2): Frey 7.5; M. Rossi 4.5 (46′ Jankovic 6), Kaladze 5, Carvalho 5.5, Moretti 6; Mesto 6, Biondini 6.5, Veloso 6; Belluschi 5 (65′ Jorquera 6); Gilardino 5, Palacio 6. Allenatore: Marino 5.5

    HIGHLIGHTS ROMA – GENOA

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  • Juve – Milan vigilia di Coppa Italia. Conte “La partita di Del Piero”, Allegri rinuncia a Ibra

    Juve – Milan vigilia di Coppa Italia. Conte “La partita di Del Piero”, Allegri rinuncia a Ibra

    La sfida infinita continua, dopo le polemiche, i veleni, le frecciate e le schermaglie delle settimane scorse fuori dal rettangolo verde di gioco, Juve Milan domani vivrà un’altra tappa cruciale della sua storia, allo ‘Stadium’ è in programma la semifinale di ritorno di Coppa Italia che decreterà la finalista della competizione. Quella di domani sera sarà la quarta sfida stagionale tra le due squadre che stanno dominando la Serie A con i rossoneri che hanno approfittato del calo della Vecchia Signora per portarsi a +4 in classifica quando il calendario dice -10 alla fine del campionato. I precedenti stagionali sorridono ai bianconeri che hanno battuto la squadra di Allegri in due occasioni, 2-0 nella gara del girone d’andata di campionato con doppietta di Marchisio al termine di una prestazione eccellente della squadra di Conte e 2-1 nella semifinale d’andata di Coppa Italia giocata a San Siro con un’altra doppietta, questa volta di Caceres.

    Ma la partita che è passata alla “storia” e che ha segnato un punto di rottura nei rapporti delle due società da sempre alleate è stata quella dello scorso 25 febbraio quando le due squadre si sono affrontate nella ‘Scala del calcio’ a San Siro per la sfida scudetto. In quell’occasione finì in parità 1-1 con gol di Nocerino e Matri ma le polemiche per la svista clamorosa sul gol di Muntari sull’1-0 in casa rossonera grida ancora vendetta, così come la Juve recrimina per un gol annullato e per le espulsioni mancate a Mexes e lo stesso Muntari. Da lì un’escalation di polemiche sfociate nel duro sfogo che ha visto coinvolto l’ad Adriano Galliani a fine primo tempo, nel “faccia a faccia” a fine partita tra alcuni giocatori delle due squadre e nelle frecciate continue di Allegri all’indirizzo della Juve, in particolar modo verso Conte e Marotta.

    Robinho e Pirlo © Valerio Pennicino/Getty Images

    Domani sera le due contendenti allo scudetto tornano ad affrontarsi, in palio non c’è solo una finale di Coppa Italia ma la volontà di affermare la propria supremazia e di dimostrare chi tra le due è la squadra più forte. Conte nella conferenza stampa alla vigilia è stato chiaro, affermando che quella di domani sera sarà la gara più importante della stagione quasi a voler caricare al massimo il gruppo. Il tecnico bianconero non ha fatto mistero su quelli che saranno gli interpreti della sfida, annunciando l’impiego dal primo minuto di Del Piero: “Sarà la partita di Alex: è giusto che la giochi perchè insieme a Buffon è sempre stato il valore aggiunto della squadra e lo ha confermato. Questa gara ci darà la possibilità di alzare un trofeo. Per questo motivo per me è la più importante dell’anno”.

    In casa Milan l’atmosfera è serena, il sorteggio avverso in Champions League che ha designato il Barcellona come avversario da affrontare ai quarti non ha sclafito il buon umore di Allegri e della squadra che anzi vedono nella sfida contro i blaugrana campioni di tutto uno una prova stimolante per testare il reale valore della squadra rossonera e per capire quanto lontano si può arrivare. Secondo le ultime previsioni il tecnico del Diavolo dovrebbe rinunciare a Ibrahimovic, mai come quest’anno così decisivo, e ai titolari concedendo loro un turno di riposo in vista del difficile turno di campionato contro la Roma e l’appuntamento cruciale della stagione contro il Barça dando spazio alle seconde linee e a chi ha giocato di meno. L’obiettivo è ribaltare l’1-2 dell’andata per accedere alla finalissima e rimanere così in corsa per tutte e tre le competizioni.

  • Roma – Genoa: Totti non convocato, torna Osvaldo

    Roma – Genoa: Totti non convocato, torna Osvaldo

    Stasera allo stadio Olimpico va in scena il Monday Night Roma – Genoa che chiude il programma della 28esima giornata di Serie A. Gara di vitale importanza questa per i giallorossi di Luis Enrique in ottica Champions League alla luce dei risultati maturati ieri al Massimino, a San Siro e al Friuli delle contendenti al terzo posto. La Roma infatti ha l’opportunità di accorciare sulla Lazio che ieri è andata ko a Catania rimediando il secondo stop consecutivo post derby rimanendo a quota 48, Udinese e Napoli, che avevano la possibilità di effettuare il sorpasso, hanno impattato 2-2 nel posticipo di domenica sera portandosi ad una sola lunghezza dai biancocelesti mentre l’Inter non è andata oltre lo 0-0 casalingo contro l’Atalanta; in più è doveroso inserire anche lo splendido Catania di Montella che comincia a respirare aria di Europa e che ha agguantato al sesto posto in classifica proprio la Roma e l’Inter.

    Conquistare i tre punti contro il Genoa però non sarà cosa facile per le diverse assenze alle quali dovrà far fronte il tecnico asturiano. L’infermeria si sta affollando sempre di più, a Burdisso, Juan (campionato finito per loro), Cassetti e Pjanic si è aggiunto anche Francesco Totti, infortunatosi al flessore della coscia sinistra e non convocato per il match di stasera. L’assenza del capitano giallorosso sarà in parte compensata dal rientro di Osvaldo che ha scontato i due turni di squalifica tornando a disposizione di Luis Enrique, a centrocampo quella di Pjanic si farà sentire allo stesso modo dal momento che il bosniaco si è rivelato fondamentale per l’economia del gioco del tecnico. Greco e Simplicio si contenderanno una maglia da titolare con Marquinho, ormai in pianta stabile in prima squadra, che scalpita per poter giocare dall’inizio.

    Pablo Daniel Osvaldo © Marco Luzzani/Getty Images

    A De Rossi toccherà il compito di caricarsi sulle spalle l’intero peso della squadra, dai piedi di Capitan Futuro dovranno partite le manovre giallorosse per mettere il tridente in avanti in condizione di segnare. Il centrocampo sarà completato da Gago, in difesa scelte obbligate con Kjaer e Heinze coppia centrale, Rosi sulla corsia di destra e Josè Angel favorito dal primo minuto su Taddei che dovrebbe accomodarsi in panchina. In attacco, con il rientro di Osvaldo, Lamela arretrerà di qualche metro il suo raggio d’azione agendo dietro le due punte con l’inamovibile Borini a guidare la Roma verso un successo che riporterebbe la Roma a dire la sua nella volata Champions League.

    Modulo speculare per il Genoa che ha la difesa più perforata del campionato con 48 reti subite in 27 partite. La cura Marino al momento non funziona perchè, oltre al primato negativo di gol incassati, il Grifone non vince in campionato da più di un mese, l’ultima vittoria risale allo scorso 5 febbraio quando riuscì ad avere la meglio sulla Lazio battuta per 3-2. Anche Marino ha notevoli problemi di formazione: Sculli, Kucka, Granqvist, Bovo, Antonelli e Constant sono ai box per i rispettivi infortuni, nell’undici titolare quindi dovrebbero trovare spazio Veloso e Belluschi a centrocampo, quest’ultimo che giocherà a ridosso delle due punte che saranno Palacio e Gilardino mentre Rossi, Carvalho, Kaladze e Moretti formeranno la linea difensiva a protezione di Frey.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA GENOA

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Heinze, José Angel; Gago, De Rossi, Greco; Lamela; Osvaldo, Borini.
    Panchina: Lobont, Taddei, Perrotta, Simplicio, Marquinho, Bojan, Piscitella.
    Allenatore: Luis Enrique.

    GENOA (4-3-1-2): Frey; Rossi, Carvalho, Kaladze, Moretti; Mesto, Veloso, Biondini; Belluschi; Palacio, Gilardino.
    Panchina: Luaptelli, Sampirisi, Sturaro, Birsa, Jankovic, Jorquera, Zé Eduardo.
    Allenatore: Marino.

    DOSSIER BALDINI, LE IENE SCOPRONO COMPLOTTO CONTRO LA ROMA

  • Serie A 28 Giornata, risultati e classifica

    Serie A 28 Giornata, risultati e classifica

    Dopo l’eliminazione negli ottavi di finale di Champions League, ieri pomeriggio l’Inter era chiamata all’immediato riscatto in campionato per alimentare le proprie speranze di un piazzamento europeo. Invece gli uomini di Ranieri hanno steccato per l’ennesima volta in stagione concludendo la gara contro l’Atalanta a reti inviolate nonostante ai nerazzurri le occasioni per segnare non sono mancate come il rigore concesso per una trattenuta in area su Pazzini che Milito sbaglia facendosi ipnotizzare dall’ottimo Consigli. Ma al di là dell’episodio, è la prestazione generale a destare non poche preoccupazioni con il presidente Moratti che è il ritratto della delusione interista decidendo di abbandonare la tribuna all’intervallo.

    Il pareggio dell’Inter può essere considerato in casa nerazzurra come un’occasione gettata alle ortiche in virtù dei risultati odierni delle squadre interessate alla corsa al terzo posto: la Lazio cade in casa del Catania, ormai non più una sorpresa ma una splendida realtà, merito dell’allenatore Montella che ha dato una fisionomia precisa alla squadra etnea, a punire i biancocelesti ci pensa Legrottaglie all’82’ che permette di agganciare proprio l’Inter in classifica a quota 41 mentre Udinese e Napoli hanno pareggiato 2-2 nel posticipo della domenica al termine di una gara rocambolesca e aspramente contestata dai friulani per alcune decisioni arbitrali; Pinzi e Di Natale portano sul doppio vantaggio i padroni di casa che restano in 10 per l’espulsione di Fabbrini, poi Cavani sbaglia un penalty prima di scatenarsi con la doppietta che raddrizza il risultato evitando alla squadra di Mazzarri un ko che poteva avere ripercussioni gravi sullo stato mentale dei giocatori dopo l’inattesa eliminazione in Champions con la debacle di Londra.

    Il risultato a sorpresa della giornata è la vittoria del Novara a Siena con i toscani che erano reduci da un filotto di 3 vittorie consecutive. I piemontesi fanno 2 su 2 da quando Tesser è tornato in sella e si rifanno sotto in una lotta salvezza che appare disperata (8 i punti di distanza dal Parma) dimostrando grande tenacia. I tre punti sono frutto delle reti di Rigoni e di Porcari nei minuti finali di gara. Uno a uno tra Lecce e Palermo, succede tutto nel primo tempo con i salentini che passano in vantaggio grazie al calcio di rigore di Di Michele, pareggio rosanero di Munoz e gara che termina 10 contro 10 per le espulsioni di Oddo e Bertolo. Pari anche tra Bologna e Chievo con i clivensi che hanno sfiorato la vittoria se Diamanti a 10 minuti dal termine non avesse indovinato l’angolo giusto per battere Sorrentino. La gara viene sbloccata da un gol particolare, Andreolli con il fondoschiena batte Gillet, il pari porta la firma di Di Vaio poi il nuovo vantaggio gialloblu di Thereau prima del 2-2 definitivo.

    Nell’anticipo di mezzogiorno il Cagliari aveva affondato il Cesena 3-0 grazie alla tripletta di Pinilla anche se l’arbitraggio di Russi ha lasciato molto a desiderare mentre sabato Milan e Juventus si erano sbarazzate di Parma (0-2) e Fiorentina (0-5) con i rossoneri che conservano i 4 punti di vantaggio in classifica. Stasera c’è il Monday Night Roma – Genoa.

    RISULTATI E MARCATORI 28 GIORNATA SERIE A

    BOLOGNA – CHIEVO 2-2
    27′ Andreolli (C), 59′ Di Vaio (B), 68′ Thereau (C), 81′ Diamanti (B)
    CAGLIARI – CESENA 3-0
    14′ Pinilla, 46′ rig Pinilla, 58′ rig Pinilla
    CATANIA – LAZIO 1-0
    82′ Legrottaglie
    FIORENTINA – JUVENTUS 0-5
    15′ Vucinic, 28′ Vidal, 56′ Marchisio, 68′ Pirlo, 73′ Padoin
    INTER – ATALANTA 0-0
    LECCE – PALERMO 1-1
    6′ rig Di Michele (L), 15′ Munoz (P)
    PARMA – MILAN 0-2
    17′ rig Ibrahimovic, 59′ Emanuelson
    SIENA – NOVARA 0-2
    72′ Rigoni, 81′ Porcari
    UDINESE – NAPOLI 2-2
    28′ Pinzi (U), 52′ Di Natale (U), 81′ Cavani (N), 85′ Cavani (N)

    lunedì ore 20:45
    ROMA – GENOA

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. MILAN 60 28
    2. JUVENTUS 56 28
    3. LAZIO 48 28
    4. NAPOLI 47 28
    5. UDINESE 47 28
    6. ROMA 41 27
    6. INTER 41 28
    8. CATANIA 41 28
    9. BOLOGNA 36 28
    10. PALERMO 35 28
    11. CHIEVO 35 28
    12. ATALANTA [-6] 34 28
    13. CAGLIARI 34 28
    14. GENOA 33 27
    15. FIORENTINA 32 28
    16. SIENA 32 28
    17. PARMA 31 28
    18. LECCE 26 28
    19. NOVARA 23 28
    20. CESENA 17 28

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    20 – Ibrahimovic (Milan)
    19
     – Di Natale (Udinese)
    18 – Cavani (Napoli)
    15 – Denis (Atalanta)
    14 – Palacio (Genoa), Milito (Inter)
    12 – Jovetic (Fiorentina), Klose (Lazio)
    11 –  Miccoli (Palermo), Calaiò (Siena)
    10 – Matri (Juventus), Giovinco (Parma), Di Vaio (Bologna)
    9 – Borini (Roma), Nocerino (Milan)
    8 – Hernanes (Lazio), Lavezzi (Napoli), Lodi (Catania), Di Michele (Lecce)
    7 – Osvaldo (Roma), Mutu (Cesena), Hamsik (Napoli), Larrivey (Cagliari), Marchisio (Juventus), Rigoni (Novara), Pinilla (Cagliari)
    6 – Bergessio (Catania), Budan (Palermo), Thereau (Chievo)
    5 – Pepe (Juventus), Destro (Siena), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter), Rocchi (Lazio), Jankovic (Genoa), Moralez (Atalanta), Basta (Udinese), Muriel (Lecce), Ramirez (Bologna), Acquafresca (Bologna), Diamanti (Bologna), Vucinic (Juventus)

  • Sorteggi quarti Champions League live. Milan, pericoli Barça e Real

    Sorteggi quarti Champions League live. Milan, pericoli Barça e Real

    Ci siamo. A mezzogiorno dall’urna di Nyon conosceremo l’avversaria del Milan ai quarti di finale di Champions League 2011-2012. I rossoneri, che sono usciti vincitori dal doppio confronto con l’Arsenal, sono l’unica squadra italiana rimasta in corsa dopo l’eliminazione bruciante negli ottavi di Napoli e Inter con i primi che hanno dilapidato il 3-1 del San Paolo prendendone 4 allo Stamford Bridge dal Chelsea e con i secondi che sono stati beffati al 92′ dal Marsiglia quando ormai tutti si preparavano a disputare i tempi supplementari.

    Milan, Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Bayern Monaco, Benfica, Marsiglia e Apoel Nicosia: due spagnole, e una squadra a testa per Italia, Inghilterra, Germania, Francia, Portogallo e Cipro. Saranno queste le protagoniste di un sorteggio dei quarti di Champions League nel quale non sono più previsti vincoli e restrizioni, ovvero non ci saranno teste di serie ed è previsto l’accoppiamento tra squadre dello stesso paese (questa ipotesi chiaramente è possibile solo per la Spagna), che potrebbero regalare già subito una finale anticipata, ovvero il Clasico formato europeo Real Madrid – Barcellona che tutta Europa prò auspica di vedere nella finalissima di Monaco di Baviera del 19 maggio prossimo. Data questa segnata in rosso sul calendario dal Bayern che ha come obiettivo quello di centrare l’appuntamento conclusivo che eventualmente potrà essere giocato tra le mura amiche dell’Allianz Arena (in Europa chiamata Fußball Arena München per limitazioni commerciali imposte dall’Uefa).

    Sorteggio quarti Champions League 2012 | ©Fabrice Coffrini/EuroFootball/Getty Images

    Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco rappresentano i pericoli maggiori per il Milan che ovviamente spera in un sorteggio più benevolo con Apoel, Marsiglia e Benfica che sono ovviamente avversarie più abbordabili. Discorso a parte per il Chelsea che, seppur sia una potenza del calcio europeo, viene da un periodo oscuro sotto la gestione Villas Boas dal quale sta progressivamente uscendo. La cura Di Matteo al momento sta funzionando ma parlare di guarigione completa per i Blues è ancora prematuro.

    Ricordiamo che oltre agli accoppiamenti per i quarti di finale (gara di andata il 27-28 marzo, ritorno 3-4 aprile) verranno stabiliti anche quelli per le semifinali (andata 17-18 aprile, ritorno 24-25 dello stesso mese).

    Questo l’elenco delle squadre inserite nell’urna di Nyon (in ordine alfabetico): Apoel Nicosia, Barcellona, Bayern Monaco, Benfica, Chelsea, Marsiglia, Milan e Real Madrid.

    Potrete seguire qui di seguito il sorteggio in live blogging (clicca F5 per aggiornare la pagina).

    IL SORTEGGIO DEI QUARTI LIVE

    • 1. APOEL NICOSIA – REAL MADRID
    • 2. MARSIGLIA – BAYERN MONACO
    • 3. BENFICA – CHELSEA
    • 4. MILAN – BARCELLONA

    GLI ACCOPPIAMENTI PER LE SEMIFINALI

    • A. vincente sfida 2 – vincente sfida 1
    • B. vincente sfida 3 – vincente sfida 4
    Nella finale di Monaco di Baviera la squadra considerata padrona di casa sarà la vincente della semifinale A.
  • Europa League, Manchester United e City flop europeo

    Europa League, Manchester United e City flop europeo

    Doveva essere la capitale europea di questa stagione e invece per Manchester è stato un vero e proprio flop europeo. Le due squadre inglesi che, dopo l’eliminazione dalla fase a gironi della Champions League, non riescono a rimediare alle sconfitte subite nelle gare di andata degli ottavi di Europa League finendo così per venire eliminate anche dalla competizione minore. Lo United, dopo averle prese all’Old Trafford, la scorsa settimana, viene sconfitto anche a Bilbao: l’Athletic di Bielsa, forte del 3-2 maturato nella tana dei Red Devils, passa in vantaggio con il bomber Llorente e chiude definitivamente il discorso qualificazione con il 2-0 firmato De Marcos; inutile il gol a dieci minuti dal termine di Wayne Rooney che non evita un’altra figuraccia europea agli uomini di Sir Alex Ferguson letteralmente surclassati nei 180 minuti dalla squadra del Loco Bielsa.

    A fare compagnia allo United i cugini del Manchester City. Gli inglesi, che tra le mura amiche dell’Etihad Stadium doveva cercare di capovolgere l’1-0 del Josè Arvelade ma lo Sporting Lisbona parte forte e allo scadere dei primi 45 minuti si ritrova avanti addirittura di due gol, frutto delle due reti di Fernandez e di Ricky Van Wolfswinkel. La squdra di Mancini, dopo lo sbandamento del primo tempo, all’intervallo rientra in campo con tutt’altro spirito: Aguero sale in cattedra e trascina i Citizens alla rimonta prima accorciando le distanze al 60′, poi procurandosi il calcio di rigore (inesistente) che Balotelli trasforma e infine realizzando il gol del 3-2 che rende gli 8 minuti di gioco un vero inferno per i lusitani di Sa Pinto. Al City servirebbe il quarto gol per passare il turno ma la rimonta incredibile non riesce e si infrange sul miracolo all’ultimo secondo di Rui Patricio che dice no al collega Hart portatosi nei pressi dell’area di rigore avversaria lasciando la sua porta sguarnita.

    Manchester City © Shaun Botterill/Getty Images Sport

    Nonostante il grande cuore non ce l’ha fatta l’Udinese a compiere l’impresa. I friulani annullano il 2-0 dell’andata ottenuto dall’Az Alkmaar praticamente nel primo quarto d’ora di gara con lo scatenato Di Natale che porta i bianconeri sul 2-0 ma Falkenburg alla mezz’ora punisce la squadra di Guidolin che non riesce a sfruttare la superiorità numerica per quasi tutti i 90 minuti di gara per trovare gli altri due gol necessari alla qualificazione ma uscendo dall’Europa League a testa alta.

    Il Valencia conserva le due reti di vantaggio del Mestalla e, uscendo indenne dal Philips Stadion, elimina il Psv Eindhoven del neo tecnico Phillip Cocu. Uno a uno il finale, Rami porta in vantaggio gli spagnoli, per gli olandesi pareggia Toivonen. Nessun problema per l’Atletico Madrid che bissa il successo dell’andata del Vicente Calderon (3-1) vincendo anche in Turchia battendo il Besiktas 3-0, a valanga le due tedesche rimaste in corsa: Schalke e Hannover ne fanno 4 a testa rispettivamente a Twente e Standard Liegi, grande la gara nello dell’ex Milan Huntelaar, trascinatore con una tripletta. Infine il Metalist Kharkiv compie l’impresa nei minuti finali vincendo in Grecia con l’Olympiakos che a 10 minuti dal termine poteva contare sui due gol segnati tra andata e ritorno. Gli ucraini pareggiano con Villagra, poi Devic all’86 firma il gol qualificazione di tacco facendosi perdonare l’errore dal dischetto commesso poco prima.

    RISULTATI E MARCATORI OTTAVI EUROPA LEAGUE

    ATHLETIC BILBAO – MANCHESTER UNITED 2-1 (andata 3-2)
    23′ Llorente (A), 66′ De Marcos (A), 80′ Rooney (M)
    BESIKTAS – ATLETICO MADRID 0-3 (andata 1-3)
    26′ Adrian, 83′ Falcao, 93′ Salvio
    HANNOVER – STANDARD LIEGI 4-0 (andata 2-2)
    4′ Abdellaoue, 21′ aut Kanu, 73′ aut Kanu, 92′ Pinto
    MANCHESTER CITY – SPORTING LISBONA 3-2 (andata 0-1)
    33′ Fernandez (S), 40′ Van Wolwswinkel (S), 60′ Aguero (M), 75′ rig Balotelli (M), 82′ Aguero (M)
    OLYMPIAKOS – METALIST KHARKIV 1-2 (andata 1-0)
    14′ Marcano (O), 81′ Villagra (M), 86′ Devic (M)
    PSV EINDHOVEN – VALENCIA 1-1 (andata 2-4)
    47′ Rami (V), 64′ Toivonen (P)
    SCHALKE – TWENTE 4-1 (andata 0-1)
    14′ Janssen (T), 29′ Huntelaar (S), 57′ rig Huntelaar (S), 71′ Jones (S), 81′ Huntelaar (S)
    UDINESE – AZ ALKMAAR 2-1 (andata 0-2)
    3′ rig Di Natale (U), 15′ Di Natale (U), 32′ Falkenburg (A)

    In verde le qualificate ai quarti di finale

  • Barcellona, Guardiola rinnova per 1 euro in più di Mourinho

    Barcellona, Guardiola rinnova per 1 euro in più di Mourinho

    Ormai ci siamo, l’allenatore più vincente degli ultimi anni sta per legarsi, come ormai accade da due anni a questa parte, per un ulteriore anno al suo Barcellona vincitutto. Il rinnovo di Pep Guardiola è pronto già da un pezzo sulla scrivania del presidente Sandro Rosell ma dopo diversi incontri nella sede del club blaugrana ancora non è arrivata la sospirata firma sul nuovo contratto.

    Il motivo di tale ritardo va ricercato sostanzialmente in alcune condizioni poste dal tecnico spagnolo alla dirigenza del Barça e vincolanti al prolungamento del contratto in scadenza a giugno: in primo luogo la riconferma del suo intero staff con annesso adeguamento di contratto a partire dal vice Tito Vilanova, un giusto premio a coloro i quali lavorano da anni al fianco di Guardiola perchè da che mondo è mondo il merito dei successi viene riconosciuto esclusivamente al tecnico e quasi mai ai suoi collaboratori; poi interventi massicci sul mercato, in particolare in difesa e in attacco dove in cima alla lista del tecnico catalano compaiono i nomi di Thiago Silva e Neymar. Il corteggiamento verso i due calciatori è spietato, il difensore del Milan potrebbe prendere il posto in difesa di Piquè sempre di più ai ferri corti con Guardiola, notizia quest’ultima riportata dall’emittente TeleMadrid ma smentita seccamente dalla stessa società blaugrana tramite un comunicato ufficiale, mentre per l’astro nascente del calcio brasiliano vanno avanti le trattative con il Santos e con il procuratore dell’attaccante per anticipare il suo sbarco in Catalogna previsto, secondo le fonti ben informate, solo nel 2014 a Mondiale brasiliano concluso.

    Guardiola e Mourinho

    Ma la condizione più bizzarra sarebbe quella di chiedere un adeguamento del contratto – e fin qui nulla di strano – andando a percepire un euro in più d’ingaggio rispetto a quello che attualmente prende Josè Mourinho al Real Madrid, ingaggio quantificabile in circa 10 milioni. Un euro simbolico e provocatorio nei confronti del suo acerrimo nemico e rivale calcistico, come se volesse mettere in chiaro che l’allenatore più bravo e vincente, al momento, deve essere anche quello più pagato.

    Che il rinnovo sia soltanto questione di giorni è dimostrato dalle recenti dichiarazioni del Pallone d’Oro Lionel Messi che ha ammesso come Guardiola sia più importante e decisivo nel Barcellona più di quanto non lo sia lui. Un alleato di non poco conto per il tecnico.

  • Real Madrid – Cska Mosca, Mourinho vede i quarti di Champions

    Real Madrid – Cska Mosca, Mourinho vede i quarti di Champions

    Non dovrebbe avere problemi stasera il Real Madrid di Josè Mourinho a passare il turno e ad accedere ai quarti di finale di Champions League. E’ vero che si parte dall’1-1 dell’andata maturato allo stadio Luzhniky nella trasferta moscovita ma le merengues, lanciate ormai verso la conquista della Liga, difficilmente concedono all’avversario quando si tratta di calcare l’erbetta del Bernabeu. Difficoltà resa ancor più evidente dal fatto che il Cska non è propriamente una squadra da trasferta dando il meglio di sè quando si tratta di giocare tra le mura amiche. E l’1-1 dell’andata testimonia proprio questa osticità dei russi.

    Mourinho potrà contare sulla sua stella più brillante della squadra, quel Cristiano Ronaldo sogno proibito di Berlusconi; il portoghese nella conferenza stampa alla vigilia ha però svegliato bruscamente il presidente rossonero facendo sapere di non essere interessato ad un eventuale trasferimento al Milan nè tantomeno nella nostra Serie A, campionato che, come lui stesso afferma, non lo affascina. CR7 finalmente intravede la possibilità di vincere qualcosa di importante a livello europeo, ragion per cui cercherà di non sbagliare approccio per trascinare il Real a gustarsi poi i sorteggi per i quarti venerdì a Nyon.

    Jose Mourinho © JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images

    Oltre a Ronaldo, a sostegno di Benzema, ci saranno Ozil e Kakà che sembra aver trovato una certa continuità di rendimento dopo le ultime difficili stagioni. In mediana spazio a Khedira e alla geometria di Xabi Alonso, Sergio Ramos, i cui screzi con lo Special One sembrano ormai superati, affiancherà Pepe al centro della difesa per lasciare la fascia destra ad Arbeloa; a sinistra giocherà Marcelo, indisponibili Fabio Coentrao e Di Maria.

    I moscoviti di Slutski sicuramente non arriveranno al Bernabeu già da sconfitti; il Cska se la giocherà fino in fondo cercando di approfittare del minimo errore che concederà il Real. Da tenere d’occhio Dzagoev, richiestissimo e seguito da diversi club europei, Oliseh e Doumbia saranno i due attaccanti incaricati per scardinare la difesa merengues, i fratelli Berezutski prenderanno posto in difesa con Ignashevich; solo panchina per il giapponese Honda e il ceco Necid.

    PROBABILI FORMAZIONI REAL MADRID – CSKA MOSCA

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Khedira, Xabi Alonso; Ozil, Kakà, Cristiano Ronaldo; Benzema.
    Panchina: Adan, Albiol, Varane, L. Diarra, Granero, Sahin, Higuain.
    Allenatore: Mourinho.

    CSKA MOSCA (4-4-2): Chepchugov; A. Berezutski, Ignashevich, V. Berezutski, Schennikov; Dzagoev, Mamaev, Wernbloom, Musa; Oliseh, Doumbia.
    Panchina: Akinfeev, Semberas, Honda, Cauna, Aldonin, Tosic, Necid.
    Allenatore: Slutski.