Autore: Luisa Fazzito

  • NBA 2K Standard Edition: è Giannis Antetokounmpo l’atleta in copertina

    NBA 2K Standard Edition: è Giannis Antetokounmpo l’atleta in copertina

    Sarà Giannis Antetokounmpo, rivelazione dei Milwaukee Bucks e due volte NBA All-Star, l’atleta scelto per la copertina di NBA 2K Standard Edition! Primo e unico giocatore nella storia dell’NBA a concludere la regular season classificandosi nella top 20 delle 5 categorie statistiche maggiori (punti, rimbalzi, assist, palle rubate e stoppate),  Antetokounmpo ha conquistato il soprannome “The Greek Freak” per le sue incredibili abilità atletiche.

    Queste le parole dell’atleta greco:

    Sono onorato di essere il primo giocatore internazionale di copertina di NBA 2K19. Amo giocare a NBA 2K e questo significa molto per me. Ho lavorato duro per ottenere notorietà nell’NBA ed essere sulla copertina di NBA 2K19 è un sogno diventato realtà“.

    NBA 2K Standard Edition – copertina

    La sua straordinaria abilità unita alla sua personalità genuina e la costanza di lavorare duramente ogni giorno per migliorarsi, Antetokounmpo ha velocemente conquistato i fan di NBA. Ha inoltre guadagnato il rispetto dei suoi compagni ottenendo moltissimi riconoscimenti a livello di squadra, fra i quali: “All-Rookie Second Team“, “NBA All-Defensive Second Team“, “All-NBA Second Team” (2 volte) e “Most Improved Player“.

    Anche il vice presidente marketing di NBA 2K non risparmia gli elogi sull’atleta:

    E’ il perfetto atleta di copertina e siamo entusiasti di averlo come prima star internazionale poiché NBA 2K ha un forte seguito di fan in tutto il mondo“.

    Sviluppata da Visual Concepts, l’ NBA 2K19 Standard Edition sarà disponibile a partire dall’11 settembre 2018 per le piattaforme Xbox One, PlayStation®4, Nintendo Switch e PC.

    La NBA 2K19 20th Anniversary Edition , che vede protagonista in copertina LeBron James, sarà disponibile dal 7 settembre 2018 per le piattaforme Xbox One, PlayStation®4, Nintendo Switch e PC.

    I giocatori che desiderano portarsi avanti con La mia CARRIERA di NBA 2K19, possono scaricare il nuovo NBA 2K19: Il Preludio a partire dal 31 agosto 2018, disponibile per Xbox One e Playstation 4.

    NBA 2K19 Standard Edition include i seguenti oggetti digitali:

    • 5,000 Virtual Currency.
    • 10 pacchetti lega La mia SQUADRA (consegnati uno a settimana)
    • 1 carta La mia SQUADRA Giannis Antetokounmpo Zaffiro

    Ecco il trailer dedicato a Giannis Antetokounmpo

  • Cristiano Ronaldo alla Juve fa bene solo alla Juve?

    Cristiano Ronaldo alla Juve fa bene solo alla Juve?

    Cristiano Ronaldo alla Juve l’affare del secolo? Forse si, forse no, sarà il tempo a darci le risposte, quel che è certo è che erano anni che in Italia non si viveva un evento mediatico rumoroso per l’arrivo nella nostra Serie A di un campione del genere!

    Ricapitolando velocemente, dopo giorni in cui le voci si rincorrevano tra incredulità, speranze e certezze di veder realizzato il sogno di CR7 con la maglia bianconera, nel pomeriggio di ieri, il sito ufficiale del Real Madrid, annunciava la volontà di Cristiano Ronaldo di lasciare il club dei blancos in cerca di nuovi stimoli. Solo dopo la chiusura della borsa di Milano anche la Juventus FC dava il benvenuto al suo nuovo campione.

    Cristiano Ronaldo alla Juve

    L’affare si è concluso per 100 milioni pagabili in due esercizi, altri 5 milioni per il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA e oneri accessori per € 12 milioni. Con il calciatore invece è stato sottoscritto “un contratto di prestazione sportiva quadriennale fino al 30 giugno 2022 da 30 milioni a stagione“.

    Cristiano Ronaldo alla Juve: quali benefici?

    L’affare che ha portato Cristiano Ronaldo alla Juve complessivamente dovrebbe raggiungere cifre intorno ai 400 milioni di euro, una cifra che il club bianconero, che nel corso degli ultimi 5 anni ha visto aumentare il suo fatturato, dovrebbe essere in grado di sostenere. A tal proposito merita attenzione una scrupolosa analisi realizzata dal sito Calcio&Finanza che qui riassumiamo.

    Per tirare le somme ed effettuare una stima di quanto impatti l’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019, perché solo stime si possono fare, bisogna valutare due voci: la prima è il costo che gravera’ sull’azienda, al di la di stipendio netto e lordo, che dovrebbe aggirarsi tra i 68 e i 69 milioni di euro a esercizio, la seconda è il costo di trasferimento che la Juventus dovrà pagare, in due mandati, al Real Madrid, cioè 112 milioni di euro, centesimo più, centesimo meno. Tutto questo va quindi visto in ottica della durata del contratto, cioè 4 anni, per arrivare così a ottenere una somma tra il valore del cartellino e gli oneri accessori capitalizzati di 28 milioni di euro l’anno. L’impatto dell’acquisto di Cristiano Ronaldo sul bilancio 2018-2019 della Juventus, è pertanto stimato in 96,42 milioni.

    Come coprire dunque questa cifra così importante? Tralasciando i ricavi che ne deriverebbero dalle cessioni di alcuni giocatori, è prima di tutto grazie al rincaro degli abbonamenti dello Stadium (di circa il 30% in più rispetto alla passata stagione) che la società può contare su un aumento nel fatturato di 20 milioni. Sono circa 30 milioni invece i ricavi che ne deriverebbero dalla Champions League (ipotizzando un percorso simile a quello della stagione 2017/2018) mentre sfiorerebbero i 50 in caso di vittoria finale. Non è da trascurare un altro dato, che è quello legato agli sponsor di CR7. Il portoghese infatti è testimonial di Nike ma anche Armani, Samsung, Herbalife, Mtg, American Tourister, Emirates, Toyota, TAG Heuer. Il risultato potrebbe essere quello di portare gli sponsor ad aprire trattative nuove con il club bianconero (Difficile che Adidas, sponsor della Juve, decida di investire per il testimonial di punta di un diretto competitor).

    Store online della Juventus irraggiungibile per i troppi accessi

    E ancora, la Juventus punta a capitalizzare anche con la vendita di magliette di CR7. Se si ipotizza che nell’arco dell’anno la Juve vende 1 milione di magliette l’incasso sarebbe di oltre 90 milioni di euro e, considerato che lo store online del club bianconero nelle prime ore dopo l’annuncio di ieri è rimasto a lungo down e irraggiungibile, non fatichiamo a credere che i ricavi potrebbero essere anche superiori. Insomma, tra gadget, pubblicità e magliette, l’acquisto di Ronaldo potrebbe anche essere totalmente finanziato da questo giro di denaro.

    L’effetto social dopo l’ arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve

    Cristiano Ronaldo è indubbiamente il calciatore più popolare del momento. È la persona più seguita al mondo e la sua popolarità sicuramente porterà benefici economici anche al club. Sono oltre 330 milioni di followers suddivisi sui tre social di Ronaldo, un dato che non possiamo assolutamente trascurare. Non a caso, tra i tanti effetti registrati dal trasferimento di Cristiano Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus, è interessante sottolineare anche quello relativo all’aumento di followers sui canali social ufficiali dei bianconeri. Su Facebook i follower sono passati a circa 33 milioni circa, una crescita di quasi 300.000 nuovi follower rispetto al pomeriggio di ieri. Su Twitter invece è di poco superiore a 6.159.000 per una crescita superiore ai 100.000. Infine, su Instagram, i follower sono arrivati a 11.170.000, quando nella giornata di ieri – prima dell’annuncio ufficiale – erano fermi a poco oltre i 10 milioni.

    Effetto Ronaldo per l’Italia

    Analizzati rapidamente i benefici prettamente economici dall’arrivo di CR7 alla Juve passiamo a quelli che potenzialmente potrebbe portare al movimento calcistico italiano e alla nostra economia in generale. L’arrivo di uno dei giocatori più forti al mondo in attività è sicuramente uno spot importantissimo per il calcio italiano che proprio quest’anno, con la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, ha bisogno di un buon rilancio per il futuro. L’arrivo di un campione della sua caratura potrebbe spingere altri campioni verso il nostro campionato, inoltre le stesse società avversarie della Juve ne gioveranno in termini economici. Infatti la voglia di vedere in campo Cristiano Ronaldo produrrà certamente l’effetto di riempire gli stadi di Serie A.

    Infine anche il potenziale turistico non è da trascurare, nelle scorse ore infatti anche la città di Torino, attraverso le parole del suo asssessore al turismo, si è detta pronta ad accoglierlo, e sta già cominciando a lavorare per trovare nuove strategie turistiche e di comunicazione che gravitino attorno a lui e alla sua maglia numero 7. Il suo arrivo – spiega l’assessore Sacco – “attrarrà turisti per vedere gli allenamenti, le partite, per visitare i musei. Dobbiamo studiare come capitalizzare il suo arrivo alla Juve, e il grande investimento che ha fatto la società bianconera”.
    Basterà attendere lunedì 16 luglio, giorno in cui CR7 arriverà a Torino dove ad attenderlo per la presentazione, in pieno stile Hollywoodiano allo Stadium, ci saranno oltre ai tanti tifosi bianconeri, anche numerosi operatori TV di tutto il mondo!

    E voi che idea vi siete fatti sull’affare Cristiano Ronaldo alla Juve?

  • Paulo Dybala firma con adidas Football per Russia 2018

    Paulo Dybala firma con adidas Football per Russia 2018

    Paulo Dybala e adidas Football annunciano il loro legame lavorativo: il giovane attaccante dell’Argentina e numero 10 della Juventus durante la FIFA World Cup 2018 vestirà ai piedi adidas.
    Claus-Peter Mayer, VP Global Sports Marketing di adidas Football, ha dichiarato: “Siamo lieti di firmare uno dei più brillanti giovani talenti del calcio mondiale in questo momento. Paulo Dybala è uno dei giocatori più creativi che calcano i campi di gioco e sono queste le caratteristiche che lo rendono il giocatore perfetto per far parte del team adidas. Non vediamo l’ora di vedere Paulo lasciare il segno sulla FIFA World Cup“.

    Alle parole di Mayer hanno fatto seguito quelle di Dybala, il quale conferma:
    Sono felice di far parte della famiglia adidas, unendomi al marchio sportivo leader e spingendo i confini della creatività dentro e fuori dal campo. Sono entusiasta di vedere cosa riserva il futuro e cosa siamo in grado di creare insieme“.

    Dybala, reduce dalle 22 reti stagionali con la maglia bianconera, si appresta al debutto del Mondiale in Russia con la maglia albiceleste che scenderà in campo sabato 16 giugno nella partita contro l’Islanda.

    Paulo Dybala firma con adidas Football

    Per ulteriori informazioni è possibile visitare adidas.com/football o seguire @adidasfootball su Instagram o Twitter per partecipare alla conversazione.

    adidas è il brand leader del panorama calcistico globale. Oltre a essere sponsor e fornitore ufficiale dei più importanti tornei del mondo – FIFA World Cup™, FIFA Confederations Cup, UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA European Championships –, sponsorizza squadre del calibro di Manchester United, Real Madrid, FC Bayern Monaco, Juventus e AC Milan. In più, è il marchio indossato da alcuni dei campioni indiscussi del calcio internazionale, quali Leo Messi, Paul Pogba, Gareth Bale, Karim Benzema, Roberto Firmino, Thomas Müller, Luis Suárez, James Rodríguez, Diego Costa, Mesut Özil, Renato Sanches e Julian Draxle

  • Francesco Totti scrive lettera d’amore per Roma

    Francesco Totti scrive lettera d’amore per Roma

    Potrà mai un tifoso romanista dire di non essere orgoglioso di Francesco Totti? Il Capitano giallorosso se lo augura nella lunga e commovente lettera pubblicata oggi dal portale americano theplayerstribune.com: “Spero di avervi reso orgogliosi” – scrive Totti – “Non solo i romani, ma tutto il calcio italiano” – aggiungiamo noi.

    Una lunga lettera d’amore per i colori giallorossi, per la sua città, i suoi tifosi, una lettera che anticipa la fine della sua avventura calcistica con la chiusura del campionato 2016/2017.

    Per Roma – Francesco Totti

    Ventisette anni fa vennero a bussare alla porta del nostro appartamento a Roma. Mia madre, Fiorella, aprì la porta. Quelli dall’altra parte della porta avrebbero definito la mia carriera calcistica. Quando lei aprì la porta, un gruppo di persone si presentò come dirigenti di calcio. Ma non venivano da Roma, vestivano rosso e nero. Venivano dal Milan. E volevano che giocassi nella loro squadra. Ad ogni costo. Mia madre lasciò perdere. Cosa pensate che abbia detto a quei signori?
    Quando sei un bambino a Roma, hai solo due scelte: o rosso, o blu. Roma o Lazio. Ma nella nostra famiglia, di scelta ce n’era una sola. Sfortunatamente non ho conosciuto mio nonno perché morì quando ero piccolo. Ma mi lasciò un grande regalo. Per mia fortuna, mio nonno Gianluca era tifosissimo della Roma, e ha trasmesso quell’amore a mio padre, che lo ha trasmesso a mio fratello e a me. Il nostro amore per la Roma era qualcosa che ci portavamo dietro. La Roma era più di una squadra. Era parte della nostra famiglia, del nostro sangue, delle nostre anime.
    Non abbiamo visto molte partite in TV perché anche negli anni 80 non ne facevano vedere molte. Ma quando avevo sette anni, mio padre prese i biglietti e finalmente andai a vedere i Lupi allo Stadio Olimpico. Posso chiudere gli occhi e ricordare quella sensazione. I colori, i cori, i fumogeni. Ero un bambino così vivace che già solo stare allo stadio insieme agli altri tifosi della Roma mi accese qualcosa. Non so bene come descrivere quell’esperienza.
    Bellissimo.
    È l’unica parola.

    Totti
    Dalle nostre parti, a San Giovanni, non penso che qualcuno mi abbia mai visto senza un pallone in mano o al piede. Sulle strade, tra le chiese, nei vicoli, giocavamo a calcio dappertutto. Anche quando ero giovane, quello per il calcio era più di un semplice amore. Avevo già l’ambizione di farne la mia carriera. Cominciai a giocare per alcune squadre giovanili. Sulle pareti di camera mia avevo poster e ritagli di giornale di Giannini, il capitano della Roma. Era un’icona, un simbolo. Era un figlio di Roma, proprio come noi.
    E quando avevo 13 anni, qualcuno venne a bussare alla nostra porta.
    Gli uomini del Milan mi chiesero di unirmi a loro. L’ opportunità di fare parte di un grande club italiano. Cosa avrei scelto?
    Beh, la decisione non la presi io, ovviamente.
    Il capo era mia madre. Lo è ancora. Ed è piuttosto attaccata ai suoi figli, diciamo. Come tutte le mamme italiane, era un pochino iperprotettiva. Non voleva che lasciassi casa per timore che potesse succedermi qualcosa.
    “No, no”, disse ai dirigenti. Era tutto quello che aveva da dire. “Mi dispiace, no, no”. Quella fu la fine. Il capo disse di no al mio primo trasferimento.

    Mio padre portava me e mio fratello alle nostre partite del week-end. Ma dal lunedì al venerdì, comandava lei. Fu difficile dire no al Milan. Avrebbe significato molti soldi per la nostra famiglia. Ma mia madre mi insegnò una lezione quel giorno. Che la casa è la cosa più importante nella vita. Poche settimane dopo, dopo avermi osservato in un match giovanile, la Roma mi fece un’offerta. Avrei indossato il giallo e il rosso.
    Mamma lo sapeva. Mi ha aiutato nella mia carriera in molti modi. Si, era protettiva – lo è ancora– ma ha fatto molti sacrifici perchè io potessi scendere in campo tutti i giorni. So che quei primi anni furono difficili per lei. Era mia madre che mi portava agli allenamenti. Mi aspettava fuori dal campo, lo avrebbe fatto per due, tre, anche quattro ore. Sotto la pioggia, al freddo, a lei non importava.
    Aspettava, così che io potessi vivere il mio sogno.
    Non sapevo che avrei debuttato con la Roma all’Olimpico fino a 90 minuti prima della partita. Mi sedetti sul bus dal nostro centro di allenamento al campo e la mia eccitazione salì. La calma che avevo dall’aver dormito la sera prima sparì. I tifosi della Roma sono molto diversi da tutti gli altri. Si aspettano molto da te, quando indossi la maglia della Roma. Devi dimostrare il tuo valore e non hai spazio per commettere degli errori.
    Quando entrai in campo per la prima partita ero sopraffatto dall’orgoglio di giocare per la mia casa. Per mio nonno. Per la mia famiglia.
    Per 25 anni la pressione – il privilegio – non è mai cambiata.
    Ovviamente, abbiamo commesso degli errori. E c’è stato un momento, 12 anni fa, in cui pensai di andare al Real Madrid. Quando una squadra di successo, forse la più forte al mondo, ti chiede di andare, pensi a pensare a come potrebbe cambiare la tua vita. Parlai col presidente e fu quello a fare la differenza. Ma alla fine, parlai con la mia famiglia che mi ricordò come vanno le cose nella vita.
    Casa è tutto.

    Francesco Totti esulta così per la sua doppietta | Foto Twitter
    Francesco Totti esulta così per la sua doppietta | Foto Twitter

    Per 39 anni, Roma è stata casa mia. Per 25 anni come calciatore, Roma è stata casa mia. Vincendo lo scudetto, giocando in Champions League, spero di aver rappresentato e portato i colori di Roma più in alto possibile. Spero di avervi reso orgogliosi.
    Potreste dire che sono un uomo abitudinario. Non ho neanche lasciato la casa dei miei genitori finché non mi sono messo con mia moglie, Ilary. Quando guardo indietro nel tempo e penso a quello che mi mancherà, so che che quella sarà la routine, la vita di tutti i giorni. Le ore spese ad allenarsi, le chiacchierate nello spogliatoio. Penso che quello che mi mancherà di più sarà condividere un caffè con i miei compagni ogni giorno. Forse, se tornerò come dirigente un giorno, quei momenti ci saranno ancora.
    La gente mi chiede: perché passare tutta la tua vita alla Roma?
    Roma è la mia famiglia, i miei amici, le persone che amo. Roma è il mare, le montagne, i monumenti. Roma, ovviamente, sono i romani.
    Roma è il giallo e il rosso.
    Roma, per me, è il mondo.
    Questo club, questa città, sono state la mia vita.
    Sempre.”

  • Come gli Europei di calcio hanno influenzato l’economia

    Come gli Europei di calcio hanno influenzato l’economia

    Si sono conclusi ormai da quasi un mese gli Europei di calcio 2016, quest’anno ospitati dalla Francia nazione che ha visto trionfare tra le sue mura la nazionale Portoghese. Quest’anno, per la prima volta, 24 squadre delle 54 federazioni affiliate all’UEFA si sono date battaglia, tra sorprese e grandi delusioni, per conquistare la coppa Henri Delaunay.

    Questo notevole aumento della partecipazione alla competizione ha favorito una crescita dei campionati europei da diversi punti di vista. Ma questa crescita si è riversata anche sui mercati? Proviamo a scoprirlo analizzando alcune statistiche condotte da IG Markets:

    Vendita al dettaglio di articoli sportivi

    Partiamo dalle aziende che si occupano della vendita di articoli sportivi. Qui a dominare il mercato sono in primis Nike e Adidas che hanno la possibilità di far indossare i propri prodotti ai più importanti calciatori impegnati nel torneo che inevitabilmente porta alla massima esposizione mediatica per un brand.

    Da alcune ricerche antecedenti all’avvio dell’europeo è emerso che i grandi brand riescano ad avere grandi benefici da questi singoli eventi. Nike, ad esempio, ha ottenuto un fatturato di $ 30,60 miliardi nell’ultimo anno finanziario, rispetto ai $ 20.12 miliardi di quattro anni fa, mentre Adidas ha registrato un fatturato € 17,60 miliardi, cresciuto non poco rispetto ai € 13.32 miliardi registrati quattro anni prima. In contrapposizione a questi dati è invece da considerarsi il fatturato di Puma di € 3,39 miliardi €, rispetto ai € 3,01 di quattro anni fa.

    Viaggi e turismo

    E’ inevitabile che un grande evento sportivo attiri un gran numero di visitatori e turisti portando grandi benefici alle aziende di trasporto. Ipotizzando anche la necessità di interventi alle infrastrutture, allora questo può dare una spinta alle imprese di costruzioni, che si aggiudicano le gare di appalto per la preparazione dell’evento. Inoltre a trarne vantaggi sono anche le imprese locali e i negozianti.

    Pubblicità e Media

    Non trascurabili sono i guadagni notevolmente aumentati delle emittenti televisive ed i vari media, grazie ad un incremento della domanda di pubblicità durante gli eventi sportivi. Certamente durante l’evento è da considerarsi anche una piccola diminuzione della produttività se si considera che molti dei lavoratori appassionati di calcio hanno perso del tempo per seguire le partite.

    Per trarre il massimo beneficio da una importante manifestazione sportiva come gli Europei, si richiede il massimo sforzo ed impegno da parte delle aziende. Infatti solo coloro che avranno pianificato gli investimenti in modo strategico riusciranno ad ottenere un ritorno. Gli eventi sportivi possono allo stesso tempo anche danneggiare le aziende che hanno speso troppo senza una corretta pianificazione.

    Ad esempio TF1 ha trasmesso 22 partite durante gli Europei 2016. L’azienda ha pagato 40 milioni di euro per i diritti, inclusi 25 milioni di euro per le partite condivise con il peer francese M6. Non è certo che questo abbia generato dei profitti, ma offre senza dubbio una buona visibilità ed un miglioramento del brand. Tuttavia sarà possibile riscontrare gli effetti positivi per le emittenti solamente a partire dalla seconda metà dell’anno.

  • “Bianconeri. Juventus Story”, il film al cinema dal 10 al 12 ottobre

    “Bianconeri. Juventus Story”, il film al cinema dal 10 al 12 ottobre

    La Juventus, dopo la conquista del quinto scudetto di fila, ha già avvisato gli avversari: “vogliamo vincere ancora!” Per questo motivo, subito dopo aver riposto in bacheca l’ultimo trofeo vinto in questa annata, la dirigenza bianconera si è subito messa in moto per regalare a Mister Allegri i rinforzi giusti per continuare a dominare in Italia e, anzi soprattutto, per tentare di farlo anche in Europa.

    Un trionfo della Juventus in Europa ormai manca da oltre 20 anni, troppo se si pensa ad una squadra che nella sua storia ha in bacheca i trofei che ogni squadra desidererebbe conquistare.
    Per celebrare la squadra bianconera e la famiglia Agnelli che ne guida le gesta, i fratelli Marco e Mauro La Villa hanno firmato la regia di “Bianconeri. Juventus Story” (prodotto da Marco e Mauro La Villa e Damien Mastroprimiano). Il film è in arrivo nelle sale italiane solo per tre giorni, dal 10 al 12 ottobre, distribuito da Nexo Digital e Good Films (elenco dei cinema a breve su www.juvestory.it. Prevendite aperte dal 15 luglio).

    Bianconeri_POSTER_100x140

    La Juventus F.C. è la società di calcio più famosa e vincente d’Italia. Viene fondata a Torino il primo novembre del 1897 da un gruppo di amici uniti dalla passione per il football, quello sport così speciale da poco “importato” dall’Inghilterra. Nasce così, quasi per gioco, il team più glorioso del campionato italiano. Nel 1923 la Juventus viene acquistata dalla famiglia Agnelli, risultando a oggi la sola squadra professionale ad aver mantenuto la stessa proprietà per quasi un secolo.

    Bianconeri. Juventus Story: Il Film

    Costruito con un sapiente mix di immagini esclusive, interviste ai nomi più illustri del calcio mondiale, video di repertorio e materiali inediti provenienti dagli archivi privati della società, Bianconeri. Juventus Story è il film indipendente attraverso cui Marco e Mauro La Villa raccontano per la prima volta la storia ufficiale del club, ma è anche un viaggio attraverso le fasi salienti che hanno contribuito a costruire il sogno della Juventus fino alla conquista della terza stella ed è il racconto, intimo e appassionato, della “storia d’amore” tra la squadra e la famiglia Agnelli. Su grande schermo i fan di tutta Italia ritroveranno alcuni dei momenti più emozionanti, intensi, drammatici e trionfali della storia della squadra bianconera: dall’acquisto segreto di Platini alla tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles, dall’arrivo di Roberto Baggio all’era Lippi, dalla retrocessione in B alla straordinaria stagione 2015/2016. Sempre uniti e determinati, sempre “fino alla fine“, come recita il motto dei giocatori. Narrato dal Candidato al Premio Oscar Giancarlo Giannini, il film vede tra i produttori esecutivi David Franzoni, sceneggiatore del film Premio Oscar Il Gladiatore, e la collaborazione speciale del Premio Oscar Ennio Morricone.

    Dal 13 ottobre, in occasione dell’uscita del film nelle sale, sarà disponibile anche il libro “Bianconeri. Juventus Story“. Il volume di Marco e Mauro La Villa, con testi di Gianluigi Buffon, Alessandro del Piero, Andrea Agnelli, John e Lapo Elkann, racconta per la prima volta la storia ufficiale del club attraverso i suoi momenti chiave, compresi scandali e tragedie.
    Un oggetto imprescindibile per ogni tifoso, costruito con materiali inediti provenienti dagli archivi privati della società: fotografie, documenti e interviste.

  • Antonio Conte svela i 23 convocati per Francia 2016

    Antonio Conte svela i 23 convocati per Francia 2016

    Svelata la lista dei 23 convocati per Francia 2016, Antonio Conte ha sciolto le riserve, i 23 azzurri che patiranno per la spedizione francese saranno annunciati ufficialmente questa sera, 31 maggio, in diretta TV dall’auditorium Rai del Foro Italico.
    Intanto però filtrano le prime indiscrezioni che, sembra, troveranno conferma questa sera alle 20.35: out Montolivo per un problema muscolare, a centrocampo Sturaro preferito a Jorginho. Altro escluso dalla lista dei convocati è Bonaventura al quale il mister ha preferito Bernardeschi. La regia verrà affidata a Thiago Motta o De Rossi.
    Restano a casa anche Rugani, Zappacosta, Benassi e Astori.
    Antonio Conte ha invece deciso di portare tutti i 5 attaccanti a sua disposizione, quindi Insigne, Immobile, Eder, Pellé e Zaza staccano il pass per Euro 2016.

    Alle 23 scelte di Conte si aggiungeranno le riserve Zappacosta, Benassi e Rugani che lavoreranno con la squadra perché, in caso di infortunio fino a 24 ore prima della gara inaugurale, si può procedere a una sostituzione.

    Ecco la lista dei convocati per Francia 2016:

    Portieri: Buffon (Juve), Marchetti (Lazio), Sirigu (Psg);

    Difensori: Barzagli (Juve), Bonucci (Juve), Chiellini (Juve), Darmian (Manchester United), De Sciglio (Milan), Ogbonna (West Ham).

    Centrocampisti: Bernardeschi (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), El Shaarawy (Roma), Florenzi (Roma), Giaccherini (Bologna), Sturaro (Juventus), Thiago Motta (Psg), Parolo (Lazio).

    Attaccanti: Eder (Inter), Immobile (Torino), Insigne (Napoli), Pellè (Southampton), Zaza (Juve).

    Riserve: Zappacosta (Torino), Rugani (Juventus), Benassi (Torino)

  • Gioca e vinci la finale di Champions League

    Gioca e vinci la finale di Champions League

    Quando si parla di palleggi nel mondo del calcio è impossibile non richiamare alla mente le gesta di Diego Armando Maradona. Io ho avuto la fortuna di “vivere” il calcio nei sui tempi d’oro, nei tempi in cui protagonista in Italia (e non solo) era proprio Maradona. Dai suoi piedi non solo nascevano i più grandi successi per le sue squadre di appartenenza, ma prendeva forma l’arte e lo spettacolo, anche durante gli allenamenti, quando per “intrattenere” e divertire i presenti, el pibe de oro palleggiava con qualsiasi cosa avesse una forma di pallone: pallina da tennis, pallina da ping pong e addirittura un’arancia.

    La fantasia di Maradona nel palleggiare ha influenzato i tanti campioni venuti dopo, da Cristiano Ronaldo fino a Messi o Neymar. Proprio quest’ultimo recentemente ha dato libero sfogo alla sua fantasia (e abilità) palleggiando con qualsiasi cosa tirasse fuori dal suo borsone da calcio: un’arancia, un paio di calzettoni da calcio arrotolati e, addirittura un rotolo di carta igienica.

    Vi sarà capitato di vedere per strada giovani cimentarsi nel palleggiare in maniera quasi perfetta, o anche in maniera bizzarra ed amatoriale, con un pallone o qualsiasi altro oggetto, nel tentativo di emulare i grandi campioni. A me capita spesso di vederne sulla spiaggia, anche se il risultato non sempre è stato quello sperato dai protagonisti. Ma mi sono sempre divertita a guardarli divertirsi.

    Vinci finale Champions League

    Ecco, se vi piace misurare le vostre abilità e la vostra fantasia nel palleggio allora il concorso indetto da Premium Sport è quello che fa per voi: Partecipando a Play Like a Star potete vincere due biglietti per la finale di Champions League del 28 maggio a Milano, il tempio del calcio italiano che sarà animato dai più forti giocatori d’Europa. Inoltre potete essere tra i fortunati a giocare una partita il 29 maggio in campo a San Siro con altri tifosi.

    Partecipare è semplice, basta inviare un video dei tuoi palleggi freestyle: con i piedi, di testa, di petto, di spalle, insomma dai libero sfogo alla tua fantasia. I video saranno giudicati da una giuria di qualità – composta dai volti e opinionisti TV di Premium Sport – che decreterà, a suo insindacabile giudizio, il vincitore.

    Non sei un mago del palleggio? Non c’è problema, il concorso è aperto a tutti, a chi è abile e a chi lo è meno ma ha tutte le carte in regola per conquistare la giuria con la fantasia, l’originalità o la simpatia.

    Tutti i video conformi al regolamento saranno pubblicati, entro 48 ore dalla ricezione, sulla pagina Facebook di Premium Sport HD e sul sito di SportMediaset/ChampionsLeague.
    Il concorso è valido dal 14 marzo al 28 aprile. Cosa aspetti? Scatena la tua fantasia e #PlayLikeAstar .

  • Real Madrid cade a Wolfsburg. Pari la sfida tra sceicchi

    Real Madrid cade a Wolfsburg. Pari la sfida tra sceicchi

    Si chiude il girone di andata dei quarti di finale di Champions League con Paris Saint Germain-Manchester City e Wolfsburg-Real Madrid. Le due gare andate di scena ieri regalano qualche sorpresa nei risultati e molti rimpianti soprattutto per la Juve che ha sfiorato il passaggio ai quarti.

    Paris Saint Germain-Manchester City 2-2

    La sfida tra sceicchi andata di scena al Parco dei Priincipi di Parigi, Paris Saint Germain e Manchester City non vanno oltre il 2-2, con un risultato che facilita l’impresa agli inglesi.
    Protagonista assoluto del match, nel bene e nel male, è Ibrahimovic che al 14′ si fa respingere il rigore da Hart concesso per fallo di Sagna su David Luiz. Dieci minuti dopo clamoroso errore è sempre Ibra che approfitta Una decina di minuti dopo ancora Zlatan prova a farsi perdonare l’errore dal dischertto con un tiro sottoporta che però spara altissimo.

    PSG-MANCHESTER CITY |Foto Facebook

    Al 38′ è De Bruyne apre le danze al termine di un contropiede ordito da Fernandinho. Al 44′ sempre Fernandinho serve un assist al bacio ma questa volta a Ibrahimovic che riesce così a farsi perdonare per il rigore sbagliato.
    Sul punteggio di parità è il PSG a fare la partita e al 69’passa in vantaggio con Rabiot che spedisce in rete una respinta corta di Hart su colpo di testa di Cavani. Il Psg sfiora pure il 3-1, ma la traversa nega la gioia della doppietta a Ibrahimovic.

    Reazione d’orgoglio degli inglesi che trovano il pari con Fernandinho su un pasticcio difensivo di Thiago Silva e Aurier.

    PSG-MANCHESTER CITY 2-2
    Psg (4-3-3): Trapp, Aurier,(32′ st Marquinhos), Thiago Silva, David Luiz, Maxwell Rabiot (32′ st Lucas ), Motta, Matuidi; Di Maria, Ibrahimovic, Cavani A disp.: Sirigu; Stambouli, Kurzawa, Van der Wiel, Augustin. All.: Blanc.

    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Sagna, Mangala, Otamendi, Clichy; Fernando, Fernandinho; Navas, De Bruyne (32′ st Delph), Silva (43′ st Bony); Aguero (47′ st Kolarov). A disp.: Caballero, Zabaleta, Demichelis, Iheanacho. All.: Pellegrini

    Arbitro: Mazic
    Marcatori: 38′ De Bruyne (M), 41′ Ibrahimovic (P), 14′ st Rabiot (P), 27′ st Fernandinho (M)Ammoniti: David Luiz, Matuidi (P), Clichy, Fernando, Mangala, Navas (M)
    Espulsi: nessuno

    Wolfsburg-Real Madrid 2-0

    Crolla il Real Madrid sul campo del Wolfsburg, un risultato inatteso che richiede ora l’impresa agli uomini di Zidane nella gara di ritorno tra le mura di casa.
    Il Real comincia bene e al 2′ d’avvio della gara trova pure il gol con Ronaldo ma l’arbitro Gianluca Rocchi annulla per fuorigioco. Al 17’ i tedeschi passano: Casemiro stende Schurrle in area di rigore, Rocchi indica il dischetto e dagli 11 metri Rodriguez spiazza Navas. Dopo 7 minuti i padroni di casa trovano il raddoppio con Arnold su cross di Henrique. Il Real risponde con un colpo di testa a lato di Benzema, ma torna negli spogliatoi sotto di 2 reti.
    Nella ripresa il real ci prova senza successo, anzi, le occasioni più ghiotte sono tutte per il Wolfsburg.

    WOLFSBURG-REAL MADRID 2-0
    17′ rig. Rodriguez, 24′ Arnold
    WOLFSBURG ‬(4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Dante, Naldo, R.Rodriguez; Guilavogui, L.Gustavo; Henrique(80′ Träsch), Arnold, Draxler(92′ Schäfer sv); Schurrle (85′ Kruse). Allenatore: Dieter

    REAL MADRID ‬(4-3-3): Navas; Danilo, S.Ramos, Pepe, Marcelo; Modric (63′ Isco), Casemiro, Kroos; Bale, Benzema (41′ Jese), C.Ronaldo . Allenatore: Zidane
    ARBITRO: Rocchi

    MARCATORI: 17′ Ricardo Rodriguez (R); 25′ Arnold.
    AMMONITI: Vieirinha, Benaglio, Luiz Gustavo, Arnold (W), Bale (R)
    ESPULSI: nessuno

  • Johan Cruyff è morto. Il mondo del calcio in lutto

    Johan Cruyff è morto. Il mondo del calcio in lutto

    Il mondo del calcio piange Joahn Cruyff vera leggenda del calcio olandese e mondiale, rivoluzionario assoluto del mondo del calcio, da giocatore prima e da allenatore poi.

    Cruyff, che avrebbe compiuto 69 anni ad aprile, ha perso la sua lotta contro un cancro ai polmoni che durava da 2 anni. A darne l’annuncio il sito ufficiale del campione:

    Il 24 marzo 2016, Johan Cruyff è deceduto a Barcellona, circondato dai suoi cari, dopo una dura lotta contro il cancro. Chiediamo con grande tristezza che si rispetti la privacy della famiglia“.

    Cruyff-Cropped

    Tra i soprannomi più rappresentativi della sua straordinaria forza “Profeta del gol” e il “Pelè bianco“. Già perché tra i grandi nomi dell’Olimpo del calcio un posto d’onore è anche per Johan Cruyff che ha cambiato per sempre il modo di intendere il calcio facilitandone la nascita del concetto di “calcio moderno“.

    Grande trascinatore, ambidestro, passava con disinvoltura a ricoprire il ruolo di centravanti e quello di trequartista. Dotato di un super senso di leggere in anticipo il gioco ed imprendibile per gli avversari nella ripartenza palla al piede, non ha mai risparmiato le sue forze in ogni match, aiutando tutti i reparti. E proprio in questo si è compiuta la sua rivoluzione: “tutti fanno tutto“.

    Mise in atto la sua rivoluzione con l’Ajax e la nazionale olandese prima e con il Barcellona poi, sia come giocatore che come allenatore. Il suo palmares conta 9 campionati d’Olanda, 6 coppe d’Olanda, tre Coppe dei Campioni consecutive tra il 1971 e il 1973 sempre con la squadra olandese e 3 palloni d’Oro (1971, 1972, 1974). Passato in blaugrana, dove è diventato un punto di riferimento prima in campo e poi in panchina, ha conquistat da tecnico la prima Coppa Campioni nella storia del club catalano nel 1992. Con la nazionale olandese Cruyff ha raggiunto due finali mondiali consecutive nel 1974 e nel 1978 perse contro Germania e Argentina.