Autore: Luisa Fazzito

  • Juve-Bayern Monaco: le interviste

    E’ un Ciro Ferrara amareggiato quello che si presenta davanti ai microfoni di Sky:

    Dispiace tantissimo non solo per me, ma soprattutto per tutto l’ambiente, per la società, per i tifosi. Uscire da questa competizione fa male, molto male. Abbiamo dimostrato di non essere in grado di gestire certe situazioni. Non sappiamo gestire un pareggio. Il Bayern ci è stato superiore in tutto. In corsa, in personalità, in gioco. Non so se abbiamo pagato la prestazione contro l’Inter. ma la Champions è una competizione che regala stimoli incredibili e quindi non voglio nessun alibi. Arrivavamo sempre dopo, correndo tanto ma a vuoto” – Per quanto riguarda i due brasiliani, tra i più contestati – “Non parlo dei ragazzi, voglio fare un’analisi più ampia, che coinvolga tutta la squadra, compreso me stesso. La prestazione di tutti è stata di basso livello. Cosa è cambiato rispetto alla gara d’andata? Il Bayern è sempre una grande squadra, nonostante qualche difficoltà. Noi nelle ultime due partite ci siamo giocati tutto“.

    Blanc: “E’ una grande delusione ma dobbiamo andare avanti, per forza. Il Bayern Monaco ha giocato la migliore gara della stagione e noi abbiamo fatto male e ha vinto la squadra migliore. Secondo me abbiamo pagato molto lo sforzo, fisico e nervoso, di sabato scorso con l’Inter. Questo potrebbe aver fatto la differenza. Capiamo la delusione dei tifosi, abbiamo obiettivi più alti rispetto all’eliminazione nel girone di Champions. L’amore però si misura nei momenti difficili. Gli chiediamo questo, di starci vicino. Il progetto prosegue, perchè è forte, anche se avevamo previsto di passare il turno. Ferrara Non si discute

    Diego: “Abbiamo avuto un pessimo atteggiamento e abbiamo pagato. Abbiamo sbagliato in questo. Asdesso è un momento difficile perchè la Champions era un nostro obiettivo. Il Bayern ha dimostrato di voler vincere e l’ha fatto. Adesso pensiamo all’Europa League ma dobbiamo giocare per vincere. Quanto è mancato Sissoko? E’ difficile parlare di nomi, sicuramente Momo è un giocatore fondamentale. Andiamo avanti

    Legrottaglie: “Serata inaspettata, non voluta, nessuno immaginava una partita così. L’importante è che quando si cade, i grnadi uomini si rialzano. Adesso rivedremo la partita e capiremo meglio cosa è successo. Tutto ha influito, quando si perde si va a scavare nelle cose che mancavano, se vincevi o pareggiavi era tutto  normale. Non penbso che la partita con l’Inter ci ha scaricati, ognuno deve fare un esame di coscienza a se stesso. Ora pensiamo all’Europa League“.

  • Milan-Zurigo: le interviste

    Si gode il passaggio agli ottavi di Champions Leonardo nonostante una prova al di sotto delle potenzialità: “Non mi è piaciuto soprattutto il primo tempo. Abbiamo avuto una vigilia sicuramente difficile, con tanti dubbi. Thiago Silva, Ronaldinho, Ambrosini. In più affrontavamo una formazione che non aveva nulla da perdere e che già a San Siro ci aveva messo in difficoltà. Anche vincendo saremmo arrivati secondi, e l’unico rammarico rimane per la gara d’andata con lo Zurigo. Quella sconfitta ci ha penalizzati ovviamente tantissimo. La gara di oggi era difficile da affrontare, perchè loro erano tranquilli, e giocavano molto aperti. Non credo che il Milan fosse in difficoltà fisica. Ci ha condizionato l’aspetto mentale.  Magari agli ottavi troviamo Ancelotti. L’importante è pensare gara per gara

    Galliani: “Sapevo che non sarebbe stato facile perchè con ventitre anni d’esperienza ormai so cogliere le sensazioni. Ora posso dire che avevamo molti problemi alla vigilia, da Ronaldihno a Kaladze. Mi dispiace moltissimo per la Juventus, per il suo allenatore e per il movimento italiano. Domani farò assolutamente il tifo per l’Inter, e sono sincero. Ringraziamo il Real Madrid e vediamo adesso cosa ci succede. Manca solo che ci capiti il Chelsea di Carletto, così dopo Kaka troviamo anche lui. Speriamo di no, ma la possibilità esiste”. – sulle dichiarazione di nostalgia di Kaka – “Ha detto che ci vuole tempo e che ancora non si diverte perchè il Real non ha un gioco. Non mi sembra nulla di grave. Gli auguro di fare benissimo. Pato ogni tanto si estranea dal gioco, è vero. Ricordiamoci però che è veramente molto giovane e noi pretendiamo moltissimo da lui. Deve crescere ma ha tempo

  • Juve: Sissoko rientrerà nel 2010. Buffon stringe i denti contro il Bayern

    Juve: Sissoko rientrerà nel 2010. Buffon stringe i denti contro il Bayern

    l'ennesimo infortunio juventino

    Si era parlato di affaticamento muscolare per Sissoko, che si vede costretto a saltare la fondamentale gara di Champions League contro il Bayern Monaco. Per lui la diagnosi è di una distrazione muscolare di primo/secondo grado all’adduttore lungo della gamba sinistra. Il maliano rientrerà sui campi di gioco solo nel 2010.

    Sembra invece certa la presenza di Gigi Buffon tra i pali. Il portiere ha partecipato all’ultima rifinitura di stamattina a Vinovo. Gigi aveva già deciso di operarsi al menisco dopo il big match contro l’Inter ma la disfatta contro il Bordeaux l’aveva costretto a stringere i denti e rimandare l’intervento solo dopo la partita contro il Bayern valida per il prosieguo in Champions della Juve.

  • Sampdoria: è scontro tra Cassano e i tifosi, ritornano le “Cassanate”

    Tornano le contestazioni dei tifosi blucerchiatiall’indirizzo della propria squadra e puntualmente tornano le Cassanate, da qualche tempo al centro delle polemiche con i propri sostenitori.

    Durante la seduta di allenamento di oggi a Bogliasco, Antonio Cassano ha avuto un diverbio con un tifoso che assisteva all’allenamento. Tra i due sono volati parole pesanti oltre a gesti poco eleganti che Antonio avrebbe rivolto alla tribuna, in cui risiedevano tra gli altri anche numerose famiglie con bambini al seguito.
    Il blucerchiato è stato portato via dal campo dal preparatore Agostino Tibaudi e poco più tardi è stato raggiunto da tutta la squadra per evitare che la situazione potesse degenarare.

    I tifosi non perdonano ai blucerchiati la sconfitta nel derby contro il Genoa e la pessima figura di sabato contro il Milan.

  • Champions League: una Juve tosta e operaia per battere il Bayern

    Dopo la prova di forza e determinazione contro l’Inter di sabato scorso, la Juve viene chiamata ad un’altra impresa contro il Bayern Monaco. Una partita che già vale una stagione. Costretta a fare a meno di Giorgio Chiellini per un risentimento al polpaccio che lo terrà lontano dai campi di gioco anche contro il Bari, i bianconeri rischiano di trovarsi anche senza Gigi Buffon il quale accusa un dolore sempre più intenso al ginocchio per quel menisco che avrebbe dovuto operare dopo l’impegno contro il Bayern.
    La Juventus contro i tedeschi ha a disposizione due punteggfi su tre e proprio questo preoccupa il tecnico bianconero:
    Non sono tranquillo e non siatelo nemmeno voi. con il Bayern sarà indispensabile dimenticarsi che la Juventus ha a disposizione due risultati favorevoli su tre per la qualificazione in Champions. Dobbiamo considerare la partita una vera e propria finale. Non pensiamo minimamente a gestire il pari. Non credo che il Bayern sarà spregiudicato inizialmente. Manterrà l’equilibrio giusto e, nei momenti più opportuni, cercherà di colpire. Se la mia squadra ripete la prestazione come contro l’Inter, sarei molto felice. La Juve e’ sempre stata tosta e operaia
    Anche capitan Del Piero sulla partita di questa sera: “Gli stimoli sono gli stessi di sabato scorso, lo spirito con cui affronteremo la gara sarà identico a quello messo in campo con l’Inter. È difficile e dispendioso giocare ogni tre giorni – aggiunge Del Piero – Ci vuole una grande concentrazione per recuperare sul piano fisico e mentale. Sono queste le caratteristiche che fanno diventare operaia una squadra. Non è vero che noi non lo siamo. Dopo una grande vittoria deve seguire una serie di risultati positivi, altrimenti serve a poco“.
    A fare da eco al capitano anche Diego, che per tre stagioni ha giocato in Bundesliga:
    Viviamo un buon momento dopo la vittoria sull’Inter. C’è fiducia. Siamo preparati per affrontare una grande squadra come il Bayern. Speriamo di vincere, ci giochiamo la qualificazione e faremo di tutto per conseguirla“.
    Il brasiliano ancora non ha messo a segno il primo goal in Champions e potrebbe essere stasera la buona occasione:
    Non mi preoccupo troppo, mi preoccupo di più di giocare. Cercare il gol è fondamentale per un calciatore che si occupa della fase offensiva. Il resto non è un problema mio

  • Liscio & Sbalascio: il derby a Juve e Roma. Il fair play voluto e poi condannato

    Con il derby della capitale si conclude la 15 giornata di campionato che ci ha riservato molti promossi e altrettanto bocciati.
    Prima di passare ad analizzare i promossi del big match tra Juve ed Inter, promuoviamo il coraggio ed il fair play di Giuseppe Pillon, il quale ha intimato ai suoi ragazzi di resistuire il goal subìto dalla Reggina mentre cercava di mandare fuori il pallone per consentire le cure ad un giocatore infortunato.

    Per prima promuoviamo la Juventus, com’è ovvio che sia, per la vittoria contro l’acerrimo rivale nerazzurro. In settimana Ferrara aveva chiesto una Juve perfetta per battere l’Inter, la perfezione non c’è stata, ma sabato serà la determinazione e il cuore hanno prevaricato sulla tecnica. Nello specifico è doveroso promuovere sul gradino più alto del podio lo splendido capolavoro di Claudio Marchisio, giocatore la cui assenza in campo in questo periodo ha fatto la differenza. Ma sabato per una conferma come Marchisio, è arrivata anche la sorpresa Caceres, giocatore partito in sordina e per questo criticato. L’uruguaiano è stato perfetto in campo, nella fase di chiusura come in fase offensiva.

    Per dovere di cronaca promuoviamo la Roma alla quale va il primo derby stagionale contro la Lazio. Un derby è sempre una partita che ha un significato che va oltre i tre punti, e i giallorossi hanno il merito di aver concretizzato nell’ultimo quarto rispetto alla Lazio che è addirittura sembrata a tratti più bella. Dopo l’avvio disastroso in campionato, i giallorossi risalgono in quinta posizione ad un punto dal Parma.

    Bentornato a Fabio Quagliarella, che con i due goal messi a segno riporta il Napoli alla vittoria con rimonta, come da abitudine. Scatenato il partenopeo, ha si è visto parare il destro da Gillet, poi si vede salvare un goal fatto sulla linea di porta da Ranocchia, poi mette a segno il goal del pareggio con un colpo di testa; c’è spazio per lui anche di un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul 2-2 Quagliarella, evidentemente stanco dai tanti tentativi falliti, decide di far segnare Maggio servendogli un assist disegnato con pennello. Ma non basta, perchè per tornare ad essere l’acclamato giocatore dei tempi dell’Udinese, è tempo di calarsi nelle vesti dell’idolo del San Paolo e portare a casa i tre punti. Ecco servito per la palla del 3-2 che questa volta non fallisce. Anche per lui a fine partita non sfuggiranno i segnali di fumo a Lippi.

    Se guardiamo la classifica ad oggi, tra i grandi nomi: Inter, Milan e Juve, troviamo la “cenerentola” del campionato italiano, il Parma, che punta ad obiettivi importanti come la Champions. Nessuno forse avrebbe scommesso ad Agosto di vedere gli emiliani come la quarta forza del campionato capace di esprimere uno del più bel calcio visto finora.

    Siccome è stato più volte criticato ad inizio campionato, promuoviamo quest’oggi anche Leonardo, l’allenatore rinato del Milan che continua l’inseguimento all’Inter (che ora si trova a -4 dai cugini) e che nelle ultime 10 giornate ha registrato numeri che neanche Ancelotti era riuscito a fare. Il Milan travolge la Sampdoria in soli 23 minuti, anche se ancora (stesso discorso che vale per la Juve) non si parla di squadra perfetta (considerandone il significato relativo del termine).

    Di personaggi e situazioni da bocciare ce ne sono tanti in questa settimana. Innanzitutto cominciamo con il bocciare i Campioni d’Italia in carica, che escono sconfitti dall’Olimpico di Torino. Non è stata una bella partita ma sicuramente è stata una partita molto dura sia sul piano dei muscoli che dei nervi.
    E il primo che perde i nervi durante la partita è proprio Mourinho (che si chiuderà in un silenzio stampa molto criticato), che si fa espellere per un applauso ironico all’arbitro sul fallo concesso a Del Piero da cui scaturisce il primo vantaggio bianconero.

    Bocciato l’arbitro Saccani che in un primo momento sembra non voglia fare il protagonista sanzionando troppi scorrettezze. E allora si lascia correre sull’intervento scomposto di Muntari su Sissoko in piena area di rigore, fino alla trattenuta di Cannavaro su Samuel per poi vedere quest’ultimo nel rovesciamento di fronte trattenere per la maglietta Chiellini. Poi tocca all’Inter reclamare il rigore per un dubbio intervento di Caceres ai danni di Milito. Ancora mancata espulsione di Samuel che ferma un Del Piero lanciato sulla fascia. Infine espulso (giustamente anche se per doppia ammonizione) Felipe Melo per gomitata alla spalla su Balotelli, che pensa bene di conquistare le simpatie di quanti in questi giorni lo criticano per i suoi comportamenti, simulando di aver ricevuto una gomitata in pieno volto. Recita che andrebbe premiata con un oscar come “Miglior attore non protagonista“.
    Infine, e si raggiunge davvero il massimo del sopportabile per una partita a grandi livelli, la rissa che vede protagonisti Chivu che rifila una testata (non si capisce bene se finta, visto i miglioramenti in recitazione dei nostri calciatori) e Buffon (che poco prima in campo si era comportato da campione riferendo all’arbitro di aver messo la palla in calcio d’angolo nonostante non fosse stato ravvisato) e Thiago Motta che se ne promettono di tutti i colori. La tattica del lasciar correre di Saccani non ha funzionato evidentemente.

    Altro spiacevole episodio da condannare è il teatrino nel dopo partita tra Genoa e Parma. Partita che ha regalato belle emozioni, è stata macchiata dal nervosismo tra i dirigenti. Preziosi che rifiuta di stringere la mano a Ghirardi per vecchi rancori, Panucci che minaccia Preziosi per non averlo ingaggiato al Parma (dovrebbe essere contento e soprattutto riconoscente verso la società emiliana per avergli concesso un’opportunità di rinascita). I tifosi di Roma e Lazio che anticiapno i botti di fine anno con petardi e quant’altro, portando alla sospensione della partita per oltre 6 minuti (e qui ci chiediamo l’efficienza dei tornelli, delle tessere del tifoso e simili, se poi si possono tranquillamente portare in campo fumogeni e bombe carta)

    Per ultimo bocciamo la reazione dei sostenitori dell’Ascoli che non hanno gradito il gesto di fair play di allenatore e giocatori, tanto da far gridare Pillon al “Non lo rifarei più, Siamo stati 2 ore negli spogliatoi“. E in questo caso ci sentiamo di comprendere il mancato fair play di Henry che ha eliminato l’Irlanda di Trapattoni e che tutto il mondo ha condannato.

    Come dire, siamo davvero lontani dal vero calcio…

  • Serie A: Le interviste di Fiorentina-Atalanta

    Vince dopo la battuta d’arresto in campionato nelle due giornate precedenti la Fiorentina di Cesare Prandelli che ai microfoni di Sky dice:
    Abbiamo giocato con attenzione  e ordine, siamo stati bravi. Jovetic Ci ha dato quella qualità che serviva, speriamo che non resti fuori a lungo. Sarà un campionato avvincente fino alla fine

    Santana:”Sto meglio fisicamente e sto giocando con continuità. Peccato perché sono andato veramente vicino al gol, ma il palo mi ha negato questa gioia, vorrà dire che andrà meglio a Liverpool. La cosa importante, comunque, è che ognugno di noi dia tutto per il gruppo

    Conte
    : “La squadra deve fare molto di più. A gennaio servono dei rinforzi, ne ho parlato con la società e mi ha dato ragione. Sono arrabbiato perché i direttori di gara si sono dimostrati poco rispettosi, era già successo con la Roma e la cosa si è ripetuta oggi

  • Serie A: le interviste di Napoli-Bari

    Grazie ad un super Quagliarella il Napoli vince davanti al pubblico del San Paolo in rimonta contro un buon Bari.
    Mazzarri: “Abbiamo sicuramente fatto meglio del Bari che ha sfruttato le uniche occasioni create per andare in gol. Creiamo senza risucire a sbloccarci, gli avversari al primo tiro ci segnano. I risultati ci danno ragione. I punti che abbiamo sono meritati, forse ne dovremmo avere un paio in più. Continuiamo a testa bassa, i bilanci alla fine”.
    Sulla prestazione del chiacchierato Quagliarella il tecnico spiega: “Si è sempre alla ricerca di tormentoni. Il suo problema era quello di ritrovare la condizione dopo gli infortuni che non gli hanno permesso di allenarsi. E nel calcio moderno devi essere lucido, essere al meglio. Domenica scorsa era andato vicino al gol, oggi è arrivato. Non esiste nessun caso

    Quagliarella: “Voglio ringraziare la società e i tifosi che mi hanno aiutato in un momento difficile. Sono state dette tante cattiverie su di me, ma io continuo per la mia strada. Non ho esultato al primo goal perché era troppo forte la rabbia per l’occasione del primo tempo, il mio tiro salvato sulla linea da Ranocchia. Ma poi l’esultanza l’ho conservata per il secondo gol, è stata una liberazione.  Ho detto al Pocho che se mi dà la palla in profondità io ci vado, mica posso sempre sbagliare – su Denis invece  queste le sue parole – Giocando con lui, che sta facendo delle grandi partite, siamo due in area e per i difensori diventa più difficile. Oggi la palla sembrava non volere entrare, poi è andata alla grande. Sono contento”. Infine non mancano le frecciatine a Lippi “Lippi sa che io ci metto sempre il massimo, poi sta a lui decidere. Sabato ci aspetta un’altra battaglia a Cagliari

    Maggio: “Siamo contenti per questa vittoria, non abbiamo mai mollato. Sapevamo di trovare un Bari attento e diligente. Adesso pensiamo al Cagliari. Vogliamo fare una grande prestazione. E’ giusto pensare partita per partita, poi alla fine del campionato tireremo le somme. Continuando così possiamo raggiungere grandi obiettivi. Sono contento soprattutto per Quagliarella autore di due goal importantissimi”. a chi chiede spiegazioni sul suo strano modo di eslutare risponde: “L’inchino dopo il mio goal Fa piacere ai tifosi, è tutto dedicato a loro

    Ventura: “Sono rammaricato. Venire a Napoli, giocare contro una squadra più forte, a cui non puoi regalare un uomo. Mi sarebbe piaciuto giocarmela undici contro undici questa partita. Secondo me l’espulsione di Parisi non c’era, ma Romeo è un buon arbitro, non lo sto contestando. Faccio i complimenti al Napoli che è in netta crescita, però anche noi abbiamo giocato per lunghi tratti della partita molto bene. Faccio i complimenti anche ai miei ragazzi per la personalità messa in campo

  • Serie A: le interviste di Parma-Genoa

    Dopo il pareggio tra Parma e Genoa che proietta gli Emiliani al quarto posto in classifica, Guidolin gongola e afferma:
    Mi piacerebbe che il campionato finisse oggi. Io non guardo la classifica in questo momento, anche se mi piace molto e mi piacerebbe che il campionato finisse oggi. Purtroppo non è così, l’importante è dare seguito alle nostre prestazioni e anche oggi abbiamo dimostrato di essere in salute. Oggi ci siamo messi sullo stesso piano del Genoa. Abbiamo corso, verticalizzato e aggredito tanto, abbiamo tenuto altissimi i ritmi e abbiamo portato a casa un pareggio meritato“.
    Poi il tecnico si concede un po’ di meritata modestia: “Credo di avere sempre proposto squadre che sul piano della personalità abbiano sempre fatto bene, oltre a fare bene sul piano dei risultati. Qui devo dire che la cosa più bella è il gruppo che ho a disposizione, questi ragazzi sono eccezionali da un punto di vista della professionalità, della disponibilità e delle capacità


    Palladino
    : “Oggi siamo stati meno cinici di altre volte, ma a volte ci può stare. Penso che la squadra abbia creato molto e questo è un buon segno, poi Mirante ha fatto un gran partita. Se non avessi segnato con tutte le occasioni che ho avuto? Mi sarei ammazzato

  • Serie A: Parma tra le grandi, Napoli finalmente Quagliarella

    Nella 15 giornata di Campionato che ha visto negli anticipi l’affondo del Milan contro una Sampdoria ormai allo sbando e la rivincita Juve che chiude il big match contro l’Inter per 2-1, successi per il Napoli autore di una buona rimonta grazie a Quagliarella che prima di testa e poi di sinistra trova la gioia del goal. Gli uomini di Ventura rimangono in 9 per l’espulsione di Parisi al 64′ e Ranocchia nei minuti di recupero.

    Partita al cardioplama anche a Marassi tra Parma e Genoa che termina 2-2 con Biabiany autore di una doppietta, mentre a Palacio, prima rete in serie A per lui, nel Genoa replica Palladino che con un rasoterra nell’angolino sinistro supera Mirante. Il Parma si ritrova così da sola al quarto posto in classifica dietro le grandi del campionato: Inter, Milan e Juve .

    Dopo le due sconfitte trova il successo anche la Fiorentina di Prandelli contro un’Atalanta troppo nervosa. Espulso Valdes per doppia ammonizione Conte non controlla il suo di nervosismo e sarà il secondo allenatore espulso (della 15 giornata) dopo Mourinho.
    Trova il successo anche il Palermo di Delio Rossi che chiude il conto con il Cagliari nei dieci minuti finali. In verità il Cagliari è reo di non aver chiuso la partita nel momento peggiore dei rosanero.

    Aspettiamo di sapere il verdetto di questa sera per il primo derby stagionale della Capitale.

    • Risultati, marcatori e classifica 15 giornata