Autore: francescof

  • Crotone, esonerato Menichini. Promosso il vice Drago

    Crotone, esonerato Menichini. Promosso il vice Drago

    Leonardo Menichini non è più l’allenatore del Crotone. Fatale al tecnico il ko casalingo di sabato scorso contro il Varese. L’esonero, già nell’aria subito dopo il triplice fischio finale della sfida giocata all’Ezio Scida, è giunta nel primo pomeriggio di oggi tramite uno scarno comunicato nel quale si evidenziava l’interruzione del rapporto con il 58enne ex trainer del Lumezzane. Al suo posto la società pitagorica ha deciso di promuovere Massimo Drago, crotonese doc e sin quì allenatore in seconda, il quale verrà presentato alla stampa proprio domani alle 18 nel corso di una conferenza dove la società esporrà le ragioni della scelta.

    Leonardo Menichini

    Soluzione interna per i rossoblù, ma se le cose non dovessero andare come si spera è sempre calda la pista che porta a Luigi Apolloni, che a quanto pare è stato contattato nelle ore successive all’esonero dell’ormai ex guida tecnica dei crotonesi. Cambia anche il preparatore atletico visto che la società ha sollevato dall’incarico anche Andrea Bonatti. Menichini paga una stagione con tanti alti e bassi. Dopo un buon inizio la squadra ha cominciato a perdere colpi e dopo due turni del girone di ritorno la classifica è tutt’altro che tranquilla con appena 24 punti all’attivo su 23 gare giocate, frutto di 6 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte, con un attacco che è il peggiore del campionato visti i 22 gol realizzati sin qui ed una zona play out che è veramente ad un tiro di schioppo, mentre le premesse di inizio stagione erano altre.

    Per Drago l’inizio non sarà dei più semplici visto che il Crotone venerdì sarà chiamato a disputare un incontro veramente difficile sul campo di una delle sorprese di questo campionato, la Juve Stabia. Ci sarà la consueta scossa che spesso si verifica al cambio di allenatore oppure si proseguirà nel periodo buio che ha contraddistinto i calabresi negli ultimi tempi? Sarà il campo a dire la verità.

  • Reggina Padova, probabili formazioni. Tanti dubbi per Gregucci

    Reggina Padova, probabili formazioni. Tanti dubbi per Gregucci

    La Reggina per rientrare subito in zona play off dopo il sorpasso operato sabato pomeriggio dal Varese. Il Padova per conquistare i tre punti che gli permetterebbero di accorciare sulla vetta e poter dunque credere in quel primo posto che poi non è così distante. Un match d’alta quota dunque quello in programma stasera all’Oreste Granillo tra la Reggina di Angelo Gregucci e il Padova di Alessandro Dal Canto. Tante le assenze da una parte e dell’altra, ma lo spettacolo Reggina Padova sembra comunque assicurato: due squadre che giocano a viso aperto e che puntano decise alla vittoria.

    Gregucci passerà al 3-5-2, dovendo fare i conti anche con alcune pesanti assenze come quelle di Emerson e Bonazzoli, squalificati, e Adejo, alle prese con un infortunio rimediato a Modena. Ma sono tanti gli interrogativi che il trainer pugliese si porterà sino all’ultimo. In porta è duello tra Marino e Kovaksic, con quest’ultimo che sembra partire favorito sul primo. In difesa certo del posto l’ultimo arrivato Freddi mentre l’altra new entry, Angella, si gioca una maglia con Marino. A completare il tris di difesa c’è Cosenza. A centrocampo certi del posto in mezzo Castiglia e Nicolas Viola con De Rose e Rizzo a giocarsi l’altra maglia. Sugli esterni spazio a Colombo, in vantaggio su D’Alessandro, e Rizzato. In avanti tandem formato da Campagnacci e Ceravolo.

    Nicolas Viola | © Dino Panato/Getty Images

    Diversi problemi invece per Dal Canto che dovrà fare a meno degli squalificati Bovo e Cacia e degli infortunati Milanetto, Italiano e Succi. Defezioni pesanti, ma c’è da considerare anche il recupero di Lazarevic e Osuji, i quali partiranno comunque dalla panchina. In porta c’è l’ex di turno Pelizzoli. Nella linea a 4 del consueto 4-3-3 agiranno poi, per vie centrali, Legati e Schiavi mentre sugli esterni ci sono Donati e Renzetti. A centrocampo, considerate le numerose defezioni, dovrebbero partire dall’inizio Marcolini e Jidayi unitamente al sudamericano Cuffa. In avanti come detto non c’è Cacia e Lazarevic non è al top. Ruopolo agirà al centro del tridente mentre ai lati ci saranno l’ex crotonese Cutolo e uno tra Dramè ed Hellenius, con quest’ultimo favorito.

    Probabile formazione Reggina (3-5-2): Kovacsik; Freddi, Cosenza, Angella: Colombo, Castiglia, N. Viola, De Rose, Rizzato; Campagnacci, Ceravolo. In panchina: P.Marino, A.Marino, D’Alessandro, Rizzo, Montiel, Ragusa, A. Viola. Allenatore: Gregucci.

    Probabile formazione Padova (4-3-3): Pelizzoli, Donati, Schiavi, Legati, Renzetti; Cuffa, Marcolini, Jidayi; Cutolo, Ruopolo, Hellenius. In panchina: Perin, Trevisan, Portin, Tessari, Osuji, Lazarevic, Dramè. Allenatore: Dal Canto

     

  • Torino bloccato a Cittadella, il Sassuolo lo aggancia in vetta

    Torino bloccato a Cittadella, il Sassuolo lo aggancia in vetta

    Dopo l’anticipo che ha visto Sampdoria e Livorno pareggiare 1-1 e in attesa dei posticipi tra Brescia e Nocerina domani e tra Reggina e Padova lunedì, oggi si sono disputate altre otto gare. Rallenta il Torino, bloccato sul pari dal Cittadella. Ne approfittano Sassuolo, Verona e Pescara che vincono tutte con due gol di scarto rispettivamente su Vicenza, Juve Stabia ed Empoli. E per i neroverdi di Pea è così riuscito l’aggancio al primo posto ora condiviso con i granata di Ventura. Alle loro spalle, ad un solo punto, il Pescara, mentre a due lunghezze ecco il Verona. Un campionato apertissimo dunque, anche nella zona calda, dove punti pesanti sono stati quelli portati a casa dall’Ascoli, dal Modena e dal Varese. Andiamo a vedere partita per partita cosa è accaduto.

    Ascoli-Gubbio 2-1 – Successo nei minuti conclusivi per i bianconeri che con questi tre punti fanno dei passi in avanti importanti per ciò che riguarda la zona salvezza. A decidere il match ad 1’ dalla fine Falconieri con un bel colpo di testa. Tra i padroni di casa esordio per Scalise che si mette subito in mostra servendo un bel pallone per Papa Waigo che manda alto. A 7’ dal termine della prima frazione l’episodio che sblocca il match: su cross di Soncin il portiere Donnarumma esce molto male servendo l’accorrente Papa Waigo che da due passi non può far altro che depositare in rete. Nella ripresa Simoni si gioca la carto Mastronunzio ed è il Gubbio a fare la partita. La prima occasione del secondo tempo capita però a Papa Waigo il quale si vede respingere l’insidia da Donnarumma. La risposta ospite sta tutta su un tiro di Graffiedi che centra la traversa. Al 25’ il pari: Bazzoffia, ben servito da Boisfer, supera Guarna e insacca in rete. Al 44’ il gol di testa di Falconieri, subentrato a Soncin, fa esplodere lo stadio marchigiano che trema quando Mazzoffia si avvicina alla porta bianconera, ma Guarna non si fa sorprendere. Ascoli che resta in dieci per il rosso a Falconieri ma il punteggio non cambia.

    Bari-Modena 0-1 – Colpaccio del Modena che nonostante una prova non eccezionale vìola il “San Nicola” contro un Bari che veniva da cinque risultati utili di fila. La gara si decide già nei primi minuti quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Di Gennaro è Petre, lasciato colpevolmente solo, ad insaccare di testa in rete alle spalle di Lamanna. Il Bari non reagisce come ci si aspetterebbe facendosi vivo solamente con Caputo e Scavone. Ed è invece il Modena a sfiorare il raddoppio con Stanco proprio in chiusura di tempo. Nella ripresa gli ingressi di Castillo e Bogliacino non svegliano il Bari che si fa vivo con Galano per due volte, ma senza trovare lo speccio della porta. L’ultima occasione è targata Stoian, ma Caglioni si oppone. Alla fine fa festa solo il Modena.

    Ventura in vetta al campionato di serie B |©Maurizio Lagana/Getty Images

    Cittadella-Torino 1-1 – Si ferma la capolista che impatta a Cittadella e si fa raggiungere in vetta dal Sassuolo. Rientra Gasparetto tra i locali mentre Ventura mette in campo i suoi con un modulo piuttosto offensivo ma lasciando fuori sia Bianchi che l’ultimo arrivato Meggiorini. Ad inizio gara locali pericolosi con Maah, ma Coppola manda la palla in corner. Sugli sviluppi dello stesso la palla termina sui piedi di Gasparetto che insacca. Al primo affondo però il Torino non perdona, trovando il gol del pareggio: lo firma Antenucci, bravo a chiudere nel migliore dei modi un’azione corale con un grande sinistro che fulmina Cordaz. Surraco sfiora il sorpasso granata poco prima della mezz’ora e poco dopo Antenucci avrebbe un’altra palla buona ma non la sfrutta. Nella ripresa tre i momenti veramente importanti: al 21’ l’arbitro, con il portiere granata Coppola a terra dopo uno scontro con De Cesare, ferma il gioco con Di Nardo pronto a calciare a rete a porta sguarnita. Proteste dei tifosi di casa. Alla mezz’ora invece il neo entrato Meggiorini ci prova in diagonale sfiorando il palo. In chiusura Iori imbecca Antenucci che però si vede respingere la conclusione da un sontuoso Cordaz.

    Crotone-Varese 1-2 – Importantissima affermazione esterna in chiave salvezza per il Varese che passa all’”Ezio Scida” di Crotone per 2-1. Per i lombardi è il sesto exploit lontano dalle mura amiche in questa stagione. Per Menichini invece l’esonero sembra essere dietro l’angolo. E’ di Pettinari, per gli ospiti, la prima occasione, ma la palla esce fuori sfiorando il palo. A 4’ dal termine del primo tempo il vantaggio della squadra lombarda: punizione del solito Pettinari sfruttata al meglio dal gigante Terlizzi che insacca. De Luca poco dopo potrebbe affossare un Crotone confuso ma di testa spreca. Nella ripresa il Varese chiude virtualmente il match al 24’ quando usufruisce di un rigore susseguente ad un fallo su De Luca. Dal dischetto Carrozza non sbaglia. Il Crotone reagisce ma il gol arriva troppo tardi con Florenzi al 47’.

    Empoli-Pescara 0-2 – Colpaccio della squadra di Zdenek Zeman che si avvicina ulteriormente alla vetta della classifica, distante appena una lunghezza adesso. Per l’Empoli invece terzo ko di fila e situazione che comincia a preoccupare. Nel primo tempo non si registrano grosse emozioni con gli abruzzesi che, dovendo fare a meno di Immobile, puntano tutto sulla rapidità di Insigne il quale tiene in costante apprensione la retroguardia toscana creando anche due occasioni. Nella ripresa però il risultato si sblocca: dopo 2’ infatti Maniero di testa infila Pelagotti. Al 7’ è invece Insigne a raddoppiare sfruttando nel migliore dei modi un assist di Nielsen, all’esordio. La squadra di Zeman non ha problemi a contenere gli attacchi avversari e l’Empoli tra l’altro resta in nove per i due rossi inflitti dall’arbitro a Gorzegno e Tonelli.

    Grosseto-Albinoleffe 1-0 – Match incerto sino alla fine ma è il Grosseto a spuntarla dopo un digiuno tra le mura amiche che durava da tre mesi. Nel primo tempo meglio gli ospiti che falliscono il vantaggio con Cocco e Girasole. Nella ripresa però la squadra di Viviani resta in superiorità numerica per via del rosso inflitto dall’arbitro a Luoni e trovano pochi minuti dopo il gol con Alfageme che di sinistro ha sfruttato al meglio un pallone arrivato sugli sviluppi di una punizione calciata da Ronaldo. Poco dopo ci prova Cocco ma senza fortuna, cosi come Foglio alla mezz’ora. Caridi manca il raddoppio ma gli assalti dei lombardi sono inutili: per il Grosseto tre punti ma anche tanti fischi dei tifosi.

    Sassuolo-Vicenza 4-2 – Tantissimi gol e grande festa finale per il Sassuolo che trascinato dal suo bomber Sansone aggancia il primo posto in classifica in coabitazione con il Torino. Nessuna pietà dunque per un Vicenza che dopo aver resistito per quasi un tempo è stato costretto ad arrendersi. Gara che si sblocca infatti al 42’ con Sansone, ma prima ancora per i veneti ci aveva provato Paolucci con una traversa centrata al 23’. Il gol del Sassuolo però fa pendere l’ago della bilancia tutto da una parte e nella ripresa ancora il bomber neroverde trova il gol al 5’. Abbruscato prova a riaprire la partita, ma un sontuoso Sansone la richiude poco dopo. Dopo aver sfiorato più volte il 4-1, la formazione di Pea si vede pericolosamente avvicinare dal Vicenza con Rigoni al 45’, ma in pieno recupero Gazzola mette la gara in ghiaccio. E adesso i tifosi emiliani sognano.

    Verona-Juve Stabia 2-0 – Successo e due punti guadagnati sul Torino per il Verona di Mandorlini che dopo il ko con il Pescara si riprende alla grande battendo un’insidiosa Juve Stabia. Per i campani invece sfuma un’occasione di guadagnare terreno in chiave playoff. Il trainer gialloblù può contare nuovamente su Halfredsson e Gomez, assenti pochi giorni fa nella gara in Abruzzo. Ma non è tutto facile per i veneti, anzi. La squadra di Braglia infatti si fa spesso viva con Sau, Mezzavilla e Zito, reclamando anche un rigore per un brutto intervento di Maietta su Sau. Lo 0-0 si sblocca grazie a Scaglia su suggerimento di un grande D’Alessandro. Nella ripresa i locali spingono ancora di più trovando il 2-0 con Pichlmann che scavalca due avversari e insacca.

  • Padova, sfuma Bacinovic? Problemi al ginocchio per lo sloveno

    Padova, sfuma Bacinovic? Problemi al ginocchio per lo sloveno

    Sembrava il colpo dell’anno in Serie B. Ed invece pare sia per naufragare tutto ad un passo dal matrimonio. Ci riferiamo all’affare Armin BacinovicPadova. Il centrocampista sloveno infatti era ormai vicinissimo alla formazione biancoscudata, squadra in lotta per il salto in Serie A e che sta cercando di rinforzare la propria rosa in particolare da centrocampo in su. Ed invece un problema al ginocchio subito dal giocatore domenica scorsa nella sfida tra il suo Palermo e il Chievo Verona sta per mandare l’affare in fumo. Un vero e proprio colpaccio quello che stava per mettere a segno Rino Foschi, direttore sportivo dei veneti ma in passato braccio destro di Maurizio Zamparini a Palermo.

    Armin Bacinovic | © Claudio Villa/Getty Images

    Ed invece le visite mediche di rito hanno bloccato il tutto, frenando cosi l’entusiasmo dei sostenitori patavini che già pregustavano quello che poteva essere un valore aggiunto per la cadetteria. Adesso si attendono gli esiti di alcune visite mediche specialistiche cui Bacinovic si sottoporrà in questi giorni a Roma. Se verrà confermato il problema al ginocchio e dunque sarà necessaria l’operazione, l’affare salterà in maniera definitiva. La trattativa, messa in piedi appena qualche giorno fa, aveva permesso al Padova di battere la concorrenza degli inglesi dell’Aston Villa e della Fiorentina, pronte ad accaparrarsi il giocatore sloveno. Ma Zamparini è stato sempre riluttante nel cedere giocatori a formazione dello stesso livello, come in questo caso i viola.

    Bacinovic è alla seconda stagione in maglia rosanero. L’anno scorso fu prelevato da Zamparini insieme ad Ilicic dopo un Palermo-Maribor di Europa League vinto proprio dai siciliani. In 43 presenze con i rosanero ha siglato due gol, ma a differenza del suo connazionale non ha mai convinto i tecnici che ha avuto davanti quest’anno, vale a dire Devis Mangia e Bortolo Mutti, visto che ha disputato appena 8 gare. E adesso un ulteriore intoppo in una stagione tutt’altro che fortunata per lui.

  • Calciomercato Reggina, dopo Freddi ecco Angella. In porta idea Benussi

    Calciomercato Reggina, dopo Freddi ecco Angella. In porta idea Benussi

    Un mercato, fino al momento, scarno. Almeno in entrata. E’ quello della Reggina del presidente Lillo Foti che al momento occupa il sesto posto in classifica, l’ultimo valido per accedere ai playoff, ma che nel corso delle ultime giornate ha perso tanto terreno rispetto a chi stava dietro e lunedì sarà impegnata nel difficile posticipo contro il Padova. L’unica voce da registrare tra i nuovi arrivi a disposizione del tecnico Gregucci è quella relativa a Gianluca Freddi, 24enne difensore proveniente dal Grosseto. Vicinissimo invece Gabriele Angella, giovane difensore del Siena che nelle ultime ore sembrava ad un passo dal Lecce. Il 22enne invece pare si trovi già a Reggio Calabria e domani si allenerà con i nuovi compagni. Arriva in amaranto in prestito.

    Gabriele Angella | © Dino Panato/Getty Images

    Per il resto solo partenze. A quella, criticatissima dai tifosi che non hanno condiviso la scelta societaria, di Simone Missiroli finito al Sassuolo, sono seguite quelle relative a Lorenzo Burzigotti finito al Latina, Francesco Bombagi, terminato al Piacenza e quella di Filadelfio Carroccio, passato al Foligno. Ma non è finita qui: sulla lista dei partenti ci sarebbero anche Rizzo, nel mirino del Cagliari, e Cosenza. Oltre a Nicolas Viola, sempre appetito dal Genoa. Più difficile invece che il capitano Bonazzoli lasci Reggio Calabria per Padova. I biancoscudati inoltre avrebbero anche fatto un sondaggio per Ceravolo. Non sono esclusi comunque altri movimenti riguardanti giocatori sin qui poco utilizzati.

    Ovviamente si attendono anche movimenti in entrata, oltre quelli già citati, considerando che qualcosina a livello di esperienza sembra ancora mancare. Innanzitutto si cerca un portiere, considerando che i due attualmente in rosa, Marino e Kovacsik non hanno offerto adeguate garanzie. In pole c’è il palermitano Benussi, favorito su Guarna dell’Ascoli finito sul taccuino del diesse Simone Giacchetta da diverso tempo. A centrocampo invece piace l’empolese Valdifiori, il quale tuttavia potrebbe arrivare solo dopo un’eventuale cessione di Rizzo al Cagliari. Tramontata ormai l’ipotesi di un ritorno di Francesco Acerbi.

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  • Sampdoria Livorno 1-1, ennesima delusione doriana

    Sampdoria Livorno 1-1, ennesima delusione doriana

    La vittoria di Padova sembrava lo spartiacque della stagione. Ed invece per i tifosi della Sampdoria arriva l’ennesima delusione stagionale. Termina 1-1 infatti l’anticipo del venerdì contro il Livorno. Iachini rinvia dunque così l’appuntamento con la prima vittoria interna della sua gestione. Un successo al “Ferraris” che ai doriani manca addirittura dal primo novembre quando ad essere sconfitto fu il Crotone. Da quel momento in poi soltanto delusioni. Per il Livorno invece il quarto pareggio esterno della stagione. Un buon punto fuori casa che permette, momentaneamente, di allungare sulla zona salvezza. Le reti che hanno deciso l’esito dell’incontro sono arrivate entrambe nella ripresa: ha aperto i conti Pozzi, li ha chiusi Paulinho. E non sono mancate le emozioni, con ben due pali, entrambi colpiti dai padroni di casa.

    Beppe Iachini | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Iachini propone un 4-3-1-2 con Castellini e Berardi esterni di difesa, mentre al centro ci sono Rossini e Gastaldello. Krsticic, Obiang e Palombo, sempre al centro di notizie di calciomercato, formano il trio di centrocampo con Juan Antonio, chiamato a riscattare il deludente esordio che agisce davanti a Pozzi e Bertani. Madonna risponde con un classico 4-4-2. Davanti a Bardi linea a quattro con Lambrughi a destra e Salviato a sinistra, mentre in mezzo ci sono Bernardini e Knezevic. A centrocampo agiscono Schiattarella, Luci, Filkor e Piccolo mentre il tandem offensivo è formato da Paulinho e Dionisi.

    In avvio meglio la formazione toscana con Piccolo che dopo una manciata di minuti calcia alto da buona posizione. Ed è sempre lui a metà tempo che chiama in causa Romero con un gran tiro dalla distanza. La Sampdoria resta a guardare con la squadra livornese che fa la partita, collezionando occasioni ma non riuscendo a sfruttarle. Capita nell’ordine a Lambrughi, Paulinho e ancora Piccolo mentre la Sampdoria si fa viva con il solo Pozzi, ma Bardi risponde presente. Il primo tempo svicola via così sul nulla di fatto.

    Nel secondo tempo è un’altra Sampdoria. Tanto che al 9’ trova il vantaggio con Pozzi, il quale aggancia il pallone dal limite e con un bel diagonale infila l’incolpevole Bardi. I doriani sembrano controllare gli attacchi labronici andando anche vicini al 2-0 sempre con Pozzi il quale con un grande sinistro riesce ad incocciare la traversa. A questo punto Madonna inserisce un altro attaccante, Bernacci, al posto di Piccolo, nel tentativo di dare ulteriore spinta alla propria formazione.
    E’ riesce nell’intento visto che a 9’ dalla fine Paulinho su punizione pesca il jolly. Immediata la reazione della squadra di Iachini che poco dopo va vicina al nuovo vantaggio ma Bertani è frenato dal palo. Il trainer genovese si gioca anche le carte Foggia e Piovaccari, tentando un forcing finale che non produce effetti. Per la Sampdoria è il dodicesimo pareggio stagionale. Aggancio alla Reggina mancato e tanti fischi dai parte dei tifosi. Per il Livorno indubbiamente un buon punto.

    HIGHLIGHTS SAMPDORIA LIVORNO 1-1

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  • Gianmario Comi, talento cristallino. Il Milan ha il bomber del futuro

    Gianmario Comi, talento cristallino. Il Milan ha il bomber del futuro

    E’ uno dei maggiori talenti in forza alla Primavera del Milan. Attaccante molto promettente è arrivato in comproprietà dal Torino nella scorsa estate. Parliamo di Gianmario Comi, classe 1992, figlio d’arte. E sì perché il padre Antonio ha militato con Torino, Roma e Como ad alti livelli sino agli inizi degli anni novanta. Nella squadra rossonera fa coppia con un altro figlio d’arte, tale Simone Ganz, figlio di Maurizio ex bomber di Milan e Inter.

    Gianmario Comi

    Gianmario è balzato agli onori della cronaca nel corso della passata stagione quando tra le fila del Torino ha concluso il campionato con ben diciotto gol all’attivo. Un bottino che ha attirato l’attenzione del Milan che ha deciso di prenderlo in comproprietà. Dotato di un ottimo fisico, Comi è una punta parecchio abile sulle palle alte e molto forte nei movimenti. Inoltre è dotato di grande personalità, a volte anche troppa dice qualcuno, e ciò gli potrebbe consentire in futuro di diventare un vero e proprio leader. Lo scorso anno, per il modo di giocare, fu paragonato a Rolando Bianchi.

    In questa stagione si sta confermando ad altissimi livelli, come dimostrano i dodici gol fatti su undici presenze con la maglia del Milan Primavera nella prima parte di stagione. Per lui anche alcune apparizioni con la maglia Azzurra: per la precisione tre con l’Under 16 e una con l’Under 18. Chissà che non possa coronare il sogno di giocare in Serie A già in questa stagione con la maglia della Prima squadra: considerando che il suo compagno di reparto Ganz ha già disputato uno spezzone di partita in Champions League la cosa non appare poi così impossibile. Di sicuro c’è che i rossoneri potrebbero avere in casa uno dei maggiori talenti offensivi che offre il panorama italiano. Per ora sta facendo le fortune della Primavera rossonera, chissà che presto non faccia anche quelle della Prima squadra.

    LA SCHEDA

    Nome: Gianmario Comi
    Data di nascita: 3 maggio 1992
    Ruolo: attaccante
    Nazionalità: Italia
    Squadra di appartenenza: Milan
    Altezza: 186 cm
    Peso: 76 kg
    Costo cartellino: 300.000 €

  • Coppa del Re, Real Madrid Barcellona 1-2, Puyol e Abidal violano il Bernabeu

    Coppa del Re, Real Madrid Barcellona 1-2, Puyol e Abidal violano il Bernabeu

    Il Clasico è ancora blaugrana. Ennesimo successo del Barcellona che supera in rimonta il Real Madrid al “Bernabeu” e ipoteca così già nel match di andata dei quarti il passaggio alle semifinali di Coppa del Re. Terzo successo stagionale su quattro confronti dunque per la squadra di Pep Guardiola che dopo essersi trovata sotto di un gol per effetto della marcatura iniziale di Cristiano Ronaldo ha saputo reagire trovando la rimonta grazie alle reti di due difensorsi, Puyol ed Abidal. Non riesce a rompere l’incantesimo dunque Josè Mourinho capace di raccogliere appena un pareggio in quattro gare stagionali contro i rivali storici.

    Real Madrid Barcellona | © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    Un match a tratti nervoso, in particolare a causa di uno scatenato Pepe che nel corso della ripresa, senza che l’arbitro se ne accorga, “passeggia” sulla mano di Messi. Dopo la rimonta i catalani hanno amministrato senza problemi con il Real Madrid chiamato all’impresa al Camp Nou nel match di ritorno. Ma i favori del pronostico a questo punto sono tutti per Puyol e compagni.

    Ma andiamo alla gara. Mourinho sorprende tutti per ciò che riguarda l’undici iniziale. In difesa infatti si affida a Carvalho, il quale affianca così Sergio Ramos. Sugli esterni invece spazio ad Altintop e Coentrao. Pepe dirottato a centrocampo insieme a Diarra e Xabi Alonso mentre in avanti ci sono sia Higuain che Benzema accanto a Cristiano Ronaldo. In panchina dunque Ozil, Callejon e Marcelo. Secondo previsioni invece il Barcellona. Guardiola infatti schiera l’undici pronosticato alla vigilia schierando tuttavia una difesa a quattro con Dani Alves a destra. In porta c’è Pinto al posto di Valdes.

    Passano appena 11’ e il Real Madrid trova il vantaggio: lancio preciso di Benzema per Cristiano Ronaldo il quale appostato sulla sinistra prende palla e si accentra calciando verso la porta e bucando un Pinto tutt’altro che irresistibile nell’occasione. La reazione dei blaugrana di Guardiola è immediata: passano appena 5’ e l’ex Udinese Sanchez approfitta di un bell’assist di Fabregas per colpire di testa ma la palla si infrange sul palo a Casillas battuto. Ci prova anche Messi pochi minuti dopo, ma il rasoterra della Pulce trova l’opposizione del portiere madridista. Poco prima della mezz’ora avrebbe la palla del pari anche Iniesta dopo una bella azione cominciata da Xavi e rifinita da Sanchez ma il tiro del giocatore spagnolo si perde a lato. Il Real dal canto suo bada ad amministrare il vantaggio cercando di chiudere i varchi alla squadra di Guardiola. E in parte sembra riuscirci.

    L’inizio di ripresa però regala subito emozioni. E’ appena il 4’ quando su un corner di Xavi il difensore Puyol, di testa, anticipa un Pepe apparso in ritardo, insaccando la palla dell’1-1. Il gol stordisce la formazione di Mourinho che 5’ dopo rischia ancora di capitolare: splendido passaggio di Fabregas per Iniesta il cui tiro, sporcato da Sergio Ramos, incoccia in pieno l’incrocio dei pali. L’episodio scuote i padroni di casa che vanno vicini al nuovo vantaggio con Benzema: il francese anticipa Piquè e di testa prende la parte esterna del palo. Il match si incattivisce, anche a causa dell’episodio prima descritto tra Pepe e Messi. Mourinho intanto correi ai ripari, inserendo Ozil e Callejon al posto di Diarra e Higuain. Ma è sempre il Barça a giocare meglio, e al 24’ su una punizione di Xavi per poco Busquets non trova il gol dell’1-2. Xavi lascia il posto a Thiago ed un minuto dopo questo cambio ecco il gol che permette agli uomini di Guardiola di mettere la freccia: Messi serve un gran pallone ad Abidal il quale in piena area di rigore aggancia la sfera e di sinistro anticipa Casillas proteso in uscita. Mou getta nella mischia Granero al posto di un nervosissimo Pepe mentre dall’altra parte Adriano e Cuenca rilevano Sanchez e Fabregas. Il Barcellona amministra e non rischia più di tanto. La semifinale, adesso, sembra essere davvero vicinissima.

  • Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Real Madrid Barcellona, probabili formazioni. Il Clasico in Coppa del Re

    Spettacolo assicurato. Non importa che sia “solamente” un match di Coppa del Re. Real Madrid Barcellona è sempre una partita dal fascino irresistibile. Le due squadre dopo i precedenti di campionato e Supercoppa di Spagna si ritroveranno di fronte questa sera al “Bernabeu” per la quarta volta.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Sinora il bilancio vede i blaugrana decisamente avanti con due vittorie e un pareggio, ma più in generale negli ultimi dodici confronti tra le due compagini i madridisti non sono mai riusciti a vincere nel corso dei tempi regolamentari. Riusciranno i “bianchi” di Mourinho ad invertire il trend contro gli uomini di Guardiola? Di sicuro non sarà facile, ma c’è da aspettarsi tanto spettacolo e, si spera, tanti gol.

    Madrileni che partono con i favori del pronostico, almeno sulla carta. Il tecnico portoghese si affiderà ai cosiddetti titolari puntando deciso su Cristiano Ronaldo, al centro delle critiche nel corso degli ultimi tempi ma che gode della piena fiducia del tecnico suo connazionale. Davanti al portiere Casillas giocheranno Sergio Ramos e Pepe. Sempre in difesa, ma sugli esterni, spazio a Diarra e Marcelo. In mezzo al campo agiranno Coentrao e Xabi Alonso, con il trio formato da Cristiano Ronaldo, Ozil e Callejon dietro l’unica punta che dovrebbe essere Benzema, il quale parte favorito su Higuain. In panchina invece Di Maria, alle prese con qualche problema fisico.

    Dall’altra parte Guardiola non dovrebbe cambiare tantissimo rispetto all’undici base e ovviamente in campo ci sarà anche il neo pallone d’oro Leo Messi che dunque intavolerà l’ennesimo duello a distanza della stagione con CR7. Davanti al secondo portiere Pinto, preferito in questa competizione a Valdes, difesa a tre con Puyol, Piquè e Abidal. A centrocampo linea a quattro tutta quantità e qualità con Busquets, Xavi, Fabregas e Iniesta. Tra le linee giocherà Messi a supporto del tandem formato da Daniel Alves e Sanchez.

  • Il Pescara prepara il colpo Caprari dalla Roma

    Il Pescara prepara il colpo Caprari dalla Roma

    Entusiasmo alle stelle a Pescara dopo il successo maturato nel posticipo dell’ultimo turno di Serie B contro il Verona. Tanta gioia ed un sogno, quello della Serie A, che non appare poi così lontano. Tanto che la società abruzzese è intenzionata ad intervenire sul mercato per rinforzare l’organico a disposizione di Zdenek Zeman.

    Gianluca Caprari | © SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images

    A quanto pare è imminente l’arrivo di un giovane esterno d’attacco. Si tratta del diciottenne Gianluca Caprari, in forza alla Roma e che entro le prossime 24 ore sarà ceduto in comproprietà agli abruzzesi. Operazione ritardata solo di qualche ora poiché i capitolini saranno impegnati nella decisiva gara di Coppa Italia Primavera contro il Milan. Un giocatore che, per caratteristiche, dovrebbe facilmente adattarsi al gioco spumeggiante del tecnico boemo. Ed è stato proprio lui in prima persona a richiedere alla propria società il talento giallorosso.

    Piuttosto veloce e molto bravo tecnicamente, Caprari riesce a saltare l’uomo con grande facilità. A dispetto della giovanissima età può vantare esperienze sia in Serie A che nelle coppe europee. Nel marzo dello scorso anno infatti ha esordito in Champions League giocando l’ottavo di finale contro lo Shakhtar Donetsk. Due mesi dopo il debutto in Serie A nel match interno contro il Milan, proprio un mese prima di conquistare con la Primavera giallorossa il titolo di campione d’Italia. In questa stagione invece ha collezionato una presenza in campionato e due in Europa League nel preliminare dello scorso agosto contro lo Slovan Bratislava. Per lui anche esperienza in Azzurro: con la Nazionale Under 18 infatti ha giocato e vinto il match contro la Norvegia. Tra l’altro il nome di Caprari è legato ad un altro episodio risalente alla stagione 2007/2008, quando ancora non aveva compiuto quindici anni: fu lui, in un famoso Roma-Palermo nel corso del quale si trovata a bordo campo come raccattapalle, a sistemare il pallone sulla bandierina e permettere una celere battuta del calcio d’angolo che colse di sorpresa i rosanero e permise ai giallorossi di vincere 1-0 con gol di Amantino Mancini.
    Domani ci sarà l’incontro tra il ds degli abruzzesi Daniele Delli Carri e Walter Sabatini che chiuderà la trattativa. Smentito tra l’altro un presunto interessamento della Roma per il centrocampista dei Delfini Marco Verratti.

    LA SCHEDA

    Nome: Gianluca Caprari
    Data di nascita: 30 luglio 1993
    Ruolo: attaccante
    Nazionalità: Italia
    Squadra di appartenenza: Roma
    Altezza: 167 cm
    Peso: 65 kg
    Costo cartellino: 400.000 €