Autore: francescof

  • Calabria, calciatore dilettante minaccia arbitro su Facebook

    Calabria, calciatore dilettante minaccia arbitro su Facebook

    In tempi in cui la tecnologia viene associata al calcio in termini di moviola in campo o occhio di falco per evitare il ripetersi di gol fantasma, c’è chi preferisce utilizzarla in maniera diverse e meno costruttiva. E’ successo in Calabria dove Francesco Pelle, giocatore dell’Asd Bovalinese, squadra ora militante nel torneo di Promozione dopo la retrocessione maturata nella passata stagione agonistica, ha minacciato l’arbitro Federico Longo della sezione di Paola con quattro messaggi inviati attraverso il social network Facebook. Missive dal tono intimidatorio arrivate dopo la sconfitta della Bovalinese in casa del Roccella per 2-1 nella quale Pelle si rese protagonista, come riportò sul proprio comunicato numero 120 la Lnd Calabria, di violenze nei confronti di un calciatore e di un dirigente avversario, quest’ultimo colpito con uno schiaffo.

    Una follia che gli valse sei turni di stop da parte del giudice sportivo, ma il peggio ancora doveva venire. Pelle infatti il giorno dopo la gara cercò e trovò il profilo Facebook dell’arbitro Longo e allo stesso, come si legge dal comunicato numero 76 della Commissione Disciplinare Territoriale calabrese, inviò un primo messaggio con su scritto “vedi che se mi squalifichi prendi pure quelli che non ha preso tuo fratello te lo giuro”. Due giorni dopo, quando ormai le decisioni del giudice sportivo erano stare rese note dagli organi di stampa e dunque la squalifica per sei giornate causata dal supplemento di referto redatto dall’arbitro in seguito agli atti di violenza del giocatore bovalinese all’indirizzo del dirigente avversario, arriva il secondo sfogo di Pelle all’indirizzo del direttore di gara. “Sei un figlio di puttana ma quando ti prendo te lo giuro su mia madre che ti ammazzo di botte a Fascetti (assistente arbitrale nei campionati dilettantistici calabresi tuttora in attività, ndr) l’abbiamo preso e tu farai la stessa fine”.

    Minacce sempre più pesanti dunque ma la rabbia di Pelle non si placa tanto che lo stesso continua ad inveire contro Longo, ora arbitro in Serie D, senza evidentemente ottenere risposte. Il 21 marzo, a quattro giorni dalla gara, Pelle invia il terzo messaggio. “I maiali non rispondono alle offese ma non dormire sonni tranquilli prima o poi ti rivedrò e poi sono cazzi tuoi”. Frasi pesantissime che il giorno dopo, allorquando l’Aia comunica le designazioni per il giorno seguente e a Longo viene assegnato il big match di Prima Categoria tra Virtus Villese e Nuova Deliese, vengono seguite da un quarto e ultimo messaggio: “ci vediamo a Villa pezzo di merda”. Chiaro dunque il messaggio di Pelle il quale lascia intendere che il sabato 23 si farà trovare a Villa San Giovanni per incontrare l’arbitro.

    Facebook
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    Nel frattempo però Longo denuncia tutto inviando il materiale alla Lnd Calabria che a sua volta gira tutto alla Procura Federale che apre un fascicolo e decide di ascoltare lo stesso Pelle. Lo stesso conferma in toto quanto riportato dall’arbitro  spiegando di aver inviato i messaggi in un momento di grande sconforto dopo il ko di Roccella Jonica che spinse la sua Bovalinese verso la retrocessione, manifestando il suo pentimento e scusandosi con l’arbitro. Ammissione che gli è valsa un cospicuo sconto di pena visto che ha ricevuto due mesi di squalifica mentre la società, per responsabilità oggettiva, è stata costretta a pagare un’ammenda di 200 euro. Insomma, in tempi in cui ad alti livelli si litiga sull’introduzione o meno della tecnologia nel mondo del calcio c’è chi, nei campionati minori, la usa in maniera assolutamente impropria. Ma non si tratta del primo caso in Italia: in Molise infatti un calciatore due anni fa venne squalificato per due turni in circostanze simili.

  • Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Qualificazione e primo posto. Una Juve pressoché perfetta sbanca Donetsk e chiude in testa il proprio girone mantenendo l’imbattibilità nella competizione, cosa riuscita in questo primo turno solo a Malaga, Schalke e Borussia Dortmund. E pensare che dopo i tre pareggi del girone di andata, specie quello di Copenaghen contro il Nordsjaelland, il profumo di Europa League era fortissimo. Come fortissimo era l’odore di biscotto contro gli ucraini. Nulla di tutto ciò invece ed una Juve accorta in difesa e rapida nell’offendere piazza il colpaccio contro una squadra che vinceva da sedici turni consecutivi a casa rendendo cosi nulla la goleada del Chelsea nell’altro match.

    Un successo meritato come detto, giunto su un autogol viziato da un fuorigioco di Lichtsteiner, ma se di errori arbitrali bisogna parlare sono stati diversi gli episodi andati contro la Juve, in particolare un calcio di rigore non assegnato dall’arbitro per un fallo di mano di Fernandinho. Alessio e Conte non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato alla vigilia. In difesa torna Chiellini, in avanti c’è Giovinco accanto a Vucinic. Comincia meglio la squadra di Lucescu che seppur qualificata mira a chiudere al primo posto il girone. La Juve soffre nei primissimi minuti ma poi con grande personalità esce allo scoperto e comincia a macinare gioco. Di occasioni da rete, specie nei primi 45’ se ne vedono pochi. I bianconeri reclamano, a ragione, un rigore per un fallo di mano di Fernandinho su punizione di Pirlo ma l’arbitro lascia correre. L’asse Vucinic-Giovinco intanto funziona e anche bene, e da una loro combinazione nasce la palla gol più ghiotta del primo tempo ma la Formica Atomica dal limite e con lo specchio della porta completamente libero, se si eccettua il portiere Pyatov, apre troppo il tiro spedendo a lato. Intanto Chiellini fa tremare tutti richiamando l’attenzione della panchina per un fastidio al polpaccio: Caceres si alza per riscaldarsi ma la cosa, dopo l’intervallo, rientrerà.

    La ripresa comincia esattamente come era iniziato il primo tempo, ovvero con uno Shakhtar subito pimpante che si fa vivo con un tiro di Alex Teixeira a seguito di una respinta corta di Buffon. Palla fuori. Più ghiotta la chance capitata a Pirlo che dal limite dell’area colpisce il palo. Ma la Juve è viva e poco dopo trova anche il gol: Lichtsteiner riceve palla sulla destra e mette in mezzo un pallone che Kucher devia verso la propria porta nel tentativo di fermare Giovinco. Gli ucraini voglio il pari ma cosi facendo lasciano praterie ai bianconeri. Vucinic supera anche il portiere avversario ma sbaglia tutto. I padroni di casa di occasioni non ne creato se si eccettua un auto palo colpito da Asamoah. La Juve fa festa: quegli ottavi che sembravano una chimera ora sono realtà.

    La Juventus festeggia gli ottavi
    La Juventus festeggia gli ottavi © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Shakhtar Donetsk-Juventus:
    Fernandinho 6,5: Tra i brasiliani forse è quello che ha di meno la testa alle vacanze ma rischia tanto nel primo tempo quando colpisce la palla con le mani nella propria area.
    Willian 6: Più volte cerca di accelerare ma la retroguardia bianconera, stavolta, lo controlla abbastanza bene.
    Eduardo 5: Prova abulica la sua, tanto che raccatta anche un’ammonizione inutile.
    Chiellini 7: Prestazione maiuscola per lui che soffre anche un po’ di un risentimento al polpaccio ma porta la gara al termine. Peccato per quella ammonizione presa nel finale che non gli consentirà di giocare l’andata degli ottavi poiché diffidato.
    Pogba 6: Alterna cose buone ad errori che specie in quel punto del campo non si dovrebbero fare. Ma la gara gli è servita per fare esperienza.
    Giovinco 7: E’ una delle cause principali dell’autogol che ha portato i bianconeri al successo. Sempre pimpante nel primo tempo ha avuto una chance non sfruttata a dovere. Ma la sua prova va ben oltre la sufficienza.

    Il tabellino di Shakhtar Donetsk-Juventus
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov 6; Srna 6,5, Kucher 5,5, Rakytskyy 6, Rat 6; Fernandinho 6,5, Stepanenko 5,5; Alex Teixeira 5 (20′ st Ilsinho 6), Mkhitaryan 5,5, Willian 6; Eduardo 5 (1′ st Devic 6). In panchina: Kanibolotsky, Kryvtsov, Kobin, Gai, Douglas Costa. Allenatore: Lucescu 5,5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7, Vidal 6,5, Pirlo 6, Pogba 6, Asamoah 6; Giovinco 7 (47′ st Giaccherini sv), Vucinic 6,5 (43′ st Matri sv). In panchina: Storari, Caceres, Padoin, Marrone, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7

    Le immagini video di Shakhtar Donetsk-Juventus
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  • Juventus a Donetsk per la notte della verità

    Juventus a Donetsk per la notte della verità

    Dentro o fuori. Champions League o Europa League. Tutto in una gara. Tutto in una notte. La Juventus si gioca una buona fetta di stagione nell’ultima gara del girone eliminatorio in casa dello Shakhtar Donetsk. Alla squadra di Conte, il quale per l’ultima volta seguirà la sua Juventus dalla tribuna visto che la squalifica si sta per concludere, basterà un pari contro i già qualificati ucraini. La “ics” sembra essere il risultato più probabile anche a guardare le quote dei bookmakers ma guai a parlare di biscotto. Alla vigilia infatti sia Lucescu che la formazione bianconera hanno respinto con forza questa ipotesi, ma è chiaro che ci saranno differenti motivazioni.

    Per i padroni di casa l’unica plausibile sembra essere quella della conquista del primo posto, anche se negli ultimi giorni si era parlato di un massimo impegno al fine di raggiungere il successo per favorire cosi una possibile qualificazione del Chelsea il cui patron Abramovich è socio in affari con il main sponsor dello Shakhtar. Pure invenzioni o fondo di verità? Anche qui i dubbi restano, ma l’unica cosa certa è che i tanti brasiliani presenti nella formazione di Donetsk sono con la testa alle vacanze considerando che dopo il match voleranno in Sudamerica per un mese di ferie. Dal canto suo la Juve sa di poter giocare per due risultati su tre ma di non potersi permettere di perdere visto che nell’altro match il Chelsea farà un sol boccone del Nordsjaelland.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini al rientro © Valerio Pennicino/Getty Images

    Praticamente come l’ultima volta in un girone di qualificazione dei bianconeri in Champions. In quell’occasione contro il Bayern Monaco finì male, malissimo. Storie diverse, anni diverse, squadre diverse. L’unica certezza è che gli ucraini hanno vinto le ultime sedici gare disputate in casa. Roba da rabbrividire, altro che il freddo dell’est. Passando alle due squadre Conte deve rinunciare oltre che sullo squalificato Marchisio anche su Lucio e Bendtner, rimasti a Torino a causa di problemi fisici. Risolti i problemi che riguardavano Chiellini e Bonucci: entrambi saranno della contesa. Sicuro l’inserimento di Pogba da titolare accanto al rientrante Vidal mentre Lichtsteiner e Isla sembrano in lizza per un posto sulla corsia di destra. Favorito lo svizzero anche perché la sciagurata prova del cileno contro il Milan è ancora un ricordo vivo nella mente del tecnico bianconero. Sulla sinistra invece rientra da titolare.

    In avanti solito dubbio riguardo al partner di Vucinic: Giovinco è comunque favorito su Matri e Quagliarella. Dall’altro lato nessun turnover per Lucescu che deve rinunciare al solo Luiz Adriano, protagonista del mancato fair play nella gara di Copenaghen.Ma in avanti ci sarà il temibile quartetto composto da Alex Texeira, Mkhiataryan, Willian ed Eduardo.

    Le probabili formazioni di Shakhtar Donetsk-Juventus:

    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Rakytskyy, Rat; Hubschmann, Fernandinho; Alex Texeira, Mkhiataryan, Willian; Eduardo. In panchina: Kanibolotsky, Shevchuk, Stepanenko, Ilsinho, Kobin, Gai, Devic. Allenatore: Lucescu

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic, Giovinco. In panchina: Storari, Marrone, De Ceglie, Giaccherini, Isla, Quagliarella, Matri. Allenatore: Alessio

  • Serie B, Comi salva la Reggina nel derby con il Crotone

    Serie B, Comi salva la Reggina nel derby con il Crotone

    Termina in parità, tanto per cambiare, il derby di Calabria Reggina-Crotone. Un 1-1 che è diventato consuetudinario e che permette ad entrambe di fare un passo in avanti nella corsa alla salvezza. Un gol per tempo con i pitagorici che passano avanti dopo poco più di un quarto d’ora con De Giorgio e che subiscono il pareggio nella parte finale della gara grazie ad un calcio di rigore siglato dal solito Comi. Un match che ha divertito i circa 4000 presenti che hanno applaudito a fine gara i calciatori per quanto fatto vedere in campo. Per ciò che concerne i due undici iniziali l’unica sorpresa arriva tra le fila del Crotone con Drago che preferisce Pettinari a Calil.

    Comincia molto meglio il team rossoblu tanto che la Reggina sembra avere grosse difficoltà a trovare la porta avversaria. E passa appena un quarto d’ora che De Giorgio, dalla distanza, trova lo spiraglio sotto l’incrocio dei pali che fulmina Baiocco e porta avanti i suoi. Gabionetta spreca il raddoppio di rimessa e la Reggina sembra trovare grosse difficoltà nel creare pericoli. Dionigi perde in chiusura anche Adejo il quale viene rilevato da Bergamelli. Nella ripresa è un’altra Reggina, più grintosa e propositiva. Sarno fornisce un grande assist a Rizzato ma il tiro dell’esterno amaranto viene parato in tuffo da Caglioni. Rizzo rileva Melara e Dionigi schiera i suoi con un 4-2-3-1. Ad un quarto d’ora dalla fine Ceravolo viene steso in area da Matute. Per l’arbitro Irrati è calcio di rigore e dal dischetto Comi non sbaglia.

    Il rigore segnato da Comi
    Il rigore segnato da Comi © Maurizio Lagana/Getty Images

    A questo punto la Reggina, sulle ali dell’entusiasmo, cerca di conquistare l’intera posta in palio e Armellino avrebbe anche la palla del successo ma a tu per tu con Caglioni calcia addosso allo stesso. L’ultima chance della partita è di marca crotonese ma allo scadere è il palo esterno a fermare il tiro di Eramo. Un tempo per parte e pareggio sostanzialmente giusto.

    Le immagini video di Reggina-Crotone
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  • Serie B, punti salvezza in palio nel derby Reggina-Crotone

    Serie B, punti salvezza in palio nel derby Reggina-Crotone

    Sarà il derby di Calabria a concludere la diciassettesima giornata di Serie B. Reggina e Crotone si affronteranno all’Oreste Granillo a caccia di punti pesanti in chiave salvezza. Un’annata cominciata in maniera tutt’altro che positiva dalle due compagini che si ritrovano in una insolita situazione di difficoltà se si considerano le ultime belle stagioni vissute da entrambe. Per quanto riguarda la sfida il tecnico di casa Dionigi perde nella rifinitura Hetemaj, il cui posto verrà preso con ogni probabilità da Rizzo. Al posto di Ely invece dovrebbe agire Freddi mentre sempre nel reparto arretrato Lucioni dovrebbe essere riconfermato dopo il gol di Verona che è valso alla Reggina il salto agli ottavi di finale di Coppa Italia da disputare a San Siro contro il Milan.

    Davanti al portiere Baiocco, nel 3-4-1-2 voluto da Dionigi, spazio ad Adejo, Freddi e Lucioni centrali. In mezzo al campo Armellino e Rizzo con Melara e Barillà esterni. In attacco Comi e Ceravolo supportati da Sarno. Dall’altro lato Drago recupera l’influenza Mazzotta e non ha alcun problema inerente a squalifiche o infortuni. Nel 4-3-3 davanti a Caglioni difesa che dunque sarà composta da Vinetot e Abruzzese come centrali, con Matute e Mazzotta laterali. In mezzo al campo Eramo, Masiello e Galardo formeranno il trio chiamato a fare da scudo alla difesa e da innesco per il pericoloso tridente composto dai talentuosi Gabionetta, Calil e De Giorgio. Prevista una buona affluenza di pubblico vista la portata della sfida e l’offerta sull’acquisto dei biglietti promossa dalla società amaranto nonostante il vento freddo che soffia sullo Stretto sin dal pomeriggio di ieri.

    Davide Dionigi
    Davide Dionigi © Marco Luzzani/Getty Images

    Le probabili formazioni di Reggina-Crotone:
    REGGINA (3-4-1-2): Baiocco; Adejo, Freddi, Lucioni; Melara, Armellino, Rizzo, Barillà; Sarno; Comi, Ceravolo. Allenatore: Dionigi.
    CROTONE (4-3-3): Caglioni; Matute, Vinetot, Abruzzese, Mazzotta; Eramo, Maiello, Galardo; Gabionetta, Calil, De Giorgio. Allenatore: Drago.

     

  • Lega Pro, Lecce travolto a Salò. La Salernitana completa la rimonta

    Lega Pro, Lecce travolto a Salò. La Salernitana completa la rimonta

    Il Lecce sconfitto 4-0 a Salò e la Salernitana che dopo una lunga rincorsa aggancia la vetta. Sono questi i temi principali della quattordicesima giornata di Lega Pro che come al solito regala grandi emozioni e tanti gol. A parte i giallorossi pugliesi, da soli in vetta alla classifica del proprio girone, negli altri raggruppamenti è vera e propria bagarre per il primato.

    PRIMA DIVISIONE A
    Miracoli… a Salò! E non solo per il clamoroso tonfo del Lecce, sconfitto 4-0, ma anche per il nome di colui il quale ha dato il via al successo della Feralpì contro i giallorossi mettendo a segno una bella doppietta che unitamente alle reti di Malgrati e Montella ha chiuso il cerchio di una sfida a senso unico. Se il Lecce frena il Carpi però non ne approfitta: solo uno striminzito 0-0 a Cuneo e chance di avvicinarsi sprecata. A valanga invece il Trapani che ne rifila quattro al San Marino mentre si annullano nello scontro diretto Virtus Entella e Sut Tirol che pareggiano 1-1. Al gol ospite di Furlan risponde Rosso allo scadere. Non decolla nemmeno il Pavia, bloccato sullo 0-0 dall’Albinoleffe mentre Lumezzane e Como si annullano a vicenda con i padroni di casa che centrano l’1-1 a tempo quasi scaduto. Benissimo la Cremonese che ne rifila cinque al Tritium mentre la Reggiana supera di misura il Portogruaro. Ha riposato il Treviso.

    PRIMA DIVISIONE B
    Pareggio all’ultimo minuto per il Pisa che impatta 2-2 a Viareggio grazie ad un gol di Gatto. Il punto conquistato nel derby toscano permette ai nerazzurri di mantenere in solitaria la vetta della classifica (in attesa dell’impegno di questa sera del Frosinone a Benevento) e tenere a distanza il Latina, bloccato sul pari ad Avellino. Risale prepotentemente il Gubbio che grazie a Guerri e Galabinov si impone di misura sulla Nocerina. Bene anche il Prato, che grazie a Di Sabato batte di misura il Barletta. L’Andria strappa un buon punto a Pagani pareggiando 2-2 mentre il Perugia non va oltre lo 0-0 a Sorrento. Pareggia all’ultimo minuto la Carrarese in casa contro il Catanzaro (2-2).

    SECONDA DIVISIONE A
    Fuori una. Rimangono Pro Patria e Savona in testa al girone A di Seconda Divisione. Il Castiglione infatti impatta 0-0 sul campo del Rimini e deve lasciare la vetta nelle mani delle due rivali. Vince nel finale di gara la Pro Patria che grazie a Falomi espugna il terreno del Bellaria Igea. Soffre solo negli ultimi 10’ il Savona che batte 2-1 in campo avverso il Bassano grazie alle reti di Virdis e Romero. Colpaccio dell’Alessandria che grazie ad un gol di Fanucchi ad inizio gara ha la meglio sul Venezia mentre è esagerato il Renate che ne fa sette alla Giacomense. In evidenza Zanetti, autore di una tripletta e Brighenti a segno due volte. Non si risparmia nemmeno il Forli che in poco più di mezz’ora liquida la pratica Casale, battuto a domicilio 3-0. Di misura invece il Mantova sul Milazzo (rigore di Bersi) e il Monza sul Santarcangelo (Gasbarroni). Si impone 2-0 invece la Valle d’Aosta sul Fano.

    SECONDA DIVISIONE B
    La rincorsa è completa. Dopo una lunga scalata alla Vettel, cominciata dall’ultima posizione, la Salernitana centra le vetta della classifica. Un risultato, in compartecipazione con Aprilia e Pontedera, che appare formidabile in considerazione di quello che era stato il pessimo avvio dei campani. Il successo al 93’ contro il Poggibonsi grazie ad un rigore messo a segno da Mancini lancia i granata accanto all’Aprilia, che si fa raggiungere nel finale a Melfi e al Pontedera, bloccato sul nulla di fatto ad Aversa. E le capoliste potevano essere addirittura quattro se il Martina non fosse crollato in casa contro l’Arzanese, uscita vittoriosa con il punteggio di 3-1. Bene L’Aquila che con Agnello e Rapisarda stende in campo avverso il Gavorrano ma vince anche il Chieti che nel finale con Gandelli batte il Borgo a Buggiano. Gaeta regala il successo al Foligno sul campo del Fondi mentre Giacinti decide il derby di Calabria tra la Vigor Lamezia e l’Hinterreggio vinto appunto dalla formazione bianco verde. Un punto a testa tra Teramo e Campobasso (1-1).

  • Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Il derby è ancora bianconero. Marchisio e Giovinco affondano il Torino

    Dopo due gare interne senza vittorie la Juventus torna a “violare” il proprio stadio e lo fa in una delle sfide più sentite dai propri tifosi, ovvero il derby contro il Torino. Un successo netto in favore dei bianconeri, rimasti per quasi un’ora in superiorità numerica e che per un tempo non erano riusciti a sbloccare il punteggio fallendo anche un calcio di rigore. Nella ripresa però Marchisio (doppietta) e Giovinco, due talenti nativi proprio di Torino e cresciuti nel vivaio bianconero, sbloccano la gara chiusa poi sul 3-0 permettendo di allungare, sebbene momentaneamente, su Napoli, Inter e Fiorentina.

    Per il Torino si allunga la striscia di derby consecutivi senza vittorie, ma la differenza di valori tra le due compagini è stata davvero grande. Unica nota stonata della serata uno striscione apparso in uno dei settori riservati ai padroni di casa che richiamava, in maniera ironica, la strage di Superga. Episodio questo che costerà non solo a livello di immagine ma anche pecuniario alla formazione bianconera che appena una settimana prima si era indignata per il pessimo gesto dei tifosi del Milan che avevano esposto uno striscione irriverente verso Pessotto. Tornando alla gara è poca storia con i bianconeri a fare il match e i granata chiusi in difesa. Il tutto nonostante il cambio di modulo di Conte che sorprende tutti schierando i suoi con il 4-3-3, rinunciando a Chiellini ed inserendo Lichtsteiner e De Ceglie come esterni bassi di difesa mentre in avanti Vucinic e Giovinco scalzano tutti gli altri.

    In avvio il predominio territoriale bianconero è piuttosto marcato, ma si fatica a concludere, con il Torino che invece sta bello rintanato sfiorando anche il vantaggio con Giaccherini che però apre troppo un bel diagonale da distanza ravvicinata. Pogba, complice un pasticcio di Gillet, potrebbe trovare anche la via del gol ma Rocchi lo ferma tra lo stupore generale per un fallo che non ha fatto. Troppo evidente invece quello che di li a poco commette Glik su Giaccherini in mezzo al campo: rosso diretto per il giocatore ospite e Juve in superiorità dal 36’. Una manciata di minuti dopo Basha, già ammonito, ferma irregolarmente Pogba in piena area di rigore. Rocchi grazia il granata ma concede il penalty che Pirlo, manco fosse Salas, calcia dritto dritto in tribuna.

    L'esultanza di Claudio Marchisio
    L’esultanza di Claudio Marchisio © Valerio Pennicino/Getty Images

    Ad inizio ripresa però Alessio prova ad alzare ancora di più il baricentro mettendo in avanti i centimetri di Bendtner al posto di Giaccherini. La Juve cinge d’assedio il Torino puntano continuamente su cross dal fondo. Ed è su uno di questi, ad opera di Giovinco, che la Juve passa con un colpo di testa di Marchisio. Solo accademia a questo punto per i bianconeri che prima con Giovinco di destro e poi con un sinistro di Marchisio chiudono i conti, in entrambi i casi su assist di Vucinic, senza considerare alcuni interventi risolutori di Gillet che evitano il peggio. Torino ancora una volta si tinge di bianconero: d’altronde il granata da queste parti non si vede da quasi 17 anni.

    Le pagelle di Juventus-Torino
    Marchisio 8: Il protagonista assoluto del match e non solo per i due gol, per giunta decisivi, ma per come trascini la squadra in un match che lui, torinese, probabilmente sente più degli altri.
    Pogba 7: Calcia, appena ne ha l’occasione. Si inserisce, appena può, e conquista anche un calcio di rigore. Ancora una prova di alto profilo per lui che sostituisce alla grande Vidal.
    Giovinco 7,5: Come Marchisio anche lui è di Torino e probabilmente questa vittoria assume un contorno particolare, anche perché è condita da un assist e da un gol. Stavolta probabilmente il suo zampino è più decisivo.
    Glik 4: Un folle. Un’entrataccia su Giaccherini che a lui costa l’espulsione ma al Torino un derby che sino a quel momento aveva gestito rischiando poco.
    Basha 4,5: Meriterebbe il secondo giallo, e dunque il rosso, sul fallo da rigore. Ma l’arbitro lo grazia. Al di là di questo episodio è assolutamente fuori gara.
    Santana 6: Corre e si propone parecchio. In un Torino abulico in fase offensiva si fa notare per volontà.

    Il tabellino di Juventus-Torino
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Bonucci 6, Barzagli 6, De Ceglie 6 (16′ st Asamoah 6); Pogba 7, Pirlo 6,5, Marchisio 8; Giaccherini 6 (1′ st Bendtner 5,5), Vucinic 6,5, Giovinco 7,5 (34′ st Matri sv). In panchina: Storari, Marrone, Lucio, Chiellini, Isla, Padoin, Pepe, Vidal, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 5,5, Glik 4, Ogbonna 5,5, D’Ambrosio 5,5; Basha 4,5, Gazzi 6; Cerci 5,5 (34′ st Sansone sv), Bianchi 5 (18′ st Stevanovic 5,5), Meggiorini 5,5 (40′ pt Di Cesare 5,5), Santana 6. In panchina: L. Gomis, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini video di Juventus-Torino
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  • Serie B, frena il Sassuolo e il Livorno si avvicina. Verona ko a Brescia

    Serie B, frena il Sassuolo e il Livorno si avvicina. Verona ko a Brescia

    La giornata del Livorno. La formazione di Nicola passa facilmente nel derby con il fanalino di coda Grosseto e si porta a meno uno dalla vetta della Serie B, allungando anche sul terzo posto visto che il Verona cade a Brescia. Le Rondinelle, dal canto loro, salgono al quarto posto in classifica insieme al Varese, che si impone di misura sulla Ternana, e al Padova frenato a sorpresa in casa dall’Ascoli. Trionfa in pieno recupero il Modena sul Novara mentre la Juve Stabia balbetta ancora, stavolta contro il Cittadella. Pari con tanti gol (2-2) tra Empoli e Spezia mentre tra Lanciano e Cesena viene fuori un pirotecnico 3-3. Di misura la Pro Vercelli sul Vicenza. Domani c’è Reggina-Crotone.

    BARI-SASSUOLO 3-3
    Un pareggio che più spettacolare non si può. Finisce con un bel 3-3 il confronto tra il Bari e la capolista Sassuolo, due delle migliori squadre di questo torneo se si considera la penalizzazione subita dai pugliesi in estate. La formazione di casa, avanti due volte, si fa sempre raggiungere da una squadra, quella neroverde, che dimostra ancora una volta di meritare quel primo posto che custodisce ininterrottamente da inizio stagione. Il match si sblocca dopo 19’ quando Missiroli capitalizza al meglio una corta respinta di Lamanna su tiro di Boakye. Bellomo fa le prove del gol che arriva poco dopo la mezz’ora con Polenta che con un bel destro fulmina Pomini. Il Bari, non sazio, centra addirittura il sorpasso al 35’ con Galano. Ma la gara viaggia su ritmi altissimi tanto che il Sassuolo riequilibra subito il match: Catellani supera Ristovski e non sbaglia davanti al portiere avversario. Prima della fine del tempo solo il pelo nega a Bellomo l’eurogol direttamente da calcio d’angolo. Nella ripresa comincia decisamente meglio il Bari che si riporta in vantaggio al quarto d’ora ancora con Galamo che su assist di Bellomo non sbaglia. Ma come al solito la reazione del Sassuolo è immediata e al 24’ Terranova di testa fa 3-3. Nel finale poi Pavoletti manca il gol vittoria per gli emiliani, ma sarebbe stato troppo per un Bari che ha giocato sugli stessi livelli della capolista.

    BRESCIA-VERONA 2-0
    Forse con ancora in testa la vittoria di Palermo in Coppa Italia, il Verona cade malamente a Brescia staccandosi dalle prime due in classifica, Sassuolo e Livorno, distanti ora rispettivamente sette e sei punti. Un successo pesante invece per il Brescia, quarto in classifica e che dunque ha l’obbligo di continuare a far sognare i propri tifosi. In avvio la gara è piacevole, con Cacia e Caracciolo che si fanno vivi sui rispettivi fronti d’attacco. Al 36’ però lo stesso Cacia avrebbe la prima vera palla gol della partita su assist di Fatic ma spreca incredibilmente. Non sbaglia invece in pieno recuperò Daprelà che su calcio d’angolo deposita in rete. Ad inizio ripresa botta e risposta su calci piazzati tra le due parti: Grossi chiama Arcari al grande intervento mentre Scaglia incoccia la traversa. Le due squadre restano in dieci per via dei rossi a Jorginho e Caracciolo, il Verona spreca il possibile pareggio con Bojinov e Scaglia, di rimessa, sigla il definitivo 2-0.

     

    Esultanza del Livorno
    Esultanza del Livorno © Maurizio Lagana/Getty Images

    RISULTATI E MARCATORI DICIASSETTESIMA GIORNATA DI SERIE B

    BARI-SASSUOLO 3-3
    18′ Missiroli (S), 33′ Polenta (B), 35′ Galano (B), 36′ Catellani (S), 61′ Galano (B), 68′ Terranova (S)
    BRESCIA- VERONA 2-0
    45′ Daprelà, 92′ Scaglia
    EMPOLI-SPEZIA 2-2
    25′ Sansovini (S), 36′ Saponara (E), 41′ Sansovini (S), 70′ Tavano (E)
    JUVE STABIA-CITTADELLA 1-1
    4′ Pellizzer (C), 21′ Caserta (J)
    LIVORNO-GROSSETO 4-0
    26′ Paulinho, 50′ Siligardi, 82′ Meola, 85′ Belinghieri
    MODENA-NOVARA 1-0
    94′ Ardemagni
    PADOVA-ASCOLI 1-1
    82′ Soncin (A), 92′ Raimondi (P)
    VARESE-TERNANA 1-0
    54′ Ebagua
    VIRTUS LANCIANO-CESENA 3-3
    5′ e 22′ Succi (C), 38′ Fofana (V), 45′ Succi (V), 51′ rig. Falcone (V), 91′ Falcinelli (V)
    PRO VERCELLI-VICENZA 2-1
    15′ Scavone (P), 35′ Tiribocchi rig. (P), 47′ Giandonato (V)
    REGGINA-CROTONE domani, ore 20:45

    CLASSIFICA
    Sassuolo 39; Livorno 38; Verona 32; Brescia; Padova e Varese 26; Modena e Juve Stabia 25; Cittadella ed Empoli 22; Spezia 21; Bari 19; Ternana ed Ascoli 18; Crotone e Vicenza 17; Cesena 16; Reggina, Pro Vercelli e Lanciano 14; Novara 10; Grosseto 8.

  • Juventus-Torino formazioni: Chiellini out Conte torna al 4-3-3

    Juventus-Torino formazioni: Chiellini out Conte torna al 4-3-3

    A tre anni di distanza torna il derby della Mole. Juventus-Torino, questa sera, si sfideranno in una delle stracittadine più storiche d’Italia. La permanenza dei granata in Serie B per diverse stagioni non aveva permesso la disputa di questa sfida negli ultimi anni, e per la prima volta le due compagini si affronteranno, tra andata e ritorno, in stadi diversi. Stasera toccherà allo Juventus Stadium accendere i riflettori e ospitare una gara come al solito sentitissima nel capoluogo piemontese. Nonostante tutto però Conte, alla sua ultima gara da squalificato in campionato, farà un po’ di turnover risparmiando Vidal e Asamoah in vista del decisivo incontro di mercoledi contro lo Shakhtar Donetsk che potrebbe valere l’accesso agli ottavi di finale di Champions League.

    Al loro posto pronti Pogba, Giaccherini e Matri. In difesa, dove non ci saranno Chiellini e Caceres, si torna a 4 con l’ingresso di De Ceglie. Torna titolare anche Lichtsteiner, con Isla che siederà in panchina dopo la sciagurata prova di San Siro. Dall’altro lato Ventura recupera Basha ma dovrà rinunciare a Bakic. Per il resto dovrebbe essere confermata la solita formazione con Ogbonna regolarmente in difesa e con un solo dubbio in attacco: chi giocherà tra Sansone e Meggiorini accanto a Bianchi? Il rebus probabilmente verrà sciolto appena prima del match anche se Meggiorini sembra l’indiziato numero uno ad ottenere una maglia da titolare. Previsto, ovviamente, il tutto esaurito.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini © Valerio Pennicino/Getty Images

    Le probabili formazioni di Juventus-Torino:
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie; Pogba, Pirlo, Marchisio; Giaccherini, Vucinic, Giovinco. In panchina: Storari, Marrone, Isla, Asamoah, Padoin, Lucio, Pepe, Vidal, Bendtner, Matri, Quagliarella. Allenatore: Alessio
    TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Meggiorini, Santana. In panchina: L. Gomis, Di Cesare, Rodriguez, Agostini, Masiello, Stevanovic, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna, Sansone. Allenatore: Ventura

  • Serie B, turno agevole per il Livorno. Per il Sassuolo l’insidia Bari

    Serie B, turno agevole per il Livorno. Per il Sassuolo l’insidia Bari

    Tutto pronto per la diciassettesima giornata del campionato di Serie B. Si giocherà quasi per intero di sabato con un solo posticipo in programma lunedì sera. Per la capolista Sassuolo c’è la trasferta al San Nicola di Bari. Un incontro tutt’altro che semplice per gli emiliani anche se c’è da tenere in considerazione che i pugliesi sono calati rispetto all’inizio di stagione ma restano sempre un osso duro per tutti visto che sono a caccia di punti salvezza a causa della pesante penalizzazione sul fardello ormai dalla scorsa estate. Ovviamente molto interessato a questa sfida è il Livorno, impegnato a sua volta nel derby tutto toscano contro il Grosseto, fanalino di coda della cadetteria.

    La formazione di Nicola infatti sogna in grande ma per farlo oltre a vincere il proprio match dovrà anche sperare in un passo falso altrui. Dopo il colpaccio in Coppa Italia sul campo del Palermo è tempo di campionato per il Verona. Un’altra trasferta, stavolta a Brescia, contro una formazione che deve fare risultato per non staccarsi dal treno play off. Gli scaligeri in campionato sono reduci dalla sospensione del match contro il Cittadella con il risultato comunque a loro sfavore. Incontro sulla carta alla portata per il Padova, in netta ascesa nelle ultime settimane, chiamato ad affrontare l’Ascoli. Alla formazione di Pea dunque non sono consentiti passi falsi. Dopo lo splendido successo di Castellamare di Stabia l’Empoli vuole continuare nel proprio momento d’oro ma per farlo dovrà avere la meglio sull’imprevedibile Spezia.

    Il Livorno
    Il Livorno © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Incontro non facile dunque per i toscani che però sono carichi a mille dopo la vittoria in terra campana. I liguri invece sono alla ricerca di quella continuità che sino al momento sembra una chimera. Il doppio ko tra campionato e coppa, sempre contro formazioni toscane, non ha certo frenato la voglia della Juve Stabia che riceverà un Cittadella sino al momento non troppo entusiasmante fuori casa. Sempre in chiave play off il Varese riceve una Ternana che rispetto ad un mese fa sembra essere in calo ma che sicuramente darà filo da torcere ai lombardi. Modena in casa contro un Novara a caccia di punti dopo l’arrivo di Aglietti.

    Una sfida sulla carta tutta a favore dei Canarini, ma i piemontesi non possono permettersi passi falsi perché la classifica rischia di farsi preoccupante. Vera e propria sfida salvezza a Lanciano dove i padroni di casa ospitano il Cesena. Due squadre assetate di punti dunque, il che potrebbe rendere la sfida ancora più interessante. Alle 18 altro match  in ottica salvezza, ossia quello tra Pro Vercelli e Vicenza. Lunedì la chiusura del programma con il derby di Calabria tra Reggina e Crotone che si giocherà al Granillo. Un confronto delicato vista la classifica di entrambe ma sempre emozionante tra due squadre che hanno, in questa stagione, un comune obiettivo che è quello della salvezza. Gli amaranto di Dionigi tra l’altro sono galvanizzati dall’impresa compiuta in Coppa Italia sul campo del Chievo Verona e che gli è valso l’ottavo di finale contro il Milan.