Autore: Luana Ambrico

  • Un Assaggio di Serie A, con le amichevoli di oggi

    Un Assaggio di Serie A, con le amichevoli di oggi

    Il campionato non è ancora iniziato, ma nella giornata di oggi saranno molte le squadre di Serie A a scendere in campo per le amichevoli estive.
    Si comincia alle 16 (ora italiana) con l’ Udinese di Stramaccioni, impegnata in Inghilterra in una sorta di amichevole in famiglia contro il Watford di mister Sannino.
    Alle 18, scenderanno in campo, a Storo, il neopromossso Palermo contro l’ Apollon Limassol e a Carpineti, sede del ritiro, il Sassuolo affronterà il Carpi, forte della vittoria contro il Piacenza per 2-0.
    Alle 19 è di scena il triangolare “Memorial Taccone” allo stadio Partenio-Lombardi, dove il Parma affronterà il Bordeaux e l’ Avellino.

    International Guinnes Cup 2014
    International Guinnes Cup 2014

    Alle 19 (ora italiana) ci sarà anche il match che sarà un vero e proprio assaggio della prossima Serie A, ovvero Roma-Inter, gara valevole per l’ ultima partita della fase a gruppi della Guinnes International Champions Cup 2014. Sia i giallorossi che i nerazzurri sono ancora in corsa per conquistare un posto nella finale di Miami del 4 agosto, anche se tutto dipenderà dalla gara tra Manchester United e Real Madrid, nella quale agli inglesi basterà una vittoria contro gli spagnoli (già eliminati) per andare direttamente in finale contro una tra Liverpool, Olympiacos e Manchester City.
    Alle 20 a scendere in campo sarà il Genoa, che incontrerà il Bastia allenato da Makelele allo stadio Furiani di Bastia.
    Alle 20:30 è la volta dell ‘Atalanta di Colantuono che affronterà in casa il Nantes, gara valida per l’ assegnazione del “XX Trofeo Bortolotti”.
    Alle 20:45, la Sampdoria scenderà in campo al Luigi Ferraris contro l’ Eintracht Francoforte per conquistare il il trofeo dedicato all’ ex allenatore blucerchiato, scomparso il 27 aprile 2014, Vujadin Boskov. Nell’ occasione, prima dell’ inizio della partita, verrà presentata al pubblico la squadra blucerchiata, con il neo acquisto Gonzalo Bergessio.
    A chiudere questa giornata di amichevoli sarà il Napoli che, al San Paolo, disputerà la prima di tre amichevoli impegnative (le altre due saranno con Barcellona e PSG) contro il Paok Salonicco.

  • Balotelli: il calciatore che tutti vorremmo ammirare

    Balotelli: il calciatore che tutti vorremmo ammirare

    balotelliQuando si pensa a Mario Balotelli, i dubbi che attanagliano la mente dei tifosi rossoneri e non solo, sono sempre maggiori delle certezze.
    Le domande che tutti gli addetti ai lavori si pongono, quotidianamente, sono sempre le stesse: quando sarà decisivo? Quando diventerà un campione? Riuscirà a fare il salto di qualità per poter essere annoverato tra i calciatori meritevoli di ambire a vincere il Pallone d’Oro?
    Mario Balotelli / Foto TwitterMario Balotelli / Foto Twitter

    Mario Balotelli | Il Pallonaro / Foto Twitter
    Mario Balotelli | Il Pallonaro / Foto Twitter

     

    Mario Balotelli, a livello numerico sta vivendo la sua miglior stagione da calciatore professionista: non aveva mai segnato così tanti gol (14 reti all’attivo in 27 presenze stagionali), eppure è sempre sotto la lente di ingrandimento. Cosa accade a questo ragazzo? Ormai sono tante, forse troppe le persone che hanno provato, senza riuscirci, a dare una risposta a questa domanda.

    L’unico esame veritiero che Balotelli deve fornire con puntuale regolarità è quello del campo il quale richiede una qualità essenziale a un professionista: la continuità che fino a questo momento, in tutte le squadre nelle quali ha giocato, non si è ancora vista.

    Dopo la brutta prestazione fornita all’ Olimpico nel match contro la Roma c’è stato il leggero battibecco con Clarence Seedorf, al momento della sostituzione. L’attaccante rossonero ha posto l’accento su una questione tattica: se i palloni non arrivano in area, l’ attaccante se lo deve andare a prendere in altri modi. Balotelli ha le sue ragioni, le quali però  contrastano con le direttive dell’ allenatore che non gli ha mai consentito di giocare con una prima punta dandogli  la possibilità di svariare per tutto il fronte d’attacco.

    Per l’attaccante rossonero arriva domenica sera nel posticipo un nuovo banco di prova per cercare di smorzare, forse solo per una settimana, le polemiche attorno a lui: il derby.
    Balotelli non ha mai segnato alla sua ex squadra ed ha l’occasione di dimostrare che può cambiare marcia. L’attaccante rossonero deve mirare alla normalità: dimostrare di riuscire a evitare le prime pagine dei giornali per le bizze fuori dal campo e arrivare farsi ammirare solo per quello che realizza durante le partite, tutti si aspettano da lui, una reazione in un derby dove al Milan manca la vittoria da 1122 giorni.
    Domenica sera anche il commissario tecnico della Nazionale osserverà la prestazione di SuperMario. Il monito di Cesare Prandelli è arrivato in questa settimana: 

    “Basta colpi di testa, da Mario ci si aspetta serietà e rispetto delle regole“. 

     

    Cesare Prandelli / Foto Twitter
    Cesare Prandelli | Il Pallonaro / Foto Twitter

    Nessuno ci toglie dalla testa che Balotelli, per qualità e personalità, resta l’opzione migliore degli attaccanti a disposizione del commissario tecnico di Orzinuovi a patto che, sia il vero Balotelli: quello che lotta, si sacrifica, sa difendere la palla per aprire gli inserimenti, sia dei suoi compagni di reparto, sia dei centrocampisti che supportano la manovra.

    Il tempo di dimostrare la propria bravura a 24 anni ormai è scaduto. Il suo destino è quello di essere eternamente chiacchierato ma rischia di essere, tra qualche tempo, solo un altro rimpianto del calcio italiano: dipende solo da Mario Balotelli.

  • Un ottimo Scuffet nega i tre punti ai nerazzurri

    Un ottimo Scuffet nega i tre punti ai nerazzurri

    L’ Inter perde un’ altra occasione per avvicinare la Fiorentina e staccare il Parma in prospettiva Europa League e lo fa davanti a Tohir, che ha avuto la gioia di vedere la sua Inter vincere dal vivo soltanto due volte.

    Mazzarri schiera Samuel al posto di Rolando al centro della difesa con Ranocchia e J. Jesus laterali e Nagatomo al posto di D’ Ambrosio, confermando invece la coppia d’ attacco PalacioIcardi, Guidolin dal canto suo lascia a riposto Di Natale, Lopez e Pinzi e si presenta a San Siro con Fernandes a supporto di Muriel.

    Il primo tempo è noioso e senza emozioni, l’ Inter fatica a creare gioco e l’ Udinese è arroccata in difesa e pronta a partire in contropiede, ma tutto si perde con una gran confusione a centrocampo fatta da due squadre che giocano a specchio e non trovano spazi. La prima vera occasione è dell’ Udinese al 40°, Fernandes tenta il tiro dai 25 metri, Handanovic non trattiene, ma Badu non è preciso sulla ribattuta e mette a lato.
    Il primo tempo finisce tra i fischi di San Siro sul risultato di 0-0.

    Ad inizio secondo tempo, nessun cambio degli allenatori e almeno per i primi dieci minuti non cambia nemmeno il canovaccio della partita. A questo punto Mazzarri fa la prima mossa, dentro Alvarez per Guarin, scelta indovinata, perchè la partita cambia, si aprono gli spazi e l’ Inter sfiora il goal con Hernanes, fermato soltanto da un insuperabile Scuffet.

    Simone Scuffet | Foto Twitter \ Il Pallonaro
    Simone Scuffet | Foto Twitter \ Il Pallonaro

    L’ Inter ci prova e schiaccia sull’ acceleratore, e tenta di passare in vantaggio con Samuel prima e Palacio dopo, entrambi ci provano di testa, ma non trovano lo specchio della porta.
    E’ il momento dell’ Inter, le occasioni da rete fioccano, ma i nerazzurri mancano di precisione nell’ ultimo passaggio.
    Guidolin mette in campo Maicosuel e Mazzarri risponde facendo entrare Milito e proprio dopo il suo ingresso c’è la doppia occasione più ghiotta di tutta la partita in favore dei padroni di casa, ma Scuffet compie due veri miracoli su Cambiasso prima e D’ Ambrosio (entrato al 72° a sostituire Jonathan) dopo.
    Nel finale c’è ancora tempo per una polemica, Palacio entrato in area di rigore dalla sinistra, si aggiusta il pallone e lo mette in mezzo, Herteaux intercetta con il braccio, tutti chiedono il calcio di rigore, ma Gervasoni non si scompone e non assegna il penalty, l’ Inter chiude così la 32° partita senza un tiro dagli undici  metri, l’ ultimo infatti gli fu assegnato l’ 8 maggio 2013.

    TABELLINO

    INTER-UDINESE 0-0 (0-0)

    Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Jonathan (72° D’Ambrosio), Guarin (54° Alvarez), Cambiasso, Hernanes, Nagatomo (86° Milito); Palacio, Icardi.
    A disp: Carrizo, Castellazzi, Campagnaro, Zanetti, Kuzmanovic, Kovacic, Taider, Botta.
    All. Mazzarri

    Udinese (3-5-1-1): Scuffet; Herteaux, Domizzi, Danilo; Widmer, Badu, Allan, Pereyra (86° Maicosuel), Gabriel Silva; Fernandes (81° Lazzari); Muriel (93° Yebda).
    A disp: Brkic, Kelava, Naldo, Bubnijc, Jadson, Pinzi, Zielinski, Lopez, Di Natale.
    All. Guidolin.

    Arbitro: Gervasoni

    Ammoniti: Samuel (I); Scuffet (U)

    PAGELLE

    INTER: Handanovic 5, Ranocchia 6.5, Samuel 6.5, J. Jesus 6, Jonathan 6 (72° D’ Ambrosio 6), Guarin 4.5 (54° Alvarez 6), Cambiasso 6, Hernanes 5.5, Nagatomo 5.5 (86° Milito s.v.), Icardi 5, Palacio 5.5.

    UDINESE: Scuffet 7.5, Herteaux 6.5, Danilo 6.5, Domizzi 6.5, Widmer 6, Badu 6.5, Allan 6.5, Pereyra 6 (86° Macisuel s.v.), Gariel Silva 6, Fernandes 6 (81° Lazzari s.v.), Muriel 5.5.

  • Brasil 2014: La la la (Dare You), la canzone di Shakira

    Brasil 2014: La la la (Dare You), la canzone di Shakira

    Dopo Sudafrica 2010Shakira ha presentato per Brasil 2014 una canzone per omaggiare l’ avvenimento calcistico più importante dell’ anno, nonostante non sia l’ inno ufficiale della manifestazione che è  invece stato curato da Pitbull e Jennifer Lopez.

    Nel 2010 “Waka Waka” oltre ad avere un gran successo nell’ambito musicale venne apprezzato soprattutto per il ritmo e l’energia made in Africa che trasmetteva.

    La cantante colombiana invece nel brano rappresentativo per quest’estate ha scelto un sound decisamente più disco. Rappresenta un pezzo molto ballabile e sicuramente molto apprezzato dai giovani che lo sentiranno e lo risentiranno dalle televisioni alle radio passando sicuramente per qualche discoteca nel periodo estivo.

    Il titolo è “La la la (Dare you)” e mescola insieme il ritmo frizzante della musica di Shakira con un classico coretto orecchiabile da stadio, infatti il “La la la” si inserisce proprio per richiamare anche l’atmosfera da arena calcistica.

    Non possediamo ancora un video ufficiale, che comunque verrà presentato nei prossimi giorni, ma dall’audio disponibile e dalle parole pronunciate nella canzone possiamo immaginarci un un bel mix di tifo, azioni dai campi spettacolari e tanta allegria e ballo made in Brasil.

    Ecco il video/audio di La la la (Dare You):

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    Shakira proprio dopo i Mondiali in Sudafrica entrava nel mondo del calcio prepotentemente grazie a “Waka Waka” ed al fidanzamento con Gerard Piqué difensore del Barcellona e della Nazionale spagnola che proprio nel paese africano aveva conquistato il tetto del mondo vincendo il titolo.

    Copertina del nuovo album di Shakira "Shakira" | Il Pallonaro
    Copertina del nuovo album di Shakira “Shakira” | Il Pallonaro

    A gennaio di quest’anno Shakira, che per stare vicino al compagno vive a Barcellona, ha avuto un bambino da Piqué e insieme all’uscita del suo nuovo album “Shakira“, in questi giorni ha presentato “La la la (Dare you)“.

    Anticipatamente alla pubblicazione dell’album la cantante colombiana aveva promosso il singolo “Can’t Remember To Forget You” già campione d’incassi e realizzato con la collaborazione di Rihanna.

  • Volley A1: Macerata vince la regular season

    Volley A1: Macerata vince la regular season

    Con un magnifico colpo di coda all’ultima giornata della regular season la Lube batte Copra Elior Piacenza e si qualifica per i playoff al primo posto.

    Casa Modena espugna il palazzetto di Cuneo e fa suo il match valevole per il quinto posto mentre in un match tiratissimo conclusosi al tiebreak Città di Castello si aggiudica il derby con Perugia. Buone vittorie anche per Trento, Molfetta e Latina.

    E’ stata un’ultima giornata di regular season che non ha risparmiato emozioni e sorprese, basta pensare che nel match clou tra Macerata e Piacenza i parziali sono stati pazzeschi, quasi a significare che non c’è stata partita nel 3-0 secco della Lube. Zaitsev e Kovar i migliori con a segno rispettivamente 15 e 11 punti. Non c’è dubbio che ad oggi Macerata prende il ruolo di favorita per la vittoria finale, anche se si sa i playoff possono sempre riservare qualche sorpresa.

    Jiri Kovar della Lube Macerata | Foto Twitter
    Jiri Kovar della Lube Macerata | Foto Twitter

    Erano già tranquille della loro qualificazione Perugia e Trento inarrivabili comunque al terzo e quarto posto mentre rimaneva da assegnare il quinto posto. Conquistato alla grande da Casa Modena che è andata ad espugnare Cuneo, ovvero la diretta concorrente. Da sottolineare per gli emiliani l’ottima prova a muro di Uros Kovacevic apice dell’ottima prova difensiva di tutta la squadra.

    Detto del quinto posto (Modena) e del conseguente sesto (Cuneo) al settimo posto arriva Città di Castello che non ha mollato un secondo e strappato la vittoria finale nel derby con Perugia. Un 2-3 al tiebreak che pareva interminabile, il secondo set è stato il gioco più lungo della giornata terminato 26-28 e basta pensare negli score individuali che il top scorer di giornata è stato proprio Aleksandar Atanasijevic di Perugia con 28 punti, mentre il muro più vincente è stato quello di Città di Castello con Matteo Piano protagonista. Insomma i due sestetti hanno dato veramente tutto.

    Ai playoff nonostante la sconfitta accede anche Verona, che seppur sconfitta in casa, come abbiamo visto da Trento rimane all’ottavo posto per la contemporanea sconfitta di Ravenna contro Latina. Utile solo ai fini della classifica la vittoria di Molfetta su Vibo che così viene scavalcata.

    RISULTATI 22ESIMA GIORNATA SERIE A1:

    Macerata – Piacenza 3-0 (25-14, 25-20, 25-20)

    Cuneo – Modena 0-3 (21-25, 18-25, 21-25)

    Perugia – Città di Castello 2-3 (22-25, 26-28, 25-17, 25-13, 14-16)

    Molfetta – Vibo Valentia 3-0 (25-20, 25-22, 25-18).

    Verona – Trento 0-3 (20-25, 21-25, 15-25)

    Latina – Ravenna 3-0 (25-19, 25-17, 25-22)

    CLASSIFICA FINALE REGULAR SEASON:

    Cucine Lube Banca Marche Macerata 56, Copra Elior Piacenza 54, Sir Safety Perugia 46, Diatec Trentino 39, Casa Modena 34, Bre Lannutti Cuneo 32, Altotevere Città di Castello 30, Calzedonia Verona 25, CMC Ravenna 23, Exprivia Molfetta 20, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 19, Andreoli Latina 18.

    PROGRAMMA GARA 1 DEI QUARTI DI FINALE PLAYOFF:

    Giovedì 27 marzo 2014, ore 20.30

    Macerata-Verona, Trento-Modena, Piacenza-Città Castello, Perugia-Cuneo.

     

     

  • Parma-Genoa, Schelotto risponde a Cofie

    Parma-Genoa, Schelotto risponde a Cofie

    Parma-Genoa, 17esimo risultato utile per il Parma, che nel lunch-match di quest’oggi non è però riuscito ad andare oltre il pareggio, contro un Genoa rimaneggiato, ma sempre ordinato.

    Donadoni, pensa a dosare le energie in vista dei prossimi impegni, cinque partite in due settimane di cui tre trasferte consecutive, Juventus, Lazio ed il recupero con la Roma, più la gara con il Napoli in casa e schiera una formazione puntando più sul fisico che non sulla velocità, per poi inserire a partita in corso giocatori più veloci e più tecnicamente dotati per provare ad aumentare il ritmo della gara, riuscendo in questo modo, nell’ arco dei novanta minuti a mantenere sempre un certo equilibrio.
    Di contro, Gasperini ha fatto partire il Genoa più coperto che si è trovato a suo agio con i ritmi bassi imposti dal Parma, portandosi in vantaggio per primo con Cofie che sblocca il risultato su un assist perfetto di Konatè e si è fatto recuperare sull’ unica svista difensiva della partita, su calcio da fermo, Schelotto risolve una mischia e mette alle spalle di Perin.

    L' esultanza di Schelotto| foto Twitter \ Il Pallonaro
    L’ esultanza di Schelotto| foto Twitter \ Il Pallonaro

    IL TABELLINO:

    Parma (4-3-3): Mirante; Cassani, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Acquah, Parolo, Munari (69° Obi); Schelotto (69° Biabiany), Amauri, Cassano (82° Palladino).
    A disp.: Bajza, Pavarini, Rossini, Felipe, Molinaro, Jankovic, Nyantakyi, Sall, Cerri.
    All.: Donadoni

    Genoa (3-4-3): Perin; De Maio, Burdisso, Marchese; Motta, Cofie, Matuzalem (15° Bertolacci), Antonelli; Konatè (61° Feftatzidis), Calaiò, De Ceglie (80° Gilardino).
    A disp.: Bizzarri, Albertoni, Gamberini, Portanova, Centurion, Cabral, Sculli.
    All.: Gasperini

    Arbitro: Tommasi

    Marcatori: 21° Cofie (G), 31° Schelotto (P)

    Ammoniti: Munari (P), Konate, Burdisso e De Maio (G)

    PAGELLE:

    Parma: Mirante 6, Cassani 5.5, Paletta 6.5, Lucarelli 6, Gobbi 6, Acquah 6.5, Munari 5.5 (69° Obi 6), Parolo 6, Schelotto 6.5 (69° Biabiany 6), Amauri 5.5, Cassano 5.5 (82° Palladino s.v.)

    Genoa: Perin 7, De Maio 6.5, Burdisso 6, Marchese 6, Motta 6.5, Cofie 6.5, Matuzalem s.v. (15° Bertolacci 6, Antonelli 5.5, Konatè 6 (61° Fetfatzidis 6), Calaiò 5.5, De Ceglie 5.5 (80° Gilardino s.v.)

     

  • Campionato Primavera, il Torino è già alle Final Eight

    Campionato Primavera, il Torino è già alle Final Eight

    Con il pareggio ottenuto questo pomeriggio in casa del Siena i granata di Mister Longo strappano già il pass per le Final Eight di Rimini e nel prossimo turno potrebbero anche avere già matematicamente la testa  del girone. Il Campionato Primavera entra così nella sua fase calda che ci porterà a conoscere i prossimi giovani Campioni d’Italia.

    Allo Stadio “Gino Manni” di Colle Val d’Elsa il Torino si presenta con un modulo coperto 4-4-1-1 che permette a Longo di poter sfruttare al meglio le caratteristiche da trequartista di Mattia Aramu alle spalle dell’unica punta Colombi. Pelati, tecnico dei senesi, invece mette in porta il terzo portiere della prima squadra Bucuroiu, che sarà uno dei protagonisti della partita e davanti schiera la punta Cappelluzzo che ha già esordito in Serie B quest’anno realizzando anche una rete.

    Il match inizia subito con un ritmo elevato, grazie al Siena che cerca subito di attaccare gli ospiti ma è il Torino con Colombi che sfiora la rete per primo. Il Torino prende campo e gli esterni Parodi e Gyasi da un assetto difensivo prendono sempre più spesso campo portando alto il baricentro granata.

    Il Torino Primavera stacca il pass per le Final Eight | Foto Twitter
    Il Torino Primavera stacca il pass per le Final Eight | Foto Twitter

    Al 27° Barreca crossa al centro e Colombi anticipa tutti portando in vantaggio il Torino che stava pressando l’avversario mostrando grande padronanza di gioco. Il punto in più anziché galvanizzare maggiormente la squadra di Longo produce l’effetto contrario, infatti il Siena si riprende subito dal colpo e reagisce. Infatti un minuto dopo il vantaggio il Siena avrebbe un’occasione d’oro per il pareggio ma Monni a tu per tu con Vimercati tira sull’esterno della rete.

    Il primo tempo si chiude con ancora un occasione per parte mal sfruttate, clamorosa quella per Gori del Siena che su una ribattuta di Vimercati in uscita da due passi tira fuori a porta praticamente vuota.

    La ripresa vede il tentativo da parte dei granata di controllare il match con il possesso palla, ma il Siena è pronto a sfruttare la prima occasione che gli capita.

    Da una punizione al 5° Vimercati esce smanacciando ed ancora una volta la sfera finisce tra i piedi di un giocatore bianconero, Cappelluzzo con un tap-in insacca per il pareggio toscano.

    Il resto della ripresa è uno spartirsi della scena, infatti il Siena finché avrà birra proverà a fare suo il match, poi nella seconda fase della ripresa il Torino riverrà fuori non sfruttando le tante occasioni che si creerà.

    Con questo risultato, alla luce della contemporanea sconfitta dell’Empoli in casa del Carpi per 2-1 e nonostante la vittoria della Juventus contro il Bologna di ieri per 1-0, i granata di Mister Longo sono matematicamente qualificati per la fase finale del campionato in programma a Rimini dal 4 all’11 giugno prossimo e nel prossimo turno gli basterà un punto per vincere matematicamente il girone.

     

     

  • Rey Mysterio, la WWE contro il bullismo

    Rey Mysterio, la WWE contro il bullismo

    Importante avvenimento targato WWE, la maggior federazione del wrestling, in Italia per promuovere la serie di appuntamenti nel nostro paese in occasione del prossimo tour europeo.
    A Roma, presso la Scuola Media “Bachelet” è la popolarissima star Rey Mysterio a rispondere alle domande dei ragazzi e ad affrontare il tema duro del bullismo tra gli adolescenti.

    E’ alto solo 1,69 cm. e pesa 88 Kg., nessuno conosce la sua vera identità ed in pochissimi hanno potuto vedere il suo vero volto. Come un supereroe mascherato Rey Mysterio volteggia sul ring sfidando cattivi ed amici fraterni ma a differenza del mondo dei fumetti non sempre vince anche se nell’immaginario dei bambini è e resta uno dei wrestler preferiti.

    La prima domenica di aprile ci sarà Wrestlemania XXX, l’appuntamento più atteso dell’anno nel mondo del wrestling professionistico, poi a maggio il mondo della WWE arriverà in Italia con una serie di show, uno dei quali a Roma.

    I dati sul bullismo, o meglio sul cyberbullismo sono allarmanti ed in drammatica crescita gli episodi verificatisi nel nostro paese. Proprio qualche giorno fa sui telegiornali locali aveva fatto il giro dei network il video di una ragazza milanese picchiata a scuola da alcune sue coetanee, mentre i compagni di scuola senza intervenire filmavano tutto ridendo. Pochi sanno che a pochissima distanza di tempo la picchiatrice del video è stata a sua volta aggredita e picchiata a sangue.

    Rey Mysterio | Foto Twitter
    Rey Mysterio | Foto Twitter

    Rey oltre ché wrestler è un padre di famiglia ed è anche un testimonial convinto della campagna curata dalla WWEBe A Star” proprio contro questo odioso fenomeno. L’incontro con una cinquantina di ragazzi della scuola media si è svolto in maniera colloquiale, dove la star non si è sottratta alle domande dei piccoli fan.

    “Io non sono mai stato un bullo ma ho subito atti di bullismo. Ero velocissimo e volevo giocare a football ma tutti mi prendevano in giro per la mia altezza e siccome nella mia famiglia erano tutti wrestler ero considerato uno sfigato. E’ stato un momento molto brutto nel quale mi sono isolato rifugiandomi nella mia famiglia”.

    Nella sua carriera Rey Mysterio ha vinto un titolo WWE, otto titoli pesi leggeri, due intercontinentali e perfino due titoli nei pesi massimi. Non male per uno che in un mondo di colossi è alto solo 1,69.

    “Il mio DNA è quello di un combattente, di lottatore, ma non è che s risolva sempre tutto con la forza ed i muscoli. Oggi passo molto del mio tempo nelle scuole a testimoniare e ad aiutare i ragazzi ad uscire dal proprio guscio”.

    Rey è li disponibile ad ogni quesito, rispondendo ai piccoli fan e s’infervora quando una ragazzina gli chiede:

    “Cosa faccio quando qualcuno mi prende in giro on-line, scrivendo cose orrende su di me e magari non so nemmeno chi sia?”

    La risposta di Rey è veloce e sicura, tanto che arriva a segno così come arriva una maschera autografata dal lottatore alla ragazzina che ha manifestato il suo disagio:

    “Ecco una cosa che mi fa diventare matto, perché il bullo in fondo è solo un codardo. Spesso è uno che a sua volta ha subito atti di bullismo, se è in pubblico si fa forte del branco, se è solo si fa forte dell’anonimato. A te e a tutti voi vi dico di non chiudetevi. Cercate una persona che vi sappia ascoltare e capire, può essere un amico, un fratello o un vicino di casa, così come mamma o papà.”

    “Un adulto che vi dia un consiglio positivo e soprattutto non reagite mai, perché non si caccia la violenza con altra violenza e la vostra reazione deve essere sempre positiva”.

    Qualche giornalista presente storce il naso a sentire un wrestler che dice di non reagire violentemente alle provocazioni, ma anche su questo Rey Mysterio ha il suo messaggio positivo e la sua spiegazione:

    “Pochi sanno cosa sia veramente il wrestling, è una forma elaborata di intrattenimento nella quale raccontiamo le cose belle e brutte della vita, che prima o poi possono capitare ai nostri ragazzi. Spesso ho lottato fino alla morte con amici fraterni per dare alla vita una storia che desse un senso ad un’amicizia infinita, all’amore tra un padre ed un figlio e ad un tradimento”.

    L’accostamento della star della WWE è riferito alla storyline di qualche anno fa con il compianto Eddy Guerrero, quando il figlio di Rey sul ring era conteso tra i due wrestler per la paternità. La storyline andò avanti creando un Eddy Guerrero cattivo e spietato, poi la tragica morte del lottatore spazzò via la storia colpendo in modo durissimo il mondo del wrestling professionistico. Tuttavia quella storyline trattava un argomento scottante e che rimarrà impressa per sempre nei fan della lotta libera. Proprio Rey Mysterio e Eddy Guerrero erano amici inseparabili nella vita reale.

    “Siamo performer a 360° che non vivono solo sul ring ma anche dietro la maschera, alcuni di noi portano sul ring storie personali, storie della propria famiglia e spesso il wrestling confonde in modo straordinario la realtà con la finzione fino a nascondere il confine tra le due cose e quando questo accade ma capisci dove è il confine, vuol dire che hai fatto un buon lavoro”.

    Rey Mysterio continua il suo dibattito con i ragazzi mostrando di adorarli, regalando loro gadget autografati e dediche sui materiali scolastici, insomma una giornata indimenticabile per i ragazzi della Scuola Media “Bachelet.

    mauro Icardi insieme a Rey Mysterio ospite all'allenamento | Foto Twitter
    Mauro Icardi insieme a Rey Mysterio ospite all’allenamento | Foto Twitter

    In cinque giorni Rey visiterà le città coinvolte dal WWE Wrestlemania Revenge Tour di maggio e nella sua tappa di Milano si è anche incontrato con due fan particolari come Javier Zanetti e Mauro Icardi.

     

  • Genoa-Juventus, Motta e De Ceglie ritrovano i bianconeri

    Genoa-Juventus, Motta e De Ceglie ritrovano i bianconeri

    Il posticipo più succulento di questa 28° giornata di Serie A è senza dubbio quello del Luigi Ferraris, Genoa-Juventus. (altro…)

  • Lazio, a Firenze basta una perla di Cana

    Lazio, a Firenze basta una perla di Cana

    Dopo la delusione in Europa League, la Lazio si riscatta in campionato contro la Fiorentina. Vittoria meritata dai biancocelesti che giocano con più concentrazione rispetto ai padroni di casa. (altro…)