Autore: gpietrosanti

  • Inter a valanga, ok Lazio, ma la sorpresa è il Napoli

    Inter a valanga, ok Lazio, ma la sorpresa è il Napoli

    Il Sassuolo ha subito 15 gol in tre partite contro l’Inter, quello di oggi è il secondo 7-0 in due anni. Prima della partita c’è stato chi ha ironizzato “magari finisce 7-0…” ed è stato così. Il Sassuolo non è praticamente sceso in campo e nel secondo tempo si è ritrovato anche in 10 a causa, ancora una volta, di una follia di Berardi che dà una gomitata a Juan Jesus. Si porta a casa la palla Maurito Icardi, che segna una tripletta sotto gli occhi di Wanda Nara. Due gol, i primi, anche per Osvaldo; Kovacic dopo i 3 gol contro lo Stjarnan trova il primo gol in Serie A e nel tabellino si infila anche Guarin.

    Esultanza dopo un gol dell'Inter
    Esultanza dopo un gol dell’Inter

    Inter-Sassuolo 7-0 (3°, 30°, 53° Icardi, Kovacic 21°, Osvaldo 43°, 72°, Guarin 74°)

    TOP: Icardi 8.5 – Kovacic 8

    FLOP: Berardi 4 – Zaza 4.5

    Il momento buio del Napoli continua: prima rigore sbagliato da Higuain, poi il gol del Chievo e tante occasioni sbagliate. I gialloblu si confermano bestia nera del Napoli, l’anno scorso al San Paolo finì 1-1, oggi ancora peggio per Benitez. Il malumore dei tifosi aumenta e tutti si accaniscono contro De Laurentiis padre e De Laurentiis figlio. 3 punti in 2 partite, per ora bastano appena per essere nella metà alta della classifica.

    Napoli-Chievo 0-1 (49° Maxi Lopez)

    TOP: Bardi 8 – Maxi Lopez 6.5

    FLOP: Higuain 4.5 – Jorginho 5

    Con un comunicato, la Curva Nord della Lazio ha annunciato che tutti i tifosi torneranno all’Olimpico per incoraggiare la squadra, sebbene le contestazioni verso la società non siano finite. I biancocelesti hanno subito ringraziato i tifosi con una grande prestazione contro un impotente Cesena: apre la volée di Candreva, poi Parolo e il capitano Stefano Mauri. Partita facile e dominata dal primo all’ultimo minuto: la buona Lazio che aveva perso contro il Milan conferma la sua presenza nella la lotta quanto meno per l’Europa League.

    Lazio-Cesena 3-0 (19° Candreva, 56° Parolo, 90° Mauri)

    TOP: Candreva 7 – Parolo 7

    FLOP: Cascione 5 – De Feudis 5

    Si spartiscono la posta in palio Fiorentina e Genoa in uno 0-0 deciso in particolare dai portieri. Poche occasioni e di conseguenza poche emozioni, seppure nel finale la Fiorentina abbia sfiorato più volte il gol trovando un prontissimo Perin. Al 71° espulso l’ex Facundo Roncaglia.

    Fiorentina-Genoa 0-0

    TOP: Perin 8 – Cuadrado 7

    FLOP: Gomez 5

    Famosa per l’abbreviazione che tutte le emittenti televisive cercano di evitare, Cagliari-Atalanta finisce 1-2. Tante disattenzioni difensive della squadra di Zeman, una su tutte quella che al 3° porta Estigarribia al gol. Il 2-0 arriva grazie a Boakye, poi accorcia Cossu su rigore.

    Cagliari-Atalanta 1-2

    TOP: Sportiello 7.5 – Ibarbo 7

    FLOP: Farias 5 – Balzano 5

    Stasera, ore 20.45, ci sarà Parma-Milan, mentre lunedì allo stesso orario andrà in scena Verona-Palermo.

  • Finalmente Vale: Rossi trionfa a Misano

    Finalmente Vale: Rossi trionfa a Misano

    Per la prima volta in stagione la vittoria non va alla Honda: Valentino Rossi e la sua Yamaha trionfano nel GP di San Marino e Riviera di Rimini dedicato a Marco Simoncelli, nato e cresciuto a pochi chilometri da lì. Doppietta Yamaha, dopo Rossi c’è Jorge Lorenzo, seguito da Dani Pedrosa. Il colpo di scena principale arriva a 18 giri dal termine, quando Marc Marquez perde l’anteriore, cade e scivola giù; alla fine lo spagnolo è arrivato 15°, appena dentro la zona punti. E’ il week-end dell’Italia: Dovizioso e Iannone chiudono la top 5.

    La festa del podio di Rossi
    La festa del podio di Rossi

    Tre italiani su cinque nella top 5 e finalmente l’Inno di Mameli che risuona in una pista automobilistica: tra Moto e Formula 1, l’unico che finora aveva regalato all’Italia una vittoria era Romano Fenati in Moto3. La vittoria di Valentino e contemporaneo 15° posto di Marquez sconvolgono la classifica, ma non troppo: i due spagnoli della Honda sono primo e secondo con 289 e 215 punti, poi c’è Rossi a 214. Ritirato Petrucci, mentre quello che si può considerare l’unico pilota di casa, ovvero Alex De Angelis, arriva 14°, davanti a Marquez.

    In Moto2 ancora una volta si ripete il duello Rabat-Kallio. E’ sempre lo stesso il copione: il finlandese parte benissimo, guadagna 3-4 secondi su Rabat e poi, col passare dei giri, si fa superare senza riuscire poi a raggiungere il compagno spagnolo. Gli italiani erano chiamati a una rimonta e così è stato: Morbidelli arriva settimo e guadagna 11 posizioni, mentre Pasini arriva 14°. Sicuramente Folger non ricorderà con piacere questa gara: mentre era al 7° posto gli è arrivata una segnalazione: per aver superato troppe volte il limite di pista (track limit) avrebbe dovuto cedere una posizione, ma dietro di lui c’erano Simon e Morbidelli distanti parecchi secondi. Dopo 8 giri in cui Folger è stato costretto a rallentare, finalmente cede questa posizione, ma nel frattempo gli danno un altra penalità per non aver concesso la posizione. Per evitare la squalifica Folger è costretto a fare il ride trough e arriva 19°.

    Doppietta Honda al fotofinish in Moto3, vince Rins davanti ad Alex Marquez, si accontenta del terzo posto Jack ass Miller. Bellissime prestazioni di Enea Bastianini (5°) e Andrea Migno (8°), male Romano Fenati che arriva 11° (partiva 7°) e Niccolò Antonelli (16°).

  • Finisce l’era di Montezemolo in Ferrari, arriva Marchionne

    Finisce l’era di Montezemolo in Ferrari, arriva Marchionne

    8 mondiali piloti, 11 mondiali costruttori, 123 gran premi: questo è il palmares della Ferrari nei 23 anni di Luca Cordero di Montezemolo. La spiegazione del suo addio è un po’ la stessa che ha dato Antonio Conte dando l’addio alla Juventus: è finito un ciclo. La rossa viene da due anni in rosso, tanto per fare un gioco di parole. Un rosso non tanto economico quanto prestazionale. Il mondo Formula 1 è tecnologicamente andato avanti e la Ferrari è rimasta indietro.

    Luca Cordero di Montezemolo
    Luca Cordero di Montezemolo

    Nemmeno l’addio di Domenicali e il successivo arrivo di Mattiacci hanno portato il cavallino al successo. E col GP di Monza è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: se due piloti campioni del mondo come Raikkonen Alonso fanno insieme solo 162 punti in 13 gare, meno anche della Williams, il problema lo ha la macchina. E per una monoposto come la Ferrari di quest’anno, lenta sul rettilineo, Monza è la pista peggiore che si possa desiderare. E’ finita un era e Montezemolo lo ha capito, stamattina al cda è arrivata l’ufficialità della separazione consensuale.

    Il marchio Ferrari appartiene solo per il 10% a Piero Ferrari, tutto il restante 90% appartiene alla FIAT, il suo ammistratore delegato Sergio Marchionne prenderà in mano anche la rossa. Sono arrivati tanti saluti per Montezemolo: John Elkann ringrazia a nome di tutta la famiglia:“ha reso grande la Ferrari”. Marchionne:“Ringrazio Luca per quanto ha fatto per Ferrari, FIAT e per me. Con lui grandi successi. C’è stata qualche in comprensione, ma è per il bene della Ferrari”. Montezemolo ha ringraziato donne e uomini che hanno lavorato per la Ferrari e tutti i tifosi che l’hanno sempre sostenuta:“23 anni meravigliosi, ringrazio tutti per le memorabili vittorie”.

    Tanti di quei successi di cui parlavamo prima, sono di Michael Schumacher. Arrivano notizie confortanti ma non troppo per Schumi, che lo scorso inverno aveva avuto un incidente sugli sci. E’ tornato a casa per la riabilitazione, apre gli occhi e riconosce i parenti più stretti, ma, come dice l’agente Sabine Kehm, c’è ancora tanto lavoro e il recupero sarà lungo e difficile.

  • Zaza illumina l’Italia, Norvegia annientata

    Zaza illumina l’Italia, Norvegia annientata

    Buona anche la seconda per Antonio Conte, per la sua nazionale è il secondo 2-0 di fila, con la stessa conferma: Simone Zaza. Il classe ’91 nato a  Policoro, giocatore del Sassuolo ma in orbita Juventus, ha giocato un’altra partita eccezionale, gol, traversa, cucchiaio salvato sulla linea. Ha dimostrato di nuovo di essere pronto per giocare ad alti livelli e la coppia con Ciro Immobile, oggi a secco, continua a funzionare. Le ali corrono e crossano, Bonucci inventa, lancia e fa anche gol. L’Italia è la fotocopia della Juventus di Conte, ma con interpreti nella maggior parte dei casi diversi.

    Simone Zaza esulta dopo il gol
    Simone Zaza esulta dopo il gol

    All’Ullevaalstadion di Oslo parte subito bene la squadra del tecnico pugliese: lancio sul filo della linea di fondo per Darmian che riesce a metterla dentro in scivolata tenendola in campo, ma Zaza non riesce a intervenire. Al 16° minuto esplode il 23enne di Policoro: prova ad accentrarsi, ma è costretto ad allargarsi sulla sinistra, calcia ugualmente e trova una deviazione di Nortveit, che spiazza il portiere: gol dell’1-0. L’Italia continua a crescere e non concede nulla agli avversari, poi va a chiudere il match con Leonardo Bonucci: cross perfetto di Pasqual per la testa del centrale bianconero. Dopo il 2-0 altre due-tre occasioni per gli azzurri: ancora Zaza che sfrutta un grande velo di Immobile e si invola verso la porta: traversa. Sul tap-in successivo Florenzi si tuffa di testa, ma trova la parata di Nyland. Poi altra chance: retropassaggio sbagliato della Norvegia e Zaza vince l’1 contro 1 con l’avversario, supera il portiere con un tocco morbido ma trova la respita sulla linea di Forren. Dopo 3 minuti di recupero finisce il match, primi 3 punti per l’Italia di Conte.

    NORVEGIA: Nyland 5.5, Elabdellaoui 5.5, Forren 6, Nordtveit 5.5, Flo 5.5, Nielsen 5 (49° Elyounoussi 6), Johansen 6, Jenssen 5.5 (69° Tettey 6), Skjelbred 5.5, Daehli 5.5, King 6

    ITALIA: Buffon 6, Ranocchia 6, Bonucci 7, Astori 6.5, Darmian 6.5 (60° Pasqual 6.5), Florenzi 5.5 (86° Poli sv), De Rossi 6.5, Giaccherini 6, De Sciglio 6, Zaza 7 (75° Destro sv), Immobile 6.5

    NORVEGIA-ITALIA 0-2 (15’ Zaza, 60’ Bonucci)

    Ammoniti: Florenzi (I), Astori (I), Nordtveit (N), Forren (N).

    Nelle altre due partite del girone la Croazia ha battuto comodamente Malta, mentre la Bulgaria ha faticato sul campo dell’Azerbaigian. Di seguito sono riportate tutte le partite di oggi:

    KAZAKISTAN-LETTONIA 0-0
    AZERBAIGIAN-BULGARIA 1-2 (14° Mikanski [B], 54° Nazarov [A], 87° Hristov [B])
    REPUBBLICA CECA-OLANDA 2-1 (22° Dockal [RC], 55° De Vrij [O], 90° Pilar [RC])
    ISLANDA-TURCHIA 3-0 (18° Bodvarsson, 76° Sigurdsson, 77° Sigthorsson)
    ANDORRA-GALLES 1-2 (6° rig. Lima [A], 22°, 81° Bale [G])
    BOSNIA-CIPRO 1-2 (6° Ibisevic [B], 45°, 73° Christofi [C])
    CROAZIA-MALTA 2-0 (46° Modric, 81° Kramaric)
    NORVEGIA-ITALIA 0-2 (16° Zaza, 62° Bonucci)

  • GP d’Italia, Mercedes imprendibile anche a Monza.

    GP d’Italia, Mercedes imprendibile anche a Monza.

    Ancora una volta, anche nel GP d’Italia di Formula 1, la Ferrari delude tantissimo, mentre l’ennesimo duello stagionale tra le due frecce d’argento delle Mercedes stavolta viene vinto da Lewis Hamilton, che diminuisce di 7 punti il gap che lo separa da Rosberg, diminuito da 29 a 22 punti. Ancora una volta sorprendono sia in qualifica che in gara le Williams di Massa (3°) e Bottas (4°). Come detto, malissimo le rosse, su cui si è parlato molto nel week-end per la faccenda riguardante MontezemoloKimi Raikkonen è solo nono, ennesima bruttissima prestazione per lui quest’anno; era andato meglio ma non troppo Alonso, che si è dovuto ritirare dopo 29 giri a causa di un guasto al motore, interrompendo una serie di ben 86 gare completate senza ritiri).

    La Williams di Massa
    La Williams di Massa

    Dopo le Williams, nel GP d’Italia, si piazzano le due Red Bull, andando a completare la terza doppietta nell’ordine d’arrivo: Mercedes-Mercedes-Williams-Williams-Red Bull-Red Bull. Grande rimonta di Daniel Ricciardo, che distacca di 9 secondi il compagno di scuderia Sebastian Vettel. Settima la Force India di Perez, poi Button, Raikkonen, Magnussen (che ha ricevuto 5 secondi di penalità per una manovra pericolosa: il suo tempo infatti è di 1.01.171, sarebbe arrivato settimo). 11° Kvyat, poi Hulkenberg e Vergne. Doppiati di un giro Maldonado, Sutil, Grosejan, Kobayashi Bianchi, due giri per Gutierrez ed Ericsson. Si ritirano Alonso e Chilton.

    Parte male Hamilton che si ritrova quarto, passato dalle due Williams. Ne approfitta Rosberg, che poi però sbaglia due frenate in chicane ed è costretto a tagliarle, permettendo al compagno di squadra inglese, che intanto si era ripreso la seconda posizione, di passarlo. Molto acclamato sul podio dai suoi ex tifosi è stato Felipe Massa, che ritorna sul podio per la prima volta dopo l’addio alla Ferrari.

    Per dimostrare che i motori Mercedes sono assolutamente i migliori basta guardare la griglia di arrivo di questo GP d’Italia: tra le prime 10, 7 sono motorizzate Mercedes: oltre alle due Mercedes vere e proprie, ci sono le due Williams, la Force India di Perez e le McLaren di Button e Magnusson.

    A sei gare dal termine, la classifica è questa:

    Rosberg 238, Hamilton 216, Ricciardo 166, Bottas 122, Alonso 121, Vettel 106, Button 72, Hulkenberg 70, Massa 55, Raikkonen 41, Perez 39, Magnussen 38, Vergne 11, Grosejan 8, Kvyat 8, Bianchi 2. Sutil, Ericsson, Maldonado, Gutierrez, Chilton, Kobayashi e Lotterer a 0.

  • Buona la prima di Inzaghi, ma la Lazio spreca tanto

    Buona la prima di Inzaghi, ma la Lazio spreca tanto

    Il Milan di Inzaghi non stecca l’esordio in campionato battendo 3-1 la Lazio davanti agli occhi di Berlusconi e Fernando Torres. Le due squadre delusione dell’anno scorso oggi hanno iniziato una stagione di riscatto, ma solo i rossoneri l’hanno iniziata al meglio. Oltre al risultato, i biancocelesti hanno da recriminare moltissime occasioni fallite, tra cui un rigore nel finale. Benissimo El Shaarawy, che parte subito forte con un’accelerazione sulla sinistra: cross basso per Honda che di piatto sinistro fa passare la palla sotto le gambe di Berisha: secondo gol in Serie A per lui. Alla fine del primo tempo il risultato è di 1-0, ma a dominare è il Milan, che poi nella ripresa trova il raddoppio: cross dalla destra di Abate e zampata vincente di Muntari (54°). Al 64° calcio di rigore per i rossoneri: Menez messo giù da De Vrij (non un esordio indimenticabile per lui) e Tagliavento non ha dubbi. Dal dischetto si presenta proprio il francese, che torna al gol in Serie A. La partita sembra chiusa, ma appena tre minuti dopo (67°) accorcia la Lazio con autogol di Alex, che nel tentativo di fermare Djordjevic in scivolata trova un rimpallo sfavorevole. Allora la Lazio prende coraggio e guadagna varie occasioni da gol. Quella più grande arriva troppo tardi e viene anche sprecata: al 94° fallo di Abate e rigore. Ma Candreva tira troppo piano e Diego Lopez  para.

    L'esultanza di Honda dopo il gol, qui insieme a Zapata
    L’esultanza di Honda dopo il gol, qui insieme a Zapata

    Milan-Lazio 3-1 (7° Honda [M], 54° Muntari [M], 64° rig. Menez [M], 67° aut. Alex [L])

    Ammoniti: De Jong (M), Radu, Lulic, De Vrij (L)

    Milan: Diego Lopez 7, Alex 6, Abate 6, Bonera 6, Zapata 6.5, De Jong 6.5, Honda 6.5, Menez 6.5, Poli 6, Muntari 6.5, El Shaarawy 6.5 (subentrati: Essien 6)

    Lazio: Berisha 6, De Vrij 5.5, Radu 5.5, Basta 5.5, Lulic 6, Candreva 5.5, Parolo 5.5, Cana 5, Biglia 5, Keita 5, Klose 5 (subentrati: Mauri 6, Felipe Anderson 5.5, Djordjevic 6)

    L’altra sfida delle 18 è stata Atalanta-Verona. Partita a reti bianche e con pochissime occasioni: una per Jankovic nel primo tempo (ottimo esordio del portiere atalantino Sportiello che para), una per Juanito Gomez nella ripresa e una per Boakye nel finale.

    Atalanta-Verona 0-0

    Ammoniti: Hallfredsson, Christodoulopoulos, Ionita (V), Drame, Boakye (A)

    Atalanta: Sportiello 6.5, Zappacosta 6.5, Biava 6, Benalouane 6, Dramè 5.5, Carmona 6, Bonaventura 6, Cigarini 6, Estigarribia 6, Moralez 5.5, Denis 5 (subentrati: Bianchi 6, Boakye 6)

    Verona: Rafael 6, Marquez 6.5, Moras 6, Martic 6, Agostini 6, Hallfredsson 6, Obbadi 6, Jankovic 6, Tachtsidis 6, Toni 5.5, Juanito Gomez 5.5 (subentrati: Ionita 5.5, Christodoulopoulos 6)

     

  • Marquez batte Lorenzo a suon di carenate. Che duelli in Moto2 e Moto3!

    Marquez batte Lorenzo a suon di carenate. Che duelli in Moto2 e Moto3!

    Un pomeriggio di duelli nelle tre gare motociclistiche di Silverstone. Marc Marquez torna alla vittoria dopo il quarto posto di Brno, facendo a sportellate fino all’ultimo con Lorenzo, che si accontenta ancora una volta del secondo posto. Dietro a loro Valentino Rossi: 191esimo podio in carriera, terzo 3° posto di fila, ottavo podio in stagione.

    MotoGP: in qualifica dietro a Marquez c’era Dovizioso, ma in gara, ancora una volta, il gap si fa sentire. Dietro al terzetto del podio precedentemente citato, arriva Pedrosa, quinto Dovizioso, che può comunque essere soddisfatto della sua prova. Poi finalmente Pol Espargaro, che dopo il ritiro di Brno torna a punti.

    Valentino Rossi
    Valentino Rossi

    Settimo Bradl, ottavo Iannone, nono l’altro Espargaro, Aleix. Chiudono la zona punti Scott ReddingYonny Hernandez, Cal Crutchlow, Karel Abraham, Hiroshi Aoyama Alex De Angelis, che quadagna il primo punto dopo il suo ritorno in classe regina. Chiudono la griglia Camier, Laverty, Petrucci, Barbera, Di Meglio, Parkes e Smith. Non classificato Bautista.

    Mancano ancora 6 gare, ma il vantaggio di Marquez in classifica è grandissimo: 288 punti contro i 199 del compagno di squadra Dani Pedrosa. Terzo Rossi a -10 dallo spagnolo, poi Lorenzo (157). Quinto posto per Dovizioso a 129. Sotto i 100 punti Aleix e Pol Espargaro, rispettivamente con 92 e 88 punti. 81 per Iannone ottavo, chiudono la top ten Bradl, 74, e Smith, 65.

    Moto2: gara entusiasmante in Moto2, con un grandissimo duello tra i compagni di scuderia Rabat e Kallio, con lo spagnolo che ha piano piano guadagnato secondi, per poi rimontare il finlandese nei giri finali, con controsorpasso di Kallio e contro-controsorpasso di Rabat. Terzo Maverik Vinales, quarto il pole-man Zarco. Gli italiani si piazzano sesti con Morbidelli, noni con Pasini, molto più in basso Russo 23°, ritirato Baldassarri. Peccato per Corsi, partito terzo e travolto da Folger, che gli ha fratturato l’ulna sinistra: Simone è stato portato a Oxford ed è stato operato. Intanto il figlio di Rany Mamola, Dakota, è arrivato 30° doppiato di tre giri. Davanti a lui il cinquantenne McWilliams, wild car su una moto sperimentale e Thitipong Warokorn.

    In classifica comanda ancora Rabat, che ha allungato su Kallio: 233 a 216. Terzo Vinales (gli stessi tre in ordine della gara di oggi) con 166 punti. Quarto Aegerter che in gara si è ritirato per una caduta (123). Quinto Corsi a 100 punti pieni. Morbidelli 13° con 43 punti, De Angelis 16° ma fermo a 37 punti per il passaggio in MotoGP. 18° Pasini, 26° Baldassarri, a 0 punti Russo.

    Moto3: come succede quasi sempre in Moto3, finale al cardiopalma. Innanzitutto c’è da dire che per tutta la gara c’è stato un gruppone di 15 piloti, poi Fenati che correva tra il gruppo iniziale e il gruppo dei restanti piloti che lui stesso aveva superato rimontando dalla 22° posizione. Ultimo giro comandato da Enea Bastianini, che poi si è dovuto arrendere alle due Honda di Rins Alex Marquez, che sono arrivati sul traguardo al fotofinish: il risultato è stato la vittoria di Rins per 11 millesimi. Nel giro di rientro a fine gara curioso incidente col ceco Karel Hanika che, distraendosi, ha tamponato Bastianini che stava salutando Rins. Per fortuna il 16enne di Rimini è caduto senza farsi male.

  • MotoGp, i risultati delle qualifiche di Silverstone

    MotoGp, i risultati delle qualifiche di Silverstone

    Oggi si sono svolte le qualifiche della tappa di Silverstone di MotoGP, Moto2 Moto3.

    MotoGP: torna in testa a tutti Marc Marquez, che arriva primo nelle qualifiche davanti a un ottimo Dovizioso. Completa la prima fila Dani Pedrosa, seguito da Valentino Rossi, che migliora i risultati delle prove libere (nella FP1 di ieri era arrivato ottavo). Sesta un’altra Yamaha, quella di Jorge Lorenzo, poi Pol Espargaro, che finalmente torna davanti al fratello Aleix (che si piazza decimo). Tra i due BradlSmith Andrea Iannone. 17° Alex De Angelis, 20° Petrucci.

    Valentino Rossi in primo piano a Silverstone | Foto Twitter
    Valentino Rossi in primo piano a Silverstone | Foto Twitter

    1. Marc Marquez (Honda) 2.01.906

    2. Andrea Dovizioso (Ducati) +0.034

    3. Dani Pedrosa (Honda) +0.210

    4. Valentino Rossi (Yamaha) +0.337

    5. Jorge Lorenzo (Yamaha) +0.453

    6. Pol Espargaro (Yamaha Tech 3) +0.462

    7. Stefan Bradl (Honda LCR) +0.658

    8. Bradley Smith (Yamaha Tech 3) +0.699

    9. Andrea Iannone (Pramac Ducati) +0.820

    10. Aleix Espargaro (Forward Yamaha) +0.980

    11. Alvaro Bautista (Honda Gresini) +1.006

    12. Yonny Hernandez (Pramac Ducati) +1.006

    13. Scott Redding (Honda Gresini) +1.462

    14. Karel Abraham (AB Motoracing Honda) +1.939

    15. Cal Crutchlow (Ducati) +2.413

    16. Hiroshi Aoyama (Honda M7 Aspar) +2.444

    17. Alex De Angelis (Forward Yamaha) +2.749

    18. Leon Camier (Honda M7 Aspar) +2.829

    19. Michael Laverty (PBM) +3.826

    20. Danilo Petrucci (ART) +4.115

    21. Hector Barbera (Avintia Racing) +4.147

    22. Mike di Meglio (Avintia Racind) +5.003

    23. Broc Parkes (PBM) +5.742

    Moto2Johann Zarco ha ottenuto la pole position con un crono di 2:07.094. Prima pole stagionale per lui, alle sue spalle partirà il finlandese  Mika Kallio e Simone Corsi, in grande recupero rispetto alle FP3. Il romano si è messo dietro il leader del mondiale Esteve Rabat. Seconda fila completata da Jonas Folger Thomas Luthi, che ultimamente hanno avuto risultati molto deludenti. Terza fila per il britannico Sam Lowes (anche lui molto deludente di recente), per lo spagnolo Maverick Vinales e per il tedesco Sandro Cortese. Decimo Morbidelli, quattordicesimo Pasini. Altro brutto risultato per Baldassarri, ventitreesimo, mentre Riccardo Russo, che corre con la Suter lasciata libera da Alex de Angelis,  chiude ventisettesimo.

    Moto3: pole per Alex Rins con un crono di crono 2:13.112. In prima fila con lui partiranno  Niccolò Antonelli, e Alex Marquez. Bene anche Enea Bastianini quarto. Domani accanto a se avrà  Brad Binder e  Alexis Masbou. Ottavo Miller, diciottesimo Francesco Bagnaia, addirittura ventiduesimo Romano Fenati. Prima di lui, diciannovesimo Matteo Ferrari e Andrea Migno, ventunesimo al debutto dopo l’inizio di stagione nel CEV. 24° e 30° Tonucci e Locatelli.

     

  • Serie A, risponde la Roma: 2-0 alla Fiorentina

    Serie A, risponde la Roma: 2-0 alla Fiorentina

    La Juve chiama, la Roma risponde. Buona la prima di Manolas. Da rivedere invece Cole, troppo timido. La Fiorentina sbaglia l’approccio iniziale e non riesce a rimediare nel secondo tempo, nonostante abbia avuto due-tre palle gol. Nella media Iturbe, che non è stato decisivo. In mezzo al campo Nainggolan e De Rossi pressano alto, mentre sugli esterni spinge Torosidis. Fiorentina non in grandissima condizione: Borja Valero non riesce ad entrare in partita e Brillante è totalmente spaesato, tanto che esce già dopo 35 minuti per far posto a Ilicic, che ha preso anche una traversa su punizione nel secondo tempo.

    L'esultanza della Roma dopo il gol di Nainggolan, foto da Facebook / Il Pallonaro
    L’esultanza della Roma dopo il gol di Nainggolan, foto da Facebook / Il Pallonaro

    Il gol arriva al 28’ quando Nainggolan riconquista una palla vagante a centrocampo, assist in area per Gervinho che controlla bene ma si fa respingere il tiro da Neto. Sulla ribattuta, però, arriva  il belga, gran destro e rete. In avvio di ripresa Fiorentina più concentrata e attenta, aggressiva in mezzo al campo e pericolosa in attacco. Al 17′ della ripresa, dopo la traversa di Ilicic, De Sanctis compie un grandissimo intervento parando un tiro ravvicinato di Babacar. Poi i cambi. Dentro  Joaquin e Aquilani per i viola, mentre Garcia inserisce Keita e Florenzi. Spazio anche per l’ex Ljajic, che non si mette in gran luce. In contropiede, al 93′, la firma finale la mette Gervinho.

    Roma-Fiorentina 2-0 (28′ Nainggolan, 90+3′ Gervinho)

    Ammoniti: Cole, Astori, Torosidis, Totti (R), Rodriguez, Savic, M. Alonso (F)

    Nel post gara ha parlato De Rossi:

    “Era da tanto tempo che non giocavamo all’Olimpico ed è stato giusto salutare i tifosi a fine gara. Un pizzico di calo alla fine penso sia normale perché sono le prime partite. La Fiorentina, poi, è una delle squadre più propositive e nessuno riuscirà a non concedere nulla a loro. Morgan è stato bravissimo. Siamo all’inizio, noi partiamo per dare fastidio ala Juve. Ma occhio anche a Milan, Napoli, Inter, Lazio e Fiorentina, che se la giocheranno fino in fondo. Sono rimasto molto colpito dall’incontro che abbiamo avuto e sono entusiasta del nuovo corso. Bisogna lavorare come abbiamo sempre fatto, mettendosi a disposizione”.

  • Allegri non sbaglia la “prima”. Coman stupisce tutti

    Allegri non sbaglia la “prima”. Coman stupisce tutti

    Oggi è iniziata la Serie A con Chievo-Juventus. Partita dominata ma sprecata dai bianconeri: si è visto dal primo minuto (precisamente dopo 37 secondi) che la Juve non è cambiata, ha la stessa grinta dell’anno scorso. Un paio di palle gol e la Juventus passa in vantaggio già dopo 6 minuti: cross dalla bandierina di Tevez, colpo di testa di Caceres e palla in rete (anche se in realtà la palla l’ha mandata in porta Biraghi con la schiena).

    Kingsley Coman in azione, foto da Facebook / Il Pallonaro
    Kingsley Coman in azione, foto da Facebook / Il Pallonaro

    Poi continua il dominio della Juve per altri 84 minuti, ovvero per tutta la partita: i risultati sono 2 traverse, 1 palo, varie occasioni sbagliate sotto porta e soprattutto un Kingsley Coman favoloso: tantissime occasioni create e tanta classe per il 18enne prelevato dal PSG quest’estate. Molto bene anche Pogba Lichtsteiner, sempre libero sulla destra e pronto a scattare e crossare. Il  Chievo non ha potuto far molto, ma ha avuto una grandissima palla gol nel secondo tempo con Maxi Lopez, che ha trovato una risposta eccezionale di Buffon. Le statistiche dicono tutto: possesso palla 26 a 74 (%), tiri 7 a 21 ma solo 2 a 3 in porta. Le statistiche si possono tradurre così: Juve troppo sprecona ma che sa costruire tutte le azioni che vuole.  Chievo-Juventus 0-1 (6′ aut. Biraghi) Ammoniti: Vidal (J), Mangani, Dainelli (C) per gioco scorretto Espulsi: all. Corini (C) per aver colpito il pallone ancora in campo Chievo:  Bardi 5.5, Frey 6.5, Dainelli 6, Cesar 6, Biraghi 5, Izco 5, Mangani 5 (dal 46′ Paloschi 6), Hetemaj 5.5, Schelotto 5 (dal 69′ Cofie 5.5), Birsa 5.5, Maxi Lopez 5.  All. Corini 5 Juventus: Buffon 7, Caceres 6.5, Bonucci 6, Ogbonna 6.5, Lichtsteiner 7, Vidal 6.5 (dall’85’ Pereyra SV), Marchisio 6, Pogba 6.5, Asamoah 6, Coman 7 (dal 68′ Llorente 6), Tevez 6.5  All. Allegri 7 Arbitro Russo: 6

    Migliore in campo: Coman             Peggiore in campo: Biraghi

    Il prossimo impegno dei gialloblu sarà contro un altra big, il Napoli, al San Paolo (l’anno scorso finì 1-1 con gol di Sardo). La Juventus invece farà il suo esordio stagionale allo Juventus Stadium contro l’Udinese di Stramaccioni (precedenti degli ultimi tre anni: 2-1, 4-0, 1-0).