Autore: Leonardo Neri

  • Cagliari Roma 4-2, le pagelle. Thiago Ribeiro esaltante

    Cagliari Roma 4-2, le pagelle. Thiago Ribeiro esaltante

    Il Cagliari porta casa tre punti meritati contro una Roma disorganizzata e confusionaria. Grande vittoria della tattica pragmatica di mister Ballardini contro il virtuosismo incompiuto di Luis Enrique. Un Cagliari inizialmente timido diventa gigante davanti ad una Roma davvero troppo piccola. Il tasso tecnico non conta quando organizzazione perfetta e motivazioni fanno la differenza. Questo è Cagliari Roma: la voglia di concretezza contro l’esigenza di una rivoluzione forzata e forse fuori luogo.

    PAGELLE CAGLIARI

    Agazzi 6,5 Un rinvio sbagliato che regala a Borini il gol del 2-1 per la Roma seguito da un intervento a dir poco miracoloso sullo stesso attaccante giallorosso nella fase cruciale del match.

    Pisano 6 Copre con grande attenzione e non disdegna qualche insidiosa discesa.

    Canini 6 Soffre quanto giusto le sortite offensive giallorosse ma nei tempi degli interventi è sempre puntuale.

    Astori 6 Qualche sbavatura, ma nel complesso dà sempre grande sicurezza alla retroguardia isolana.

    Agostini 6,5 Non concede nulla sulla fascia di competenza ed è capace di dare un grande apporto alle ripartenze della sua squadra.

    Conti 6,5 Come al solito è il metronomo del centrocampo, in più mette in campo la voglia di fare contro l’ex del cuore.

    Dessena 6 Una partita di grande sacrificio sempre alla caccia del recupero palla e del passaggio smarcante.

    Nainggolan 7 Le sirene della Juventus gli hanno fatto bene: grande quantità unita all’intelligenza del passaggio semplice e del disimpegno di qualità.

    Cossu 7 Sempre in costante movimento per accalappiare palle da smistare o per fare il passaggio vincente come succede quando fa il lancio perfetto per Pinilla nel gol del 2-2.

    Thiago Ribeiro | © Enrico Locci/Getty Images

    Thiago Ribeiro 8 Contro la Roma si esalta. Il primo gol è fantastico: staffilata da fuori aerea sulla quale il vice campione del mondo Stekelenburg non può nulla. Il secondo in contropiede è ugualmente di pregevole fattura con un tiro dalla traiettoria imprendibile.

    Pinilla 7 Lotta e sgomita. Fa un lavora oscuro che riesce a valorizzare col gran bel gol del momentaneo pareggio.

    Ibarbo 7,5 Entra e fa la differenza come quei giocatori delle migliori squadre. E’ straripante su un certo  Juan che non lo riesce a contenere e fa praticamente da solo il gol che per Ekdal, solo davanti al portiere, diventa fin troppo facile.

    Ekdal 6,5 Entra ma non si nota nella bella gara colletiva del Cagliari. Ha il merito di siglare il gol del definitivo 4-2.

    Ballardini 7,5 La sua squadra non comincia col consueto piglio casalingo, ma dopo aver trovato la giocata del vantaggio con Thaigo Ribeiro e dopo aver scoperto un piccolo avversario se lo divara come fanno le grandi squadre. Il Cagliari di Ballardini è concreto, organizzato e coraggioso.

    PAGELLE ROMA

    Stekelenburg 5,5  Nel colabrodo della difesa romanista l’unica pecca è il primo gol sul quale,nonostante la potenza del tiro, poteva fare qualcosina in più.

    Rosi 4,5 Spinge in modo molto disordinato, difende male e poco e fallisce il potenziale 3-3: bocciato.

    Juan 5,5 Oltre al gol segnato è il leader della difesa e dove può mette una pezza, ma la difesa giallorossa si posiziona sempre male. Nel finale crolla e Ibarbo lo irride.

    Kjaer 4,5 Soffre la stessa impreparatezza di reparto  del compagno brasiliano, ma dalla sua non ha da offrire classe e serenità. Non è in grado di impostare l’azione ed è insicuro negli interventi.

    Jose Angel 4,5 Come si suol dire nè carne nè pesce. Mediocre in difesa come in attacco.

    Gago 5 Una partita all’insegna del passaggio scontato. Quando prova la giocata perde palla e il Cagliari va in gol in contropiede.

    Simplicio 5,5 Per il brasiliano una prestazione incolore con qualche sprazzo di lucidità, ma è troppo poco.

    Pjanic 5 Una punizione insidiosa da registrare. Il resto è noia: non sa incidere quando sarebbe l’uomo deputato a dare fantasia e cambio di ritmo.

    Lamela 4,5 E’ praticamente inesistente, il suo ricordo è legato ad azioni potenziali e mai compiute.

    Totti 5 E’ lo spettro del grande campione che tutti conoscono. Passaggi clamorosamente sbagliati e incredibile lentezza. L’unica palla illuminante che regala non viene sfruttata a dovere da Rosi e poteva valere il pareggio.

    Borini 6,5 Sembra l’unico superstite del cosidetto “progetto”. E non solo per il gol siglato, ma anche e soprattutto per il grande impegno profuso. Corre tanto e forse troppo dato che poi sotto rete non è sempre lucido.

    Greco 4,5 Entra e peggiora la situazione di una Roma allo sbando.

    Bojan Krkic 4 E’ incapace di far svoltare la sua squadra. Il suo ingresso, nonostante le potenzialità del calciatore, provoca solo ulteriore smarrimento.

    Luis Enrique 4 La sconfitta della Roma è prima di tutto la sua sconfitta. Una squadra incredibilmente involuta che nel giro di dieci giorni è tornata alle impasse di inizio stagione. Ritmi lenti, possesso sterile, timidezza sotto porta e imprecisione uniti ad una preoccupante fragilità difensiva. La sensazione è che la squadra non segua più il mister.

    HIGHLIGHTS CAGLIARI ROMA 4-2

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  • Cagliari Roma 4-2, i sardi affondano Luis Enrique

    Cagliari Roma 4-2, i sardi affondano Luis Enrique

    Un grande Cagliari asfalta una Roma inconsistente. Un 4-2 secco che boccia in modo inesorabile la banda di Luis Enrique. Una Roma messa male in campo, distratta e svagata che comunque riesce a creare svariate occasioni da gol, ma sotto porta è serata no. Il Cagliari da parte sua gioca la partita perfetta: squadra corta, difesa solida e attacco cinico, in due parole concretezza pura. Quel pragmatismo che manca ai giallorossi sotto ogni profilo.

    PRIMO TEMPO – Dopo 6 minuti di timido attacco romanista arriva il vantaggio cagliaritano con Thiago Ribeiro che dalla fascia converge verso il centro, supera in velocità Rosi e scaglia una bordata di destro che Stekelenburg riesce a deviare appena. Immediata la reazione disordinata della Roma che sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva al pareggio con Juan al 13′. La Roma non convince, ma attacca in modo confusionario mentre il Cagliari concede poco e riparte in modo velenoso anche grazie al disastroso posizionamento difensivo romanista.

    Al 34′ Pjanic tira un bolide su punizione che Agazzi non riesce a trattenere, sul rinvio goffo del portiere cagliaritano si avventa come un falco Fabio Borini che porta la Roma in vantaggio. Passano appena 7 minuti e uno strepitoso lancio di Cossu pesca Pinilla in mezzo all’area che supera con facilità Rosi e deposita in rete il 2-2.

    Cagliari Roma | © Enrico Locci/Getty Images

    SECONDO TEMPO – La seconda frazione di gioco si apre con un apparente equilibrio tra le due compagini, ma dopo appena 3 minuti di gioco ancora Thiago Ribeiro buca la retroguardia giallorossa che si fa cogliere impreparata in contropiede. Alla Roma non riesce nulla, il possesso di palla è sterile ed impreciso. Nonostante tutto la Roma crea svariate occasione con Borini, Pjanic e Rosi. Il Cagliari è insidioso in contropiede.

    Più passano minuti e più cresce il Cagliari e perde quota la Roma. La punizione finale e meritata è la rete del 4-2 di Ekdal al 47′ dopo una strepitosa azione di Ibarbo che si prende gioco di Juan saltandolo a ripetizione e mette dentro un pallone facile facile per il compagna che deve solo appoggiare in rete.

  • Cagliari Roma, Conti c’è, Pjanic in forse

    Cagliari Roma, Conti c’è, Pjanic in forse

    Cagliari e Roma si sfidano nel gelo del Sant’Elia in un match che mette in palio tre punti pesanti per entrambe le formazioni e che, a differenza di molte altre partite di Serie A, non rischia di essere rinviato a causa del maltempo. Gli isolani hanno bisogno di fare punti per dimenticare la sconfitta di San Siro contro il Milan e testare la valenza di un calciomercato che sulla carta sembrerebbe di alto profilo. I giallorossi, invece, devono uscire a tutti costi dal mini tunnel negativo in cui si sono infilati dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e il deludenet pareggio casalingo col Bologna.

    CAGLIARI – Mister Ballardini metterà in campo il consueto 4-3-1-2. Fra i pali Agazzi a dirigere la solita e solida difesa orfana, però, di Ariaudo e composta da Pisano, Canini, Astori e Agostini. A centrocampo l’unica novità sarà il capitano Daniele Conti schierato anche per le motivazioni che solitamente mette in campo contro la Roma. Al suo fianco il neoacquisto Daniele Dessena e il riconfermato Nainggolan al banco di prova dopo le trattative di trasferimento fallite. Dietro le punte il folletto Cossu a servire la velocità di Ibarbo e la potenza del nuovo arrivato Mauricio Pinilla, da cui ci si aspetta un grande apporto in zona gol.

    Daniele Conti | © Enrico Locci/Getty Images

    ROMA – Gli uomini di Luis Enrique si sistemeranno col consueto 4-3-1-2. Tra i pali l’inamovibile Stekelenburg. Sorperese al centro della difesa con Kjaer che dovrebbe sostituire Juan al fianco di Gabriel Heinze. Sulle fasce riconfermati Rosi a destra e Taddei a sinistra. A centrocampo Miralem Pjanic dovrebbe scendere regolarmente in campo avendo recuperato dall’infortunio, in agguato c’è Greco. Data l’assenza di De Rossi il perno davanti alla difesa sarà Fernando Gago e al suo fianco uno fra Greco, Perrotta e Simplicio col brasiliano in netto vantaggio. Dietro le punte capitan Totti con Lamela e la novità Bojan Krkic che dovrà sfruttare l’ennesima chance che il tecnico asturiano gli concede.

  • Verso Cagliari Roma, Pinilla vs Totti

    Verso Cagliari Roma, Pinilla vs Totti

    Il turno infrasettimanale valido per la seconda giornata del girone di ritorno della Serie A vede il Cagliari che ospita la Roma (mercoledì ore 20.45). I sardi vengono dalla cocente debacle col Milan a San Siro prima della quale, però, avevano infilato due ottimi pareggi con Juventus e Fiorentina e una bella vittoria casalinga contro il Genoa. La sconfitta coi rossoneri ci poteva stare e non compromette il buono stato di forma attraversato dai ragazzi di Ballardini.

    Dall’altra parte una Roma altalenante che aveva esordito nel 2012 battendo il Chievo, passando per la brutta gara sospesa col Catania e arrivando alla goleada col Cesena, per poi capitolare in Coppa Italia con la Juventus e raccogliere un misero pareggio in casa col Bologna nell’ultimo turno.

    Francesco Totti | © Paolo Bruno

    QUI CAGLIARI – Non ci sono grosse defezioni per mister Ballardini che dovrebbe riproporre il consueto 4-3-1-2. La difesa tutta gioventù e solidità sarà quella titolare. A centrocampo probabile il rientro di capitan Conti che contro la Roma vive sempre un match speciale e spesso riesce a bucare la squadra di papà Bruno e della sua città. Presente Nainggolan dopo che Cellino non lo ha lasciato partire per Torino sponda Juve. In formazione anche i neo acquisti Daniele Dessena e soprattutto Mauricio Pinilla come punta centrale. Dal cileno, appena prelevato in prestito dal Palermo, società e tifosi si aspettano moltissimo.

    QUI ROMA – La banda di Luis Enrique deve scontare le assenze dei lungodegenti Osvaldo, Burdisso e De Rossi ai quali potrebbe aggiungersi Miralem Pjanic a causa di un colpo ricevuto contro il Bologna. E’ pronto dunque il ritorno da titolare di Simone Perrotta che sembra in vantaggio su Simplicio. La triade d’attacco vedrà come al solito il capitano Francesco Totti ad agire dietro Fabio Borini ed Erik Lamela. Dunque ennesima esclusione per il talentino Bojan Krkic che non riesce a trovare spazi e sta fallendo ogni chance concessagli dal tecnico asturiano.

  • Calciomercato Lazio: gli sponsor di Honda + Krasic

    Calciomercato Lazio: gli sponsor di Honda + Krasic

    Dopo la cessioni di Giuseppe Sculli al Genoa e di Stendardo all’Atalanta solo l’acquisto del gioiellino uruguaiano Emiliano Alfaro può far sognare i tifosi biancocelesti. Un pò poco per le ambizioni di vertice della Lazio e così Igli Tare e Claudio Lotito sono al lavoro per rinforzare la squadra soprattutto a centrocampo.

    TRATTATIVA PER HONDA. La pole position del calciomercato Lazio non a caso è di un calciatore giapponese di nome Keisuke Honda . Il centrocampista classe 1986 in forze al CSKA di Mosca non ha solo un ottimo valore tecnico, ma porterebbe nella capitale anche molti sponsor piombati dal Giappone oltre ad una visibilità economicamente interessante per il club capitolino. Ci sono già stati contatti tra le due dirigenze e quella russa ha dichiarato che lascerebbe partire il suo gioiellino soltanto di fronte ad un’offerta di 14-15 milioni di euro, con pagamento immediato e cessione a titolo definitivo. Le richieste sono senza dubbio esose, ma indiscrezioni parlano di un Lotito scatenato che avrebbe già messo sul piatto ben 12 milioni. In ballo anche il passaggio di Carrizo in terra russa come contropartita, cosa che non sembra interessare al dg dei moscoviti Roman Babaev. La sostanza è che se la Lazio alzerà l’entità dell’offerta allora Honda sbarcherà a Roma, in caso contrario il club milionario sarà ben contento di tenere con se un giocatore di indubbia valenza.

    Milos Krasic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    IPOTESI KRASIC. Un altro nome emerso negli ultimi giorni è quello dell’insoddisfatto juventino Milos Krasic. Il serbo è completamente fuori dal progetto tecnico della Juventus di Conte ed è in cima alla lista cessione della Vecchia Signora. Il ds bianconero Giuseppe Marotta vorrebbe cedere l’ala bionda all’estero per monetizzare in modo adeguato la cessione di un calciatore pagato 15 milioni di euro solo un anno e mezzo fa. Il problema è che di offerte non se ne vedono all’orizzonte e dunque sta prendendo corpo l’ipotesi di un Krasic in biancoceleste in prestito con diritto di riscatto fissato per Giugno.

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  • Calciomercato Lazio si complica Dzagoev, Sculli verso il ritorno al Genoa

    Calciomercato Lazio si complica Dzagoev, Sculli verso il ritorno al Genoa

    Il mercato invernale biancoceleste è in fermento. La squadra è tornata alla vittoria contro l’Atalanta ma servono rinforzi per puntellare una rosa con ambizioni di vertice. Preso un talentuoso attaccante di grande prospettiva: uruguaiano classe 1988, Emiliano Alfaro, arrivato dal Liverpool di Montevideo per 3 milioni di euro. Ora però Igli Tare e Claudio Lotito cercano rinforzi a centrocampo.

    Giuseppe Sculli | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Il nome in cima alla lista dei desideri del club capitolino è Alan Dzagoev, 22enne trequartista in forze al CSKA di Mosca. La trattativa sembrava essere ad un buono stato, ma sono arrivate come una mannaia le smentite a ripetizione della dirigenza russa e del calciatore stesso. Prima Roman Babaev dg dei moscoviti ha dichiarato che Dzagoev “E’ un grande giocatore, è il presente ed il futuro del nostro club. Non abbiamo avuto ancor nessun contatto concreto con qualche club europeo – ha proseguito il dirigente russso –  ma non escludo che non sia sulla lista di qualche società. In ogni caso, ha un contratto con il Cska e resterà con noi”. La parola fine alla trattativa poi direttamente dalla bocca del gioiellino che chiude ogni speranza alla Lazio: “A Mosca sto bene e voglio restare, ma se proprio dovessi cambiare sceglierei la Spagna”.

    Archiviata la pista russa la Lazio pensa a risolvere la questione Giuseppe Sculli per il quale si prospetta un ritorno a Genova sponda rosssoblu. Il buon sangue che scorre tra Lotito e Preziosi ha permesso fino ad ora di intavolare con successo la trattativa: “Sculli è vicinissimo e credo che il suo ritorno sotto la Lanterna sia previsto in questi giorni” aveva detto il presidente genoano ieri aggiungendo che la formula sarebbe quella del prestito. L’ostacolo al trasferimento però si chiama Edy Reja che non ha intenzione di rinunciare al suo jolly di fascia. La contropartita Constant inoltre non interessa al tecnico goriziano. Inoltre il ds genoano Stefano Capozucca ha escluso lo stato avanzato della trattativa ricordando la volontà di Reja di tenere Sculli. La sensazione è che tutto passi per l’accordo tra i numeri 1 delle due società che notoriamente gestiscono in prima persona il calciomercato.

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  • De Rossi verso il sì, Sara e Gaia lo tengono a Roma

    De Rossi verso il sì, Sara e Gaia lo tengono a Roma

    Daniele De Rossi si sta avvicinando sempre di più alla proposta della Roma. Quei 9 milioni di euro offerti dal Manchester City di Roberto Mancini e soprattutto degli sceicchi potrebbero dunque ricevere un no grazie ufficiale nel giro di qualche giorno. La differenza di 3 milioni tra offerta giallorossa e inglese potrebbe essere colmata solo in minima parte dalla presunta ricapitalizzazione del club di 80 milioni di euro in arrivo il 30 gennaio in occassione dell’Assemblea degli Azionisti seconda quanto riportato da Il Romanista.

    Daniele De Rossi | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Il vero nodo della questione potrebbe essere invece legato alla vita privata del centrocampista giallorosso e all’appeal tecnico e progettuale della nuova guida della società che fa capo a James Pallotta e non più a Thomas Di Benedetto. Secondo indiscrezioni filtrate in ambiente vicino al n.16, infatti, la fidanzata di De Rossi Sarah Felberbaum non troverebbe di suo gradimento un trasferimento in quel di Manchester. L’attrice 31enne è nata a Londra da madre inglese e padre newyorkese, ma vive e lavora in Italia. Negli ultimi anni soprattutto è stata protagonista di molti ruoli nella fiction italiana e avrebbe bloccato il trasferimento.

    L’altro fattore che spingerebbe il Biondo di Ostia a rimanere in giallorosso è la figlia Gaia. Da quando è nata nel 2005 la vita del calciatore è cambiata con una maturazione che lo ha consacrato nel palcoscenico del grande calcio. Ma poi le vicende legate alla separazione dalla moglie Tamara Pisnoli hanno creato una situazione spiacevole che ha reso molto difficile a De Rossi vedere la figlia. Questa brutta pagina della vita personale del calciatore fuori dal campo ha coinciso con una vistosa flessione dentro al rettangolo di gioco. Per questo si ritiene che De Rossi difficilmente creerà una ulteriore distanza dalla figlia andando in Inghilterra.

    Dunque questione di cuore sì, per la Roma ma soprattutto per la figlia e la fidanzata. In aggiunta a queste importanti variabili c’è il progetto Luis Enrique che sta prendendo forma e una società forte e forse anche ricca che lo supporterà. Il tifo romanista è unico al mondo e De Rossi ha un rapporto speciale coi suoi tifosi. La sensazione è che “la parola fine la metteremo quando decideremo di rendere pubblico ciò a cui stiamo lavorando” citando De Rossi stesso nel post-partita di Catania-Roma.

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  • Luis Enrique blinda De Rossi aspettando Catania

    Luis Enrique blinda De Rossi aspettando Catania

    Luis Enrique scatenato nella conferenza stampa della vigilia della trasferta dei giallorossi in casa del Catania. Il tecnico asturiano si presenta in Sicilia con “grande fiducia” e con la voglia “di fare gioco ed essere il più cattivi possibile”. L’allenatore capitolino ammette che la squadra troverà un ambiente difficile soprattutto dopo quel 7-0 rifilato agli etnei durante l’era Spalletti. Ma ribadisce il suo ottimismo perchè anche se “la Sicilia è calda, c’è un’atmosfera bellissima ed è un ottimo posto per andare lì con fiducia”. L’ex Barcellona B riconosce che “ci saranno più difficoltà ma questo deve essere uno stimolo, un motivo in più per andare a fare una grande partita”.

    Luis Enrique | © Paolo Bruno/Getty Images

    DE ROSSI BLINDATO – Alle incalzanti domande dei cronista circa la situazione di stallo del rinnovo del centrocampista n.16 Luis Enrique fa notare come per prima cosa la situazione non abbia per nulla influito sulle prestazioni del calciatore che sono state di altissimo livello fino ad oggi. Il tecnico ha poi aggiunto che “quando De Rossi(ndr) firmerà finirà questo argomento e si faranno conferenze stampa noiosissime. Di che parleremo? – ha aggiunto il mister – Non dimentichiamo che è una situazione tra società e giocatore e tutti vogliono lo stesso, anche l’allenatore”.

    Intanto non è certa la presenza nell’undici titolare del Biondo di Ostia alle prese con problemi fisici. “De Rossi sta meglio – ha detto lo spagnolo – e ieri si è allenato normalmente e sta meglio. Oggi vedremo se potrà giocare”. In vista del match di campionato parole d’elogio anche per Francesco Totti che giocherà la terza partita da titolare in una settimana. Infatti “Francesco fisicamente è un giocatore fortissimo, sta ad alti livelli. Ieri ho parlato con lui e sta bene” ha dichiarato Enrique. Apprezzamenti anche per il gioiellino Bojan Krkic che il mister non ha visto  in calo con la Fiorentina, anzi ha potuto registrare una buona condizione del ragazzo del quale è contento soprattutto per il suo atteggiamento e comportamento ed è convinto che “farà sicuramente tanti gol”.

  • Roma, è iniziata l’era James Pallotta

    Roma, è iniziata l’era James Pallotta

    L’azionista di maggioranza della Roma, James Pallotta, è l’uomo del momento nell’ambiente giallorosso. In poco tempo la sua leadership ha sostituito quella di Thomas Di Benedetto che è ufficialmente il Presidente della Roma, ma che tra poco cederà la carica a Pallotta stesso. L’eccentrico uomo d’affari statunitense sta stupendo tutti coi suoi modi di fare curiosi e stravaganti. Meno timido del co-proprietario Di Benedetto, da quando ha preso il comando, caso strano, la squadra ha cominciato a girare e a fare risultati. In effetti Pallotta ha portato un pizzico di entusiasmo in più coi suoi tuffi in piscina e con le sue dichiarazioni d’amore nei confronti della Roma, e soprattutto verso Totti e De Rossi.

    James Pallotta | © Paolo Bruno/Getty Images

    PROGETTO E NUOVO MANAGER – Comunque Pallotta non è solo una curiosità da gossip calcistico, è un personaggio che vuole e sa come investire nel futuro della Roma. C’è la notizia, infatti, del lancio di un progetto concreto di rilancio del business-Roma. Per questo è stato appena ingaggiato un nuovo manager: Christoph Winterling, di nazionalità tedesca, che sarà il direttore commerciale e si occuperà del marketing del brand-AsRoma. Winterling ha già ricoperto un ruolo simile nel settore sportivo del marchio Adidas. Il suo compito sarà quello di ottimizzare i profitti di settori tipici del marketing sportivo sfruttando l’unicità dell’immagine della Roma e della città di Roma che gode un’invidiabile fama in tutto il globo. La costruzione del nuovo stadio rimane in cima alle priorità, ma si sta organizzando una serie di tour in Asia e negli Stati Uniti. Inoltre il canale tematico Roma Channel si trasformerà in network sportivo e si prevedono partner commerciali molto importanti con la possibilità di ricevere news sul cellulare e essere sempre aggiornati. La gestione di Trigoria sarà potenziata con la riorganizzazione del RomaStore interno e del Museo della Roma. Inoltre c’è la possibilità che gli allenamenti vengano aperti ai tifosi e che ci siano facilitazioni nella vendita dei biglietti. L’obbiettivo è anche quello di riavvicinare le famiglie alla Roma.

    IL NUOVO STADIO E DE ROSSI – L’avvento di Pallotta poi sta influendo sulle due questioni più spinose dell’inverno giallorosso. Per quella di campo, il rinnovo di Daniele De Rossi sembra più vicino con Pallotta stesso che ha dichiarato di aver convinto il centrocampista n.16 a firmare. Per la questione stadio la vicenda sta accelerando gli step. A breve sarà nominato un nuovo responsabile della sicurezza che si occuperà dei problemi interni allo stadio e delle relazioni diplomatiche per la costruzione. Da segnalare che Roma è candidata all’organizzazione delle Olimpiadi del 2020 e l’affaire stadio potrebbe rafforzare la posizione della città. E in arrivo poi, nell’ambito del prossimo cda della società, un aumento di capitale, nei tempi e vincoli della Consob. Cosa che permetterebbe alla Roma di migliorare l’offerta a De Rossi.

    Il progetto economico è dunque ambizioso e soprattutto c’è la volontà di reinvestire gli introiti del settore commerciale nel potenziamento della rosa. Il magnate americano sembra l’uomo giusto per la risalita del club giallorosso, ma anche per un guizzo del calcio italiano in declino, per questo andiamo a scoprire qualcosa sulla sua vita personale.

    CHI E’ PALLOTTA? – Pallotta è nato a Boston nel 1958 ed è vissuto nel North End, la Little Italy della città, precisamente in Hannover Street via principale e cuore pulsante del quartiere. La famiglia del padre ha origini romane mentre quella della madre ha le sue radici a Bari. Oggi vive a Weston negli States nella casa che ha costruito e che è stimata circa 21 milioni di dollari. Ha un’esperienza trentennale nel campo degli investimenti finanziari ed è Presidente dell’hedge fund Raptor Capital Management. Il suo patrimonio personale ammonta a quasi 1 miliardo di dollari. Ha già una grande esperienza in ambito sportivo essendo co-proprietario dei Celtics che nel 2008 ha portato alla conquista del titolo NBA di Basket, riponendo la squadra a livelli di vertice assoluto.

  • De Rossi “Roma, ho le idee chiare”. City e Real sempre in agguato

    De Rossi “Roma, ho le idee chiare”. City e Real sempre in agguato

    La macchinosa trattativa per il rinnovo contrattuale di Daniele De Rossi continua senza offrire ancora una soluzione chiara. Si sono susseguiti i vertici tra Franco Baldini, Walter Sabatini e l’agente del centrocampista Sergio Berti, ma lo status dell’operazione è in stallo. La presenza nell’ambiente giallorosso in questo ultimo periodo del futuro nuovo presidente, James Pallotta, potrebbe essere un segnale di conciliazione tra la Roma e il Biondo di Ostia. Quel che è certo è che la firma non è ancora arrivata e le sirene del Manchester City e del Real Madrid si fanno sempre più forti.

    Daniele De Rossi | © Paolo Bruno/Getty Images

    Nel post-partita di Roma-Chievo De Rossi stesso ha dichiarato che la standing ovation concessagli da Luis Enrique a pochi minuti dalla fine non era affatto un saluto ai suoi tifosi e che “non è legata al futuro ma perchè sono uscito per la prima volta in due anni. Continuo a non parlarne ed avere le idee sempre più chiare e continuo a lavorare con grandissima soddisfazione“.

    I DETTAGLI DELLE OFFERTE – Il numero 16 da parte sua ha sempre dimostrato l’attaccamento alla maglia e la volontà di rimanere, ma l’ostacolo economico potrebbe essere decisivo. La realtà è che la Roma mette sul piatto 6 milioni di euro fissi a stagione più altri due milioni “mobili” in conseguenza di obiettivi da raggiungere e bonus produttivi. Il Manchester City parte invece da una base di quasi 9 milioni circa fissi, con bonus e incentivi che non sono noti, ma si possono immaginare considerevoli date le possibilità economiche del club inglese. C’è tanta differenza. Si parla di almeno 3 milioni a stagione che moltiplicati per 5 anni di contratto diventano 15 milioni di euro per quella che sarà quasi sicuramente l’ultima firma della carriera da calciatore di De Rossi. Oltre a Roberto Mancini c’è anche il Real Madrid di Josè Mourinho che si è inserito con forza e offre cifre  di poco inferiori a quelle del City, ma ha dalla sua il blasone delle merengues.

    Dunque sembra essere ormai una questione soggettiva, anche perchè la Roma non può fare molto più di quanto ha proposto: De Rossi deve decide tra il cuore e la carriera. In ogni caso non sarebbe rinnegato dai suoi tifosi che lo amano e comprenderebbero una scelta difficile, ma troppo conveniente per essere scartata. Rimane la grave colpa della dirigenza giallorossa che non ha affrontato prima la questione del rinnovo e ora rischia di perdere a parametro zero un patrimonio da almeno 30 milioni di euro.

    Tra le mille voci che si rincorrono la sensazione è che nelle ultime ore stia prevalendo l’idea di un De Rossi in terra spagnola o inglese, col Real Madrid che sembra aver recuperato molto terreno. E’ vero però che una decisione così personale può avere virate repentine.