Autore: francescof

  • Pescara Modena 3-1, abruzzesi primi per una notte. Video

    Pescara Modena 3-1, abruzzesi primi per una notte. Video

    Primi per una notte. Il Pescara supera 3-1 il Modena e in attesa delle gare di domani si isola in testa alla classifica superando le due battistrada Sassuolo e Torino. Festa grande al termine dell’incontro sulle tribune di un Adriatico che sogna il grande salto nella massima serie dopo diversi anni di assenza. Ancora una volta la squadra di Zeman ha dimostrato grande personalità ma soprattutto un attacco esplosivo: Immobile, Sansovini e Insigne sono andati tutti a rete, a dimostrazione che possono ambire a palcoscenici di categoria superiore. A nulla è servito il gol di Di Gennaro alla formazione emiliana: troppo evidente il divario tra le due squadre.

    Passando alla partita Zeman scioglie l’unico dubbio della vigilia optando per Nielsen al posto di Kone. Per il resto la formazione è quella prevista con Immobile che rientra accanto a Sansovini e Insigne nel tridente d’attacco. Cuttone invece sorprende tutti lasciando fuori Perticone ma inserendo Carini, oltre ad uno schema più offensivo di quello che si pensava con Di Gennaro dietro Ardemagni e Greco. Non c’è dunque la staffetta che si immaginava.

    Nei primi minuti la formazione di casa manda in confusione i Canarini grazie a dei rapidi fraseggi. Certo è che per Cuttone le cose si complicano immediatamente visto che Rullo, causa infortunio, deve lasciare il campo. Al suo posto c’è Bassoli. Al 11’ ecco che i padroni di casa trovano il gol che sblocca l’incontro: splendida combinazione sulla sinistra tra Insigne e Balzano, quest’ultimo crossa al centro per Immobile che in mezzo all’area sale più in alto di tutti e deposita in rete. Per lui è il sedicesimo centro stagionale. Flebile reazione dei gialloblù con Ardemagni che però calcia fuori. Ma il controllo del gioco è nettamente a favore del Pescara che al quarto d’ora ci prova anche con Balzano ma Caglioni gli dice di no. Il raddoppio, nell’aria, arriva al 18’: Zanon appoggia per Cascione il quale serve l’accorrente Sansovini che deposita in rete facendo esplodere i proprio tifosi. Il Modena fa fatica ad uscire dalla propria metà campo tanto e prova il tiro solo alla mezz’ora con Di Gennaro su punizione ma Anania sventa il pericolo. Al 40’ ancora Immobile pericoloso ma Caglioni in uscita bassa lo ferma. A sorpresa al 41’ accorciano le distanze gli emiliani: Di Gennaro sguscia via in mezzo alla difesa pescarese e di esterno supera Anania.

    Nella ripresa il Modena esce allo scoperto ma il Pescara in contropiede è temibilissimo. E lo dimostra al 10’ quando Insigne parte da sinistra e dopo essersi accentrato lascia partire un destro che fulmina Caglioni per il 3-1. Zeman dà spazio a Kone e Soddimo per Nielsen e Sansovini mentre dall’altra parte Cuttone getta nella mischia Nardini per Greco. Il Pescara fa la partita e concede poco al Modena, come al 23’ quando Petre dalla distanza lascia partire un bel tiro che si perde a lato. Al 29’ ci prova Ardemagni, ma senza fortuna. Tra i padroni di casa Togni rileva Verratti mentre tra gli ospiti spazio a De Vitis il quale subentra a Ciaramitaro. Nel finale punizione a due in area avversaria per il Pescara ma Togni prima e Balzano poi non ne approfittano. Si chiude così il match con i tifosi di casa che intonano il coro “Torneremo in Serie A”

    Pescara Modena 3-1 video highlights Youtube
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  • Juve Stabia Crotone 2-2, Sau beffa i pitagorici al 96′. Video

    Juve Stabia Crotone 2-2, Sau beffa i pitagorici al 96′. Video

    Pari all’ultimo respiro per la Juve Stabia di Braglia che sotto di due gol ad appena 7’ dalla fine del tempo regolamentare riesce a pareggiare la sfida contro un Crotone che ha assaporato l’impresa. Era vicinissimo al colpaccio Massimo Drago, neo tecnico dei rossoblù, ma la rete di Sau al sesto e ultimo minuto di recupero ha raffreddato gli entusiasmi. Un punto comunque positivi per i calabresi perché ottenuto in trasferta, ma per come si era messa la gara la vittoria sembrava ormai in tasca. La doppietta di Caetano infatti aveva messo la strada in discesa per i pitagorici poi beffati da Danilevicius e Sau.

    Ma riavvolgiamo il nastro e andiamo alla partita. Braglia deve rinunciare a Colombo che non ce la fa a recuperare. In porta spazio a Seculin. In difesa la coppia di centrali è formata da De Bode e Maury. Di Cuonzo e Danucci agiscono come esterni di difesa, con quest’ultimo preferito a Baldanzeddu.

    Juve Stabia
    In mezzo al campo confermato Mezavilla al cui fianco agisce il rientrante Cazzola. Esterni di centrocampo sono Erpen e Scozzarella, il quale vince il duello con Raimondi. In avanti il tandem formato da Sau e Danilevicius. Drago schiera invece il 4-4-1-1 preventivato alla vigilia. Davanti a Belec linea a quattro con Migliore e Tedeschi centrali, Vinetot e Correia sulle corsie laterali. In mezzo al campo ci sono Florenzi, Maiello ed Eramo, gli ultimi due preferiti a Loviso e Galardo. Calil agisce dietro Gabionetta e Sansone.

    La Juve Stabia è subito più propositiva, ma il Crotone si difende con ordine e grazie all’imprevedibilità di Calil mette in crisi la rimaneggiata difesa campana. Ed è proprio il trequartista dei pitagorici ad andare in rete al 25’ sfruttando al meglio una bella azione personale di Gabionetta. E poco dopo potrebbe scapparci il raddoppio, ma sul servizio di Florenzi è proprio Calil a sbagliare il 2-0.

    Nella ripresa Braglia si gioca subito la carta Raimondi al posto di Danucci ma più in generale i gialloneri dimostrano maggiore vivacità tanto che al 18’ Erpen ci prova di sinistro ma Belec c’è. Nulla potrebbe poco dopo il portiere scuola Inter quando Sau lo scavalca e calcia verso la porta ma Vinetot sulla linea salva. Poco dopo la mezz’ora ecco il raddippio dei calabresi: come nel primo tempo è Gabionetta a calarsi nelle vesti di assist man per Calil che non sbaglia il facile 2-0. La reazione della Juve Stabia è immediata e al 38’ Danilevicius concretizza un assist di Sau insaccando con un colpo di testa. Caetano spreca incredibilmente il 3-1 in azione di rimessa e Sau così lo punisce in pieno recupero insaccando in rete un pallone proveniente da un cross di Raimondi. Pari e patta dunque, ma il Crotone esce dal campo con l’amaro in bocca per un’impresa che sembrava ormai compiuta.

    Juve Stabia Crotone 2-2 video highlights Youtube[jwplayer config=”120s” mediaid=”120443″]

  • Pescara Modena, probabili formazioni. Zeman con il dubbio Kone

    Pescara Modena, probabili formazioni. Zeman con il dubbio Kone

    Capolista per una notte. E’ questo l’obiettivo che ha il Pescara nell’anticipo in programma alle 20:45 contro il Modena. La squadra di Zeman infatti, vincendo, scavalcherebbe in un solo colpo le due di testa Torino e Sassuolo sistemandosi, quantomeno sino a domani alle 15, in vetta alla graduatoria. L’impresa appare possibile, vuoi perché l’avversario sta disputando un campionato al di sotto delle attese vuoi perché ci sarà uno stadio intero a spingere i biancoazzurri verso la conquista dei tre punti. Inoltre la formazione abruzzese punta a riscattare la sconfitta dell’andata, quando gli emiliani si imposero per 3-2 al termine di una gara nella quale ci furono pesanti critiche all’operato dell’arbitro.

    Zeman ha solo problemi di abbondanza avendo tutta la rosa a disposizione. Ma allo stesso tempo sembra avere le idee chiare. L’unico dubbio è legato all’impiego di Kone visto che Nielsen nello stesso ruolo ha ben fatto contro l’Empoli. In due si giocano dunque una maglia in mezzo al campo. Rispetto a sabato scorso poi c’è da registrare il rientro di Ciro Immobile che ha scontato la giornata di squalifica. Nel consueto 4-3-3 dunque davanti ad Anania difesa a quattro con Romagnoli e Capuano centrali, Zanon e Balzano esterni. In mezzo al campo sicuri di una maglia Veratti e Cascione con Kone in vantaggio su Nielsen. Il tridente sarà formato da Sansovini, Immobile e Insigne.

    Zeman
    Dall’altra parta Cuttone deve fare a meno dell’infortunato Stanco. Ardemagni e Greco inoltre non sono al top e dunque è prevista una staffetta. Probabile dunque un 4-4-1-1. Davanti a Caglioni linea difensiva a quattro con Perticone e Perna centrali, Milani e Rullo esterni. Ciaramitaro e Petre agiranno in cabina di regia con Nardini e Signori esterni. Di Gennaro invece giocherà alle spalle di Ardemagni, favorito su Greco.

    PROBABILI FORMAZIONI
    PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Kone, Verratti, Cascione; Sansovini, Immobile, insigne.
    MODENA (4-4-1-1): Caglioni; Milani, Perticone, Perna, Rullo; Nardini, Petre, Ciaramitaro, Signori; Di Gennaro; Ardemagni

  • Juve Stabia Crotone, dubbio Colombi per Braglia. Debutta Drago

    Juve Stabia Crotone, dubbio Colombi per Braglia. Debutta Drago

    Dopo il ko maturato a Verona torna a giocare nel proprio stadio la Juve Stabia che nell’anticipo delle 19 ospita il Crotone. Dal canto loro i calabresi hanno necessità di fare punti visto che la classifica si sta facendo delicata ed è stata proprio questa la causa dell’esonero, avvenuto in settimana, di Menichini, reduce da quattro sconfitte di fila. Esordio in panchina dunque per Massimo Drago. Di sicuro come inizio non sarà dei più semplici, ma spesso capita di vedere imprese subito dopo il cambio di panchina.

    Il tecnico delle Vespe Piero Braglia deve fare i conti con alcune assenze importanti. Mancherà, causa squalifica, Molinari, ma saranno out anche Scognamiglio, bloccato da uno stiramento, Mbakogu e Zito, i quali in settimana non sono riusciti a lavorare a pieno regime con il resto del gruppo. Il tecnico giallonero tuttavia non varierà il proprio 4-4-2 e davanti al portiere Colombo, il quale dovrebbe farcela nonostante un colpo subito nell’ultimo allenamento prima della partita la coppia di centrali sarà formata da De Bode e Maury. Di Cuonzo e Baldanzeddu invece agiranno sulle corsie laterali. In mezzo al campo confermato Mezzavilla al cui fianco agirà il rientrante Cazzola. Esterni di centrocampo saranno Erpen e Raimondi, il quale si gioca una maglia con Scozzarella. In avanti il temibile tandem formato da Sau e Danilevicius.

    I giocatori della Juve Stabia | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Drago non si trova in situazioni migliori dal punto di vista dell’organico. Il neo tecnico rossoblù dovrà fare a meno di Djuric e Checcucci, squalificati, oltre che dell’infortunato Abruzzese. Davanti a Belec difesa a quattro con Tedeschi e Vinetot centrali, Correia e Migliore laterali. Il trio di centrocampo sarà formato da Florenzi, Loviso e Galardo mentre tra le due linee agirà Calil. In avanti la coppia formata da Gabionetta e Sansone, con quest’ultimo che appare il leggero vantaggio nei confronti di Ciano.

    Probabili Formazioni
    Juve Stabia Crotone
    JUVE STABIA (4-4-2):
    Colombi; Baldanzeddu, Maury, De Bode, Dicuonzo; Erpen, Mezavilla, Cazzola, Raimondi; Danilevicius, Sau. Allenatore. Braglia
    CROTONE (4-3-1-2): Belec; Correia, Tedeschi, Vinetot, Migliore; Florenzi, Loviso, Galardo; Calil, Gabionetta, Sansone. Allenatore: Drago

  • Nicolas Viola vicino al Palermo. Zamparini brucia tutti

    Nicolas Viola vicino al Palermo. Zamparini brucia tutti

    In estate il suo nome era stato accostato prima all’Udinese e poi al Genoa, giusto per citare le società di Serie A che lo avevano cercato. Ma alla fine Nicolas Viola, talento 22enne in forza alla Reggina e lo scorso anno eletto miglior giovane della Serie B, non approderà né in Friuli né in Liguria. Sì perché nella serata di ieri il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha annunciato di essere praticamente ad un passo dal portare in rosanero il talento di Taurianova. Al momento il patron dei siciliani sta discutendo con Lillo Foti, presidente della Reggina, della formula del trasferimento. Il vulcanico presidente isolano vorrebbe prelevare l’intero cartellino del giocatore, Foti invece vorrebbe cederlo in comproprietà. E proprio quest’ultima sembra la strada più percorribile al momento, anche se mancano i dettagli, ossia le cifre del trasferimento. Ma l’accordo si troverà.

    Nicolas Viola | ©Dino Panato/Getty Images
    Il giocatore comunque dovrebbe rimanere sino a giugno in riva allo Stretto trasferendosi in Sicilia solo a partire dal mese di luglio. Il Palermo così sta per bruciare sul tempo tutte le altre società che si erano interessate al regista cresciuto al Sant’Agata, Genoa su tutte, trovando così quel regista che cercava da tempo. Viola avrà così la possibilità di giocarsi le proprie chance in Serie A, categoria con la quale ha esordito con la maglia della Reggina nella stagione 2008/2009 collezionando ben cinque presenze. In Serie B invece ha giocato, in due anni e mezzo, 55 gare, trovando quella continuità che serviva per far conoscere a tutti il talento di cui è dotato. Per lui anche dieci gol nella cadetteria, l’ultimo dei quali favoloso nel posticipo dell’ultimo turno di Serie B contro il Padova: una magistrale punizione dai 35 metri che non ha lasciato scampo al portiere avversario. Dotato di una grande intelligenza tattica, Viola nelle giovanili giocava nel ruolo di trequartista. Pian piano è stato indietreggiato, un po’ come accaduto per Pirlo, trovando lì la sua dimensione esatta. E’ dotato di un’ampia visione di gioco e di un grande sinistro, velenosissimo sia sui calci d’angolo che sulle punizioni. Può vantare ben 18 presenze e 4 gol in maglia Azzurra dall’Under 15 sino all’Under 19.

    Il gran gol di Nicolas Viola in Reggina Padova 1-4 (minuto 2.00)
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  • Cagliari dalla Vigor arriva il talentuoso Giovambattista Catalano

    Cagliari dalla Vigor arriva il talentuoso Giovambattista Catalano

    Una soddisfazione per la squadra nella quale è cresciuto e per il calciatore che ad appena 17enne approda in Serie A. Parliamo dell’affare che ha portato l’attaccante Giovambattista Catalano, classe 1994, dalla Vigor Lamezia al Cagliari del presidente Cellino. L’affare si è concluso nella giornata di ieri nei saloni dell’Hotel Hilton di Milano tra il direttore sportivo dei biancoverdi Fabrizio Maglia e la dirigenza della società sarda. Il calciatore passa alla società rossoblù con la formula del prestito con diritto di riscatto. Un’operazione che premia così il settore giovanile della società lametina, militante nel campionato di Seconda Divisione nel quale Catalano ha avuto modo di collezionare ben sei presenze sin qui.

    I biancoverdi, attraverso una nota apparsa sul proprio sito ufficiale, hanno formulato al ragazzo “i migliori auguri affinché questo non sia semplicemente un traguardo, ma bensì l’inizio di una carriera ricca di grandi soddisfazioni”.

    Giovambattista Catalano | © vigorlamezia.net
    Da tempo Catalano era seguito da diverse società di Serie A e B, ma alla fine il Cagliari l’ha spuntata sulle altre. Un classico numero 10 Catalano, il quale può agire sia da seconda punta che da trequartista essendo dotato di grande tecnica. Uno di quei giocatori che come si suol dire fanno la differenza. Il giocatore, subito dopo l’ufficialità del trasferimento, è stato intervistato da calcionews24.com.

    “Certamente mi sento molto orgoglioso – ha rivelato -, ho fatto grandi sacrifici per raggiungere questo obiettivo che è comunque un punto di partenza. Sono molto giovane e devo dare sempre il massimo in partita come in allenamento per fare bene: questo è il mio primo obiettivo. Voglio sempre farmi trovare preparato. Il riscatto? Me lo dovrà guadagnare facendo bene sul campo. Sarebbe la ciliegina sulla torta”. Nonostante il grande salto Catalano poi non dimentica le proprie origini calcistiche. “Innanzitutto voglio ringraziare il direttore sportivo della Vigor Lamezia Fabrizio Maglia. Lui è stata la persona più importante ed è stato come un padre per me, mi ha fatto crescere molto e per questo lo ringrazierò sempre. Un ringraziamento anche a mister Costantino, a tutta la mia ex società e al settore giovanile. Infine ringrazio i miei agenti Luisi e Di Bartolomeo”. Viste le caratteristiche tecniche Catalano non può che ispirarsi ad uno dei più grandi numeri 10 del calcio italiano. “Essendo un grandissimo tifoso della Juventus, fin da bambino il mio idolo è stato sempre Alessandro Del Piero e mi sono ispirato a lui. Le mie caratteristiche tecniche sono simili alle sue, ma so che la strada è ancora lunga”.

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid 2-2. Mou accarezza l’impresa

    Sarà il Barcellona a giocare la semifinale di Coppa del Re. Il verdetto arriva dopo il quarto di finale di ritorno contro il Real Madrid terminato 2-2. Un risultato che premia i blaugrana, forti del 2-1 conquistato al Bernabeu e che con ogni probabilità nel prossimo turno sfideranno il Valencia. Ma non è stato facile per i catalani, che nonostante fossero avanti per 2-0 e avessero dalla loro la vittoria dell’andata, hanno tremato fino alla fine contro i detentori della coppa che dopo aver raggiunto il 2-2 hanno forzato alla ricerca di quel 3-2 che poteva significare grande i impresa.

    Nel complesso, tra le cinque disputate, è stata la gara migliore che i madridisti hanno giocato contro i rivali di sempre. Ma ciò non è bastato: per Mou sfuma ancora la possibilità di violare il Camp Nou. Un tempo per parte, parlando prettamente di gol segnati, con i padroni di casa che grazie a Pedro e Dani Alves hanno chiuso avanti la prima frazione. Nella ripresa Cristiano Ronaldo e Benzema riaprono i giochi, facendo sognare i propri tifosi sino al termine.
    Guardiola non cambia nulla rispetto all’undici preventivato alla vigilia. Tra i big infatti restano fuori solo Mascherano e Pedro. Diverse sorprese invece nel Real: giocano Arbeloa, Kakà e Higuain al posto di Albiol, Marcelo e Benzema.

    Real Madrid Barcellona | © Jasper Juinen/Getty Images

    Nel primo tempo parte meglio il Real, obbligato al successo, ma Higuain manda di poco a lato su un errore della difesa di casa. Ci prova due volte Cristiano Ronaldo ma senza fortuna. Al 25’ l’occasionissima targata Ozil: il tiro del tedesco, a Pinto battuto, incoccia la traversa. Le cose per Guardiola non sembrano mettersi bene quando Iniesta deve abbandonare il campo per infortunio. Dentro Pedro. Una mossa che darà i suoi frutti al 44’ quando Messi, dopo una splendida azione personale, serve il nuovo entrato che non sbaglia. Il Real accusa il colpo e dopo pochi istanti subisce ancora: gran destro di Dani Alves che si infila sotto l’incrocio.

    Nella ripresa il Real le tenta tutte. Mourinho si gioca la carta Granero per Diarra e al 8’ trova il gol con Sergio Ramos ma l’arbitro ravvede un fallo annullando la segnatura tra le polemiche. Poco dopo dentro Benzema e Callejon per Kakà e Higuain e al 23’ ecco il gol del 2-1: filtrante di Ozil per Cristiano Ronaldo il quale mette a sedere Pinto e insacca. Stavolta sono i madridisti a colpire due volte nel giro di pochi minuti: al 27’ infatti il neo entrato Benzema, con un sombrero, salta Pinto e gonfia la rete. Sono 18’ di fuoco nei quali Messi spreca due volte il 3-2 e Sergio Ramos si fa espellere. Per il Real sfuma l’impresa. A fare festa sono solo i tifosi catalani.

  • Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Coppa del Re, Barcellona Real Madrid, Mou rinuncia a Di Maria

    Si giocherà stasera alle 22 al Camp Nou il quinto confronto stagionale tra Barcellona e Real Madrid. Il match, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Coppa del Re, vedrà di fronte due squadre che arrivano con stati d’animo differenti. Tanta tensione in casa madridista dove il tecnico portoghese Jose Mourinho, nelle ultime ore accostato nuovamente all’Inter in vista della prossima stagione, è finito sotto accusa della stampa e non solo, visto che dopo la lite con Sergio Ramos anche parte dello spogliatoio è contro lo Special One. Una vittoria nel match più atteso dai tifosi potrebbe essere la chiave per la risoluzione di tutti questi problemi, considerando che nei quattro precedenti stagionali il bilancio è tutto dalla parte dei blaugrana che hanno vinto per tre volte concludendo un solo match in parità. Ma servirà un’impresa per centrare il passaggio del turno visto il 2-1 targato Puyol e Abidal venuto fuori dal confronti di andata al Bernabeu. Sarà necessario dunque vincere con due gol di scarto. Molto più tranquillo invece il clima in casa Barcellona. La qualificazione alla semifinale ad un passo ha favorito il lavoro di Guardiola che però punta al successo pieno davanti al pubblico amico.

    Jose Mourinho e Josep Guardiola | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Consueto 4-3-3 per Guardiola che davanti al portiere Pinto schiererà una difesa formata da Dani Alves e Abidal laterali con Piquè e Puyol al centro. In mezzo al campo spazio a Xavi, Busquets e Fabregas mentre Iniesta e Sanchez agiranno accanto al Pallone d’oro Leo Messi.

    Mou dovrebbe schierare una formazione per buona parte simile a quella dell’andata. Davanti a Casillas difesa a quattro con Sergio Ramos e Pepe, protagonista nel match di andata per i diversi comportamenti antisportivi, centrali, mentre sugli esterni agiranno Arbeloa e Marcelo. Diarra, Xabi Alonso e Coentrao saranno i tre di centrocampo mentre in avanti toccherà a Ozil e Cristiano Ronaldo, quest’ultimo in gol nel confronto del Bernabeu, assistere la punta centrale Benzema. Fuori Kakà, Di Maria e Higuain.

    PROBABILI FORMAZIONI BARCELLONA REAL MADRID

    BARCELLONA (4-3-3) Pinto; Dani Alves, Piquè, Puyol, Abidal; Xavi, Busquets, Fabregas; Iniesta, Messi, Sanchez. A disp: Valdes, Mascherano, Adriano, Cuenca, Thiago, Pedro. All. Guardiola
    REAL MADRID (4-3-3) Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Diarra, Xabi Alonso, Coentrao, Ozil, Benzema, C. Ronaldo. A disp: Adan, Varane, Callejon, Kakà, Di Maria, Higuain. All. Mourinho

  • Caos Nocerina, Campilongo lascia. Torna Auteri?

    Caos Nocerina, Campilongo lascia. Torna Auteri?

    Caos Nocerina. A due settimane dall’esonero di Gaetano Auteri arrivano anche le dimissioni di Sasà Campilongo, il quale aveva preso il timone della squadra dopo il divorzio con l’allenatore che aveva portato i campani in Serie B.

    Gaetano Auteri | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Dura giusto due settimane dunque l’avventura di Campilongo, il quale ha collezionato due sconfitte contro Sassuolo e Brescia con tre gol al passivo e nessuno realizzato. Ciò è valso l’ultimo gradino della graduatoria, ma più in generale si è notata una involuzione dal punto di vista del gioco. E così dopo queste due sconfitte il tecnico ha deciso di mollare di comune accordo con la società rossonera nel tentativo di dare una svolta ad una situazione che giornata dopo giornata diventa sempre più difficile.

    «Il club ringrazia il mister — si legge nella nota della società campana — per la professionalità profusa e per il lavoro svolto, nel contempo il tecnico ribadisce la stima nella società ed esprime la sua riconoscenza alla squadra ed ai collaboratori per lo spirito di abnegazione e l’impegno messi in campo nei quindici giorni trascorsi insieme». Resta da capire chi prenderà le redini della squadra adesso. Il candidato numero uno sembra essere proprio Gaetano Auteri, il quale gode della fiducia di giocatori e tifosi. E nelle prossime ore potrebbe esserci l’annuncio.

    Ma non è stato solo Campilongo a lasciare: anche il direttore sportivo Ivano Pastore ha abbandonato il proprio incarico, anch’esso di comune accordo con la società e ringraziando la famiglia Citarella, proprietaria del club, per la fiducia che ha riposto in lui in tutto questo tempo. Su Pastore si erano concentrate le critiche dopo una campagna acquisti giudicata non certo entusiasmante e nemmeno gli arrivi di Mingazzini, Parola, Giuliatto e Gherardi avevano fatto cambiare idea ai tifosi, specie dopo il sorpasso operato dall’Ascoli. Bisognerà capire ora se la società prenderà qualcuno al suo posto oppure proseguirà senza direttore sportivo.

  • Reggina Padova 1-4, doppietta Ruopolo crisi amaranto

    Reggina Padova 1-4, doppietta Ruopolo crisi amaranto

    C’è anche il Padova per il salto diretto in Serie A. Al Granillo arriva una vittoria importantissima per la squadra di Dal Canto che nonostante infortuni e squalifiche piega una Reggina sempre più in crisi portandosi ad appena cinque lunghezze dal primo posto. La cura Gregucci non sembra funzionare e i quattro gol subiti danno l’idea di una squadra che anziché segnali di ripresa sembra barcollare sempre più. Un momentaccio per la squadra di Lillo Foti finita fuori dalla zona play off e che ha dovuto subire anche la contestazione dei tifosi della curva sud i quali hanno disertato il loro settore facendo ingresso dopo ben 20’ ed esponendo uno striscione in cui si legge “Stanchi di questa società, più rispetto per la nostra città“. Bene invece il Padova, capace di tramortire già nel primo tempo gli amaranto con Ruopolo e Cuffa e nonostante la perla di Viola nella ripresa non c’è stata storia con il solito Ruopolo e Hallenius.

    Reggina Padova | © Dino Panato / Getty Images

    Gregucci scioglie all’ultimo istante tutti i dubbi, considerando le pesanti assenze di Adejo, Emerson e Bonazzoli. In porta ci va P. Marino mentre in difesa accanto a Freddi e Cosenza c’è A. Marino, preferito ad Angella. A centrocampo De Rose vince il ballottaggio con Castiglia e D’Alessandro quello con Colombo. A completare il reparto Rizzo, N. Viola e Rizzato. In avanti il tandem formato da Campagnacci e Ceravolo. Dal Canto ha diversi problemi visto che deve fare a meno degli squalificati Bovo e Cacia e degli infortunati Milanetto, Italiano e Succi. In porta c’è l’ex di turno Pelizzoli. Nella linea a quattro di difesa agiscono poi, per vie centrali, Legati e Trevisan, quest’ultimo preferito a Schiavi, mentre sugli esterni ci sono Donati e Renzetti. A centrocampo ci sono Marcolini e Jidayi unitamente al sudamericano Cuffa. In avanti non c’è Cutolo ma Drame accanto a Ruopolo ed Hallenius.

    La squadra veneta parte subito con più aggressività mentre la Reggina, più attendista, si fa vedere per prima con il tiro di Campagnacci. Gli amaranto sembrano quasi rinunciatari mentre il Padova fa la partita e al 28’ trova anche il vantaggio: il portiere amaranto Marino esce a vuoto apparecchiando per Ruopolo che non deve far altro che insaccare. I biancoscudati non si fermano e al 43’ vanno vicinissimi al raddoppio: splendida azione personale di Drame il cui tiro fa la barba al palo. E’ il preludio del meritato raddoppio che arriva al 45’: sugli sviluppi di un corner l’argentino Cuffa ha tutto il tempo di mirare lo specchio della porta e insaccare. I padroni di casa, quasi a sorpresa, tornano in partita poco prima del fischio finale di primo tempo: è il 2’ di recupero quando Nicolas Viola trova un bel gol su punizione.

    Nella ripresa sembra vedere in campo un’altra Reggina, tonica e pimpante, forse galvanizzata dal gol messo a segno a fine tempo. Ci prova subito Campagnacci, ma Pelizzoli, ex di turno gli dice di no. Dopo un’occasione a testa con Ceravolo e Drame ecco che sale in cattedra D’Alessandro ma sembra un predicatore nel deserto visto che in mezzo all’area nessuno approfitta dei suoi spunti. Gregucci prova a dare più qualità alla manovra inserendo Montiel al posto di De Rose quando sono passati 15’. Il Padova, più guardingo, agisce di rimessa ed è proprio su azione di contropiede che Hallenius avrebbe la palla del 3-1 ma dopo aver superato tre avversari manda altissimo. Lazarevic prende il posto di uno stanco Drame e al 26’ il Padova chiude i conti: merito ancora una volta di Ruopolo, stavolta con un gran tiro che non lascia scampo a Marino. Per la Reggina è notte fonda. Poco dopo Ragusa subentra a Rizzo, con Gregucci pronto a giocarsi il tutto per tutto. Ma di azioni pericolose non se ne vedono. Alessio Viola subentra a Campagnacci ma è il Padova a segnare: è il 36’ quando Hallenius calcia verso la porta difesa da Marino che ancora una volta si fa, colpevolmente, sorprendere. Dal Canto fa rifiatare il generoso Cuffa facendo entrare Osuji e sino alla fine la Reggina raccoglie due gialli per falli di frustrazione all’indirizzo di Freddi e Montiel e sfiora il gol con Nicolas Viola in pieno recupero. Ma è troppo tardi.

    Reggina Padova 1-4 video highlights youtube
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