Autore: Guido Pugliese

  • Ligue 1, Montpellier ad un punto dallo storico titolo

    Ligue 1, Montpellier ad un punto dallo storico titolo

    Non molla un colpo il Montpellier di Renè Girard che nella 37esima giornata della Ligue 1 spazza via anche il Lille, campione di Francia in carica. Alla squadra rivelazione del campionato ora basterà un punto per fregiarsi di un titolo mai vinto nei suoi 47 anni di storia. C’è poco da fare invece per il Paris Saint-Germain di  Carlo Ancelotti, a cui non basta più neanche vincere 3-0 in casa per riportare a Parigi un titolo nazionale che manca dalla stagione 1993/1994. Unica consolazione per i parigini è la matematica qualificazione alla fase a gironi della prossima Champions League.

    MONTPELLIER: GOAL AL ’94, TITOLO VICINO – Grandi emozioni nella 37esima giornata della Ligue 1 disputata domenica scorsa sui campi francesi. Il Paris Saint-Germain era chiamato a vincere e sperare in un passo falso della capolista impegnata nella difficile sfida con il Lille di Eden Hazard. I parigini, che ospitavano al Parco dei Principi il Rennes quinto in classifica, non hanno avuto molti problemi nel raggiungere i 3 punti grazie ad una tripletta messa a segno nella ripresa dal brasiliano Nenè. Pastore e compagni vincono 3-0 e salgono a quota 76 punti e da Montpellier sembrano arrivare buone notizie visto che i padroni di casa non riescono a sbloccare la partita. Ma quando a Parigi cominciano a credere di potersi giocare il titolo in un’ultima giornata al cardiopalma arriva il goal che non ti aspetti, per di più allo scadere.

    Karim Ait Fana © PASCAL GUYOT/AFP/GettyImages

    Infatti a Montpellier mancano 30 secondi dal triplice fischio finale, quando uno strepitoso Olivier Giroud porta a spasso la difesa avversaria e serve un assist al bacio a Karim Ait Fana, che a porta vuota non sbaglia e sigla un goal storico che vale 3/4 di titolo. Montpellier tocca quota 79 punti( +3 sul PSG). Ai ragazzi di Renè Girard adesso basterà conquistare un pareggio nell’ultima giornata della Ligue 1 (in programma domenica 20 maggio)che li vede opposti all’Auxerre, ultimo della classe e già retrocesso. Il Paris Saint-Germain se la vedrà con il Lorient, invischiato nella lotta salvezza. 90 minuti e 1 punto da conquistare sono gli ultimi due ostacoli per una squadra che ha sorpreso la Francia intera. Chi l’avrebbe mai detto? Chapeau.

  • Rottura Ibrahimovic – Milan? La società smentisce

    Rottura Ibrahimovic – Milan? La società smentisce

    “Ibra ha dichiarato che resta al Milan”. Queste le parole pronunciate ieri da Massimiliano Allegri. Notizia dell’ultima ora: il tecnico del Milan e Adriano Galliani avrebbero chiesto al presidente Berlusconi di poter cedere il campione svedese. Infatti Zlatan Ibrahimovic, secondo ANSA, non si parlerebbe più con il tecnico livornese e sarebbe al centro di continui dissidi all’interno dello spogliatoio rossonero. Arriva subito la smentita della società attraverso una nota apparsa sul sito ufficiale: “Il Milan, attraverso l’ufficio comunicazione, smentisce la notizia secondo cui ci sarebbe incompatibilita’ fra Zlatan Ibrahimovic e l’allenatore Massimiliano Allegri perche’ destituita di ogni fondamento e non vera”.

    ADDIO IBRA?  – Nonostante la smentita repentina della società rossonera in merito alla possibile cessione di Zlatan Ibrahimovic, non possiamo escludere che lo svedese lasci Milano. Innanzitutto la storia ci insegna che Ibra difficilmente resta più di 2-3 anni nello stesso club vedi Ajax, Juventus, Inter, Barcellona. In effetti 2 stagioni al Milan potrebbero anche bastargli soprattutto se si pensa allo stato d’animo dello svedese. Il numero 11 del Milan non ha mai segnato come quest’anno(28reti in campionato) eppure si ritrova con zero titoli, verdetto difficile da mandare giù per un giocatore che negli ultimi 10 anni ha vinto sempre il titolo nazionale in qualsiasi squadra abbia giocato. Inoltre il progetto Milan non sembra più stuzzicare le fantasie dell’ex barça ed ecco allora possibile una sua imminente partenza. Perchè? L’attaccante della Svezia ha superato i 30 anni e con i  2-3 anni che gli restano per giocare ad alti livelli vorrebbe coronare il suo sogno, o per meglio dire la sua “ossessione”: vincere la Champions League.

    Zlatan Ibrahimovic © Claudio Villa/Getty Images

    DOVE ANDARE? – Restare al Milan significherebbe dire addio a questo obiettivo, mentre andare a giocare al Manchester City dove Roberto Mancini lo aspetta a braccia aperte o andare al Real Madrid di Mourinho, suo ex allenatore all’Inter, potrebbero essere le giuste mete per giocarsi le proprie carte da protagonista anche nell’Europa che conta. Il Milan con una sua cessione perderebbe tanto ma risparmierebbe altrettanto e aspetto da non trascurare è che il Manchester City ha 3 carte giuste per far vacillare Galliani ovvero Carlitos Tevez, Mario Balotelli e i soldi dello sceicco Mansour se a questo aggiungiamo la stima che il Mancio ha per Ibra possiamo cominciare a credere che non sia un’ipotesi impossibile.

  • Milan, Thiago Silva al City per Balotelli?

    Milan, Thiago Silva al City per Balotelli?

    La parola addio sembra non voler abbandonare le porte di Milanello. Nel fuggi fuggi generale di questi giorni potrebbe esserci qualche altro tassello dell’undici milanista pronto a lasciare Milano. In effetti rimpiazzare sia a livello tecnico che di spogliatoio, gente come Nesta, Seedorf, Gattuso non è impresa di facile riuscita. Gli acquisti di Bakary Traorè e Riccardo Montolivo e il possibile ingaggio di Acerbi non posso bastare a non far rimpiangere un pezzo di Milan andato via. Ed è per questo che Adriano Galliani starebbe pensando all’acquisto di un top player che infiammi la piazza rossonera.

    THIAGO SILVA PER BALOTELLI? – Per finanziare l’acquisto di un top player c’è bisogno di molta liquidità e a tal motivo il Milan se vuole regalarsi un grande attaccante dovrà sacrificare qualche pezzo pregiato. L’ultima indiscrezione lanciata oggi dal Corriere dello Sport vede come sacrificato Thiago Silva in una trattativa con il Manchester City che porterebbe a Milano Mario Balotelli più qualche milione. Ipotesi molto suggestiva ma possibile dal momento che, ora come ora in Italia se vuoi fare un gran mercato devi cedere, incassare denaro e poi investirlo. La valutazione del centrale brasiliano si aggira sui 30 milioni di euro, la stessa cifra che il City pagò 2 anni fa all’Inter per portare a Manchester Balotelli.

    Thiago Silva © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Thiago Silva andrebbe a rinforzare il reparto difensivo della squadra di Roberto Mancini e più precisamente prenderebbe il posto occupato da Lescott affiancando il centrale belga Vincent Kompany. Il Milan cedendo il centrale della nazionale brasiliana perderebbe uno dei 3 difensori più forti al mondo, ma avrebbe a disposizione un potenziale fenomeno come Super Mario, qualche milione per rinforzare il reparto difensivo con Acerbi e Granqvist, e affiderebbe le chiavi della difesa a Philippe Mexes. Nella giornata di ieri Roberto Mancini, allenatore dei Citizens, ha depistato l’ipotesi di una cessione di Balotelli: “Mario è stato chiaro, ma io ribadisco il concetto: Balotelli resterà a Manchester al centouno per cento”. Chi avrà ragione? Forse basterà aspettare qualche settimana per capire le intenzioni dell’ex allenatore dell’Inter. Una cosa è certa: ai campioni d’Inghilterra gioverebbe più avere Thiago Silva in difesa piuttosto che un Balotelli in un reparto super affollato da top player vedi Dzeko, Tevez (pallino di Galliani) e Sergio Aguero sempre più amato a Manchester dopo il suo goal storico che è valso il titolo in Premier League dopo 44 anni di attesa.

    I tifosi milanisti dopo aver versato lacrime per i 6 addii di domenica, stanno già tremando all’ipotesi di perdere uno tra Thiago Silva e Ibrahimovic. Per lo svedese sono già arrivate le rassicurazioni da parte del suo procuratore Mino Raiola, il quale nella giornata di ieri ha dichiarato che il suo assistito è intenzionato a rispettare il suo faraonico contratto ( 9 milioni annui) che lo lega a Milano. Ma i mal di pancia sono dietro l’angolo e potrebbero diventare insidia fastidiosa fino al 31 Agosto 2012, data di chiusura del mercato estivo. Si preannuncia un’estate calda per Galliani, che con un occhio al bilancio dovrà inventarsi qualcosa per consegnare a mister Allegri una squadra competitiva per il titolo.

  • Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Prandelli che coraggio! Italia sperimentale a Euro 2012

    Archiviato il massimo campionato nella serata di ieri, l’Italia è già proiettata su quel che sarà dal prossimo 8 giugno, ovvero l’inizio dei campionati europei di calcio in Polonia e Ucraina. L’Italia farà il suo esordio domenica 10 giugno alle ore 18:00 e sfiderà la Spagna campione del mondo e d’Europa in carica.

    Ieri pomeriggio Cesare Prandelli, commisario tecnico della nazionale italiana, ha diramato la lista dei 32 pre-convocati per gli Europei in Polonia e Ucraina. I giocatori presenti nella lista si sono radunati oggi e sono stati sottoposti a dei test fisici in quel di Coverciano, eccezion fatta per i giocatori militanti in Juventus, Napoli e Paris Saint-Germain che devono ancora concludere la loro stagione rispettivamente con la finale di Coppa Italia e l’ultimo turno di Ligue 1. Dei 32 pre-convocati solo 23 avranno l’onore di difendere i colori italiani nella rassegna europea e i loro nomi verranno comunicati dalla Figc il 29 maggio. Tanti giocatori giovani e alcuni giocatori della vecchia guardia, vanno a comporre la lista dei top 32 di Prandelli.

    LISTA PRE-CONVOCATI ITALIA EURO 2012

    Cesare Prandelli spiega le scelte per gli azzurri di Euro 2012 | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain), Morgan De Sanctis (Napoli), Emiliano Viviano (Palermo).
    Difensori: Cristian Maggio (Napoli), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Ignazio Abate (Milan), Federico Balzaretti (Palermo), Davide Astori (Cagliari), Salvatore Bocchetti (Rubin Kazan), Leonardo Bonucci (Juventus), Andrea Barzagli (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Andrea Ranocchia (Inter), Angelo Ogbonna (Torino).
    Centrocampisti: Andrea Pirlo (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Emanuele Giaccherini (Juventus), Daniele De Rossi (Roma), Thiago Motta (Paris Saint Germain), Antonio Nocerino (Milan), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Ezequiel Schelotto (Atalanta) Luca Cigarini (Atalanta), Alessandro Diamanti (Bologna), Marco Verratti (Pescara).
    Attaccanti:Antonio Cassano (Milan), Mario Balotelli (Manchester City), Sebastian Giovinco (Parma), Antonio Di Natale (Udinese), Mattia Destro (Siena), Fabio Borini (Roma).

    La più grande sorpresa è la convocazione di Marco Verratti , classe 92 del Pescara delle meraviglie, convocazione meritata per il numero 10 abbruzzese che era appena entrato nel giro della nazionale U21 (2 presenze) e adesso si ritrova catapultato tra i grandi. Scelta coraggiosa per Prandelli, ma che fa capire quanto questa nazionale punti sui giovani. Nella lista dei 32 figura anche il giovane difensore del Torino Angelo Ogbonna, che insieme al già citato Verratti va a formare il duetto proveniente dalle Serie B 2011/2012.

    Sebastian Giovinco e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    I grandi esclusi da mister Prandelli sono Giampaolo Pazzini, che paga lo scarso rendimento avuto nel suo club di appartenenza e Alessandro Matri, al quale non sono bastati 10 goal in campionato per convincere il ct italiano. A dire il vero leggendo i nomi degli attaccanti presenti in lista, possiamo notare che Prandelli ha prediletto avere più attaccanti mobili che di sfondamento, vedere Di Natale, Giovinco, Borini e Cassano. L’attaccante ariete della nazionale sarà Mario Balotelli (7 presenze 1 goal in nazionale) fresco campione d’Inghilterra con il Manchester City di Roberto Mancini. Il sesto attaccante della lista è Mattia Destro, definito da Prandelli “attaccante ideale”. Il classe 91, attualmente in comproprietà tra Genoa e Siena, festeggia così la sua splendida stagione (12 goal) vissuta quest’anno con la maglia del Siena.

    4  portieri convocati da mister Prandelli, oltre all’inamovibile Buffon sono presenti Sirigu, Viviano e De Sanctis. Di questi 4 solo 3 andranno in Polonia e Ucraina (ballottaggio Viviano-Sirigu). In difesa spazio allo zoccolo duro della Juventus campione d’Italia che dà alla nazionale i suoi 3 centrali difensivi (Chiellini, Barzagli, Bonucci). Sulle fasce confermati Maggio, Balzaretti e Criscito. Sorpresa Bocchetti del Rubin Kazan. Fiducia a Ranocchia (unico interista del gruppo). Grandi conferme per il centrocampo. Sono presenti ben 3 giocatori juventini ( Pirlo, Marchisio e Giaccherini), 2 giocatori del Milan (Nocerino e Montolivo) e ben 2 dell’Atalanta (Cigarini e Schelotto), a conferma della grande stagione disputata dai nerazzurri di Bergamo. A completare il pacchetto di metà campo ecco Daniele De Rossi, Thiago Motta e la new entry Alessandro Diamanti.

  • Genoa salvo, Lecce retrocede in B ed applaude

    Genoa salvo, Lecce retrocede in B ed applaude

    Niente da fare per il Lecce di Serse Cosmi. L’ultima giornata giocata ieri sera, ha visto i giallorossi perdere 1-0 con il Chievo mentre il Genoa si è fatto valere con il Palermo ed ha conquistato i 3 punti e la conseguente salvezza.

    CHIEVO-LECCE – Lecce ci credeva così come Cosmi, ed infatti i salentini partono bene a Verona cercando subito il goal del vantaggio per mettere pressione al Genoa; ma nonostante un gran possesso palla (60%) Giacomazzi e compagni non riescono ad andare in rete nel primo tempo. Il Chievo tuttavia non molla niente e cerca di colpire in contropiede senza avere successo. Il primo tempo termina a reti bianche. Il secondo tempo inizia e vede un Lecce propositivo ma poco lucido negli ultimi 20 metri. 7 minuti dopo l’inizio della ripresa arriva una mazzata incredibile per i giallorossi: Alberto Gilardino porta in vantaggio il Genoa al Marassi, la notizia arriva a Verona e spezza le gambe dei ragazzi di Serse Cosmi. Neanche il Chievo sta a guardare e a 15 minuti dalla fine passa addirittura in vantaggio con Kamil Vacek, primo gol in serie A. A Marassi il Genoa raddoppia ed il Lecce con l’orgoglio ci prova in tutte i modi a segnare almeno un goal, ma Di Michele non riesce a concretizzare la più ghiotta delle occasioni. Finisce 1-0 per il Chievo che sale a 49 punti mentre il Lecce rimane chiude a 36 punti e retrocede nella serie cadetta. Da segnalare il bellissimo atteggiamento sportivo dei tifosi leccesi, che nonostante una retrocessione amara, applaudono a più riprese i propri giocatori.

    Guillermo Giacomazzi © Marco Luzzani/Getty Images

    Serse Cosmi al termine della partita non ha voluto incontrare la stampa; a parlare è stato il capitano Guillermo Giacomazzi, ecco le sue dichiarazioni: “Ci tengo tantissimo a ringraziare i tifosi del Lecce per gli applausi che ci hanno tributato sia sabato scorso al Via del Mare, sia stasera qui a Verona. Sono scene davvero rare nel mondo del calcio, certamente un esempio per l’intera Italia. Oggi siamo retrocessi ufficialmente ma, nonostante tutto, a fine gara ci hanno battuto le mani a lungo. Quel che dispiace profondamente è il fatto di non essere riusciti a regalare la gioia della salvezza a questa gente, perchè ci tenevamo tanto. Dispiace anche per noi stessi, perchè ce l’abbiamo messa tutta, dando il meglio di noi stessi, così come ha fatto anche il nostro mister. Purtroppo, dopo una lunga e difficile rincorsa, le energie sono venute un po’ a mancare e questo, probabilmente, non ci ha consentito di coronare la rimonta”.

    GENOA-PALERMO – In un Marassi a porte chiuse, il Genoa cerca almeno un punto per assicurarsi un posto nella prossima serie A. Inizia la partita a ritmi blandi con le due squadre che badano più a non prenderle. Il Palermo ci prova soprattutto da fuori area con due tiri di Edgar Barreto che volano alto sopra la traversa, il Genoa risponde con 2 occasioni per Jankovic e Granqvist. Termina il primo tempo 0-0. Nella ripresa il Genoa entra in campo molto più deciso, rassicurato dal momentaneo pareggio del Lecce a Verona. E al ’52 arriva il goal di Alberto Gilardino servito perfettamente da Marco Rossi. Il Palermo prova a reagire riversandosi nella metà campo avversaria ma non produce particolari pericoli che arrivano invece per i genoani che in contropiede al ’70 centrano il 2-0 grazie al goal di Giuseppe Sculli, servito da un tonico Gilardino. Il 2-0 del Genoa chiude di fatto la partita e il discorso salvezza. Genoa termina il campionato con 42 punti e resta nella massima serie.

  • Genoa, un punto per la salvezza. Lecce spera

    Genoa, un punto per la salvezza. Lecce spera

    Grande attesa per l’ultimo turno di campionato che deve emettere ancora due verdetti importanti: chi andrà nell’Europa che conta? Chi sarà la terza retrocessa in serie B dopo Cesena e Novara? Stasera il campo emetterà i suoi verdetti. Ma concentriamoci sulla lotta salvezza che vede contrapposti il Genoa ed il Lecce.

    Il Genoa ha 39 punti, ben 3 in più sul Lecce allenato da Serse Cosmi; per questo stasera i salentini devono sperare in un vero e proprio miracolo calcistico. Innanzitutto i pugliesi dovranno battere in trasferta il Chievo Verona e poi dovranno sperare in una sconfitta del Genoa impegnato contro il Palermo in un Marassi a porte chiuse. Combinazione molto utopistica diranno in molti, ma si sa, il calcio è strano e le sorprese sono dietro l’angolo.

    Serse Cosmi © Marco Luzzani/Getty Images

    CHIEVO – LECCE – Stasera ore 20:45 al Bentegodi di Verona va in scena Chievo-Lecce, una delle due partite chiave per la lotta salvezza. Il Chievo ha poco da chiedere a questa sfida in quanto è già salvo con 46 punti in classifica. I ragazzi di Di Carlo sono reduci da 4 pareggi nelle ultime 5 di serie A e la vittoria in casa manca dal 7 aprile contro il Catania. A tal motivo Pellissier e compagni vogliono  chiudere la stagione con una vittoria davanti al pubblico di casa. Di diverso parere sarà il Lecce che ha bisogna assoluto di una vittoria per sperare. Tra l’altro i salentini quest’anno hanno ottenuto ben 21 punti (36 quelli totali) lontano dal Via del Mare, a conferma che la squadra di Cosmi si esprime meglio in trasferta. I giallorossi inoltre, potranno contare sull’apporto di Luis Muriel e Juan Cuadrado, tornati disponibili dopo il turno di squalifica.

    PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO-LECCE

    CHIEVO (4-3-1-2): Puggioni; Sardo, Morero, Cesar, Jokic; Luciano, Rigoni, Bradley; Sammarco; Pellissier, Uribe.
    Panchina: Squizzi, Frey, Acerbi, Vacek, Hetemaj, Thereau, Paloschi. Allenatore: Di Carlo.

    LECCE (3-5-2): Benassi; Grossmuller, Carrozzieri, Esposito; Cuadrado, Blasi, Giacomazzi, Obodo, Brivio; Di Michele, Muriel.
    Panchina: Gabrieli, Tundo, Di Matteo, Giandonato, Bertolacci, Seferovic, Bojinov. Allenatore: Cosmi.

    GENOA – PALERMO – Ad inizio stagione nessun genoano avrebbe pensato di ritrovarsi invischiato fino all’ultima giornata nella lotta salvezza. Ed invece è la dura realtà che sta vivendo la Genova rossoblù da 2 mesi a questa parte. Stasera il Genoa, autore di una stagione sciagurata se si pensa al valore tecnico della rosa allestita dal presidente Enrico Preziosi, si gioca la permanenza nella massima serie. Brutto scherzo del destino per gli stessi genoani che un anno fa avevano gioito per la retrocessione incredibile dei cugini della Sampdoria. Certo è che il Grifone ha il destino nelle proprie mani ma la squadra di Luigi De Canio non potrà contare sull’apporto del pubblico dopo i fattacci di Genoa-Siena 1-4. Pubblico che comunque seguirà la squadra e la sosterrà fuori dallo stadio. Non sarà della partita Rodrigo Palacio, 19 reti e capocannoniere genoano. In avanti spazio a Giuseppe Sculli e Alberto Gilardino. Il Palermo, altra delusione di questo campionato, proverà ad opporre resistenza senza l’aiuto di un leccese doc, Fabrizio Miccoli, che non sarà della partita per via di un problema muscolare.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA-PALERMO

    GENOA (4-4-2) : Frey; Mesto, Granqvist, Kaladze, Moretti; Rossi, Belluschi, Biondini, Jankovic; Sculli, Gilardino.
    Panchina: Lupatelli, Alhassan, Carvalho, Veloso, Birsa, Jorquera, Ze Eduardo. Allenatore: De Canio.

    PALERMO (4-3-1-2): Viviano; Munoz, Milanovic, Mantovani, Pisano; Migliaccio, Barreto, Bertolo; Vazquez; Hernandez, Budan. Panchina: Brichetto, Labrin, Aguirregaray, Bacinovic, Lores, Zahavi, Mehmeti. Allenatore: Mutti

  • Milan, Gattuso saluta. Allegri annuncia Montolivo

    Milan, Gattuso saluta. Allegri annuncia Montolivo

    E’ il tempo degli addii a Milanello, forse troppi addii che generano grande tristezza nell’ambiente rossonero impreparato a dover salutare contemporaneamente tanti giocatori simbolo dell’ultimo decennio milanista. Domani nell’ultima partita stagionale che il Milan giocherà contro il Novara, si prevede il tripudio di San Siro per un pezzo di Milan che se ne va.

    Dopo l’annuncio di Alessandro Nesta nella conferenza stampa tenutasi giovedì scorso, ieri è arrivata un pò a sorpresa la notizia dell’addio di Gennaro Gattuso , il quale dopo un incontro con Adriano Galliani ha deciso di porre fino alla sua avventura rossonera durata ben 13 anni. Ma non finisce qua, perchè sempre nella giornata di ieri, sul sito ufficiale del Milan è apparsa una lettera di addio da parte di Filippo Inzaghi. Il 38enne ex Juventus lascia il Milan dopo 125 goal in rossonero e  dopo aver vissuto una stagione da separato in casa per via dei suoi rapporti non idilliaci con il tecnico Allegri. A completare il quadro degli addii ci hanno pensato Clarence Seedorf, Gianluca Zambrotta e Mark Van Bommel.

    Gennaro Gattuso © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PARLA GATTUSO – Dopo aver annunciato la decisione di lasciare il Milan, Gennaro Gattuso ha tenuto oggi una conferenza stampa nella quale ha voluto ringraziare tutto il mondo rossonero. Ecco alcune sue dichiarazioni: “E’ stato un sogno indossare la maglia che sogni fin da bambino. Speriamo che per prima cosa non mi si abbassi più l’occhio: ho ancora voglia di battagliare e far vedere che non sono morto calcisticamente. Dentro di me sentivo il bisogno di lasciare, così come ha fatto lo zoccolo duro della squadra. Non mi voglio sentire un peso, la società non mi ha fatto sentire tale” . E a chi gli chiede dove andrà ecco la risposta di  “ringhio” – “Non andrei mai alla Juventus e all’Inter: per l’amore che ho per questa società e per questi colori. Non mi vogliono loro e non ci andrei io”. Poi un’ultima domanda sul futuro“Il mio sogno è indossare la maglia dei Glasgow: ora però c’è una brutta situazione. Non è una questione di soldi. Sono andato via a 19 anni dalla Salernitana. Mi son fatto conoscere grazie al Glasgow: ci son diversi casini là a livello economico. Penso sarebbe una scelta di cuore e bella. Voglio partire da dove sono partito”.

    VAN BOMMEL TORNA AL PSV – Non sarà un addio paragonabile a quelli di Gattuso, Nesta e gli altri ma comunque è una perdita poco gradita per la squadra di Allegri. Mark Van Bommel lascia dopo 2 stagioni il Milan per tornare in Olanda. L’olandese commenta così: “Lascio anch’io, dopo un anno e mezzo. Anche se non è come Pippo o Sandro che lasciano dopo 10 anni, non è facile lasciare questo grande gruppo. Voglio fare i complimenti a Galliani per avermi portato qui, ho fatto tutto per questa squadra. Abbiamo vinto lo scudetto lo scorso anno, purtroppo questa stagione è andata male. Non potevo dire di no a questa grande squadra. Ora torno in Olanda con la mia famiglia: vado al PSV e poi voglio fare l’allenatore. Comunque questo è un arrivederci, magari tornerò qui come allenatore”

    Intanto oggi è arrivata una notizia lieta (era nell’aria da tempo) per i milanisti, Riccardo Montolivo giocherà l’anno prossimo nel Milan dopo aver rifiutato nei mesi scorsi il rinnovo proposto dai Della Valle. E’ stato proprio Massimiliano Allegri ad annunciarlo durante la conferenza stampa: “L’anno prossimo arriverà Montolivo che è un giocatore molto bravo, con molta tecnica. Comunque il Milan resterà competitivo anche l’anno prossimo, dobbiamo continuare il lavoro iniziato l’anno scorso. Bisognerà ripartire con grande entusiasmo”

  • Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato in fermento. Nell’ultima settimana si è ben parlato delle intenzioni del club di Massimo Moratti, alcune mosse sono già state svelate mentre altre sono ancora ben celate da una stagione che terminerà tra poco più di ventiquattro ore e da un mercato che deve ancora entrare nel vivo. D’altronde l’ultima partita (domenica ore 20:45 contro la Lazio) potrebbe spostare molti equilibri visto che in ballo c’è una qualificazione Champions League, che significherebbe prestigio internazionale ma anche una bella valanga di milioni nella voce entrate. Aspettando il verdetto del campo, facciamo un passo indietro e soffermiamoci sulle situazioni che sono già ben definite in Via Durini.

    CAPITOLO RINNOVI – In settimana sono arrivati i primi rinnovi per alcuni giocatori dell’Inter che erano in scadenza. Walter Samuel, nerazzurro da sette stagioni, ha prolungato di un anno il suo contratto con scadenza giugno 2013.

    Walter Samuel © Valerio Pennicino/Getty Images
    Confermato anche Luca Castellazzi, che domani festeggerà in campo il suo prolungamento di due anni (scadenza giugno 2014) difendendo i pali nerazzurri contro la Lazio. Rinnovo in vista anche per Yuto Nagatomo; per il giapponese, arrivato alla corte di Massimo Moratti nel gennaio 2011, è pronto un nuovo contratto fino al 2017 con aumento dello stipendio che salirà dai 700000 euro annui attuali a 1,2 milioni annui. Il giusto premio per un giocatore molto stimato da società, compagni e tifosi. Infine Moratti ha deciso di premiare l’ultimo arrivato, il tecnico Andrea Stramaccioni, a cui verrà sottoposto un nuovo contratto triennale da 450000 euro più bonus legati ai risultati ottenuti.

    PRONTI A PARTIRE – C’è chi resta e c’è chi va. Ad Appiano Gentile sono presenti parecchie valigie pronte ad accompagnare giocatori che per un motivo o per un altro non rientrano più nei piani societari. E’ il caso di Angelo Palombo: arrivato a gennaio in prestito dalla Sampdoria, l’ex capitano doriano non ha convinto (solo 3 presenze) e verrà rimandato certamente al mittente. Situazione stazionaria quella che riguarda Diego Forlan, arrivato un anno fa a Milano per sostituire l’insostituibile Eto’o. Il nazionale uruguaiano, autentico flop della stagione in corso, starebbe vagliando attentamente la proposta arrivata dal Brasile come confermato da Branca nella giornata di ieri. Il reparto offensivo verrà sfoltito ulteriormente in virtù del fatto che non verrà riscattato l’argentino Mauro Zarate. L’ex numero 10 laziale farà ritorno a Roma nonostante alcune prestazioni incoraggianti arrivate da quando c’è Stramaccioni.

    VIA LUCIO? – E’ in attesa di sviluppi anche il 34 enne Lucio. Il difensore brasiliano piace molto al Paris Saint-Germain, che è alla ricerca di un difensore di esperienza su cui poter far affidamento nella prossima Champions League, ma non è da escludere un ritorno in patria o in Germania dove Lucio ha già giocato con le maglie di Bayer Leverkusen e Bayern Monaco. Se dovesse arrivare la cessione del centrale brasiliano, l’Inter dovrebbe confermare Andrea Ranocchia, autore di una stagione deludente ma pur sempre uno dei migliori difensori italiani in prospettiva, a cui ben presto potrebbe aggiungersi un altro giovane difensore italiano. Infatti Branca starebbe pensando al ritorno di Marco Andreolli, difensore del Chievo che andrebbe ad occupare il posto lasciato libero dal ritiro di Ivan Cordoba.

  • Serie A, probabili formazioni 38 giornata

    Serie A, probabili formazioni 38 giornata

    Tutto pronto per l’ultima giornata del campionato di Serie A 2011/2012. Lo scudetto è già della Juventus, che chiuderà il campionato davanti al Milan mentre è ancora tutto da decidere per le posizioni che vanno dal terzo al sesto posto. Novara e Cesena sono già retrocesse in Serie B con il Lecce che ha bisogno di un miracolo per evitarla. Di seguito le probabili formazioni delle partite di domenica valevoli per il 38esimo ed ultimo turno della Serie A 2011/2012.

    FIORENTINA – CAGLIARI ore 15.00 – All’Artemio Franchi va in scena l’ultima partita della stagione di una Fiorentina desiderosa di chiudere bene un campionato deludente. Non sarà della gara Stevan Jovetic, capocannoniere della squadra con 14 reti. Il Cagliari, reduce da 5 sconfitte consecutive in trasferta, non avrà a disposizione Cossu e Pisano ma ritroverà Agostini in difesa.

    Fiorentina (3-5-1-1): Boruc; Camporese, Natali, Felipe; Cassani, Kharja, Salifu, Lazzari, Pasqual; Olivera; Cerci.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Ibarbo; Pinilla, Thiago Ribeiro.

    JUVENTUS – ATALANTA ore 15.00 – Sarà grande festa bianconera allo Juventus Stadium. I campioni d’Italia affrontano l’Atalanta di Stefano Colantuono e vogliono chiudere imbattuti questo campionato. Squalificato Vidal, in avanti Borriello-Quagliarella. Possibile riposo per Buffon e Vucinic. Nell’Atalanta non recupera il portiere Consigli. In avanti Maxi Moralez e Denis.

    Juventus (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Padoin, Pirlo, Marchisio, Pepe; Borriello, Quagliarella.
    Atalanta (4-4-1-1):
     Frezzolini; Bellini, Lucchini, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez, Denis.

    MILAN – NOVARA ore 15.00 – Partita di addio per Nesta e Gattuso, due protagonisti della storia recente del Milan. Siederanno in panchina invece, altri due partenti Seedorf e Inzaghi. Yepes, fresco di rinnovo, affiancherà Nesta in difesa. In avanti torna Cassano al posto di Robinho. Ultima partita in Serie A per il retrocesso Novara che dovrà fare a meno dello squalificato Mascara.

    Milan (4-3-1-2): Amelia; Antonini, Nesta, Yepes, Mesbah; Gattuso, Van Bommel, Nocerino; Boateng; Ibrahimovic, Cassano.
    Novara (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Garcia, Gemiti; Porcari, Radovanovic, Rigoni; Mazzarani; Jeda, Caracciolo.

    CESENA – ROMA ore 18.00 – Ultima di Luis Enrique sulla panchina della Roma. Il tecnico asturiano vuole lasciare la capitale con una vittoria e si affida al trio Totti, Borini, Osvaldo. Il Cesena, già retrocesso da tempo, vuole salutare il suo pubblico con una buona prestazione, probabilmente dovrà fare a meno dell’infortunato Mutu che è in dubbio per una contrattura muscolare. In porta gioca Ravaglia.

    Cesena (3-4-1-2): Ravaglia; Benalouane, Von Bergen, Rodriguez; Ceccarelli, Guana, Colucci, Martinho; Santana; Malonga, Rennella.
    Roma (4-3-1-2): Lobont; Rosi, Kjaer, Heinze, Marquinho; Gago, De Rossi, Pjanic; Totti; Borini, Osvaldo.

    PARMA – BOLOGNA ore 18.00 – Al Tardini si affrontano due delle squadre più in forma del campionato. Il Parma, reduce da 6 vittorie consecutive, ritrova Floccari al fianco di Giovinco. Il Bologna ritrova Ramirez dopo la squalifica e si prepara a salutare Marco Di Vaio, per lui ultima partita con il Bologna prima di andare in Canada.

    Parma (3-5-2): Pavarini; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Valiani, Valdes, Galloppa, Gobbi; Giovinco, Floccari.
    Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Antonsson, Portanova, Cherubin; Garics, Mudingayi, Taider, Rubin; Ramirez, Diamanti; Di Vaio.

    Antonio Di Natale © Marco Luzzani/Getty Images

    CATANIA – UDINESE ore 20.45 – Gara cruciale in chiave Champions per i ragazzi di Guidolin, che con un punto conquisterebbero per il secondo anno di fila la qualificazione ai preliminari. Formazione tipo per i friulani mentre il Catania deve rinunciare allo squalificato Lodi. Probabile ultima panchina a Catania per Vincenzo Montella sempre più vicino alla Roma.

    Catania (4-3-3): Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Almiron, Seymour; Gomez, Bergessio, Barrientos.
    Udinese (3-5-1-1):
     Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Pinzi, Asamoah, Armero; Fabbrini; Di Natale.

    CHIEVO – LECCE ore 20.45 – Il Lecce cerca i tre punti salvezza in casa del Chievo, aspettando buone notizie da Marassi. Per i salentini ritornano disponibili Oddo e i gioielli Muriel e Cuadrado. Nel Chievo possibile chance per il giovane Uribe, a segno nell’ultima giornata a Palermo.

    Chievo (4-3-1-2): Puggioni; Sardo, Cesar, Acerbi, Jokic; Luciano, Rigoni, Bradley; Cruzado; Pellissier, Uribe.
    Lecce (3-5-2): Benassi; Oddo, Carrozzieri, Esposito; Cuadrado, Blasi, Giacomazzi, Bertolacci, Brivio; Di Michele, Muriel.

    GENOA – PALERMO ore 20.45 – Il Genoa di De Canio ospita a Marassi un Palermo privo del leccese Miccoli, per lui problema muscolare. Squalificati Palacio e Kucka, in avanti spazio alla coppia Gilardino-Sculli supportata da Jankovic. Palermo senza Silvestre (squalificato), Acquah e Ilicic infortunati.

    Genoa (4-4-2): Frey; Mesto, Granqvist, Carvalho, Moretti; Rossi, Belluschi, Biondini, Jankovic; Sculli, Gilardino.
    Palermo (4-3-1-2): Viviano; Pisano, Milanovic, Munoz, Mantovani; Migliaccio, Donati, Barreto; Zahavi; Hernandez, Vazquez.

    LAZIO – INTER ore 20.45 – La Lazio di Edy Reja ospita l’Inter di Stramaccioni in un caldissimo scontro diretto per l’Europa. I laziali ritrovano dal primo minuto Miroslav Klose, capocannoniere biancoceleste che sarà supportato da Mauri e Lulic. Nell’Inter squalificato Julio Cesar, gioca Castellazzi. Problemi per Obi e Sneijder che non saranno della partita. Out dai convocati anche Zarate e Forlan.

    Lazio (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Diakitè, Biava, Garrido; Ledesma, Gonzalez; Candreva, Mauri, Lulic; Klose.
    Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Zanetti; Alvarez; Milito, Pazzini.

    NAPOLI – SIENA ore 20.45 – Al San Paolo il Napoli di Walter Mazzarri ospita il Siena di Giuseppe Sannino. I napoletani andranno alla caccia dei 3 punti e di buone notizie da Catania e Roma. Squalificato Cavani, torna titolare dopo tre panchine consecutive Ezequiel Lavezzi che verrà affiancato da Goran Pandev. Nel Siena da tenere d’occhio sia Destro che Brienza, entrambi dati in splendida forma.

    Napoli (3-5-2): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Britos; Maggio, Gargano, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev, Lavezzi.
    Siena (3-5-2):
     Pegolo; Belmonte, Contini, Terzi; Vitiello, Vergassola, Gazzi, Brienza, Del Grosso; Destro, Larrondo.

  • Il Barcellona all’assalto di Bale

    Il Barcellona all’assalto di Bale

    A Barcellona la stagione 2011/2012 verrà ricordata non solo per le cocenti delusioni raccolte nella Liga e in Champions League ma anche come la fine dell’era Guardiola. Il prossimo 25 maggio l’allenatore più vincente della storia catalana con 13 successi, saluterà Messi e compagni dopo la finale di Coppa del Re contro l’Athletic Bilbao; ma in casa Barça già si comincia a pensare al prossimo futuro per consegnare nelle mani di Tito Vilanova, successore di Guardiola, una squadra ancora più forte che possa iniziare un altro ciclo glorioso almeno quanto quello degli ultimi anni.

    ARRIVA BALE – Il presidente blaugrana Sandro Rosell è pronto a regalarsi Gareth Bale, 22enne nazionale gallese in forza al Tottenham e ambito da mezza Europa. Il centrocampista, autore di 9 reti in Premier League quest’anno, dovrebbe essere il primo colpo per il dopo Guardiola e andrebbe a rinforzare una squadra che già si attesta stellare.

    Gareth Bale © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Secondo il “Marca”, autorevole giornale spagnolo, il Barcellonasarebbe pronto a versare nelle casse inglesi ben 40 milioni di euro pur di assicurarsi le prestazioni dell’ala gallese a cui verrebbe offerto un contratto quinquiennale da 5 milioni netti a stagione. Stiamo parlando di cifre altissime ed in questo momento alla portata di pochissimi club nel mondo; se poi a questo aggiungiamo il fascino che genera di sè il club catalano possiamo anticipare il buon esito della trattativa.

    Non sembrerebbe però dello stesso parere l’allenatore del Tottenham Harry Redknapp che smentisce prontamente l’indiscrezione di “Marca”: “Non penso che ci sia un minimo di verità, assolutamente”. Il Barcellona tuttavia sembra essere molto vicino all’acquisizione del talento gallese che rappresenterebbe l’acquisto top dell’estate e andrebbe a fare il palio con i due colpi fatti registrare dal club catalano durante la scorsa estate quando alla corte di Guardiola arrivarono Cesc Fabregas e Alexis Sanchez. A dimostrazione che quando il Barça chiama è difficile non rispondere.