Autore: Guido Pugliese

  • Svezia-Francia, blues ad un passo dai quarti

    Svezia-Francia, blues ad un passo dai quarti

    Stasera allo stadio olimpico di Kiev ore 20:45 va in scena Svezia-Francia, partita che insieme a Inghilterra-Ucraina chiude il gruppo D di Euro 2012. Le ultime due partite della fase a gironi che andranno in scena stasera determineranno le avversarie di Spagna e Italia ai quarti di finale. Alla Francia di Laurent Blanc basta un pareggio contro la Svezia già eliminata per approdare ai quarti di finale ma i francesi puntano ad ottenere il bottino pieno contro Ibrahimovic e compagni onde evitare la Spagna campione in carica. Ultima fatica europea e stagionale per Zlatan Ibrahimovic, a segno inutilmente nella prima partita persa dagli svedesi contro l’Ucraina. Gli svedesi nonostante siano già eliminati vogliono evitare di chiudere il girone con zero punti in classifica.

    Karim Benzema a caccia del primo gol ad Euro 2012 © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    PRIMA GIOIA PER BENZEMA? – L’attacco francese sarà comandato come al solito da Karim Benzema, punta di diamante francese a caccia del primo gol ad Euro 2012. L’attaccante del Real Madrid verrà supportato da Frank Ribery e Samir Nasri mentre a centrocampo confermatissimo il centrocampista del Newcastle Yohan Cabaye, in gol contro l’Ucraina, che verrà affiancato da Yann M’Vila, pienamente recuperato da Blanc dopo i 20 minuti con gli ucraini. Qualche cambiamento il ct Blanc lo proporrà in difesa dove risultano diffidati sia Philippe Mexes che Mathieu Debuchy (uno dei migliori per la Francia e ricercato dall’Inter in sostituzione di Maicon) e quindi probabile inserimento di Reveillere al posto del terzino destro del Lille e riposo per Patrice Evra rimpiazzato da Clichy del Manchester City. Il difensore del Milan invece dovrebbe essere della partita e avrà il compito di marcare il suo compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic. Il capocannoniere della Serie A 2011/2012 vuole lasciare gli europei regalando almeno una gioia alla sua nazione e possibilmente aumentare il suo bottino personale di reti in nazionale che al momento è fermo a 32 reti. Il ct svedese Hamren potrà schierare la formazione migliore eccezion fatta per Elm (attacco febbrile) ed Elmander (botta al piede destro).

    PRECEDENTI E QUOTE – Sono 17 i precedenti tra Svezia e Francia. I transalpini si sono imposti in 8 occasioni mentre gli svedesi hanno trionfato solo 4 volte. 5 volte la sfida tra francesi e svedesi si è conclusa in parità. Dei 17 precedenti solo uno si è giocato nelle fasi finali di un europeo, precisamente a Stoccolma negli europei del 1992 e la partita decretò il pareggio per 1-1. L’ultima vittoria in assoluto degli svedesi contro la Francia risale al lontano 1969, quando in un incontro valido per le qualificazioni ai mondiali messicani del 1970 gli scandinavi si imposero per 2-0. Da quel momento le due nazionali si sono incontrate altre 11 volte e lo score recita: 6 vittorie francesi e 5 pareggi. Tutt’altro che incoraggianti per gli svedesi sono le quote degli scommettitori, che vedono favorita la Francia quotata a 1,60 mentre il pareggio e la vittoria svedese sono quotati rispettivamente a 3,75 e 5,50. Il risultato esatto più probabile è il 2-0 in favore dei francesi bancato a 6. Anche i bookmakers danno fiducia a Karim Benzema, il francese infatti è il principale indiziato come primo marcatore della sfida ed è quotato a 4,5. Ibrahimovic primo marcatore di Svezia-Francia paga invece 7 volte la posta giocata.

    PROBABILI FORMAZIONI SVEZIA-FRANCIA

    Svezia (4-4-1-1): Isaksson, Lustig, Granqvist, Mellberg, M. Olsson, Holmen, Kallstrom, Larsson, Toivonen, Ibrahimovic, Rosenberg. A disposizione: Wiland, Hansson, J. Olsson, Antonsson, Safari, Wernbloom, Svensson, Elm, Bajrami, Hysen, Elmander, Wilhelmsson. Allenatore: Hamren.

    Francia: (4-3-3): Lloris, Reveillere, Rami, Mexes, Clichy, M’Vila, Cabaye, Menez, Nasri, Benzema, Ribery. A disposizione: Mandanda, Carrasso, Evra, Koscielny, Debuchy, A. Diarra , Martin, Matuidi, Valbuena, Ben Arfa, Giroud, Malouda. Allenatore: Blanc.

    Arbitro: Pedro Proenca (Por)

    Diretta tv: Rai Sport 2 ore 20:30

    SPECIALE EURO 2012

  • Juve riscatta Giaccherini e riprende Giovinco

    Juve riscatta Giaccherini e riprende Giovinco

    La Juventus viaggia a mille all’ora in questa fase iniziale del mercato. L’ultima notizia in ordine cronologico è il riscatto di Emanuele Giaccherini esercitato e ufficializzato stamane attraverso il proprio sito. I bianconeri hanno risolto in loro favore la compartecipazione dell’ex Cesena e verseranno nelle casse del club romagnolo 4,25 milioni di euro, che saranno pagati nelle stagioni 2012/2013 e 2013/2014. Continua quindi il momento magico per il 27enne centrocampista bianconero, il quale dopo aver indossato da titolare la maglia azzurra nelle prime due partite di Euro 2012 viene confermato nella rosa juventina allenata da Antonio Conte, suo grande estimatore. Risolta la questione Giaccherini, la Juventus ha ancora una grossa mole di lavoro da portare avanti e deve districarsi su più fronti.

    Sebastian Giovinco in azione © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Innanzitutto la Juve conta di risolvere con il Parma la comproprietà di Sebastian Giovinco. La richiesta dei ducali si attesta intorno ai 13 milioni di euro, i bianconeri sono intenzionati a limare qualche milione inserendo una contropartita tecnica gradita ai ducali. L’impressione è che la società torinese punti forte su Giovinco (16 reti e 15 assist nell’ultima stagione al Parma) altrimenti non si spiegherebbe l’intenzione di riscattare il giocatore cresciuto nel proprio settore giovanile. Secondo le ultime indiscrezioni Juventus e Parma sarebbero vicinissime all’accordo per Giovinco sulla base di 11 milioni di euro e la metà di Chisbah (19enne mediano ghanese messosi in mostra con la primavera Juve nello scorso torneo di Viareggio).

    Dopo la chiusura dell’affare Giovinco i bianconeri potranno concentrarsi sul vero obiettivo del mercato estivo: il top player offensivo in grado di garantire almeno 20 gol alla squadra di Antonio Conte. Van Persie è sempre in pole position ed inoltre la Juve conta di riuscire a piazzare i vari Felipe Melo, Krasic ed Elia molto richiesti sul mercato europeo. L’agenda di Marotta è veramente pienissima in quanto non bisogna dimenticare l’affare con il Pescara per Marco Verratti, il quale comunque dovrebbe giocare in Abruzzo anche il prossimo anno. Nelle ultime ore c’è stato un forte inserimento del Napoli e la Juve incontrerà il ds abruzzese Delli Carri per chiarire la situazione e bloccare il futuro Pirlo.

  • Inter, pressing su Silvestre ma Zamparini…

    Inter, pressing su Silvestre ma Zamparini…

    Si fa sempre più calda la trattativa Inter-Palermo per Matias Silvestre, centrale rosanero con il vizio del gol. L’Inter è sempre più propensa ad acquistare il 27enne difensore argentino, per il quale si era mosso anche il Milan prima che i rossoneri confermassero Thiago Silva e virassero le loro mire su Acerbi o la conferma per un altro anno di Alessandro Nesta. A disturbare i nerazzurri adesso c’è lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti, pronto a ricevere in Russia l’ex difensore del Catania. Proprio per questo l’Inter sta intensificando i discorsi con il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che per lasciare andar via il suo difensore pretende una cifra superiore ai 7 milioni pagati da lui un anno fa al Catania. Presupposto più che giusto quello del presidente rosanero che vuole monetizzare al meglio la cessione di uno dei migliori difensori in termini realizzativi del campionato di Serie A 2011/2012.

    La richiesta del Palermo per la cessione di Matias Silvestre si aggira intorno ai 13 milioni di euro, cifra che in questo momento l’Inter non è disposta a spendere. L’ultima offerta nerazzurra per il centrale argentino è rappresentata da 4 milioni di euro più l’altra metà di Emiliano Viviano (in comproprietà tra Inter e Palermo). Zamparini non propenso a questa soluzione chiede più cash per il suo difensore e l’Inter adesso spera di abbassare la richiesta economica del vulcanico presidente rosanero e chiudere la trattativa intorno ai 9 milioni. Il club di Massimo Moratti potrebbe essere la prossima destinazione di Silvestre che all’Inter andrebbe a formare insieme a Walter Samuel una coppia di centrali ex Boca Juniors.

    Matias Silvestre in azione contro Diego Milito © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    L’ex difensore del Catania infatti è cresciuto nelle giovanili del Boca sino ad arrivare in prima squadra nella stagione 2002/2003. Quella fu la prima di 5 stagioni al Boca per Silvestre che nel gennaio del 2008 fu acquistato dalla squadra catanese per 1,5 milioni di euro grazie a Pietro Lo Monaco, direttore sportivo passato poche settimane fa al Genoa di Preziosi. In 3 stagioni e mezzo a Catania, Matias Silvestre totalizza in Serie A ben 118 presenze andando in rete in 7 occasioni. La miglior stagione in termini realizzativi è proprio quella del 2010/2011 con 36 presenze e 6 gol. Nell’estate del 2011 avviene il trasferimento in un’altra squadra siciliana ovvero il Palermo. Con la maglia dei rosanero totalizza 29 presenze e 5 reti e confermandosi difensore goleador si guadagna la stima di grandi società italiane (Inter e Milan su tutte) e europee (Tottenham e Zenit per citarne due).

    L’avventura palermitana di Silvestre sta per chiudersi dopo una sola stagione, per lui si preannuncia un meritato salto di qualità in una società dalle ambizioni ben diverse con tutto il rispetto per il Palermo. L’Inter fa sul serio e l’acquisto del centrale argentino andrebbe a colmare l’imminente partenza di Lucio, sempre più vicino all’approdo in Turchia tra le fila del Fenerbache. Il 27enne argentino troverà una concorrenza agguerrita in nerazzurro dove, oltre a Samuel che sembra essere il primo nelle gerarchie di Andrea Stramaccioni, ricordiamo Andrea Ranocchia e Christian Chivu, fresco di rinnovo contrattuale con la società di Corso Vittorio Emanuele. La colonia argentina nerazzurra è pronta ad ampliarsi ulteriormente.

     

  • Van Persie, l’Arsenal fissa il prezzo e il Psg prepara l’assalto

    Van Persie, l’Arsenal fissa il prezzo e il Psg prepara l’assalto

    Si apre ufficialmente la corsa a Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League con 30 reti. L’attaccante orange ha rifiutato la proposta di rinnovo del suo contratto (scadenza 2013) offertagli dai gunners, che adesso hanno fissato il prezzo per la vendita del loro numero 10. Chi vorrà assicurarsi le prestazioni di Van Persie dovrà sborsare ben 30 milioni di sterline, equivalenti a circa 37 milioni di euro. La cifra è molto alta nonostante l’età del giocatore (29 anni il prossimo 6 agosto) e l’imminente scadenza del suo contratto con i gunners. Se a questo aggiungiamo l’uscita prematura dell’attaccante orange ad Euro 2012 con un solo gol all’attivo e la volontà del giocatore che pretende dalla sua prossima squadra un ingaggio da 7-8 milioni annui, possiamo già prevedere che non saranno molte le squadre disposte ad investire circa 70 milioni di euro netti tra costo del cartellino e ingaggio per acquisire l’ex attaccante del Feyenoord.

    Robin van Persie © BEN STANSALL/AFP/GettyImages

    L’Arsenal ha in mente di liberarsi del 28enne attaccante proprio per evitare di perderlo a parametro zero il prossimo anno. Infatti i gunners hanno già provveduto a rimpiazzarlo in rosa con l’acquisto di Lukas Podolski (a segno ieri in Danimarca-Germania 1-2) e il prossimo acquisto di Olivier Giroud, campione di Francia e capocannoniere (a pari merito con Nenè del Psg con 21 reti) dell’ultima Ligue 1 con il Montpellier. Il 25enne attaccante della nazionale francese avrà l’arduo compito di raccogliere l’eredità di Van Persie, che in 8 stagioni a Londra ha totalizzato 278 presenze e 132 gol.

    La Juventus è una delle squadre più calde intorno al nome di Robin Van Persie ma il prezzo fissato dall’Arsenal potrebbe raffreddare le intenzioni bianconeri. Tuttavia l’uscita prematura dell’Olanda da Euro 2012 e il prezzo fissato dall’Arsenal potrebbero produrre una forte accelerata nei tempi della trattativa impostata sull’asse Londra-Torino anche perchè i bianconeri possono abbassare la richiesta economica degli inglesi contando sul fatto che in caso di un non accordo quest’estate, il giocatore potrà firmare un nuovo contratto dal prossimo febbraio senza che l’Arsenal abbia un ritorno economico. Chi non avrebbe problemi ad investire i 30 milioni di sterline richiesti dall’Arsenal e l’ingaggio oneroso richiesto dal giocatore è il Manchester City dello sceicco Mansour ma i Citizens dovranno prima sfoltire il reparto avanzato (vedi Edin Dzeko) per evitare un sovraffollamento nella rosa che verrà affidata all’italiano Roberto Mancini. Stesso discorso riguarda il Paris Saint-Germain di Leonardo, che secondo i tabloid inglesi sarebbe pronto ad investire i 37 milioni di euro richiesti dai gunners e ricoprire d’oro il giocatore offrendogli un ingaggio da 1 milione di euro al mese. A queste cifre la Juventus di Andrea Agnelli può fare ben poco e il Paris Saint-Germain si conferma squadra “prezzemolo” del mercato internazionale. I parigini, in attesa di ufficializzare l’acquisto di Lavezzi e dopo aver incassato il no del Milan per Thiago Silva, vogliono rifarsi e completare il reparto offensivo con l’acquisto del bomber olandese. La caccia a Robin Van Persie è appena iniziata e nei prossimi giorni capiremo di più circa la futura destinazione del numero 10 gunners.

  • Affare Giovinco, Marotta bacchetta l’Inter “E’ scorretta”

    Affare Giovinco, Marotta bacchetta l’Inter “E’ scorretta”

    Sono arrivati i primi caldi e a infiammarsi non è solo l’aria ma anche il calciomercato. La Juventus, vera regina in questa prima fase del mercato visti gli acquisti di Mauricio Isla e Kwadwo Asamoah, è costretta a fare attenzione per risolvere la patata bollente della comproprietà di Sebastian Giovinco. La formica atomica è oggetto del contendere tra Juventus e Parma, i bianconeri e i gialloblu dovranno trovare un accordo nei prossimi 5 giorni per evitare di andare alle buste previste per il 22 giugno.

    L’Inter di Massimo Moratti apprezza molto le qualità di Giovinco e ha provato tramite vari sondaggi a intavolare il discorso con la squadra di Ghirardi, che comunque sembra intenzionato a risolvere la questione pendente con la società campione d’Italia. L’interessamento dell’Inter può darsi sia stato solo un tentativo per infastidire l’acerrima nemica ma comunque il giocatore della nazionale italiana è ben visto dai dirigenti di Corso Vittorio Emanuele.

    Beppe Marotta © Massimo Cebrelli/Getty Images

    Tuttavia non è piaciuta molto l’intromissione nerazzurra nell’affare Giovinco a Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus. Il dirigente bianconero nella giornata di ieri ha risposto così a chi gli chiedeva di un presunto interessamento dell’Inter su Giovinco: “Siamo rimasti sbigottiti leggendo certe cose. Non capisco come si possano effettuare sondaggi su un giocatore che è in compartecipazione tra noi e il Parma, il regolamento lo vieta. Siamo certi, comunque sia, che la solidità dei rapporti tra noi e il Parma, l’amicizia tra Agnelli e Ghirardi , farà sì che la situazione di Giovinco possa evolvere in modo positivo”.

    Non le ha mandate a dire Beppe Marotta, il quale è sembrato molto ottimista riguardo alla buona riuscita della trattativa Giovinco. Per adesso tutto tace sull’asse Torino-Parma e le dichiarazioni del dg nei confronti dell’Inter possono essere interpretate anche come un segnale di preoccupazione verso una trattativa che sta andando troppo per le lunghe. D’altronde il mercato bianconero è già iniziato più che bene ma non dimentichiamo che sulla lista acquisti juventina manca ancora il vero grande obiettivo: il centravanti top professional. La comproprietà della formica atomica sta rallentando la rincorsa al top player offensivo.

  • Tottenham, accordo con Villas Boas

    Tottenham, accordo con Villas Boas

    E’ proprio strano il destino. Il prossimo allenatore del Tottenham Hotspur sarà con molta probabilità Andrè Villas Boas che erediterà la panchina lasciata vacante da Harry Redknapp. Lo Special Two ha trovato l’accordo con gli Spurs e firmerà un contratto triennale con la squadra che ha terminato quarta nell’ultima Premier League. Chissà cosa staranno pensando i tifosi del Tottenham, che non vedranno la loro squadra giocare in Champions League proprio per colpa dell’ex squadra di Villas Boas. Sicuramente avrebbero preferito che lo Special Two fosse rimasto fino al termine della stagione ad allenare i blues visto che probabilmente adesso staremmo parlando di un Tottenham quarto e qualificato per la Champions League 2012/2013 e un Chelsea non campione d’Europa. Ma la storia non si cambia e quindi adesso parliamo del futuro di Andrè Villas Boas, che ritornerà a sedere su una panchina di un club inglese senza dover nemmeno cambiare città.

    Andre Villas Boas © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    La prossima avventura dell’ex tecnico del Porto inizierà ancora in una squadra di Londra, precisamente il Tottenham e per il tecnico portoghese dopo il flop sulla panchina blues c’è la possibilità di dimostrare che le vittorie ottenute 2 anni fa sulla panchina del Porto non sono un caso isolato ma la dimostrazione delle qualità di un allenatore alquanto carismatico. Certo è che non allenerà i vari Drogba, Lampard, Terry e così via ma questo potrebbe essere un vantaggio visto il feeling mai nato nella sua esperienza infelice al Chelsea proprio con i senatori dello spogliatoio blues.

    Tuttavia lo Special Two avrà a disposizione grandi campioni come Gareth Bale, Rafael Van der Vaart e Luka Modric e anche grazie al loro apporto tenterà di riportare gli Spurs nella massima competizione europea per club che ha visto il Tottenham arrivare fino ai quarti di finale nella stagione 2010/2011. Dopo il benservito riservatogli da Abramovic nello scorso mese di marzo e dopo aver visto i suoi ex giocatori rinsavire e salire sul gradino più alto d’Europa, lo Special Two è pronto a servire la sua vendetta. I prossimi derby di Londra tra Chelsea e Tottenham si preannunciano infuocati e a sfidarsi saranno Villas Boas e il suo ex vice Roberto Di Matteo, colui che ha costruito le sue fortune sulle macerie della gestione del portoghese.

  • Cavani, Juve offre 40 milioni e metà Giovinco

    Cavani, Juve offre 40 milioni e metà Giovinco

    La Juventus non molla la presa su Edinson Cavani. Il bomber del Napoli è il vero sogno per l’attacco bianconero ma è veramente difficile immaginare che il Napoli ceda nella stessa sessione di mercato sia Lavezzi che Cavani. Nonostante questa premessa doverosa la società di Andrea Agnelli sta provando in tutti i modi a far traballare Aurelio De Laurentiis. L’ultima offerta della Juve ammonterebbe a 40 milioni di euro più la metà di Sebastian Giovinco, molto apprezzato dalla società azzurra e autore di una stagione superlativa (15 reti) nella file del Parma. Considerando che la metà di Giovinco è valutata intorno ai 12-13 milioni, il valore complessivo dell’offerta supera di poco i 50 milioni sempre citati dal patron azzurro come richiesta minima per poter trattare la cessione del Matador.

    Adesso il presidente del Napoli deve valutare l’ultima offerta bianconera, offerta folle che in un altro contesto potrebbe risultare decisiva. Nel contesto Napoli invece appare difficile possa essere accolta visto che già uno dei 3 tenori (Lavezzi) sarà venduto prossimamente al Paris Saint-Germain. Vendere anche il Matador potrebbe far insorgere l’intero popolo napoletano già costretto a veder partire un loro idolo come il pocho. Oltre all’aspetto ambientale c’è da valutare l’aspetto tecnico di un’eventuale cessione di Cavani. Mazzarri, già non troppo contento del mercato impostato dal patron azzurro, difficilmente appoggerà dopo Lavezzi la cessione anche del finalizzatore uruguaiano. L’ex attaccante del Palermo è colui che conclude magistralmente le azioni prodotte dalla squadra di Mazzarri e venderlo significherebbe stravolgere il reparto offensivo che tanto ha fatto bene nelle ultime due stagioni. A questo aggiungiamo la volontà ferma del giocatore di voler continuare la sua avventura straordinaria in terra partenopea. La conferma è arrivata proprio per bocca del Matador intervistato da un’emittente uruguagia: “Penso solamente ai quattro anni di contratto che ho col club, sono tranquillo, sto bene a Napoli, felice e contento dell’affetto che mi dimostra la gente. Poi uno non sa mai nel calcio quando arriva il momento in cui cambia il destino. Sinceramente penso solo al Napoli ma al di là di quello che si può dire, finché non ci sono firme o finché una squadra non offre quello che deve offrire per ingaggiarti, non si può affermare che un giocatore va da una parte o dall’altra”.

    Edinson Cavani © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Ma non finisce qua, perchè il patron azzurro deve anche mettere in conto l’imminente (e giusta) richiesta di un ritocco dell’ingaggio da parte dell’entourage del Matador. L’attuale ingaggio percepito da Cavani si attesta sui 2,5 milioni di euro annui, cifra troppo bassa per un giocatore come lui capace di siglare 66 reti in 95 presenze con la maglia del Napoli. Le voci su un possibile raddoppio dell’ingaggio attuale circolate nelle ultime ore, al momento non trovano conferma ma certamente la permanenza del bomber a Napoli porterà ad un meritato ritocco verso l’alto dell’ingaggio. Non solo la Juventus sogna Edinson Cavani. L’attaccante della Celeste è apprezzato da tanti club europei come Real Madrid e Manchester City e francamente appare molto difficile che in futuro non vada a giocare in uno di questi club che lottano per la vittoria della Champions League. Trattenerlo per un anno appare l’ipotesi più probabile, ma Cavani se continuerà a deliziare le platee con le sue magie è destinato a finire in top club europei.

  • Gattuso riparte dal Sion “Qui per vincere”

    Gattuso riparte dal Sion “Qui per vincere”

    E’ passato poco più di un mese da quel pomeriggio dell’11 maggio, giorno nel quale Gennaro Gattuso ha annunciato l’addio al Milan dopo 13 stagioni, nelle quali ha vinto tutto quello che c’era da vincere (2 scudetti, 2 champions league, 1 mondiale per club, 1 coppa italia, 2 supercoppe italiane ed europee). La carriera del ringhio nazionale non si è conclusa con l’addio al Milan perchè nella giornata di ieri Gattuso ha firmato un contratto biennale con il Sion, squadra militante nella massima serie svizzera. Il suo grande desiderio era chiudere la carriera dove era cominciata ovvero nei Glasgow Rangers in Scozia, questo non è stato possibile per i noti problemi finanziari del club scozzese e la prossima destinazione del campione del mondo 2006 non sarà lontana dall’Italia dato che il campionato svizzero potrà ammirare la grinta di uno dei giocatori italiani più popolari dell’ultimo decennio.

    Gennaro Gattuso © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    Ieri Gennaro Gattuso si è presentato al Sion: “Sono venuto per vincere”. Nella conferenza stampa di presentazione ha parlato a tutto tondo a partire del suo passato recente che risponde al nome Milan: “Credo che il Milan mi mancherà e che mancherò al Milan. Ma quel che mi mancherà di più è la Champions League. Voglio giocare la Champions League con il Sion”. Ringhio poi spiega perchè il suo ritorno ai Rangers non si è concretizzato: “Volevo finire la carriera ai Rangers. Ho incontrato mia moglie a Glasgow, era logico che ci tornassimo, ma i problemi finanziari del club hanno reso questa soluzione impossibile”. Il futuro è svizzero: “Ho sempre vissuto a mille all’ora e credo che sia giunto il momento di calmarmi un pò. Ho l’impressione di essere in paradiso qui. Non ho scelto Sion per motivi finanziari”.

    L’ex centrocampista del Milan è già al lavoro con la sua nuova squadra e non potrà di certo riposarsi con la sua famiglia dato che dovrà eseguire la preparazione in vista dell’inizio del campionato elvetico previsto il prossimo 14 luglio: “Tutto quel che ho potuto vincere in precedenza non conta. Riparto da zero, non conosco nessuno e debbo dimostrare tutto. Voglio far vedere che sono sempre un campione e non sono in vacanza”. Il presidente del club elvetico Christian Constantin condivide lo stesso desiderio dell’ex Milan: “Debbo vincere il campionato per andare in Champions League e per riuscirvi ho bisogno di Gattuso”. Constantin poi conclude elogiando il suo nuovo giocatore: “E’certamente il più grande giocatore che abbiamo avuto a Sion e forse anche in Svizzera”. La nuova avventura di Ringhio non poteva cominciare con premesse migliori.

     

  • Sampdoria, Benitez il sogno per la panchina

    Sampdoria, Benitez il sogno per la panchina

    La Sampdoria, fresca di promozione in serie A, sta lavorando per allestire una squadra all’altezza della massima serie. Il nucleo forte della squadra sarà riconfermato ma qualche colpo verrà effettuato per assicurare alla piazza blucerchiata una stagione tranquilla che non riservi gli incubi vissuti nell’ultima esperienza in serie A datata due anni fa. Prima di impostare le strategie di rafforzamento della rosa però va sistemata la questione allenatore. Beppe Iachini, attuale allenatore doriano nonostante la grandiosa cavalcata culminata con la vittoria dei playoff, non risulta essere la prima scelta e lo si è capito dall’interessamento della dirigenza blucerchiata nei confronti di Mauricio Pochettino, allenatore dell’Espanyol che nella giornata di ieri ha rifiutato le avances della Samp. Incassato il no dell’allenatore argentino, la Samp potrebbe confermare lo stesso Iachini, il quale però non deve aver gradito molto il fatto di non essere stato riconfermato subito dopo aver fatto estremamente bene il suo dovere ovvero riportare i doriani in A dopo aver assunto la guida di una squadra che gravava in posizioni ben lontane dalla zona playoff.

    Rafa Benitez © MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    Per adesso la conferma di Beppe Iachini come allenatore della Sampdoria è solo una delle soluzioni insieme all’idea Gasperini, ex tecnico del Genoa. Infatti nelle ultime ore sono sempre più insistenti le voci di un interessamento della Samp nei confronti di un altro tecnico straniero. Trattasi di Rafa Benitez, vecchia conoscenza del campionato italiano vista la sua breve e infelice parentesi all’Inter di due anni fa conclusasi c’è da dire con la conquista di due trofei (Supercoppa italiana 2010 e Mondiale per Club 2010). La dirigenza blucerchiata punta a fare grandi cose nella massima serie e il sogno per la panchina è rappresentato dall’ex tecnico del Liverpool. Lunedì prossimo è previsto un incontro tra la dirigenza e l’allenatore spagnolo che prenderà atto del progetto doriano. Non sarà facile far sedere sulla panchina doriana un tecnico del calibro di Benitez ma il presidente Garrone ci proverà in tutte le maniere mettendo in conto però che il tecnico spagnolo potrebbe molto probabilmente rifiutare con cortesia dato che ha rifiutato già una squadra blasonata come l’Atletico Madrid.

    Unica molla che potrebbe convincere Rafa Benitez ad accettare la guida della Samp è rappresentata dalla voglia di rivalsa nei confronti di un calcio italiano che non l’ha saputo apprezzare fino in fondo e soprattutto verso chi gli affidato la patata bollente dell’Inter post-Triplete senza però garantirgli un mercato all’altezza. Questo va detto a discolpa di un grande allenatore (vincitore tra l’altro di 2 Liga con il Valencia e una Champions League con il Liverpool) che nonostante non sia stato messo nelle condizioni di vincere è riuscito in sei mesi nerazzurri a vincere due trofei e a lasciare comunque un segno positivo nella storia del club nerazzurro. Dalla fine dell’avventura interista avvenuta nel dicembre 2010, l’allenatore spagnolo non ha più allenato ma conta di ritornare a farlo al più presto preferibilmente in una squadra top europea. Nel frattempo l’allenatore spagnolo si sta cimentando nel commentare Euro 2012 per il canale Eurosport in attesa che un’offerta a lui gradita lo faccia ritornare a fare il suo vero mestiere. E se fosse la Samp una destinazione gradita? I tifosi doriani per adesso possono sperare anche perchè a Genova non si sta poi così male.

  • Presentata la nuova maglia Juve 2013 da trasferta

    Presentata la nuova maglia Juve 2013 da trasferta

    La Juventus è in trepida attesa in vista dell’inizio della prossima stagione dove difenderà il tricolore che sarà esposto sulla nuova maglia. Nei giorni scorsi vi abbiamo anticipato come sarà la nuova maglia tradizionale Juve 2013. Niente terza stella esposta per non entrare in conflitto con le istituzioni ma bensì sarà presente la scritta ’30 sul campo’ sotto il logo della società. All’interno della maglia invece è ricamata una scritta che rappresenta il motto del club bianconero: “Vincere Non È Importante È L’Unica Cosa che Conta”.  Altra novità è il nuovo sponsor Jeep che campeggierà sulla maglia della Juventus per i prossimi 3 anni.

    Oggi invece Juventus e Nike hanno presentato attraverso il sito ufficiale della società bianconera la maglia da trasferta per la stagione 2012/2013. La divisa sarà completamente nera ed è stato scelto questo colore per evidenziare la grinta e la voglia di vincere, due elementi che hanno contraddistinto la squadra di Antonio Conte durante l’ultima stagione sportiva.

    divisa da trasferta juve 2013 © juventus.com

    Inoltre è emersa un’importante novità per i tifosi bianconeri perchè la versione della maglia in vendita al pubblico si differenzierà da quella da gara in quanto verrà aggiunta la terza stella per rendere la maglia dei tifosi un pezzo davvero unico. Saranno contenti i tifosi della Vecchia Signora e sicuramente in molti acquisteranno negli Juventus Store la maglia da tifoso con la terza stella che invece in campo non si vedrà.

    La divisa da trasferta Juve 2013 trae ispirazione dal glorioso passato del Club Campione d’Italia e ne celebra i nuovi straordinari successi. Questo è quanto si legge nella nota di presentazione sul sito ufficiale della Juventus, nota che spiega anche come i dettagli che appaiono sulla maglia, sui pantaloncini e sui calzettoni siano un omaggio ai valori fondativi del Club.

    Ecco altre foto riguardanti sia la maglia da trasferta che quella tradizionale Juve 2013: