Scene degne di un film dell’horror quelle che si sono verificate nella scorsa notte durante la March Madness della Ncaa: Kevin Ware, guardia di Louisville si è spezzato la gamba in seguito ad una caduta nel tentativo di stoppare un avversario. Tyler Thornton era in procinto di mettere a segno la tripla del -1 è a quel punto che Kevin, nel tentativo di stopparlo cade male sul campo di gioco. Nell’impatto con il pavimento la gamba di Ware ha un movimento innaturale che fin da subito ha reso chiare le idee ai presenti sulla gravità dell’incidente.
La panchina e i giocatori tutti in campo, alla vista dell’orribile frattura hanno interrotto il gioco per permettere l’ingresso in campo dei soccorritori che sin da subito hanno sospettato si trattasse di una frattura in più punti dell’osso della gamba. La reazione di molti giocatori alla vista dello “scempio” è stata addirittura accompagnata da vomito e lacrime per l’accaduto. Il coach del Louisville, Rick Pitino, che era molto vicino all’accaduto, racconta: “E’ stata la cosa più orribile che io abbia mai visto. Non ho mai visto un osso uscire da uno stinco”.
Trasportato all’ospedale di Indianapolis Kevin Ware è stato sottoposto con urgenza ad un delicato intervento chirurgico perfettamente riuscito grazie all’inserimento di un chiodo endomidollare; i medici fanno sapere che nonostante la gravità dell’ infortunio il giocatore “potrà tornare a giocare anche se non prima di un lungo stop di oltre 6 mesi“, tuttavia il giocatore sarà trattenuto nella struttura ospedaliera almeno fino a domani 2 Aprile anche se le dimissioni saranno ufficializzate solo in base a come risponderà al recupero in queste ore.
Intanto i compagni di squadra con grinta e caparbietà hanno superato la prova difficile di concentrarsi nonostante l’accaduto vincendo la finale della Midwest Division contro Duke dedicando il trionfo allo sfortunato compagno di squadra.
ATTENZIONE Il VIDEO DELL’INFORTUNIO CONTIENE IMMAGINI MOLTO FORTI
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Le immagini dei soccorsi allo sfortunato Kevin Ware
Dopo l’esonero di Martin ÒNeill il Sunderland annunca il suo nuovo allenatore: il club inglese ha scelto come suo erede Paolo Di Canio e, stando a quanto dichiarato dal presidente del Sunderland, l’italiano è molto entusiasta di inziare questa nuova avventura. (altro…)
Il mondo della musica è in lutto per la perdida del grande maestroEnzo Jannacci, cantautore, cabarettista, attore e cardiologo italiano (aveva lavorato con Barnard ai primi trapianti di cuore), tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana. Si è spento all’età di 78 anni a Milano, nella sua città che tanto amava e cantava in molti versi delle sue canzoni spesso in dialetto lombardo. Nella sua vita aveva collaborato con i più grandi artisti della musica e della cultura italiania: Giorgio Gaber, Dario Fo, Adriano Celentano, Claudio Baglioni, Paolo Conte, Mia Martini, Gino Paoli, Cochi e Renato, Paolo Rossi Roberto Vecchioni, Francesco De Gregori, Beppe Viola, Loredana Berté, solo per citarne alcuni.
Grande tifoso della squadra rossonera di Milano tanto da comporre anche un inno nel 1984-85 “Mi- mi-la lann“, ricorrente le citazioni nei suoi testi alla squadra rossonera: “Zero a zero anche ieri ‘sto Milan qui/ ‘sto Rivera che ormai non mi segna più” e la più recente “Se me lo dicevi prima” “E allora sarà ancora bello/Quando ti innamori/Quando vince il Milan/Quando guardi fuori“.
Enzo Jannacci
Il Milan ha voluto rendere omaggio al cantautore pubblicando sul sito ufficiale un ultimo saluto:
“C’era una volta il Derby, la culla del cabaret. Era il mondo di Enzo Jannacci, una personalità vera, spontanea, originale, estrosa duttile. Amicizie di grande livello artistico e intellettuale le sue: Giorgio Gaber e Dario Fo. Ma la sua avventura si è spesso intrecciata a grandi Milanisti come lui: Beppe Viola, Renato Pozzetto, Teo Teocoli. E allora sarà bello quando vince il Milan! Quante volte i Milanisti hanno fatto il coro al grande Enzo sul ritornello di questa celeberrima canzone. Cantautore e cabarettista, attore e cardiologo, Enzo, figlio del Liceo classico Manzoni di Milano, lascia a tutti noi e all’unico figlio Paolo una grande, grandissima, eredità. Ciao Enzo!“
Che il calcio fosse lo sport più amato è cosa ormai risaputa, lo dicono anche i numeri svelati da una recente indagine della Eurisko, il più importante istituto operante in Italia nelle ricerche sul consumatore: lo sport nazionale conta oltre 23 milioni di tifosi più ulteriori 8 milioni di simpatizzanti, più del doppio di qualsiasi altro sport.
Numeri imponenti sono anche quelli registrati dalle emittenti televisive che detengono i diritti per la visione della partite di campionato, capaci di generare un’audience di oltre 8 milioni di spettatori. In virtù di questi dati, e al fine di soddisfare le esigenze dei più appassionati, nasce a Luglio l'idea di Telecom Italia di siglare un accordo con la Lega Calcio per i diritti cosiddetti "Mobile Plus", ovvero per la trasmissione delle partite in diretta su smartphone, tablet e su ogni device con schermo entro i 12 pollici. In seguito alla partnership tra Lega Calcio e Telecom Italia, sia il Campionato di Serie A sia la Coppa Italia prendono il nome del main sponsor, stesso discorso vale per la mobile App denominata "Serie A Tim".
L'accordo prevede di trasmettere per tre stagioni, fino al 2015, le sei migliori partite di ogni giornata di calendario. Si può scegliere tra una vasta gamma di offerte commerciali: dall’abbonamento settimanale/mensile "Solo calcio" a quello "Calcio + Intrattenimento", dalle scratch card per l’acquisto di una o tre partite alla possibilità di comprare anche solo la singola partita. In più i Mobile Vas permettono di usufruire di molti più contenuti che vanno dalle classifiche, alle news, videogoal e highlights, e proprio quella App rappresenta uno dei principali punti di ingresso alle dirette delle partite su Cubovision Mobile.
Nel menu sono sempre in primo piano Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma – che fanno da sole oltre i 4/5 dell’audience potenziale – e poi, di giornata in giornata, vengono scelte le migliori altre partite con squadre minori come Torino e Cagliari che stanno riscuotendo un discreto successo. Pensate sia tutto? Vi sbagliate perché Cubovision (mobile e non) vi offre anche la possibilità di fruire gratuitamente anche di tutto l’Archivio Sport di Cinecittà Luce che, fra l’altro, contiene bellissime immagini dei campionati mondiali ed europei dagli anni ’20 fino ai ‘70 e di tutti i suoi protagonisti, e la sintesi di storiche partite con squadre italiane di grande tradizione ma da tempo lontane dal massimo campionato. Insomma, quella promossa da Cubovision è un'iniziativa da non perdere per tutti coloro che amano il calcio e che non rinuncerebbero a nulla pur di seguire la propria squadra del cuore grazie al proprio Tablet o Smartphone.
Che cosa state aspettando? Affrettatevi ad aderire ad una delle offerte proposte da Telecom Italia.
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Cattura sempre le prime pagine dei quotidiani sportivi Mario Balotelli che anche ieri contro Malta ha trascinato l’Italia alla vittoria siglando entrambe le due reti che hanno permesso agli azzurri di mantenere il primato nel proprio girone eliminatorio per i mondiali in Brasile del 2014. Ma in questi giorni Super Mario ha conquistato anche altre copertine non solo sportive. Domani, 27 Marzo uscirà in edicola un’intervista esclusiva del calciatore per Vanity Fair, unico magazine a riuscire a parlare a 360° con Balotelli.
A Limido Comasco sanno già tutti dove vive il campione del Milan e della Nazionale. Basta seguire il rombo della sua Ferrari 458 Italia lungo le strade di campagna per arrivare dritto alla sua casa, una villa con parco, laghetto e piscina olimpionica interna che condivide con la sua nuova fiamma Fanny Robert Neguesha.
Da quando è tornato a Milano Super Mario ha fatto la gioia dei tifosi rossoneri – sette gol in sei gare – ma anche dei paparazzi, che non gli danno tregua per via delle sue “biricconate” ma anche e soprattutto per il suo rapporto con Raffaella Fico dalla quale avrebbe avuto una figlia e che, purtroppo, è sfociato in un caos mediatico e legale. Mario non ha ancora riconosciuto Pia, nata il 5 Dicembre scorso, ma mai prima d’ora il goleador ha liberamente parlato della piccola con un giornalista.
Ha una bambina che Raffaella Fico giura essere figlia sua. E lei non l’ha né vista né riconosciuta. Ci pensa? ”
“Certo che penso alla bambina. Con la storia personale che ho avuto io (Mario, figlio di immigrati ghanesi, era un bambino con gravi problemi di salute quando è stato affidato ai Balotelli, bresciani, che poi l’hanno adottato, ndr), crede che la lascerei mai senza un padre? Se fino a oggi è accaduto, non è per colpa mia. Non sono una cattiva persona. Semmai, a volte, sono stato scioccamente troppo buono”. Ma che idea si è fatto: è sua figlia? “Vorrei conoscerla, e spero tanto che sia mia figlia. Non ho nessuna intenzione di scappare, anzi sarei davvero felice se fosse sangue del mio sangue. Però chiedo rispetto per una storia che non è facile come può sembrare: ci sono questioni legali delicate che vanno affrontate con serietà, per il bene di tutti, e non nelle interviste“.
Mario apre anche il suo cuore per la sua nuova fidanzata Fanny, raccontando con non poca timidezza i suoi sentimenti:
“Sì, sono innamorato ma non sono bravo a raccontarlo. Mi frega la timidezza. Fanny è una ragazza decisa, sicura, generosa. In poco tempo, ha trovato una sintonia con me. Potrei passare anche tutta la vita con una così. Grazie a Fanny ho ritrovato l’equilibrio che serve al mio lavoro. Lei mette al primo posto il nostro rapporto, non ci sono nervosismi e distrazioni prima delle partite. Non è facile stare con me”
Il calciatore racconta che i due si sono conosciuti a Bruxelles: “Un amico mi aveva detto: è la ragazza giusta per te. Ma viveva a Bruxelles, appunto. Ho provato un approccio a distanza da Manchester: telefonate, messaggi. Non funzionava. Ho preso un jet privato e sono andato a trovarla. Siamo andati a fumare il narghilé e abbiamo terminato la giornata nella hall del mio albergo, a chiacchierare. Lei si è presentata con un’amica, e anch’io sono arrivato accompagnato. In quattro è stato più facile rompere il ghiaccio“.
Una triste notizia giunge dal mondo del Volley: la schiacciatrice Sara Anzanello, uno dei simboli della pallavolo femminile italiana, è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Niguarda di Milano per una forma acuta di epatite, per lei si è reso necessario un trapianto di fegato.
L’atleta è stata colta da malore mentre si allenava a Baku in Azerbaigian dove da due anni gioca nella squadra dell’Arzerrail. Da alcuni giorni Sara si era sottoposta ad accertamenti dapprima a Baku e poi a Istanbul per poi essere trasferita, su suggerimento dei medici turchi, in Italia. A darne notizia sulle condizioni della schiacciatrice è la famiglia Anzanello che con un comunicato sul sito ufficiale dell’atleta scrive:
“Sentiamo il dovere di ringraziare quanti ci sono vicini con il loro affetto e si sono interessati alle condizioni di salute di Sara e continuano a farlo: amici, conoscenti e tifosi. Lo facciamo in un momento in cui Sara sta affrontando una sfida difficile, noi continuiamo a tifare per lei e in questo delicato momento chiediamo massima tranquillità e il più stretto riserbo. A breve verrà diramato un bollettino medico con gli aggiornamenti sullo stato di salute di Sara. La prognosi resta riservata“.
Nel mondo sportivo numerosi sono i messaggi di augurio e incoraggiamento indirizzati al “Grande Puffo” nomignolo che le è stato assegnato per via di una tinta ai capelli sbagliata di colore azzurro, augurio al quale anche la nostra redazione si unisce: “Forza Sara!“.
Sara Anzanello, 33 anni di San Donà di Piave, ex centrale dell‘Asystel Novara, nella sua carriera vanta 3 Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, una Coppa di Lega e tre Coppe Cev. Con la Nazionale azzurra ha vinto il Mondiale in Germania nel 2002 e alla Coppa del Mondo 2007, oltre ad un argento al campionato europeo 2005 e diversi buoni piazzamenti al World Grand Prix.
Si sono svolti oggi a Nyon i Sorteggi di Champions League ed Europa League e conosciamoo già la sorte toccata alle nostre italiane, Juventus e Lazio, impegnate rispettivamente in Champions con il Bayern Monaco e in Europa League con il Fenerbahce. Ma aldilà degli accoppiamenti sportivi per le importanti competizioni europee un’altra questione, nel post sorteggio, sta facendo ormai il giro del web: la proposta di matrimonio di Leonardo alla sua bella Anna Billò.
E’ successo tutto all’improvviso, tutto in diretta, durante un collegamento di Sky Sport da Nyon dove il direttore sportivo del Paris Saint Germain, Leonardo, ex allenatore di Milan e Inter, ha approfittato dello shock per i sorteggi (il Paris Saint Germain non è stato aiutato dalla fortuna nell’urna visto che dovrà affrontare il Barcellona) per chiedere alla sua bella giornalista di Sky di sposarlo.
“Anna non mi far domande” – irrompe ai microfoni il brasiliano – “No io evito” è la risposta della giornalista. “Allora ho io una domanda da farti. Anna vuoi sposarmi?” In studio la proposta di matrimonio ha suscitato lo stupore dei presenti e l’imbarazzo della diretta interessata che ha provato a licenziare il discorso con un secco “Per carità, ma che domanda è?” mentre l’ex compagno di squadra di Leo, Billy Costacurta, in studio ha esternato tutta la sua gioia con un applauso.
“Per due volte mi hai detto di no, te lo chiedo ancora – ha proseguito il ds del Psg – e giacchè abbiamo preso il Barcellona ci sposiamo!” “Va bene sì! Ne parliamo a casa, grazie comunque” – la risposta della Billò. “Allora va bene, facciamo due cerimonie a Milano e in Brasile” conclude Leo.
I due protagonisti di questo singolare collegamento esterno sono ormai coppia fissa da 4 anni e dalla loro unione è nato anche un figlio, il piccolo Thiago. Dopo l’imbarazzo e lo stupore cui è stata colta la giornalista, raggiunta ai microfoni di Radio Stile Libero, programma radiofonico condotto dalla Gialappa’s Band su R101, spiega: “Leo è stato molto romantico ma me ne sono resa conto solo dopo. All’inizio pensavo fosse uno scherzo, non ho pensato neanche per un secondo che potesse essere vero. Del resto stiamo insieme da tempo, abbiamo un bimbo, era difficile immaginare che stesse succedendo davvero. Ero emozionatissima. Lo so di essere molto fortunata, è che mi ha preso un po’ alla sprovvista“.
La proposta di matrimonio di Leonardo ad Anna Billò
Da 24 ore il mondo ha conosciuto il volto del nuovo Papa, il 266° Pontefice chiamato a guidare la Chiesa dopo le dimissioni di Ratzinger. Il mondo del calcio, ironicamente, già aveva votato ed eletto il suo Papa con un giorno d’anticipo rispetto al Santo Padre: Lionel Messi, l’argentino in forza ai blaugrana che martedì 12 Marzo ha ribadito sul campo la sua classe ai danni del Milan negli ottavi di Champions League.
Ebbene, forse, (sempre ironicamente parlando) l’elezione a Papa dell’attaccante argentino era un presagio, chissà…. Sta di fatto che ieri 13/03/2013 le Campane di San Pietro suonavano a festa per il nuovo Pontefice, l’argentino Josè Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires che ha deciso di chiamarsi Francesco.
La nomina di Papa Francesco è stata accolta con stupore nei primi minuti dell’annuncio ma poi il sentimento di tutti è stato di immensa gioia, soprattutto da parte degli Argentini orgogliosi che proprio un loro connazionale è il primo Papa Sudamericano. Ed ecco che prontamente sul web si sono susseguiti i messaggi di augurio per Papa Francesco da parte di alcuni connazionali illustri come Lionel Messi il quale spera di potergli dedicare la vittoria al mondiale 2014: “Un Papa argentino! Quanto sono felice! Francesco, mi piacerebbe tanto poter dedicarti la vittoria del mondiale 2014“, Maradona invece spera di poter incontrare Sua Santità non appena ritornerà in Italia, augurio condiviso anche da capitan Zanetti: “E’ un grande orgoglio per noi argentini, un Papa umile he ha vissuto a Buenos Aires. Spero di avere l’occasione di conoscere il nuovo Papa connazionale, sarebbe una grandissima emozione per me e per tutta la mia famiglia. Gli auguro tutto il bene possibile e, ripeto, per tutti noi come popolo argentino è una grande emozione“.
Anche la squadra del San Lorenzo, società del quartiere Boedo di Buenos Aires di cui Bergoglio si è dichiarato tifosissimo non ha tardato ad esternare l’immenso onore e gioia per il loro illustre tifoso. Da ieri il sito argentino dei “Cuervos” ( così si chiamano i tifosi del San Lorenzo) pubblicano foto che ritraggono il Pontefice con indosso la maglia a strisce rosso e blu. Una passione mai celata per il calcio da parte di Bergoglio il quale, addirittura nel 2011, quando il San Lorenzo era sull’orlo del fallimento e in piena zona retrocessione, celebrò una messa in onore di Lorenzo Massa, l’ex vescovo tra i fondatori del club. Ieri subito dopo l’elezione la società argentina ha postato su Twitter un messaggio di augurio per il loro tifoso illustre: “E’ un enorme orgoglio per la nostra squadra sapere che il primo Papa sudamericano è un socio del San Lorenzo“.
Ma l’elezione del nuovo Papa ha portato anche tanta ilarità nell’ambiente giallorosso che sul web ha ironizzato sull’omonimia del Pontefice con Francesco Totti. Sono apparse online simpatiche immagini che raffigurano il capitano giallorosso nelle vesti di Papa e numerosi tweet : “e comunque chiamatelo Francesco II“, oppure “Er Papone come Er Pupone” o ancora “Ve l’avevo detto: Totti Papa!“. E Totti? Bhe sicuramente divertito dell’ilarità dei suoi tifosi ha comunque salutato Papa Francesco con commozione ed imbarazzo: “Il suo volto mi ha colpito per la semplicità, il viso fa trasparire serenità e bontà. I giovani hanno bisogno di questo, la sua presenza rassicurante sarà una certezza per tutti noi. La scelta di chiamarsi Francesco? Mi fa arrossire…“
Chi non hai ma sentito parlare, almeno una volta nell’ultimo mese dell’Harlem Shake? Se abitate in un’isola deserta, forse, potremmo credervi ma presto anche gli ultimi posti incontaminati del globo potrebbero essere presi d’assalto da questo nuovo fenomeno virale partito dal web. Ma andiamo con ordine e quindi spieghiamo ai pochi “sfigati” che ignorano ancora il fenomeno le origini di questo tormentone.
“Harlem Shake” è stata pubblicata da DJ Baueer nel 2012 ma solo con il nuovo anno la hit ha preso piede in tutte le radio, discoteche e, soprattutto, su YouTube dove il lyric video caricato dalla Mad Decent ha registrato in pochi mesi milioni di visualizzazioni. Ma il vero tormentone è la mania che sta spopolando ovvero quella di caricare sul Tubo i video che riprendono un gruppo di persone che si cimenta a ballare al ritmo dell’Harlem Shake. Tra i contagiati illustri ci sono, in Formula 1, i meccanici della scuderia Sauber, autori di una simpatica performance. I calciatori del Manchester City e persino LeBron Jamese l’intera squadra del Miami Heat hanno ceduto al fascino della danza e si sono cimentati in questo ballo creando un video dal risultato eccellente.
Harlem Shake Juventus
Ultimo contagio registrato è quello al Media Center di Vinovo durante la conferenza stampa della Juventus. Mentre Leonardo Bonucci, Paul Pogba, Arturo Vidal e Fabio Quagliarella erano impegnati in una conferenza stampa ecco che nella sala i quattro bianconeri vengono interrotti da una zebra con tanto di stereo a spalla. Da qui parte il divertimento scatenato: Pogba per l’occasione si traveste da Zorro, Bonucci da scalmanato scout, Quagliarella nei panni del personaggio dei cartoon Jhonny Bravo mentre il trono di re spetta tutto a Vidal. Nel bel mezzo del caos Shakerano irrompe davanti le telecamere un’inedita versione di Matri.
I video dell’Harlem Shake bianconero sono stati prontamente postati su Twitter dal giocatore più “social” della formazione Campione d’Italia, Leonardo Bonucci, che ha commentato il video con un “grosse risate“.
E’ di nuovo fuga per la Juve che grazie alla vittoria casalinga contro il Siena, e in attesa di conoscere il risultato di Udinese-Napoli, si porta a +7 in classifica. Antonio Conte voleva 13 finali fino alla conquista dello scudetto, per tutta la settimana ha voluto tenere alta la concentrazione dei suoi per evitare rilassamenti come quelli di una settimana fa contro la Roma all’Olimpico. In vista del big match al San Paolo il tecnico pugliese risparmia Matri e Vidal, diffidati, ma ritrova dopo una lunga assenza Chiellini. Juve-Siena finisce 3-0 con le reti di Lichtsteiner, Giovinco e Pogba i bianconeri controllano la gara senza mai soffrire se non nei minuti finali a risultato già acquisito.
Primo tempo che vede la Juventus dominare il Siena nella sua metà campo, ci prova con qualche tiro dalla distanza anche perchè gli ospiti non lasciano molti spazi agli inserimenti dei padroni di casa. La prima vera opportunità si ha con Marchisio ispirato da Vucinic ma il centrocampista azzurro trova pronta la risposta di Pegolo che qualche minuto più tardi però è complice del vantaggio della capolista: alla mezz’ora su una palla di Vucinic il portiere respinge sulla tibia di Lichtsteiner e il rimpallo concretizza la rete del vantaggio bianconero.
Nella ripresa è Pogba che si vede negare la gioia del gol dall’estremo difensore toscano, qualche minuto più tardi Giovinco serve un assist per Vucinic ma il montenegrino non ci arriva di un soffio. E’ solo il preludio al raddoppio che arriva grazie all’undicesimo gol stagionale della Formica Atomica (oggi il più “beccato” dal pubblico insieme al compagno di reparto). Al 30′ il numero 12 bianconero batte Pegolo con un gran sinistro sotto la traversa. Sul risultato di 2-0 arriva la sveglia per il Siena e la pennichella per la Juve che ringrazia Buffon per l’intervento su Emerghara: colpo di testa dell’attaccante di origini nigeriane che il portierone miracolosamente manda sulla traversa. Poco più tardi questa volta è il palo a salvare Buffon sulla gran botta di Terlizzi. Nel momento più positivo dei toscani arriva la rete di Pogba che chiude definitivamente il match con un preciso missile di destro imparabile per Pegolo.
La Juventus adesso aspetta comodamente il risultato del Napoli a una settimana dalla sfida chiave per il campionato: venerdì 1 marzo i Campioni d’Italia sono attesi al San Paolo, ma intanto mantengono un buon vantaggio sugli avversari. Per il Siena invece la possibilità di salvezza si fa sempre più complicata.
Juventus-Siena Le Pagelle
Barzagli 7: Continuiamo a tessere le lodi del difensore che ormai a tutti gli effetti è tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Antonio Conte lo rischia nonostante il pericolo diffida in vista dell’importante trasferta a Napoli ma i suoi interventi puliti e precisi ne scongiurano il pericolo.
Giovinco 6,5: La formica atomica è tra i più fischiati insieme al collega Vucinic, prestazione opaca la sua ma all’unica vera opportunità fa centro con un bel tiro di sinistro.
Pogba 6,5: Conte lo preferisce al diffidato Vidal e il francese ripaga la fiducia siglando il quinto goal in campionato.
Emeghara 6: Il più vivace dei suoi, anche oggi è andato vicinissimo al gol che solo un super Buffon gli ha negato.
Rubin 5: Perde il confronto con Lichtsteiner che in più di un’occasione gli fa girare la testa.
Rosina 5: Assente dal gioco per buona parte per colpa dei suoi compagni ma anche perchè non riese a crearsi gli spazi.
JUVENTUS-SIENA 3-0
Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 6,5, Peluso 6; Lichtsteiner 7, Pogba 6,5, Pirlo 6,5, Marchisio 6, Asamoah 6 (32′ st Chiellini 6); Vucinic 5,5 (20′ st Matri 5,5), Giovinco 6,5 (36′ st Giaccherini 6). A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Isla, Vidal, Padoin, Quagliarella, Anelka. All.: Conte.
Siena (3-4-2-1): Pegolo 5; Teixeira 6, Terlizzi 6,5, Felipe 5,5; Belmonte 6, Bolzoni 6, Della Rocca 6 (47′ st Verre sv), Rubin 5; Rosina 5 (29′ st Agra 6), Valiani 5,5 (20′ st Pozzi 6); Emeghara 6. A disp.: Farelli, Uvini, Valiani, Paci, Mannini, Bogdani, Sestu, Paolucci, Reginaldo. All.: Iachini
Arbitro: Celi