Autore: Guido Pugliese

  • Napoli da record, la partenza migliore di sempre

    Napoli da record, la partenza migliore di sempre

    Napoli da record – Dopo aver battuto l’Udinese nel posticipo di ieri sera, il Napoli è risalito in vetta alla classifica del campionato in coabitazione con la Juventus campione d’Italia. Oramai è noto a tutti il valore della banda di Walter Mazzarri, che in queste prime 7 giornate ha ottenuto 6 vittorie e 1 pareggio per 19 punti totali. Questa è la partenza migliore di sempre per il club partenopeo. Neanche negli anni dei 2 scudetti, quelli dove a giocare al San Paolo vi era Maradona, il Napoli era riuscito ad ottenere questa percentuale di vittorie. In particolare nella stagione 1986/1987 gli azzurri vinsero solo 4 gare nelle prime 7 mentre nell’annata del secondo scudetto (1989/1990) furono 5 le vittorie nelle prime 7 giornate. A Napoli facciano pure gli scongiuri ma con una partenza così sognare è lecito.

    Napoli
    Il Napoli festeggia la partenza migliore di sempre © ROBERTO SALOMONE/AFP/GettyImages

    Marcia da scudetto – 19 punti in 7 partite per il Napoli, la squadra di Walter Mazzarri dopo 3 anni di grandi soddisfazioni ed esperienza vuole coronare il sogno più grande del popolo azzurro, quel tricolore che manca da 22 anni. Difficile dire adesso, a 31 giornate dal termine, se gli azzurri riusciranno a conquistarlo ma di sicuro le prime 7 partite della nuova stagione hanno chiarito gli ultimi dubbi sulle possibilità dei partenopei. In questo inizio di campionato il Napoli è riuscito a tenere il passo di una squadra, la Juve, che non sbaglia un colpo da più di un anno. Il Napoli, che nelle stagioni precedenti qualche colpo ogni tanto lo sbagliava, sembra finalmente maturo per la lotta al vertice e lo capisci quando vince partite lottate come quelle con Fiorentina, Sampdoria e Udinese.

    Dopo la sosta per la nazionale ci sarà il match scudetto allo Juventus Stadium. Il Napoli sfiderà i campioni d’Italia in uno stadio dove mai nessuno è riuscito a fare risultato pieno. L’impresa non è di quelle semplici per Cavani e compagni, ma le premesse per fare bene sembrano esserci tutte. Voi che ne pensate? Può essere l’anno buono per il Napoli?

  • Stramaccioni mi ricorda Mourinho. Moratti applaude la nuova Inter

    Stramaccioni mi ricorda Mourinho. Moratti applaude la nuova Inter

    In casa Inter c’è grande entusiasmo dopo la vittoria ottenuta nel derby. Gli uomini di Stramaccioni non hanno convinto sul piano del gioco, ma hanno portato a casa la terza vittoria consecutiva in campionato dopo aver mostrato una grande organizzazione difensiva e contemporaneamente palesato la mediocrità offensiva del Milan. Un derby vinto con il cuore, proprio come l’Inter di Mourinho sapeva fare, come non ricordare quel derby vinto 2-0 dall’Inter in 9 contro 11 quando sulla panchina nerazzurra sedeva l’allenatore più vincente del pianeta. Il paragone con Mourinho stuzzica già la mente di molti ma non interessa a Strama, che a chi gli chiedeva se fosse la reincarnazione del portoghese ha sempre risposto di non essere nessuno. Di opinione diversa è il presidente nerazzurro Massimo Moratti che nel commentare la vittoria dell’Inter nella stracittadina ha voluto evidenziare come l’attuale tecnico Stramaccioni ricordi per certi versi il rimpianto Mou. Innanzitutto entrambi sono dei gran lavoratori, dediti al massimo in quel che fanno. A ciò si aggiunge poi l’intelligenza del nuovo condottiero nerazzurro, intelligenza che ha convinto Moratti ad affidargli la panchina di una big del nostro calcio anche senza aver maturato esperienza.

    Stramaccioni
    Andrea Stramaccioni © Claudio Villa/Getty Images

    L’esperienza Stramaccioni la sta acquisendo sul campo, la sua Inter al momento più provinciale che spettacolare sta attraversando un ottimo momento per quanto concerne i risultati. Tuttavia lo stesso Moratti è conscio che bisogna migliorare sul piano del gioco così come il tecnico romano ha evidenziato che il prossimo aspetto sul quale lavorare è la continuità nel fare la partita. I nerazzurri consapevoli di aver ritrovato una forte solidità difensiva troppo spesso si rintanano nella loro area rinunciando a giocare. Tutto questo va migliorato se ti chiami Inter, Stramaccioni lo sa bene, dovrà lavorare tanto ma potrà farlo con la tranquillità e l’entusiasmo che gli ottimi risultati recenti hanno generato nell’ambiente interista.

    Analizzando i numeri della sua Inter possiamo ben intuire che la base su cui lavorare è più che buona. I nerazzurri con 15 punti conquistati su 21 disponibili hanno una media di 2,14 punti a partita. Media che se mantenuta sarebbe in linea con quella tenuta dalla Juve campione d’Italia nella passata stagione. Vero anche che la stessa Juve in coppia con il Napoli a 19 punti ha aumentato la sua media in questo inizio di stagione. Il dato che rende più evidente il modo di giocare dell’Inter di Stramaccioni è il rendimento esterno, 4 vittorie su 4 partite, frutto di 8 gol segnati e 0 subiti. Numeri impressionanti, che mantenuti e aiutati da un rendimento medio-alto casalingo potrebbero permettere al club di Corso Vittorio Emanuele di tornare a lottare per lo scudetto già da quest’anno.

    In trasferta nessuno ha fatto meglio dell’Inter, questo perchè ai nerazzurri riesce più facile giocare in modo attendista piuttosto che imporre il proprio gioco. Ecco perchè tra le mura amiche l’Inter non ha avuto lo stesso successo. L’ultima uscita con la Fiorentina ha permesso di ritrovare la vittoria a San Siro ma non ha cancellato tutti i problemi evidenziati con Roma e Siena. La viola è una squadra che gioca a viso aperto e ha permesso all’Inter di giocare come preferisce, ovvero di rimessa. Il prossimo impegno con il Catania ospite a San Siro il 21 ottobre chiarirà molti dubbi sulla forza del gruppo nerazzurro ma al momento Strama non può che dire “bene bene”..

  • Fiorentina-Bologna 1-0, un lampo di Jovetic rilancia i viola

    Fiorentina-Bologna 1-0, un lampo di Jovetic rilancia i viola

    Dopo 3 giornate la Fiorentina di Vincenzo Montella torna a fare risultato pieno. Fiorentina-Bologna termina 1-0 con la rete di Jovetic al 7′ del primo tempo. Con questo successo i viola salgono al quinto posto in classifica a quota 11 punti insieme a Roma e Catania. Il Franchi si conferma l’arma in più per gli uomini di Montella che hanno conquistato davanti al pubblico amico ben 10 dei loro 11 punti in classifica. Il Bologna di Pioli complice una prestazione davvero opaca non riesce ad uscire indenne da Firenze nonostante la verve di Diamanti e il buon momento di forma dell’ex viola Gilardino.

    LA PARTITA – Montella lascia in panchina Pizarro e lancia dal primo minuto Olivera. Confermata in attacco la presenza di Toni al fianco di Jovetic. I viola partono bene e si rendono pericolosi già nei primi minuti con un tiro di Borja Valero. Al 7′ arriva il gol del vantaggio su azione da calcio d’angolo. A siglarlo è il solito Stevan Jovetic, che interrompe un digiuno di 324 minuti segnando la sua quinta rete in campionato. Il Bologna prova a reagire con i suoi uomini migliori Gilardino e Diamanti, ma i loro tiri non creano pericoli a Viviano. Al 20′ i viola vanno vicini al raddoppio con Toni a servire Jovetic, ma il montenegrino a tu per tu con Agliardi alza troppo il pallonetto e manca la doppietta personale. Il Bologna sta a guardare e non riesce a rendersi pericoloso se non con 2 punizioni di Diamanti. La Fiorentina gestisce il possesso palla e chiude meritatamente in vantaggio la prima frazione di gioco.

    Stevan Jovetic
    Stevan Jovetic ancora decisivo per la Viola © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Il secondo tempo inizia ancora nel segno della Fiorentina. I ragazzi di Montella assediano l’area difensiva del Bologna e dopo 5 minuti trovano il gol del raddoppio con Toni ma l’arbitro annulla il gol all’attacante viola per un presunto fuorigioco che le immagini alla moviola non confermano. Sfumato il raddoppio i viola continuano a rendersi pericolosi e danno l’impressione di poter chiudere la partita da un momento all’altro. Il Bologna appare frastornato e allora Pioli si gioca la carta Acquafresca che rimpiazza Morleo. Emiliani a trazione anteriore mentre Montella sostituisce Toni con il marocchino El Hamdaoui. Il cambio offensivo di Pioli non produce pericoli alla retroguardia gigliata; nei minuti finali fuori Diamanti e dentro Gabbiadini mentre Cuadrado rimpiazza Cassani nello schieramento viola. Il laterale ex Lecce ha un ottimo impatto sulla partita e con una spelndida azione personale sfiora il gol pochi minuti dopo il suo ingresso. A seguire ultima grande occasione per la viola con Tomovic che ad un passo da Agliardi non riesce a metterla dentro. Alla Fiorentina basta un gol per battere il Bologna, davvero poco brillante quest’oggi.

    Tabellino e pagelle Fiorentina-Bologna 1-0

    Fiorentina (3-5-1-1): Viviano 6; Roncaglia 6,5, Savic 6,Tomovic 6,5; Cassani 6 (39′ st Cuadrado 6), Mati Fernandez 6,5, Olivera 6 (31′ st Migliaccio 6), Borja Valero 7, Pasqual 6; Toni 6,5 (19′ st El Hamdaoui 6) , Jovetic 7. A disp.: Neto, Hegazy, Llama, Pizarro, Migliaccio, Della Rocca, Romulo, Seferovic, Ljajic. Allenatore: Montella 7

    Bologna (3-4-1-2): Agliardi 6,5; Carvalho 5,5, Natali 5 (23′ st Sorensen 6), Cherubin 5,5; Garics 5,5, Pazienza 6, Taider 5,5, Morleo 5 (13′ st Acquafresca 5,5); Kone 5,5; Diamanti 6 (33′ st Gabbiadini s.v), Gilardino 5. A disp.: Lombardi, Malagoli, Radakovic, Motta, Abero, Pulzetti, Guarente, Riverola, Pasquato. Allenatore: Pioli 5,5

    Video highlights Fiorentina-Bologna 1-0 (7′ Jovetic)

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  • Djokovic trionfa a Pechino. Nishikori profeta in patria

    Djokovic trionfa a Pechino. Nishikori profeta in patria

    Novak Djokovic vince il titolo all’Atp 500 di Pechino. Il campione serbo, numero 2 del mondo, ha superato in finale il francese Tsonga conquistando il 32esimo titolo in carriera. Match molto equilibrato soprattutto nella prima frazione, con Tsonga che nel quinto gioco conquista il break ma lo concede nel game successivo. Dal 3-3 i 2 giocatori mantengono i rispettivi turni di battuta fino ad arrivare al tiebreak, dove Djokovic vola subito 3-0 prima di chiudere con il punteggio di 7-4. Nel secondo set il tennista francese cala vistosamente e dopo aver mantenuto il proprio servizio nel primo gioco subisce un parziale di 5-0 che permette a Djokovic di chiudere la finale con il punteggio di 7-6 6-2. Per il tennista di Belgrado è il quarto successo del 2012, dopo i titoli conquistati agli Australian Open, al Masters 1000 di Miami e al Masters 1000 del Canada.

    Novak Djokovic
    L’esultanza di Novak Djokovic © MARK RALSTON/AFP/GettyImages

    All’Atp 500 di Tokyo c’è gloria per il Giappone, che può far festa per il titolo conquistato dal proprio beniamino Kei Nishikori. Il tennista nipponico, numero 15 del mondo, si è imposto in finale su Milos Raonic, che in semifinale aveva eliminato il favorito del torneo Andy Murray. La finale inizia benissimo per l’idolo di casa che vola subito sul 3-0, Raonic però non ci sta e reagisce impattando sul 3-3. Da quel momento l’equilibrio permane fino al tiebreak, dove il canadese va avanti 3-0 prima di subire un parziale di 7-2 che regala la prima frazione al giapponese.

    Nel secondo set a Raonic basta un break nell’ottavo gioco per conquistare il set per 6-3 e mandare la finale al terzo set. Nel set decisivo monologo di Kei Nishikori che rifila un netto 6-0 a Raonic, sicuramente stanco dalle fatiche dei giorni precedenti. Il numero 1 giapponese conquista così il titolo davanti al pubblico di casa e con questo successo entrerà per la prima volta nei primi 15 del mondo. Per il nipponico quello di Tokyo è il secondo successo in carriera dopo il trionfo del 2008 a Derlay Beach.

  • Fiorentina-Bologna, Gilardino torna al Franchi da nemico

    Fiorentina-Bologna, Gilardino torna al Franchi da nemico

    Preview Fiorentina-Bologna – La Fiorentina di Vincenzo Montella vuole tornare a vincere dopo la sconfitta di San Siro con l’Inter e i 2 pareggi ottenuti con Parma e Juventus. L’ultima vittoria viola è datata 16 settembre con i ragazzi di Montella vittoriosi 2-0 sul Catania. Per tornare a vincere, Montella farà affidamento sul suo giocatore principe, Stevan Jovetic ma anche sul caloroso pubblico del Franchi, che in questa stagione ha visto la Fiorentina ottenere ben 7 punti su 9 disponibili. Ad opporre resistenza ai padroni di casa ci sarà quest’oggi il Bologna di Stefano Pioli. Gli emiliani, reduci dal 4-0 inflitto al Catania domenica scorsa, arrivano al Franchi con un punto in meno dei viola ma con un giocatore ritrovato, Alberto Gilardino. Per l’ex Fiorentina e Milan già 5 gol nelle prime 6 giornate di campionato.

    Gilardino
    Alberto Gilardino © Mario Carlini/Getty Images

    Toni-Jovetic in attacco – La Fiorentina è una della squadre che maggiormente ha impressionato in questo inizio di stagione. Tuttavia se in campo i viola danno spettacolo, i risultati non fanno giustizia alla mole di gioco prodotta dai ragazzi di Montella. Il punto debole della viola, come da molti sottolineato è la mancanza di un bomber da 20 gol, magari quel Berbatov che doveva arrivare a fine mercato ma poi non è più arrivato. In queste prime partite stagionali la coppia d’attacco della Fiorentina, costituita da Jovetic e Ljajic, ha unito qualità e velocità ma poca sostanza. Oggi Montella cambierà il partner di Jojo e con molta probabilità ci sarà una maglia da titolare per Luca Toni, a segno nella terza giornata contro il Catania. I maggiori dubbi sono legati agli interpreti del centrocampo a 5, che dovrebbe essere composto da Pizarro, Borja Valero e Mati Fernandez centrali e Pasqual e Cassani sulle fasce. La difesa a 3 sarà composta da Facundo Roncaglia, Nenad Tomovic e Stefan Savic, montenegrino arrivato a Firenze nell’ambito dell’operazione che ha portato Nastasic al City di Mancini.

    Gilardino torna al Franchi da nemico – Tra le fila del Bologna l’osservato speciale è l’ex di turno Gilardino, per lui 3 anni e mezzo a Firenze e 59 gol in 143 presenze. Il nuovo bomber del Bologna ha iniziato la stagione nel migliore dei modi non facendo quasi sentire la mancanza di Marco Di Vaio, approdato in estate in Canada. L’attacco dei felsinei graverà sulle spalle del Gila, affiancato come sempre dall’estro di Alessandro Diamanti, giocatore imprescindibile per Pioli. Anche il numero 22 rossoblu ha un passato a Firenze tra le fila della Florentia Viola in C2. Gli uomini di Pioli scenderanno in campo con un 3-5-1-1 molto coperto: Natali (ex viola), Cherubin e Carvalho agiranno in difesa mentre nel centrocampo a 5 verranno schierati Morleo, Garics, Taider, Guarente e l’ex viola Pazienza. In porta giocherà ancora Federico Agliardi.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA-BOLOGNA

    FIORENTINA (3-5-2) – Viviano; Roncaglia, Savic, Tomovic; Cassani, Mati Fernandez, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Toni.
    A disposizione: Neto, Hegazy, Cuadrado, Migliaccio, Llama, Olivera, Della Rocca, Romulo, Ljajic, Seferovic, El Hamdaoui.
    Allenatore: Vincenzo Montella

    BOLOGNA (3-5-1-1) – Agliardi; Carvalho, Natali, Cherubin; Garics, Taider, Pazienza, Guarente, Morleo; Diamanti; Gilardino.
    A disposizione: Lombardi, Sorensen, Abero, Motta, Pulzetti, Riverola, Kone, Pasquato, Gabbiadini, Acquafresca.
    Allenatore: Stefano Pioli

  • Raonic elimina Murray e attende Nishikori. A Pechino finale Djokovic-Tsonga

    Raonic elimina Murray e attende Nishikori. A Pechino finale Djokovic-Tsonga

    Tutto secondo pronostico all’Atp 500 di Pechino, dove Novak Djokovic e Jo Wilfried Tsonga si sono guadagnati l’accesso alla finale di domani battendo rispettivamente Mayer e Feliciano Lopez. Il tennista serbo, prima testa di serie del China Open, ha impiegato un’ora per eliminare il tedesco Florian Mayer con il punteggio di 6-1 6-4. Il numero 2 del mondo ha conquistato la 51esima finale in carriera e domani andrà a caccia del titolo numero 32. A sfidarlo nell’atto conclusivo sarà il francese Tsonga, che senza problemi ha superato lo spagnolo Feliciano Lopez complice anche un infortunio al polso che ha costretto l’iberico al ritiro. Con la finale raggiunta a Pechino il numero 1 di Francia si è assicurato la sesta posizione mondiale nella classifica Atp in uscita lunedì prossimo. I precedenti tra Djokovic e Tsonga vedono il serbo in vantaggio 7-5 ma Tsonga, avversario davvero temibile sul veloce, appare desideroso di conquistare il terzo titolo stagionale, il decimo in carriera.

    Milos Raonic
    L’esultanza di Milos Raonic © Koki Nagahama/Getty Images

    Atp Tokyo, finale Nishikori-Raonic. Murray ko – All’Atp 500 di Tokyo Milos Raonic, numero 15 del mondo, miete una vittima illustre. Il tennista canadese, testa di serie numero 6, ha eliminato in semifinale il numero 3 mondiale Andy Murray, campione uscente a Tokyo. Il vincitore degli Us Open 2012 ha capitolato nel tiebreak del terzo set dopo aver mancato ben 2 match point. Grande vittoria per Raonic, che domani proverà a vincere il terzo titolo del 2012 dopo le vittorie a Chennai e San Jose. In finale il canadese affronterà l’idolo di casa Kei Nishikori, ottava testa di serie e numero 17 del mondo. Il tennista nipponico dopo aver demolito in semifinale il cipriota Baghdatis si è guadagnato la quarta finale Atp in carriera, la prima davanti al pubblico di casa.

    Masters 1000 Shanghai, allarme rientrato per Federer – Tutto pronto a Shanghai per l’inizio del penultimo Masters 1000 stagionale. Dopo le minacce di morte ricevute, Roger Federer è sbarcato in Cina scortato da numerose guardie del corpo e senza moglie e figlie al seguito. L’allarme però sembra già rientrato in virtù delle scuse inviate da ‘Blue Cat’ al tennista elvetico tramite gli organizzatori del torneo: “Sono Guru Blue Cat. Sono terribilmente dispiaciuto. Stavo litigando con i tifosi di Federer e allora ho scritto qualcosa di stupido. Spero che gli organizzatori possano capirmi, perdonatemi e se possibile inviate le mie scuse a Federer e alla sua famiglia”. Tutto è bene quel che finisce bene…

    Masters 1000 Shanghai, in gara Seppi e Fognini – Al Masters 1000 di Shanghai saranno presenti anche i primi due tennisti italiani Andreas Seppi e Fabio Fognini. Il tennista altoatesino affronterà al primo turno un qualificato mentre il ligure se la vedrà con Marcos Baghdatis, semifinalista a Tokyo. Oltre al sorteggio del main draw, a Shanghai oggi sono iniziate le qualificazioni dove erano impegnati due italiani: Gianluca Naso e Riccardo Ghedin. Entrambi non sono riusciti ad approdare al turno finale, in particolare Naso è stato sconfitto dallo sloveno Zemlja, numero 74 del mondo mentre Ghedin, numero 270 del ranking Atp, si è arreso al tedesco Berrer con il punteggio di 7-6 6-3.

    ATP 500 PECHINO
    Semifinali
    (1) Djokovic b. Mayer 6-1 6-4
    (3) Tsonga b. F.Lopez 6-1 4-1 rit.
    Finale
    (1) Djokovic vs (3) Tsonga

    ATP 500 TOKYO
    Semifinali
    (6) Raonic b. (1) Murray 6-3 6-7 7-6
    (8) Nishikori b. Baghdatis 6-2 6-2
    Finale
    (6) Raonic vs (8) Nishikori

  • Verso Milan-Inter, Cassano sfida il passato. Milito confida in Abate

    Verso Milan-Inter, Cassano sfida il passato. Milito confida in Abate

    Vigilia di Milan-Inter – Domani sera il Milan ospita l’Inter nel posticipo serale della settima giornata di Serie A. Un derby non è mai una partita banale, ma questo derby vale molto più di una supremazia cittadina e di 3 punti in classifica. L’Inter reduce, da 3 vittorie consecutive tra campionato e coppa, cerca contro i cugini milanisti la settima vittoria in altrettante partite giocate in trasferta. Il derby è una partita che sfugge ad ogni tipo di pronostico ma l’impressione è che l’Inter ci arrivi leggermente meglio del Milan e non solo per i 5 punti di vantaggio in classifica. Classifica che conta relativamente quando a sfidarsi sono 2 squadre della stessa città basti pensare che nella passata stagione l’Inter peggiore degli ultimi 10 anni abbia vinto entrambi i derby contro un Milan in lotta fino alla fine per lo scudetto.

    Milito&Cassano
    Diego Milito e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    Il Derby della rinascita – Il derby che andrà in scena domani sera a San Siro potrà significare per entrambe le squadre una rinascita. Per il Milan la rinascita di un gruppo devastato nelle ambizioni come conseguenza dei tanti addii per l’Inter la rinascita di un gruppo che dopo gli anni gloriosi di Mancini e Mourinho vuole ritornare ad essere protagonista in campionato. Per vincere Stramaccioni confermerà la difesa a 3 oramai imprescindibile per l’equilibrio tattico dei nerazzurri. Gli interpreti saranno Ranocchia, Juan Jesus al debutto nella stracittadina e Walter Samuel, talismano nerazzurro visto che con lui in campo l’Inter ha vinto 9 derby su 9.  Oltre al reparto difensivo Stramaccioni non ha dubbi su chi giocherà in porta e in attacco. A difendere i pali nerazzurri, per la prima volta in un derby, ci sarà Samir Handanovic mentre in attacco confermatissima è la coppia Cassano-Milito.

    Milito, l’incubo di Abate – Il bomber argentino quando vede il Milan diventa spietato e ne sa qualcosa il milanista Abate, decisivo in negativo negli ultimi derby sempre quando si è ritrovato a marcare il numero 22 nerazzurro. I tifosi interisti sperano che Abate giochi titolare domani sera e così dovrebbe essere a meno di clamorose sorprese. Per il terzino destro rossonero Milito è un incubo vero e proprio basti pensare che ben 3 derby recenti sono andati ai nerazzurri grazie a suoi errori in marcatura sull’ex Genoa. In particolare Abate non avrà dimenticato l’errore che permise a Milito di siglare l’1-0 in Inter-Milan 2-0 del 24 gennaio 2010 così come nella passata stagione la vittoria nerazzurra nel derby d’andata arrivò grazie ad un liscio di Abate che lasciò Milito libero di siglare il gol vittoria. Anche nell’ultimo derby, terminato 4-2 per l’Inter, Abate ha sofferto il bomber nerazzurro visto che il rigore del 2-2 realizzato da Milito è scaturito proprio da un suo fallo sull’argentino. Insomma i precedenti di Abate nei derby non sono ben auguranti per i tifosi del diavolo, che sicuramente non si strapperebbero i capelli nel caso Allegri lo lasciasse in panchina.

    Cassano sfida il passato – Oltre a Milito domani sera il Milan dovrà fare i conti con Antonio Cassano. Il talento di Bari vecchia giocherà per la prima volta un derby con la maglia dell’Inter, sua squadra del cuore fin da bambino. A questa sfida con il passato Cassano ci arriva riposato in virtù della mancata trasferta in Azerbajian e motivato dai 4 gol siglati nelle prime 6 giornate. Nel derby FantAntonio ritroverà da avversario l’amico Pazzini, compagno d’attacco ai tempi della Samp. Sembra strano ma sono passati solo 5 mesi dall’ultimo derby in cui i 2 giocavano con maglie opposte prima che lo scambio pazzo del mercato si materializzasse in estate. Al momento ad averci guadagnato da questo scambio sembra l’Inter e non solo per il conguaglio di 7 milioni ricevuto. A Pazzini il compito di smentire tale linea di pensiero magari con un gol da 3 punti nel derby mentre per l’ex Milan Cassano il derby potrebbe rappresentare la consacrazione in nerazzurro.

  • Nishikori sorprende Berdych. Avanzano Djokovic, Murray e Tsonga

    Nishikori sorprende Berdych. Avanzano Djokovic, Murray e Tsonga

    Continua inarrestabile la marcia del numero 2 mondiale Novak Djokovic all’Atp 500 di Pechino. Il campione serbo è approdato in semifinale dopo aver letteralmente preso a pallate l’austriaco Jurgen Melzer, numero 37 del mondo. 6-1 6-2 lo score in favore di Nole che ha sbrigato la pratica Melzer in soli 54 minuti, mettendo a segno ben 12 aces e non perdendo mai il servizio. Domani nel penultimo atto del China Open Djokovic se la vedrà con Florian Mayer, che ha interrotto quest’oggi la favola del tennista di casa Ze Zhang, giustiziere di Gasquet nella giornata di ieri. L’altra semifinale vedrà invece impegnati Jo Wilfried Tsonga e Feliciano Lopez. Il tennista francese, terza testa di serie del torneo, ha impiegato 1 ora e 10 minuti per eliminare il russo Youzhny mentre lo spagnolo Feliciano Lopez l’ha spuntata 6-4 al terzo set con Sam Querrey, che ieri aveva eliminato dal torneo l’azzurro Seppi.

    L’esultanza di Kei Nishikori © KAZUHIRO NOGI/AFP/GettyImages

    All’Atp di Tokyo non sono mancate le sorprese. Innanzitutto Andy Murray ha lasciato un set per strada contro lo svizzero Wawrinka prima di chiudere in scioltezza al terzo set con un perentorio 6-2. Il campione olimpico attende adesso in semifinale il forte battitore canadese Milos Raonic, numero 15 del mondo, vincitore di una battaglia di quasi 3 ore con il serbo Janko Tipsarevic. Il numero 1 canadese è riuscito a spuntarla al tiebreak del terzo set soprattutto grazie all’ottimo rendimento avuto al servizio: 24 aces messi a segno e nessuna palla break concessa. La sorpresa del giorno è senz’altro la sconfitta della seconda testa di serie Tomas Berdych. Il numero 6 del mondo è stato eliminato dall’idolo di casa Kei Nishikori, numero 17 del mondo. Il numero 1 giapponese, galvanizzato dal sostegno del pubblico nipponico, è riuscito a prevalere sul tennista ceco dopo 2 set tiratissimi. Domani Nishikori affronterà con i favori del pronostico in semifinale il cipriota Marcos Baghdatis, che in 2 set si è sbarazzato del qualificato russo Tursunov.

    ATP 500 PECHINO
    Quarti di finale
    (1) Djokovic b. Melzer 6-1 6-2
    Mayer b. (wc) Zhang 6-3 6-4
    (3) Tsonga b. Youzhny 6-3 6-2
    F.Lopez b. Querrey 4-6 6-4 6-4

    Semifinali
    (1) Djokovic vs Mayer
    (3) Tsonga vs F.Lopez

    ATP 500 TOKYO
    Quarti di finale
    (1) Murray b. (7) Wawrinka 6-2 3-6 6-2
    (6) Raonic b. (3) Tipsarevic 6-7 6-2 7-6
    Baghdatis b. (q) Tursunov 6-2 6-4
    (8) Nishikori b. (2) Berdych 7-5 6-4

    Semifinali
    (1) Murray vs (6) Raonic
    Baghdatis vs (8) Nishikori

  • Nba London live 2013, Pistons e Knicks si sfideranno in un match di regular season

    Nba London live 2013, Pistons e Knicks si sfideranno in un match di regular season

    La magia della Nba torna a Londra nel 2013. Il 17 gennaio 2013 Londra ospiterà per la terza volta un match della regular season Nba. A sfidarsi, presso la O2 Arena, saranno i Detroit Pistons e i due volte campioni dei New York Knicks, in un match dove lo spettacolo e l’adrenalina Nba saranno davanti agli occhi dei fan europei. Sempre a Londra infatti, presso la O2 Arena, i Toronto Raptors e i New Jersey Nets diedero vita nel marzo 2011 a due sfide da tutto esaurito. Tutto questo avverrà grazie all’organizzazione della Nba London Live 2013, che permetterà ai fan europei del basket a stelle e strisce di assistere il prossimo 17 gennaio ad un match della regular season Nba. I biglietti per il match tra Detroit Pistons e New York Knicks saranno in vendita dal prossimo 30 ottobre all’indirizzo www.theo2.co.uk

    Detroit Pistons v New York Knicks © Chris Trotman/Getty Images

    Dopo aver organizzato le Olimpiadi con grande successo, Londra si appresta ad ospitare un altro grande evento come la disputa di un match di regular season Nba. Il commisioner Nba David Stern si è dichiarato entusiasta per l’organizzazione di questo match: “Londra è stata l’epicentro dello sport mondiale questa estate, e le Olimpiadi sono state un’incredibile vetrina per la pallacanestro. Giocando la nostra terza gara di regular season in tre anni in città e avendo due storiche franchigie come i Knicks ed i Pistons che fungono da ambasciatori del nostro sport, potremmo offrire straordinarie opportunità per un’ulteriore crescita e sviluppo del movimento in Gran Bretagna ed in tutta l’Europa”.

    Per i Knicks si tratta di un ritorno in Europa dopo le apparizioni in preseason a Milano e Parigi, tappe dell’Nba Europe Live 2010. D’altro canto per i Detroit Pistons la sfida del prossimo 17 gennaio sarà la prima partita di sempre giocata in Europa. Il vecchio continente ormai è sempre più incline ad ospitare il fantastico mondo della Nba, che in questi giorni disputerà ben 4 match sui parquet europei organizzati dall’Nba Europe live tour 2012. Tour Nba europeo che domenica sera farà tappa a Milano, dove al Forum di Assago è previsto il match tra l’Armani Jeans e i Boston Celtics.

  • L’Inter giovane vince e convince contro il Neftçi

    L’Inter giovane vince e convince contro il Neftçi

    L’Inter si conferma vincente anche in Europa. A Baku Neftçi-Inter termina 1-3 con le reti nerazzurre firmate da Coutinho (splendido gol di tacco), Obi e Livaja e la rete dei padroni di casa firmata da Canales. Nell’altra gara del girone H i russi del Rubin Kazan hanno superato per 2-0 il Partizan Belgrado raggiungendo proprio l’Inter al primo posto del girone H a quota 4 punti. Gli uomini di Stramaccioni nonostante l’ampio turnover hanno avuto vita facile sul campo azero e trascinati da Coutinho e Guarin hanno conquistato la sesta vittoria stagionale in trasferta su 6 partite disputate.

    LA PARTITA – Stramaccioni conferma la difesa a 3 ma ad affiancare Silvestre e Juan Jesus c’è Cambiasso con la fascia da capitano vista l’assenza di Zanetti. Il match inizia a ritmi blandi ma l’Inter dà l’impressione di poter far male in attacco. Tale impressione si tramuta in realtà quando al 10′ arriva per i nerazzurri il meritato gol del vantaggio. A firmarlo è il gioiello Coutinho che servito splendidamente da Guarin infila di tacco il pallone in rete. Il Neftçi fa fatica a scuotersi e rischia di capitolare velocemente sotto i colpi di un inspiratissimo Coutinho. Il 20enne brasiliano fa quello che vuole in attacco e fa letteralmente impazzire la difesa avversaria con le sue giocate piene di tecnica e velocità. Al 27′ il numero 7 interista va vicino al raddoppio personale con un tiro a giro che sibila di poco a lato. Nonostante ciò il raddoppio dei nerazzurri è nell’aria e pochi minuti più tardi ci pensa Joel Obi, al rientro da titolare dopo un infortunio di 4 mesi, a siglare il raddoppio su assist del solito Guarin. Il gol di Obi permette ai nerazzurri di raggiungere il 500esimo gol nelle coppe europee. Il 2-0 spezza le gambe ai padroni di casa che reagiscono solo con una timida punizione.

    Philippe Coutinho © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ecco allora che l’Inter decide di indirizzare il match sui binari di un allenamento andando in rete per la terza volta al 40esimo minuto grazie ad un colpo di testa a porta vuota di Marko Livaja. Per il 19enne croato è il secondo gol in Europa League in 2 partite da titolare giocate. Il primo tempo termina 3-0 per l’Inter che ad inizio ripresa però deve fare i conti con il ritorno degli avversari, desiderosi di riscattare la prestazione scialba dei primi 45′. Gli azeri dopo 5 minuti di assedio alla difesa interista trovano il gol dell’1-3 al 53′ grazie a Canales che capitalizza un cross di Wobay. Incassato il primo gol della stagione in trasferta l’Inter reagisce immediatamente con un’ottima azione di Alvaro Pereira, che va vicino al quarto gol. Nella parte finale del match pura accademia degli ospiti con Stramaccioni che fa entrare Ranocchia per Obi, Garritano per Coutinho ed infine Gargano per Guarin. I nerazzurri ottengono la prima vittoria nel girone di Europa League e adesso possono concentrarsi sull’importante derby di Milano in programma domenica sera a San Siro.

    Merita una menzione particolare Philippe Coutinho, migliore in campo, autore di uno splendido gol di tacco ed innumerevoli giocate di qualità che dovrebbero aver convinto Stramaccioni a regalargli una maglia da titolare nel derby. Infine è stata ottima la prestazione di Fredy Guarin, per il colombiano 3 assist e una presenza costante nella manovra nerazzurra.

    Le pagelle e il tabellino di Neftçi-Inter 1-3

    Neftçi (4-2-3-1):Stamenkovic 6; Shukurov 6,5, Mitreski 5,5, Yunusadze 5,5, Bertucci 6; Wobay 6,5, Sadikhov 6; Ramos 6, Valencio 5,5, Nurahmadov 6(1′ st Seyidov 6); Canales 6,5. A dips.: Balayev, Yunisoglu, Rodriguinho, Guliyev, Abdullayev Elshan, Abdullayev Araz, Mehdiyev. All.: Hajiyev.

    Inter (3-5-2): Handanovic 6; Juan Jesus 6, Cambiasso 6,5, Silvestre 5,5; Pereira 6,5, Obi 6,5 (19′ st Ranocchia 6), Guarin 7 (37′ st Gargano s.v), Mudingayi 6, Jonathan 6; Coutinho 7,5(30′ st Garritano 6), Livaja 6,5. A disp.: Castellazzi, Nagatomo, Benassi, Bianchetti. All.: Stramaccioni.

    Video highlights Neftçi-Inter 1-3 

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