Autore: Leonardo Neri

  • Lazio Novara, Rocchi con Klose. Cisse in panca

    Lazio Novara, Rocchi con Klose. Cisse in panca

    Il Monday Night della quattordicesima gara di Serie A offre la sfida Lazio Novara. Allo Stadio Olimpico si presenta una formazione biancoceleste con ambizioni da vertice di classifica che deve colmare il gap di 5 punti che la divide dal primato juventino. Dall’altra parte un Novara disastrato che occupa l’ultima casella buona per la retrocessione con soli 10 punti.

    Tommaso Rocchi titolare in Lazio Novara | © Paolo Bruno/Getty Images

    I piemontesi vengono da un incoraggiante successo sul Parma mentre la Lazio deve ancora smaltire la bruciante sconfitta casalinga coi rivali della Juventus e il deludente pareggio in terra rumena di Europa League. Dunque due squadre a caccia di risultati con due attacchi mediamente prolifici che dovrebbero offrire una sfida divertente.

    LAZIO – Edi Reja si affiderà al consueto 4-3-1-2. Tra i pali confermato Marchetti reduce da ottime prestazioni. La difesa orfana dell’infortunato Dias si schiererà con Konko laterale destro e Radu terzino sinistro. Al centro Biava sarà affiancato dal lituano Stankevicius, ma non escluso un impiego di Diakitè. A centrocampo l’allenatore goriziano deve rinunciare ai vari indisponibili Brocchi, Mauri e Matuzalem. Dunque terzetto quasi obbligato con Ledesma mediano con Cana in ballottaggio e Lulic alzato sulla linea mediana a sinistra e Gonzalez a destra. In attacco ci sarà il fondamentale Hernanes a servire le due punte che saranno il capocannoniere della squadra Miroslava Klose e la bandiera Tommaso Rocchi. Dunque un’altra esclusione per il turbolento Djibril Cisse reputato poco sereno da Reja.

    NOVARA – Anche gli uomini di Attilio Tesser scenderanno in campo col 4-3-1-2. Tra i pali rientra dopo il brutto infortunio il portiere Ujkani. Difesa a quattro con Morganella, Centurioni, Ludi e Garcia aspettando i lunghi recuperi di Paci e Lisuzzo. A centrocampo non ce la fa l’infortunato Pinardi ed è squalificato Gemiti. Dunque ci sarà Radovanovic mediano con Porcari e Pesce ad assisterlo. Dietro alle punte la fantasia di Rigoni con Mazzarani nel ruolo di seconda punta o trequartista e davanti la punta di peso Rubino considerando la squalifica di Meggiorini e l’infortunio di Morimoto.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO NOVARA

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Biava, Stankevicius, Radu; Gonzalez, Ledesma, Lulic; Hernanes; Rocchi, Klose.
    A disposizione: Bizarri, Diakitè, Scaloni, Zauri, Cana, Sculli, Cisse.
    Allenatore: Reja.

    NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Centurioni, Ludi, Gracia; Porcari, Radovanovic, Pesce; Rigoni; Mazzarani, Rubino.
    A disposizione: Fontana, DellaFiore, Labrin, Marianini, Giorgi, Granoche, Jeda.
    Allenatore: Tesser.

  • Roma, “pugno duro” con Osvaldo. Scelta giusta?

    Roma, “pugno duro” con Osvaldo. Scelta giusta?

    In casa Roma è scoppiato il Caso Osvaldo che continua a tenere banco nell’etere romano e sulla carta stampata non solo della capitale. Tutto è nato dopo la sconfitta di venerdì scorso contro l’Udinese quando all’interno degli spogliatoi l’italo-argentino aveva rifilato un pugno al compagno Erik Lamela, reo di non avergli passato un pallone importante. Osvaldo si era lamentato vivacemente col numero 8, infatti, che dal canto suo non aveva risposto in alcun modo. A questo punto Osvaldo aveva insistito: Sono più grande di te, e qui non siamo al River (il River Plate, l’ex squadra di Lamela ndr). Quando ti parlo mi devi rispondere“. E Lamela aveva di conseguenza risposto: “Cierra el orto y calla, vos no sos Maradona” che tradotto in italiano vuol dire “Stai zitto non sei Maradona”. Frase che aveva provocato in definitiva l’aggressione di Osvaldo a Lamela.

    Erik Lamela e Osvaldo | ©Getty Images

    Nonostante siano arrivate le scuse reciproche dei due giocatori e anche verso società, allenatore e squadra la Roma ha deciso di fare di Osvaldo un caso esemplare. E’ arrivata per lui una multa salta di 50mila euro e una sospensione di 10 giorni che gli farà saltare quantomeno la sfida in programma domenica contro la Fiorentina.

    Il pugno duro di Luis Enrique e Baldini sulla vicenda si scontra con una parte dei tifosi che proprio oggi hanno esposto a Trigoria uno striscione che recita: “Osvaldo non si tocca”. Anche le radio romane si sono opposte al provvedimento nei confronti di un giocatore al momento reputato basilare per la squadra. C’è anche  chi dice che l’atteggiamento della società possa dare un segnale forte e caricare al massimo i giocatori.

    Resta il fatto che a Firenze il neo Nazionale Osvaldo non ci sarà. Con Borriello acciaccato, e comunque fuori dalle grazie di Enrique, è probabile un impiego dall’inizio di Francesco Totti ancora alle prese col recupero fisico dall’infortunio. Il capitano (o anche Pjanic)  potrebbe giocare alle spalle di Bojan e l’altro protagonista del caso, Erik Lamela, evidentemente ritenuto parte lesa della disputa.

    In vista del campionato, dunque, resta sullo sfondo la questione della fragilità difensiva romanista che rimane uno dei principali problemi della squadra. Contro la Fiorentina ci sarà Juan a dare spessore al reparto più Heinze. L’argentino è in ballottaggio con Cassetti e forse più che per il valore assoluto individuale per le frizioni delle passate settimane con Luis Enrique. L’impressione è che, al di là della platealità del Caso Osvaldo, sia proprio l’asse Heinze-Enrique e la tenuta difensiva a rivelare il futuro a medio termine del team giallorosso.

  • Cagliari Bologna 1-1, le pagelle. Le firme di Conti e Di Vaio

    Cagliari Bologna 1-1, le pagelle. Le firme di Conti e Di Vaio

    Un Cagliari non brillante, ma propositivo e offensivo va a sbattere contro un Bologna ultradifensivo e privo di idee. I sardi meriterebbero i tre punti per impegno e occasioni create, ma sono il dna da bomber di Marco Di Vaio e gli errori dell’arbitro a fare la differenza.

    Cagliari Bologna | © Enrico Locci/Getty Images

    In ogni caso la formazione isolana può essere soddisfatta di una prestazione che lascia spazio all’ottimismo per il futuro e che soprattutto arriva dopo una serie di partite molto negative. Il Bologna, invece, si prende il punto prezioso e la rinascita del suo capitano. La performance della squadra però è davvero un segnale negativo. Il Bologna, infatti, è sembrato un team senza identità, schiavo di individualismi che non riesce a valorizzare in un gioco corale.

    PAGELLE CAGLIARI

    Agazzi 6 E’ praticamente inoperoso fino al 74′ quando prima mette in angolo un bel tiro di Di Vaio e poi si fa trafiggere dal numero 9 senza avere colpe.

    Pisano 6 Gioca una partita molto equilibrata: difende con attenzione e si propone in fase offensiva senza brillare.

    Ariaudo 5.5 Il Bologna davanti non c’è quasi mai, ma le poche volte che crea situazioni in mischia la difesa del Cagliari soffre un pò troppo. Si fa saltare clamorosamente da Ramirez, a 4′ dalla fine, concedendogli il match ball fallito.

    Canini 6 Partita pulita e senza sbavature. E’ il leader della retroguardia cagliaritana.

    Agostini 6 Anche il terzino sinistro difende bene e spinge sulla sinistra soprattutto nel primo tempo.

    Ekdal 6 Partita senza squilli, ma ordinata.

    Nainggolan 6 Fa tanta legna e mette dinamismo in mediana anche se non è sempre preciso nell’impostazione. E’ graziato da Valeri che non lo espelle per doppio giallo nel primo tempo.

    Conti 7 Non gioca una partita di grande intensità e concentrazione, ma nel primo tempo le uniche conclusioni pericolose sono le sue e regala un assist d’oro a Ibarbo. Sbaglia il disimpegno sul gol bolognese, ma poi si prende la responsabilità di battere il calcio di rigore dopo esserselo conquistato.

    Cossu 6 Fa meglio nel primo tempo con geometrie e velocità. Nel secondo diventa meno incisivo, ma è sempre pronto ad aiutare la squadra.

    Larrivey 6 El bati fa un grosso lavoro oscuro di sponde e movimenti a portar via l’uomo. E’ pronto al sacrificio e si rende pericoloso in un paio di occasioni nei pressi di Gillet.

    Ibarbo 7 E’ il migliore del Cagliari. Sempre nel vivo dell’attacco quando la palla arriva a lui i giri della squadra aumentano. Scappa ai difensori del Bologna col fisico e la progressione creando problemi soprattutto sulle fasce. Riesce a rendersi utile al gioco corale, ma prova anche dirompenti azioni personali. Pesa sulla prestazione il clamoroso gol fallito nel primo tempo.

    Ballardini 6.5 La sua squadra fa sempre la partita. Non offre un gioco spumeggiante, ma è sempre vivace. Cerca meno del collega bolognese il tatticismo esasperato e mette in campo una squadra ben organizzata che non soffre mai in difesa ed è in definitiva penalizzata dall’arbitro. Meritava i tre punti.

    PAGELLE BOLOGNA

    Gillet 6 Due belle parate su Larrivey e Ibarbo e la solita sicurezza profusa alla retroguardia.

    Raggi 5.5 Prestazione incolore: non spinge mai e soffre le sortite sarde sulla fascia sinistra.

    Portanova 5 Sarebbe colpevole di almeno due falli da rigore, ma l’arbitro non sanziona.

    Antonsson 5.5 Anche lui è spesso in affanno quando il Cagliari attacco e e soprattutto sulle palle inattive.

    Morelo 5.5 Un primo tempo senza squilli e senza grossi errori. All’intervallo lascia il posto Cherubin.

    Cherubin 5 (dal 1′ s.t.) Non aggiunge nulla in fase offensiva e provoca il rigore del pareggio.

    Pulzetti 5 Anche lui commetterebbe un fallo netto da rigore, ma Valeri non fischia. Stenta a centrocampo sbagliando passaggi e commettendo falli senza dare la qualità richiesta.

    Casarini 5.5 Corre tanto, ma non incide in fase contenitiva. Il suo tasso tecnico è carente e si vede nell’impostazione del contropiede.

    Krhin 5.5 Non riesce a fare filtro alla difesa. Un pochino meglio quando deve impostare.

    Kone 6.5 E’ l’unico dei suoi a battersi come un leone. Ha polmoni da vendere quando si avventura in solitarie discese offensive con fortune alterne. Difende con grande generosità.

    Ramirez 5 E’ lasciato solo in una trequarti bolognese mai rifornita e scollata dal resto della squadra. Ma non viene mai a prendersi al palla e non prende per mano un Bologna spaesato. All’ 87′ si costruisce da solo con un numero l’occasione per prendere i tre punti, ma fallisce in modo inspiegabile a due passi da Agazzi.

    Acquafresca 5 E’ praticamente impossibile per lui rendersi pericoloso in un attacco lontanissimo dal centrocampo. Non riceve una palla giocabile nel corso dell’ora di gioco in cui è in campo. La cosa migliore della sua partita è la standing ovation che il Sant’Elia gli regala in segno di rispetto per le passate stagioni in rossoblu.

    Di Vaio 7 (dal 18 s.t.) E’ semplicemente un bomber nato. Entra e dopo 11 minuti, nel corso di 60 secondi, prima impegna Gillet che manda in angolo e poi proprio sugli sviluppi del corner fa il gol del pareggio da vero rapace. Torna a segnare dopo 18 turni di campionato ed è l’unica nota positiva per il Bologna.

    Pioli 4.5 La sua squadra non è mai in partita. E’ rinunciataria, priva di rabbia agonistica e non offre un gioco organizzato. Infatti i reparti sono distanti tra loro e la fase offensiva dipende dai piazzati di Ramirez. Oggi il neo allenatore è salvato dalla classe di Di Vaio e dalla benevolenza di Valeri. Ma se il Bologna non cambierà atteggiamento presto i problemi verranno a galla.

    ARBITRO VALERI 4

    VIDEO HIGHLIGHTS CAGLIARI BOLOGNA 1-1

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  • Cagliari Bologna 1-1, Conti risponde a Di Vaio

    Cagliari Bologna 1-1, Conti risponde a Di Vaio

    Un pareggio che sta stretto al Cagliari quello andato in onda al Sant’Elia. I sardi infatti hanno espresso una migliore qualità di gioco per l’intera gara. Il Bologna da parte sua ha raccolto un punto grazie al cinismo sotto porta di Marco Di Vaio, ma Pioli dovrebbe essere preoccupato per la prestazione opaca e rinunciataria dei suoi. Altro fattore del match è stata la brutta prestazione dell’arbitro Valeri che ha penalizzato il Cagliari almeno in due episodi decisivi.

    Andrea Cossu | © Enrico Locci/Getty Images

    PRIMO TEMPO – Come detto il Cagliari parte subito meglio, vuole fare la partita e detiene il possesso palla, ma senza creare grossi pericoli alla porta avversaria. Solo al 7′ un colpo di testa di Ariaudo su cross di Agostini finisce di poco alto. La fase centrale del primo tempo vede sempre il Cagliari col pallino del gioco in mano e un Bologna che si difende bene, ma non riesce in nessun modo a creare trame d’attacco. La partita, giocata perlopiù a centrocampo, è costellata da errori da ambo le parti. Le uniche piccole emozioni vengono dagli sviluppi di palle inattive del Cagliari che si dimostra più vivace e in crescita.

    Al 36′ break del Bologna col bel calcio di punizione di Ramirez deviato di poco fuori dalla barriera. Cinque minuti più tardi bel contropiede del Bologna con Casarini che guadagna un angolo. Poi al 44′ l’occasione migliore del primo tempo: grande azione in slalom di Daniele Conti che serve uno splendido assist ad Ibarbo che solo davanti a Gillet piazza il pallone colpendo un palo clamoroso. I sardi concludono la prima frazione di gioco in attacco.

    SECONDO TEMPO –  La ripresa si apre con lo stesso canovaccio col Cagliari in avanti e il Bologna incapace di ripartire. Al 47′, però, buona chance per Krhin che raccoglie di testa la punizione di Ramirez, ma da buona posizione scarica tra le braccia di Agazzi. Al minuto 54 Ibarbo dal limite dell’area serve una bella palla per Larrivey che da posizione defilata tira un bolide messo in angolo da Gillet. Il Cagliari continua a spingere e il Bologna non sembra avere armi a parte le sgroppate solitarie di Kone.

    Al 63′ entra Di Vaio al posto di uno spento Acqufresca. Il capitano del Bologna si fa notare al 74′ quando conclude bene dal limite dell’area e guadagna un angolo. Sugli sviluppi del corner arriva il vantaggio Bologna (siamo sempre al minuto 74) proprio di Marco Di Vaio che dopo una serie di rimpalli sfrutta l’errato disimpegno di Conti e con uno scavetto torna al gol dopo 18 turni di campionato.

    Il Cagliari non demorde e continua ad attaccare: al 79′ da una mischia in area arriva un rigore per il Cagliari che l’arbitro Valeri avrebbe potuto concedere molto prima. Un minuto più tardi Daniele Conti trasforma dal dischetto con freddezza. Il monologo Cagliari alla ricerca dei tre punti viene interrotto da uno spunto individuale di Ramirez che all’ 86′ sfugge in area a due avversari e solo davanti ad Agazzi spara incredibilmente alto da pochi metri. Risponde Ibarbo all’87’ con un’altra splendida azione personale conclusa con un tiro a giro salvato da Gillet. Nei minuti finali il Cagliari è in apprensione per una mischia nella propria area, ma finisce 1-1.

  • Cagliari Bologna ultime e probabili formazioni

    Cagliari Bologna ultime e probabili formazioni

    La sfida per la salvezza tra Cagliari Bologna andrà di scena oggi alle ore 15 allo Stadio Sant’Elia. Il Cagliari deve tornare alla vittoria dopo un periodo nero nonostante l’avvento di Ballardini. Il Bologna che sembrava in ripresa con la cura Pioli deve cancellare la bruciante sconfitta contro il Palermo dell’ultimo turno.

    Davide Ballardini |©Getty Images

    PROBABILE FORMAZIONE CAGLIARI. I Sardi propongono un 4-3-1-2. Agazzi tra i pali a dirigere la difesa con Pisano a destra e Agostini a sinistra. I due centrali saranno il titolare Canini e Ariaudo che sostituisce l’infortunato Astori. Il centrocampo cagliaritano sarà composto da Daniel Conti in mediana con Nainggolan mezz’ala destra e con ogni probabilità Rui Sampaio a sinistra che si gioca il posto con Ekdal e Cepellini in virtù delle  cattive condizioni fisiche di Biondini. Dietro alle punte ce la fa il fantasista Cossu che servirà le punte Larrivey e Thiago Ribeiro che è in vantaggio nel ballottaggio con Ibarbo, considerando la defezione di Nenè.

    CAGLIARI.4-3-1-2 Agazzi; Pisano,Ariaudo,Canini,Agostini; Nainggolan,Conti,Rui Sampaio; Cossu; Larrivey; Thiago Ribeiro All. Ballardini
    Panchina: Avramov,Perico,Gozzi,Cepellini,Dametto,Ekdal,Ibarbo

    PROBABILE FORMAZIONE BOLOGNA. Pioli è in piena emergenza a centrocampo e per questo cambia modulo e passa al 4-3-2-1. Tra i pali l’inamovibile Gillet. La difesa deve scontare le assenze di Loria, Crespo e Coda. Dunque la retorguardia vedrà l’impiego di Antonsson e portanova centrali con Raggi terzino destro e Morleo sul versante sinistro. Come detto è caos sulle mediana: fuori l’uruguaiano Perez inforunato e Gabi Mudingayi che deve scontare un turno di squalifica. Così giocheranno Pulzetti, Casarini e Taider che è in ballottaggio con Khrin. Il greco kone sarà spostato sulla linea dei trequartisti insieme a Gaston Ramirez che ha recuperato da un infortunio muscolare. Prima ed unica punta l’ex di turno Robert Acquafresca. Dunque rimarrà fuori il capitano Marco Di Vaio che con grande possibilità entrerà a partita in corso.

    BOLOGNA. 4-3-2-1 Gillet; Raggi,Antonsson,Portanova,Morleo; Taider,Casarini,Pulzetti; Ramirez,Kone; Acquafresca All. Pioli
    Panchina: Agliardi,Garics,Cherubin,Dimanti,Krhin,Gimenez,Di Vaio

  • Verso Cagliari Bologna. Larrivey per il riscatto

    Verso Cagliari Bologna. Larrivey per il riscatto

    La tredicesima giornata di Serie A offre al Sant’Elia la sfida salvezza tra Cagliari Bologna (domenica ore 15). I sardi vengono da una striscia negativa di tre partite con un bottino di 1 punto su 9. Una squadra in crisi, dunque, che nonostante l’avvento del nuovo tecnico Ballardini non riesce a trovare l’equlibrio giusto. Dall’altra parte un Bologna che ha beneficiato della cura Pioli collezionando 6 punti negli ultimi tre match. Preoccupa però la batosta in trasferta contro il Palermo nell’ultimo turno che ha messo in luce ancora una volta la fragilità difensiva che ha provocato 17 reti al passivo di cui 8 in trasferta. La posizione di classifica non è allegra per nessuna delle due formazioni che navigano nei bassifondi.

    Larrivey titolare contro il Bologna | ©Getty Images

    QUI CAGLIARI.I rossoblu scontano l’infermeria piena in attacco con Nenè ed El Kabir fuori e Cossu e Larrivey acciacati che comunque dovrebbero farcela. L’altra punta sarà per esclusione Thiago Ribeiro. Già nota l’assenza di Astori al centro della difesa che sarà sostituito da Ariaudo in una retroguardia che può contare sul resto dei titolari. Dunque Ballardini confermerà il suo 4-3-1-2 con Conti play maker e Nainggolan e Biondini in mediana.  Al centro dei pali ci sarà l’inamovibile Agazzi.

    QUI BOLOGNA. I romagnoli devono affrontare l’emergenza a centrocampo. Indisponibile per infortunio, infatti, l’uruguayano Perez e per squalifica Mudingayi. A questo punto Pioli potrebbe cambiare modulo e passare al 4-3-2-1 coi due trequartisti. A tal proposito l’allarme per l’infortunio muscolare di Gaston Ramirez è rientrato e il talento bolognese dovrebbe essere della partita. Al suo fianco ci sarà Diamanti oppure potrebbe essere avanzato il greco Kone. Per una maglia a centrocampo Pulzetti e Casarini sono in vantaggio su Taider e Krhin. L’unica punta sarà l’ex di turno Robert Acquafresca preferito al capitano Di Vaio che non smettere di sperare in un impiego dal 1′. Sicuro tra i pali il portiere belga Gillet.

  • Roma – Lecce 2-1, le pagelle. Brilla il centrocampo romanista

    Roma – Lecce 2-1, le pagelle. Brilla il centrocampo romanista

    La Roma gioca una partita strepitosa: ritmi sempre alti, possesso di grande qualità, costante movimento senza palla unito a disciplina tattica, concentrazione e cattiveria agonistica. Il risultato sconta la imbarazzante imprecisione sotto porta degli attaccanti. La nota negativa è il gol subito al primo pericolo e le occasioni o quasi-occasioni concesse nel finale in sporadici momenti di puro sbandamento. Il Lecce fa davvero poco: è bravo a rimanere sempre in partita, ma ciò accade più per demerito dei giallorossi. La squadra di Di Francesco non riesce a mordere le caviglie degli avversari e non sa proporre ripartenze organizzate.

    Roma | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    PAGELLE ROMA

    Stekelenburg 6 Inoperoso.

    Rosi 6 Partita senza grandi squilli offensivi, ma comunque giocata su buoni livelli di concentrazione.

    Kjaer 5,5 Anticipa sempre l’attaccante con interventi puliti e regna sul gioco aereo, ma si perde Bertolacci sul gol leccese e dopo rischia di far capitolare la squadra con qualche incertezza di troppo.

    Heinze 6 Match senza sbavature fatto di attenzione e concretezza. Sul gol forse poteva aiutare Kjaer.

    Taddei 7 Grande prestazione da terzino per il brasiliano. Nel primo tempo spinge come un treno regalando un assist al bacio sfruttato da Pjanic per l’1-0. Nella ripresa dimostra di stare bene fisicamente e continua la fase offensiva di qualità senza scordare quella difensiva.

    Gago 7,5 E’ una diga. Fa il mediano dai piedi buonissimi segnando un bel gol con un tiro da fuori.

    De Rossi 7,5 Gioca una partita immensa di intensità e concentrazione. Sradica tanti palloni dai piedi degli avversari e gestisce il possesso con grande qualità e visione di gioco.

    Pjanic 7,5 Completa la grande prestazione del centrocampo romanista. Il suo ottimo palleggio impone alti ritmi di circolazione della palla ad un tasso di precisione invidiabile. Segna con un puntuale inserimento in area. Nel secondo tempo cala un pochino, ma la prestazione rimane da incorniciare.

    Lamela 6,5 Accarezza la palla con sapienza e scatta con grande rapidità. E’ nel vivo del gioco e sforna un assist e palle filtranti sempre potenzialmente decisive. Macchia la prestazione col gol fallito solo davanti ad Julio Sergio.

    Bojan 4,5 Gioca una partita di alto livello sotto il profilo dei movimenti, della corsa e della partecipazione attiva e di qualità alle manovre della squadra. Il problema è che fallisce almeno tre colossali occasioni da rete che tengono il Lecce sempre in partita.

    Osvaldo 6 E’ il più in ombra dei giallorossi: un pò impacciato e impreciso quando in due occasioni non fa il bomber. Ma la strepitosa rovesciata che insacca in rete valeva il prezzo del biglietto. Peccato che l’errore della terna cancelli un gesto tecnico stupendo. Totti 6 (dal 23′ s.t.) A sorpresa entra solo nel finale regalando qualche pezzo di alta classe.

    Luis Enrique 6,5 La sua Roma convince tantissimo in fase offensiva dove si vede concretamente l’ottimo lavoro svolto. La difensiva rimane ad oggi il problema. Sempre gli stessi errori con le stesse dinamiche. Forse bisognerà arretrare la posizione dei terzini e sistemare i meccanismi difensivi per evitare di buttare via partite dominate con autorità come questa.

    PAGELLE LECCE

    Julio Sergio 6 L’evidente indecisione sul gol di Gago è cancellata da almeno altre quattro parate decisive. All’emozionante ritorno all’Olipico è aiutato dalla giornata nera di Bojan e Osvaldo in fase realizzativa.

    Oddo 4,5 Si fa saltare in lungo e in largo da Taddei e Lamela. E’ l’anello debole della difesa salentina nonostante la grande esperienza. Brivio (dal 40′ p.t.) 6 Entra al posto dell’infortunato Carrozzieri: non spinge praticamente mai sulla fascia, ma almeno non cade in distrazioni difensive.

    Esposito 4,5 Si perde spesso l’avversario in area concedendogli facili occasioni. Non è facile giocare 90′ minuti in difesa, ma non per questo può mancare la concentrazione per lunghi tratti della partita.

    Tomovic 4,5 Il serbo fa il paio col compagno centrale di difesa, un reparto che sconta probabilmente la giovane età.

    Grossmuller 5 Dovrebbe sostituire Giacomazzi, ma dell’uruguayano non si vede nulla. Manca la grinta e la qualità per dare respiro alla difesa sotto attacco.

    Strasser 5 Il centrocampo del Lecce non aggredisce gli avversari pressandoli alti e questo dipende anche dalla sua giornata no che gli toglie il consueto dinamismo e la facilità di corsa.

    Cuadrado 6,5 E’ uno dei pochi ad essere pimpante. Praticamente da solo rischia di far prendere un incredibile punto al Lecce con due tiri velenosi che sfilano fuori. La sua spinta sarebbe costante se i compagni lo mettessero in condizione di attaccare gli spazi come riesce a fare alla grande nelle poche chance avute.

    Bertolacci 7 Il giovane romano gioca un’ottima partita fatta di una corsa quasi solitaria per fare pressing e coronata da un pregevole gol che rimette in careggiata il Lecce.

    Olivera 4,5 Dovrebbe essere il leader per esperienza e tasso tecnico, ma non si illumina mai. Riceve poche palle buone e quelle che ha le spreca malamente. Non è mai nel vivo del gioco e non riesce a guidare il pressing offensivo oppure a dare qualità alla giocata d’attacco.

    Corvia 5,5 Può fare davvero poco da unica punta senza una squadra che lo sorregga. Non riceve mai palle giocabili ed è abbandonato lì su al suo destino.

    Di Francesco 4 Non riesce a dare al Lecce la mentalità e la preparazione giusta per la partita. La sua è una squadra rinunciataria e senza mordente. Paga l’inesperienza dei suoi ragazzi, ma non riesce a coagulare le energie dei giovani in un gioco di grande organizzazione difensiva e ripartenza veloce. Almeno stasera non c’è un’impronta di gioco nel Lecce.

  • Roma Lecce 2-1 senza Totti nel segno di Pjanic e Gago

    Roma Lecce 2-1 senza Totti nel segno di Pjanic e Gago

    Una Roma spumeggiante abbatte un Lecce dimesso che comunque con uno sforzo minimo riesce a rimanere attaccato al match per tutti i 90 minuti. I giallorossi dominano in lungo e in largo, ma alla prima minima difficoltà prendono gol e concedono almeno un paio di occasioni che potevano valere il pari.

    PRIMO TEMPO. La compagine capitolina comincia la partita con un grande possesso palla e si riversa totalmente nella metà campo del Lecce che si difende con undici uomini e chiude tutti gli spazi. La Roma comincia a creare pericoli con azioni manovrate. Il giropalla romanista  aumenta i giri e così al 24′ un filtrante di De Rossi premia l’inserimento di Taddei sulla sinistra che mette in mezzo per l’accorrente Pjanic che sigla l’1-0. Al 30′ sempre dalla sinistra lamela si libera di Oddo con un numero e serve Bojan al centro che a due passi e senza opposizione calcia al lato. Tre minuti dopo altra grande occasione in contropiede per Osvaldo che a tu per tu calcia addosso a Julio Sergio in uscita. I giallorossi continuano a creare pericoli e la risposta del Lecce è fatta di un paio di tiri fuori misura.

    La gioia di Pjanic | © Paolo Bruno/Getty Images

    SECONDO TEMPO. La ripresa parte con lo stesso trend del primo tempo: Roma all’attacco e Lecce che non riesce a ripartire. Solo al 5′ Oddo impensierisce Stekelenburg con una bordata da fuori che sibila vicino all’incrocio dei pali. All’ 8′ arriva il 2-0 di Gago con un tiro potente da fuori area sul quale Julio Sergio ha qualche responsabilità. Al 10′ splendida manovra giallorossa che porta Lamela solo davanti al portiere ma l’argentino calcia incredibilmente al lato. Quattro minuti più tardi altra chance per Osvaldo che tira da buona posizione nell’area di rigore, ma l’estremo difensore leccese stavolta si comporta molto bene. Al 15′ il Lecce accorcia clamorosamente le distanze con Bertolacci che beneficia di un passaggio filtrante dopo una serie di rimpalli al limite dell’area e beffa Stekelenburg con un pregevole pallonetto a mezza altezza. La Roma sbanda in difesa e concede un tiro pericoloso a Cuadrado. Poi Bojan nel giro di due minuti fallisce due gol fatti: prima calcia alto solo davanti a Julio Sergio e poi, dopo una respinta su un tiro di Taddei del portiere brasiliano, non riesce a batterlo con la porta spalancata e tutta la tranquillità per battere a rete  con un facile tiro nei pressi del dischetto. Al 23′ gran conclusione di Taddei salvata dal portiere e al 24′ diagonale velenoso di Cuadrado per il Lecce. Ventinove minuti sul cronometro: Osvaldo delizia il pubblico con uno strepitoso gol in rovesciata, ma la terna annulla ingiustamente. La Roma tira ancora pericolosamente, ma al 39′ Taddei deve chiudere in extremis su Cuadrado. Qualche brivido nel finale per la Roma che comunque chiude in attacco.

    Roma-Lecce 2-1 video highlights Youtube
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  • Roma Lecce con capitan Totti e Lamela

    Roma Lecce con capitan Totti e Lamela

    Roma Lecce si affronteranno nel posticipo della dodicesima di campionato. Ai romani serve continuità di risultati, ai leccesi invece servono punti importanti per la salvezza. Le due tifoserie coloreranno lo stadio Olimpico di giallorosso per una partita che storicamente regala emozioni.

    ROMA LECCE le scelte di Luis Enrique

    L’allenatore asturiano della Roma insisterà sul modulo figlio della propria filosofia calcistica: il solito 4-3-1-2 atipico. Fra i pali il Nazionale olandese Stekelenburg. A destra riconfermato il buon Rosi degli ultimi tempi. I centrali della retroguardia saranno Kjaer e Heinze con Juan pronto a strappare un posto al danese. Fascia sinistra affidata come di consueto a Josè Angel. Diga di centrocampo sarà Daniele De Rossi. Al suo fianco Fernando Gago e Miralem Pjanic. Stasera ci sarà il ritorno di capitan Totti dietro alle punte dopo l’infortunio muscolare. Il numero 10 giallorosso rifinirà le punte Osvaldo e Lamela (l’argentino è in leggero vantaggio sul talentino Bojan Krkic).

    Francesco Totti | © Getty Images

    ROMA LECCE le scelte di DI Francesco

    L’ex di turno e allenatore del Lecce, Eusebio Di Francesco, cercherà di mettere in difficoltà la società che lo portò alla ribalta calcistica, giocando col modulo 4-2-3-1. Benassi andrà tra i pali al posto dell’altro ex Julio Sergio che spera in un cambiamento di pensiero del mister che lo potrebbe schierare titolare, magari come amuleto portafortuna. A destra Massimo Oddo che stasera riassaporerà l’aria del Derby. Centrali giocheranno Carrozzieri(in vantaggio nel ballottaggio con Brivio) ed Esposito. A sinistra Tomovic. I due mediani saranno l’ex Milan Strasser e Grossmuller considerando l’indisponibilità del capitano Giacomazzi. Il terzetto dei trequartisti sarà composto dalla rapidità di Cuadrado a destra e dalla tecnica di Olivera sinistra col giovane cresciuto nel vivaio giallorosso, Andrea Bertolacci, a fare il rifinitore. Assente Di Michele,prima ed unica punta giocherà Daniele Corvia voglioso di dimostrare tutto  il proprio valorealla squadra che lo ha allevato.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA LECCE

    ROMA 4-3-1-2 Stekelenburg; Rosi, Kjaer, Heinze, J.Angel; Gago, De Rossi, Pjanic; Totti; Osvaldo, Lamela ALL.Luis Enrique
    LECCE 4-2-3-1 Benassi; Oddo, Carrozzieri, Esposito, Tomovic; Grossmuller, Strasser; Cuadrado, Bertolacci, Olivera; Corvia ALL. E. Di Francesco

  • Verso Roma Lecce, rientra Totti. Emozione Di Francesco

    Verso Roma Lecce, rientra Totti. Emozione Di Francesco

    La dodicesima giornata della Serie A offre come il posticipo il match Roma Lecce carico di intrecci nostalgici, sfide di rivalsa e tanta voglia di farsi notare. Gli ex sono molti infatti. A partire dall’allenatore salentino Eusebio Di Francesco. Per il  42enne pescarese quattro stagioni da calciatore nella Roma con 14 reti siglate, uno storico Scudetto vinto nel 2001 e soprattutto un grande affetto da parte della tifoseria. Dunque per l’allenatore al primo anno di A sarà una grande emozione tornare in quello Stadio Olimpico che ha solcato nell’apice della sua carriera. Altro grande ex è l’amministratore delegato romanista Claudio Fenucci. I suoi anni al Lecce hanno lasciato il segno ed è tuttora molto stimato in terra pugliese considerando i vari talenti che ha contribuito a scoprire: uno fra tutti quel Vucinic ex di entrambe le squadre.

    Eusebio Di Francesco | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    Sul capitolo giocatori la lista si allunga. C’è Julio Sergio amareggiato da un ambiguo addio alla Roma: da pedina fondamentale con l’arrivo di Montella si trasformò in terza scelta nonostante prestazioni non eccessivamente deludenti. Anche domenica, però, sarà costretto a guardare dalla panchina per fare posto al secondo Benassi.

    Altra storia di ricordi è quella di Daniele Corvia romano cresciuto nel vivaio giallorosso. Il classe ’84 ha perso la grande occasione nella Roma. Giovane bruciato dal grande club o semplicemente giocatore da squadra piccola? E’ questa la domanda a cui Corvia, che giocherà titolare, cercherà di dare risposta domenica sera. Dal passato al futuro passando sempre per la Cantera giallorossa con Andrea Bertolacci, classe 1991, in prestito al Lecce. Anche l’azzurrino è nato a Roma, ma per lui non è escluso un futuro alla corte di Luis Enrique che notoriamente lancia i giovani. Il ragazzo di Spinaceto sarà nell’undici titolare e potrà sfidare il mito calcistico di ogni ragazzino cresciuto nella capitale sulla sponda giallorossa: Francesco Totti. Il Capitano tornerà titolare, infatti, insieme agli altri romani Rosi e De Rossi. Il numero 10 orchestrerà la squadra con l’aiuto dei due giovanissimi Bojan e Osvaldo. Sarà vera sfida da Derby, poi, con Massimo Oddo che fu capitano della Lazio e avversario di tante sfide entusiasmanti. Roma Lecce dunque, tanti intrecci, ma sopratutto tre punti fondamentali.