Autore: gpietrosanti

  • Serie A, la Juve sbanca a Udine e torna a +8

    Serie A, la Juve sbanca a Udine e torna a +8

    Nel monday night della 33° giornata di Serie A la Juve di Antonio Conte vince al Friuli di Udine per 2-0 con le reti nel primo tempo di Giovinco Llorente. Partita nel complesso non divertentissima: il match si sblocca al 16 ° con un tiro a giro col sinistro di Sebastian Giovinco. Al 26° corner di Pirlo e azione confusa in area con una serie di tiri respinti dalla retroguardia dell’Udinese, che oggi presentava la nuova maglia per la prossima stagione. A risolvere la mischia un tocco di Llorente che raggiunge quota 14 gol stagionali, 7 di testa e 7 di piede. Nella ripresa pali di Giovinco e di Muriel

    I festeggiamenti della Juve.
    I festeggiamenti della Juve

    La Juve si riporta a +8 dalla Roma e vola a 87 punti. A questo punto si possono fare delle stime su quando lo scudetto potrebbe diventare matematico: 15 punti ancora a disposizione e 8 di vantaggio. Con una vittoria col Bologna i punti a disposizione diventerebbero 12 e con l’Atalanta sarebbero 9; il che vuol dire che con altre tre vittorie i bianconeri si assicurerebbero il terzo scudetto consecutivo e vincendole tutte fino alla fine (compresa la trasferta di Roma), gli uomini di Antonio Conte raggiungerebbero quota 102 punti. Infatti gli 87 punti che ha ora la Juve sono gli stessi che i bianconeri avevano alla fine della scorsa stagione. E’ uno scudetto che tutto l’ambiente della Juve vuole: basta pensare a una panchina intera che ai due gol salta in piedi per festeggiare, con un Conte scatenato. D’altra parte Guidolin non ha potuto far altro che ammettere la superiorità della Juve nel postgara:“Bisogna rendere onore alla squadra più forte del campionato, sono bravissimi nel possesso palla, nel gestire il risultato, nulla da dire ai miei ragazzi.”. 

    Le pagelle del match:

    UDINESE: Scuffet 6, Heurtaux 5.5, Danilo 5.5, Domizzi 6, Basta 5.5, Yebda 5.5 (70° Muriel 5.5), Allan 5.5, Pereyra 6, Gabriel Silva 6, Fernandes 5.5, Di Natale 5.5 (79° Nico Lopez SV)

    JUVENTUS: Buffon 6, Caceres 6.5, Ogbonna 6, Chiellini 6.5, Lichtsteiner 5.5 (75° Isla SV), Pogba 6, Pirlo 6, Marchisio 6, Asamoah 6, Giovinco 7.5 (82° Vucinic SV), Llorente 7 (85° Osvaldo SV)

  • Serie B, Palermo a un passo dalla A, ok Empoli, sogna il Latina

    Serie B, Palermo a un passo dalla A, ok Empoli, sogna il Latina

    Il Palermo continua ad essere una sicurezza e, nonostante l’inizio di campionato difficile con Gattuso, ci si aspettava una grande stagione dei rosanero. Quello che non ci si aspettava era sicuramente una stagione a dir poco fantastica del Latina di Roberto Breda, che ora si trova al terzo posto a -2 dall’Empoli. Una stagione perfetta, una stagione di partite dominate in cui spesso è mancato il gol decisivo per portare a casa 3 punti, ma i nerazzurri ora sognano la Serie A diretta e sono pronti ad assaltare i diretti avversari in classifica. Oltre quindi alla vittoria esterna del Palermo nel derby col Trapani, alla vittoria nel finale dell’Empoli con la Ternana e al poker con cui il Latina ha demolito il Novara, si sono giocate le altre partite (in attesa di Padova-Reggina). Rallenta il Crotone (0-0 col Carpi), bene il Siena che batte il Lanciano con una punizione perfetta di Rosina. Il Modena ne rifila quattro alla Juve Stabia, ormai rassegnata alla retrocessione. Non si ferma più il Bari che dalla zona play-out e vola a -2 dai play-off. Continua il momento così così per l’Avellino  che perde in casa con il Brescia (alla seconda vittoria di fila). Pari casalingo per il Pescara di Serse Cosmi con il Cittadella.

    L'esultanza di Kyle Lafferty dopo il gol
    L’esultanza di Kyle Lafferty dopo il gol

    I risultati della 34° giornata di Serie B:

    SIENA-LANCIANO 1-0: 43′ Rosina.

    AVELLINO-BRESCIA 0-1: 88′ Corvia.

    VARESE-BARI 0-1: 43′ Defendi.

    EMPOLI-TERNANA 1-0: 79′ Verdi.

    CROTONE-CARPI 0-0

    MODENA-JUVE STABIA 4-2: 4′, 57′ Granoche (MOD), 15′ rig. Sowe (JVS), 27′ Zampano (JVS), 39′ Stanco (MOD), 75′ Zoboli (MOD).

    PESCARA-CITTADELLA 1-1: 33′ Caprari (PES), 64′ Rigoni (CIT).

    TRAPANI-PALERMO 0-1: 63′ Lafferty.

    LATINA-NOVARA 4-1: 51′ Jonathas (LAT), 70′ Ristovski (LAT), 77′ Viviani (LAT), 84′ Sansovini (NOV), 87′ Jefferson (LAT).

    La classifica:

    Palermo 69 punti, Empoli 56, Latina 54, Cesena 52, Crotone 52, Siena 51, Trapani 49, Modena 48, Avellino 48, Spezia 48, Lanciano 48, Pescara 46, Bari 46, Brescia 46, Carpi 44, Varese 43, Ternana 41, Novara 36, Cittadella 33, Padova* 31, Reggina* 27, Juve Stabia 16. (*una partita in meno)

    Se la stagione finisse oggi i verdetti sarebbero questi: Palermo ed Empoli in Serie A diretta; Latina, Cesena, Crotone, Siena, Trapani e Modena ai Play-off per la Serie A; Novara e Cittadella ai play-out per non retrocedere e Padova, Reggina e Juve Stabia in Lega Pro. Con quattro vittorie i rosanero sarebbero matematicamente in Serie A, allo stesso modo con altre tre sconfitte le vespe di Castellammare sarebbero aritmeticamente retrocesse.

     

  • Fuori dalla Champions, che succede al Barça?

    Fuori dalla Champions, che succede al Barça?

    Uno scivolone o dei segnali preoccupanti? Forse tutti e due, sta di fatto che il Barcellona è eliminato dalla Champions League. L’ultima volta che i blaugrana erano stati buttati fuori ai quarti correva l’anno 2003 e l’eliminazione fu per mano della Juventus, nei tempi in cui l’Italia era la più forte con tre squadre in semifinale. Quest’anno in Liga, nella lotta tra Real e Barça si è inserito l’Atletico Madrid del cholo Simeone, che si è preso il primo posto in classifica. E ora la beffa completa: dopo il deludente 1-1 dell’andata al Camp Nou, la formazione del tata Martino non è quasi scesa in campo e, anzi, ha preso solo un gol, che è bastato ai colchoneros per passare in semifinale.

    Leo Messi
    Leo Messi dopo la sconfitta

    La “coppa dalle grandi orecchie” è svanita, ma questa stagione per il Barcellona non è assolutamente da buttare: -1 dal primo posto e finale di Coppa del Re da giocare. Il post-Guardiola però, si è visto, non è stato facile. Particolarmente l’anno scorso, con Tito Vilanova e i suoi problemi di salute, ma anche quest’anno non è stata la stagione perfetta, che però non va buttata via. A complicare il tutto nei giorni scorsi ci si è messa l’UEFA bloccando il mercato del Barcellona per due sessioni: si è parlato tanto di un Pinto 38enne ormai “bollito” che dovrà rimanere in porta per tanto tempo, di un Messi evanescente, di una squadra in cui finisce un periodo di trionfi eccezionale con due Champions League, altrettante Copas del Rey, 4 campionati e 2 Mondiali per Club. I veterani sono ormai al capolinea (Puyol si ritira, Valdes non prolunga e Xavi sembra destinato al capolinea o comunque a un approdo in campionati minori come l’MLS).Anche la stampa catalana celebra la fine dell’era Barça, ammettendo la meritata vittoria dell’Atletico. Il “Mundo Deportivo” apre con un  “Adios”, spiegando che gli uomini di Martino non sono stati all’altezza dei rivali. Lo stesso fa “Sport”, ammettendo chiaramente la superiorità dei colchoneros.

  • La Juve mantiene le distanze dalla Roma, Catania quasi condannato

    La Juve mantiene le distanze dalla Roma, Catania quasi condannato

    Verdetti non ufficiali ma ormai molto probabili in questa 32° giornata di Serie A: la Juve vince con il Livorno nel monday night e torna a +8 dalla Roma; adesso ai bianconeri bastano 4 vittorie (contro Udinese, Bologna, Sassuolo e Atalanta) per conquistare aritmeticamente il terzo scudetto consecutivo. Dall’altra parte della classifica, in fondo, la sconfitta col Torino, oltre a condannare all’esonero Maran (secondo stagionale per lui), porta il Catania a una retrocessione ormai quasi certa: sette punti dalla zona salvezza occupata dal Bologna che nell’anticipo ha conquistato un punto importante a San Siro contro l’Inter. In generale, in alto alla classifica, sembrano già fatte le posizioni finali: tricolore alla Juventus, Roma seconda, Napoli terzo.

    Fernando Llorente
    Fernando Llorente

    Sono troppi ormai i 12 punti che i partenopei hanno in meno dei giallorossi. Come sono tanti i 14 punti tra Napoli e Fiorentina che ormai manderanno per il secondo anno consecutivo la viola in Europa League. Si fa invece molto più interessante e combattuta la lotta per quinto e sesto posto: in ballo Inter (5°), Parma (6°), Lazio (7°), Atalanta (8°), Verona (9°), Torino (10°) e, se si è davvero svegliato del tutto, anche il Milan (11°): tutti e 7 sono nell’arco di 5 punti. Si fa interessante anche la lotta per la salvezza: leviamo il Catania che ormai sembra occupare perennemente il 20° posto e rimangono nell’arco di tre punti 4 squadre: Chievo (16°), Bologna (17°), Livorno (18°) e Sassuolo (19°). Situazione stabile nel mezzo della classifica per Genoa, Udinese e Cagliari, ormai sicuri della salvezza.

    I risultati della 32° giornata di Serie A:

    Chievo-Verona 0-1 (Toni)

    Inter-Bologna 2-2 (Icardi [I], Pazienza [B], Icardi [I], Kone [B])

    Lazio-Sampdoria 2-0 (Candreva, Lulic)

    Atalanta-Sassuolo 0-2 (Sansone, Sansone)

    Catania-Torino 1-2 (Bergessio [C], Farnerud [T], Immobile [T])

    Fiorentina-Udinese 2-1 (Cuadrado [F], G. Rodriguez [F rig.], B. Fernandes [U])

    Cagliari-Roma 1-3 (Destro [R], Destro [R], Destro [R], Pinilla [C rig.])

    Parma-Napoli 1-0 (Parolo)

    Juventus-Livorno 2-0 (Llorente, Llorente)

    Genoa-Milan 1-2 (Taarabt [M], Honda [M], aut. Abbiati [G])

    La classifica di Serie A:

    Juventus 84, Roma 76, Napoli 64, Fiorentina 55, Inter 50, Parma 50, Lazio 48, Atalanta 46, Verona 46, Torino 45, Milan 45, Sampdoria 41, Genoa 39, Udinese 38, Cagliari 32, Chievo 27, Bologna 27, Livorno 25, Sassuolo 24, Catania 20.

  • La Liga trema, anche Real e Atletico rischiano il blocco del mercato

    La Liga trema, anche Real e Atletico rischiano il blocco del mercato

    La notizia clamorosa di ieri è stata il blocco del mercato per due anni ai danni del Barcellona, motivo il tesseramento di  almeno dieci Under 18 in modo irregolare. Tutto questo è stato rivelato dal quotidiano spagnolo Marca, che ha rivelato anche che sarebbero previste delle sanzioni per la Federcalcio della Spagna: un’ammenda di 410 mila euro e la misura cautelativa sarebbe quella di obbligarla ad adeguare i propri regolamenti a quelli internazionali per non aver fatto rispettare i regolamenti dei piccoli calciatori. Soprattutto, sempre Marca, rivela altre notizie: il Barcellona avrebbe addirittura avanzato l’ipotesi di un complotto, ovvero che dietro a questa operazione possa esserci un mandante (un club) che avrebbe denunciato le irregolarità, dando il via all’operazione investigativa. Oggi però arriva una notizia davvero clamorosa: sono sospettate della stessa colpa di cui è accusato il Barça anche Real Madrid Atletico Madrid, che subiranno (se confermate le accuse), la stessa pena che hanno ricevuto i catalani: due anni di calciomercato bloccato.

    Marc André Ter Stegen
    Marc André Ter Stegen

     

    Quanto può influire sulle tre squadre questa punizione? Per il Barcellona davvero tanto: Valdes infortunato per 7 mesi, Pinto in porta e l’affare Ter Stegen che non potrà andare in porto. Di questo ha parlato l’agente del portiere del  Borussia Moenchengladbach Gerd Vom Bruch:

    “In questo momento il trasferimento di Ter Stegen al Barcellona è da escludere. Se interpreto bene il comunicato della Fifa per quest’estate non c’è alcuna possibilità, ma io resto comunque molto tranquillo riguardo al futuro del mio assistito.” 

    Non avevano invece grandi progetti le altre due squadre, a cui comunque questa punizione non farà piacere. Farà probabilmente piacere alla Juventus, che potrà dare per certo che né Barça né Real potranno “scippare” Vidal e Pogba ai bianconeri.

    E’ da sottolineare che il blocco del Barcellona è ufficiale, seppur i blaugrana possano risolvere la cosa in 90 giorni; il blocco di Real e Atletico non è ufficiale e la FIFA sta ancora investigando.

  • PSG-Chelsea, al Parco dei Principi sfida miliardaria

    PSG-Chelsea, al Parco dei Principi sfida miliardaria

    Il Chelsea con Abramovich, il PSG con gli sceicchi qatarioti. Squadre che con i soldi sono diventate delle supersquadre. Ormai nel calcio con i soldi si fa tutto e lo sanno PSG e Chelsea che stasera si sfideranno in un incontro a tutti gli effetti “miliardario”. Se la forza principale dei francesi è l’attacco con Ibrahimovic-Cavani (67 gol in due nazionali comprese), probabilmente per gli inglesi è proprio il contrario: gli attaccanti in questa stagione non stanno contribuendo abbastanza: 11 i gol di Samuel Eto’o (che oggi non ci sarà),  per Torres appena 8 gol, addirittura 5 per Demba Ba.

    blues puntano su due garanzie, ovvero Frank Lampard Petr Cech (19 partite a rete inviolata su 43 disputate, 34 gol subiti), e su tanti giovani ormai già grandi giocatori, quali soprattutto Oscar (14 gol e 10 assist) e Hazard (16 gol e 10 assist). I parigini potrebbero comporre un’intera formazione solo con ex italiani: Sirigu (ex Palermo), Marquinhos (ex Roma), Thiago Silva (ex Milan), Maxwell (ex Inter), Thiago Motta (ex Inter), Verratti (ex Pescara), Lavezzi (ex Napoli), Pastore (ex Palermo), Menez (ex Roma), Cavani (ex Napoli e Palermo) e Ibrahimovic (ex Milan, Inter e Juve). Di questi 11, stasera dovrebbero scenderne in campo 8.

    Zlatan Ibrahimovic
    Zlatan Ibrahimovic

     

    Queste le probabili formazioni complete delle due squadre per PSG-Chelsea:

    PSG: (4-3-3): Sirigu; Van Der Wiel, Thiago Silva, Alex, Maxwell; Verratti, Thiago Motta, Matuidi; Cavani, Ibrahimovic, Lavezzi.

    CHELSEA: (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Terry, Cahill, Azpilicueta; Lampard, Mikel; Oscar, Willian, Hazard; Torres.

    L’arbitro sarà il serbo Milorad Mazic, affiancato dai due guardalinee Ristic e Djurdjevic. Quarto uomo Petrovic.

    Qualche statistica: le due squadre si sono incontrate in Francia solo una volta nel 2004: finì 3-0 per i blues. In questa edizione di Champions League i parigini in casa hanno conquistato 3 vittorie e fatto 1 pareggio; nessuna sconfitta, 8 gol fatti e 3 subiti. Il Chelsea invece in trasferta ha vinto due partite, pareggiata una e persa un’altra; comunque con 8 gol fatti e solo 2 subiti.

  • United-Bayern, Moyes alla prova contro i campioni in carica

    United-Bayern, Moyes alla prova contro i campioni in carica

    Stasera oltre a Barcellona-Atletico Madrid si giocherà anche a Old Trafford. Sarà il turno di Manchester United-Bayern Monaco, che stanno affrontando due stagioni completamente diverse. Gli inglesi puntano ormai tutto sulla Champions vista la settima posizione in campionato (fuori anche dall’Europa League al momento). E’ una stagione complicata e lo si è visto dall’inizio: l’addio di Sir Alex Ferguson è stata una tragedia per i red devils, che con Moyes (consigliato proprio da Ferguson alla dirigenza) non sono riusciti a rimanere il grande United. Dall’altra parte stagione trionfale dei bavaresi che sono riusciti a conquistare il titolo a fine marzo (complice comunque anche il Borussia Dortmund che spesso è stato battuto da squadre medio-piccole). Guardiola sembra possa continuare il lavoro di Jupp Heynkes che l’anno scorso ha trionfato nel triplete, nonostante Franz Beckenbauer abbia definito noioso lo stile di gioco dello spagnolo, che col tiki-taka fece diventare il Barcellona una squadra eccezionale). Allo United un passaggio del turno (dopo la rimonta sull’Olympiakos degli ottavi) sarebbe una iniezione di fiducia incredibile non solo per squadra e allenatore, ma soprattutto per i tifosi: dall’aeroplanino passato su Old Trafford durante United-Aston Villa che mostrava il messaggio “WRONG ONE. MOYES OUT” (l’uomo sbagliato. Moyes fuori) alle costanti critiche da parte dei tifosi.

    Lo striscione portato da un aeroplano sopra Old Trafford.
    Lo striscione portato da un aeroplano sopra Old Trafford.

    Queste le formazioni di stasera:

    Manchester United (4-2-3-1): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Buttner; Fellaini, Carrick; Giggs, Welbeck, Valencia; Rooney.  David Moyes si affida a Ferdinand-Vidic al centro della difesa, con Buttner terzino sinistro (Evra squalificato). Il giovane dovrà marcare il suo connazionale Arjen Robben, il che preoccupa nelle ultime ore non poco i tifosi.  Ancora titolare Ryan Giggs, Rooney guida l’attacco.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Javi Martinez, Alaba; Schweinsteiger, Lahm; Kroos, Robben, Ribery; Muller. Il Bayern con Javi Martinez al centro della difesa al posto di Dante che è squalificato. In attacco come falso nueve Muller viene preferito a Mario Mandzukic.

     

  • Barcellona-Atletico Madrid, derby spettacolo per la Spagna

    Barcellona-Atletico Madrid, derby spettacolo per la Spagna

    Sono prima e seconda in Liga e si scontreranno all’ultima giornata di campionato, ma stasera in palio ci sarà più del titolo spagnolo: lo spettacolo della Champions League. Oggi andata al Camp Nou, la settimana prossima ritorno al Calderon. Una grandissima partita con grandissime aspettative per entrambe le squadre: il Barcellona che arriva in campionato dallo 0-1 del derby catalano con l’Espanyol ma soprattutto dal “clasico” vinto per 3-4 al Bernabeu, e l’Atletico che ha vinto in rimonta 2-1  con il Bilbao. La partita dei grandi attaccanti: Messi Neymar contro Diego Costa e l’ex David Villa, che i blaugrana quest’estate hanno quasi regalato ai colchoneros (solo 2 milioni). E allora il Barcellona che ha buttato fuori il Manchester City (citizens alla prima partecipazione agli ottavi di Champions) punta al triplete, i ragazzi di Simeone si dovrebbero “accontentare” di un double (sono stati eliminati dalla Copa del Rey dal Real).

    Leo Messi nel clasico vinto.
    Leo Messi nel clasico vinto

    Il Barça dovrà rinuciare a Victor Valdes, infortunatosi in campionato, salterà anche il Mondiale e probabilmente, con l’arrivo l’anno prossimo di Marc André Ter Stegen, l’estremo difensore spagnolo non giocherà più con i blaugrana. Tornano disponibili anche PedroSong Puyol. Indisponibili anche Cuenca dos Santos. Sono allora 22 i convocati del tata Gerardo Martino: Pinto, Olazábal, Montoya, Piqué, Fàbregas, Puyol, Xavi, Pedro, Iniesta, Alexis Sanchez, Messi, Neymar, Mascherano, Bartra, Sergio, Song, Jordi Alba, Afellay, Tello, Adriano, Dani Alves, Sergi Roberto.

    Per Simeone indisponibili Raul Garcia Javi Manquillo; sono 20 i convocati: Aranzubia, Courtois, Godin, Filipe Luis, Alderweireld, Gimenez, Juanfran, Insua, Miranda, Mario Suarez, Tiago, Koke, Arda Turan, Cristian Rodriguez, Gabi, Diego, Sosa, Adrian, Villa, Diego Costa.

    Le probabili formazioni di Barcellona-Atletico Madrid:

    Barcellona: (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Piqué, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Alexis Sanchez, Messi, Neymar.
    Allenatore: Gerardo Martino

    Atletico Madrid (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godín, Luis Filipe; koke, Gabi, Mario Suarez, Arda Turan; David Villa, Diego Costa.

  • Napoli-Juve fuori dal campo: si parla anche di soldi

    Napoli-Juve fuori dal campo: si parla anche di soldi

    Napoli-Juve è sempre una grande sfida sul campo e ieri ciò è stato dimostrato nel 2-0 a favore dei partenopei. Purtroppo Napoli-Juve è anche lanci di bottigliette e di uova, di insulti e di odi reciproci tra tifoserie. Ma c’è stato spazio anche, ovviamente, alle parole dei due allenatori e, soprattutto, del presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis, che si è mostrato soddisfatto del risultato, ma non ha perso l’occasione di parlare della Juventus, ma sul fronte economico. Tutto in realtà era partito nella conferenza prepartita di Rafa Benitez, che aveva detto che “Ho fatto anche il  manager e so che si deve guardare la spesa di un mercato. È ovvio che quando vendi l’attaccante più forte  perdi qualcosa e devi investire i soldi guadagnati per acquistare altri giocatori. Se guardiamo i maggiori campionati europei vengono vinti dalle squadre col fatturato più alto. Oggi mancava Tevez, ma la Juve aveva Vucinic e Quagliarella in panchina e questi giocatori non si tengono in panchina parlandoci, ma bisogna pagarli”. Il discorso è stato poi continuato allora da de Laurentiis, anche per giustificare i 17 punti di svantaggio dal primo posto: “La Juve possiede 150 milioni di fatturato, più di noi e, se mi date questa differenza, vinco gli scudetti per i prossimi 10 anni.”.

    Il presidente del Napoli de Laurentiis insieme a Maradona
    Il presidente del Napoli de Laurentiis insieme a Maradona

    Parte di questo fatturato che ha la Juve deriva anche dallo Juventus Stadium: uno stadio di proprietà porta più soldi e per questo molte squadre stanno prendendo la “casa” dei bianconeri come modello; tra queste anche il Napoli. Ne ha parlato proprio de Laurentiis, che però ha definito questa faccenda “un discorso troppo lungo. Oggi  incontrerò De Magistris – ha continuato il patron partenopeo- per capire bene se dovrò andarmene in Inghilterra con Benitez e coi miei calciatori. Mi sono stancato, sono una persona che dice le cose come stanno, vuol dire che se non faremo lo stadio giocherà con Auricchio in porta ed in Serie C. Quando dall’altra parte ho dei sordi devo solo prendere atto ed andarmene. Di progetti come quello dello stadio della Roma ve ne posso portare circa ventimila. I bagni del San Paolo resteranno chiusi fin quando non saranno aggiustati dal Comune”.

    Dopo la partita Conte aveva risposto a de Laurentiis e parlato della partita: “Ogni tanto fa bene subire lezioni di calcio, ma ricordiamo che ce l’ha data una squadra costruita per vincere lo scudetto ma si trova a 17 punti da noi, eliminata dall’Europa e ha solo la ciambella di salvataggio della Coppa Italia. Ricordo che la Juve ha investito 24 milioni in estate, il Napoli più di 10, questo dimostra che Benitez non parla di fatti, ma butta solo un po’ di fumo. Noi siamo così tanto davanti in classifica, perché abbiamo avuto un percorso più continuo”. 

    Non ci sta de Laurentiis e allora il botta e risposta è continuato oggi alla presentazione della nuova località in cui il Napoli andrà in ritiro:“Conte dice che loro hanno speso solamente 20 milioni all’anno, allora mi spieghi come arrivano a 300 di fatturato. Dalla Juventus a noi del Napoli ci mancano 150 milioni di differenza. C’è qualcosa che non va, ma ripeto anche qui che con quel fatturato io vinco per 10 anni consecutivi”. 

     

  • Italia, Prandelli rinnova e cerca nuovi nomi: ecco Immobile e Destro

    Italia, Prandelli rinnova e cerca nuovi nomi: ecco Immobile e Destro

    Quanto si parla di convocazioni in nazionale ultimamente in Italia? Davvero tanto, in particolare per l’attacco. Analizziamo i convocati di Prandelli per la Confederations Cup di quest’estate: Balotelli, Giovinco, Gilardino ed El Shaarawy (Osvaldo era stato escluso per codice etico). Ad oggi, è cambiato davvero tanto: Balotelli continua a deludere in campo, Giovinco non trova spazio nella Juve, El Shaarawy è infortunato da tempo e l’unico che, forse, si salva, è Gilardino. Ci sono nuovi nomi per l’attacco e si nota dalla lista degli attaccanti che Prandelli aveva convocato per l’amichevole con la Spagna (tenendo conto però che Balotelli era indisponibile): Gilardino, unico rimasto, insieme a Osvaldo, Insigne, Cerci ed ecco qui i nomi nuovi: Immobile Destro. Le due migliori sorprese italiane del campionato, uno del Torino (proprietà della Juventus), uno della Roma. Ciro Immobile ha messo a segno la bellezza di 16 goal, agganciando Tevez in testa alla classifica marcatori. Mattia Destro è subentrato più tardi in campionato e ha esordito con gol (a Firenze). 24 anni per il primo, 23 per il secondo: due gioielli che l’Italia non si deve lasciar scappare.

    L'esultanza di Ciro Immobile | Foto Web / Il Pallonaro
    L’esultanza di Ciro Immobile

    E in questo turno infrasettimanale la partita sarà proprio Roma-TorinoDestro contro Immobile. E allora Cesare Prandelli, che ultimamente non si sta lasciando sfuggire nessuna partita importante, potrebbe approfittarne per osservare due giocatori insieme. Insieme a loro due per l’attacco si parla tanto di uno non proprio giovanissimo, Antonio Cassano, che ha giocato gli Europei 2012 (segnando con l’Irlanda di Trapattoni). Un altro che ultimamente ha avuto tante attenzioni dal CT della nazionale italiana è sicuramente Giacomo Bonaventura, che ha trovato 3 gol nelle ultime due partite, compresa una doppietta a San Siro contro l’Inter. 

    La notizia del giorno è però il rinnovo di Cesare Prandelli. Si parlava tanto del suo addio dopo il Mondiale, ma oggi ha trovato un accordo fino al 2016. Contratto quindi in scadenza dopo l’Europeo 2016 in Francia.