Autore: francescof

  • Torino, preso Meggiorini. Ebagua in partenza?

    Torino, preso Meggiorini. Ebagua in partenza?

    Grande colpo di mercato per il Torino di Urbano Cairo. La capolista della Serie B infatti ha annunciato e presentato il ventiseienne attaccante Riccardo Meggiorini, arrivato in compartecipazione dal Genoa ma che aveva disputato la prima parte di stagione nel Novara con all’attivo tredici presenze ed un gol.

    Riccardo Meggiorini | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Un acquisto a cui tuttavia potrebbe corrispondere una partenza nel reparto avanzato, e in cima alla lista sembra esserci Giulio Ebagua, sul quale pare ci sia proprio una sua ex squadra, il Varese, pronta ad uno scambio con l’esterno Carrozza. In alternativa potrebbe esserci la partenza di Rolando Bianchi, ma quest’ultima sembra comunque un’eventualità più remota rispetto a quella concernente Ebagua. Presentato dal direttore sportivo Gianluca Petrachi, l’ex attaccante del Novara, che ha scelto la maglia numero 69, è apparso felice della scelta fatta, come dimostrano anche le sue prime impressioni, pubblicate anche dal sito ufficiale della società granata.

    «Venire al Torino in Serie B non è sicuramente un declassamento – afferma – L’obiettivo è quello di ritornare immediatamente nella massima serie, che è quella che compete a questa società. Il Toro mi può dare moltissimo; ho necessità di ritrovare il feeling con il gol, anche se so che non sarà semplice perché affronteremo squadre chiuse e molto agguerrite. Ho grande voglia di far bene e spero di contribuire nel riportare in alto questa squadra. Il mister lo conosco bene e con lui ho fatto molto bene a Bari, ma non è stata una singola persona a convincermi, ma l’intero progetto. Dall’esterno mi sono fatto l’idea di un campionato difficile, ma il primo posto attuale del Toro credo sia meritato. Io sono un attaccante che lavora molto per la squadra. Il fatto che la mia avventura riparta da Cittadella è una situazione particolare, non me l’aspettavo. Non sono un tipo che fa grandi promesse; al primo posto c’è sempre la squadra e a me piace lavorare per essa. Le mie specialità sono quelle di attaccare gli spazi e di cercare il tiro da fuori area. Dei ragazzi in rosa conosco già Parisi e Iori. Il significato del 69? Sono appassionato di moto e grande amico di Hayden, con lui ci vediamo ogni anno».

    In uscita, oltre Ebagua, ci sarebbero anche Gasbarroni e Pagano. Smentito invece un interessamento per Semioli. Da non escludere invece la pista che porta a Koman della Sampdoria.

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  • Pescara Verona 3-1, Immobile stende l’Hellas

    Pescara Verona 3-1, Immobile stende l’Hellas

    Uno stadio intero in festa. Merito dello spumeggiante Pescara di Zdenek Zeman che si aggiudica l’atteso posticipo della prima di ritorno di Serie B battendo per 3-1 l’insidioso ma rimaneggiato Hellas Verona. Una vittoria che consente agli abruzzesi di mettere la freccia e superare proprio i gialloblù piazzandosi al terzo posto in classifica, giusto ad una manciata di punti dal Torino e dal Sassuolo.
    Decisivo, tanto per cambiare, Immobile: il bomber scuola Juventus ha messo a segno le due reti che hanno fatto pendere l’ago della bilancia dal lato dei padroni di casa dopo il botta e risposta nel primo tempo targato Kone e Ferrari. Per il Verona dunque finisce qua la lunga striscia positiva che in campionato durava esattamente da tre mesi e che aveva portato a centrare otto vittorie nelle ultime otto partite.

    Ciro Immobile | © Claudio Villa/Getty Images

    La gara. Nel Pescara non ci sono sorprese: Zeman schiera l’undici che era stato ipotizzato alla vigilia mandando in tribuna l’ultimo arrivato Nielsen. Mandorlini, falcidiato dalle assenze, su tutte quelle di Halfredsson e Gomez. Dal primo minuto in campo a sorpresa Doninelli e Lepiller, mentre per Berrettoni c’è solo la panchina.
    In avvio molto meglio il Pescara che reclama un rigore per un fallo su Sansovini, ma Cervellera lascia proseguire. Di lì a poco però c’è il vantaggio della squadra di Zeman: è il 12’ quando Kone lascia partire un tiro che, complice una deviazione di un giocatore ospite, supera Rafael e si insacca in rete. Gli abruzzesi non si fermano e poco dopo il portiere veronese si riscatta con una bella parata su un tiro di Insigne. Kone e Immobile sono dei pericoli costanti per la porta di un Verona che non ha la brillantezza dimostrata negli ultimi mesi. Ma se si trova in quella posizione di classifica qualcosa vuole anche dire. E lo dimostra al 38’ quando su un’azione di rimessa Russo serve Ferrari il quale davanti al portiere non sbaglia. Si va così al riposo sull1-1.

    Nella ripresa il Pescara anziché abbattersi entra molto determinato. E tempo 4’ trova il gol del vantaggio: su assist proveniente dalla fascia sinistra è Immobile a depositare in rete. I veronesi accusano il colpo tanto da subire, pochi minuti dopo, il gol del 3-1, sempre ad opera del bomber di proprietà della Juventus che in contropiede non perdona. A questo punto si vede un Verona più offensivo specie dopo gli ingressi di Berrettoni e D’Alessandro. Ed è il primo a farsi subito pericoloso con un colpo di testa ben parato da Anania. Sansovini e Insigne per poco non calano il poker mentre Mandorlini tenta l’ultima, disperata, mossa, inserendo anche Pichlmann. Ma di occasioni da rete non se ne vedono. E l’Adriatico è in festa.

  • Pescara Verona, probabili formazioni. Mandorlini senza Halfredsson

    Pescara Verona, probabili formazioni. Mandorlini senza Halfredsson

    Si preannuncia un posticipo spettacolare questa sera in Serie B. Pescara ed Hellas Verona, probabilmente le due squadre più spettacolari di questo torneo, una di fronte all’altra. E si parla già di tutto esaurito allo stadio “Adriatico” di Pescara per un match che catalizzerà l’attenzione di numerosi spettatori davanti alla tv.

    Andrea Mandorlini | © Dino Panato/Getty Images

    Gli abruzzesi di Zdenek Zeman giocano per il sorpasso ai danni dello stesso Verona in modo da portarsi al terzo posto e proprio ad un tiro di schioppo dal duo Torino-Sassuolo. Dall’altra parte gli uomini di Andrea Mandorlini puntano a conquistare l’intera posta in palio per scavalcare il Sassuolo e risistemarsi nella piazza d’onore. Un match dove la posta in palio è molto alta dunque, con due formazioni che mirano a cominciare nel migliore dei modi il proprio girone di ritorno dopo un’andata comunque soddisfacente e che è andata ben oltre le attese della vigilia. Ad arbitrarlo sarà il signor Cervellera della sezione di Taranto.

    Passando alle due formazioni Zeman in difesa dovrebbe dare spazio nuovamente a Romagnoli con Zanon e Capuano accanto a lui mentre in mezzo al campo, nel suo 4-3-3 si affiderà al collaudato trio formato da Verratti, Kone e Cascione. Confermatissimo invece il tridente formato da Immobile, Sansovini ed Insigne che sin qui ha fatto sognare i tifosi del Pescara e ha regalato tantissimo spettacolo in giro per l’Italia.

    Dall’altra parte Mandorlini non ha problemi di abbondanza, anzi. Oltre allo squalificato Maietta infatti il tecnico gialloblù deve rinunciare ai vari Gomez Taleb, Esposito, Cangi e alla stella Halfredsson. L’islandese infatti è stato colpito dall’influenza e non sarà della gara. In porta confermato Rafael mentre in difesa dovrebbero agire Scaglia e Abbate sulle corsie laterali con Mareco e Ceccarelli in mezzo. A centrocampo Tachsidis con Russo e Galli mentre Jorginho dovrebbe agire appena dietro al tandem composto da Ferrari e Berrettoni. Bocciati dunque, almeno inizalmente Bjelanovic e Pichlmann.

  • Catania Roma, vince la pioggia. Match sospeso sull’1-1

    Catania Roma, vince la pioggia. Match sospeso sull’1-1

    Tra Catania e Roma vince… la pioggia! Termina con 25’ di anticipo infatti l’attesa gara del “Massimino”. Tutto ciò a causa di un vero e proprio diluvio abbattutosi sulla città etnea che ha trasformato il terreno di gioco in un campo da pallanuoto. Alla fine l’arbitro Tagliavento ha optato per la conclusione anticipata del match che verrà ripreso dal minuto 65’ dal punteggio sin lì maturato sul campo, ossia l’1-1.

    Catania Roma | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Da decidere ancora la data, ma sono due le ipotesi: l’8 febbraio se la Roma non dovesse passare il turno di Coppa Italia contro la Juventus, viceversa il 15 febbraio. Una decisione condivisa un po’ da tutti, considerando che specie nella riprese le due squadre hanno trovato numerose difficoltà per via della tanta acqua caduta sul manto erboso. In Italia, in questa stagione, è la seconda volta, tra Serie A e Serie B, che un match viene sospeso e che dunque riprenderà da dov’era stato interrotto. E’ accaduto a dicembre in Padova-Torino, ma il motivo allora fu un blackout. E’ la terza volta invece che gli acquazzoni fermano la Serie A. Nei mesi scorsi infatti furono rinviate, ma diverse ore prima dell’inizio del match, Genoa-Inter e Napoli-Juventus.

    Ma torniamo alla partita, o almeno alla parte che si è giocata della stessa. Luis Enrique in attacco sceglie Bojan spedendo Borini, almeno inizialmente, in panchina. In campo anche Taddei e Simplicio al posto di Heinze e Gago. Montella invece rispetta quelle che sono le attese della vigilia lasciando fuori Maxi Lopez. Il primo tempo è risultato gradevole, con numero occasioni da rete. Locali che non soffrono più di tanto per via della pioggia, ospiti che invece annaspano. Il Catania spreca molto, specie a causa dell’imprecisione dei propri attaccanti. Ed è un difensore a sbloccare il punteggio: al 24’ infatti sugli sviluppi di una punizione ben calciata da Lodi è Legrottaglie a saltare più in alto di tutti ed infilare così Stekelenburg. Ma la gioia siciliana dura il giro di un amen: sul fronte opposto infatti De Rossi impatta bene il pallone di testa su punizione di Totti ed ecco l’1-1. Sino alla fine del tempo il Catania crea e spreca tanto con Barrientos e Bergessio ma non riesce a riportarsi in vantaggio. Nella ripresa il terreno diventa praticamente un campo da pallanuoto, e gli unici cenni di cronaca sono gli ingressi di Gago e Borini per De Rossi e Totti. Poi tutti negli spogliatoi.

  • Catania Roma, probabili formazioni. Borini favorito su Bojan

    Catania Roma, probabili formazioni. Borini favorito su Bojan

    La Roma per continuare il suo magic moment, il Catania per riscattarsi dopo il passo falso di Bologna e riprenderà quota in classifica. Sono questi i temi principali dell’unico anticipo in programma quest’oggi in Serie A. Un incontro tutto particolare per l’allenatore degli etnei Vincenzo Montella, prima bomber e poi allenatore dei giallorossi, il quale sfiderà così la sua ex squadra, lasciato non senza strascichi polemici.

    Fabio Borini | © Paolo Bruno/Getty Images

    Luis Enrique si aspetta dai suoi l’ennesima grande prova. Vuole insomma una Roma aggressiva e sempre in grado di tenere in mano il pallino del gioco. Ma dovrà farlo senza alcune pedine importanti, leggasi Burdisso, Cassetti e Osvaldo, tutti ai box causa infortunio. Nonostante tutto l’allenatore spagnolo proporrà un 4-3-1-2 che prevede, davanti a Stekelenburg, una difesa formata da Rosi e Taddei sugli esterni, Heinze e il recuperato Juan in mezzo. In mezzo al campo il trio comandato da De Rossi, sempre al centro delle voci riguardo al contratto in scadenza a giugno e non ancora rinnovato, Gago e Pjanic. In attacco certi del posto il capitano Totti e Lamela, mentre accanto a loro dovrebbe esserci Borini, autore di un gol e di un’ottima prestazione mercoledì nel match di Coppa Italia contro la Fiorentina. L’ex attaccante del Swansea sembra dunque essere in vantaggio su Bojan.

    Dall’altra parte Montella deve fare a meno di ben quattro giocatori. Si tratta degli squalificati Biagianti e Marchese e degli infortunati Lanzafame e Capuano. Il trainer etneo tuttavia schierare un 4-3-3 con Campagnolo tra i pali, Potenza e Alvarez esterni, Legrottaglie e Spolli al centro del reparto arretrato. In mezzo al campo Lodi, Almiron e Izco, il quale sembra essere in vantaggio su Delvecchio. In avanti il tridente, salvo sorprese, sarà formato da Barrientos, Bergessio e Gomez. Per sorprese intendiamo Maxi Lopez, destinato alla panchina in attesa di novità sul fronte mercato.

  • Sansone affonda la Nocerina. Sassuolo, una notte in vetta

    Sansone affonda la Nocerina. Sassuolo, una notte in vetta

    Comincia male l’avventura di Campilongo sulla panchina della Nocerina. La squadra campana infatti cade in casa contro il Sassuolo, capolista per una notte in attese che le altre squadre scendano in campo nel pomeriggio di sabato. Decisivo, ancora una volta, Sansone, autentico trascinatore dei neroverdi in questa stagione.

    Gianluca Sansone | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Campilongo si affida al tridente formato da Farias, Bolzan e Plasmati. Dall’altra parte Pea stravolge il proprio Sassuolo non dando così punti di riferimento al nuovo tecnico campano. In avanti c’è la coppia Missiroli-Bruno, mentre finiscono in panchina Sansone, Boakye e uno degli ultimi arrivati, Troianiello.

    Ospiti che partono più determinati ma è la Nocerina ad avere la prima palla gol dopo 17’: sugli sviluppi di un corner Di Maio colpisce di testa ma sulla linea Magnanelli salva. Sassuolo che reagisce e al 24’ ecco che Valeri ci prova su assist di Bruno ma la palla lambisce il palo. Gli ospiti continuano a macinare gioco ed occasioni, e dopo due buone chance capitate a Bruno ecco che in chiusura ci prova di testa Missiroli, ma Concetti sventa il pericolo con una grande parata.

    Nella ripresa le due compagini non riescono a ripetere il bello spettacolo lasciato intravedere nella prima parte di gara. Il Sassuolo ci prova di più ma senza la giusta precisione sotto porta. I due tecnici provano anche a variare il reparto offensivo: tra gli emiliani Boakye rileva Bruno mentre dall’altra parte Castaldo subentra a Plasmati. Pea però capisce che può fare propria l’intera posta in palio e getta così nella mischia il talentuoso Sansone. E mossa non poteva rivelarsi più azzeccata visto che ad un quarto d’ora dalla fine grazie ad uno splendido calcio di punizione lo stesso Sansone supera Concetti. De Franco rileva Rea tra i locali i cui tentativi negli istanti finali non hanno gli esiti sperati. Al San Francesco infatti gioisce solo il Sassuolo. La Nocerina addirittura rischia di trovarsi tra qualche ora all’ultimo posto in classifica.

  • Palermo Napoli 1-3, le pagelle. Eurogol di Cavani

    Palermo Napoli 1-3, le pagelle. Eurogol di Cavani

    Palermo che non ha convinto per nulla, soprattutto in difesa. L’unico a salvarsi sembra essere Miccoli, autore del gol della bandiera in pieno recupero. Dall’altra parte voti alti per tutti, in particolare per i tre davanti andati tutti a segno. Le pagelle di Palermo Napoli.

    Napoli | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Pagelle Palermo

    Benussi 5 Sulle marcature napoletane appare disattento. Una serata non da incorniciare
    Munoz 5 Non si esprime sui suoi livelli e il resto della difesa perde un punto di riferimento.
    Silvestre 5,5 Ci mette l’impegno, ma questo ragazzo sembra aver subito un’involuzione rispetto a quando era a Catania
    Cetto 5 Ancora una volta un oggetto misterioso l’ex giocatore del Tolosa.
    Balzaretti 5 Malissimo in fase di copertura, cerca di farsi perdonare con qualche rapida folata ma non incide.
    Della Rocca 5 Evanescente. Mutti lo toglie dopo appena un tempo, e questo cambio spiega in pieno la prestazione del centrocampista rosanero.
    Migliaccio 6 Tra i pochissimi a salvarsi nel Palermo. Ci mette tanta buona volontà trovando anche il gol dell’1-1 a fine primo tempo. L’arbitro però glielo annulla per fuorigioco
    Barreto 5 Partita completamente da dimenticare. Praticamente non ne azzecca una
    Vazquez 5,5 Lascia intravedere qualche buona giocata e avrebbe la possibilità di andare subito in gol su assist di Budan ma spreca.
    Budan 6 Un altro tra coloro che riesce a salvarsi in una serata nel complesso deludente.
    Miccoli 6,5 Indipendentemente dal gol sul finire di gara si danna l’anima per tutti i 90’.
    Acquah 5 Gioca solo il secondo tempo ma non riesce a dare la scossa che serviva alla squadra
    Alvarez 5 Non riesce ad incidere sul match.

    Pagelle Napoli

    De Sanctis 6,5 Viene impegnato poche volte e da grande giocatore qual è risponde sempre presente.
    Campagnaro 6,5 Come spesso gli riesce, giganteggia nel proprio reparto arretrato.
    Cannavaro 6,5 Da buon capitano infonde tranquillità al resto della ciurma.
    Aronica 6,5 Giocava nella sua città ma non si è fatto tradire dall’emozione.
    Inler 7 Dà tanto ordine in mezzo al campo, fornendo anche un assist decisivo. Come al solito prezioso
    Gargano 7 Ottima prova la sua. E regala anche un assist a Pandev.
    Maggio 6 Prova sufficiente per Superbike. Non fa gli straordinari, ma può comunque bastare.
    Dossena 6,5 In dubbio sino all’ultimo, ripaga Mazzarri con una gara molto generosa.
    Hamsik 7 Sigla il gol che chiude l’incontro, ma come al solito si sobbarca una mole di lavoro enorme.
    Cavani 7,5 Lo applaude anche il suo ex pubblico. Realizza un grandissimo gol ma non solo, aiuta i compagni nella manovra offensiva più volte.
    Pandev 7 Nell’occasione non fa rimpiangere Lavezzi. Fa un gol, colpisce un palo. Davvero una bella gara la sua.

    HIGHLIGHTS PALERMO NAPOLI 1-3

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  • Napoli show a Palermo, applausi per Cavani

    Napoli show a Palermo, applausi per Cavani

    Il Napoli di Walter Mazzarri comincia il 2012 da dove aveva finito il 2011, ovvero da una convincente vittoria. A farne le spese stavolta è stato il Palermo di Bortolo Mutti, al secondo scivolone interno consecutivo dopo ben sei vittorie di fila. Il 3-1 finale in favore degli Azzurri non ammette discussioni, con i rosanero che devono inchinarsi tra le mura amiche ai campani dopo ben 43 anni dall’ultima volta.

    Edinson Cavani | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nonostante l’assenza di Lavezzi il tridente partenopeo ha funzionato alla meraviglia trovando la via del gol al gran completo. E se su Cavani ed Hamsik non vi erano dubbi, Pandev si è confermato su alti livelli di rendimento. E con l’arrivo di Vargas, il quale esordirà in Coppa con la nuova settimana, questo reparto offensivo fa ancora più paura. Male invece il Palermo, incappato in una serata in difesa dove ha concesso sin troppo agli avversari. L’acuto di Miccoli nel finale serve solo a rendere meno pesante la sconfitta.

    La gara. Mutti deve fare a meno di diversi elementi, Ilicic, squalificato, su tutti. Subito in campo il neo acquisto Vazquez, davanti alla coppia Miccoli-Budan. In panchina invece Pinilla, desiderio di numerose squadre in questo mercato di riparazione. Mazzarri invece deve rinunciare al solo Lavezzi, infortunato. Al suo posto c’è Pandev. Dossena invece vince il ballottaggio con Zuniga, in tribuna l’ultimo arrivato Vargas.

    Partono meglio i rosanero con un bel diagonale di Budan che chiama in causa De Sanctis. Replica poco dopo Gargano, autore di un’ottima prova, ma Benussi non si fa sorprendere. Si mette in moto anche Dossena che serve Cavani il cui tiro termina alto. Palermo che però non sta a guardare e va vicino al gol prima con Miccoli e al minuto 24 con l’ultimo arrivato Vazquez. Il suo tocco sotto però è da dimenticare. Al 26’ ecco che ci prova Gargano con un gran tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Il match viaggia su buoni ritmi e con rapidi capovolgimenti di fronte. Alla mezz’ora protagonista Miccoli: l’attaccante rosanero raccoglie un assist di Balzaretti ma di testa sbaglia tutto. Gol fallito, gol subito: al 34’ infatti Gargano sulla destra serve in mezzo Pandev che in girata fulmina Benussi. Prima della fine altri due brividi: uno lo regala Pandev che calcia a lato, l’altro Migliaccio che insacca ma l’arbitro annulla per fuorigioco.

    Ad inizio ripresa il Palermo si presenta in campo con due novita: Acquah e Alvarez subentrano a Della Rocca e Vazquez. Ma è il Napoli ad impressionare di più, tanto che Pandev si fa subito vivo ma Benussi blocca. Al 8’ il gol che di fatto stronca le velleità siciliane: Cavani con una bella conclusione a girare sul palo opposto supera Benussi raccogliendo anche gli applausi dei suoi ex tifosi. E lui non esulta. Palermo stordito e Pandev al 12’ potrebbe fare 3-0, ma il palo gli nega questa gioia. Passano appena 3’ però ed ecco che la rete la gonfia Hamsik: liberato da Inler in area di rigore, lo slovacco scarta il portiere avversario e da posizione defilata non sbaglia. E a questo punto la partita ha veramente poco da dire. Mazzarri lascia spazio a Dzemaili, Zuniga e Chavez che subentrano a Gargano, Hamsik e Pandev, dall’altra parte Mehmeti viene schierato al posto di Budan. In pieno recupero Miccoli, di testa, supera De Sanctis per il gol della bandiera. Ma la festa, a fine gara, è tutta napoletana.

  • Reggina, esonerato Breda. Al suo posto Gregucci

    Reggina, esonerato Breda. Al suo posto Gregucci

    Roberto Breda non è più l’allenatore della Reggina. A comunicarlo pochi minuti fa sul proprio sito ufficiale è stata la società amaranto che ha sollevato dall’incarico il giovane trainer dopo il pareggio, tutt’altro che esaltante, ottenuto venerdì pomeriggio a Vicenza contro una squadra alla portata dei calabresi. Al suo posto è stato chiamato Angelo Gregucci, 47 anni, lo scorso anno alla guida del Sassuolo e nei giorni scorsi finito nel mirino della Nocerina dopo l’esonero di Auteri.

    Roberto Breda | © Marco Luzzani/Getty Images

    Una notizia che era nell’aria da stamattina e che si è concretizzata in serata con una brevissima nota apparsa sul portale amaranto. Il tutto dopo un confronto di ben tre ore tra il presidente amaranto Lillo Foti e il direttore sportivo Simone Giacchetta. Quest’ultimo, che sembrava essere in discussione insieme all’ormai ex allenatore amaranto, è stato invece riconfermato al proprio posto.

    Da parecchio tempo ormai Breda era nel mirino della tifoseria, complice alcune scelte tecniche abbastanza discutibili ma anche per via del gioco che spesso è mancato negli amaranto. I 31 punti e il momentaneo sesto posto che vale i playoff non sono bastati a Breda dunque, anche perché l’organico a disposizione sembra valere qualcosina in più rispetto all’attuale posizione di classifica. Adesso toccherà a Gregucci prendere in mano una squadra che, nonostante la partenza di Missiroli, rimane competitiva. E chissà che nel corso di questa sessione di mercato non arrivino altri elementi in grado di rafforzare ulteriormente l’organico, a fronte anche di altre partenze, inevitabili, visto l’organico al momento composto da ben ventisei elementi. E il primo impegno del neo tecnico amaranto non sarà facile: sabato prossimo infatti si andrà a fare visita al Modena, formazione a caccia di punti salvezza. Ci sarà il classico scossone che si verifica quasi ogni volta che c’è il cambio della guida tecnica? Staremo a vedere.

  • Palermo Napoli, probabili formazioni. Mutti lancia Vazquez

    Palermo Napoli, probabili formazioni. Mutti lancia Vazquez

    Palermo alla prima casalinga con Mutti sulla panchina, Napoli che con l’inizio del nuovo anno mira a risalire una classifica sin qui tutt’altro che esaltante. Sono questi i temi principali del posticipo in programma questa sera al Renzo Barbera. Una gara tra due squadre che più volte hanno regalato grande spettacolo, e che si spera possono confermarsi anche in questa occasione.

    Franco Vazquez | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Rosanero che sin qui in casa hanno fatto cose eccezionali, vincendo ben sei gare su sette, ma l’unico ko è arrivato nell’ultima apparizione dinanzi al proprio pubblico contro il Cesena. Bortolo Mutti si trova in una situazione di emergenza con un alto numero di indisponibili che comprende Zahavi, Hernandez e Pinilla oltre allo squalificato Ilicic. Migliaccio ritornerà invece in mezzo al campo con Cetto e Silvestre in difesa. In avanti invece ben tre punte con Miccoli affiancato da Budan e dal nuovo acquisto Vazquez. Partirà dalla panchina, invece, Mehmeti.

    Napoli che nell’ultimo turno prima della sosta aveva vinto per 6-1 strapazzando il Genoa. L’occasione è ghiotta: con i tre punti infatti si potrebbe accorciare sulla Lazio ed avvicinarsi ai posti che contano. Mazzarri dovrebbe confermare lo stesso undici che a dicembre travolse il Grifone con l’unica variante rappresentata da Dossena al posto di Zuniga. Con Lavezzi ancora infortunato, in avanti ci sarà l’atteso ex Cavani supportato da Hamsik e da Pandev. Nella lista dei convocati figurava anche Vargas ma sarà in tribuna unitamente al rientrante Britos. Entrambi scenderanno in campo solo in Coppa Italia la settimana prossima contro il Cesena.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO NAPOLI

    PALERMO (4-3-1-2): Benussi; Munoz, Silvestre, Cetto, Balzaretti; Della Rocca, Migliaccio, Barreto; Vazquez; Budan, Miccoli. In panchina: Tzorvas, Mantovani, Acquah, Bacinovic, Bertolo, E. Alvarez, Mehmeti. Allenatore: Mutti

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Pandev; Cavani. In panchina: Rosati, Fernandez, Grava, Zuniga, Donadel, Dzemaili, Mascara. Allenatore: Mazzarri