Autore: Guido Pugliese

  • Perla di Coutinho, l’Inter supera 2-0 il Koper

    Perla di Coutinho, l’Inter supera 2-0 il Koper

    L’Inter saluta il Trentino, che ha ospitato il ritiro estivo dei nerazzurri dal 5 al 15 luglio, con la vittoria per 2-0 sul Koper nell’amichevole giocata ieri pomeriggio a Rovereto. Nonostante il carico di lavoro gravante sui nerazzurri, la squadra di Andrea Stramaccioni ha dato risposte positive vincendo contro una formazione (militante nel massimo campionato sloveno) più avanti nella preparazione. A decidere la sfida sono stati i gol nella ripresa di Samuel (colpo di testa su punizione di Guarin) e di Coutinho, che al 71′ si è reso autore di un gol di pregevole fattura. Ottime indicazioni sono arrivate proprio dal talento brasiliano apparso ispiratissimo per tutti gli 83 minuti giocati prima di far spazio al giovane Pasa ma anche dal colombiano Fredy Guarin, vero e proprio punto fermo dell’undici di Stramaccioni. Per la prima volta a secco nelle amichevoli pre stagionali Diego Milito, che tuttavia è andato vicinissimo al gol allo scadere del primo tempo quando il difensore Mavic ha salvato sulla linea di porta il suo tiro.

    E’ apparso ancora un pò imballato Rodrigo Palacio, che ha mancato nuovamente l’appuntamento con il primo gol in nerazzurro. Ci sarà tempo per rifarsi perchè una maglia da titolare sembra essere già sua. Si è rivisto in campo Maicon, aggregatosi al gruppo da un paio di giorni. Il terzino destro brasiliano è subentrato nel secondo tempo al classe 1993 Matteo Bianchetti ma il suo futuro è sempre più lontano da Milano, visto che il Real Madrid sembra essersi deciso nel portarlo alla corte di Josè Mourinho.

    Philippe Coutinho © Dino Panato/Getty Images

    Discorso diverso invece per Giampaolo Pazzini, anch’egli sul piede di partenza ma a differenza di Maicon vive da separato in casa dopo le dichiarazioni pungenti pronunciate alla presentazione della squadra pochi giorni fa. Il suo futuro potrebbe essere in Italia anche perchè il sondaggio del Werder Brema è stato respinto dallo stesso Pazzini, il quale andrebbe volentieri alla Juve ma siamo sicuri che l’Inter dopo Lucio difficilmente prenderà anche in considerazione una trattativa con i bianconeri. La Lazio e la Sampdoria restano alla finestra e chissà che il Pazzo torni a sorridere ben presto con la maglia di un’altra squadra italiana.

    Uno dei punti su cui l’Inter dovrà migliorare è la fase difensiva soprattutto perchè la coppia di centrali Ranocchia-Samuel appare ancora un pò fragile vedi alcune sbavature del centrale italiano nel finale di partita. Stramaccioni ha piena fiducia nell’ex Bari e lo ha confermato a più riprese nelle sue interviste ma adesso spetta a Ranocchia dimostrare di essere uno dei centrali italiani più forti. Intanto i pali nerazzurri sono stati difesi ancora una volta dal nuovo numero 1 Samir Handanovic, che sostituirà Julio Cesar. Il portiere brasiliano dopo 7 stagioni nerazzurre è vicino alla rescissione contrattuale e potrebbe ben presto tornare a giocare in Brasile per non perdere i Mondiali del 2014.

    Prosegue la marcia di avvicinamento dell’Inter in vista dell’esordio del 2 agosto in Europa League. I nerazzurri godranno adesso di due giorni di riposo prima di tornare ad allenarsi ad Appiano Gentile. Il prossimo impegno dei nerazzurri sarà il Trofeo Tim, tradizionale triangolare di mezza estate che si disputerà sabato 21 luglio allo stadio San Nicola di Bari. Come consuetudine a sfidarsi saranno le tre squadre più titolate di Italia ovvero Juve, Milan ed Inter.

    Video highlights INTER-KOPER 2-0

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  • Sara Errani trionfa a Palermo ed entra nella storia del tennis italiano

    Sara Errani trionfa a Palermo ed entra nella storia del tennis italiano

    Continua il momento magico di Sara Errani. La tennista emiliana, numero 9 del mondo e finalista al Roland Garros 2012, si è aggiudicata ieri sera il suo quarto torneo stagionale in quel di Palermo dove aveva già trionfato nel 2008. Percorso netto quello di Sarita, che questa settimana nel Wta di Palermo è tornata a giocare sulla sua superficie preferita e forte della testa di serie numero uno del torneo, non ha concesso neanche un set alle avversarie nell’arco di tutta la settimana. Neanche la ceca Barbara Zahlavova-Strycova, numero 71 del ranking mondiale, è riuscita ad opporre resistenza nella finale del torneo siciliano visto che la numero 9 del mondo ha chiuso il match con estrema autorevolezza in 1 ora e 16 minuti di gioco. 6-1 6-3 lo score di una finale senza storia che regala alla Errani un posto sempre più autorevole nella storia del tennis italiano.

    Sara Errani in azione © PASCAL GUYOT/AFP/GettyImages

    Nella finale contro la Zahlavova, parte a razzo la tennista italiana che vola sul 6-1 2-0 in maniera impressionante poi cala un pò e consente all’avversaria di agganciarla fino al 3-3 ma da quel momento l’azzurra infila 3 giochi consecutivi e si aggiudica per la seconda volta il torneo siciliano entrando di diritto nella storia del tennis italiano. Infatti con la vittoria nel Wta di Palermo, la finalista di Parigi si è aggiudicata il suo quarto torneo stagionale e mai nessun giocatore italiano prima di lei era riuscito a vincere tanti tornei in una sola stagione. La numero uno italiana, quest’anno prima di Palermo, ha trionfato ad Acapulco, Barcellona e Budapest ed inoltre per lei è il settimo torneo vinto in carriera. Ecco alcune dichiarazioni a caldo di Sara Errani, dopo la vittoria e il conseguente record ottenuto ieri sera a Palermo: “E’ un momento magico per me. Tuttavia non penso ai record, penso solo a giocare e a migliorare senza guardare i numeri. Durante la partita non ho pensato molto al fatto che avrei vinto il mio quarto torneo in questa stagione. L’ho fatto solo per un attimo prima del match. In campo, ho solo pensato a giocare”. 

    Nuovo record per la Errani, ma record che potrebbe essere già migliorato questa settimana visto che l’azzurra sarà ai nastri di partenza del Wta di Bastad (si gioca su terra rossa), dove sarà la testa di serie numero 1 e affronterà al primo turno la francese Matilde Johansson. Con la vittoria di ieri, l’azzurra non guadagna nessuna posizione nella classifica Wta diramata oggi rimanendo la nona giocatrice mondiale. Tuttavia già questa settimana potrà incamerare punti importanti in Svezia, senza dimenticare che la qualificazione al Masters di fine anno è davvero vicina considerando che è sesta nella Race (classifica che conteggia solo i punti conquistati nel 2012) e a qualificarsi saranno le migliori otto della stagione. Con le Olimpiadi di Londra 2012 alle porte, il tennis italiano inizia già a sorridere grazie alla sua numero uno al femminile. Senza dimenticare che insieme a Sara Errani, nel torneo olimpico andranno alla caccia di una medaglia anche altre 3 azzurre: Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Francesca Schiavone.

  • Behrami e Gamberini ad un passo dal Napoli

    Behrami e Gamberini ad un passo dal Napoli

    Qualcosa si muove nel calciomercato Napoli e non poteva essere altrimenti visto che fino ad ora la società partenopea si è limitata a fare da spettatrice ai colpi di mercato con il solo riscatto di Pandev e la cessione del Pocho Lavezzi all’attivo come operazioni più rilevanti. Aurelio De Laurentiis è pronto a regalare a Walter Mazzarri due colpi tanto voluti dal tecnico toscano. Potremmo dire che l’azzurro attinge dal viola perchè il Napoli fa spesa a Firenze con gli imminenti acquisti del difensore Alessandro Gamberini e del centrocampista svizzero Valon Behrami. Ormai siamo ai dettagli della trattativa tra Napoli e Fiorentina, con il club toscano pronto a ricevere un assegno di circa 10 milioni in cambio dei due giocatori viola. Per la contentezza di Mazzarri, che da buon aziendalista ha capito che di campioni affermati non vedrà nemmeno l’ombra e ha richiesto giocatori funzionali al suo schema di gioco.

    Valon Behrami © Gabriele Maltinti/Getty Images

    L’acquisto di Alessandro Gamberini è importante per rinforzare un reparto difensivo, apparso molto in difficoltà soprattutto nell’ultima stagione. Il 31enne difensore italiano è alla fine del suo ciclo a Firenze, dove ha totalizzato 221 presenze e 6 reti. Valon Behrami invece lascerà Firenze dopo un anno e mezzo. Arrivato alla Fiorentina nel gennaio 2011 dal West Ham per 4,5 milioni di euro, il centrocampista svizzero dopo 50 presenze con la maglia viola è pronto ad approdare nell’importante piazza di Napoli, dove ritroverà 2 compagni di nazionale ovvero gli elvetici Gokhan Inler e Blerim Dzemaili.

    I tifosi della Fiorentina non hanno preso affatto bene l’imminente cessione del centrocampista svizzero tanto che sull’account twitter di Behrami non sono mancati messaggi di protesta contro il giocatore che ha risposto prontamente: “Non sono un mercenario”. Inoltre l’ex giocatore della Lazio ha voluto ricordare il grande affetto ricevuto dalla piazza toscana ma ha fatto chiaramente intendere che per lui è arrivato il momento di cambiare aria. Il Napoli e Mazzarri lo aspettano a braccia aperte.

  • Sfumano anche Lucas e Paulinho. C’era una volta il calcio italiano

    Sfumano anche Lucas e Paulinho. C’era una volta il calcio italiano

    Prima battuta d’arresto per il calciomercato Inter. I due obiettivi brasiliani della società nerazzurra sono sempre più lontani, o per meglio dire Paulinho sicuramente non arriverà a Milano visto che ha rinnovato con il Corinthians mentre il sogno di Moratti Lucas si allontana sempre più, su di lui c’è il forte pressing del Manchester United, pronto ad offrire ben 33 milioni di euro per portarlo alla corte di Sir Alex Ferguson.

    Insomma potremmo dire venerdì nero per l’Inter ma momento nero per il calcio italiano. Prendendo spunto dagli obiettivi brasiliani sfumati si evince che il campionato italiano non gode più dello stesso appeal di un tempo (Paulinho preferisce restare in Brasile piuttosto che giocare in Italia), dall’ormai mera speranza Lucas si evince invece ciò che un dato di fatto lampante: i top club italiani a livello economico non possono più competere con i top club europei vedi il Manchester United che spara alto per Lucas, che sarà anche un fenomeno come dicono ma che al momento non ha ancora dimostrato di valere le cifre astronomiche richieste dal suo club di appartenenza (San Paolo).

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/GettyImages

    IL CALCIO ITALIANO PIANGE – A peggiorare il quadro inoltre dobbiamo registrare la tendenza che vede alcuni dei pezzi pregiati del nostro campionato andare all’estero più per idolatrare il Dio denaro che per altro. Ezequiel Lavezzi, esploso nell’ultima stagione a Napoli, non ci ha pensato due volte ad abbandonare la piazza di Napoli che tanto lo amava, pur di andare a giocare al Psg in un campionato francese che con tutto il rispetto non potrà mai valere quello italiano. E non basterà di certo lo sceicco del Psg a cambiare il livello della Ligue 1 visto che a comprare è solo il Paris Saint-Germain. Però, i padroni del calciomercato europeo sono loro, perchè oltre a Lavezzi, il club di Leonardo ci porterà via due autentici fenomeni, due giocatori che fanno reparto da soli: Ibrahimovic e Thiago Silva. Il Milan ha provato a resistere alle tentazioni parigine ma alla fine si è dovuto inchinare allo strapotere economico del club di Parigi, che porterà via al Milan due colonne portanti non solo del club milanese ma di tutto il calcio italiano. Non bastassero gli addii di Lavezzi, Ibra e Thiago Silva il campionato italiano perderà altri due talenti, stavolta italiani, come Verratti (anche lui al Psg) e Borini, passato al Liverpool che ha creduto in lui più di quanto ci credesse la Roma. E sono proprio gli addii di Verratti e Borini (meno eclatanti in termini economici) che devono far riflettere tutto il calcio italiano e fanno forse ancora più male…

    ADDIO PAULINHO, SPERANZA LUCAS – Chiusa la parentesi seppur lunga ma doverosa per un calcio italiano in crisi, ritorniamo ad analizzare nel dettaglio la situazione Inter. Il ds Piero Ausilio è da poco tornato dal Brasile, ma potrebbe tornarci presto. Di sicuro però non tornerà per convincere Paulinho, centrocampista classe 1988 del Corinthians, che già ha comunicato la sua intenzione di rimanere almeno un altro anno tra le file del Timao, in modo tale da poter giocare la Coppa Libertadores (Corinthians campione in carica) e il Mondiale per Club per preparsi al meglio ai mondiali brasiliani del 2014, vera e propria ossessione dei giocatori verdeoro. Discorso diverso per Lucas Rodrigues Moura da Silva, trequartista classe 1992 del San Paolo, vero e proprio sogno del presidente Massimo Moratti. In effetti per Lucas c’è ancora una speranza, seppur piccola, ma pur sempre una speranza. Dal Brasile non arrivano notizie incoraggianti perchè sul talentuoso brasiliano si è inserito prepotentemente il Manchester United, che avrebbe già offerto 33 milioni di euro, cifra superiore sia alla richiesta del San Paolo (30 milioni) ma soprattutto superiore all’offerta nerazzurra (25 milioni). Ecco che allora l’Inter potrebbe tentare l’ultimo assalto in Brasile provando almeno a pareggiare la cifra offerta dai Red Devils contando anche sui buoni rapporti tra l’entourage del brasiliano e i dirigenti nerazzurri. Ma a questo punto molti (non solo i tifosi nerazzurri) si chiederanno ma il gioco vale la candela? Varrebbe la pena svenarsi economicamente parlando per portare in Italia uno come Lucas? Se ciò accadesse non solo sarebbe un controsenso contro la politica messa in atto da Inter e Milan ma evidenzierebbe anche la confusione vigente nel calcio italiano. Lasciamo andar via i vari Verratti, Borini e via dicendo inseguendo stranieri costosissimi che magari non valgono neanche i nostri talenti. Riflettiamo. Riflettiamo.

  • Doppio colpo del Torino, presi Santana e Sansone

    Doppio colpo del Torino, presi Santana e Sansone

    Una delle note liete dell’inizio della prossima stagione sportiva è il ritorno del Torino nella massima serie dopo ben 3 anni di purgatorio in serie B. Il presidente Urbano Cairo ha intenzione di consegnare all’allenatore Giampiero Ventura una rosa di tutto rispetto in modo tale da poter assicurare una stagione abbastanza tranquilla alla piazza torinese, che già comincia a fremere contro il proprio presidente visto che il mercato granata stenta a decollare e i tifosi inoltre sono contrari ad una possibile cessione del capitano Rolando Bianchi. La conseguenza di questi malumori tra i tifosi non può essere altro che contestazioni più o meno pesanti che rendono già caliente l’ambiente granata prima ancora dell’inizio della nuova stagione.

    Urbano Cairo © Valerio Pennicino/Getty Images

    Insomma in casa Torino non tira una bella aria ed allora il presidente Cairo per calmare gli animi ha pensato bene di piazzare i primi due colpi di mercato. Arrivano a Torino Mario Santana dal Napoli e Gianluca Sansone dal Siena. L’esterno italo-argentino ha giocato negli ultimi sei mesi al Cesena poi retrocesso in serie B, e il Torino l’ha acquistato dal Napoli tramite un prestito con diritto di riscatto. Discorso diverso per Gianluca Sansone visto che il Torino si è premurato di acquistarne la metà dal Sassuolo versando al club emiliano un corrispettivo di 1,5 milioni di euro. L’acquisto di Sansone potrebbe rivelarsi un bel colpo di mercato se l’attaccante classe 1987 confermerà almeno in parte i numeri dell’ultima stagione giocata in serie B con la maglia del Sassuolo. Infatti Sansone è reduce dalla sua miglior stagione visto che con i neroverdi ha disputato 40 partite con ben 20 gol all’attivo, praticamente 1 gol ogni 2 partite. Numeri ma anche tanta qualità che hanno convinto il Torino a puntare su di lui.

    Adesso i granata proveranno a rinforzare il centrocampo con l’acquisto di un giocatore che abbia esperienza nella massima serie, in lizza Angelo Palombo della Sampdoria e Michele Pazienza della Juventus. Intanto da pochi minuti è arrivata l’ufficialità di un’operazione sull’asse Siena-Torino. Alessandro Gazzi arriva a titolo definitivo alla corte di Ventura mentre nell’ambito della stessa operazione il difensore Matteo Rubin passa in comproprietà al club toscano. Qualcosa si muove nel calciomercato Torino, ma basterà a bloccare le contestazioni dei tifosi?

  • Borini è del Liverpool, alla Roma andranno 14 milioni

    Borini è del Liverpool, alla Roma andranno 14 milioni

    Fabio Borini è un giocatore del Liverpool. Ormai manca solo l’annuncio ufficiale perchè il nazionale italiano, che ha preso parte ad Euro 2012 senza giocare mai un minuto, stamani è volato in Inghilterra dove ha sostenuto e superato le visite mediche di rito e nelle prossime ore firmerà il contratto che lo legherà alla società inglese. Alla Roma andranno 14 milioni di euro più bonus, che i dirigenti capitolini metteranno in palio per portare Mattia Destro alla corte di Zdenek Zeman. Per il bomber di Ascoli Piceno c’è da battere però la concorrenza di Juve, Inter e nelle ultime ore soprattutto del Milan, che in vista dell’imminente cessione di Ibra starebbe pensando proprio a Destro per rimpinguare il reparto offensivo con un attaccante di peso.

    Fabio Borini © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Per Borini si tratta di un ritorno in Inghilterra, visto che l’attaccante italiano ha giocato oltremanica con le maglie di Chelsea e Swansea prima che il Parma lo riportasse in patria. Nella scorsa stagione l’attaccante italiano classe 1991 ha disputato 24 partite con la maglia giallorossa ed ha realizzato ben 9 gol che gli hanno permesso di entrare nel giro della nazionale maggiore italiana ma soprattutto di entrare a far parte dei 23 azzurri ad Euro 2012 a discapito guarda caso di Mattia Destro.

    Alla Roma Borini ha lasciato un buon ricordo e un tesoretto non indifferente, a Liverpool ritroverà Brendan Rodgers, tecnico nordirlandese che l’ha già allenato allo Swansea e che l’ha voluto fortemente al Liverpool. La società inglese dopo alcune stagioni deludenti vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista in Premier League magari centrando una qualificazione alla prossima Champions League, competizione che i Reds hanno già vinto in 5 occasioni (record inglese) e che non giocano dalla stagione 2009/2010. Ad Anfield per il momento a far compagnia al buon Fabio ci sarà Alberto Aquilani, ex romanista tornato a Liverpool dopo l’ultima stagione giocata al Milan.

  • Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Si lavora duro all’Inter, in vista dell’esordio ufficiale della nuova stagione programmato per il 2 agosto nel terzo turno preliminare di Europa League. Ieri a Pinzolo, sede del ritiro nerazzurro che terminerà il 15 luglio, è andata in scena la seconda amichevole dopo la partitella in famiglia dell’altro giorno. Ad opporre resistenza ai nerazzurri c’era il Trentino Team di Florio Maran, fratello di Rolando Maran neo tecnico del Catania. L’impegno anche se poco probante dal punto di vista tecnico ha dato ottime indicazioni ad Andrea Stramaccioni, visto che i suoi ragazzi hanno vinto in scioltezza 6-0 indossando tra l’altro la seconda divisa, quella completamente rossa che ha scatenato la polemica degli ultrà nerazzurri.

    Mattatore della partita (ancora una volta) si è rivelato il principe Diego Milito. Se il buongiorno si vede dal mattino, il bomber argentino è pronto a trascinare a suon di gol l’Inter verso traguardi importanti. Dopo la doppietta nella prima amichevole, il numero 22 interista si è confermato ieri, andando a segno per ben 3 volte supportato splendidamente da Philippe Coutinho, sempre più punto fermo dello scacchiere nerazzurro. Il 20enne brasiliano ha aperto le danze dopo appena 3 minuti con un tiro non irresistibile, che però ha visto il portiere avversario prodursi in una papera clamorosa. A completare il tabellino della partita oltre alla tripletta di Milito e il gol di Coutinho, ci sono le marcature di Esteban Cambiasso e del giovane Garritano.

    Diego Milito in azione © Dino Panato/Getty Images

    Andrea Stramaccioni ha schierato i suoi con il classico 4-2-3-1. Ottima la prestazione di Fredy Guarin insieme a quella di Ibrahima Mbaye. Il giovane senegalese ha giocato da terzino e ha fornito buone indicazioni al suo tecnico mentre ad uno degli ultimi arrivati come Rodrigo Palacio è mancato solo il gol visto che l’intesa tutta argentina con Milito è migliorata notevolmente. Porta inviolata per Samir Handanovic nei 60′ giocati. Il capitano Javier Zanetti si conferma sugli standard a cui ha abituato i tifosi nerazzurri. Anzi dai test atletici effettuati, è scaturito che il numero 4 nerazzurro è migliorato rispetto a dodici mesi fa. Insomma il Tractor è come il vino, più invecchia più diventa buono.

    La prestazione dell’Inter è stata più che soddisfacente come confermato nel post-gara dal suo allenatore Andrea Stramaccioni. La squadra infatti mette in atto ciò su cui lavora in allenamento. Lavoro e applicazione sono due elementi fondamentali per il tecnico romano affinchè i nerazzurri arrivino nelle migliori condizioni al primo appuntamento ufficiale della stagione 2012/2013. Infine l’ex allenatore della primavera nerazzurra, ha elogiato la prova di Philippe Coutinho, che possiede la fiducia dell’ambiente e può lavorare sereno considerato anche che spesso ci si dimentica che sia un classe 1992. Il futuro è suo, bisogna solo indirizzarlo sulla strada della crescita costante. I segnali di queste prime amichevoli sono stati molto esplicativi in quest’ottica e i tifosi sperano che Cou riesca ad esprimere a breve le sue immense qualità tecniche, che spinsero l’Inter a bloccarlo a soli 16 anni per un paio di milioni di euro.

    Per un brasiliano che cresce, c’è un altro brasiliano sul quale cresce l’attesa. Stiamo parlando di Lucas, trequartista del San Paolo anch’egli come Cou classe 1992. Di diverso da Coutinho ha il costo del cartellino, ma molti addetti ai lavori (ed anche chi vi scrive) sostengono che tra i due il più forte è colui che a Milano già vive. Tuttavia Lucas è un pallino o sogno che dir si voglia di Massimo Moratti. Il presidente nerazzurro è arrivato a Pinzolo ieri, per assistere alla seconda amichevole dei suoi ragazzi e dopo la partita ha parlato soprattutto in merito al mercato nerazzurro. Iniziando da Lucas: “Ha grandi doti, adesso bisogna concretizzare, se ce n’è la possibilità”. Passando per Pazzini: “E’ un centravanti di grande valore, quando è in forma segna a ripetizione. Poi subentrano necessità teniche e tattiche che mettono i giocatori in condizioni di essere acquistati o ceduti“. Finendo con Sneijder: “E’ determinante per l’Inter, al di là delle attenzioni di altri club“.

  • L’Inter sceglie Ibrahima Mbaye come terzino del futuro

    L’Inter sceglie Ibrahima Mbaye come terzino del futuro

    Che all’Inter fosse iniziata una nuova era ce ne eravamo accorti, ma la società di Corso Vittorio Emanuele è pronta oltre che a rinnovarsi anche a ringiovanirsi. Ibrahima Mbaye, difensore senegalese classe 1994, è pronto a catapultarsi nella prima squadra dell’Inter. Lui, che con la primavera nerazzurra si è laureato campione d’Italia e non ha ancora compiuto 18 anni, farà parte della rosa interista per la stagione 2012/2013. Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter, lo conosce bene avendolo allenato fino a pochi mesi fa ma anche Massimo Moratti è rimasto impressionato dalle qualità del giocatore nato in Senegal. Alto 187 cm per 70 kg, il giovane Mbaye è dotato di grande fisicità, ottima tecnica di base, buona personalità e grande duttilità in quanto può ricoprire entrambe le fasce di difesa e all’occorrenza può giocare sia come centrale di difesa sia a centrocampo. Allora poco importa se non è ancora maggiorenne perchè l’Inter del nuovo corso punta anche su di lui, sulla sua duttilità e sui suoi margini di miglioramento.

    Ibrahima Mbaye © Christopher Lee/Getty Images

    D’altronde Mbaye arrivò all’Inter a 14 anni su segnalazione del rimpianto Mourinho. Ci sarà un motivo? Noi pensiamo di si, l’Inter pure. Perchè per contrastare la crisi economica che attanaglia il calcio italiano bisogna puntare sui giovani, e la società interista che da anni sforna numerosi talenti (ma non sempre riesce a coglierne il vero valore vedi Destro) ha la possibilità ora più che mai di dare fiducia ai suoi giovani talenti grazie soprattutto ad Andrea Stramaccioni. Il condottiero della rivoluzione nerazzurra non solo avrà il compito di riportare l’Inter ai vertici ma avrà anche il compito di ringiovanire gradualmente la formazione interista con l’innesto di vari under20 come Mbaye, Longo e i già conosciuti Obi e Coutinho.

    Ibrahima Mbaye terzino del futuro? All’Inter sperano che il giovane senegalese si riveli un degno erede di Maicon, vero padrone della corsia destra nerazzurra negli ultimi anni, ma per assicurare una crescita progressiva al classe 1994 africano non bisognerà caricarlo di eccessive pressioni. Intanto Mbaye ieri nella partitella in famiglia è stato schierato nei big e ha fornito un’ottima prestazione. Il suo contratto scade tra un anno ma l’Inter è pronta a blindarlo per assicurare alla squadra polmoni in quantità.

  • Voeckler beffa Scarponi, Wiggins sempre in giallo

    Voeckler beffa Scarponi, Wiggins sempre in giallo

    Dopo il giorno di riposo di ieri, turbato dall’arresto per doping del corridore Remy di Gregorio, oggi è andata in scena la decima tappa del Tour de France 2012, la prima delle due tappe alpine della Grande Boucle con partenza da Macon e arrivo dopo 194,5 km a Bellegarde-sul-Vasserine. A trionfare è stato Thomas Voeckler, autore insieme ad altri 24 corridori tra cui il nostro Michele Scarponi e il cannibale Peter Sagan della fuga di giornata. Il corridore transalpino, l’anno scorso 10 giorni in maglia gialla, è arrivato al traguardo in solitaria grazie ad un allungo vincente timbrato a meno di 2 km dall’arrivo. Secondo è arrivato un bravissimo Michele Scarponi, che è riuscito ad entrare nella fuga buona ma paga al traguardo 3 secondi rispetto al vincitore e manca la prima vittoria italiana in questo Tour. Nessuno scossone in classifica generale visto che i big della classifica sono arrivati tutti insieme al traguardo con un ritardo di 3 minuti.

    Thomas Voeckler © PASCAL PAVANI/AFP/GettyImages

    Normale amministrazione per Bradley Wiggins assoluto padrone della Grande Boucle e sempre supportato dallo splendido lavoro del team Sky. E’ proprio il team Sky infatti, a neutralizzare l’attacco di Vincenzo Nibali nella discesa del Col du Grand Colombier. Il corridore messinese ha provato a far saltare il banco attaccando nella discesa della prima salita hors categorie di questo Tour. Ad aspettarlo c’era Peter Sagan, vincitore di 3 tappe e staccatosi dalla testa della corsa. Nonostante il grande aiuto del giovane Peter e la gran voglia di Nibali di sconvolgere la classifica, l’azione del corridore siciliano dura una decina di km. Troppo forte il ritmo impresso dagli uomini di Wiggins per far sì che Nibali facesse la differenza per di più da solo dopo che Sagan stremato l’ha dovuto abbandonare.

    Tuttavia l’unico big della generale a provarci è stato proprio il nostro Vincenzo Nibali, che adesso dovrà cercare di recuperare le forze per non perdere terreno nella tappa di domani, seconda tappa alpina, ben più dura di quella odierna dato che i corridori dovranno affrontare ben 4 salite, tra cui il Col de la Madelein, il Col de la Croix de Fer e l’arrivo in salita a La Touissire (18 km al 6,1%). Chi vorrà impensierire il padrone del Tour Wiggins, dovrà certamente fare qualcosa nella salita finale della tappa di domani altrimenti sarà con molta probabilità il britannico a portare la maglia gialla fino a Parigi. Con buona pace dell’australiano Cadel Evans, vincitore 12 mesi fa della corsa a tappe più importante del mondo, e del nostro Vincenzo Nibali, attualmente quarto nella generale. Domani è il giorno della verità per le ambizioni da podio del capitano della Liquigas.

    Ordine di arrivo

    1 VOECKLER Thomas FRA EUC 4 46’26”
    2 SCARPONI Michele ITA LAM        3”
    3 VOIGT Jens GER RNT        7”
    4 SANCHEZ Luis-Leon SPA RAB        23”
    5 DEVENYNS Dries BEL OME        30”
    6 CASAR Sandy FRA FDJ      2’44”
    7 MARTINEZ Egoi SPA EUS      2’44”
    8 ROLLAND Pierre FRA EUC      2’44”
    9 VAN DEN BROECK Jurgen BEL LTB      2’44”
    10 FOFONOV Dimitriy KAZ AST      2’52”

    Classifica generale

    1 WIGGINS Bradley GBR SKY  43 59’02”
    2 EVANS Cadel AUS BMC        1’53”
    3 FROOME Chris GBR SKY        2’07”
    4 NIBALI Vincenzo ITA LIQ        2’23”
    5 MENCHOV Denis RUS KAT        3’02”
    6 ZUBELDIA Haimar SPA RNT        3’19”
    7 MONFORT Maxime BEL RNT        4’23”
    8 VAN DEN BROECK Jurgen BEL LTB        4’48”
    9 ROCHE Nicolas IRL ALM        5’29”
    10 VAN GARDEREN Tejay USA BMC        5’31”
  • Maradona esonerato dall’Al Wasl di Dubai

    Maradona esonerato dall’Al Wasl di Dubai

    Sarà stato anche il calciatore più forte di tutti i tempi, ma certamente Diego Armando Maradona come allenatore non sta mostrando le stesse qualità. E’ di ieri infatti, la notizia che l’Al Wasl ha deciso di rimuovere dall’incarico di tecnico l’ex calciatore del Napoli. Il club di Dubai ha annunciato tale decisione attraverso un comunicato su Twitter apparso sul profilo ufficiale della società di Dubai e che recita: “Il Consiglio di Amministrazione ha deciso nella riunione odierna di chiudere il rapporto con lo staff tecnico diretto dall’allenatore argentino Diego Armando Maradona”. Si è chiusa ieri quindi, l’avventura di Maradona come allenatore dell’Al Wasl, avventura iniziata nel maggio 2011 quando la società araba decise di affidare il ruolo di allenatore al Pibe de Oro sottoponendogli un contratto biennale da 5,5 milioni di euro a stagione e un jet privato a disposizione come benefit.

    Diego Armando Maradona © KARIM JAAFAR/AFP/GettyImages

    La decisione maturata dai dirigenti arabi è sorprendente se si pensa che solo un mese fa, dopo alcuni attriti tra la società e il tecnico argentino, il direttore esecutivo dell’Al Wasl aveva rinnovato la fiducia nel proprio allenatore assicurando che egli avrebbe avuto in futuro totale autorità. Tuttavia gli scarsi risultati ottenuti da Maradona alla guida dell’Al Wasl sono risultati determinati ai fini di questa decisione. Il club di Dubai infatti, ha concluso il campionato all’ottavo posto, risultato davvero mediocre se si pensa che le squadre partecipanti erano 12. Inoltre a peggiore il quadro dei risultati stagionali vi è il fatto che l’Al Wasl ha perso ai rigori la finale della Coppa del Golfo contro Al-Muharraq, club del Bahrain.

    Altra delusione per Diego Armando Maradona, che da giocatore infiammava gli appassionati con le sue giocate in campo mentre da allenatore ha fatto parlare di sè più per i suoi atteggiamenti sopra le righe fuori dal campo che per i risultati ottenuti. Come dimenticare il flop che il Pibe de Oro ha ottenuto alla guida della nazionale argentina nei mondiali del 2010, quando nei quarti di finale la sua nazionale fu travolta 4-0 dalla Germania. Adesso l’ex attaccante del Napoli è in cerca di una nuova panchina ma nel frattempo potrà comunque godersi in piena tranquillità i restanti 5,5 milioni di euro che l’Al Wasl gli dovrà comunque concedere da contratto.