Autore: Leonardo Neri

  • Roma, rinnovo De Rossi. La firma è ancora lontana

    Roma, rinnovo De Rossi. La firma è ancora lontana

    Daniele De Rossi si è ritrovato ieri sera nel suo Olimpico con una Nazionale da guidare contro l’Uruguay. Leader a Coverciano e leader a Trigoria. Punto fermo del calcio italiano e Campione del Mondo nel 2006. Il suo rendimento altalenante nelle ultime stagioni si è stabilizzato in quella in corso, riportandolo ai livelli di top player che lo hanno sempre contraddistinto.

    Daniele De Rossi | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Il Biondo di Ostia è ambitissimo da club come Real Madrid e Manchester United. Eppure il rinnovo contrattuale con la Roma stenta ad entrare nella fase conclusiva e tra poco più di un mese potrebbe firmare per un’altra società lasciando la sua squadra e la sua città a parametro zero. Opzione questa che non rientra nello stile del centrocampista legato com’è alla maglia che lo ha partorito e cresciuto.

    IL MALUMORE – Rimane il fatto che l’agognata firma non arriva. E sono stati attribuiti al calciatore fiumi di parole che non ha mai pronunciato anche perchè ha sempre preferito evitare l’argomento proprio per non cadere in fraintendimenti. Dunque solo speculazioni giornalistiche? Anche. Quel che è certo è che tra le più svariate manipolazioni dell’informazione emergono le frasi realmente dette da un calciatore quantomeno disturbato dalla situazione paradossale. Già il 5 Ottobre da Firenze disse: “Non metto pressione, ma il contratto andava fatto molto prima“, nella stessa intervista in cui escludeva un addio a parametro zero e riferiva dello stallo della trattiva. Nel frattempo poco è mutato e non si capisce l’utilità di questa lunghissima trattativa.

    LE DICHIARAZIONI – E anche ieri sera nel postpartita di Italia-Uruguay De Rossi ha ribadito, rispondendo alla domanda di un cronista, il suo pensiero molto chiaro: “Quando sento parlare di firma imminente o di incontri decisivi per la fumata bianca, rimango basito“, ha detto. “Quando sento ‘avrebbe detto, avrebbe confidato ad un amico al ristorante’ divento pazzo. La verità è che le trattative sul rinnovo del mio contratto sono ferme all’ultima volta che ci siamo parlati“.
    Il calciatore giallorosso ha anche rivelato di aver pensato al trasferimenro, ma poi “ho ricominciato  a trattare con la Roma“. Sull’effettivo stato della negoziazione ha aggiunto che “non siamo d’accordo, ma non siamo neanche alla rottura, stiamo trattando e questo è positivo“.
    Sulle voci di sue ipotetiche richieste poi ha smentito a tutto campo: “Non ho mai sbandierato clausole e dettagli, se ci fossero stati problemi lo avrei detto“.

    DA CAPITAN FUTURO A CAPITANO MANCATO? – Una battuta inoltre rivela che esiste concretamente la possibilità di un addio, anche se “non voglio fare giochetti – ha aggiunto infatti – se dovessi lasciare la Roma andrei all’estero, ma se non trovo l’accordo con una squadra straniera che faccio, smetto di giocare?“. Con questa domanda retorica si infittisce la trama di incomprensioni e silenzi della vicenda che intanto potrebbe subire una svolta, vera o presunta, dopo l’incontro che in questi giorni si terrà tra l’agente del ventottenne della Roma e la società capitolina. Da considerare che la Piazza Romana non sopporterebbe la cessione di una bandiera e comunque pretenderebbe nel caso un acquisto di pari livello.
    Esattamente lo stesso che chiede Luis Enrique, per il quale in realtà De Rossi è insostituibile, ma che sembra allineato alle politiche societarie.

  • Tevez multato e depresso pensa all’Inter

    Tevez multato e depresso pensa all’Inter

    Il Presidente dell’Inter, Massimo Moratti, a Gennaio vuole regalare una stella assoluta alla sua tifoseria delusa ed amareggiata per una stagione fin qui all’insegna della forte discontinuità di risultati. Il nome che da tempo rimbalza tra i tabloid britannici e le testate italiane è quello di Carlos Tevez.

    Carlos Tevez | © Michael Regan/Getty Images

    Il fuoriclasse argentino è da tempo in rotta di collissione col Manchester City di Roberto Mancini. Il calciatore, infatti, viene da un periodo vissuto lontano dal campo fatto di autoesclusioni e scelte tecnico-societarie dell’allenatore ex nerazzurro. Da ricordare la multa inflitta dal City al talento quando in occasione della gara di Champions League contro il Bayern Monaco si rifiutò di entrare nella fase finale del match. E’ di oggi invece la notizia di un’altra multa di 500mila sterline per l’Apache. La punta sudamericana era volata, infatti, in Argentina senza aver avuto il permesso da parte della società. Successivamente Tevez ha dichiarato di essere depresso e di non voler tornare in Inghilterra. Si parla di un certificato medicato faxato al club inglese per dimostrare la malattia. Da parte sua il City ha sguanzagliato i suoi legali per risolvere la questione. Dunque è scontro totale.

    Tutto fa pensare che non ci siano in nessun modo spiragli per risolvere la questione con la squadra blu di Manchester. E già si parla di rescissione contrattuale. A questo punto l’Inter di Moratti si potrebbe inserire. Il Patron nerazzurro non dovrebbe accollarsi l’oneroso costo del cartellino, ma soltanto quello dell’ingaggio che è comunque molto alto. D’altra parte l’Inter ha calcolato di fare per Gennaio un investimento importante. Così tutte le strade portano ad un matrimonio tra Tevez e Inter. Da calcolare la concorrenza della Juventus che da tempo segue le tracce dell’argentino, ma non ha ancora formulato un’offerta e potrebbe esercitare soltanto un’azione di disturbo contro il club interista.

  • Genoa-Roma: le pagelle, Malesani fa 200

    Genoa-Roma: le pagelle, Malesani fa 200

    Un Genoa all’italiana batte una Roma sfortunata e ingenua. I giallorossi giocano un primo tempo di altissimo livello in cui producono svariate occasioni senza realizzarne. Il Genoa si difende bene e riparte organizzato segnando cinicamente il gol del vantaggio. Nel secondo tempo i liguri si difendono con dieci uomini dietro alla palla nei piedi romanisti e lo fanno con grandissima dedizione tattica e sacrificio. Nella ripresa gli attacchi della Roma sono sporadici o sterili e il gol fatto è frutto di un guizzo individuale di Borriello. Il Genoa poi chiude i conti con Kucka ancor più cinicamente e mettendo in luce tutta l’impreparazione della retroguardia capitolina.

    Alberto Malesani | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    PAGELLE GENOA. Frey 6.5 E’ sempre pronto e reattivo. Valore aggiunto. Mesto 5,5 Soffre tantissimo Josè Angel, ma aiuta sempre la squadra con raddoppi e diagonali difensive. Dainelli 6,5 Sul gioco aereo la prende sempre lui. Grande senso della posizione e altissima concentrazione. Moretti 6 Nonostante un primo tempo prepotente della Roma lì dietro non sbagli mai. Esce per infortunio durante l’intervallo. Antonelli 6 Partita prettamente di contenimento, ma giocata all’insegna della corsa e dell’attenzione difensiva. Veloso 6 E’ una diga in mezzo al campo. Potrebbe partecipare di più alla costruzione del gioco. Seymour 6,5 Il motorino del centrocampo genoano corre e lotta per quattro. Deve uscire per precauzione essendo ammonito M.Rossi 6 Anche oggi il capitano fa la solita partita di grande sostanza. E’ sempre il primo ad aiutare i compagni. Merkel 6,5 E’ l’uomo che riesce a dare qualità alla zona mediana. Si inserisce e tenta la conclusione sfiorando il gol di un niente. Jankovic 7 Non riceve molti palloni, ma quando entra in possesso è sempre pungente. Firma una grande gol sia bello che importante. Palacio 6,5 Il suo ruolo è fondamentale in questo Genoa. Regge da solo l’attacco. Quando riceve i rinvii dei difensori raramente spreca il possesso e quando riparte in velocità sembra imprendibile con le sue finte e i suoi passaggi millimetrici. Regala l’assist a Jankovic. Bovo 5 Sostituisce Moretti e rischia di buttare via la partita con un errore di sufficienza che regala il momentaneo pareggio alla Roma. Kucka 7 Entra a 34 minuti dalla fine, ma non si nota molto. Ha il grande merito di trovarsi sulla traiettoria del pallone e impattarlo per siglare il 2-1 che vale tre punti. Malesani 7,5 E son 200, una vittoria da vero stratega. Dopo un primo tempo di sofferenza dispone in modo diverso il centrocampo e neutralizza gli attacchi romanisti. E’ bravo e fortunato. PAGELLE ROMA. Stekelenburg 6 Non deve fare grosse parate, ma dà sempre sicurezza al reparto. Perrotta 6 Anche se fuori ruolo spinge bene nel primo tempo. Nel secondo cala vistosamente, ma è un mediano che gioca da terzino. Heinze 4,5 Sbaglia due volte sul primo gol del Genoa. Appare nervoso e deconcentrato. Burdisso 5 Cerca di tappare i buchi in cui si infilano i contropiedisti del Genoa e non sempre ci riesce. Sul gol vittoria genoano è il primo attore del presepio giallorosso. Josè Angel 6,5 E’ uno dei migliori. Spinge sulla sinistra con continuità e qualità. Talvolta converge e tira anche con il destro e dimostra di rimanere lucido in fase difensiva anche nelle difficoltà. Pizarro 5,5 E’ più impreciso del solito, ma è pedina importante della fitta ragnatela di passaggi della Roma. De Rossi 6,5 Gioca una grande partita. Fa il regista da difensore centrale. Delizia con aperture chirurgiche e allo stesso tempo chiusure da combattente. Gago 6 E’ in crescita. Oltre alle solite geometrie regala qualche buon inserimento e un pizzico di personalità in più. Lamela 5,5 Tocca pochi palloni. Non riesce ad entrare nel gioco e vive di qualche sprazzo in cui si intravede la classe. Bojan 5 Corre tantissimo, ma è un pò pasticcione e raramente riesce a saltare l’uomo. Borini 6 Guadagna la sufficienza grazie ad un gol segnato a porta vuota. Il resto è da buttare. Si affanna e ha polmoni da vendere, ma non è lucido e manca di qualità. Borriello 6,5 Quando entra si fa sentire con la fisicità della punta di peso. Il gol romanista è il frutto della sua caprbietà. Luis Enrique 4,5 Propone un calcio bello esteticamente quanto improduttivo. Il suo è un gioco alla spagnola annichilito dalla fine tattica italiana del collega Malesani. Probabilmente sbaglia anche la formazione schierando dal 1′ due punte leggere come Bojan e Borini in un attacco troppo giovane considerando anche Lamela.

  • Genoa-Roma 2-1, decide Kucka

    Genoa-Roma 2-1, decide Kucka

    Il Genoa prende tre punti d’oro contro una Roma molto ingenua. La squadra di Malesani gioca una partita perfettamente italiana, quella di Luis Enrique ne gioca un’altra perfettamente spagnola. E in effetti a Marassi va in scena la nona giornata del Campionato di Serie A. I giallorossi sono deboli e sfortunati, il rossoblu sono organizzati e fortunati.

    Bosko Jankovic | © Valerio Pennicino/Getty Images
    PRIMO TEMPO. Come di consueto la Roma comincia la partita alla grande. Possesso palla schiacciante e di qualità, buona circolazione del pallone e movimento continuo. Il giro palla romanista produce un paio di conclusioni insidiose. In questa fase la Roma schiaccia il Genoa nella sua metà campo e al 20′ Lamela conclude un’azione spedendo al lato da posizione molto vantaggiosa. Poi al 26′ colpo di testa di Gago, ma Frey ci mette i pugni. Al minuto 29 c’è la prima vera reazione ligure con Merkel che tira di destro da posizione favorevole e Perrotta devia in angolo evitando il gol. La Roma continua a premere, ma al 38′ Heinze sbaglia l’impostazione del gioco e regala il contropiede a Palacio: l’argentino guadagna il fondo in prossimità dell’area piccola, finta su Heinze e passaggio al centro per Jankovic che ha il tempo per stoppare nel cuore dell’area e scagliare un destro chirurgico che trafigge l’incolpevole Stekelenburg. Dopo il gol il finale di tempo è ancora di marca romanista. SECONDO TEMPO. La seconda frazione riparte come la prima con la Roma all’attacco, ma che non trova grandi spazi grazie agli accorgimenti tattici di Malesani. Al 13′ chance di testa per Lamela che vede la sua conclusione respinta da Frey. I giallorossi sono più lenti e insidiano l’avversario soltanto grazie alla spinta di Josè Angel e a inserimenti individuali dei centrocampisti. Quando la Roma sembra non venire a capo della magistrale tattica difensiva genoana invece arriva il gol: tocco del neoentrato Osvaldo per Borriello (altra new entry) che sembra perdere il pallone in favore di Bovo, ma con una zampata da rapace mette la palla in mezzo servendo Borini, il quale da zero metri fa la rete del pareggio. Siamo al minuto 38. Ora la Roma a quattro punte si getta nel forcing finale, ma subisce qualche ripartenza che il Genoa non sfrutta. Poi dagli sviluppi di un calcio d’angolo arriva il gol vittoria di Kucka quando il cronometro segna 39 minuti nella ripresa: nell’immobilità della difesa romanista Merkel sponda in mezzo all’area verso Kucka che impatta il pallone quasi per caso e lo vede superare il portiere capitolino.

  • Genoa-Roma, probabili formazioni. Luis Enrique conferma Lamela

    Genoa-Roma, probabili formazioni. Luis Enrique conferma Lamela

    Genoa e Roma si sfidano questa sera nel match valido per la nona giornata di Serie A. Il Grifone arriva da un incoraggiante pareggio in casa della Juventus e la Roma dalla vittoria casalinga contro il Palermo.

    Erik Lamela | © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Nove sono i punti dei liguri e undici quelli dei giallorossi. E’ soprattutto la sfida tra i due argentini Palacio e Lamela. Ci sono, dunque, tutte le componenti per assistere a una bella partita. Da considerare il fattore climatico: le intense precipitazioni che oggi si sono riversate sulla Liguria infatti, anche questa sera al Marassi, potrebbero condizionare una partita ad alto tasso tecnico. PROBABILE FORMAZIONE GENOA – Malesani dovrebbe proporre il consueto 4-3-1-2. Per i genoani scenderà in campo una difesa d’esperienza con Dainelli e Moretti centrali, Mesto a destra e Antonelli a sinistra. Kaladze sconta l’ultimo turno di squalifica. I tre centrocampisti a fare da schermo alla difesa saranno il giovane Seymour in posizione centrale con capitan Rossi a destra e Veloso a sinistra. In lizza per un posto tra i tre anche Kucka che potrebbe soffiare il posto a Rossi. Nel ruolo di trequartista giocherà Merkel in una posizione, dunque, più avanzata del solito. Le due punte saranno Palacio, certo di una maglia nell’undici, e uno tra Caracciolo e Jankovic con l’italiano in svantaggio. PROBABILE FORMAZIONE ROMA – Anche per Luis Enrique il modulo è il 4-3-1-2 che facilmente diventa 4-3-3 in fase offensiva. Tra i pali la sicurezza Stekelenburg. Terzino destro Cassetti a causa delle defezioni di Rosi e Cicinho. Sulla sinistra Josè Angel dovrebbe scontare un turno di riposo a favore di Taddei. Coppia centrale tutta argentina composta da Burdisso e Heinze. Se così non fosse Juan è il primo candiadato per una maglia. A centrocampo titolarissimo sarà De Rossi iniseme a Perrotta. Per il terzo posto vacante se la giocano Gago, Pizarro e Greco. L’ex calciatore del Real Madrid è l’indiziato numero uno per partire dal primo minuto. Per quanto riguarda la trequarti dovrebbe essere riproposto il talento Lamela con Borini in agguato. In attacco grande incertezza: se la giocano alla pari Borriello e Osvaldo per affiancare Bojan. Nel caso in cui Enrique decidesse di risparmiare Lamela a quel punto giocherebbe Bojan rifinitore con Borini e Borriello. GENOA (4-3-1-2): Frey; Mesto, Dainelli, Moretti, Antonelli; Rossi, Seymour, Veloso; Merkel; Jankovic, Palacio. All: Malesani ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Cassetti, Burdisso, Kjaer, Taddei; Perrotta, De Rossi, Gago; Lamela; Bojan, Osvaldo. All: Luis Enrique

  • Verso Genoa-Roma, è sfida Palacio-Lamela

    Verso Genoa-Roma, è sfida Palacio-Lamela

    Dopo il bel pareggio in casa della Juventus la squadra di Malesani si prepara al banco di prova di maturità contro la Roma (domani ore 20.45). Il Genoa ha totalizzato 9 punti in campionato e probabilmente l’organico è superiore al rendimento. I giallorossi sembrano aver superato lo schock della sconfitta nel derby e i 3 punti presi col Palermo hanno dato fiducia anche se rimangono delle perplessità di carattere tattico sulla disposizione in campo del team. Dunque grandi aspettative per questa sfida e soprattutto per il confronto tutto argentino e fantasia  tra Rodrigo Palacio e Erik Lamela.

    Erik Lamela | ©Getty Images
    QUI GENOVA. C’è grande entusiasmo nell’ambiente genoano per una squadra che sembra pian piano trovare la quadratura. Il grifone arriva al match con quasi tutto l’organico a disposizione. Fuori soltanto Kaladze che deve scontare l’ultimo turno di squalifica e Zè Eduardo operato di appendice. Il tecnico dei liguri si affiderà allo stesso modulo della partita di Torino. Un 4-3-1-2 fatto di tanta corsa, piedi buoni e organizzazione tattica. Dainelli e Moretti i centrali con mesto e Antonelli sulle fasce. A centrocampo insieme a capitan Rossi ci saranno Veloso e Seymour con lo spostamento di Merkel sulla trequarti dopo la grande prestazione contro la Vecchia Signora. Sempre in tribuna Kevin Constant dopo un inizio di stagione tutt’altro che brillante. Davanti il solito Palacio vicno a Caracciolo che potrebbe sostituire Jankovic in virtù del gol decisivo dello scorso turno. QUI ROMA. Mentre in Argentina si celebra l’impatto devastante di Lamela co lcampionato italiano a Trigoria è già tempo di calcio giocato. Il calciatore ex River Plate, comunque, dovrebbe essere riconfermato nell’undici titolare anche per le assenze nelle fila romaniste. Luis Enrique, infatti, deve rinunciare all’infortunato di lungo corso Francesco Totti: lo staff medico della Roma non vuole forzare il rientro e dunque il capitano potrebbe tornare addirittura dopo la sosta. Altra defezione è quella di Pjanic: il serbo è alle prese con problemi muscolari che non gli impediscono di giocare, ma potrebbe comunque essere risparmiato per precauzione. A centrocampo sicura la presenza della colonna De Rossi. Si giocano un posto Simplicio e Perrotta al fianco di Gago. Sul versante retroguardia Enrique potrebbe proporre la coppia di centrali argentini Burdisso-Heinze con Josè Angel e Cassetti. Attacco verosimilmente con Osvaldo e Bojan.

  • Roma-Palermo 1-0, le pagelle. Lamela si presenta

    Roma-Palermo 1-0, le pagelle. Lamela si presenta

    La Roma la spunta sul Palermo dopo una partita di grande sofferenza. Gli uomini di Luis Enrique giocano un primo tempo opaco illuminato soltanto dalla perla di Lamela. Nel secondo subiscono la velocità del Palermo e solo la scarsa concretezza sotto porta dei siciliani assegna i tre punti ai giallorossi. La squadra disposta male in difesa. I terzini sono sempre troppo alti e se De Rossi non riesce ad abbassarsi la Roma si ritrova a difendere con una paradossale difesa a due. La pessima prova odierna del centrocampo certamente non supporta la continua situazione di uno contro uno tra difesa giallorossa e attacco rosanero. Il Palermo gioca una buona partita. Difende discretamente ed è normale che conceda occasioni ai giallorossi in possesso di un parco attaccanti di primissimo livello. Con un pò di attenzione, però, potrebbe evitare qualche amnesia in più. Attcca con voglia, ma in modo disordinato. Eppure crea svariate occasioni da gol, anche clamorose, che gli attaccanti in giornata no non riescono a capitalizzare.

    Erik Lamela | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Stekelenburg 7 La parata su Zahavi nel primo tempo vale come un gol. E’ deciso e pronto nelle uscite e compie altre parate da portiere di altissimo livello. Cassetti 5 Torna da titolare dopo tanto tempo e si vede. Non sfigura nel primo tempo e all’inizio del secondo. Poi complice la stanchezza cala vertiginosamente finendo con svarioni e buchi difensivi. Juan 6,5 Anche lui torna dopo tanto, ma è ineccepibile. Nella difficoltà difensiva della Roma è sempre sicuro e attento. Burdisso 5,5 Partita di sostanza. Non brilla, ma è il solito lottatore grintoso. Spesso deve difendere con l’aiuto del solo Juan. Gara macchiata quando allo scadere lascia Miccoli libero di colpire a rete. J.Angel 5 Il ragazzo è troppo discontinuo. Si assenta dal match per lunghi tratti, poi infuria sulla fascia con belle discese, ma non basta. De Rossi 5,5 Prova sotto la sufficienza. Corre con grinta, ma è pasticcione e qualche volta lezioso. Gago 5 Oggetto misterioso. Non trova la posizione e fa sempre la giocata prudente. A volte sbaglia passaggi semplici e non riesce proprio a mettersi in mostra. Pizarro 5 Vaga senza meta. Impreciso e fuori forma. Ci si chiede perchè il mister non lo sostituisca. Lamela 7,5 Impatto letale con la Serie A. Otto minuti e gol da antologia. Delizia con qualche altra bella giocata che fa capire di che pasta è fatto. Rimane sì un pò fuori dal vivo del gioco, ma è il match winner. Borriello 6 Lotta come un leone. Non perde quasi mai il pallone e sa cosa vuol dire il sacrificio quando arrivano poche palle giocabili. Osvaldo 5,5 Dà il solito grande apporto fisico, ma sbaglia due gol clamorosi. Bojan 6,5 Entra con grande piglio. Salta uomini e tira. Forse poteva giocare qualche minuto in più. Luis Enrique 5,5 La sua squadra non convince. Vince quasi per caso rischiando tantissimo in casa e adotta una disposizione tattica, soprattutto in difesa, che si concilia poco col gioco del calcio cioè la difesa a 2. Tsorvas 6 Non può nulla sul gol. Per il resto il greco si disimpegna bene. Pisano 5,5 Non spinge con continuità e soprattutto senza qualità. Difende in modo approssimativo Silvestre 5,5 Non compie errori marchiani, ma lascia troppa libertà alle punte giallorosse soprattutto nelle due occasioni non capitalizzate di Lamela e Osvaldo. Migliaccio 5,5 Cerca di caricare i compagni, ma non è sempre perfetto nelle chiusure. Tanta grinta, ma anche tanti falli. Balzaretti 5 Prova a spingere, ma non lascia di certo i solchi sulla fascia. Si fa saltare da Osvaldo rischiando di far prendere il gol del ko. Barreto 5,5 Partita anonima. Fa moltissima quantita, ma non sempre è lucido nelle giocate. Della Rocca 5,5 Corre tanto e prova qualche inserimento senza successo. Acquah 6 E’ un pò disordinato, ma dà un bel dinamismo al centrocampo. Qualche volta si propone davanti con passaggi e inserimenti. Zahavi 5,5 Nel complesso la sua prestazione non è brutta: si muove tanto, prova il tiro e cerca i compagni con fortune alterne. Pesa, però, il gol mangiato anche grazie a un super Stekelenburg. Hernandez 5 Dà sempre l’impressione di poter sfondare con la sua velocità e possenza. Qualche volta lo fa, ma poi conclude o stoppa male il pallone. Lo 0 nella casella del Palermo è in buona parte colpa sua. Pinilla 6 Tiene in apprensione la difesa romanista. Non ha grandi occasioni, ma col suo movimento ne crea per i compagni. Miccoli 5,5 Entra e dà subito un altra caratura all’attacco siciliano, ma nonostante provi il tiro un paio di volte da discreta posizione la palla sfila sempre fuori. Al 92′ sbaglia il gol dell’ipotetico pareggio. Mangia 5,5 Nonostante il suo Palermo perda i tre punti non ha assolutamente demeritato. Il probelma è che entrambe le squadre giocano male. Bergonzi 6,5

  • Lamela segna al debutto, Roma-Palermo 1-0

    Lamela segna al debutto, Roma-Palermo 1-0

    Vittoria casalinga della Roma che supera il Palermo di misura e con grandi difficoltà. Come al solito un buon approccio alla gara dei ragazzi di Luis Enrique: buoni ritmi, circolazione veloce della palla e tanta voglia di attaccare.

    Erik Lamela | © Paolo Bruno/Getty Images
    L’ottima mentalità giallorossa si concretizza all’ottavo minuto:  De Rossi intercetta una palla vagante a centrocampo e infila l’esordiente Erik Lamela in profondità che arriva sulla zona sinistra dell’area di rigore, converge quanto basta e scarica un sinistro a giro da sogno che si va ad insaccare sul palo lungo, Tzorvas può solo guardare. Per tutti i primi trenta minuti c’è una Roma che attacca poco di più, ma il Palermo che si difende bene e e cerca di rispondere alle offensive giallorosse. Dopo il gol di Lamela, però, la partita è lenta e noiosa. Rompe il sonno dei tifosi la formazione sicialiana che al 41′ costruisce un’occasione colosssale con Balzaretti che lancia a rete Zahavi: l’israeliano solo davanti al portiere calcia bene, ma Stekelenburg compie un vero e proprio miracolo con la mano di richiamo e manda le squadre negli spogliatoi col risultato fermo sull’1-0 per i capitolini. Dopo un opaco primo tempo, nel secondo comincia la girandola delle occasioni da gol e la partita si fa divertente. Al 6′ la difesa romanista va nel pallone e ne approfitta Acquah che mette una palla dentro l’area di rigore per Pinilla che sarebbe solo davanti a Stekelenburg, ma non ci arriva con la testa. Capovolgimento di fronte al minuto 11 quando Osvaldo se ne va in area superando Balzaretti, poi converge al centro e a pochissimi metri dalla porta prova un sinistro a giro che si spegne alto sull’incrocio dei pali. Due minuti più tardi Lamela vince un rimpallo e si trova a tu per tu con Tzorvas, ma calcia di poco al lato. Si susseguono i tiri pericolosi da una parte e dall’altra. Poi al 32′ lancio illuminante per Ilicic che supera di slancio Stekelenburg e a porta vuota tira male facendo un cross in mezzo intercettato da De Rossi che evita il tap-in di Pinilla. Al 40′ il neo entrato Bojan conclude una splendida serpentina con un tiro di sinistra di pochissimo alla destra del palo. Al 43′ ancora un’occasione per Pizarro e poi al 47′ incredibile chance per Miccoli che rischia di pareggiare con un tiro al volo di sinistro.

  • Roma-Palermo, probabili formazioni. Esordio per Lamela

    Roma-Palermo, probabili formazioni. Esordio per Lamela

    Sfida delicatissima tra Roma e Palermo valevole per l’ottava giornata del Campionato di Serie A. I capitolini vengono dalla scottante sconfitta nel derby arrivata all’ultimo secondo. I siciliani sono reduci da un umiliante 3-0 subito a San Siro da parte del Milan. Lo stato psicologico delle due squadre è dunque fragile e questa partita potrebbe orientare la condizione mentale dei prossimi turni. Un problema ipotetico di autostima che i due carismatici tecnici tenteranno di evitare schierando le formazioni nel modo che andiamo ad analizzare.

    Erik Lamela | © RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images
    PROBABILE FORMAZIONE ROMA – Luis Enrique metterà in campo la Roma col consueto 4-3-1-2 tutto votato all’attacco. Tra i pali il titolare Stekelenburg. Il rebus difesa sarà risolto con molte probabilità con il rientro da titolare del brasiliano Juan. Dopo un periodo vissuto ai margini della squadra il numero 4 giallorosso sfrutta anche la squalifica di Kjaer. Affianco al verdeoro ci sarà il recupero di Burdisso dopo il turno di riposo causa stanchezza da Nazionale. Sulla destra il ritorno dell’altro veterano Marco Cassetti. Rosi e Cicinho infatti sono infortunati e l’esperimento di Perrotta terzino sembra essere uscito dai piani del tecnico asturiano. A sinistra l’inamovibile Josè Angel. La zona mediana sarà presidiata dal ritrovato Daniele De Rossi con Pjanic sul fianco destro e Perrotta (in vantaggio nel ballottagio) o Simplicio su quello sinistro. Nel ruolo di trequartista potrebbe essere la volta buona per l’esordio del talento argentino Erik Lamela, acquistato per quasi 20 milioni di euro, ma ancora mai visto alle prese col campo. Le due punte saranno Bojan e Osvaldo. Nel caso in cui Luis Enrique scelga di non rischiare Lamela dal primo minuto allora Bojan potrebbe giocare dietro le punte e Marco Borriello fare coppia con Osvaldo. PROBABILE FORMAZIONE PALERMO – Devis Mangia adotterà con ogni probabilità un 4-3-1-2 speculare a quello romanista. Tra i pali Tzorvas come di consueto. Difesa titolare con l’argentino Silvestre e Migliaccio riconfermato sulla linea dei difensori dopo le recenti prestazioni di ottimo livello. Sulle fasce Pisano a destra e Balzaretti a sinistra. Centrocampo formato standard con Acquah baluardo centrale (se la gioca con Bacinovic) e vicino Barreto e Della Rocca. Sulla linea trequarti agirà Josip ilicic, preferito a Zahavi, al servizio di Pinilla e Hernandez. Dunque dovrebbe essere escluso dall’undici titolare Fabrizio Miccoli. Probabili formazioni Roma – Palermo ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Cassetti, Burdisso, Juan, Josè Angel; Perrotta, De Rossi, Pjanic; Lamela; Osvaldo, Bojan. A disposizione: Curci, Heinze, Taddei, Simplicio, Pizarro, Borrielo, Borini. Allenatore: Luis Enrique. PALERMO (4-3-1-2): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Balzaretti; Barreto, Acquah, Della Rocca; Ilicic; Pinilla, Hernandez. A disposizione: Benussi, Cetto, Aguirregaray, Bacinovic, Zahavi, Alvarez, Miccoli. Allenatore: Mangia.

  • Verso Roma-Palermo, Juan e Lamela vs Ilicic e Hernandez

    Verso Roma-Palermo, Juan e Lamela vs Ilicic e Hernandez

    QUI ROMA. Nel giorno della presentazione ufficiale a Roma del nuovo direttore generale, Franco Baldini, la squadra si prepara in vista della sfida casalinga contro il Palermo. E’ ormai da tempo scontata l’assenza del capitano giallorosso, Francesco Totti, ancora alle prese con la fisitorepia. E’ probabile che il numero 10 torni a disposizione per il match contro il Milan. La notizia è che potrebbe essere sostituito dal talento argentino Erik Lamela.

    Luis Enrique | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    L’acquisto più oneroso del mercato estivo dunque con grosse probabilità vestirà una maglia da titolare. L’alternativa plausibile si chiama Marco Borriello che scalpita dalla panchina. Intanto Juan è tornato completamente disponibile. Il centrale brasiliano da qualche tempo si allena regolarmente col gruppo. E contro i siciliani Luis Enrique dovrebbe affidargli le chiavi della difesa romanista in virtù della squalifica di Kjaer. Da valutare le condizioni di Heinze acciaccato dopo il derby capitolino. Sempre in tema di retroguardia Marco Cassetti è in pole position per sostituire l’infortunato Aleandro Rosi anche perchè Cicinho non è ancora al top della condizione fisica. QUI PALERMO. La squadra di Devis Mangia potrebbe schierarsi col 4-3-1-2 per evitare un’altra debacle dopo quella di San Siro contro il Milan. Secondo questo modulo è prevedibile che Josip Ilicic si schieri dietro alle due punte Abel Hernandez e Mauricio Pinilla. In questo caso il beniamino e capitano, Fabrizio Miccoli, potrebbe rimanere a guardare dalla panchina. Ma in realtà non è esclusa nessuna variante tra quelle conosciute dai calciatori del Palermo: il 4-4-2 e il modulo con i due trequartisti dietro un’unica punta. L’allenatore dei siciliani, dunque, tiene tutto il reparto offensivo sulle spine. Considerando che ha a disposizione tutta la rosa (tranne Di Matteo) si riserva di prendere una decisione in prossimità della partita. Invece dalla zona mediana del campo in giù non ci dovrebbero essere grandi sorprese. Confermato Giulio Migliaccio sulla linea dei difensori a fare coppia con Matias Silvestre e Eros Pisano da una parte e Federico Balzaretti dall’altra.