Autore: Guido Pugliese

  • Jovetic addio alla Fiorentina? Inter e Napoli in agguato

    Jovetic addio alla Fiorentina? Inter e Napoli in agguato

    Stevan Jovetic sta maturando l’idea di dire addio alla Fiorentina. E’ questa l’indiscrezione che campeggia sulla prima pagina del Corriere dello Sport in edicola oggi. Dopo quattro stagioni in viola (di cui una senza giocare per un grave infortunio) il talento montenegrino è pronto a fare il salto di qualità doveroso per chi possiede le sue qualità. Mezza Europa e mezza Italia è sulle sue tracce da tempo e adesso se davvero la sua volontà fosse quella di cambiare aria possiamo già intuire l’asta che si scatenerà per il 22enne viola. La valutazione del suo cartellino si aggira sui 30 milioni di euro, cifra difficilmente spendibile dai club italiani in questo momento ed è proprio per questo che non bisogna escludere per il nostro campionato una possibile perdita di un altro campione (dopo Lavezzi oramai con un piede e mezzo già a Parigi). Il Chelsea lo ha sempre seguito ma considerando l’acquisto di Hazard difficilmente il club londinese spenderà altri soldi sovraffollando il reparto offensivo. Stesso dicasi per il Manchester City di Roberto Mancini, che stima molto il talento montenegrino ma ha virato già da tempo su altre opzioni vedi Robin Van Persie.

    Ecco che allora incredibilmente i 30 milioni richiesti dalla Fiorentina potrebbero arrivare proprio dall’Italia. Da chi? In pole position c’è il Napoli di Aurelio De Laurentiis, che proprio dalla cessione di Ezequiel Lavezzi ricaverà circa 28 milioni e potrebbe facilmente investirli tutti per sostituire il Pocho con Jo-Jo. D’altronde non dimentichiamo che già un anno fa quando al presidente napoletano veniva chiesto il nome di un possibile sostituto di Lavezzi, egli stesso dichiarò di guardare con molta attenzione a Stevan Jovetic. Adesso che metà dell’opera si è materializzata, è facile immaginare l’attuazione dell’altra metà.

    Stevan Jovetic © Valerio Pennicino/Getty Images

    Non solo il Napoli, perchè una delle società che potrebbe tentare l’assalto al montenegrino è l’Inter di Massimo Moratti. I nerazzurri dopo aver alzato bandiera bianca nell’affare Lavezzi, sia per l’impossibilità a pagare in soli contanti la clausola rescissoria sia per la volontà del giocatore di non tradire i tifosi napoletani vestendo un’altra maglia in Italia, sono pronti a fiondarsi su di un altro campione da affiancare a Diego Milito e Rodrigo Palacio (primo acquisto del mercato 2012 interista). Ma bisogna constatare che anche nel probabile assalto a Jovetic, l’Inter avrà il solito handicap ossia non essere disposti a pagare in contanti tutto il cartellino del giocatore. L’offerta nerazzurra alla Fiorentina  ricorda come struttura l’offerta fatta al Napoli per Lavezzi. La società di Corso Vittorio Emanuele è disposta a mettere sul piatto dei Della Valle un conguaglio economico che non supera i 15 milioni più eventuali contropartite tecniche come Emiliano Viviano (grande tifoso della Fiorentina) e Marco Davide Faraoni.

    Se si dovesse delineare un duello tra Inter e Napoli potrebbe essere decisiva la volontà del giocatore ma anche l’eventuale ingaggio offerto al montenegrino. E qui in vantaggio c’è l’Inter che a Lavezzi aveva offerto 3,8 milioni annui e potrebbe offrirli ugualmente a Jovetic mentre il Napoli come tutti sappiamo ha un tetto ingaggi che non supera i 2.2 milioni annui percepiti solo da Edinson Cavani. L’assalto a Jovetic è appena iniziato e chissà non si inserisca anche la Juventus di Andrea Agnelli che è sempre alla ricerca del famoso top player su cui puntare nella prossima stagione. Ne vedremo delle belle.

  • Ronaldinho rescinde e porta il Flamengo in tribunale

    Ronaldinho rescinde e porta il Flamengo in tribunale

    L’ex pallone d’oro Ronaldinho continua a far parlare di sè. Il giocatore brasiliano ha rescisso il contratto che lo legava al Flamengo e addirittura ha chiesto un risarcimento danni di 16 milioni di euro per gli stipendi non pagati. Il Flamengo non ha nessuna intenzione di acconsentire a tale richiesta in quanto secondo il club brasiliano il debito ammonterebbe a soli 2 milioni di euro. L’avventura brasiliana del Gaucho non si è conclusa in campo visto che dalla nona sezione del tribunale del lavoro di Rio de Janeiro ha ottenuto la risoluzione del contratto causa stipendi non retribuiti. Si preannuncia quindi una vera battaglia legale tra l’ex milanista e il club carioca. Battaglia annunciata anche dal presidente del club brasiliano Patricia Amorin: “La battaglia è appena cominciata. E’ una questione d’onore per noi. Ronaldinho è uscito dalla porta di servizio e il suo addio è una ferita che lascia una cicatrice. Ma i tifosi non devono avere alcun dubbio: il Flamengo sarà implacabile nel difendere i propri diritti”.

    Ronaldinho © VANDERLEI ALMEIDA/AFP/GettyImages

    I rapporti tra le due parti erano incrinati da mesi, ricorderete l’ultima bravata di Ronaldinho (raccontata proprio dal Pallonaro poche settimane fa) che si presentò ubriaco ad un allenamento. Negli ultimi tempi il brasiliano aveva disertato numerose volte gli allenamenti della sua squadra forse proprio per preparare al meglio il terreno per una battaglia legale. Ronaldinho arrivò al Flamengo l’11 gennaio 2011 quando il Milan lo cedette per 3 milioni di euro. L’ex pallone d’oro ha vestito la maglia rubro-negra in  72 occasioni totalizzando ben 28 reti. Inoltre ha contribuito grazie alle sue prestazioni alla vittoria del campionato carioca nel 2011. Più che il campo l’ex Barcellona adesso vedrà soprattutto il suo avvocato, ma tante squadre sono pronte a prelevarlo a costo zero. Tra le pretendenti spunta il Malaga degli sceicchi, fresco di qualificazione ai preliminari di Champions League e desideroso di allestire una squadra competitiva anche in campo europeo. L’asta al Gaucho è già partita.

  • Buffon “Spendo miei soldi come voglio”. Aams “Nessuna scommessa anomala”

    Buffon “Spendo miei soldi come voglio”. Aams “Nessuna scommessa anomala”

    E’ il personaggio del momento in casa Italia e non per le sue prodezze. Gigi Buffon è al centro delle polemiche da molti giorni e la notizia risalente all’altro ieri dell’informativa della Guardia di Finanza di Torino circa i 14 assegni (per un totale di 1,5 milioni di euro) girati dal portierone azzurro a Massimo Alfieri, titolare di una tabaccheria a Parma, ha solo alimentato le polemiche. Ieri sera al termine dell’amichevole persa dall’Italia 0-3 con la Russia, il portiere della nazionale ha commentato la sua situazione: “Con i miei soldi posso comprare orologi, terreni, oppure darli a un amico. Ci faccio ciò che voglio anche se sembra che in Italia non sia così. Vorrà dire che la prossima volta vi dirò ciò che faccio”.

    PAROLA AL LEGALE – Le dichiarazioni del portiere azzurro seguono di un giorno quelle pronunciate a Sky Sport 24 in sua difesa dal suo legale Marco Valerio Corini: “Se vogliamo andare ai fatti, non c’è un processo penale o un interessamento della giustizia sportiva, non c’è nulla che possa dimostrare che Buffon abbia scommesso, sono transazioni economiche tra due persone che si conoscono da anni di cui uno svolge anche quella di avere una ricevitoria”. “Da li non ci si pone il dubbio che possano essere operazione immobiliari o altro, si pensa che necessariamente che devono essere scommesse e per giunta illegali. Ma non si ha neanche la prova che sia una scommessa. Buffon è stato ed è sempre a disposizione in maniera franca, leale e collaborativa”. Il legale del portiere della nazionale, intervenuto a Radio Radio tv, è entrato nel merito della questione assegni:  “Il bonifico più cospicuo, risalente al 13 settembre 2010, riguarda l’acquisto di venti Rolex, che sono nella cassaforte di Gianluigi da mesi. Un acquisto compatibile con il suo reddito e che è scritto nella casuale del bonifico: cos’altro deve fare? Siamo in grado di dimostrare che ogni pagamento effettuato non riguarda le scommesse sportive”.

    Gianluigi Buffon © Dino Panato/Getty Images

    PERQUISITA LA RICEVITORIA – Nella giornata di ieri la tabaccheria (abilitata come centro scommesse) gestita da Massimo Alfieri situata nel centro di Parma, ha ricevuto la visita della Guardia di Finanza di Torino arrivata lì per una perquisizione. I finanzieri torinesi si sono intrattenuti un paio d’ore per analizzare soprattutto i computer che archiviano le scommesse. Il titolare della ricevitoria non era presente al momento della perquisizione in quanto si trova al momento in vacanza negli Stati Uniti. Secondo le analisi effettuate e che provengono dai Monopoli di Stato (Aams), non risultano giocate anomale emesse presso la tabaccheria del signor Alfieri.

    LIEVE INFORTUNIO – Il portiere della Juventus e della nazionale italiana ha giocato nella serata di ieri l’amichevole pre-europei persa 0-3 con la Russia, mantenendo inviolata la porta azzurra fino alla fine del primo tempo. Nella ripresa Buffon è stato sostituito (da Morgan De Sanctis) per via precauzionale in quanto ha rimediato uno stiramento alla spalla destra che però non gli impedirà di difendere i pali azzurri nell’esordio europeo contro la Spagna campione d’Europa e del mondo in carica in programma domenica 10 giugno alle ore 18.

  • Il Genoa riparte da Lo Monaco. De Canio confermato

    Il Genoa riparte da Lo Monaco. De Canio confermato

    Inizia un nuovo corso per il Genoa di Enrico Preziosi. Il presidente genoano ha deciso di affidare il suo Genoa al vulcanico Pietro Lo Monaco, che ricoprirà la carica di amministratore delegato con funzioni anche di direttore generale. L’ex dirigente del Catania è pronto per l’inizio di una nuova avventura in una piazza desiderosa di tornare in Europa. Lo stesso Preziosi ha spiegato gli ampi poteri di cui godrà il nuovo ad rossoblu: “Lo Monaco avrà carta bianca. Mi lascerà qualche condivisione sul calciomercato, ma nulla di più. Altrimenti non avrei fatto un passo indietro. Il resto se lo guadagnerà lui sul campo, mentre io farò il patron. Ho sempre rispettato le deleghe che d’ora in poi saranno ancora più strette”.

    Pietro Lo Monaco © Maurizio Lagana/Getty Images

    A parlare poi ci ha pensato il nuovo ad genoano che in maniera molto decisa ha delineato le linee guida del suo progetto: “A me piace pensare che attorno a una società gravitino cinque componenti importanti: squadra, staff tecnico, tifoseria, mass media e azienda. Tutto deve essere programmato affinché il Genoa possa compiere un percorso di affidabilità globale. Bisogna porsi sempre dei traguardi. Un lavoro senza traguardi è un lavoro monco. Bisogna avere la voglia di sognare e puntare al meglio”. L’ex dg del Catania poi rivela il suo sogno: “Speriamo di poter festeggiare il decimo scudetto e la stella durante la mia permanenza. Non è una boutade”. Questa dichiarazione fa intuire l’ambiziosità di Lo Manaco che si spinge oltre l’inverosimile.

    Il Genoa ripartirà anche da Luigi De Canio, confermato come allenatore del grifone anche per la stagione 2012/2013. Proprio il nuovo ad genoano ha voluto ufficializzare nella sua presentazione la conferma dell’allenatore: “De Canio è una persona seria, affidabile che ha raccolto meno delle sue qualità. Sa di essere in una piazza importante ed è motivatissimo“. L’allenatore di Matera che ha guidato il Genoa nel finale di stagione conducendolo alla salvezza nell’ultima giornata verrà presentato martedì insieme al suo staff.

    Dopo aver delineato il quadro societario il Genoa è pronto a scatenarsi sul mercato. Infatti ci sono tanti giocatori giovani attualmente in comproprietà sui quali il Genoa vuole puntare sin dal prossimo anno. Spiccano su tutti i nomi di Ciro Immobile, capocannoniere del campionato di serie B 2011/2012 con 28 reti e Mattia Destro, autore di una stagione brillante al Siena. Il Genoa ha acquistato a gennaio la metà di Immobile dalla Juventus e l’attaccante campano sarà agli ordini di mister De Canio nella prossima stagione e proverà a ben figurare anche nel palcoscenico della serie A. Mattia Destro invece per adesso è tutto del Genoa visto che il Siena ha il diritto di riscatto della metà del cartellino ma ancora non lo ha esercitato. Quindi il futuro dell’ariete di Ascoli Piceno è ancora da delineare con Inter, Juventus e Roma che lo seguono da parecchio tempo. Parola di Enrico Preziosi: “Destro è in prestito al Siena ma è interamente del Genoa. Il Siena può riscattarne la metà ma ora non l’ha ancora fatto. Destro ha strizzato l’occhio a Zeman e alla Roma? I giocatori strizzano l’occhio un po’ a tutti. C’è da aspettare un pochino”. 

  • Sculli presunto ricatto a Toni, capo ultrà Genoa inguaia Preziosi

    Sculli presunto ricatto a Toni, capo ultrà Genoa inguaia Preziosi

    Si fa sempre più intricata la posizione di Giuseppe Sculli, calciatore del Genoa, nell‘inchiesta relativa al calcioscommesse. Dagli atti della Procura sono emerse alcune intercettazioni dove Sculli insieme al suo amico pregiudicato Safet Altic erano intenzionati a mettere in atto un tentativo di estorsione nei confronti dell’ex attaccante del Genoa Luca Toni. Infatti dal testo delle intercettazioni emerge che Sculli è in possesso di alcune foto che ritraggono Toni in atteggiamenti intimi con delle ragazze e queste foto sarebbero servite per forzare l’ex attaccante della nazionale nel caso egli si fosse dimostrato restio ad acconsentire alle richieste di Sculli e Altic.

    Ecco il testo dell’intercettazione tra Giuseppe Sculli e Safet Altic avvenuta il 3 maggio 2011:

    Altic: E che dice Peperone (Luca Toni, secondo gli investigatori) ieri?
    Sculli: Peperone è qua ancora… Ti giuro qua stasera lo vedo è rimasto qui, il coglione è qui. Mamma che coglione. Ha detto Carabinierovic ho detto se ti piglia Carabinierovic… Si incazza ehh? Ho detto guarda che le foto le ha ancora lui Sergio. No? Ti prego…
    Altic: No non gli dire che non le abbiamo…
    Sculli: No ma io ce le ho davvero le foto
    Altic: Giuri?
    Sculli: Te le giuro che le ho fratello
    Altic (ride): Merda… Tienile comunque… Se non siamo più amici con questo peperone.
    Sculli (ride)
    Altic: Gli recapitiamo alla signora Marta… come si chiama
    Sculli: Marta Cecchetto… Allora gli dico Se che domani pomeriggio passi tu da lei. Gli dico di aspettare dai…

    Luca Toni © Vittorio Zunino/Getty Images

    Intanto ieri è arrivata la reazione a questa indiscrezione per bocca del legale di Luca Toni Gian Pietro Bianchi. L’avvocato dell’ex attaccante del Genoa ha commentato così il presunto tentativo di estorsione nei confronti del suo assistito che emerge dalla telefonata tra Giuseppe Sculli e Safet Altic: “Luca non ne sapeva nulla e non ha mai assunto alcun comportamento che possa comportare un tentativo estorsivo. E’ rammaricato che queste notizie giungano in un momento in cui è entusiasta di diventare papà”.

    A peggiorare la posizione di Giuseppe Sculli ci sono anche delle telefonate intercettate tra lui e Massimo Leopizzi, ultras genoano. Infatti dalle intercettazioni è emerso che l’attaccante ex Lazio era a conoscenza che ci sarebbero stati disordini in Genoa-Siena 1-4 del 22 aprile 2012. Ecco il messaggio inviato dal capo ultrà a Sculli: “Ok fratellino (Sculli, ndr), tregua armata fino a Genoa-Siena… Poi LIBERI TUTTI… Con voi liberi di scappare… Se ci riuscite”. Il 22 aprile ci fu per tutti i giocatori genoani la contestazione dei tifosi rossoblu tranne per Sculli. Il giorno seguente ai disordini lo stesso Sculli parlò con Leopizzi ed altri capi ultrà, ringraziandoli per averlo risparmiato dalla contestazione.

    Dalle numerose intercettazioni si è intuito il fatto che Sculli fosse in rapporti stretti con Massimo Leopizzi, tanto che lo stesso Leopizzi si sfoga al telefono con il calciatore sulla questione Preziosi dicendo: “E’ un infame, questo porco, questo maiale, questo schifoso, ha già detto che quelli che hanno contestato devono andare in galera, questo qui è un maiale schifoso. Questo qua nel 2006 si è salvato dal carcere grazie a questo signore con cui sei al telefono. Rischiava nove anni di condanna sulla schiena e ha fatto un’ora e mezza”. Leopizzi fa riferimento a quello che avvenne nel campionato di serie B 2004/2005, quando venne sentito come testimone nelle indagini sulla combine della partita Genoa-Venezia, nella quale venne indagato a livello penale il presidente Enrico Preziosi. A seguito del processo sportivo il Genoa, che aveva vinto il campionato di serie B, fu retrocesso in C1 mentre Preziosi fu condannato a 4 mesi in sede penale.

  • Chelsea scatenato, arriva Hulk dal Porto

    Chelsea scatenato, arriva Hulk dal Porto

    Nonostante il raggiungimento della vetta europea, il Chelsea di Ramon Abramovic non è assolutamente appagato e a suon di milioni sta costruendo un vero e proprio squadrone. Dopo l’accordo raggiunto con il Lille per Eden Hazard (costato 40 milioni di euro), i blues stanno per piazzare il colpo simbolo del mercato internazionale sia per l’esborso economico sia per le qualità del giocatore in questione.

    Givanildo Hulk, roccioso attaccante del Porto, è prossimo ad accasarsi a Stamford Bridge grazie ad un assegno di 47 milioni di euro che il Chelsea verserà nelle casse del club portoghese. Sarà proprio lui l’erede di Didier Drogba che ha lasciato da vincitore la squadra di Londra campione d’Europa in carica.

    Givanildo Hulk © FRANCISCO LEONG/AFP/GettyImages

    Givanildo Vieira de Souza in arte Hulk. Compirà 26 anni il prossimo 25 luglio ed è reduce da 4 stagioni di altissimo livello con la maglia del Porto, tra cui ricordiamo la stagione 2010/2011 nella quale Hulk insieme a Falcao e Villas Boas vinse campionato e coppa portoghese più l’Europa League, insomma un triplete bello e buono. Dopo gli addii di Falcao e il tecnico portoghese anche Hulk è pronto a cambiare destinazione, precisamente andrà a Londra ma non troverà il tecnico che lo ha valorizzato meglio (Villas Boas). Poco importa però al brasiliano che a suon di gol e assist si è guadagnato la fama di attaccante completo e non è un caso se il Chelsea dopo aver speso 40 milioni per Hazard ne sta per spendere altri 47 per assicurarsi le sue prestazioni. Con il Porto l’attaccante della nazionale brasiliana ha giocato ben 4 stagioni totalizzando 52 reti in 96 presenze. Hulk inoltre è nel giro della nazionale da 3 anni nei quali ha vestito la maglia verdeoro 10 volte segnando 2 reti.

    Dopo la vittoria in Champions League, la prima della storia blues, il Chelsea è letteralmente scatenato in chiave mercato. Dopo gli acquisti di Kevin De Bruyne dal Genk, Marko Marin dal Werder Brema, Eden Hazard dal Lille arriverà l’erede di Drogba. Vincere è difficile, confermarsi lo è di più. Abramovic la penserà sicuramente così e il rafforzamento massiccio che sta operando può essere visto nell’ottica di volersi confermare al vertice in Europa e non solo (Premier League).

  • Calcioscommesse, Prandelli: “Se necessario rinunciamo agli Europei”

    Calcioscommesse, Prandelli: “Se necessario rinunciamo agli Europei”

    C’è grande tensione intorno all’ambiente della nazionale italiana, cosa che non giova nè a chi deve rappresentare il nostro paese nè a chi devo sostenerlo. Proprio oggi il commissario tecnico dell’Italia ha lanciato una provocazione ai microfoni di Rai Sport: “Se ci dicessero che per il bene del calcio la Nazionale non deve andare agli Europei non sarebbe un problema”. Questo il commento di Prandelli all’indomani dell’ultimo polverone relativo al calcioscommesse che si è abbattuto in casa Italia: Gigi Buffon raggiunto da un’informativa della Guardia di Finanza di Torino in merito ad alcuni suoi movimenti bancari sospetti. Sembra strano a ragion del vero che il giorno dopo lo sfogo del portiere della nazionale  venga tirato fuori un qualcosa per destabilizzare l’ambiente azzurro impegnato oggi nell’unico test (Italia-Russia stasera ore 20:45) prima di Euro 2012 che inizierà per i colori italiani domenica 10 giugno.

    Cesare Prandelli © Dino Panato/Getty Images

    Oltre alle polemiche su Buffon, da giorni tiene banco la disquisizione sull’allontanamento di Criscito quando un altro giocatore indagato (Leonardo Bonucci indagato dal 3 maggio) partirà comunque per Euro 2012 solo perchè non è stato raggiunto dall’avviso. Ha parlato di questo il procuratore del giocatore dello Zenit Andrea D’Amico il quale ha dichiarato che non si capisce perchè anche Criscito non possa giocare l’Europeo visto che un avviso di garanzia fino a prova contraria non rappresenta un reato.

    Non bastasse ciò a render il quadro italiano molto deficitario dobbiamo aggiungere che oramai si parla più di procure, carte bollate, indagati e via dicendo piuttosto che di calcio giocato. Allora concentriamoci sull’impegno di stasera che vedrà la nazionale italiana giocare a Zurigo contro la Russia. Cesare Prandelli ha annunciato ieri dopo l’ultimo allenamento a Coverciano l’undici iniziale che opporrà resistenza ai russi. Il ct italiano preferisce non rischiare Giorgio Chiellini nell’amichevole di stasera in modo tale da averlo pronto per il primo impegno europeo. In porta Buffon, difesa con Balzaretti e Maggio terzini e Bonucci-Barzagli centrali. A centrocampo spazio a Pirlo, Marchisio, De Rossi e Montolivo mentre in avanti giocheranno Cassano e Balotelli, quest’ultimo alle prese ieri con dei problemi ai denti fortunatamente risolti subito.

  • Inter, assalto a Lucas se sfuma Lavezzi

    Inter, assalto a Lucas se sfuma Lavezzi

    Ezequiel Lavezzi e l’Inter sembrano essere sempre più distanti. L’accordo tra i nerazzurri e il Napoli sul fronte Goran Pandev toglie la contropartita più gradita ai partenopei nell’affaire Lavezzi. Ecco quindi che la società nerazzurra prepara il piano B come Brasile o per meglio dire il piano Lucas Rodrigues, centrocampista classe 1992 del San Paolo e della nazionale brasiliana. L’Inter lo tiene d’occhio da parecchi mesi e i più attenti ricorderanno che nell’ultima sessione di mercato i nerazzurri volarono in Brasile per sondare il terreno con il giocatore e la società paulista. L’Inter a gennaio offrì 18 milioni di euro al San Paolo ma il club brasiliano declinò l’offerta ritenuta troppo bassa. Tuttavia gli agenti interisti strinsero buoni rapporti con l’entourage del giocatore assicurandosi per il futuro una sorta di corsia preferenziale.

    Lucas Rodrigues Moura da Silva in azione © ANTONIO SCORZA/AFP/Getty Images

    Non a caso sul talento brasiliano ci sono squadre del calibro di Real Madrid e Chelsea. Proprio Josè Mourinho sabato scorso è stato avvistato ad Amburgo (per visionare il brasiliano) in occasione dell’amichevole tra Brasile e Danimarca (vinta dai verdeoro 3-1) nella quale Lucas ha giocato titolare ma non ha impressionato. Il tecnico portoghese ex Inter è molto interessato all’esterno d’attacco del San Paolo anche perchè per adesso sembra difficile per il suo Real Madrid arrivare all’altro talento di nazionalità brasiliana Neymar, bloccato dal Santos. L’Inter è vigile su Lucas e potrebbe puntare proprio su di lui nel caso non vada in porto l’operazione Lavezzi e nel caso venisse ceduto ad una bella cifra Wesley Sneijder, che nelle ultime ore viene accostato al Manchester City di Roberto Mancini.

    Inoltre le ultime prestazioni del brasiliano non sono state convincenti sia con la maglia del Brasile (ieri nell’amichevole Usa-Brasile 1-4 Lucas ha giocato solo gli ultimi 5 minuti) sia con la maglia del San Paolo; a tal motivo il prezzo del suo cartellino sta subendo un grosso calo e i nerazzurri potrebbero affondare il colpo.

    VIDEO – ALCUNE GIOCATE DI LUCAS RODRIGUES

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  • Napoli, Mazzarri rinnovo pronto. Pandev riscattato

    Napoli, Mazzarri rinnovo pronto. Pandev riscattato

    Era atteso da giorni l’incontro tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il suo allenatore Walter Mazzarri. L’incontro finalmente è arrivato ed ha avuto esito molto positivo tanto che sono state gettate le basi per il rinnovo del contratto del tecnico livornese. Nella serata di ieri il patron partenopeo ha colloquiato con l’allenatore che ha riportato in alto Napoli.

    Le due parti hanno discusso riguardo il futuro del club, in particolare Mazzarri ha richiesto 4 rinforzi di alto livello (Chivu, Ivanovic, Flamini e Kolarov) più la conferma di Goran Pandev per poter puntare da subito per lo scudetto. De Laurentiis ha preso atto delle richieste di Mazzarri ma non è disposto ad accontentarle. Perchè? I 4 rinforzi sopra citati sono tutti giocatori di alto livello che percepiscono ingaggi fuori budget per il Napoli ed è per questo che il Napoli virerà su buoni giocatori, possibilmente giovani di prospettiva ma non con ingaggi altissimi. L’ex tecnico di Reggina e Samp sembra aver capito la linea progettuale del club ed è pronto addirittura a prolungare di un anno il suo contratto che scade nel giugno 2013.

    Walter Mazzarri © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    PRIMO REGALO: RISCATTATO PANDEV – Appena qualche ora dopo l’incontro con Mazzarri, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha voluto subito accontentare la prima richiesta del suo tecnico: la conferma di Goran Pandev. Il patron del Napoli avrebbe chiamato il presidente dell’Inter Massimo Moratti per parlare del futuro dell’attaccante macedone. La telefonata è andata a buon fine poichè i due presidenti hanno trovato l’accordo per il passaggio del macedone al Napoli sulla base di 8 milioni di euro. Accordo questo assolutamente scollegato dall’altra trattativa calda sull’asse Milano-Napoli (Lavezzi-Inter). Il Pocho al momento sembra diretto verso Parigi ma non è da escludere un possibile rilancio nerazzurro. Ritornando a Goran Pandev, il Napoli è pronto ad offrire al giocatore un contratto di 4-5 anni in modo tale da poter spalmare l’ingaggio dell’ex Inter che attualmente si attesta sui 3,5 milioni annui. Sarà contento Pandev che a Napoli ha ritrovato la verve degli anni migliori vincendo anche la quarta Coppa Italia della sua carriera, sarà contento Mazzarri che avrà a disposizione uno dei suoi pupilli.

    PRESSING CUADRADO – Non solo Pandev, il Napoli è attivissimo in chiave mercato e sempre nell’ambito del discorso di giovani di prospettiva ecco che spunta il nome di Juan Cuadrado, 24enne calciatore colombiano che abbiamo ammirato quest’anno con la maglia del Lecce ( 33 presenze 3 reti), che è tornato alla base (Udinese) dopo la sua esperienza leccese culminata con la retrocessione del club salentino. Tuttavia Cuadrado, resosi autore di tantissime prestazioni di alto livello e alcuni gol davvero spettacolari, potrebbe davvero essere solo di passaggio ad Udine visto che il Napoli avrebbe effettuato un sondaggio per il colombiano. La richiesta del club friulano è di 15 milioni di euro, il Napoli è disposto ad offrirne al momento 10. Pronta a partire la trattativa che ricorda quella estenuante che portò dodici mesi orsono Gokhan Inler all’ombra del Vesuvio. L’Udinese come al solito dimostra di essere una bottega cara e quest’estate il presidente Pozzo gongolerà ancora.

  • Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    Inter in Champions League grazie al calcioscommesse?

    L’Inter qualificata alla prossima edizione della Champions League. Questa ipotesi assurda che è stata sbugiardata dai risultati in campo dei nerazzurri potrebbe riprendere forma come possibile conseguenza delle tre inchieste condotte dalle procure di Bari, Napoli e Cremona relative al filone calcioscommesse. Lo scandalo scommesse che sta minando la credibilità del calcio italiano potrebbe stravolgere la classifica finale del campionato di serie A 2011/2012 che ha visto la Juventus vincere lo scudetto sei anni dopo l’esplosione dell’altro scandalo (Calciopoli) che ha contraddistinto l’ultimo decennio di calcio in Italia.

    Premettendo che stiamo parlando di un’ipotesi molto suggestiva entriamo nel dettaglio del discorso elencando tutte le possibili fondamenta di suddetta ipotesi. La classifica finale dell’ultimo campionato di Serie A ha decretato sul campo una graduatoria. Nell’ordine Juventus, Milan, Udinese, Lazio, Napoli e Inter si sono divisi i primi sei piazzamenti ovvero quelli valevoli per la qualificazione alle due coppe Europee. Adesso vi chiederete, come è possibile che l’Inter avanzi di ben tre posizioni? Innanzitutto c’è da dire che la Lazio può considerarsi già con un piede e mezzo fuori dall’Europa se solo si pensa alla gravità delle accuse che incombono sulla società laziale e che hanno portato addirittura all’arresto di uno dei suoi tesserati (Stefano Mauri). Situazioni diverse ma non di certo molto tranquille sono quelle che vedono protagoniste Udinese e Napoli, ovvero le altre due squadre che insieme alla Lazio sono giunte davanti ai nerazzurri.

    Leonardo Bonucci © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Infatti l’Udinese potrebbe rientrare nel discorso penalizzazione nel caso venisse accertata la colpevolezza di Bonucci. L’attuale difensore della Juventus risulta indagato dalla procura di Bari in merito alla presunta combine di Udinese-Bari giocata lo scorso 9 maggio 2010. A quei tempi il difensore della nazionale italiana militava nelle fila del Bari e secondo le accuse avrebbe partecipato insieme a Masiello, Parisi e Belmonte al tentativo di combinare il risultato della partita finita poi 3-3. Sempre secondo l’accusa il giocatore Simone Pepe che 2 anni fa giocava nell’Udinese (tra l’altro nella partita incriminata segnò il gol del 2-1) fu contattato per combinare la partita. Nonostante Pepe abbia respinto il tentativo di corruzione da parte dei giocatori baresi, l’attuale calciatore della Juve incorrerebbe comunque nel reato di omessa denuncia, che potrebbe significare eventuale penalizzazione per l’Udinese e conseguente esclusione dall’Europa.

    Situazione simile anche per il Napoli che risulta invischiato in tale indagini per il tentativo di combine di Sampdoria-Napoli 1-0 risalente all’ultima del campionato 2009/2010. Su questa partita pesa la confessione resa alla procura di Napoli da Matteo Gianello, all’epoca terzo portiere della società partenopea, che avrebbe tentato di corrompere due suoi compagni di squadra (Paolo Cannavaro e Gianluca Grava) ottenendo il rifiuto dei due difensori. Notizia di oggi: Gianello risulta indagato e se venisse accertata la sua versione, per Cannavaro e Grava varrebbe comunque il reato di omessa denuncia e conseguentemente il Napoli rischierebbe una sanzione valida ad escludere la società di Aurelio De Laurentiis dall’Europa.

    A differenza di Lazio, Udinese e Napoli, l’Inter non risulta invischiata nè direttamente nè indirettamente in queste vicende legate al calcioscommesse. Secondo questa ricostruzione dei vari presunti illeciti, l’Inter risalirebbe per esclusione dal sesto al terzo posto e potrebbe prender parte alla Champions League 2012/2013 partendo comunque dai preliminari di agosto.