Vi mostriamo il video di una clamorosa papera del portire Jurgen Sierens del Sv Roeselare durante la partita contro l’Anderlecht.
Autore: Luisa Fazzito
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Beckham non basta, i Galaxy sconfitti nella finale Mls
Delusione per David Beckham ei suoi Los Angeles Galaxy che perdono nella finale di Mls per 6-5 ai rigori contro il Real Salt Lake. La partita si era conclusa nei tempi regolamentari sul punteggio di 1-1 grazie alle reti di McGee al 41′ e Findley al 64′. Ai rigori è stato decisivo l’errore di Buddle il quale si è fatto parare il penalty da Rimando, autore di due parate dal dischetto.
“Ho giocato con tre infiltrazioni alla caviglia e ho sentito dolore fin dal primo quarto d’ora del primo tempo. Peccato per il risultato, i rigori sono una specie di roulette russa, non sai mai come va a finire. Resto orgoglioso di essere stato protagonista di questo evento, con i miei compagni di squadra” ha commentato Beckham al termine della gara. A gennaio lo Spice Boy tornerà in prestito al Milan per sei mesi.
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Calcio scommesse: Arrestato il Presidente del Potenza
Il presidente del Potenza Giuseppe Postiglione è stato arrestato dai carabinieri insieme ad altri dirigenti sportivi ed “esponenti della criminalità organizzata”.
Accusati di associzione a delinquere finalizzata alla frode in competizioni sportive e all’alterazioni di incontri di calcio, all’estorsione ed alla violenza privata.
Le indagini riguardano una gara del campionato di Serie B del 2007-08 (Ravenna-Lecce finita 3-1) Si è indagato su alcune scommesse presentate da Postiglione con puntate fino a seimila euro ma soprattutto sui rapporti con Antonio Cossidente considerato un esponente di spicco di un clan malavitoso -
Liscio & Sbalascio: Gladiatore Totti, da censura i cori a Balotelli
Terminata la 13° giornata di campionato riprendiamo la nostra rubrica Liscio & Sbalascio e quindi scopriamo insieme i promossi e i bocciali della settimana.
Innanzitutto non possiamo non promuovere al gradino più alto del nostro podio il gladiatore di oggi: Francesco Totti. Il capitano, in forma strepitosa, segna tre goal nella prima mezzora, uno su rigore, uno su punizione e uno su una splendida azione con Perrotta che termina con un sinistro a girare. Insomma, non male per un giocatore che solo qualche mese fa è stato operato al ginocchio. Fa bene dunque il Pupone a ribadire il concetto: ” Dicano pure che sono un giocatore finito… Tanto mi porta bene”
Bene anche per l’Inter che nonostante il momentaneo pareggio di Zalayeta, stravince sul Bologna imponendosi ancora una volta come la squadra più completa e tosta da battere.
E se molti ne hanno bocciato la difesa, noi vorrà dire che ne promuoviamo l’attacco e quindi bene il Milan che, in svantaggio di due goal a uno contro l’ottimo Cagliari, ribalta il risultato chiudendo il match sul 4-3. trascinato da un ritrovato Ronaldinho e dai lampi estrosi di Pato. Ma se in attacco si balla la samba, in difesa i diavoli rossoneri (orfani di Nesta) continuano a ballare la tarantella.
Ci sentiamo di promuovere quest’oggi il gesto di un campione come Gigi Buffon che, vedendo rientrare il suo capitano in campo, si sfila la fascia da capitano che nel frattempo aveva ereditato, per darla al legittimo proprietario. Peccato che l’arbitro non abbia capito il gesto (che a noi è piaciuto molto) e abbia preferito applicare la regola così come andava applicata.
Per un riciproco scambio di stima in campo, purtroppo non ne è susseguito uno sugli spalti. E allora bocciamo e condanniamo senza alcun indugio, i cori dei tifosi juventini contro Balotelli. Innanzitutto perchè non tolleriamo episodi di razzismo (anche se a mio modesto parere non si è trattato oggi di razzismo) ma di “astio” verso una persona (in questo caso Balotelli) indipendentemente dal colore o dalla nazionalità. Detto ciò, e avendo dunque precisato che condanniamo e continueremo a farlo qualsiasi forma di razzismo o di violenza, se Balotelli oggi non è stato vittima di razzismo ma di eccessivo astio, sarebbe utile fermarsi e pensare anche il perchè il giovane nerazzurro viene continuamente contestato (anche a Bologna ieri si è alzato qualche coro contro). Non vorremmo mai che riconducendo tutto al razzismo, si rischi di non far capire realmente le “responsabilità” (se così si possono definire) di Balotelli.
Accantonata la stupidità che purtroppo ogni tanto risorge dagli spalti, continuiamo con le bocciature in Juventus-Udinese e bocciamo (come del resto ha fatto anche Ciro Ferrara) Felipe Melo che, nonostante si fosse preoccupato durante la settimana a rassicurare i propri tifosi che la cifra del suo ingaggio non fosse alta se da lui ripagata a dovere, dubitiamo sia riuscito a convincerli. In soli 25 minuti di gioco sono state contate 5 palle goal perse a centrocampo dal brasiliano, un po’ troppi.
Parliamo anche oggi del Genoa. Svogliata, lenta, con poche idee chiare, questa è la squadra vista in campo oggi. Gasperini, attento come sempre, indovina i cambi ma non basta, il Genoa dello scorso anno e di inzio campionato sembrano ormai cosa lontana.
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Serie A: Juventus-Udinese 1-0. Le interviste
Ferrara: “Abbiamo vinto una gara molto difficile e questi sono tre punti pesanti, sono molto soddisfatto della prova dei ragazzi. il primo tempo abbiamo fatto fatica a trovare spazi, ma l’importante era vincere e oggi era davvero difficile. Gli ingressi di Sissoko e Del Piero sono stati positivi, Del Piero lo ripeto è un giocatore importante, ma che veniva da un lungo periodo di stop, ho preferito non rischiarlo dall’inizio e l’ho inserito quando i ritmi si dovevano abbassare, anche se invece non si sono abbassati affatto. Per lui comunque contavano i minuti di gioco. L’Inter? Adesso penso alla partita con il Bordeaux più che a quella con l’Inter”
Momo Sissoko:”Sono molto contento della squadra e della mia prestazione,Sono entrato subito in partita, abbiamo vinto un match difficile, siamo tutti molto contenti. Devo ringraziare soprattutto Camoranesi e Buffon, che mi parlano spesso e mi danno sicurezza durante la gara. Felipe Melo? È un grande giocatore, tutti possono sbagliare una partita. I cori contro l’Inter e Balotelli? Non vedo che senso abbia fischiare una squadra e un giocatore che nemmeno sono in campo, sarebbe meglio evitare episodi come questi”
Pasquale Marino:”Riguardo alla classifica non c’è nulla di cui preoccuparsi: recuperemo a breve i tanti assenti importanti di stasera, inoltre abbiamo dimostrato di essere una squadra che sa lottare, ma anche ricca di qualità. Con il presidente Pozzo non c’è alcun problema, siamo in ottimi rapporti, lui vuole semplicemente tanto bene all’Udinese, e qualche volta di conseguenza pungola il collettivo. Stasera siamo stati abbastanza ordinati nel difenderci e nella gestione dei palloni, ma troppo poco incisivi. Romero è entrato solo a gara in corso per un fastidio muscolare di cui ha risentito nelle ultime ore, non era il caso di rischiarlo dall’inizio“
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Serie a: Milan-Cagliari 4-3. Le interviste
Ronaldinho: “Abbiamo sofferto, ma questo è il nostro modo di giocare. Ora sono molto felice, San Siro è finalmente diventato casa mia”. L’ex Pallone d’Oro parla anche della possibilità di lottare per lo scudetto: “Sarà difficile, l’Inter è una grande squadra ma noi ci proveremo“.
Leonardo: “Siamo un gruppo vincente, è nel nostro dna. Non mi aspettavo una gara con così tanti gol, ma una bella partita sì. Il Cagliari non perdeva da quattro partite, non prendeva gol da tre: sapevamo che avremmo dovuto fare molta attenzione, ma alla fine abbiamo creato molti pericoli. Il nostro modulo è molto offensivo e creiamo molte difficoltà ai nostri avversari, La nostra posizione è quella di sempre – dice ai microfoni Rai -. Il Milan deve pensare sempre a qualcosa di importante. Ora dobbiamo essere lucidi e logici e valutare il nostro potenziale partita dopo partita. E’ difficile dire quello che possiamo fare ma il nostro dna è quello che è“. Infine una battuta sull’impegno di mercoledì contro il Marsiglia. “E’ una squadra che gioca al calcio, senza chiudersi e sarà una bella partita. Se avremo la possibilità di chiudere il discorso qualificazione, lo faremo”.
Galliani: “Il campionato italiano finalmente somiglia alla Champions League, le squadre vengono a giocarsi la partita anche fuori casa. Il nostro modulo ci permette di aver sempre la superiorità numerica nella parte importante del campo e con Dinho, Pato e Borriello l’occasione la creaimo sempre“.
Allegri: “Sicuramente è stata una partita piacevole con molte occasioni da gol. Abbiamo creato parecchio e non era facile contro questo Milan. Abbiamo avuto 5 minuti a cavallo del secondo e del terzo gol del Milan dove siamo stati disattenti perché ci siamo rilassati troppo. Abbiamo avuto le occasioni anche nel finale ma non ci siamo riusciti. Torniamo da San Siro con il rammarico. Ronaldinho ha fatto un’ottima partita, ho visto un grande giocatore” – e sul gioco del Milan il tecnico sardo dice – “E’ un sistema che gli permette di trovare facilmente l’uno contro uno di Pato e Ronaldinho. A volte spaccano la squadra in due e se gli concedi contropiede ti fanno male. Loro stanno sfruttando al meglio le caratteristiche dei propri giocatori. Ti lasciano più spazio per giocare, ma devi sfruttarlo altrimenti ne esci con le ossa rotte“.
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Serie A: Fiorentina – Parma 2-3. Viola ko, gialloblu da Champions
Spettacolo puro a Firenze dove Fiorentina e Parma sono protagoniste di una delle partite più belle che abbiamo visto in questa stagione: alla fine il risultato premia i ducali di Guidolin, bravi a credere nella vittoria finale fino in fondo, ma gli uomini di Prandelli non hanno certo meritato la sconfitta. Termina 3-2 per i gialloblu con le reti di Amoruso, Bojinov e Lanzafame mentre ai viola non è bastata la doppietta di Gilardino.
Il Parma fa capire le proprie intenzioni sin dai primi minuti di gara e sfiora il gol del vantaggio al 3′ con l’ex di turno Bojinov di destro, certamente non il suo piede preferito; poi è Zanetti ad intervenire in spaccata togliendo la palla dal colpo sicuro di Dzemaili.
I viola reagiscono e si fanno pericolosissimi al 25′ con Marchionni, lanciato splendidamente da Gilardino, che prova il tocco sotto ma Mirante non abbocca e manda in angolo; sugli sviluppi del corner, palla a Santana sull’altro lato che crossa trovando la testa di Gilardino per il vantaggio Fiorentina.
Passano solo 5 minuti e il Parma giunge al pareggio: Dzemaili lancia in profondità Zaccardo, cross in mezzo del terzino e Amoruso non deve far altro che appoggiare in rete. Il primo tempo si chiude sull’1-1.Il secondo tempo si apre con la rete di Bojinov in spaccata su calcio di punizione dalla trequarti che completa la rimonta degli emiliani ma è palese la dormita della difesa viola che lascia libero in area il bulgaro. La Fiorentina non ci sta e pareggia ancora con Gilardino, al suo 119esimo centro in campionato, e ancora di testa, Mirante non può nulla.
Nel momento migliore dei padroni di casa arriva la terza rete gialloblu con Lanzafame che brucia Natali e trafigge Frey.
Negli ultimi minuti di partita sale il nervosismo viola e Donadel si fa ammonire per ben due volte in 8 minuti, lasciando così i compagni in inferiorità numerica.
Ma la partita non finisce qui perchè nei minuti di recupero Mirante compie un autentico miracolo su Gilardino consegnando di fatto i 3 punti al Parma.
Il tabellino
FIORENTINA – PARMA 2-3
25′ Gilardino (F), 30′ Amoruso (P), 52′ Bojinov (P), 62′ Gilardino (P), 67′ Lanzafame (P)
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey; Comotto, Dainelli, Natali (71′ De Silvestri), Pasqual; Zanetti, Donadel; Marchionni, Santana (54′ Castillo), Vargas; Gilardino.
A disposizione: Avramov, Savio, Gobbi, Jorgensen, Babacar.
Allenatore: Prandelli.PARMA (3-5-2): Mirante; Dellafiore, Panucci, Lucarelli; Zaccardo, Dzemaili, Morrone, Galloppa (70′ Lunardini), Castellini; Bojinov (63′ Lanzafame), Amoruso (84′ Mariga).
A disposizione: Pavarini, Biabiany, Paci, Zenoni.
Allenatore: Guidolin.
Arbitro: Orsato
Ammoniti: Pasqual (F), Zanetti (F), Amoruso (P), Galloppa (P), Dzemaili (P), Dellafiore (P)
Espulsi: Donadel (F) -
Rugby: l’Italia cede ai campioni sudafricani ma ancora tra gli applausi
Ancora applausi per l’Italia nel dopo partita di rugby contro i campioni del mondo del Sud Africa. E’ finita 10-32 allo stadio di Udine, e gli Azzurri hanno dimostrato per la seconda volta in una settimana di aver fatto progressi. Partita subito male (0-12) con Favaro che si fa espellere per dieci minuti , l’Italia si riporta sul punteggio di 7-12. Il gap potrebbe diminuire al 38’, quando McLean ha a disposizione un comodo piazzato. Ad errore, gli Springboks rispondono con errore: Steyn spreca ancora al 40’ e si va al riposo con i campioni del mondo con 5 punti di vantaggio. Buone le prove di Parisse e Castrogiovanni, appannata la prova invece di Gower, un giocatore completamente diverso rispetto a quello visto contro gli All Blacks. Nella ripresa ancora gli Springboks portano il punteggio sul 15-7 e sarebbe rimasto aperto il match se McLean non avesse steccato al 49′ il penalty concesso. Da quel minuto inizia il calo azzurro e l’affondo dei sudafricani che al 53′ si portano sul 22-10 con Steyn. Sette minuti dopo risponde Gower che fissa il 22-10 ma ancora Steyn risponde al 65′(25-10). Nel finale però vienea un po’ a mancare il fiato e gli Springbocks calano definitivamente il sipario al 73’con Oliver che concretizza il punteggio di 32-10.
Sabato prossimo gli azzurri affronteranno gli isolani delle Samoa per un match da vincere assolutamente, magari questa volta gli applausi arriveranno per una vittoria e non per una sconfitta trionfale. -
Juventus: Del Piero, l’attesa è finita! Domani contro l’Udinese sarà titolare
Il popolo bianconero lo attende da molto tempo, attende di rivederlo in campo, e lui, Alex Del Piero, domani ci sarà. Ma qualcun’altro è ben felice di questo rientro, Ciro Ferrara:
“Avere Del Piero a disposizione è un grande vantaggio per la carica che trasmette al gruppo e, ovviamente, per quello che può fare in campo. Alessandro ci è mancato, anche se gli altri giocatori si sono ben comportati. La Juve è lì, nonostante i tanti infortuni“. Contro l’Udinese il tecnico dovrebbe proporre il modulo 4-2-3-1 con il capitano alle spalle di Amauri.”Alessandro è una seconda punta a cui piace venire incontro ai centrocampisti. Gli piace partire da una posizione esterna per poi accentrarsi. Nel modulo attuale può fare bene. Lo può fare, come abbiamo anche provato negli allenamenti. Non possiamo pensare che copra tutta la fascia, troveremo soluzioni. Ha lavorato bene per 15 giorni senza interruzioni. E’ tanto tempo però che non gioca, bisogna tener presente questo aspetto”
Ma Alex è da troppo tempo che è voglioso di rientrare in gruppo e per questo non deluderà.