Autore: Leonardo Neri

  • Parma-Roma, probabili formazioni. Fuori Totti dentro Bojan

    Parma-Roma, probabili formazioni. Fuori Totti dentro Bojan

    Parma e Roma sono a caccia di riscatto. I ducali vengono da un clamoroso 3-0 subito ad opera della Fiorentina. La Roma è reduce dal pareggio casalingo col Siena in cui la squadra di Luis Enrique non ha certo brillato. Dunque due rose affamate di gol e vittoria che animeranno il posticipo di domenica sera.

    © Claudio Villa/Getty Images
    PROBABILI FORMAZIONI PARMA. Colomba si affida al suo modulo tipico: 4-4-2. Tra i pali il titolare Mirante. La difesa vede a destra l’ex Wolfsburg Zaccardo. Al centro l’argentino Paletta a fare coppia con Lucarelli. Sulla fascia sinistra gioca l’ex viola Gobbi. Centrocampo muscolare per i parmensi. A sinistra confermato Modesto. Al centro sicuro del posto è Galloppa. Affianco all’ex romanista se la giocano per un posto Morrone e Blasi. Quest’ultimo è in vantaggio. Sulla destra Colomba propone la rapidità di Biabiany anche per l’indisponibilità di Valiani. Nel reparto offensivo c’è il rientro di Giovinco che  ha scontato una giornata di squalifica. E’ bagarre per il posto di prima punta affianco alla formica atomica. Dopo il forfait di Pellè se la giocano Crespo e Floccari e il giocatore proveniente dalla Lazio dovrebbe spuntarla. PARMA (4-4-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Biabiany, Blasi, Galloppa, Modesto; Giovinco, Floccari ALL. Colomba A disposizione: Pavarini, Rubin, Fletscher, Morrone, Danilo Pereira, Jadid, Crespo PROBABILI FORMAZIONI ROMA. Luis Enrique conferma il suo atipico 4-3-3. Tra i pali Lobont complice l’infortunio di Stekelenburg. In difesa c’è la conferma di Perrotta come terzino destro nonostante la pioggia di critiche. Anche Cicinho aspira ad un posto nell’undici. Al centro della difesa l’unica pedina certa sembra essere Kjaer. Al suo fianco c’è il ballottaggio tra i due argentini Heinze e Burdisso. Il primo sembra in vantaggio per ragioni di turn over. Sulla sinistra gioca Josè Angel. Il trio di centrocampo vede saldo davanti alla difesa De Rossi. Ai suoi lati con ampia probabilità dovrebbero esserci Pjanic e Pizarro. In alternativa al cileno potrebbe giocare Simplicio. L’attacco vede il rilancio di Bojan che sostituisce Totti nel ruolo di trequartista/prima punta. Confermate le punte Borriello e Osvaldo che può essere insidiato da Borini. ROMA (4-3-3): Lobont; Perrotta, Kjaer, Heinze, J.Angel; Pjanic, De Rossi, Pizarro; Osvaldo, Bojan, Borriello ALL. L.Enrique A disposizione: Curci, Cicinho, Burdisso, Taddei, Simplicio, Totti, Borini

  • Roma-Siena 1-1, le pagelle. Luis Enrique ancora rimandato

    Roma-Siena 1-1, le pagelle. Luis Enrique ancora rimandato

    La Roma si blocca in casa. Un Siena molto organizzato e propositivo mette in grossa difficoltà i giallorossi. I ragazzi di Sannino giocano con ripartenze veloci e precise che soprattutto nel secondo tempo gli fanno meritare la palma di migliore fra le due squadre. La formazione capitolina è troppo compassata e si chiude nel suo possesso palla enorme quanto sterile. In una delle poche occasioni create arriva il vantaggio di Osvaldo al 26′ del primo tempo. Il pareggio meritato di Vitiello al 44′ del secondo tempo.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    PAGELLE ROMA Lobont 5 Fa qualche buon intervento come quello su Brienza nel primo tempo, ma poi sul gol senese manca di reattività. Perrotta 5 Gioca in un ruolo che non è il suo come contro l’Inter, ma stavolta dovrebbe spingere e non ce la fa proprio. E’ la scelta peggiore di Luis Enrique. Kjaer 6,5 Commette almeno due e tre errori marchiani. Un liscio di testa su Brienza, un passaggio sbagliato da ultimo uomo e un ritardo su un altro colpo di testa. Ma salva una palla sulla linea di porta immolandosi con la coscia e gli vale come un gol fatto. Burdisso 5,5 Non fa errori evidenti, ma è meno brillante del solito. Forse è la squadra ad essere messa male in campo, ma i senesi fanno ciò che vogliono della linea difensiva giallorossa. J.Angel 6 E’ il giocatore che spinge di più tra le fila romaniste, ma spinge poco e questo la dice lunga sulla prestazione della Roma. De Rossi 5,5 Soffre lo sbilanciamento della squadra e per questo deve tamponare come può i buchi fra i reparti. Quando cala fisicamente per la Roma c’è il buio. Si creano trenta metri di distanza tra difesa e centrocampo dove si infilano i centrocampisti toscani. Pjanic 5 Dimostra un buon palleggio e poca personalità. Fa il compitino o meno. Nella ripresa invece di servire Borini solo davanti alla porta tira alto. Pizarro 5,5 Un primo tempo discreto, ma senza squilli. Da geometrie e cambi di gioco. Durante l’intervallo viene sostituito da Gago. Gago 5,5 Entra con buona personalità e prova qualche giocata sopra le righe. Poi si perde nel possesso palla estenuante come i suoi compagni e si lascia strappare dai piedi qualche palla pericolosa. Osvaldo 5,5 Non fa movimento ed è sempre prevedibile. L’unica nota positiva è il gol fatto insieme a una bella discesa palla al piede in cui finisce per allungarsela. Prova un paio di volte il tiro, ma non sono irresistibili. Cicca il colpo di testa a tempo quasi scaduto che poteva regalare doppieta e 3 punti. Totti 6 Il capitano merita la sufficienza per l’impegno profuso. Lotta tornando fino alla sua area di rigore giocando in una posizione di trequartista che lo fa stare lontano dalla porta. E’ l’unica che può accendere la luce coi suoi filtranti. Borriello 6 Altro lottatore. Si batte come un cinghiale e regala un assist perfetto nel primo tempo. Nella ripresa cala vistosamente e viene sostituito. Luis Enrique 4,5 La sua squadra non ha ancora un abbozzo di identità. La difesa sbanda clamorosamente perchè i terzini non tornano mai e rimangono i due centrali contro gli avversari soprattutto se De Rossi non riesce ad aiutarli. L’attacco è sterile e fermo. Il centrocampo non aiuta e non sta stretto cogli altri reparti. La Roma applica un possesso palla esagerato che si rivela inutile perchè mancano gli squilli dei cambi di ritmo e delle imbeccate rapide. Acerbo. Gli serve tempo. PAGELLE SIENA Brkic 6 Non deve fare grandi interventi, ma da sicurezza al reparto facendo le cose semplici. Vitiello 6,5 Partita di corsa e sacrificio. Alla fine corona il tutto col gol partita per i suoi. Una grande serata per lui. Contini 6,5 Quelli della Roma centralmente non passano. E’ merito suo aiutato dalla staticità del gioco giallorosso. L’unica sbavatura è sul gol, ma ci può stare. Pesoli 6,5 Gara di personalità anche per l’altro centrale. Concentrato e grintoso mostra il cartello – no way- a Totti e compagni. Del Grosso 6,5 Spinge tantissimo sulla sinistra approfittando di un Perrota in difficoltà. Angelo 6,5 Anche lui è padrone della fascia dando qualità e velocità alle ripartenze. Dimostra una buona condizione fisica. Bolzoni 6,5 La tecnica del ragazzo non è in discussione. Ma stavolta la unisce a tanta quantità una bella dose di personalità. Pressa in modo efficace e pennella le ripartenze toscane. Ci prova pure con due inserimenti in area sfiorando il gol di pochissimo. Vergassola 6 Per il veterano del team c’è tanta intelligenza tattica. Sempre in posizione adeguata guida il pressing senza foga. Grossi 6,5 Ha buona corsa sulla fascia e un sinistro niente male. Le ripartenze spesso partono dalla sua zona di competenza da cui riesce a crossare con continuità. Brienza 7 E’ un furetto impazzito. Fa dannare i colossi della difesa romanista. Si infila alle spalle, fra le linee e prova il colpo di testa. Nel secondo tempo dopo una bella triangolazione libera il tiro da fuori area cogliendo il palo, sulla ribattuta arriva il gol di Vitiello. Calaiò 6 Fa un lavoro tutto muscoli e polmoni. Ma è molto utile nelle sponde e nel creare gli spazi per i compagni. Gonzalez 6,5 Entra e scuote i suoi con la sua velocità. Solo un miracolo di Kjaer gli nega la gioia del gol, ma ne farà. Giocatore interessante di grande tecnica e un tiro micidiale. Sannino 7 La Roma tiene la palla, ma la sua squadra gioca a pallone. Aspetta che i romanisti sbaglino un passaggio nella loro infinita rete di passaggi e li attacca con tanti uomini in contropiede. Il Siena è tosto e ben messo in campo, ma dimostra anche una buona tecnica individuale.

  • Roma-Siena: ultime e probabili formazioni. Conferma Borini, rilancio Bojan

    Roma-Siena: ultime e probabili formazioni. Conferma Borini, rilancio Bojan

    La Roma di Luis Enrique affronta in casa il Siena di Sannino nel posticipo di giovedì sera. Per i giallorossi è l’ora della verità. Dopo il passo falso alla prima e i progressi visti con l’Inter è tempo di fare i tre punti. Per i toscani un banco di prova importante dopo il pari col Catania e la sconfitta di misura contro la Juventus.

    Fabio Borini ©Claudio Villa/Getty Images
    PROBABILI FORMAZIONI ROMA. Nell’imprevedibilità delle scelte del tecnico romanista l’unica cosa certa è il modulo di gioco, cioè quel 4-3-3 sulla carta che durante il gioco si trasforma in 3-4-1-2. Per sostituire l’infortunato Stekelenburg si giocano un posto tra i pali Curci e Lobont col rumeno in vantaggio. Al centro della difesa Burdisso e Kjaer. Sulla fascia sinistra Josè Angel e a destra Cicinho in concorrenza con Rosi. Il rebus centrocampo vede De Rossi saldamente titolare con la conferma di Pizarro. Il terzo potrebbe essere uno tra Perrotta e Pjanic col campione del mondo in pole. Comunque il neoacquisto ex Lione potrebbe essere schierato a sorpresa al posto di Pizarro. Nel pacchetto offensivo la sicurezza è Francesco Totti. Accanto a lui dovrebbe esserci il rilancio di Bojan che se la deve vedere comunque con Borini. Borriello dovrebbe far parte dell’undici titolare complice la condizioni fisiche non ottimale di Osvaldo e Lamela. ROMA 4-3-3 Lobont; Cicinho,Burdisso,Kjaer,J.Angel; Pizarro,De Rossi,Perrotta; Bojan,Totti,Borriello ALL. L.Enrique A disposizione: Curci,Juan,Rosi,Taddei,Gago,Pjanic,Borini PROBABILI FORMAZIONI SIENA. Sannino si affida al consueto 4-4-2. In vista molte variazioni per la formazione neopromossa. Tra i pali il titolare Brkic. Difesa centrale stravolta con l’inserimento di Pesoli e Contini. Confermati, invece, Del Grosso a sinistra e Vitiello a destra. Anche il centrocampo rivoluzionato. Fuori D’agostino dentro Vergassola al fianco di Gazzi. Sulla fascia destra il tecnico senese lancia Angelo e a sinistra conferma Mannini. In questo modo Brienza viene avanzato da esterno sinistro di centrocampo a seconda punta al fianco di Calaiò. SIENA 4-4-2 Brkic; Vitiello,Contini,Pesoli,Del Grosso; Angelo,Gazzi,Vergassola,Mannini; Brienza,Calaiò ALL.Sannino A disposizione: Pegolo,Rossettini,Terzi,D’Agostino,Bolzoni,Gonzalez,Larrondo

  • Cesena-Lazio, ultime e probabili formazioni. Gioca Martinez

    Cesena-Lazio, ultime e probabili formazioni. Gioca Martinez

    Cesena e Lazio si affrontano in un momento difficile per entrambe le formazioni. Da una parte c’è un Cesena reduce da un brutto avvio di stagione con le sconfitte con Napoli e Catania. La società ha messo a disposizione di Gianpaolo una rosa che forse può ambire a qualcosa in più della salvezza, ma i risultati al momento sono impietosi. La Lazio dal canto suo è immersa nel caso Reja. L’allenatore voleva dimettersi dopo i fischi del pubblico nell’ultima gara casalinga persa col Genoa. Poi allenatore e spogliatoio lo hanno convinto a rimanere, ma rimangono la contestazione e i pochi punti all’attivo.

    PROBABILE FORMAZIONE CESENA. I romagnoli scenderanno in campo col 4-3-3. Tra i pali sarà confermato il giovane Ravaglia che sta sostituendo l’indisponibile Antonioli. In difesa giocherà la coppia di centrali  composta da Von Bergen Berghen e Marco Rossi, considerando che Benalouane dopo il rosso rimediato contro il Napoli ha perso il primo posto nelle gerarchie della retroguardia. A sinistra è certa la presenza di Lauro, mentre sul versante destro c’è il ballottaggio tra Ceccarelli e Comotto che sembra in vantaggio.

    Il trio di centrocampo vede Parolo e Candreva nei ruoli di mezze ali. Per il perno arretrato se la giocano Guana e capitan Colucci che potrebbe avere la meglio sul compagno.

    I tre tenori del reparto offensivo saranno Eder, Mutu e Martinez. L’unica variante potrebbe essere Ghezzal al posto del Malaca.

     CESENA 4-3-3 Ravaglia; Comotto,VonBergen,Rossi,Lauro; Parolo,Colucci,Candreva; Eder,Mutu,Martinez ALL. Gianpaolo

    A disposizione: Calderoni,Ceccarelli,Rodriguez,Guana,Martinho,Bogdani,Ghezzal

    PROBABILE FORMAZIONE LAZIO. Reja in campo col 4-2-3-1. Fra i pali Marchetti. Difesa composta dai centrali Dias e Diakitè (Biava è out dopo il brutto scontro con Ledesma di domenica scorsa). Fascia destra affidata al titolare konko. A sinistra ballottaggio tra Lulic e Stankevicius che è il favorito (Radu è ancora infortunato).

    Coppia di mediani Brocchi-Ledesma, anche se l’argentino subisce la concorrenza di Matuzalem. Dietro le punte confermato Hernanes sull’asse a tre insieme a Cissè e Gonzalez preferito a Sculli. Unica punta Miroslav Klose

    LAZIO 4-2-3-1 Marchetti; Konko,Dias,Diakitè,Stankevicius; Brocchi,Ledesma; Cissè,Hernanes,Gonzalez; Klose ALL.Reja

    A disposizione: Bizzarri,Cana,Lulic,Matuzalem,Sculli,Rocchi,Kozak

  • Lazio-Genoa le pagelle. Jorquera, che sorpresa!

    Lazio-Genoa le pagelle. Jorquera, che sorpresa!

    Il Genoa di Malesani sbanca l’Olimpico vincendo per 2-1. Partita a fasi alterne. Un primo tempo dominato dalla compagine biancoceleste che comincia col piede sull’acceleratore e trova il vantaggio al 12′ con Giuseppe Sculli che sfrutta un assist di Klose. Nella prima frazione di gioco gli uomini di Reja sono in totale controllo, fanno la partita e attaccano molto grazie agli inserimenti dei terzini e alle triangolazioni degli attaccanti.

    Il Genoa è impacciato e impaurito, ma comunque si ritaglia due ottime chances che non riesce a concretizzare. Nella ripresa ancora Lazio per dieci minuti, poi il nuovo entrato Jorquera inventa un assist per Palacio che segna e rivolta la partita. Ora la Lazio è poco lucida e sulle gambe. Il Genoa prende in mano il gioco e trova il gol del vantaggio con Kucka al minuto 27 portando a casa i 3 punti senza troppi affanni.

    PAGELLE LAZIO.
    Marchetti 5,5 Non è costretto a fare grandi parate, ma sul gol che decide la partita potrebbe intervenire meglio su Kucka lanciato a rete.

    Konko 5 Dopo un gran primo tempo fatto di discese offensive e buona copertura difensiva crolla nel secondo. Sul pareggio genoano non stringe bene su Palacio. Dopo di che sbaglia passaggi e incappa in distrazioni difensive.

    Biava 5,5 Partita poco brillante per lui. Buca la marcatura sul primo gol, ma causa infortunio non partecipa al crollo della retroguardia laziale.

    Dias 5 E’ il leader della difesa e la sua giornata no è il cartello del pacchetto arretrato biancoceleste. Già nel primo tempo soffre il pressing delle punte del Genoa e per tutta la partita (sopprattutto nel secondo tempo) legge male le situazioni di gioco e non trascini i compagni di reparto intimoriti.

    Lulic 5 Anche per lui primo tempo ad alti livelli. Si scatena in attacco facendo impazzire prima Mesto e poi Granqvist e difende alla grande vincendo sempre i duelli con gli avversari e reimpostando con qualità. Nel secondo tempo è disastroso. Sbaglia passaggi e movimenti e soprattutto sul secondo gol del Genoa va in pressione sull’uomo sbagliato spaccando in due la difesa e creando il canale per l’inserimento di Kucka.

    Brocchi 6,5 Grande lottatore di centrocampo. Rimane in piedi anche quando la Lazio cade lottando su ogni palla. Nel secondo tempo è protagonista di una discesa incredibile di 30 metri che solo per pochi centimetri non trasforma in gol.

    Matuzalem 6 Fa un grande lavoro oscuro da vero mediano, ma non rinuncia a regalare geometrie nel primo tempo. Nel secondo tempo cala in qualità, ma mantiene una discreta tenuta atletica

    Hernanes 5 Sembra il fantasma di se stesso. Primo e secondo tempo sono uguali per lui: passaggi sbagliati, lentezza di gambe e poche idee.

    Cisse 7 E’ il migliore dei suoi. Unisce spunti in velocità a passaggi filtranti e ripiegamenti difensivi. E’ una minaccia costante per gli avversari, nel secondo tempo quando la Lazio non offre un gioco d’attacco organizzato è l’unica alternativa per far male al Genoa.

    Sculli 6,5 Segna una rete da vero bomber anticipando perfettamente Mesto. Si da molto da fare per la squadra correndo tanto, ma cala vistosamente nella fase finale della partita.

    Klose 6,5 E’ sempre reattivo e tiene in apprensione da solo al difesa avversaria. Fa una assist di pregevole fattura, ma sempre nel primo tempo sbaglia un gol clamoroso non da lui. Nel secondo tempo gioca senza una squadra che lo supporti.

    Ledesma 4,5 (dal 14′ s.t.) Entra al posto di Hernanes, ma non da la qualità richiesta. Anzi, complice una brutta testata rimediata, sbaglia moltissimi passaggi, perde contrasti e danneggia la squadra.

    Diakitè 6 (dal 19′ s.t.) Sbaglia qualche chiusura difensiva, ma si avventura in un paio di sortite offensive notevoli e sfiore il gol di testa a pochi minuti dal termine.

    Reja 5 La sua squadra offre un calcio frizzante per 45 minuti. Nella ripresa, invece, offre soltanto errori e poco lucidità. Il tecnico goriziano deve lavorare sulla concentrazione e sui movimenti difensivi.

    PAGELLE GENOA.
    Frey 6 Non corre grossi rischi, ma quando serve si fa trovare pronto. Incolpevole sul gol di Sculli.

    Granqvist 5,5 Subentra all’infortunato Mesto, ma non sembra prontissimo. Corre qualche rischio dietro e non spinge con convinzione.

    Dainelli 6 Dopo un primo tempo confusionario guida con sicurezza la retroguardia genoana guadagnando la sufficienza anche grazie alla vittoria.

    Kaladze 6,5 Sbaglia poco ed è sempre grintoso e concentrato. Nel primo tempo soprattutto tiene in piedi la traballante struttura difensiva.

    Antonelli 5 Nel primo tempo non riesce quasi mai a contenere Cissè e dalla sua fascia arriva l’assist di Klose. Nel secondo tempo migliora in difesa, ma spinge pochissimo.

    Kucka 6,5 E’ protagonista di una brutta prestazione per tutto il primo tempo. Poi nella ripresa guadagna in ordine e tranquillità e quando si invola e va a segnare il gol della vittoria la sua votazione sale sensibilmente.

    Veloso 6,5 Bella partita per il portoghese. E’ il vero regista del Genoa. Taglia il campo col suo mancino regalando ordine e fantasia condite da un palleggio notevole. Nel secondo tempo cresce e guida la zona centale del campo da vero timoniere.

    Constant 5 Nel ruolo nuovo di ala non si ritrova. Fallisce una palla gol incredibile nei primi minuti e non entra mai in partita vagando per il campo senza incidere. La squadra certo non lo aiuta e viene sostituito a fine primo tempo.

    Palacio 7 E’ il solito trascinatore anche nel primo tempo da dimenticare del Genoa in cui sbaglia un gol fatto, ma è l’unico a dare segni di vita. Nella ripresa sfrutta un assist magnifico e con freddezza realizza il gol che cambia la partita. Prosegue l’ottima prestazione con l’assist per Kucka e lavorando per la squadra con tecnica e sacrificio.

    Caracciolo 5 Partita anonima nel primo tempo per colpa di un Genoa impalpabile. Appare fuori forma ed è impreciso. Pressa e si impegna, ma anche quando al squadra lievita lui non c’è.

    Jorquera 7 Il Genoa scopre un nuovo talento. Dopo dieci minuti dal suo ingresso prende palla sulla trequarti avversaria, salta tre uomini in dribbling ad alta velocità e confeziona un assist favoloso a Palacio che deve solo insaccare. E’ l’uomo che spacca in due la partita a favre dei rossoblu. Quando prende palla sembra sempre in grado di creare qualcosa di importante, ma deve cercare di rimanere costantemente nel vivo del gioco.

    Malesani 6 Probabilmente sbaglia l’approccio al matche che vede un primo tempo disastroso dei suoi sotto ogni profilo. Negli spogliatoi scuote i suoi calciatori e grazie al cambio di Constant si prende tre punti meritati.

  • Lazio-Genoa: le probabili formazioni

    Lazio-Genoa: le probabili formazioni

    Domani pomeriggio allo Stadio Olimpico di Roma (ore 15) si sfideranno Lazio e Genoa per la terza giornata di campionato. Due rose competitive e due ambienti carichi di aspettatative come le piazze blasonate richiedono. Una gara dunque affascinante che proporrà la Lazio dell’attacco stellare contro il classico Genoa rivoluzionato con un Alberto Malesani in più. I biancocelesti vengono da un inizio di stagione promettente con l’unica macchia del pareggio casalingo in Europa League contro il Vaslui, partita in cui comunque la squadra romana ha dimostrato di avere carattere. I genoani, invece, hanno cominciato col piglio sbagliato. Anche per loro un pareggio deludente con l’Atalanta che ha messo in luce le distrazioni difensive e le amnesie di gioco. Ci si aspetta dunque una gara all’insegna dei gol.

    PROBABILE FORMAZIONE LAZIO. La squadra di Edj Reja scenderà in campo col suo classico modulo 4-2-3-1. Tra i pali ci sarà l’esordio in campionato dell’ex Cagliari Federico Marchetti. Al centro della retroguardia laziale giocherà come al solito la coppia affidabile Andrè Dias-Biava. Sulla destra agirà, invece, l’ex genoano Konko. Per la fascia sinistra sembra difficile la presenza di Luciano Zauri dopo la brutta prestazione in coppa. Per sostituire l’ex capitano il bosniaco Lulic sembra nettamente in vantaggio su Diakitè che rende meglio nella posizione di centrale difensivo. Ricordiamo l’indisponibilità del titolare di ruolo Stefan Radu e la possibilità remota di un impiego in questa zona del campo del neo acquisto Stankevicius.

    A centrocampo comporanno la coppia di mediani gli inamovibili Ledesma e Brocchi complice l’assenza nella lista dei convocati di Cana. Nel tridente dietro all’unica punta Hernanes giocherà nel ruolo di trequartista con il francese Djibril Cissè a destra. A sinistra Reja deve fare i conti con l’infortunio di Stefano Mauri: una lesione muscolare di secondo grado che lo terrà fuori del rettangolo verde per un periodo di 30 o 40 giorni. Il candidato a sostituirlo è l’altro ex di lusso, Giuseppe Sculli, che potrebbe essere insidiato dall’altro esterno Gonzalez protagonista di un ottimo match nel giovedì europeo. Sicuro del posto è, invece, Miroslav Klose come prima e unica punta.

    LAZIO 4-2-3-1  Marchetti; Konko,Biava,Dias,Lulic; Ledesma, Brocchi; Cissè,Hernanes,Sculli; Klose ALL. Edj Reja

    A disposizione: Bizzarri, Diakitè, Scaloni, Gonzalez, Matuzalem, Rocchi, Kozak

    PROBABILE FORMAZIONE GENOA. Il team di Malesani si presenta a Roma col 4-3-1-2. In porta Sebastian Frey. La difesa vedeva il ballottaggio al centro tra Bovo e il rientrante Dainelli, ma giocherà certamente l’ex Fiorentina dopo il k.o. di Bovo nell’allenamento di rifinitura. L’altro centrale sarà Kaladze. Terzino destro giocherà Giandomenico Mesto dopo il gol all’esordio. A sinistra, invece, Moretti insidia la presenza nell’undici titolare di Antonelli che con una probabilità del 70% giocherà dal primo minuto.

    A centrocampo si registra l’assenza del capitano Marco Rossi che sarà sostituito dal cileno Seymour. Al suo fianco Veloso da una parte e Kucka dall’altra. Il posto di trequartista lasciato libero dal talentino sloveno Birsa squalificato verrà colmato con l’avanzamento di Kevin Constant.

    Per il reparto offensivo il ballottaggio è tra i due volti nuovi Caracciolo e Pratto. L’italiano sembra in netto vantaggio sull’argentino nel ruolo di prima punta. Come seconda punta, invece, è scontata la presenza di Rodrigo Palacio anche perchè Zè Eduardo è indisponibile.

    GENOA 4-3-1-2 Frey; Mesto,Kaladze,Dainelli,Antonelli; Veloso,Seymour,Kucka; Constant; Caracciolo,Palacio. ALL. Alberto Malesani

    A disposizione: Lupatelli, Moretti, Bovo, Jorquera, Jankovic, Pratto, Ribas

  • Verso Lazio-Genoa: Cissè contro Palacio

    Verso Lazio-Genoa: Cissè contro Palacio

    La seconda uscita stagionale del campionato di Serie A offre tra le altre l’incontro tra Lazio e Genoa. La squadra laziale viene dal deludente e rocambolesco pareggio in Europa League e si prepara alla sfida di domenica contro il Genoa di Malesani che ha steccato alla prima contro l’Atalanta. L’allenatore biancolceleste, Edy Reja, avrà a disposizione l’intera rosa ad esclusione di Radu, Cana e dell’infortunato Stefano Mauri.

    In considerazione della pessima prova in coppa di Luciano Zauri potrebbero avere una maglia da titolare Diakitè o Lulic, ma in questo senso sarà importante l’allenamento di rifinitura per capire l’esatta composizione della difesa. Sempre in tema di retroguardia è praticamente certa la presenza dal primo minuto di Konko, uno degli ex dell’incontro. In attacco occhi puntati su Djibril Cissè definito da Sebastian Frey “una forza della natura”. Il francese  farà coppia con Miroslav Klose. L’altro ex Giuseppe Sculli, invece, partirà dalla panchina.

    Per quanto concerne la squadra genoana non ci sono grosse defezioni e anzi ci sarà il ritorno di Dainelli tra i titolari. Fuori dal match causa infortuni Merkel, Zè Eduardo, Rossi e Scarpi. Inoltre Malesani dovrà fare a meno del giovane talento Birsa che ha rimediato un cartellino rosso nella partita d’esordio. Per l’attacco ad affiancare l’argentino Palacio il connazionale Pratto sembra in vantaggio su Caracciolo.

  • Montolivo-Fiorentina, il rinnovo si allontana

    Montolivo-Fiorentina, il rinnovo si allontana

    L’entourage di Riccardo Montolivo e la Fiorentina sono sempre distanti per l’accordo sul nuovo contratto del centrocampista classe 1985. Quest’estate il calciatore proveniente dal vivaio dell’Atalanta stava per abbandonare la Firenze Viola, ma poi la sua permanenza aveva fatto pensare ad un accordo imminente.

    © Claudio Villa/Getty Images
    C’erano stati segnali di disgelo da parte dei Della Valle coadiuvati dalle dichiarazioni distensive di Sinisa Mihailovic. Già si ricominciava a parlare della Fiorentina di Montolivo e del suo grande futuro in Toscana e stavano per essere cancellati i fischi che il Franchi gli aveva dedicato nella passata stagione proprio a causa delle beghe contrattuali. I PROBLEMI DEL CONTRATTO – Ma dopo tre mesi di contrattazioni non ci sono stati grossi passi in avanti e la firma non arriva. La Fiorentina ha proposto al giocatore un prolungamento che gli offrirebbe tanti anni a Firenze con un ingaggio sensibilmente superiore (sempre nell’ambito della logica del fair play finanziario del club fiorentino). In più ha inserito una clausola rescissoria pari a 10 milioni di euro e proprio questo è il punto di contrasto tra le parti. I procuratori del ragazzo bergamasco ritengono eccessiva questa cifra che lo taglierebbe fuori da un ipotetico mercato. D’altra parte la Fiorentina non ha intenzione di svalutare un giocatore che ha cresciuto e che è suo patrimonio. Il fatto è che tra poco Montolivo potrà firmare per un altro club, un top club si immagina, andando via a parametro zero e percependo un ingaggio che i Della Valle non possono garantirgli. La sensazione è che la Fiorentina dovrà abbassare le proprie pretese sull’entità della clausola rescissoria. Ma anche se Montolivo rinnovasse sarà difficile vederlo in viola anche il prossimo anno dopo una diatriba simile. L’unica possibilità di un futuro a lungo termine alla Fiorentina sarebbe la scelta di cuore che, però, attualmente sembra lontana anche in considerazione della frattura con la tifoseria. In ogni caso Andrea Della Valle aspetta una risposta da parte del suo centrocampista entro sabato.

  • Lazio-Vaslui, fuori Klose dentro Rocchi

    Lazio-Vaslui, fuori Klose dentro Rocchi

    Si avvicina il primo match del girone di Europa League per gli uomini di Edy Reja che domani se la giocheranno in casa contro i rumeni del Vaslui. La squadra biancoceleste viene da un pareggio d’oro a San Siro contro il Milan che solo qualche giorno dopo ha preso un punto nel tempio del calcio, in catalogna contro gli alieni del Barcellona. Come lo stesso Reja ha riconosciuto dopo la buona partita coi rossoneri “aumentano le sicurezze”.

    Dino Panato/Getty Images
    Tutto farebbe pensare ad un Lazio formato europeo, ma da Formello arrivano altre indicazioni. Il vero bomber a livello internazionale della rosa, Miroslav Klose, dovrebbe rimanere in panchina anche a causa di un leggero dolore alla caviglia. Al suo posto Tommaso Rocchi a caccia del centesimo gol in biancoceleste per raggiungere Piola, Signori, Chinaglia e Giordano. Questo perchè l’allenatore laziale ha ammesso che deve “trovare il coraggio di cambiare 4-5 giocatori a partita” senza danneggiare le prestazioni della squadra anche perchè c’è “una rosa adeguata e ci sarà spazio per tutti”. Comunque il tecnico goriziano non nasconde di voler arrivare fino in fondo a questa competizione. Per questo motivo farà turn over, ma senza stravolgere l’assetto di gioco. Confermerà, infatti, il 4-2-3-1 che sta regalando un ottimo inizio di stagione. Reja non si vuole privare di Djibril Cissè che dovrebbe essere titolare è che, via Twitter, non ha negato di puntare molto sulla conquista di una coppa “assolutamente da vincere”. Fra i pali ci sarà sicuramente l’esordio nelle competizioni europee di Federico Marchetti a dirigere una difesa con le novità Diakitè e Lulic con lo spostamento probabile di Zauri a destra. Verosimile che a centrocampo possano rifiatare il profeta Hernanes e Konko con l’inserimento tra i titolari di Matuzalem e Gonzalez. Per Stefano Mauri, invece, ci sarà ancora una maglia nell’unidici iniziale a dimostrazione che Reja lo reputa fondamentale per l’equilibrio tattico di questo modulo.

  • Juve, Del Piero ottimista…ma non troppo

    Juve, Del Piero ottimista…ma non troppo

    Del Piero ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Il Del Piero-pensiero è lo stesso di Antonio Conte. Il veterano e capitano, come l’allenatore, guarda con fiducia al futuro, ma senza esagerare perchè i facili entusiasmi possono tramutarsi velocemente in depressione. Pinturicchio sottolinea il momento di grande euforia: “credo che ci sia, da parte di tutto l’ambiente, dei tifosi in primis, di tutti noi, la voglia di fare qualcosa di diverso. E questo è il primo aspetto positivissimo”. Da calciatore navigato quale è non dimentica che “detto questo, per il nostro percorso di squadra, andremo ad affrontare una settimana molto delicata, a mio avviso. Sono queste settimane che spesso fanno la differenza”. Secondo Del Piero la cosa importante per migliorare è imparare dai propri errori che vuol dire “preparare bene questa settimana, con la concentrazione e la determinazione di quella precedente, la stessa che ci ha permesso di esprimerci al meglio e di vincere la partita contro il Parma”. Domenica prossima contro il Siena, infatti, sarà una gara diversa “ma se riusciremo ad esprimerci al meglio, avremo molte più possibilità di fare risultato”. Anche perchè, spiega Del Piero, quando si vince e c’è grande entusiasmo si tende a minimizzare i problemi invece di curarli e cercare di limarli per essere sempre più competitivi. E soprattutto bisogna essere consapevoli dei propri mezzi in un campionato che vede “indubbiamente, Milan ed Inter che hanno un organico pazzesco. Subito vicino, credo che Napoli, Roma, Lazio e Juve siano lì” sottolinea il capitano. Riguardo al suo futuro Del Piero non azzarda previsioni, ma spera “di rimanere alla Juve più a lungo possibile” e in ogni caso  “oggi non è ancora il momento di parlare di questa situazione” dal momento che il campionato è appena iniziato e c’è un’intera stagione da affrontare. Riguardo alle sirene americane che lo vorrebbero portare negli States rivela che “per il momento, in America ci sono andato solo in vacanza. E va bene così”.