Autore: Guido Pugliese

  • Calcioscommesse, indagato Semeraro. Lecce trema

    Calcioscommesse, indagato Semeraro. Lecce trema

    Sono giorni bui quelli che accompagnano il Lecce all’inizio della prossima stagione. Non bastasse la retrocessione in serie B avvenuta sul campo i tifosi leccesi adesso corrono il rischio di vedere la propria squadra ancora più in basso. La situazione del Lecce calcio si fa sempre più intricata e complicata. Le indiscrezioni riguardo un possibile coinvolgimento dell’ex presidente leccese Pierandrea Semeraro nel filone calcioscommesse sono state confermate dallo stesso nella giornata di ieri attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale della società pugliese.

    “Dopo le indiscrezioni giornalistiche trapelate nei giorni scorsi in ordine alle presunte responsabilità dell’Unione Sportiva Lecce SpA nell’ambito del procedimento del c.d. “calcioscommesse” pendente dinanzi alla Procura della Repubblica di Bari, apprendo ufficialmente di essere indagato per frode in competizioni sportive con riferimento alla partita Bari-Lecce dello scorso anno.
    Premesso che nulla ho da rimproverarmi circa il regolare svolgimento della suddetta partita, ho dato incarico ai miei legali di assumere tutte le iniziative ritenute idonee a tutela della Società e della mia persona.
    Per completezza, devo evidenziare che non ricopro cariche sociali nella U.S. Lecce da circa un anno.”

    Bari-Lecce © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Queste le parole di Pierandrea Semeraro, parole che non rassicurano i tifosi leccesi che già tremano all’idea di subire una seconda retrocessione che costringerebbe il Lecce a ripartire dalla Prima Divisione. Se venisse confermato dagli organi competenti il coinvolgimento dell’ex presidente leccese nella combine di Bari-Lecce del 15 maggio 2011, il Lecce si ritroverebbe accusato di responsabilità diretta, molto più grave di quella oggettiva, e rischierebbe non una semplice penalizzazione ma bensì la retrocessione diretta. La procura di Bari sta lavorando e manca poco alla chiusura del primo filone di indagini. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno completato gli accertamenti sui movimenti bancari di Semeraro e hanno acquisito elementi utili per verificare possibili intrecci di assegni nel periodo immediatamente successivo alla partita in questione (Bari-Lecce). Si attendono i prossimi sviluppi riguardo suddetta indagine ma certamente i tifosi giallorossi  non possono dormire sogni tranquilli.

  • L’Inter sbarca in Indonesia, il programma della tournée

    L’Inter sbarca in Indonesia, il programma della tournée

    L’Inter è sbarcata in Indonesia nella giornata di ieri ed è stata accolta con grande entusiasmo dai tifosi asiatici. In mattinata i ragazzi di Andrea Stramaccioni sono scesi in campo al Gelora Bung Karno di Giacarta per il primo allenamento in terra asiatica, allenamento terminato con una partitella dieci contro dieci che ha regalato tanti goal ai tifosi presenti sugli spalti. In goal il solito Diego Milito, reduce da una stagione molto prolifica a livello personale grazie alle 24 reti segnate nella Serie A 2011/2012.

    Domani prima amichevole per l’Inter che affronterà una selezione composta da U23 e top player del campionato locale. Sabato 26 maggio invece è in programma la seconda ed ultima amichevole che vedrà l’Inter affrontare la nazionale maggiore indonesiana. Entrambe le amichevoli verranno trasmesse su Inter Channel (canale 232 Sky) e saranno visibili anche ai non abbonati. Questa avventura asiatica frutterà alla squadra di Massimo Moratti 2,5 milioni di euro ma oltre agli introiti è importante la crescita del marchio Inter in un mercato come quello asiatico che conta quasi 15 milioni di fans nerazzurri.

    Philippe Coutinho © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Non è partito con i campagni il portiere Julio Cesar che deve recuperare ancora i problemi fisici che lo hanno afflitto in più riprese nell’ultima stagione. Al suo posto è partito per l’Indonesia il portiere della primavera Davide Di Gennaro. Chi si gioca tanto in questa tournèe asiatica è Philippe Coutinho, reduce dall’esperienza in prestito all’Espanyol (5 reti in 15 presenze) e desideroso di convincere Stramaccioni. Stesso discorso anche per il terzino destro Jonathan, tornato dal prestito al Parma il brasiliano è chiamato a confermare i miglioramenti evidenziati nell’avventura parmense. Altro assente in Indonesia è Wesley Sneijder, mostratosi rigenerato dalla cura Stramaccioni e pronto a continuare la sua avventura in nerazzurro. Il numero 10 interista è in ritiro con la sua Olanda in vista di Euro 2012 e ieri sera è sceso in campo ed ha giocato i primi 45 minuti nell’amichevole tra Bayern Monaco e Olanda che ha visto prevalere 3-2 i finalisti della Champions League 2011/2012.

  • Fischi all’inno nazionale, Napoli multato

    Fischi all’inno nazionale, Napoli multato

    Il Giudice Sportivo ha sanzionato il Napoli con un’ammenda di 20 mila euro a causa dei fischi dei suoi tifosi durante l’esecuzione dell’inno nazionale ad opera di Arisa. Sanzione giusta ma che non cancella l’episodio deplorevole accaduto allo stadio Olimpico di Roma domenica scorsa durante la finale della Tim Cup 2011/2012.

    Prima dell’inizio di Juventus-Napoli la cantante Arisa ha fatto il suo ingresso in campo per cantare l’inno italiano. Alcuni sostenitori partenopei hanno turbato l’esecuzione dell’inno con ininterrotte bordate di fischi. Episodio davvero da dimenticare che non può essere giustificato nonostante sia alla luce del giorno la situazione particolare che vive l’Italia negli ultimi mesi. L’inno nazionale deve essere un momento di aggregazione di tutto il popolo italiano.

    Arisa canta l'inno nazionale © Claudio Villa/Getty Images

    Per fortuna gli stessi tifosi che hanno fischiato l’inno di Mameli sono rinsaviti pochi minuti dopo quando lo stadio ha tenuto un minuto di silenzio in onore della ragazza uccisa nell’attentato di Brindisi e dei 7 morti a causa del terremoto che ha colpito l’Emilia. Alla luce di questo si è intuito che quei fischi erano di malcontento verso chi rappresenta il popolo italiano e non a caso allo stadio Olimpico domenica scorsa erano presenti tantissime autorità dello Stato.

    Ritornando alla sanzione comminata dal Giudice Sportivo al Napoli, la multa di 20 mila euro è scaturita non solo per i fischi all’inno ma anche per il fatto che alcuni sostenitori partenopei durante lo svolgimento della partita hanno lanciato numerosi fumogeni, petardi e bengala nel proprio settore, nel recinto e sul terreno di gioco. Stesso dicasi per i tifosi della Juventus e ciò costerà alla società di Andrea Agnelli una multa di 10 mila euro. Oltre alle ammende per le due società finaliste di Tim Cup il Giudice Sportivo ha sanzionato con tre giornate di squalifica il calciatore della Juventus Fabio Quagliarella, reo di aver colpito con una gomitata al volto il calciatore del Napoli Salvatore Aronica. Una giornata di squalifica invece per Marco Borriello e Marco Storari in quanto erano diffidati e hanno ricevuto la seconda sanzione durante la finale.

  • Yanis Bahloul, Milan e Lazio a caccia del nuovo Sanchez

    Yanis Bahloul, Milan e Lazio a caccia del nuovo Sanchez

    Il calciomercato sta entrando nel vivo e nei prossimi tre mesi oltre alla trattative che vedono in primo piano giocatori già affermati, tengono banco anche trattative che suscitano meno clamore ma che potrebbero rivelarsi veri e propri affari in futuro. Gli addetti ai lavori di molte società sono alla ricerca di possibili futuri top player da prendere possibilmente in giovanissima età e ad un costo quindi molto ridotto.

    E’ il caso di Yanis Bahloul, attaccante esterno marocchino classe 1994  alto 170cm. Il giovane Bahloul ha rifiutato il contratto da professionista offertogli dal Sedan, squadra che milita da parecchie stagioni nella seconda divisione francese, ed è stato anche convocato dalle nazionali giovanili marocchine, convocazione però rigettata al mittente dal 18enne Bahloul, visto che le sue mire sono rivolte alla nazionale francese. Questo la dice lunga sulla personalità del giocatore marocchino che punta a divenire una grande stella del calcio.

    Yanis Bahloul in azione

    Avendo rifiutato il contratto da professionista, Yanis Bahloul è acquistabile a parametro zero e ciò ha scatenato un vero e proprio intrigo internazionale di mercato. D’altronde le qualità del giocatore non sono in discussione e chi se ne assicurerà le prestazioni potrebbe ritrovarsi in casa un vero campione spendendo pochi milioni. Il Milan ci sta pensando seriamente ma sul talentino marocchino c’è mezza Ligue 1 tra cui Lille, Marsiglia e Olympique Lione. Anche la Lazio di Claudio Lotito, dopo essere stata vicinissima a strappare il nuovo Sanchez al Sedan nel mese di aprile, è tornata alla carica per assicurarsi le prestazioni del giovane talentino e sembra aver superato la concorrenza del Newcastle, squadra piazzatasi al quinto posto nell’ultima Premier League. Adesso l’inserimento del Milan potrebbe stravolgere i piani della società capitolina vista anche il maggior appeal che la società milanese ha rispetto alla Lazio. Non solo grandi campioni al centro degli intrighi di mercato ma anche giovani di belle speranze.

  • Thiago Silva, City e Barcellona assediano il Milan

    Thiago Silva, City e Barcellona assediano il Milan

    Nonostante le smentite di Galliani e Allegri riguardo alla possibile cessione di Ibrahimovic o Thiago Silva, in casa Milan nessuno è incedibile soprattutto se si parla di due top player che fanno gola a mezza Europa. Il 30enne svedese e il difensore brasiliano sono due tasselli fondamentali dello scacchiere rossonero ma rappresentano anche gli unici 2 giocatori che potrebbero dare una svolta al mercato facendo transitare a Via Turati un bel vagone di milioni. In particolar modo si sta scatenando una asta vera e propria per il centrale brasiliano Thiago Silva, ambito da due grandissimi club: Barcellona e Manchester City. Nella prossima stagione sia il club catalano che il City di Roberto Mancini puntano a recitare un ruolo da protagonisti in Europa e proprio a tal motivo vorrebbero strappare al Milan il difensore più forte del mondo consolidando i rispettivi reparti difensivi. Il Milan prende atto e a dispetto delle dichiarazioni di facciata è disposto a trattare la cessione del brasiliano partendo però da cifre molto alte che rispecchiano il grande valore di Thiago Silva.

    Thiago Silva © Claudio Villa/Getty Images

    Proprio l’allenatore dei Citizens Roberto Mancini si è recato ieri pomeriggio in Via Turati per parlare con Adriano Galliani. L’incontro tra i due è durato circa 3/4 d’ora e non è stata solo una visita di cortesia come dichiarato da Mancini all’uscita di Via Turati. Si è parlato di tante cose e di tanti giocatori. Thiago Silva è stato tirato in ballo dal Mancio ma il Milan per il centrale brasiliano chiede un assegno di 50 milioni di euro. Cifra altissima che ha fatto raffreddare e non di poco le ambizioni del tecnico jesino che ha provato ad inserire Balotelli nell’affare generando il no di Galliani, il quale non è disposto a imbastire uno scambio tra un difensore ed un attaccante. Poi si è parlato di un possibile scambio Ibra-Balotelli ma qui è il City a non essere molto d’accordo visto l’ingaggio esorbitante percepito dallo svedese (20 milioni lordi annui). Non solo Ibra, Thiago Silva e Balotelli perchè il Milan è molto interessato ad Aleksandar Kolarov, terzino sinistro del City, a cui i rossoneri vorrebbero affidare la fascia sinistra della difesa. Per il serbo si tratterebbe di un ritorno in serie A dopo l’esperienza alla Lazio durata tre stagioni. L’operazione Kolarov è stata gettata sulla base di un prestito con diritto di riscatto e quindi non sembra essere collegata ad altre trattative tra Milan e City.

    Non solo sirene inglesi per Thiago Silva. Infatti il Barcellona segue da molto tempo il difensore della nazionale brasiliana e vorrebbe portarlo al Camp Nou. Il club catalano è disposto ad offrire 20 milioni più il cartellino di Ibrahim Afellay, ma il Milan preferirebbe come contropartita Thiago Alcantara, talentuoso centrocampista della cantera Barça. Il Barcellona non gradisce molto questa ipotesi in quanto su Thiago Alcantara ci punta moltissimo nel prossimo futuro. In occasione della finale di Champions League di sabato scorso, Adriano Galliani avrebbe parlato di Thiago Silva con il presidente catalano Rosell, che avrebbe messo sul piatto circa 40 milioni di euro per convincere il Milan a privarsi del difensore più forte del mondo. Lo stesso Galliani pochi giorni fa ha dichiarato che deve resistere ad un autentico assedio per Thiago Silva. Riuscirà l’amministratore delegato milanista a resistere fino al 31 agosto?

  • Roma, con Montella anche Gomez o Barrientos?

    Roma, con Montella anche Gomez o Barrientos?

    Sarà una settimana decisiva a Trigoria. La Roma ha deciso da tempo di richiamare Vincenzo Montella che fu scaricato dalla nuova società 12 mesi orsono per far spazio al progetto Luis Enrique. Il tecnico asturiano ha fallito e la Roma ripartirà dall’attuale allenatore del Catania, che conosce benissimo l’ambiente giallorosso visto che ci ha giocato parecchi anni. Il club giallorosso non demorde e nei prossimi giorni intende strappare al Catania Montella e non solo.

    Il mercato inizia ad entrare nel vivo e nell’ambito dell’operazione che porterà l’aeroplanino sulla panchina della Roma potrebbero essere inseriti due pupilli del tecnico campano. Stiamo parlando di Alejandro Gomez e Pablo Barrientos, tutti e due reduci da una stagione più che soddisfacente con la maglia catanese. Infatti potrebbe essere proprio un giocatore a sbloccare questa estenuante trattativa tra Roma e Catania; Sabatini non ha intenzione di dare Crescenzi e Florenzi al club di Antonino Pulvirenti e quindi a fare le valigie dovrebbe essere un giocatore del club siciliano. In pole position ci sono proprio Papu Gomez e Barrientos che il presidente catanese cederebbe volentieri se arrivasse un’offerta adeguata. In seconda linea ci sono altri due calciatori del Catania molto stimati dall’ex giocatore della Roma ovvero Nicolas Spolli e Francesco Lodi.

    Vincenzo Montella © Maurizio Lagana/Getty Images

    Intanto a Roma farà presto ritorno David Pizarro dopo l’esperienza in prestito al Manchester City. Ecco le dichiarazioni del calciatore cileno: “Torno per restare. Non volevo muovermi per quest’anno, ma il rapporto con Luis Enrique non era buono ed ho deciso di accettare la chiamata di Mancini. Il mio desiderio è quello di concludere la mia carriera in Europa alla Roma e, per il momento, ho ancora un anno di contratto che affronterò con la massima motivazione”. Con Montella in panchina cambierà la musica?

    A Roma potrebbe ritornare nei prossimi anni il baby Gianluca Caprari, fresco di promozione in A con il Pescara. L’attaccante classe 1993 da Gennaio è in prestito al Pescara dove ha realizzato 3 goal in 12 presenze e fece il suo esordio con la maglia della Roma in serie A e in Champions League proprio quando sulla panchina giallorossa sedeva Vincenzo Montella. Il Pescara ha intenzione di riscattare la metà del cartellino dalla Roma per 1,2 milioni e il giocatore potrebbe maturare completamente nel prossimo anno. Un altro giocatore che ha esordito in Serie A grazie a Montella è Alessandro Florenzi, centrocampista classe 1991 in prestito quest’anno al Crotone dove ha totalizzato 34 presenze e 11 marcature. Per adesso il giovane Florenzi pensa a chiudere al meglio il campionato di serie B con il Crotone culminato con la salvezza raggiunta ma l’anno prossimo potrebbe far ritorno alla base e riabbracciare l’allenatore che l’ha lanciato nel calcio che conta. Ecco le sue parole: “Stimo Montella, con lui ho fatto il mio esordio in Serie A. Il mio futuro alla Roma? Penso a chiudere la stagione alla grande con i miei compagni con il Crotone”

    Intanto Walter Sabatini nel suo viaggio a Oporto ha strappato il sì di Jorge Rolando, 26enne difensore centrale del Porto, ma la richiesta del club lusitano è di 15 milioni di euro, cifra che la Roma punta ad abbassare nelle prossime settimane. Rolando è l’obiettivo numero uno per la difesa giallorossa, in seconda battuta c’è Matias Silvestre, difensore argentino del Palermo, ambito anche da Inter, Milan e Tottenham.

  • Sinisa Mihajlovic nuovo ct della Serbia

    Sinisa Mihajlovic nuovo ct della Serbia

    Sinisa Mihajlovic, ex allenatore di Fiorentina, Catania e Bologna è ufficialmente il nuovo commissario tecnico della Serbia. Ad annunciarlo è stato la Federcalcio serba  al termine della riunione del comitato esecutivo tenutosi al quartier generale di Stara Pazova, presso Belgrado. Il tecnico serbo ha sottoscritto un contratto di due anni ovvero fino al termine delle qualificazioni ai Mondiali brasiliani del 2014.

    L’ex giocatore di Lazio e Inter non allena dal 7 novembre 2011 quando la Fiorentina lo esonerò dopo 10 giornate affidando la panchina viola a Delio Rossi. Il 43enne Mihajlovic ha indossato la maglia della nazionale serba da calciatore in 58 occasioni andando a segno ben 9 volte.

    Sinisa Mihajlovic © Gabriele Maltinti/Getty Images

    “E’ un grande onore per mese allenare la nazionale serba. Sono convinto che potrò realizzare gli obiettivi e i desideri dei tifosi”. Queste le prime dichiarazioni di Sinisa Mihajlovic da neo allenatore della Serbia. Il suo debutto sulla panchina della nazionale serba avverrà il prossimo 26 maggio a San Gallo nell’amichevole contro la Spagna, campione d’Europa e del mondo in carica. A seguire ci saranno altri due test amichevoli contro Francia il 31 maggio e Svezia il 5 giugno. Solo amichevoli per la Serbia che non si è qualificata per gli Europei che avranno inizio il prossimo 8 giugno.

    Sinisa Mihajlovic ha già diramato le convocazioni in vista delle prossime amichevoli che disputerà la Serbia. Non sono presenti nell’elenco dei convocati Vidic e Stankovic mentre sono presenti tanti giocatori che militano nella Serie A: Brkic e Basta (Udinese), Radovanovic (Atalanta), Jankovic (Genoa) e Ljajic (Fiorentina). Il neo tecnico della Serbia ripartirà anche da loro per raggiungere la qualificazione ai Mondiali in Brasile del 2014. La Serbia ha partecipato ai campionati mondiali in tre occasioni e ha raggiunto come miglior risultato gli ottavi di finale nei Mondiali di Francia 1998. Invece a livello europeo la Serbia ha preso parte solo una volta agli Europei raggiungendo i quarti di finale nel 2000. Il cammino di Sinisa sarà certamente arduo ma il tecnico serbo ha le qualità per migliorare questi risultati sopra elencati.

  • Lippi, esordio vincente col Guangzhou

    Lippi, esordio vincente col Guangzhou

    Buona la prima per Marcello Lippi. Nella giornata di ieri, il neo allenatore del Guangzhou ha bagnato il suo esordio alla guida del club cinese con una vittoria. Vittoria di misura per il Guangzhou che si è imposto 1-0 sul Qingdao Jonoon grazie alla rete decisiva realizzata da Gao Lin al minuto 68 della partita.

    Con questa vittoria il Guangzhou consolida il suo primato nella Super League cinese con 25 punti totalizzati in 11 partite. Ottimo inizio per il ct dell’Italia campione del mondo 2006, che giovedì scorso si è legato al club cinese con un contratto faraonico di due anni e mezzo a 10 milioni di euro all’anno.

    Marcello Lippi © STR/AFP/GettyImages

     

    Ecco il commento di Marcello Lippi riguardo la sua prima partita in terra cinese : “Sono molto felice, è un risultato che mi dà più fiducia per il futuro”. L’ex allenatore di Juventus e Inter ha poi commentato le prime sensazioni della sua avventura cinese: “Sono arrivato da tre giorni e ho trovato la squadra un po’ stanca, dato che aveva giocato diciassette partite negli ultimi tre mesi. Ora i giocatori hanno bisogno di tempo per ritrovare la condizione e adeguarsi alle nuove posizioni in campo, ma sono fiducioso”.

    Il Guangzhou Evergrande punta a diventare sempre più forte e per questo è stato scelto un allenatore che nella sua carriera ha vinto tanto e possiede l’esperienza giusta per far progredire le sue idee calcistiche anche oltre i confini europei. A giugno sbarcherà alla corte di Lippi il grande bomber, Lucas Barrios 27enne paraguaiano vincitore con il Borussia Dortmund delle ultime 2 Bundesliga. L’ex attaccante giallonero ha deciso di continuare la sua carriera in Cina visto il poco spazio avuto nella squadra di Jurgen Klopp durante l’ultima stagione. Lucas Barrios vincitore della medaglia d’argento nella Coppa America 2011 vinta dall’Uruguay di Forlan e Cavani rappresenta il grande rinforzo per la capolista della Super League cinese, squadra che punta a diventare il “Chelsea d’Asia” e le premesse affinchè questo avvenga ci sono tutte.

  • Palacio all’Inter è fatta, ora sotto con Destro

    Palacio all’Inter è fatta, ora sotto con Destro

    A volte ritornano. L’attaccante argentino Rodrigo Palacio sarebbe in procinto di trasferirsi a Milano sponda nerazzurra. Come riportato dal Corriere dello Sport oggi in edicola, l’Inter avrebbe acquistato per 11 milioni di euro il 31enne attaccante del Grifone. In settimana potrebbero esserci già le visite mediche a sancire il primo colpo di mercato del club di Massimo Moratti.

    Ma attenzione ai colpi di scena, perchè ricorderete che lo stesso Palacio 12 mesi fa fu vicinissimo all’Inter, ai tempi di Giampiero Gasperini, ma poi non se ne fece più nulla con il Genoa che confermò l’attaccante argentino e l’Inter che dirottò le sue mire su Mauro Zarate. Non solo questo deve far riflettere ma anche la questione Ezequiel Lavezzi. Se l’Inter prende Palacio addio al pocho napoletano che nella serata di ieri ha trionfato con il Napoli in Coppa Italia e si è lasciato andare ad un mare di lacrime.

    Rodrigo Palacio © Marco Luzzani/Getty Images

    Erano lacrime d’addio? Sembrerebbe proprio di sì e le parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis fanno intuire l’imminente addio del numero 22 partenopeo. In definitiva possiamo captare l’accelerata interista su Palacio come una precauzione alla non riuscita dell’operazione pocho. Il Paris Saint-Germain spinge forte e nei giorni scorsi ha presentato la prima offerta ufficiale (23 milioni più bonus a salire fino a 27 ) ma le voci di un possibile arrivo a Parigi di Eto’o fanno intuire che la trattativa tra Lavezzi e i parigini deve ancora decollare. Altro aspetto da non sottovalutare è la volontà del giocatore. Senza dubbio il presidente del Napoli spinge per mandarlo a Parigi visto che ricaverebbe più cash ma con l’Inter si potrebbe sempre trovare una soluzione in virtù degli ottimi rapporti esistenti e la questione riscatto Pandev ancora in ballo. Capiremo di più nelle prossime ore o giorni quando Lavezzi deciderà la destinazione del futuro.

    Altro obiettivo del mercato nerazzurro è Mattia Destro, 21enne attaccante in comproprietà tra Genoa e Siena. Nelle ultime ore ci sarebbe stato il prepotente inserimento della Roma ad opera di Walter Sabatini che non avrebbe preso bene il sorpasso dell’Inter su Rodrigo Palacio e adesso vorrebbe ricambiare lo sgarbo investendo 7 milioni per la metà del cartellino di proprietà del Siena. Il mercato sta entrando nel vivo e gli animi degli addetti ai lavori cominciano ad essere caldissimi.

     

  • Bayern ko ai rigori, Chelsea campione d’Europa nel segno di Drogba

    Bayern ko ai rigori, Chelsea campione d’Europa nel segno di Drogba

    Il Chelsea vince la Champions League 2011/2012 battendo nella finale di Monaco i padroni di casa del Bayern Monaco 5-4 dopo i calci di rigore. I tempi regolamentari si erano conclusi sul risultato di 1-1 scaturito dalle reti all’83’ di Thomas Muller e all’88’ di Didier Drogba. Nei tempi supplementari non cambia il risultato non fosse altro per il rigore sbagliato da Arjen Robben ad inizio del primo tempo supplementare. Si va ai calci di rigore e il Chelsea scaccia via i fantasmi di Mosca 2008. Per i bavaresi decisivi gli errori di Olic e Schweinsteiger. Didier Drogba, uomo partita, segna il rigore decisivo e porta i blues sul trono d’Europa.

    TEMPI REGOLAMENTARI – Prima frazione di gioco di marca Bayern, con il Chelsea che bada a chiudere il più possibile gli spazi. Grande occasione alla mezz’ora per Robben, il cui tiro rimbalza prima su Cech e poi sull’incrocio. Anche Mario Gomez non ha buona sorte quando sul finire del primo tempo si libera di Cahill con una finta ma poi spara alto di sinistro graziando Cech. Nella ripresa forcing iniziale dei padroni di casa alla ricerca del goal che sblocchi la partita. Il Chelsea bada più a non prenderle e si salva in numerosi occasioni grazie alle splendide prove di Ashley Cole e Gary Cahill, due autentici muri presenti nell’Allianz Arena. Il muro opposto dai londinesi sembra imperforabile fino al minuto 83 quando Thomas Muller va a segno schiacciando un colpo di testa e sorprendendo Petr Cech. 1-0 Bayern e la partita sembra praticamente finita. Di Matteo getta nella mischia el nino Torres al posto del debuttante Ryan Bertrand. Il pubblico bavarese già sogna di alzare la coppa ma di diverso parere è l’ivoriano Drogba che al minuto 88 sul primo calcio d’angolo blues della partita svetta più alto di tutti e trafigge un colpevole Neuer. I tempi regolamentari terminano 1-1 e si va ai supplementari.

    TEMPI SUPPLEMENTARI – Parte benissimo il Chelsea galvanizzato dall’insperato pareggio ottenuto e prova a colpire in contropiede senza riuscirci. Quando il Bayern sembra calare, ecco Drogba che scalcia in area di rigore Frank Ribery e provoca il rigore che può riportare in vantaggio i bavaresi. Dal dischetto va Arjen Robben che prende la rincorsa e si fa parare il rigore da Petr Cech. A questo punto la serata dei tedeschi comincia a prendere le sembianze di un incubo e il primo tempo supplementare si volatizza così come il rigore gettato alle ortiche dal numero 10 olandese. Il secondo tempo supplementare vede il Bayern provarci a più riprese ma senza due giocatori chiave come Ribery e Muller (sostituiti). La grande occasione capita sui piedi di Ivica Olic che imbeccato dal capitano Lahm, mette al centro un pallone sul quale Van Buyten non ci crede. Finiscono i supplementari con il punteggio di 1-1. Grande rammarico per il Bayern costretto alla lotteria dei calci di rigore dopo aver avuto a più riprese la partita in pugno. Il Chelsea non ha bei ricordi visto che nel 2008 perse ai rigori la finale Champions contro il Manchester United.

    Didier Drogba © ADRIAN DENNIS/AFP/GettyImages

    RIGORI, DROGBA DECISIVO – Comincia bene il Bayern Monaco che segna il primo rigore battuto bene dal capitano Lahm mentre il primo rigorista blues Mata fallisce il rigore che viene parato da Neuer. Bayern in vantaggio e i successivi due rigori vengono realizzati da entrambe le squadre grazie ai centri bavaresi di Gomez e Neuer e a quelli blues di David Luiz e Frank Lampard. 3-2 per il Bayern a due rigori dalla fine. Sembra tutto fatto ma ancora una volta succede l’incredibile. Dal dischetto va Ivica Olic. Para Cech. Risponde il Chelsea con Cole che non tradisce e porta la serie in parità. A questo punto tutta la pressione è su Schweinsteiger che incredibilmente manda sul palo il quinto rigore bavarese. Il Chelsea si ritrova ad un rigore dalla vittoria e a battere il penalty decisivo va Didier Drogba. L’ivoriano con sangue freddo trasforma e fa esplodere la festa londinese. Tedeschi in lacrime per aver buttato via l’occasione di vincere la Champions League davanti al proprio pubblico.

    PAGELLE 

    DROGBA 8: Man of the match. Semplicemente fa tutto lui, nel bene o nel male lascia il segno nella serata più importante della storia del suo club. Fa a spallate con i difensori bavaresi per tutta la partita senza aver l’occasione giusta per colpire. Occasione che arriva da calcio d’angolo e l’ivoriano risponde presente siglando un goal che gela l’Allianz Arena. Nei supplementari potrebbe condizionare la partita con il rigore regalato al Bayern, ma fortunatamente per lui Robben non è in serata. Segna il rigore decisivo con estrema lucidità. Immenso.

    CECH 7,5: Partita quasi perfetta per il portiere ceco che si fa trovare impreparato solo sul gol di Muller. Per il resto incute grande sicurezza al reparto difensivo del Chelsea. Se il Chelsea è arrivato ai rigori gran parte del merito è suo. Para il rigore di uno spento Robben e si ripete con Olic ridando linfa alle speranze blues. Imponente

    CAHILL 7: Grande prestazione del centrale inglese, leggermente superiore al compagno David Luiz. Attento nella fase difensiva che ha contraddistinto la partita dei blues. Quando esce palla a piede dimostra di avere grandi qualità e intrapendenza. Importante

    DI MATTEO 8: Il Chelsea non avrà giocato all’inglese, non avrà impressionato per il gioco espresso ma il fine giustifica i mezzi. L’italiano Roberto Di Matteo in tre mesi è riuscito a portare a Stamford Bridge la coppa delle grandi orecchie, vera ossessione del patron Abramovich. Impresa mai riuscita nella storia del club londinese. Ieri Di Matteo si è assicurato un posto inamovibile nella storia del Chelsea. Chapeau

    ROBBEN 4,5: La sua classe non merita questo voto ma nella partita che più contava l’olandese ha fallito maledettamente. Il rigore sbagliato nel primo tempo supplementare poteva regalare un epilogo diverso. Poco incisivo durante il match quando sotto porta dimostra di non avere la mira dei tempi migliori. Incompiuto

    LAHM 7: Il capitano del Bayern si è dimostrato una vera spina nel fianco della difesa del Chelsea. Le sue sortite sulla fascia destra hanno creato più di un problema alla difesa inglese. Attento in fase difensiva dove a dire il vero c’era poco da fare. Segna il rigore ma non basta. Concreto

    NEUER 6,5: Ieri sera grande prova del portierone tedesco. Para il primo rigore a Mata. Segna addirittura il terzo rigore per i bavaresi. Unica pecca: si fa trovare impreparato dall’incornata di Drogba a fine partita.

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 6,5; Lahm 7, Boateng 6, Tymoshchuk 6,5, Contento 6; Schweinsteiger 5,5, Kroos 6; Robben 4,5, Muller 6,5 (dall’86’ van Buyten5,5), Ribery 6,5 (dal 97′ Olic 6); Gomez 5,5. Allenatore: Heynckes

    CHELSEA (4-2-3-1): Cech 7,5; Bosingwa 6, David Luiz 6,5, Cahill 7, Cole 6,5; Obi Mikel 6,5, Lampard 7; Kalou 5,5(dall’84’ Torres 6,5), Mata 6,5, Bertrand 6 (dal 73′ Malouda 6); Drogba 8. Allenatore: Di Matteo.

    VIDEO BAYERN MONACO – CHELSEA 4-5 dcr

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    LE IMMAGINI DELLA FINALE E DELLA FESTA CHELSEA