Autore: Guido Pugliese

  • Galliani apre al ritorno di Kakà al Milan

    Galliani apre al ritorno di Kakà al Milan

    Adriano Galliani apre al ritorno di Kakà ricordando che “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Il calciatore del Real Madrid, ha lasciato un ricordo indelebile a Milano nelle 6 stagioni che l’hanno reso uno dei calciatori più forti del mondo. Le ultime stagioni a Madrid condite da numerosi infortuni lo hanno visto regredire sempre più e se prima nelle gerarchie di Josè Mourinho non era in prima linea ma c’era, adesso per il brasiliano sembra non esserci più nemmeno un posto in panchina. Strano a dirsi ma il Real, che per portarlo a Madrid pagò al Milan 3 anni fa ben 67 milioni di euro, ha praticamente scaricato il pallone d’oro 2007.  A questo punto la cessione del talento verdeoro appare più che probabile e il ritorno romantico al Milan potrebbe rivelarsi una strada giusta per tutti.

    Il Real Madrid non è esente dai problemi finanziari che attanagliano ormai anche la Spagna e perciò vorrebbe monetizzare cedendo l’ex San Paolo. Certo è che il Real in caso di cessione di Kakà non riceverà neanche la metà della cifra spesa 3 anni orsono ma già liberarsi dell’ingaggio esoso del brasiliano (9 milioni netti annui) sarebbe un toccasana per la casse della società madridista. Un risparmio di 18 milioni lordi annui permetterebbe alla squadra campione di Spagna di affondare il colpo con il Tottenham per Luka Modric, centrocampista croato che è ormai in rotta con il club londinese. Per strapparlo alla squadra di Villas Boas servono 45 milioni di euro e molto presumibilmente il Real dovrà liberarsi prima di Kakà.

    Kakà © CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Il giocatore è legatissimo alla società e ai tifosi rossoneri e farebbe volentieri ritorno a Milanello. Tuttavia c’è il problema ingaggio, perchè i soldi che guadagna a Madrid Kakà non può guadagnarli a Milano, visto che la società rossonera con la doppia cessione di Thiago Silva e Ibrahimovic ha eliminato i due stipendi più alti del monte ingaggi. Non è da escludere che Robinho sia il prossimo ad essere tagliato visto il suo ingaggio di 6,5 milioni ma sicuramente il 30enne Kakà dovrà dimezzarsi lo stipendio se vorrà indossare nuovamente la maglia rossonera.

    Ieri in Via Turati si è presentato Gaetano Paolillo, agente Fifa e consulente della famiglia di Kakà. La visita dell’agente certamente non è una coincidenza e sicuramente avrà fornito all’ad rossonero alcuni informazioni utili per sondare meglio il terreno con il Real Madrid. D’altronde i blancos vogliono cedere il giocatore, il giocatore ritornerebbe volentieri a Milano e il Milan essendo alla ricerca di un nome che riaccendi l’entusiasmo dei tifosi vuole riportarlo a casa ma solo a determinate condizioni. Un’operazione come quella che portò Ibrahimovic a Milano da Barcellona potrebbe rivelarsi il giusto compromesso a patto che il giocatore decida di dimezzare i suoi emolumenti attuali. Il ritorno di Kakà sarebbe la cosiddetta minestra riscaldata che il Milan già ha servito senza successo negli anni addietro. Emblematico fu il ritorno di Shevchenko dal Chelsea, ritorno che non procurò le stesse gioie dei primi anni di Sheva in rossonero. Ora la storia potrebbe ripetersi ma i tifosi milanisti sperano che almeno questa volta la minestra riesca a saziarli a dovere.

  • Inzaghi nuovo allenatore allievi nazionali Milan

    Inzaghi nuovo allenatore allievi nazionali Milan

    “Certi amori non finiscono mai”. Così Adriano Galliani ha aperto ad un possibile ritorno di Kakà, ma la stessa affermazione può valere per un bomber che al Milan ha dato tanto e che ufficialmente ieri ha dato l’addio al calcio giocato. Stiamo parlando di Filippo Inzaghi, nuovo allenatore degli allievi nazionali del Milan. Tra i tanti addii rossoneri avvenuti negli ultimi mesi, c’è un addio che non è più un addio. SuperPippo resta al Milan, per lui inizia la carriera da allenatore intrapresa da suo fratello (Simone) già da un paio d’anni. L’11 maggio Inzaghi aveva annunciato che la sua avventura in rossonero era finita e 2 giorni dopo nell’ultima giornata di campionato ha calcato per l’ultima volta il campo indossando la maglia rossonera e siglando il gol vittoria alla sua maniera.

    11 anni al Milan non si dimenticano facilmente e la voglia di continuare a difendere i colori rossoneri è stata più grande della voglia di segnare altri gol sul filo del fuorigioco. Tutti noi avremmo preferito vederlo almeno un altro anno in campo, perchè nonostante i 39 anni ormai prossimi, in Inzaghi si è sempre notata una determinazione e una grinta fuori dal comune nel voler semplicemente spingere quella palla in fondo alla rete. Nonostante i tanti infortuni e un allenatore (Allegri) che negli ultimi due anni non gli ha dato il rispetto che meritava, lui ha sempre risposto da gran signore fuori dal campo e da gran campione in campo. Il gol vittoria contro il Novara verrà ricordato perchè è stato l’ultimo di una lunga e grande carriera.

    Filippo Inzaghi © Claudio Villa/Getty Images

    Una nuova carriera sta per iniziare alla guida degli allievi nazionali del Milan. Ecco alcune dichiarazioni che Pippo Inzaghi ha rilasciato ai microfoni di Sky dopo l’annuncio del suo addio al calcio giocato: “Sono felice, ho amato tantissimo quello che ho fatto ma oggi dico basta alla carriera da giocatore. Si apre una nuova avventura, era difficile andarmene dal Milan. Ho sognato di vincere la Champions con la maglia del Milan, chissà se ora posso vincerla anche da allenatore, come ha fatto Ancelotti. Questo ora è il mio sogno. Il mio futuro è legato a questa maglia e a questi colori che mi hanno dato tantissimo, ed era difficile vedermi con un’altra casacca, sarà una nuova esperienza. E’ stata dura decidere, anche le cose belle hanno una fine. Se avessi fatto una sceneggiatura l’avrei scritta proprio così, segnare l’ultimo gol della mia carriera proprio nello stadio con la mia gente, allora ho pensato che nella vita ho vinto tutto e non valeva la pena andare ancora in giro a 39 anni”.

    156 gol in 370 presenze di Serie A, dove ha giocato con le maglie di Parma, Atalanta e Juventus prima di arrivare al Milan. Con la maglia rossonera ha collezionato in tutte le competizioni 300 presenze andando in gol per ben 126 volte. Nelle undici stagioni a Milanello ha vinto 2 scudetti, 2 Champions League, 1 mondiale per Club, 2 supercoppa Uefa e 2 supercoppa Italiana. Campione del mondo nel 2006 con la nazionale italiana, secondo miglior marcatore in competizioni Uefa per club con 70 reti e ‘Man of the match’ in Milan-Liverpool 2-1, finale della Champions League 2006/2007 nella quale Inzaghi risultò decisivo con una doppietta che valse al Milan il settimo successo nella massima competizione europea per club. Insomma un pezzo di storia che se ne va e che rimarrà impresso nella mente di molti.

     

  • Per Destro alla Roma manca solo l’ufficialità

    Per Destro alla Roma manca solo l’ufficialità

    In ginocchio da Zeman. Mattia Destro ha sciolto le ultime riserve riguardo il suo futuro e nelle prossime 5 stagioni vestirà la maglia della Roma. Decisivo l’incontro di oggi tra il ds Walter Sabatini e l’entourage del calciatore italiano, che andrà a guadagnare nella squadra della capitale circa 1,5 milioni di euro netti annui. L’accordo tra il giocatore e la società capitolina era quello che mancava affinché l’operazione andasse in porto, visto che la Roma aveva già sbaragliato la concorrenza di Juve e Inter, soddisfacendo le richieste delle due società che detenevano il cartellino, ovvero Genoa e Siena.

    Il Genoa procederà ad acquistare l’altra metà di Destro dal Siena, con la società senese che riceverà 7 milioni di euro più la metà del portiere Lamanna, che giocherà comunque a Bari. Il passaggio di Destro alla Roma avverrà con la formula del prestito oneroso (5 milioni) con obbligo di riscatto fissato a 7 milioni più le metà dei giovani Valerio Verre e Gianmario Piscitella. Nelle prossime ore l’ormai ex attaccante del Siena lascerà il ritiro della squadra toscana per effettuare nella giornata di domani le visite mediche di rito.

    Mattia Destro © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Si conclude quindi a favore della Roma l’intrigo Destro, che ha animato nelle ultime settimane i discorsi riguardanti il calciomercato. Sarà contento Zdenek Zeman, neo allenatore della Roma, che aveva chiesto espressamente il bomber di Ascoli Piceno. Saranno un pò meno contente le società che l’hanno rincorso (Inter e Juve su tutte), però mai in maniera decisa. Di ciò va dato merito alla società giallorossa, che ha voluto fortemente Mattia Destro. La cessione di Fabio Borini al Liverpool era stato un segnale lampante in quest’ottica e alla fine l’obiettivo richiesto da Zeman arriverà nella capitale nonostante i tanti ostacoli sopraggiunti in una trattativa molto complicata dove bisognava convincere più parti in causa. La telenovela Destro è finita. Finalmente diranno in molti compreso chi vi scrive. Avanti il prossimo.

  • Colpo Chelsea, arriva Oscar dall’Internacional

    Colpo Chelsea, arriva Oscar dall’Internacional

    Il Chelsea, campione d’Europa in carica, è intenzionato a difendere nel miglior dei modi il titolo continentale conquistato all’Allianz Arena lo scorso 19 maggio. Dopo gli acquisti di Marko Marin dal Werder Brema, Kevin de Bruyne dal Genk e soprattutto Eden Hazard dal Lille per 42 milioni di euro, la squadra di Roberto Di Matteo si è assicurata le prestazioni di Oscar dos Santos Emboaba Júnior, conosciuto semplicemente come Oscar. 179 cm per 66 kg, Oscar, classe 1991, è un centrocampista offensivo brasiliano dal talento immenso. Cresciuto nelle giovanili del San Paolo, ha esordito in prima squadra nel 2008 totalizzando 13 presenze in 2 anni. Nel 2010 viene ceduto all’Internacional dove nelle ultime due stagioni ha ben figurato ed è entrato a far parte della nazionale maggiore brasiliana, con la quale vanta 6 presenze ed 1 gol.

    Oscar in azione © Julian Finney/Getty Images

    Il centrocampista brasiliano classe 1991 arriverà alla corte di Ramon Abramovic grazie ad un assegno di 31 milioni di euro che i blues verseranno nelle casse dell’Internacional di Porto Alegre e non solo visto che una parte di questi soldi è destinata anche al San Paolo, squadra dove il classe 1991 brasiliano è cresciuto. Manca solo l’annuncio ufficiale e poi il nazionale verdeoro sarà considerato a tutti gli effetti un calciatore del Chelsea. I londinesi seguivano da tempo Oscar, sul quale aveva preso informazioni anche l’Inter, e con un’offerta irrinunciabile sono riusciti a strapparlo all’Internacional, club brasiliano che di recente ha acquistato Diego Forlan ma potrebbe ben presto perdere un altro pezzo pregiato come Leandro Damiao, accostato a svariati club europei, Milan e Tottenham su tutti.

    A Londra il talentuoso centrocampista brasiliano troverà i connazionali David Luiz, Santos Ramires e Lucas Piazon, quest’ultimo classe 1994 ha siglato il gol del pareggio nell’amichevole di lusso che i blues hanno disputato l’altro ieri con il Paris Saint-Germain. Un Chelsea sempre più a tinte verdeoro quindi, con l’intenzione di recitare un ruolo da protagonista non solo in Europa ma anche in patria visto che l’ultimo titolo in Premier League risale alla stagione 2009/2010. A Roberto Di Matteo adesso spetterà il compito di inserire al meglio nell’undici titolare i due colpi principi della campagna acquisti blues (Hazard e Oscar) e c’è da scommetterci che la qualità del gioco dei londinesi aumenterà notevolmente.

    Prima di proiettarsi nel calcio europeo, il giovane Oscar insieme alla selezione olimpica brasiliana tenterà l’assalto all’oro olimpico nei giochi di Londra 2012 che inizieranno giovedì per quanto riguarda il torneo di calcio. L’ormai ex calciatore dell’Internacional è già in ritiro con la sua nazionale a Londra, città che ospiterà le sue giocate anche nella sua prima avventura in un club del vecchio continente. Proprio il neo acquisto del Chelsea potrebbe rivelarsi tra i migliori nel torneo olimpico di calcio, dove avrà l’onore di vestire la maglia numero 10. Per chi non conoscesse Oscar, consigliamo di seguire le partite del Brasile alle prossime Olimpiadi di calcio di Londra 2012. Intanto nell’attesa di vederlo all’opera con la maglia verdeoro, vi proponiamo un video con le sue migliori giocate.

    Video migliori giocate di Oscar dos Santos Emboaba Júnior 

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  • Napoli show, Insigne stende il Bayern Monaco

    Napoli show, Insigne stende il Bayern Monaco

    Inizia nel migliore dei modi la marcia di avvicinamento del Napoli in vista del primo impegno ufficiale della stagione che coinciderà con la finale della Supercoppa Italiana a Pechino contro i campioni d’Italia della Juventus. Ieri gli azzurri guidati da Walter Mazzarri hanno battuto 3-2 i tedeschi del Bayern Monaco in un amichevole giocata in Trentino, regione che ospita il ritiro dei partenopei. Il Napoli si è schierato con il nuovo modulo (3-5-1-1) con Insigne ad innescare Edu Vargas e Goran Pandev inizialmente in panchina. Il Bayern Monaco, seppur più avanti nella preparazione mancava di molti titolari e nonostante il vantaggio iniziale firmato David Alaba ha capitolato a fine partita contro un Napoli che si è espresso già su buoni livelli.

    Camilo Zuniga e David Alaba in azione © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Parte bene la squadra di Walter Mazzarri che prova a fare la partita fino a quando Arjen Robben non decide di entrare in partita seminando il panico sulla sua fascia di appartenenza. Al 15′ arriva il vantaggio bavarese grazie al tiro di Alaba deviato da Campagnaro. Il vantaggio del Bayern mette in difficoltà in Napoli, che tuttavia riesce a riprendere le redini del match in chiusura di prima frazione trovando il pareggio allo scadere con una splendida semirovesciata di Paolo Cannavaro. Nella ripresa continua il forcing del Napoli, con Mazzarri che manda in campo al 60′ Goran Pandev. Proprio il macedone a metà ripresa firma il gol del 2-1 servito alla grande dal colombiano Camilo Zuniga.

    La reazione del Bayern non tarda ad arrivare perchè dopo pochi minuti sale in cattedra il neo acquisto Xherdan Shaqiri. Il centrocampista classe 1991 della nazionale svizzera supera Rosati con una splendida punizione a giro dal limite dell’area e firma il pareggio momentaneo dei bavaresi. Tuttavia il Napoli con il passare dei minuti non risente della stanchezza e trova addirittura il gol vittoria grazie a Lorenzo Insigne. L’ex Pescara infatti, con un rasoterra preciso ha infilato il portiere Starke e ha regalato al Napoli una vittoria di prestigio, anche se in amichevole.

    A fine gara sono arrivate le parole di Walter Mazzarri, sorpreso positivamente dalla prova dei suoi ragazzi: “Abbiamo fatto bene e devo essere onesto: io stesso non pensavo che potessimo essere così competitivi, con i carichi di lavoro degli ultimi giorni e contro un Bayern che è più avanti di noi e ha fatto altre amichevoli. Sono contento di tutti, di come abbiamo tenuto il campo: è stata una bella partita, un bel test”.

    Video Highlights Napoli-Bayern Monaco 3-2 

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  • L’Inter al Trofeo Tim tra convocati ed esclusioni di mercato

    L’Inter al Trofeo Tim tra convocati ed esclusioni di mercato

    Stasera l’Italia del pallone si ritroverà a guardare il tradizionale appuntamento del Trofeo Tim, triangolare di mezza estate che per la dodicesima volta vedrà protagoniste le 3 squadre più titolate d’Italia: Juve, Milan e Inter. Oltre alla voglia di ben figurare contro le storiche avversarie, le squadre partecipanti otterranno risposte in merito al rispettivo stato di forma. Tra le 3, la più in forma dovrebbe essere sulla carta l’Inter di Andrea Stramaccioni visto che i nerazzurri hanno iniziato ai primi di Luglio la preparazione per arrivare pronti al primo appuntamento ufficiale della stagione (2 agosto), ovvero il terzo turno preliminare di Europa League. Il tecnico nerazzurro ha convocato ieri 22 giocatori in vista del triangolare di stasera, che si giocherà a Bari. E scrutando la lista dei convocati, si può notare che mancano alcuni giocatori che non rientrano più nei piani della società di Corso Vittorio Emanuele.

    Andrea Stramaccioni © Dino Panato/Getty Images

    In particolare non risultano convocati i brasiliani Maicon e Julio Cesar, ai quali si aggiungono Pazzini, Stankovic e Castaignos. Tutti giocatori importanti che per un motivo o per l’altro andranno via da Milano, almeno questo sperano i dirigenti nerazzurri. Queste esclusioni sono da ricondurre alle strategie di mercato impostate dal club meneghino. Le esclusioni più scontate, poi confermate da Stramaccioni, sono quelle di Julio Cesar e Pazzini. Il primo è pronto a lasciare i nerazzurri dopo che la dirigenza lo ha praticamente messo alla porta acquistando Samir Handanovic. L’ingaggio del brasiliano, come più volte è stato detto in queste settimane, si aggira sui 4,5 milioni netti annui e non rende più l’Inter vogliosa di mantenerlo in rosa. Ecco perchè il suo futuro sarà lontano da Milano con Tottenham, Palmeiras e Roma sulle sue tracce.

    Il secondo escluso è Giampaolo Pazzini, che dopo la sparata nella presentazione della squadra vive da separato in casa in attesa di una nuova destinazione. Le società interessata a lui sono tante, ma le tante offerte ricevute dall’estero sono state rigettate dal bomber di Pescia, desideroso di rimanere in Italia, magari indossando la maglia di Juve o Milan. Esclusi anche altre due colonne dell’Inter del Triplete come Maicon e Stankovic. Il brasiliano è conteso da Chelsea e Real Madrid, con i blancos dell’ex Mourinho favoriti mentre il centrocampista serbo, versante ancora in condizioni fisiche non ottimali potrebbe lasciare Milano per andare all’estero (West Ham e Atletico Madrid) o tornare alla Lazio, squadra che l’ha lanciato a grandi livelli. Infine il quinto escluso dai convocati dell’Inter per il Trofeo Tim è Luc Castaignos, attaccante olandese classe 1992. Arrivato a Milano dodici mesi e definito come il nuovo Thierry Henry, l’ex attaccante del Feyenoord ha avuto poca fortuna in Italia e dovrebbe fare presto ritorno in Olanda, dove il Twente è pronto ad accoglierlo a braccia aperte versando all’Inter 7 milioni di euro.

    Detto degli esclusi eccellenti, l’Inter si prepara a scendere in campo stasera nel Trofeo Tim, vinto in 7 delle precedenti 11 occasioni proprio dai nerazzurri. Ad aprire la serata sarà la sfida più sentita quella tra Inter e Juventus, che si sfideranno in un match di 45 minuti. La perdente del primo match affronterà subito dopo il Milan, mentre la vincente del primo match chiuderà il torneo sempre contro i rossoneri. Di seguito i 22 convocati dell’Inter per il Trofeo Tim, che andrà in scena allo stadio San Nicola di Bari e verrà trasmesso in diretta da Canale 5 dalle ore 20:40.

    Convocati Inter per il Trofeo Tim

    Portieri: Vid Belec, Luca Castellazzi, Samir Handanovic
    Difensori: Matteo Bianchetti, Cristian Chivu, Jonathan, Ibrahima Mbaye, Yuto Nagatomo, Andrea Ranocchia, Walter Samuel, Matias Silvestre.
    Centrocampisti: Javier Zanetti, Marco Benassi, Esteban Cambiasso, Fredy Guarin, Yago Del Piero, Simone Pasa.
    Attaccanti: Philippe Coutinho, Samuele Longo, Diego Milito, Rodrigo Palacio, Francesco Forte.

  • Europa League, l’Inter affronterà la vincente tra Hajduk e Skonto

    Europa League, l’Inter affronterà la vincente tra Hajduk e Skonto

    La stagione 2012/2013 dell’Inter sta per iniziare. L’esordio ufficiale dei nerazzurri avverrà il prossimo 2 agosto e i ragazzi di Andrea Stramaccioni affronteranno nel terzo turno preliminare di Europa League la vincente del match di secondo turno che vede opposti Hajduk Spalato e Skonto Riga. Oggi infatti sono stati effettuati i sorteggi che hanno riservato all’Inter un accoppiamento di livello medio perchè gli spauracchi Anzhi e Twente sono stati evitati. Il match d’andata tra Hajduk e Skonto Riga si è giocato ieri e ha visto vincere i croati per 2-0. Il match di ritorno si giocherà a Riga il prossimo 26 Luglio e decreterà l’avversaria dei nerazzurri nel terzo turno preliminare. La società di Massimo Moratti ritornerà a giocare nella seconda competizione europea per club, competizione vinta dall’Inter per ben 3 volte, l’ultima volta nella stagione 1997/1998, quando nella finale tutta italiana giocata al Parco dei Principi i nerazzurri si imposero sulla Lazio per 3-0.

    Andrea Stramaccioni © Dino Panato/Getty Images

    Non ci sono precedenti tra Inter e Hajduk Spalato mentre i nerazzurri hanno già affrontato i lettoni dello Skonto Riga nei preliminari della Champions League 1998/1999 con i nerazzurri vincenti 4-0 nella gara casalinga e 3-1 in Lettonia. Tuttavia l’avversario dell’Inter nel match di inizio agosto dovrebbe essere con molta probabilità l’Hajduk Spalato, squadra croata che nell’ultimo campionato è arrivata seconda alla spalle della Dinamo Zagabria. I match del terzo turno preliminare dell’Europa League 2012/2013 si giocheranno il 2 e il 9 agosto, in particolare l’Inter giocherà in casa la gara d’andata con la vincente tra Hajduk e Skonto mentre al ritorno andrà a giocare o in Croazia o in Lettonia.

    Non solo l’Inter sara costretta a scendere in campo tra 13 giorni perchè ci sono altre squadre blasonate impegnate nel terzo turno preliminare come il Liverpool che affronterà la vincente del confronto tra i macedoni del Renova e i bielorussi del Gomel. Il Marsiglia, che nella scorsa stagione si è spinto fino ai quarti della Champions League, se la vedrà invece nel terzo turno preliminare contro la vincente tra Eskisehirspor e St.Johnstone. Inoltre il 2 agosto inizierà l’avventura in Europa League anche per la finalista della scorsa edizione ovvero l’Athletic Bilbao del El loco Bielsa. I baschi affronteranno o i croati del Slaven Koprivnica o gli irlandesi del Portdown. Infine l’Anzhi Makhachkala dell’ex interista Eto’o ha già iniziato ieri la propria avventura europea vincendo 1-0 il match d’andata con gli ungheresi dell’Honved. In caso di approdo al terzo turno la squadra di Eto’o se la vedrà contro la vincente del confronto tra Lokomotiv Plovdiv e Vitesse.

     

  • De Laurentiis show, avverte Cavani e insulta Raiola

    De Laurentiis show, avverte Cavani e insulta Raiola

    Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non si smentisce mai. Dopo la sua ultima uscita, datata poche settimane fa, nella quale sbottò contro i giornalisti rei (secondo lui) di pensare solo ai soldi, ieri il patron partenopeo dal ritiro di Dimaro si è reso autore dell’ennesima uscita sopra le righe. Stavolta però il buon Aurelio non si è accanito contro la categoria giornalisti ma bensì non le ha mandate a dire nè a Cavani nè a Mino Raiola. Partiamo proprio da quest’ultimo.

    Mino Raiola, agente di Zlatan Ibrahimovic, si era espresso così riguardo Marek Hamsik: “In Italia non arriveranno top player, ancora più difficilmente a Napoli. Il Sud d’Italia in Europa fa paura, ci sono preconcetti. Non mi sono adoperato affatto nell’ultima trattativa Hamsik, altrimenti avrei disturbato la colazione al presidente De Laurentiis, il quale si scalda troppo e da simpatico diventa antipatico. Marek è un grande giocatore ed è la fortuna del Napoli, se uno si sente un grande giocatore deve misurarsi con un’altra realtà per dimostrare il proprio valore.

    Aurelio De Laurentiis © Kris Connor/Getty Images

    La risposta del presidente del Napoli non è tardata ad arrivare: ”E’ un rompicoglioni che da anni sta cercando di far andare via Hamsik, ma Marek è di ferro e non si muove da qui”. In effetti Raiola se l’è cercata, visto che sarà anche il numero uno nel fare i contratti ma di certo non è colui che può parlare in questo modo del giocatore slovacco, visto che il numero 17 partenopeo non fa parte della sua scuderia. Ma se quanto detto a Raiola appare più che comprensibile, è difficile apprezzare le parole del presidente De Laurentiis in merito a Cavani“Lo faccio marcire in panchina se chiede 7-8 milioni di euro. Jovetic? Preferisco un napoletano piuttosto che un calciatore che poi è capace di chiederti cifre enormi dopo che gioca qui da qualche anno”.

    Non risparmia nessuno il numero uno azzurro, neanche Edinson Cavani vero e proprio gioiello di casa Napoli, a maggior ragione dopo l’addio del pocho Lavezzi. Ognuno è libero di dire quello che vuole, figuriamoci il presidente del Napoli, ma il Matador non sembra essere quel tipo di giocatore che va a chiedere aumenti su aumenti. De Laurentiis dovrebbe saperlo bene visto che da due anni ha sotto contratto il bomber uruguaiano. Detto questo quando parla lui, si fa spettacolo che piaccia o no e bisogna sempre aprire bene le orecchie. Caro presidente ma a pensare solo ai soldi non erano solo i giornalisti?

  • E’ Abel Hernandez del Palermo l’idea low cost per l’attacco dell’Inter

    E’ Abel Hernandez del Palermo l’idea low cost per l’attacco dell’Inter

    Abel Hernandez, attaccante uruguaiano classe 1990 in forza al Palermo dal gennaio 2009. E’ lui l’ultima idea dell’Inter per il ruolo di vice Milito dopo aver visto sfumare l’obiettivo Mattia Destro, ad un passo dalla Roma. Troppo costoso il bomber di Ascoli Piceno soprattutto in questo momento particolare a livello economico ma anche considerando il fatto che spendere 15 milioni per un vice Milito sarebbe stato l’ennesimo errore, dopo il primo ovvero aver perso tutto il cartellino di Destro l’anno scorso. Per un Destro che va, c’è un mancino che potrebbe arrivare. La Joya, così viene soprannominato il talento del Palermo, potrebbe rivelarsi un obiettivo importante per i nerazzurri, che sono alla ricerca di un attaccante di valore ed economico vista l’imminente cessione di Pazzini.

    Abel Hernandez © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Ecco Hernandez del Palermo, sembra rispondere perfettamente all’identikit tracciato dai dirigenti della società di Corso Vittorio Emanuele in quanto il suo valore tecnico è indiscusso tant’è che è nel giro della nazionale Uruguaiana da ben 3 anni e farà parte della selezione celeste alle Olimpiadi di Londra 2012. Dopo Matias Silvestre, l’Inter potrebbe continuare a far spesa a Palermo, anche se al momento stiamo parlando di un’idea che potrebbe concretizzarsi non nel breve. La trattativa per il gioiello rosanero potrebbe essere impostata sulla base di uno scambio di prestiti tra Inter e Palermo, con Hernandez a Milano e Samuele Longo in Sicilia.

    Il baby Longo, talento su cui l’Inter del futuro punta molto vedi il riscatto dell’intero cartellino avvenuto poche settimane fa, è molto gradito a Maurizio Zamparini tant’è che il presidente rosanero aveva tentato di inserirlo nella trattativa che ha portato Silvestre alla corte di Andrea Stramaccioni. Un prestito al Palermo sarebbe un ottimo trampolino di lancio per il classe 1992 italiano, soprattutto perchè il nuovo allenatore dei siciliani è Beppe Sannino, uno che con i giovani ci sa fare e l’esplosione di Mattia Destro nell’ultima stagione a Siena è una prova lampante. Lo stesso può esser detto per Abel Hernandez, che nelle sue 3 stagioni e mezzo a Palermo ha già dimostrato le sue qualità nonostante i tanti infortuni che lo hanno attanagliato soprattutto nell’ultima stagione sportiva. All’Inter troverebbe tanti campioni, un allenatore che lo apprezza molto e avrebbe la possibilità di dimostrare di valere un top club italiano.

  • Thiago Silva chiede scusa ai tifosi del Milan “Non volevo andare via”

    Thiago Silva chiede scusa ai tifosi del Milan “Non volevo andare via”

    Sono passati solo 5 giorni dall’annuncio ufficiale del trasferimento al Paris Saint-Germain, ma Thiago Silva sembra un ricordo molto lontano, forse perchè la sua cessione era nell’aria da mesi, sembrava cosa fatta prima, cosa assurda poi soprattutto dopo che il presidente Silvio Berlusconi aveva sbandierato ai quattro venti che il suo vecchio cuore rossonero aveva prevalso. Alla fine il difensore più forte del mondo nonostante il rinnovo del contratto, è volato via comunque, direzione Parigi anche se prima di ammirare la Torre Eiffel dovrà onorare le Olimpiadi con la selezione brasiliana. Proprio dal ritiro olimpico, sono arrivate le prime dichiarazioni da giocatore del Paris Saint-Germain e le parole del brasiliano rendono ancor più complicato lo stato d’animo del tifoso milanista.

    “E’ la mia prima conferenza stampa come atleta del PSG. Sono felice di questo trasferimento, ma triste per il mio addio al Milan. Inizia così il discorso del brasiliano, da una parte la felicità per un’avventura più che stimolante avente inizio a breve, dall’altra però c’è il pensiero che vola a Milano, al Milan, ai suoi tifosi. D’altronde il Milan lo ha fatto conoscere al mondo, e proprio i tifosi rossoneri lo immaginavo come capitano della squadra nei prossimi anni. Non sarà così, lo sanno bene i milanisti, lo sa bene Thiago e lo sa bene Adriano Galliani, che visibilmente scosso dalla doppia cessione milanista ancora non ha spiegato pubblicamente il susseguirsi di eventi che ha portato il Milan prima a resistere, poi a rifiutare ufficialmente e infine a cedere mestamente alle tentazioni parigine.

    Thiago Silva © VANDERLEI ALMEIDA/AFP/GettyImages

    Nell’attesa che qualcuno al Milan dia spiegazioni a riguardo, c’è Thiago Silva che parla ai suoi ex tifosi: “Lì ho vissuto emozioni molto forti: è un club che si dedica ai giocatori e al gruppo. Io gli devo tutto. Mi voglio scusare con i tifosi del Milan: il mio trasferimento a Parigi, al 100%, non è stata una decisione mia, visto che io con il Milan avevo perfino rinnovato il contratto. C’è chi ha detto che sono un mercenario, ma non me ne sto andando per guadagnare più di quanto prendevo al Milan. Le persone che sanno di calcio capiscono com’è andata e la situazione per me è stata complicata. La volontà mia e dei miei familiari era di non lasciare il Milan. Poi mi hanno chiamato Leonardo ed Ancelotti  e devo dire che per Leonardo ho grande affetto e stima. Ciò che mi ha spinto a cambiare club è stato il loro progetto. Come ha detto Ibrahimovic, stanno allestendo una squadra da sogno”.

     Tralasciando le parole riguardo il progetto parigino, dobbiamo dar risalto al fatto che il difensore del Brasile si è scusato con i suoi ex tifosi, e lo ho fatto prima del Milan, perchè se non si era capito, lui al Milan ci sarebbe rimasto volentieri. Sarà anche vero che il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce, ma al Milan il cuore ha smesso di battere sul più bello e nel modo più sbagliato possibile, provocando una sorta di delusione mista a rassegnazione nella maggior parte dei tifosi milanisti. Adesso i tifosi milanisti stessi dovrebbero ricevere delle spiegazioni dalla società Milan, una delle maestre nella comunicazione. Non questa volta dirà il tifoso rossonero, e come dargli torto. Così come non si può dar torto a coloro che non sottoscriveranno più l’abbonamento allo stadio. Per la serie: ve la siete cercata….