Autore: Leonardo Neri

  • Roma – Fiorentina, Totti speranza di Luis Enrique. Tornano Jovetic e Amauri

    Roma – Fiorentina, Totti speranza di Luis Enrique. Tornano Jovetic e Amauri

    Oggi pomeriggio per il recupero della 33esima giornata di Serie A, rinviata per la morte del giocatore del Livorno Piermario Morosini, scendono in campo Roma e Fiorentina. I giallorossi vengono dall’umiliante sconfitta contro la Juventus nel posticipo di domenica sera che ha complicato fortemente le ambizioni di Champions dei ragazzi di Luis Enrique (sesta posizione a 5 punti dai cugini laziali). I viola, invece, dopo l’incredibile successo in casa del Milan hanno preso un punticino in casa col Palermo e gettato alle ortiche una possibile vittoria contro l’Inter con il rigore sbagliato da Ljajic che ha lasciato l’amaro in bocca. La squadra di Delio Rossi infatti è in piena lotta per la retrocessione col minaccioso Lecce a -3 e il Genoa a -2.

    ROMA – Emergenza formazione in casa romanista, oltre ai soliti noti Juan, Burdisso, Cassetti e Simplicio si aggiungono gli squalificati Stekelenburg, Bojan e Lamela, quest’ultimo fermato per 3 giornate per lo sputo a Lichtsteiner. Fabio Borini è completamente recuperato dopo l’infortunio muscolare e poi l’influenza, che lo avevano bloccato e costretto a scendere in campo allo Juventus Stadium non in buone condizioni. Rispetto al match contro i bianconeri rientra dal primo minuto al centro della difesa Gabriel Heinze con Daniele De Rossi che tornerà nel suo ruolo naturale di mediano davanti alla difesa. Il Biondo di Ostia dovrebbe essere affiancato dagli altri titolari Pjanic e Marquinho con Gago relegato in panchina. Taddei a destra prenderà il posto di Rosi e Josè Angel agirà a sinistra. Dietro alle punte capitan Totti dopo l’esclusione dall’undici titolare contro la Juve ad assistere sicuramente Osvaldo e Borini. Curci tra i pali prenderà il posto di Stekelenburg. In panchina il tecnico spagnolo porta i giovani Pagliacelli e Tallo.

    Francesco Totti © Tullio M. Puglia/Getty Images

    FIORENTINA – I ragazzi di Delio Rossi dovrebbero scender in campo col 3-5-2. Il solito Artur Boruc fra i pali con Camporese, Natali e Nastasic a comporre il trio di centrali. Fluidificanti del centrocampo a 5 dovrebbereo essere a sinistra Cassani e a destra uno fra De Silvestri. A centrocampo non ci sarà Montolivo fermato da un problema muscolare, ci saranno invece Lazzari e Kharja più il dinamismo di Behrami anche se quest’ultimo soffre un’infiammazione al ginocchio che lo mette in dubbio. Ancora fuori Vargas, davanti rientrano dopo l’infortunio e la squalifica Jovetic e Amauri.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA – FIORENTINA

    ROMA (4-3-1-2): Curci; Taddei, Heinze, Kjaer, Jose Angel; Pjanic, De Rossi, Marquinho; Totti; Osvaldo, Borini.
    A disposizione: Pigliacelli, Rosi, Simplicio, Gago, Greco, Perrotta, Tallo.
    Allenatore: Luis Enrique.

    FIORENTINA (3-5-2) Boruc; Nastasic, Natali, Camporese; De Silvestri, Berhami, Kharja, Lazzari, Cassani; Jovetic, Amauri.
    A disposizione: Neto, Gamberini, Olivera, Marchionni, Salifu, Ljajic, Cerci.
    Allenatore: Delio Rossi.

  • Roma – Udinese 3-1, Osvaldo e Totti rilanciano la corsa Champions

    Roma – Udinese 3-1, Osvaldo e Totti rilanciano la corsa Champions

    Una bella Roma batte per 3-1 l’Udinese in modo inequivocabile. Gli uomini di Luis Enrique infatti hanno dominato per tutto il corso della gara concedendo all’Udinese un’unica occasione nel momento del gol. Una gara impostata sulla compattezza difensiva, novità assoluta in casa Roma, e sulla brillantezza in attacco. Dall’altra parte l’Udinese falcidiata dagli infortuni non è riuscita ad esprimere la consueta esplosività in contropiede e ha peccato di concentrazione nel pacchetto difensivo.

    Infatti dopo soli 8 minuti ha concesso un canale centrale a Osvaldo che, bravo e fortunato, ha insaccato dopo la ribattuta di Handanovic. La Roma ha continuato col pressing alto creando svariate occasioni anche grazie agli inserimenti di Marquinho e alle conclusioni di Totti. Il primo tempo però si è concluso con la doccia fredda del gol di Fernandes innescato splendidamente da Di Natale nell’unico errore giallorosso al minuto 47. Nella ripresa la Roma è leggermente calata senza abbandonare la pressione sugli avversari e la grande voglia di fare. Il palo di Osvaldo e la ghiotta occasione di Lamela sono stati soltanto i preludi del gol partita di Totti all’ 86′ che, dopo una splendida azione di Osvaldo, ha depositato in rete da zero metri. Con l’inerzia del match e un’Udinese senza energie è arrivato anche il 3-1 finale di Marquinho su cross del neontrato Bojan al minuto 92.

    Francesco Totti & Daniel Pablo Osvaldo| © Andreas Solaro/Getty Images

    PAGELLE ROMA

    Luis Enrique 6,5 La sua squadra è pragmatica e concentrata e lui, a differenza di Lecce, incita e sgomita come fosse in campo per caricare i suoi calciatori.

    Osvaldo 7,5 Segna il gol in apertura e porge l’assist perfetto a Totti che regala i 3 punti nel finale. Nel mezzo una partita di grande corsa, qualità e innumerevoli duelli vinti coi difensori avversari.

    Totti 7 E’ il match winner con un gol impossibile da sbagliare, ma durante tutta la gara dispensa classe con lanci e aperture al bacio ritrovando la voglia di calciare da fuori area.

    Marquinho 7 Oltre al bel gol fa vedere perfetti tempi di inserimento, percussioni ad alta velocità, passaggi smarcanti e tanta voglia di correre e farsi notare.

    Gago 5 Gioca un match all’insegna del disordine tattico. Pressa furiosamente, ma da solo e con una foga che toglie soltanto lucidità. Infatti poi sbaglia semplici appoggi e letture di gioco.

    Lamela 4,5 E’ irriconoscibile. Vaga per il campo cercando un’illuminazione che non arriva mai tra stop  errati e passaggi in ritardo. Squilla una volta su punizione e un’altra su azione, ma Handanovic c’è. La classe non basta.

    Jose Angel 4,5 E’ il peggiore in campo. Difficile trovare in Serie A un giocatore capace di abbinare così poca personalità a così tante giocate sbagliate.

    Stekelenburg 6; Kjaer 6; De Rossi 6; Taddei 6; Pjanic 5; Bojan 6,5

    PAGELLE UDINESE

    Guidolin 5,5 Giustificato dalle troppe assenze. Comunque l’Udinese è lontanissima dal rullo compressore di qualche tempo fa. Manca brillantezza atletica e tasso tecnico oltre a qualche fragilità piscologica e difensiva su cui bisognerà lavorare.

    Handanovic 6,5 Nonostante non sia impeccabile in più di un’uscita, effettuta belle parate nel primo tempo e fa due miracoli nel secondo su Osvaldo e Lamela..

    Di Natale 6 Regala un assit fantastico a Fernandes per l’ 1 a 1, poi perde il pallone fondamentale che porta al vantaggio romanista. Nel mezzo non si vede nenche l’ombra del fuoriclasse che tutti conoscono e che soffre di solitudine lì davanti e di astinenza da palle giocabili.

    Fernandes 6 Partita di grande sostanza e poca qualità condita da un bel gol arrivato grazie ad un inserimento intelligente

    Domizzi 5 Dovrebbe essere il leader difensivo, ma insieme a Danilo e Coda si fa costantemente anticipare dalle punte romaniste che sfuggono da tutte le parti.

    Abdi 4,5 Ha il difficile compito di mezza punta dietro a Di Natale e non lo aiuta mai. Non si propone per ricevere il pallone e quando ne è in possesso non sa cosa fare.

    Coda 5; Danilo 5; Pereyra 5,5, Pasquale 6; Pinzi 5,5, Asamoah 5; Barreto s.v

    Video Roma – Udinese 3-1

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  • Roma – Udinese, probabili formazioni. Totti vs Di Natale

    Roma – Udinese, probabili formazioni. Totti vs Di Natale

    La 32esima giornata di Serie A offre lo spettacolo di Roma – Udinese (mercoledì ore 20.45), una gara che può decidere senza appello le sorti europee dei due club.

    La Roma eternamente discontinua deve smaltire la batosta presa a Lecce e tentare di sfatare la convinzione, ormai quasi assodata, che il nuovo progetto non è soltanto una suggestione, ma una strada concreta. Gli uomini di Luis Enrique, in sesta posizione a 47 punti, devono sfruttare l’ennesimo ultimatum per agganciarsi ad un terzo posto che dice Champions, ma che risulta lontanissimo. Soprattutto perchè, se la matematica ancora non condanna (7 punti di distanza dalla Lazio), la Roma invece sembrerebbe non avere la forza per farcela.

    Dall’altra parte c’è un’Udinese alla riscossa che dopo le difficoltà trovate a Siena e a Palermo è tornata alla vittoria casalinga contro il Parma e ha rilanciato le proprie ambizioni di terzo posto. Gli uomini di Guidolin stazionano infatti in quarta posizione con 51 punti e a solo tre lunghezze dalla Lazio.

    Francesco Totti & Antonio Di Natale © Dario Panato/Getty Images

    ROMA – I giallorossi ritrovano dal 1′ il capitano Francesco Totti e il regista Miralem Pjanic. Bojan e Lamela si giocano in ballotaggio il posto in attacco al fianco di Osvaldo. Tra i due giovani, a segno contro il Lecce, sembra nettamente in vantaggio lo spagnolo. In difesa poche variazioni con reinserimento di Taddei al posto di Rosi sulla fascia destra. Dall’altra parte confermato Jose Angel nonostante le deludenti prestazioni. Lunga la lista degli indisponibili: Burdisso, Juan, Lobont, Borini, Cassetti, Simplicio, Greco.

    UDINESE – Anche per Guidolin ci sono molto assenti. Il tecnico friulano deve infatti rinunciare agli infortunati Badu, Isla, Basta, Floro Flores, Fabbrini e Benatia, Ferronetti è in dubbio. Perciò formazione quasi obbligata quella dell’Udinese col solito Handanovic fra i pali dietro Coda, Danilo e Domizzi. A centrocampo torna Pereyra con Pazienza in ballottaggio con Fernandes. La sfida si rinnova sulla sinistra tra Armero e Pasquale. Mentre nel ruolo di trequartista alle spalle di Totò Di Natale ci sarà spazio per Abdi.

    PROBABILI FORMAZIONI ROMA – UDINESE

    ROMA (4-3-1-2) Stekelenburg; Taddei, Kjaer, Heinze, Jose Angel; Gago, De Rossi,Pjanic; Totti; Bojan, Osvaldo.
    A disposizione: Curci, Rosi,Viviani, Marquinho, Perrotta, Lamela, Piscitella.
    Allenatore: Luis Enrique.

    UDINESE (3-5-2) Handanovic; Coda, Danilo, Domizzi; Pereyra, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Armero,  Abdi; Di Natale.
    A disposizione: Padelli, Ferronetti, Ekstrand, Pasquale, Fernandes, Torje, Barreto.
    Allenatore: Guidolin.

  • Goleada Roma, Novara travolto 5-2

    Goleada Roma, Novara travolto 5-2

    Il lunch match tra Roma e Novara della 30esima di Serie A vede il successo dei giallorossi in rimonta per 5 a 2. Una partita costellata da molti errori da parte delle due squadre e anche della terna arbitrale, una Roma come al solito molto svagata in difesa sfrutta un Novara catenacciaro che non sembra in grado di raddrizzare una stagione fallimentare per convinzione e qualità della rosa. Nonostante tutto i piemontesi tengono vivo il match insidiando il risultato con qualche squillo.

    L’avvio nella pentola bollente dell’Olimpico è sotto il segno dei ritmi bassi con la Roma che trotterella con la palla tra i piedi. Così dopo un pericoloso tiro cross di Osvaldo, al 17′ l’Airone Caracciolo si avvita splendidamente su un cross di Jeda e anticipando De Rossi di testa realizza il gran gol del vantaggio piemontese. La risposta di una Roma disordinata, però, non si fa attendere e al 25′ Marquinho pareggia di testa su cross di Bojan sfruttando la totale solitudine in mezzo all’area. Il Novara non è brillante e pensa solo a difendersi, ma la Roma non fa meglio col classico possesso sterile. Al 34′ così arriva il gol del 2 a 1 giallorosso da palla inattiva: calcio d’angolo di Totti e Osvaldo ancora una volta solo in piena area batte di testa Ujkani. Il primo tempo si conclude con la Roma in lieve crescita e tanti passaggi sbagliati da entrambe le parti con un Novara che da la sensazione di poter mettere in difficoltà la Roma con semplice lanci lunghi.

    Osvaldo e Bojan © Paolo Bruno/Getty Images

    Il caldo si fa sentire per gli uomini di Luis Enrique che cominciano la seconda frazione di gioco in affanno con un Novara redivivo che si rende pericoloso con Caracciolo ancora una volta. Poi lo snodo della partita al 56′ con Simplicio che dopo una percussione centrale sfrutta un batti e ribatti e gela il neoentrato Fontana con un delizioso cucchiaio: è 3 a 1. La partita sembra in discesa per i giallorossi che trovano molti spazi nella disastrosa retroguardia del Novara tant’è che al 63′ Bojan sfrutta una prateria sulla destra si presenta davanti a Fontana e fa 4 a 1 con freddezza. Il gol dello spagnolo sembrerebbe aver ucciso la partita, ma la fragilità difensiva della Roma la riapre: è Taddei che regala un assit a Caracciolo che serve Morimoto che al 78′ accorcia le distanze e riporta i suoi sul 4 a 2. Il Novara però non ne ha più e la Roma è in controllo del match. Al 92′ c’è gloria poi per il neoentrato Lamela che fissa il punteggio sul 5 a 2.

    LE PAGELLE

    ROMA

    Luis Enrique 5,5 Il risultato abbondante potrebbe nascondere le inammissibili lacune difensive che invece sono il vero problema della Roma.

    Bojan 7 E’ l’uomo più in palla della Roma. Quando accelera è imprendibile, salta uomini come birilli e riesce a essere lucido nelle giocate di rifinitura. Il gol legittima una bella prestazione.

    Osvaldo 6,5 Non è molto brillante, ma segna ed è questo che conta per un attaccante.

    Marquinho 6,5 E’ fra i migliori della Roma, segna, corre e si propone con discreta qualità.

    Simplicio 6 Partita anonima. Sembra un fantasma fino al momento del delizioso gol.

    Totti 5,5 Il capitano non è in forma e sbaglia qualche appoggio non da lui. Di positivo c’è qualche sventagliata alla sua maniera, ma fa troppi errori e non trova più la porta.

    De Rossi 5,5 Nel nuovo ruolo di centrale difensivo ha più di un problema. Caracciolo lo anticipa sullo 0-1 e in generale balla insieme a Kjaer contro un Novara che attacca con due uomini e sfrutta una Roma messa male dietro.

    Kjaer 5 Come al solito soffre tantissimo la tattica difensiva di Enrique, ma abbina una costante insicurezza e irruenza negli interventi.

    Stekelenburg 6; Taddei 5,5; Jose Angel 5; Gago 5,5; Lamela 6

    NOVARA

    Tesser 5 La sua squadra è ormai condannata alla retrocessione, ma questo non giustifica l’atteggiamento e lo schieramento rinunciatario.

    Caracciolo 6,5 Realizza un grandissimo gol e si batte per tutta la partita contro l’intera difesa romanista.

    Jeda 6 Insieme all’Airone attacca la Roma sgusciando ai difensori in più di una occasione ma non è supportato dalla squadra.

    Jensen 6 Partita di grande sostanza e ordine a centrocampo.

    Morganella 6 Difende molto bene sulla sua fascia di competenza, ma probabilmente gli ordini di scuderia gli impediscono di spingere.

    Lisuzzo 4,5 Insieme agli altri due centrali combina solo disastri. Non marca mai l’avversario sulle palle inattive, sbaglia spesso il posizionamento del fuorigioco e tra l’altro fallisce il gol dell’ipotetico 2 a 2 a fine primo tempo.

    Ujkani 6; Fontana 5,5; Paci 4,5; Garcia 4,5; Gemiti 6; Porcari 5; Pesce 5,5

    VIDEO ROMA – NOVARA 5-2

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  • A pranzo con Roma – Novara, out Pjanic gioca Simplicio

    A pranzo con Roma – Novara, out Pjanic gioca Simplicio

    Tra Roma e Novara una sfida contro la matematica nel lunch match di domenica (ore 12.30). Sulla sponda giallorossa la battaglia contro l’aritmetica si gioca per un arduo terzo posto che vorrebbe dire Europa che conta. Su quella piemontese la posta in palio è più alta, qui ci si gioca la permanenza in Serie A. Due partite nella partita ugualmente difficili e determinanti considerando che la prossima stagione delle due squadre potrebbe essere molto diversa. Tre punti pesantissimi e due tecnici sotto stretta osservazione con rose ormai risicate dopo una stagione logorante. Il teatro dello stadio Olimpico vede una Roma favorita per il fattore casa e per la buona striscia di 6 punti in tre partite di cui la sconfitta a San Siro contro il Milan ha però evidenziato tutta la fragilità difensiva degli uomini di Luis Enrique. Per il Novara 7 punti nelle ultime 3 e la voglia di giocarsela fino in fondo quantomeno per non diventare lo sparring partner domenicale.

    Simplicio titolare Roma Novara | © Getty Images

    PROBABILE FORMAZIONE ROMA. Luis Enrique si affida al suo inamovibile 4-2-3-1 alla catalana, almeno nelle intenzioni. Stekelenburg tra i pali con l’abbassamento di Daniele De Rossi sulla linea dei difensori accanto a Kjaer considerando la squalifica di un turno per Heinze e i lungodegenti Juan, Burdisso e Cassetti. Sulle fasce Taddei a destra  e Jose Angel a sinistra, quest’ultimo in ballotaggio con Rosi che nel caso scambierebbe fascia col brasiliano. A centrocampo Gago farà il vice De Rossi davanti alla difesa. Miralem Pjanic non recupera dall’affaticamento muscolare e Luis Enrique ha deciso di affidarsi a Simplicio. A completare il terzetto Marquinho riconfermato dopo le recenti buone prestazioni. Sulla trequarti recuperato capitan Tottiche agirà alle spalle di uno fra Lamela e Bojan ( lo spagnolo appare in vantaggio) e di Osvaldo sicuro di un posto anche per l’inforrtunio di Borini.

    PROBABILE FORMAZIONE NOVARA. Attilio Tesser scenderà in campo con un singolare 5-3-2. Ujkani è il portiere titolare dietro ai tre centrali che saranno Paci, Lisuzzo e Garcia. Fluidificanti nella difesa a cinque saranno Gemiti a destar e Morganella a sinistra. A centrocampo c’è la pesantissima assenza di Marco Rigoni che sconta un turno di squalifica. Dunque giocheranno Pesce, Jensen e Porcari. Nel reparto offensiva altra assenza di peso per i piemontesi con Mascara che si è fermato per un problema alla caviglia e si aggiunge agli indisponibili Ludi, Marianini e Da Silva. In attacco ci sarà così il tandem Caracciolo-Jeda.

    ROMA NOVARA FORMAZIONI
    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Kjaer, De Rossi, José Angel; Simplicio, Gago, Marquinho; Osvaldo, Totti, Bojan. A disp.: Curci, Cicinho, Rosi, Viviani, Perrotta, Piscitella, Lamela. All.: Luis Enrique.
    Novara (5-3-2): Ujkani; Morganella, Paci, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Jensen; Caracciolo, Jeda. A disp.: Fontana, Centurioni, Rinaudo, Mazzarani, Radovanovic, Rubino, Morimoto. All.: Tesser.

  • Roma, Borini e Pjanic out contro il Novara

    Roma, Borini e Pjanic out contro il Novara

    L’anticipo domenicale della 30esima giornata di Serie A vede la Roma contro il Novara nel teatro dello Stadio Olimpico (ore 12.30). I ragazzi di Luis Enrique sognano un terzo posto valido la Champions League lontanissimo, ma ancora aritmeticamente raggiungibile considerando i 7 punti di distanza dai cugini laziali. L’imperativo è crederci e provarci pensando ad un calendario favorevole e alla voglia di dare una svolta nel finale di una stagione fin qui molto deludente.

    Altro stimolo per la truppa capitolina è la conferma di un progetto ambizioso e complicato. La dirigenza è stata chiara: a partire dall’allenatore tutti gli uomini in rosa dovranno dimostrare in queste partite che mancano di meritare di indossare la maglia giallorossa anche nella prossima stagione. Da parte sua il Novara è in una situazione disperata sull’orlo del baratro che porta nella serie cadetta. Anche qui l’unico appiglio è la matematica per cercare di entrare in campo con dignità e determinazione. Gli 8 punti di distacco col Parma quart’ultimo sembrano una montagna invalicabile, ma i piemontesi hanno il dovere di tentare anche nel rispetto di una tifoseria che è sempre stata vicina alla squadra. I 7 punti conquistati nelle ultime tre partite danno un piccolo spiraglio di speranza e quello stimolo per andare a Roma con coraggio.

    Fabio Borini © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    QUI ROMA – La Roma deve fare a meno di Borini fuori per 2 o 3 settimane. Osvaldo sembra aver recuperato dalla distorsione alla caviglia presa in allenamento così come il compagno di reparto Francesco Totti che sarà a disposizione del tecnico asturiano. Cattive notizie arrivano da Pjanic che sarà invece indisponibile. Simplicio e Marquinho in pole per sostituire il bosniaco. In difesa data la squalifica di Heinze e gli infortuni di Juan e Burdisso sarà abbassato tra i centrale De Rossi al fianco di Kjaer.

    QUI NOVARA – Ennesima tegola per Attilio Tesser che oltre a Ludi, Marianini e Da Silva dovrà rinunciare a Giuseppe Mascara contro la Roma. L’assenza dell’ex Napoli e Catania si aggiunge all’altra pesante di Marco Rigoni che sconta un turno di squalifica. Dunque la coppia d’attacco sarà presumibilmente composta da Caracciolo e Jeda.

  • Roma, Sabatini prepara il colpo Paulinho

    Roma, Sabatini prepara il colpo Paulinho

    Siamo molto vicini all’acquisto di un giocatore che fa parte del pacchetto di giocatori di qualità che dobbiamo prendere per rinforzare la rosa”Con queste parole il ds della Roma Walter Sabatini tiene col fiato sospeso la platea del tifo giallorosso. I capitolini non riescono a dare continuità ai propri risultati e in definitiva il progetto stenta a decollare. I nodi tattici da risolvere sono molti, ma la convinzione più diffusa nell’ambiente è che per attuare un ambizioso schema di gioco qual è quello di Luis Enrique servono grandi interpreti. Giocatori di grande livello nei ruoli chiave che la Roma ad oggi non ha. E allora il talentuoso dirigente sta già architettando la costruzione della nuova rosa, primo tassello questo fantomatico mister X.

    CONOSCIAMO PAULINHO – Tra i tanti nomi che occupano le pagine del taccuino di Sabatini (su tutti Isla dell’Udinese e Bastos dell’Olympique Lione) quello più vicino e più conforme alle sue dichiarazioni potrebbe arrivare dal Brasile e si chiama Paulinho. Il centrocampista classe 1988 è già da tempo sotto osservazione della Roma che la scorsa estate non riuscì ad ingaggiarlo causa la mancata cessione di Barusso e nessun posto disponibile per extracomunitari. Stavolta però tutto fa pensare che il giocatore del Corinthians possa vestire la casacca giallorossa. E’ infatti un pallino del ds e la Roma sta cercando un centrocampista di qualità e prospettiva che sia molto duttile. Il ragazzo di San Paolo infatti pur avendo una ottima tecnica individuale da centrocampista offensivo può ricoprire anche i ruoli difensivi di centrale ed esterno. Le sue esperienze europee in Lituania e Polonia gli hanno fatto saggiare sprazzi di calcio continentale e sarebbe entusiasta di giocare in una squadra come la Roma e in un importante campionato come quello italiano. Tanto più che la piazza capitolina è da sempre una fucina di talenti brasiliani e anche Antonio Carlos Zago gli ha consigliato il trasferimento nella capitale. Paulinho è considerato fra i due centrocampisti più promettenti del panorama carioca (l’altro è Lucas) ed ha già esordito con la Nazionale maggiore. Col Corinthians vanta 62 presenze corredata da 12 reti, squadra con la quale ha conquistato il campionato brasiliano nel 2011.

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images

    QUESTIONE ECONOMICA – Il prezzo del cartellino di Paulinho si aggira attorno ai 6 milioni di euro, ma la proprietà è multipla. Infatti il 45% è detenuta dal fondo d’investimento Pao de Açucar, un altro 45% dal  Banco BMG e il restante 10% dal Corinthians. Il contratto col club scade nel Giugno 2014 e l’unico timore è che ci possano essere intoppi nella trattativa da portare avanti con più parti, ma è nota l’abilità di Sabatini in queste situazioni. Per portarlo a Roma il ds deve superare la concorrenza di Valencia e Paris Saint Germain sulle quali ha già un buon margine di vantaggio.

    COLLOCAZIONE TATTICA – Come detto Paulinho è un centrocampista offensivo di grande duttilità. Nella Roma di oggi il suo ruolo naturale sarebbe quello di vice Pjanic, cioè mezz’ala sinistra con capacità di regia in impostazione del gioco e di inserimento in quella offensiva. Considerando la sua abilità nel dribbling e la spiccata rapidità potrebbe giocare anche come esterno di centrocampo, ma in emergenza anche di difesa grazie al suo fisico agile con 71 kg di peso e 180 cm di altezza. Senza dubbio potrebbe svolgere anche il ruolo di mezz’ala destra come vice-Gago potendo contare però su una minore abilità nell’interdizione. Il ruolo di scudo come mediano davanti alla difesa come gioca De Rossi gli si addice meno, ma i suoi estimatori sono pronti a scommettere su una sua buona resa anche in questo delicato ruolo, ricordando che ha giocato anche come centrale di difesa.

    La scheda

    Nome e Cognome: José Paulo Bezerra Maciel Júnior
    nome d’arte: Paulinho
    Data di nascita: 25/07/1988
    Ruolo: centrocampista centrale, esterno di fascia
    Nazionalità: brasiliana
    Squadra d’appartenenza: Corinthians
    Dicono di lui: è il centrocampista brasiliano più promettente insieme a Lucas

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  • Roma ad un passo da Dodò

    Roma ad un passo da Dodò

    La Roma ritrovata dopo le due vittorie con Palermo e Genoa pensa ora al Milan e al treno Champions League, ma come di consueto il ds Walter Sabatini lavora sul mercato in vista di un futuro competitivo.

    Il nuovo nome è quello di José Rodolfo Pires Ribeiro in arte Dodò. Terzino sinistro classe 1992 in forza al Corinthians e presente nel gruppo del Brasile Under 20. L’accordo col giocatore sarebbe stato già raggiunto dalle parti e mancherebbero soltanto le firme. Il ragazzo secondo indescrezioni giornalistiche sarebbe  sbarcato a Roma nella giornata di oggi per concludere l’intesa. Il giocatore avrebbe dichiarato su internet “non sono sicuro se rimarrò al Corinthians”.

    Walter Sabatini | foto dal web

    CONOSCIAMO DODO’. Calciatore di fascia dal piede mancino che può ricoprire i due ruoli di esterno basso e alto. Le sue caratteristiche principali sono una ottima tecnica individuale unita ad una spiccata rapidità ed un fisico brevilineo con 77 cm di altezza per 69 kg di peso. Nonostante la giovane età (20 anni) ha dimostrato già una buona personalità ed esperienza nell’interpretare il ruolo di terzino soprattutto.

    Tutte qualità che anche un club come il Manchester United aveva notato qualche tempo fa provando ad opzionare il ragazzo. Poi però l’affare è sfumato. La Roma invece sembra intenzionata a portarlo alla corte di Luis Enrique anche perchè nel giocatore si ritrova il profilo richiesto da Sabatini per il mercato giallorosso. E cioè giovane di prospettiva ma con un curriculum già di alto livello. Infatti Dodò ha vinto il Mondiale Under 17 disputato in Cile nel 2009 e ha collezionato 3 presenze con la Nazionale minore brasiliana Under 20. A livello di club il terzino sinistro non ha trovato grandissimo spazio nel Corinthians con appena 4 presenze nella stagione 2009/2010. Quando invece è passato in prestito al Bahia nella stagione in corso è diventato subito titolare inamovibile collezionando 15 presenze nel Brasilerao con un gol all’attivo, fino all’infortunio del 16 Novembre.

    La rottura del legamento crociato del ginocchio destro lo ha tenuto fermo fino ad oggi e si prevede il rientro in campo per Maggio. Intanto Dodò  sta svolgendo la riabilitazione all’interno delle strutture del Corinthians, e come le indiscrezioni riportano il “nuovo Roberto Carlos” si troverebbe a Roma. Chissà che non sia l’ennesimo colpo alla Sabatini.

    La scheda
    Nome e Cognome Josè Rodolfo Pires Riberio
    nome d’arte Dodò
    Data di nascita 6/02/1992
    Ruolo terzino destro
    Nazionalità brasiliana
    Squadra d’appartenenza Corinthians
    Dicono di lui: Roberto Carlos “sarà il mio erede”

    Video Dodò le migliori azioni del nuovo acquisto Roma
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  • Roma – Lazio 1-2, le pagelle. Mauri uomo derby, Borini generoso

    Roma – Lazio 1-2, le pagelle. Mauri uomo derby, Borini generoso

    Un derby palpitante quello vinto dalla Lazio per 2-1 contro una Roma generosa ma pasticciona. I ragazzi di Reja hanno sfruttato l’episodio iniziale del rigore con espulsione per impostare una partita di copertura e concentrazione con poche sbavature difensive. Il resto lo hanno fatto i simboli biancocelesti in grande forma: Klose ha procurato il rigore che Hernanes ha realizzato, Mauri ha insaccato il gol vittoria su punizione di Ledesma. I giallorossi, sfortunati e messi male nell’occasione chiave ad inizio gara, hanno fatto vedere un grande orgoglio e la voglia di non mollare mai, ma hanno comunque evidenziato le solite beghe difensive e di concentrazione.

    PAGELLE ROMA.

    Luis Enrique 5 La partita gira subito malissimo e l’episodio iniziale ne condiziona tutto l’andamento, ma sia il rigore che il 2 a 1 nascono da errori ormai ripetuti troppe volte nel corso della stagione. Impreparato.

    Borini 7 Riaccende le speranze romanista con un gol da rapace nel momento più nero del match. E’ un leone in mezzo al campo e sembra non sentire la fatica. Generoso.

    De Rossi 6,5 La sua presenza come scudo davanti alla difesa è troppo importante per la squadra. Catalizza il gioco e spezza le incursione avversarie con lucidità e carisma. Imprescindibile.

    Totti 6,5 Da vero capitano si batte con coraggio. Prende una marea di falli e cerca di dare geometrie ma non è facile con l’uomo in meno attaccare ad organico completo e trovare le vie della pericolosità. Garanzia.

    Bojan 6,5 (dal 32′ s.t.)  Entra e scuote la Roma con vivacità e due percussioni insidiose, una porta una punizione insidiosa, l’altra un fallo da giallo del già ammonito Biava, ma Bergonzi non vede.

    Marquinho (dal 12′ s.t.)  Sostituisce Pjanic e fa meglio del bosniaco con una buona spinta sulla sinistra e qualche interessante cross.

    Juan 6 La sua partita è fatta di alti e bassi. Sul rigore si fa superare da Klose in velocità ma la disposizione della linea difensiva lo danneggia enormemente. Sul 2-1 di Mauri liscia il colpo di testa e lascia il laziale libero di battere a rete. Nel mezzo una partita di classe e sostanza. E’ miracoloso su Hernanes sventando il quasi certo 3 a 1. Innervosito dai cori razzisti della Curva Nord.

    Pjanic 5,5 Non entra nel vivo del match fin quando si fa male. Non riesce ad incidere anche per la fatica dell’uomo in meno senza però commettere errori marchiani, ma ancora una volta ci si aspetterebbe di più dal suo talento.

    Lobont 5,5 (dal 10′ p.t.) Entra a freddo e non può nulla sul penalty. Per il resto della gara una sola facile parata e il gol della vittoria il quale solo un grande colpo di reni sventerebbe.

    Stekelenburg 5 La sua partita dura 7 minuti. La colpa in realtà è della difesa romanista scriteriata e della bravura di Klose.

    Jose Angel 5 Ennesimo bocciatura per un giocatore ancora oggetto misterioso. Quando prova a spingere sulla fascia arrivato nella zona calda puntualmente si ferma e ricomincia da dietro. In difesa insicurezza costante.

    Heinze 5 L’argentino ci mette la solita grinta, ma sbaglia il passaggio che innesca il rigore ed espulsione. Non è aiutato dalla brutta fase difensiva di Luis Enrique, ma si dimentica di impartire le marcature sul calcio piazzato che decide il match.

    Taddei 5 Non ha la solita brillantezza in entrambe le fasi. Sulla rete di Mauri partecipa colpevolmente alla immobilità della difesa.

    Simplicio 5 Sbaglia il passaggio che innesca il possibile contropiede del 3 a 1 laziale rimediato da Juan. Il resto è una continua ricerca della posizione in mezzo al campo senza grande gamba e fantasia.

    Stefano Mauri © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    PAGELLE LAZIO.

    Reja 6,5 La sua Lazio conferma il trend del campionato fatto di solidità e concretezza. Non esprime un gioco frizzante ma fa sempre le cose giuste con concentrazione e determinazione. Gli episodi aiutano a prendere i tre punti. Così si arriva in Champions.

    Hernanes 7 Prima imbecca Klose che prende il rigore poi lo trasforma con freddezza. In mezzo al campo è il vero regista della Lazio e non smette mai di correre. Solo un grande recupero di Juan gli nega la gioia della doppietta. Fondamentale.

    Klose 7 Con un’unica giocata praticamente segna il Derby in favore della Lazio: la zampata che toglie la palla dalle braccia di Stekelenburg e lo spinge al fallo è da fuoriclasse universale che ha mantenuto l’umiltà e la forma per lottare su ogni palla anche quando di giocabili ne arrivano poche. Decisivo.

    Mauri 7 E’ l’ago della bilancia tattica che per tanto tempo è mancato alla Lazio. Trova un gol in spaccata con il pezzo migliore del suo repertorio: l’inserimento in area. Ritrovato.

    Ledesma 6,5 Fa un grande lavoro oscuro in mediana e pennella la punizione del gol partita dimostrando ancora una volta di avere quantità e qualità.

    Gonzales 6,5 E’ il maratoneta della Lazio. Corre e pressa ma se vede lo spazio prova a infilarsi negli spazi per fare male in zona gol.

    Dias 6,5 Il suo gioco è talvolta irruento, ma il risultato è che nella sua zona non si passa mai.

    Marchetti 6 E’ praticamente inoperoso.

    Matuzalem 6 Dei due mediani è quello che si dovrebbe proporre di più, ma non sempre ha la gamba per sprintare in avanti e dunque preferisce tenere la posizione.

    Garrido 6 Partita di grande ordine per il terzino sinistro che non concede nulla sulla fascia di competenza nonostante spinga molto poco.

    Biava 5,5 Insieme a Dias forma il valico difensivo, ma a differenza del collega commette qualche fallo plateale di troppo e l’arbitro lo grazia dal rosso.

    Scaloni 5,5 Lui il rosso lo prende, ma a poco dalla fine e dopo una partita di grande generosità e concentrazione difensiva.

    HIGHLIGHTS ROMA -LAZIO 1-2

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  • Roma – Lazio 1-2, il derby parla biancoceleste

    Roma – Lazio 1-2, il derby parla biancoceleste

    Un derby anomalo ed emozionante regala la vittoria alla Lazio contro una bella Roma. Decisivo il rigore trasformato da Hernanes dopo 10 minuti seguito dal pareggio di Borini al 16′ e il raddoppio definitivo di Mauri al 59′. La Roma ha giocato 75 minuti in dieci uomini mantenendo sempre la partita in bilico e capitolando soltanto su una giocata in seguito ad un calcio piazzato. I giallorossi comunque hanno manifestato i soliti problemi di disorganizzazione difensiva e scarsa concentrazione nella propria area gettando alle ortiche un grande sacrificio profuso per rimediare all’inferiorità numerica. I biancocelesti invece possono gioire dopo una partita da subito in discesa ma niente affatto facile e giocata con grande ordine e determinazione. Edi Reja può dunque esultare sotto la Nord e godersi il terzo posto in solitaria.

    IL PRIMO TEMPO. Pronti via e la Roma comincia con una discreta intensità e Borini dopo 4′ minuti scappa via a Biava che lo stende, il fallo è fischiato ma il giallo non arriva. Passano soltanto 7 minuti e Heinze sbaglia un appoggio facile in costruzione di gioco innescando il 3 contro 2 per la Lazio, Hernanes lancia Klose che anticipa Stekelenburg in uscita: calcio di rigore e cartellino rosso per l’estremo difensore olandese della Roma. Dagli undici metri Hernanes non perdona: è 1-0. La reazione della Roma è rabbiosa nonostante l’avvio devastante e Scaloni rimedia un giallo pesante. Al 16′ sugli sviluppi di una punizione di Totti, Juan coglie la traversa da posizione defilata e Borini si avventa sulla ribattuta mettendo a segno il gol dell’incredibile pareggio.

    La partita ora è infiammata e le squadre si danno battaglia vera senza risparmiarsi colpi duri. Non c’è una grande qualità di gioco, ma l’alto livello agonistico regala spettacolo con la Roma che pressa alto e la Lazio che insidia in ripartenza. Da una situazione di questo tipo al 31′ nasce una grande occasione per la Lazio con Matuzalem che mette una palla insidiosa in area sulla quale prima Mauri e poi Klose non arrivano di un soffio. Due minuti più tardi la Roma si rende pericolosa sempre su un calcio piazzato sul quale De Rossi non arriva. Al 39′ ancora De Rossi sbaglia un disimpegno che insidia la retroguardia e al 46′ Mauri ha una golosa situazione, ma si spegne nell’area romanista con una simulazione punita col giallo. Il primo tempo finisce con un giusto 1-1.

    Roma Lazio © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    IL SECONDO TEMPO. La seconda frazione di gioco si apre con ritmi più blandi rispetto alla prima anche perchè le squadre hanno speso molte energie. Al 12′ la Roma perde Pjanic per un infortunio muscolare al suo posto entra Marquinho. Due minuti più tardi ci prova Totti con un gran destro ma la palla sfila vicino al palo. Al 16′ arriva il raddoppio di Mauri che sfrutta una punizione di Ledesma dal lato destro per deviare in spaccata la palla e insaccare indisturbato la porta difesa da Lobont. La partita si incattivisce e si susseguono le interruzioni di gioco. Con la Roma votata all’attacco l’erroraccio di Simplicio al 20′ provoca l’ennesimo contropiede subito con Hernanes che si ritrova solo davanti a Lobont, ma Juan compie un vero e proprio miracolo deviando il pallone mentre il fantasista laziale sta ber battere il portiere giallorosso.

    Le squadre sono molto stanche ma la Roma prova generosamente a raddrizzare la partita e la Lazio sfrutta le ripartenze. Dopo qualche folata biancoceleste al 39′ c’è l’occasione più importante per la Roma con Totti che in terzo tempo stacca di testa sul cross di Marquinho, ma la palla esce fuori di qualche centimetro. Due minuti più tardi Scaloni prende il secondo giallo e quindi il rosso per un fallo al limite dell’area sul neoentrato Bojan che appare molto vivace. Con la parità numerica la Roma tenta l’assalto finale e ancora Bojan scappa via al già ammonito Biava che lo stende fuori area ma Bergonzi ammonisce per simulazione l’attaccante spagnolo. Nei rimanenti quattro minuti di recupero non ci sono le forze tra i giallorossi per essere più di tanto pericolosi. La Lazio vince per 2-1.