Autore: gpietrosanti

  • Lotta per la salvezza Serie A, cinque squadre nella zona calda

    Lotta per la salvezza Serie A, cinque squadre nella zona calda

    Sassuolo, Chievo, Bologna, Catania e Livorno. Cinque squadre che a due giornate dal termine si trovano a lottare per due posti che vorrebbero dire permanenza in Serie A. I neroverdi si sono rilanciati con la pazzesca vittoria al Franchi di Firenze e con una vittoria casalinga col Genoa andrebbero a San Siro col Milan già salvi. Stesso discorso per il Chievo a cui invece basta vincere a Cagliari per giocare con l’Inter con la salvezza conquistata. A quel punto ci sarebbero già i verdetti, ma le tre dietro non si arrendono.

    Bologna-Catania sarà la sfida che deciderà buona parte della corsa alla salvezza: gli etnei retrocederebbero sia pareggiando che perdendo, il Bologna con una sconfitta sarebbero penultimi. Vincendo le ultime due i ragazzi di Pellegrini potrebbero salvarsi, ma solo se il Chievo non fa più di un punto nei prossimi 180 minuti o il Sassuolo zero. Più probabile, anche se difficile, la prima ipotesi; e poi il Livorno, fanalino di coda del campionato che se la dovrà vedere con Fiorentina e Parma, non proprio una passeggiata. Se invece Chievo, Sassuolo, Catania e Bologna dovessero concludere la stagione appaiate a 32 punti, allora si andrebbe a guardare la classifica avulsa che premierebbe clivensi e neroverdi, con felsinei e rossazzurri in Serie B, a meno che questi ultimi non vincano a Bologna con almeno tre goal di scarto.

    Il Sassuolo, attualmente quintultimo
    Il Sassuolo, attualmente quintultimo

    Con solo Chievo, Bologna e Catania a pari punti, sarebbero invece gli etnei ad avere la meglio. A questo punto i favoriti sono Sassuolo e Chievo, ma nel calcio non si può mai dire, e chissà che magari il Catania possa fare una rimonta incredibile, il Livorno tappi improvvisamente i buchi difensivi e il Bologna si svegliasse in attacco. Ora però il Sassuolo ha (forse) ritrovato il suo attaccante goleador Mimmo Berardi, che per qualche tempo, dopo il poker al Milan del girone d’andata, era sparito dai tabellini dei marcatori.

  • #Mazzarrivattene, i tifosi dell’Inter contro il tecnico

    #Mazzarrivattene, i tifosi dell’Inter contro il tecnico

    Il derby non è una partita come le altre e perderlo è sempre una brutta faccenda per l’allenatore sconfitto. Se si tratta di Mazzarri, e se poi la squadra è l’Inter, la faccenda è anche peggiore. Perdere ci sta, ma l’Inter ha dato l’ impressione di una squadra spenta, stanca e senza le vere motivazioni. Allora si scatena la rabbia dei tifosi, dopo una stagione che, seppur con un discreto quinto posto finale, è comunque una stagione non da Inter. Ma cosa vuol dire “essere da Inter“? L’Inter del triplete no di certo, sarebbe pretendere troppo, ma qual è la vera Inter se lo chiedono anche i tifosi, che in attesa di una risposta, si scatenano contro Mazzarri. E allora, nei trending topic di questi giorni, su Twitter, c’è anche l’hashtag #mazzarrivattene.

    Davvero un grande successo, tanto che per entrare nei “topics” sono bastate 12 ore circa. Oltre alla sconfitta e all’assenza di gioco al tecnico i tifosi imputano anche il mancato ingresso di Zanetti, al suo ultimo derby della carriera, e contestano anche le dichiarazioni nel post-partita del tecnico livornese, che ha parlato di “inesperienza dei ventenni”. Allora per i tifosi il progetto giovani di Thohir è incompatibile con questo allenatore.

    Zanetti, Mazzarri e Thoir
    Zanetti, Mazzarri e Thoir

    Tra i tanti #mazzarrivattene, troviamo gente che paragona negativamente l’Inter al Liverpool:
    Il Liverpool può vincere la Premier con tre classe 90, un classe 92, un classe 93 e un classe 94 in campo… E il problema dell’Inter sarebbero i 20enni? #mazzarrivattene“.
    Poi capitolo Zanetti:
    Non far giocare  Zanetti, Capitano e bandiera, il suo ultimo derby fa capire che tipo di uomo sei.#mazzarrivattene“.
    Oppure si parla semplicemente di prestazione:
    Non sa dare tranquillità, non sa motivare, non sa leggere la gara, si accontenta di bricioli, non si dà mai nessuna colpa…#mazzarrivattene“.

    Dopo la vergognosa prestazione di ieri e una notte di riflessione (ma quando mai) credo che l’unica cosa da dire sia #mazzarrivattene
    E così via, c’è addirittura chi rimpiange l’Inter di Stramaccioni…

    In difesa del “povero” Mazzarri è andato il terzino nerazzurro Jonathan, che ha detto questo dopo il derby:
    E’ stata una partita brutta quella contro il Milan ma la colpa è solo nostra che non siamo riusciti ad eseguire quanto il mister ci aveva detto, è successa una partita storta ma adesso mettiamocela alle spalle e pensiamo già alla prossima. Noi come gruppo siamo tutti con Mazzarri, è un allenatore fantastico e quest’anno con lui abbiamo fatto tante cose positive, siamo migliorati molto rispetto alla passata stagione e questo è un dato di fatto, l’anno è di transizione e quindi non ci si poteva aspettare di più.”

  • Fair play finanziario, multa per PSG e City

    Fair play finanziario, multa per PSG e City

    Da quanto si parla di fair play finanziario. E da quanto tempo si discute su questi emirati ricchissimi che fanno il calciomercato delle proprie squadre come se giocassero al fantacalcio o semplicemente alla playstation. Le regole della UEFA però parlano chiaro e, secondo l’emittente inglese Sky Sports sono state inflitte delle sanzioni piuttosto pesanti ai due club: 60 milioni di euro da pagare nell’arco di tre anni e rosa ridotta a 21 giocatori per la prossima edizione della Champions League (o in ogni caso per la stagione europea in generale) anziché 25. Secondo L’Equipe i parigini avrebbero avanzato una proposta di patteggiamento ed è probabile che la stessa cosa l’abbia fatta il City. Ci sono altre sette squadre europee che tremano per un’eventuale pena, tra cui potrebbe anche esserci un’italiana.

    Matuidi e Verratti
    Matuidi e Verratti

    Da quando esiste, il fair play finanziario ha già “colpito” varie squadre: il Besiktas è stato escluso per due stagioni dalle coppe europee per dei debiti scaduti. Sempre in Turchia (insieme alla squadra greca del PAOK), il Bursaspor ha ricevuto sanzioni per aver violato le licenze UEFA. A causa di pagamento arretrato di stipendi sono state escluse dalle competizioni europee l’anno scorso anche Malaga, Hajduk Spalato (Croazia), Osijek (sempre Croazia), Rapid Bucarest e Dinamo Bucarest (in Romania) e Partizan Belgrado (in Serbia). Poi ovviamente ci sono i grandi club (tra cui City e PSG) che nonostante ogni anno (o quasi) finiscano la stagione con un saldo nettamente negativo continuano a spendere e investire sul mercato a cifre esorbitanti (basta pensare ai 40 milioni che il Bayern ha pagato per Javi Martinez, i 38 milioni che lo United ha speso per un inutilizzato Fellaini, i 30 milioni del Real Madrid per Illarramendi o semplicemente i 100 che, proprio i galacticos hanno speso per Gareth Bale, i 64 milioni del PSG per Cavani che ha segnato “appena” 16 gol.

  • Juve campione d’Italia, ora caccia ai 100 punti

    Juve campione d’Italia, ora caccia ai 100 punti

    La Roma perdendo col Catania aveva consegnato aritmeticamente lo scudetto ai bianconeri. Un bel regalo, certo, che però ha forse “rovinato” la festa dello Juventus Stadium: non il 5 maggio ma un giorno prima è arrivata la conquista del terzo titolo consecutivo. A questo punto la Juve punta a battere record su record: nel mirino particolarmente i 100 punti (vincendo con Roma e Cagliari si arriverebbe a 102, con un pareggio sarebbero 100 tondi tondi) e il record di 97 punti dell’Inter, che si può comodamente battere.

    Altro record impressionante della Juve è quello delle 18 vittorie su 18 in casa (con appena tre pareggi e due sconfitte fuori casa). Forse per preservare i giocatori importanti per la partita con la Roma, forse per far riposare i top players, Conte ha fatto molto turn-over in tutte le zone del campo, compresa la porta.

    Conte che festeggia con la figlia Vittoria
    Conte che festeggia con la figlia Vittoria

    La partita è stata dominata dai bianconeri ma l’Atalanta ha retto bene fino al 72°: tocco di Pogba, arriva da dietro Padoin che col destro la mette dentro. Gol dell’ex per lui, che trova il secondo gol in maglia bianconera (il primo era stato il pokerissimo nello 0-5 a Firenze di due anni fa).

    Da segnalare finalmente il ritorno in campo di Simone Pepe, che è subentrato a Lichtsteiner e ha giocato 5  minuti più recupero. In questa stagione il giocatore di Albano Laziale aveva totalizzato una presenza in Coppa Italia con l’Avellino e due presenze in Primavera (con Spezia Sampdoria, trovando anche il gol nella partita contro i liguri).

    Le pagelle del match:

    JUVENTUS: Storari 6, Barzagli 6, Ogbonna 6, Chiellini 6,  Lichtsteiner 6 (dall’85° Pepe SV), Padoin 6.5, Marchisio 6, Pogba 6, Peluso 6, Osvaldo 6 (dal 65° Tevez 6), Giovinco 6 (dal 45° Quagliarella 6.5)

    ATALANTA: Consigli 6, Bellini 6, Lucchini 5.5 (dal 46° Benalouane 5.5), Yepes 5.5 (dal 77° Nica SV), Brivio 6, Raimondi 5.5  (dal 64° Estigarribia 6), Baselli 6, Carmona 5, Bonaventura 6, Moralez 5.5, Denis 5.5

  • Dani Alves crea una moda, il banana-selfie impazza sul web

    Dani Alves crea una moda, il banana-selfie impazza sul web

    Tutto è iniziato col gesto di Dani Alves che due giorni fa, ricevendo una banana dal pubblico del Villareal, non solo non ha reagito male, ma ha preso il frutto, lo ha sbucciato e se l’è mangiato. Poi, ha continuato come se non fosse successo niente. Il terzino brasiliano ha detto che “Spero che tutto questo clamore, iniziato con un gesto spontaneo, dia dei risultati, ma non voglio passare per vittima. – poi però ci è andato giù pesante con il tifoso – sono in Spagna da 11 anni e queste cose accadono da quando io sono qui. Ma penso che bisogna ridere di questi ritardati mentali. Non so chi l’abbia tirata, ma devo ringraziarlo perché mi ha dato l’energia per fare poi due cross che ci hanno fruttato altrettante reti’’Successivamente sui social network ha diffuso il video di se stesso mentre mangia la banana in campo e ha commentato così: “In fondo quel tifoso mi ha aiutato: ricordo che quando ho cominciato a giocare mio padre mi diceva sempre di mangiare banane perché così avrei evitato i crampi. Come hanno fatto a indovinarlo?”  Tifoso che, nel frattempo, è stato interdetto a vita.

    Dani Alves che mangia la banana
    Dani Alves che mangia la banana

    E allora per solidarietà il suo compagno di squadra Neymar ha pubblicato una foto in cui mangiava una banana. Secondo la Gazzetta dello Sport è possibile che quello successo al Madrigal fosse stata la scusa perfetta per promuovere una campagna pubblicitaria. E infatti in meno di 24 ore era già possibile acquistare sul web al prezzo di circa 25 euro una maglietta con lo slogan #SomosTodosMacacos. E allora tutto ciò mette in dubbio le possibili buone intenzioni che poteva avere l’attaccante brasiliano, tanto da far sorgere il dubbio che l’attaccante sia davvero solidale nei confronti di Dani Alves. La foto e il video del fuoriclasse brasiliano che impugna una banana insieme al figlio sarebbero stati realizzati due settimane fa: era stato escogitato insieme a Neymar un modo per dare risalto alla lotta contro il razzismo, convinti che la sua immagine avrebbe aiutato a diffondere il messaggio su scala globale. Nel frattempo piovono critiche e insulti dal popolo del web, che ha subito lanciato un nuovo slogan con l’hashtag #NaoSomosTodosOtarios (non siamo tutti oche). 

    Ma comunque il “banana-selfie” di Neymar ha fatto nascere una nuova moda: saranno più di duecento le foto di vip con una banana. Da Aguero alla calciatrice brasiliana Marta, da David Luiz Lewandowski Aubameyang, da Balotelli a Shaqiri, Mertens, a Lucas, ad Abidal, a Julio Baptista, Sagna, Hulk, Song, Suarez Coutinho, dal Latina al Panathinaikos allo staff di Mediaset Premium, da Giovinco, Asamoah, Pogba Osvaldo Paulinho, Kaboul, Kapoue Adebayor fino a Prandelli Renzi. La lista è infinita e in più anche la pagina della Serie A ha pubblicato un album fotografico con le foto dei tifosi a che si fanno un banana-selfie.

  • Serie A, la Juve espugna il Mapei e va a un passo dal titolo

    Serie A, la Juve espugna il Mapei e va a un passo dal titolo

    Che siano 30, che siano 32, ormai la Juve è a un passo dal terzo campionato di fila della Serie A. Letteralmente un passo, perché nella sfida casalinga con l’Atalanta il 5 maggio, non proprio una data qualsiasi per i bianconeri, la squadra di Antonio Conte avrà a disposizione due risultati su tre. Volendo essere pignoli, effettivamente con una vittoria sarebbe tutto chiuso, con un pareggio non del tutto, perché se la Juve pareggiasse con l’Atalanta e perdesse 4-0  o più con la Roma non avrebbe lo scontro diretto.

    Lasciando stare i minimi particolari, lo scudetto è vicinissimo e si evince anche dall’esultanza di tutta la squadra a fine partita, da Tevez a Rubinho fino a un Antonio Conte che in stile Mourinho è entrato in campo a festeggiare il terzo gol.  In realtà, però, a inizio partita non c’era tanto da esultare per la Juve: al 9° Sansone recupera palla, va in contropiede, serve Zaza che di mancino (con deviazione di Ogbonna) trova il gol del vantaggio. Poi la Juve si sveglia (un po’ com’era successo a Lisbona) e al 34° Tevez mette dentro con deviazione di Longhi. Ripresa a senso unico, la Juve attacca e trova il gol con l’inserimento di Marchisio (assist fantastico di Pirlo) che continua a segnare poco ma fa sempre gol importanti. A chiudere la partita ci pensa Llorente: cross di Lichtsteiner appena entrato al posto di Isla, splendido colpo di tacco del re leone e 1-3 che chiude la partita. Ora per i bianconeri testa al ritorno col Benfica, per i neroverdi la salvezza è ancora da raggiungere.

    L'esultanza dei giocatori bianconeri
    L’esultanza dei giocatori bianconeri

    Le pagelle:

    SASSUOLO: Pegolo 5.5, Gazzola 5.5, Longhi 5.5, Cannavaro 5.5, Antei 5.5; Ziegler 6 (dal 65° Floccari 6), Magnanelli 6.5, Chibsah 6.5 (dal 78° Brighi sv); Zaza 7, Floro Flores 5.5, Sansone 6.5 (dall’ 83° Masucci SV)

    JUVENTUS: Buffon 6; Barzagli 5.5, Chiellini 6, Ogbonna 4.5 (dal 74° Bonucci 6); Isla 5.5 (dal 63° Lichtsteiner 6.5), Marchisio 6.5, Pirlo 6 (dall’ 80° Vidal sv), Pogba 6, Asamoah 6; Tevez 7, Llorente 6.5

  • L’UEFA grazia il Barcellona: niente blocco del mercato?

    L’UEFA grazia il Barcellona: niente blocco del mercato?

    Nel periodo nero del Barcellona arriva finalmente una buona notizia per i blaugrana: la UEFA ha annullato il blocco del mercato che qualche settimana fa aveva inflitto ai catalani per tesseramento irregolare di giocatori minorenni. Sospiro di sollievo per il Barça che allora potrà acquistare Ter Stegen senza rimanere con Pinto in porta. Il mercato è però riaperto finché non ci sarà più chiarezza: è quasi certo quindi che il Barça potrà comprare nella sessione estiva e  a settembre, quando dovrebbe arrivare la sentenza effettiva, se saranno confermate le accuse ai catalani sarà vietato operare sul mercato nell’inverno e nell’estate 2015.  Per il presidente della Commissione d’Appello sono complessità della materia, data di inizio del prossimo periodo di iscrizione e impossibilità di presentare ulteriori ricorsi a causa della vicinanza della riapertura del mercato le motivazioni per cui c’è stata la sospensione del provvedimento. La Commissione ha anche tenuto a precisare come il caso continuerà ad essere studiato e come la vicenda sarà analizzata in tutte le sue sfumature per garantire che le leggi dello sport vengano rispettate.

    Alexis Sanchez
    Alexis Sanchez

    La notizia fa piacere anche a due club italiani: il Napoli può provare il colpo Mascherano, che tempo fa aveva detto che “se dovesse andare in Italia andrebbe al Napoli“; ma soprattutto la Juve  può puntare Alexis Sanchez. Come riporta Gianluca di Marzio, il cileno ha detto “sì” alla Juve. L’unico ostacolo è il Barcellona, che però ora potrebbe acquistare un sostituto o semplicemente far ritornare dal prestito all’Everton Gerard Deulofeu.  Sanchez prende al Barcellona 3 milioni di euro più bonus (che variano in base ai gol, le presenze, e gli obiettivi raggiunti), per un totale di cinque milioni. L’intento della Juve è quello di limare i bonus e di aggiungere un fisso più ampio, intorno ai quattro. Per quanto riguarda la trattativa con il Barcellona, invece, la speranza è quella di strappare 15-18 milioni, ma resta da decidere la formula.

     

  • Calciomercato, le trattative di Lazio, Udinese, Torino Verona e Samp

    Calciomercato, le trattative di Lazio, Udinese, Torino Verona e Samp

    Ci siamo occupati dei primi rumors di calciomercato per le squadre che occupano le classifiche alte della classifica ma in quelle medio-alte il mercato è attivo e soprattutto c’è un grande giro di giovani talenti.

    Non sarà proprio giovane, ma sta per arrivare il rinnovo di Miro Klose fino al 2016 in casa Lazio, il che allontana la pista Quagliarella, anche se la Juve continua a seguire Lulic. Allora come pedina di scambio potrebbe essere usato Isla, che prima però dev’essere riscattato dall’Udinese da parte della Juve. Addio quasi certo di Marchetti, che non ha per ora molti possibili acquirenti.

    In occasione di Udinese-Juventus di qualche giorno fa si è parlato anche di mercato. Innanzitutto del riscatto di Isla: la Juve per non pagare tanto vuole mettere in mezzo qualche giocatore in prestito o in comproprietà. Si è parlato, oltre che di Cuadrado, anche di Heurtaux e Pereyra per cui spunta l’ipotesi di doppia comproprietà com’era successo con Asamoah e Isla.

    E non si parla d’altro che della coppia del gol del Torino Cerci-Immobile. Su Cerci ci sarebbero l’Atletico Madrid e la Juventus, ma non c’è nulla di concreto. Su Immobile invece c’è la comproprietà con la Juve che impedisce ai granata una cessione. Il Borussia Dortmund lo segue da tempo, ma non ha mai cercato l’ingaggio. Si pensa ai possibili sostituti allora: il primo nome è quello di El Shaarawy, che però non accetterebbe il prestito.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Verona pensa prima a cedere e il d.s. Sogliano ieri è volato in Spagna per parlare di Iturbe con il Real Madrid, ma il prezzo non scende sotto i 16 milioni (quelli che il Porto chiede per il riscatto sono 15). A Romulo è interessato anche il PSG, che però sarebbe più interessato a rimanere in Italia.

    La Samp con molte probabilità sarà depredata dei suoi talenti in comproprietà Gabbiadini e Poli (che ha già giocato questa stagione nel Milan), compreso Fiorillo, portiere che la Juve dovrebbe mandare in prestito in Serie B. Allora per la porta si pensa ad Adriano Facchini, brasiliano classe ’86 del Vicente. Dall’altra parte di Genova, il Genoa lascerà andare Calaiò e Konaté, per i quali non ci sono soldi per il riscatto, considerando che lo Schalke 04 denuncia il mancato pagamento di una parte del cartellino di Rafinha, che arrivò in Liguria e fu subito rivenduto al Bayern; il debito ammonta a quasi 6 milioni. Qualche ricavo potrebbe arrivare da Cofie: su di lui l’Eintracht Francoforte.

    L’Atalanta riscatterà Cigarini dal Napoli, dando il via libera alla cessione di Baselli: oltre a Fiorentina e Juve c’è anche il Milan, in ottimi rapporti con l’agente del giocatore. Possibile partenza anche per Bonaventura, anche se Rebic della Fiorentina non entusiasma il d.g. Marino. Ci sono proposte dalla Francia e dall’Argentina per Maxi Moralez, tra cui Velez e Racing Avellaneda.

  • Calciomercato, le trattative di Milan, Roma e Fiorentina

    Calciomercato, le trattative di Milan, Roma e Fiorentina

    Non solo Juventus, Napoli e Inter si stanno muovendo in ottica futura di rafforzamenti per il prossimo anno. Anche il Milan sta avviando le prime trattative per il calciomercato, o quanto meno, sta gettando le basi per una rifondazione, per farlo bisogna dare priorità alle vendite: in pole position Abate Montolivo (domenica era stato contestato addirittura il fatto che fosse titolare), ma anche Rami Taarabt, che dovranno essere riscattati. Seedorf vuole dare la priorità al riscatto di Rami, ma entrambi sono fissati a 7 milioni e i rossoneri hanno bisogno di uno sconto.Farà sicuramente rientro a Milanello a fine campionato Matri che non avrebbe convinto i dirigenti Viola. Il ritorno in rossonero dell’attaccante sarebbe solo momentaneo visto che il Milan avrebbe intenzione di cederlo in via definitiva. Sembra invece tramontata definitivamente la possibilità di vedere a Milano il prossimo anno Alex, il difensore infatti è vicino a rinnovare con il PSG. Occhi degli osservatori rossoneri puntati invece sul giovane portoghese  Guedes che in Italia abbiamo avuto modo di ammirare in occasione del Torneo di Viareggio.

    La diretta avversaria della Juve per la corsa allo scudetto, seppur lodevole per l’annata fantastica che sta disputando cerca nuovi rinforzi  Roma trovandosi a duellare con molte squadre. Innanzitutto i giallorossi cercano Calhanoglu, turco classe ’95 dell’Amburgo sul quale il Chelsea sembra essere in netto vantaggio. Per un altro classe ’95, Rabiot del PSG, si è parlato di Roma e di Juve, ma i francesi difficilmente si faranno sfuggire un talento del genere. Per Iturbe invece i giallorossi sono vicini ma la notizia di un accordo col Verona è del tutto infondata, anche perché c’è la concorrenza del Real Madrid. Blancos che fanno concorrenza anche per il 19enne del San Paolo Lucas Evangelista.

    Hakan Calhanoglu
    Hakan Calhanoglu

    La Fiorentina non dovrebbe riuscire a riscattare il cartellino di Romulo: il Verona pagherà per il diritto di riscatto (circa 2,5 milioni), si assicurerà il 100% del cartellino  e lo cederà probabilmente a una big. Triangolo per Cuadrado: il cartellino è a metà tra Fiorentina e Udinese e i viola lo vogliono riscattare interamente, ma in mezzo ci si è messa la Juve. Doppio duello col Napoli per due obiettivi difensivi: Fazio e Heurtaux

    Per il Parma molto dipende da una qualificazione europea o no: in caso positivo si cercherà di tenere almeno uno tra Biabiany e Paletta. Il primo obiettivo per l’attacco è Barrientos, che con la retrocessione del  Catania partirà probabilmente, ma un’altra chanche è Quagliarella, che potrebbe arrivare per mezzo di uno scambio con PalettaSchelotto e Saponara, a metà con Inter e Milan, diventeranno 100% Parma.

     

  • Si accende il calciomercato, le trattative di Inter Juve e Napoli

    Si accende il calciomercato, le trattative di Inter Juve e Napoli

    In questo periodo del calcio tanti campioni vanno via dall’Italia e le notizie di calciomercato recenti vedono altri interessamenti di club esteri per giocatori italiani. Innanzitutto il personaggio del momento, Maurito Icardi: su di lui l’interesse dell’Atletico Madrid. Secondo alcuni è tutto vero e secondo altri i colchoneros preferirebbero  Chicharito Hernandez.

    L’Inter ha in mente due altri grandissimi nomi per l’attacco: Fernando Torres e Morata, rispettivamente al Chelsea e al Real Madrid. Sembrano due sogni, eppure qualcosa di possibile c’è. Per lo spagnolo si punta a un prestito, ma sarebbe inevitabile un abbassamento di ingaggio; per il madridista la strada è più lunga ma l’agente del giocatore Lopez ha dichiarato che “L’ Inter è un’ipotesi”. Il contratto scadrà nel 2015 e i nerazzurri potrebbero cercare un prestito con contro-riscatto al Real. Tra i tanti che l’Inter potrebbe vendere di fronte a grandi offerte ci sono Handanovic (tempo fa, prima di raggiungere l’accordo con Ter Stegen, lo aveva cercato il Barcellona, che ora ha il mercato bloccato), Guarin (seppur fresco di rinnovo) e Ricky Alvarez.

    Mauro Icardi
    Mauro Icardi

    Altra squadra di cui si parla tanto è il Napoli, che ha stretto un accordo col difensore del Genk Koulibaly. Il sogno invece si chiama Isco del Real, che difficilmente venderà o semplicemente manderà in prestito il 20enne comprato in estate dal Malaga. Per la difesa si pensa anche a Vertongen del Totthenam, a Fazio del Siviglia e a Heurtaux dell’Udinese. Behrami in partenza.

    Capitolo Juventus: in uscita da tempo i due attaccanti Vucinic Quagliarella. Per il montenegrino varie direzioni possibili, tra cui l’Inghilterra. Lo stabiese probabilmente sarà una pedina importante per qualche scambio (si parla anche di uno scambio Lulic-Quagliarella). Incerto anche il futuro di Giovinco, che ha espresso la volontà di restare, ma che dovrà rimodellare il suo ingaggio (di 2,5 mln) per rinnovare. Ma contando il riscatto di Osvaldo impossibile al 99%, qualcuno oltre a Tevez e Llorente dovrà rimanere o tornare. Tornare, sì, perché tra tutti gli attaccanti giovani che la Juve ha in prestito potrebbe fare un pensierino su qualcuno di essi. Possibile che Gabbiadini resti alla Juve e quasi sicuramente non sarà lo stesso per Berardi, che appena verrà riscattato andrà in prestito o al Werder Brema o, più probabilmente, all’Udinese.

    E anche per i bianconeri c’è un sogno: si chiama Didier Drogba: a Conte piace e il suo agente è stato visto a Torino. La proposta è di 4 milioni all’anno per due anni. Ultimamente si è tornati a parlare di Alexis Sanchez, ma il blocco del mercato del Barcellona complicherebbe il tutto. Intanto i bianconeri voleranno in Spagna per stringere un accordo con l’Osasuna che prevederà una collaborazione degli spagnoli come “club satellite” in cui mandare giovani e pescare talenti.