Autore: francescof

  • Pescara – Brescia, Zeman si affida al tridente delle meraviglie

    Pescara – Brescia, Zeman si affida al tridente delle meraviglie

    Due tra le squadre più in forma del momento. E’ questo quanto offre il posticipo di Serie B tra Pescara e Brescia questa sera allo Stadio Adriatico. Gli abruzzesi di Zdenek Zeman saranno chiamati a rispondere alle vittorie di Sassuolo e Verona, ma allo stesso tempo cercare di rosicchiare due punti sul Torino sabato bloccato a Castellamare di Stabia. Il Brescia, autore di un grande girone di ritorno, crede fortemente nei playoff e vuole ancora continuare a stupire. Allo stadio Adriatico, dunque, ci si attende il pienone, ma soprattutto tanto spettacolo tra un attacco spettacolare come quello dei padroni di casa e una difesa piuttosto ermetica, almeno nel girone di ritorno, come quella delle rondinelle di Calori. Un match tutto da gustare insomma.

    Zdenek Zeman © Claudio Villa/Getty Images

    Nessun problema di formazione per il tecnico boemo dei pescaresi che schiera l’undici ideale, lasciando in panchina Kone, il cui posto sarà preso da Nielsen. Nel 4-3-3 troveranno spazio, davanti ad Anania, una difesa formata da Zanon e Balzano laterali, Romagnoli e Capuano centrali. Il trio davanti alla difesa sarà formato da Nielsen, Verratti e Cascione, mentre davanti ecco il tridente delle meraviglie, ossia quello composto da Sansovini, Immobile e Insigne. Dall’altro lato Calori sembra avere sciolto anche gli ultimi dubbi e dunque il suo 3-5-2 dovrebbe essere composto dal portiere Arcari, recordman di imbattibilità nel campionato cadetto, davanti a lui Martinez, De Maio e Caldirola. In mezzo al campo dovrebbe agire Vass, favorito su Martina Rini, insieme a Salomon ed El Kaddouri. Sugli esterni invece Zambelli e Dallamano. In attacco il partner di Jonathas sarà Piovaccari. Solo panchina dunque per Zoboli e Feczesin.

    Pescara Brescia formazioni:
    PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano; Nielsen, Verratti, Cascione; Sansovini, Immobile, Insigne. In panchina: Ragni, Bocchetti, Martin, Kone, Togni, Soddimo, Maniero. Allenatore: Zeman
    BRESCIA (3-5-2): Arcari; Martinez, De Maio, Caldirola; Zambelli, Vass, Salomon, El Kaddouri, Dallamano; Piovaccari, Jonathas. In panchina: Leali, Zoboli, Daprelà, Martina Rini, Cordova, Foti, Feczesin. Allenatore: Calori

  • Roma, falso dossier contro Baldini. C’è l’inchiesta della procura

    Roma, falso dossier contro Baldini. C’è l’inchiesta della procura

    Un falso dossier contro Franco Baldini, Walter Sabatini, Mauro Baldissoni e la Roma. E’ questo quanto venuto fuori dalle indagini portante avanti dalla Digos che ha disposto accertamenti e perquisizioni al fine di smascherare un tentativo di diffamazione e truffa nei confronti di dirigenti e società giallorossa. E non è escluso che a tali reati si aggiunga anche quello di estorsione. L’inchiesta, portata avanti dal procuratore Giancarlo Capaldo, vede tra gli indagati, sino al momento, il giornalista Roberto Renga, firma de “Il Messaggero” attualmente in pensione, il figlio Francesco, lo speaker radiofonico Mario Corsi e il suo collaboratore Giuseppe Lomonaco. Corsi tra l’altro, detto Marione, è un ex militante dei Nar con diversi precedenti penali, ex capo del gruppo ultrà Boys, da anni voce radiofonica del programma “Centro Suono Sport” e nel 2010 condannato per alcune affermazioni offensive nei confronti di un giocatore della Juventus.

    Franco Baldini © Claudio Villa/Getty Images

    Il caso è nato dopo una denuncia fatta da Franco Baldini il quale ha appreso la losca storia da un inviato del programma televisivo “Le Iene”, Paolo Calabresi. Romanista e amico di Mario Corsi, Calabrese viene contattato dal gruppo attualmente indagato che punta a vendergli la storia, ma lui non si fida e si rivolge a Franco Baldini spiegandogli la situazione. Partono così le indagini della Digos e alcune riprese con una telecamera nascosta fatte dalla “iena” Calabresi e che coinvolgono Renga e Corsi sono diventate tema d’indagine. E non è escluso che nei prossimi giorni o nelle prossime settimane possano essere coinvolte altre persone. Baldini, intanto, si trova ad Orlando, in Florida, per chiudere un accordo con la Disney. Tornato alla Roma nel mese di ottobre, Baldini ha un ruolo molto attivo nella nuova società giallorossa dopo aver prestato servizio all’interno della stessa, per tanti anni, ai tempi della gestione Sensi. Poi il passaggio prima al Real Madrid e poi alla Nazionale inglese insieme con Fabio Capello. Adesso questa triste vicenda, fortunatamente smascherata in anticipo.

  • Fiorentina, Della Valle chiede scusa. Ma la contestazione continua

    Fiorentina, Della Valle chiede scusa. Ma la contestazione continua

    Lo 0 a 5 subito dalla Juventus ha lasciato l’amaro in bocca, e non poteva essere altrimenti, ai tifosi della Fiorentina. E il culmine di tutto ciò si è avuto con la contestazione avvenuta dentro e fuori dallo stadio “Franchi”. Un ko contro la rivale storica, tra l’altro in casa, e di questa portata. Una cosa totalmente inaspettata alla vigilia, tanto che lo stadio era praticamente al gran completo. Dopo il doppio vantaggio dei bianconeri di Conte a fine primo tempo, con i viola in dieci uomini, ad inizio ripresa ecco che comincia la contestazione con i tifosi che invitato i giocatori “a tirare fuori gli attributi”. I tre gol subiti nella ripresa hanno acuito la rabbia dei tifosi che hanno gridato a gran voce “fate ridere” irridendo tra l’altro i propri giocatori con gli “olè” ad ogni passaggio, mentre qualcun’altro ha voltato anche le spalle al campo. E nel frattempo in tribuna tanti i tifosi viola che hanno insultato pesantemente la propria dirigenza, qualcuno anche tendendo di scavalcare il muretto che li separava tentando il contatto e si è vista anche qualche bottiglietta volare.

    Gli spalti del Franchi © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Per fortuna però il servizio d’ordine ha evitato guai peggiori con la dirigenza della Fiorentina uscita scortata dal “Franchi”. E proprio fuori, ad attendere l’uscita delle squadre, vi erano anche i tifosi della curva, i quali avevano abbandonato parecchio prima lo stadio, i quali hanno contestato a lungo i giocatori. La situazione, anche in questo caso, è stata tenuta a bada dalle forze dell’ordine. A fare da contorno a tutto ciò una lunga riunione tra il tecnico Delio Rossi e il presidente dei gigliati Andrea Della Valle. Al termine il patron si è scusato, attraverso un comunicato, con i tifosi.

    Chiedo scusa ai tifosi a nome del gruppo – si legge sul sito ufficiale dei viola -. Di certo nessuno voleva che la gara finisse così. Da ore ci stiamo confrontando qui sotto negli spogliatoi. La cosa più importante è fare quadrato con la squadra e con l’allenatore. Dobbiamo venirne fuori insieme. Il mister è amareggiato, arrabbiato con i ragazzi che a loro volta sono davvero inferociti con loro stessi. Ora c’è da rialzare la testa e salvare la stagione. Niente è compromesso. C’è preoccupazione, ma ora dobbiamo vivere queste 10 giornate che mancano con grande determinazione. Penso che il confronto di questa sera porterà a qualcosa di buono. Domani la squadra avrà un giorno libero, poi faremo delle valutazioni con il gruppo e imposteremo la settimana per andare a Genova ad affrontare una gara difficile. Dopo Parma e Catania ero ottimista, invece oggi dopo le prime difficoltà non siamo riusciti a ricompattare il gruppo. A maggio poi faremo degli altri ragionamenti“.

    A quanto pare però i tifosi non avrebbero accettato le scuse, anzi. Pare che gli stessi infatti vogliano soltanto la salvezza della squadra, ma non intendano accettare le scuse di Della Valle. A riprova di ciò uno striscione appeso proprio oggi fuori dal “Franchi” che recitava testualmente “Fate schifo”. Nel frattempo la squadra dovrebbe andare in ritiro in modo da preparare al meglio, e senza contestazioni, la gara con il Genoa.

  • Serie B, momento no per il Torino. Vincono Verona, Sassuolo e Reggina

    Serie B, momento no per il Torino. Vincono Verona, Sassuolo e Reggina

    Si ferma ancora il Torino che impatta uno a uno con la Juve Stabia. Ne approfitta così il Verona che fa suo il derby contro il Vicenza per 2 a 0, ma anche il Sassuolo che compie l’impresa contro l’Albinoleffe, rimontando due gol e vincendo 3 a 2. Non falliscono l’appuntamento con la vittoria nemmeno Reggina, Empoli e Modena, mentre la Sampdoria è fermata sul nulla di fatto dall’Ascoli. Pari con tanti gol invece nelle sfide Grosseto-Cittadella e Gubbio-Crotone.

    JUVE STABIA-TORINO 1-1: Juve Stabia e Torino si dividono la posta in palio. Gialloneri vicinissimi al gol sin da subito con Sau, Danilevicius ed Erpen, ma al 20’ ecco la chance più grossa, ancora con Sau, che incoccia la traversa. Al 34’ ecco il gol del vantaggio campano: cross di Erpen e tiro al volo di Sau che trafigge Benussi. Immediata la risposta granata: dopo 6’ infatti cross di Darmian e colpo vincente di Sgrigna. Nella ripresa Torino vicino al vantaggio con Glik il quale colpisce il palo mentre poco dopo Sgrigna impegna severamente Colombi. Non accade più nulla: muovono la classifica entrambe, ma per il Torino continua il periodo non troppo positivo.

    VERONA-VICENZA 2-0: Il Verona continua nel suo magic moment e supera nel derby il Vicenza per 2 a 0. Non c’è storia con la squadra di Mandorlini che domina in lungo e in largo chiudendo il match nei primi 25’. Al 19’ il vantaggio con Gomez che insacca sotto la traversa. Il raddoppio poco dopo: colpo di testa del solito Gomez sul primo palo dove Abbate è lesto a mettere alle spalle di Frison. A questo punto il Verona non ha problemi ad amministrare con il Vicenza che non riesce in alcun modo a riaprire il match.

    ALBINOLEFFE-SASSUOLO 2-3: Incedibile rimonta per il Sassuolo che sotto di due reti rimonta e in pieno recupero piazza il colpo vincente in casa dell’Albinoleffe. Un match ricchissimo di emozioni: al 20’ il vantaggio dei bergamaschi con Previtali con un bel tiro dal limite. Appena 9’ dopo ecco il raddoppio siglato da Laner il quale sfrutta al meglio una combinazione con Foglio. Ad inizio ripresa il Sassuolo potrebbe accorciare le distanze ma Missiroli si fa parare un calcio di rigore da Offredi. Tutto sembra volgere al peggio per gli emiliani, specie quando al 20’ l’arbitro assegna un penalty all’Albinoleffe per un fallo di Longhi su Cisse. Dal dischetto però Cocco calcia addosso a Pomini. Da qui la resurrezione del Sassuolo: appena 4’ dopo infatti Bruno raccoglire un cross dalla sinistra e deposita in rete. Al 31’ Germinale spreca il 3-1 e così al 34’ ci pensa Longhi a pareggiare i conti con un’azione simile a quella che ha permesso di accorciare le distanze. In pieno recupero il gol di Troianiello che beffa i lombardi.

    Alessio Viola © Maurizio Lagana/Getty Images

    REGGINA-LIVORNO 2-1: Vittoria in rimonta per la Reggina che grazie a due prodezze di Alessio Viola e Montiel supera un Livorno che si era illuso dopo il gol di Paulinho. Calabresi che dunque continuano a sperare nei playoff. Parte meglio la formazione di Gregucci che si fa subito pericolosa con uno scatenato Vuola. A 22’ però passano i toscani: tiro cross di Salviato sul quale Paulinho si fa trovare pronto trafiggendo di testa Zandrini. Pronta la reazione della Reggina ed è Viola, l’uomo più attivo degli amaranto, a trovare il pari al 33’: cross di Rizzo e l’attaccante di Taurianova si esibisce in una sforbiciata che manda in delirio il pubblico. Sul finire di tempo gli amaranto di casa reclamano un rigore per un fallo su Ragusa mente gli ospiti ci provano con Siligardi. Comincia la ripresa e il Livorno rischia la frittata quando il proprio portiere esce male dei pali e per poco non c’è l’autogol. Gregucci intanto inserisce Montiel ma è il Livorno, al 27’, a mancare il vantaggio: Luci si trova a tu per tu con Zandrini ma calcia a lato. Gol fallito, gol subito: al 31’ Montiel lascia partire un siluro che si insacca per il 2 a 1. Tanti cambi nel finale ma il risultato resta immutato: fa festa solo la Reggina.

    SAMPDORIA-ASCOLI 0-0 : Termina senza gol la sfida tra Sampdoria e Ascoli. La squadra di Iachini rallenta cosi la propria corsa verso i playoff nonostante abbia disputato un buon match. Ci mette quasi mezz’ora la formazione blucerchiata a farsi viva dalle parti del portiere bianconero con Pozzi, ma senza fortuna. Al 37’ Eder imbecca Pozzi il quale tuttavia vede respingersi il tiro da Guarna. Prima della fine del tempo ci prova Renan ma non centra il bersaglio grosso. Le cose sembrano complicarsi per l’Ascoli nella ripresa quando Ciofani viene espulso per doppia ammonizione. Samp che protesta per un rigore non assegnato a Eder e al 17’ Costa centra in pieno il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nel finale ci prova anche Pellè ma Guarna è insuperabile: finisce 0 a 0.
    GUBBIO-CROTONE 3-3 : Pirotecnico 3 a 3 tra Gubbio e Crotone. Padroni di casa tre volte avanti, ma i calabresi non hanno mai mollato riuscendo a fermare gli umbri. Nel primo tempo Gubbio che passa al 35’ con Ciofani. Il pareggio dei pitagorici arriva al 22’ della ripresa con Sansone, abile a sfruttare una dormita della retroguardia della squadra di Simoni. Al 24’ Boisfer sfrutta al meglio un’azione di calcio d’angolo, ma appena 5’ dopo Calil pareggia. Ad 1’ dalla fine Cottafava trova il gol del 3 a 2 con un bel colpo di testa ma in pieno recupero Donnarumma atterra Vinetot e dal dischetto Calil non fallisce per il definitivo 3-3.

    MODENA-NOCERINA 2-0: Modena implacabile. Ancora una vittoria per la squadra di Bergodi, che stavolta fa bottino pieno contro la Nocerina. Match che si sblocca nella ripresa: al 10’ Dalla Bona lascia partire un tiro da fuori area con la palla che si piazza alle spalle di un Concetti tutt’altro che irresistibile. Merino manca di poco il pareggio colpendo la traversa, mentre nel finale De Franco colpisce il palo in un’azione di mischia. Prima del 2 a 0 messo a segno da Signori il quale parte sulla sinistra prima di accentrarsi ed insaccare la palla nell’angolino alto.

    GROSSETO-CITTADELLA 2-2: Avanti di due gol a fine primo tempo, il Grosseto si fa rimontare dal Cittadella e non riesce a conquistare l’intera posta in palio. Toscani avanti dopo un quarto d’ora con Sforzini, il quale dimostra grande tempismo nel raccogliere l’assist di Lupoli. Alla mezz’ora il raddoppio di Caridi su rigore dopo un fallo commesso da Ciancio su Lupoli. Nella ripresa Busellato, con un gran tiro, riapre subito i giochi, e nemmeno l’espulsione di Di Carmine frena l’impeto dei veneti che trovano il pareggio su rigore segnato da Di Roberto per in fallo di mani di Sciacca, espulso. Nel finale non accadrà più nulla.

    EMPOLI-BARI 1-0: Seconda vittoria di fila per l’Empoli che batte di misura il Bari. A decidere il match il gol di Maccarrone arrivato alla mezz’ora della prima frazione si gioco con un sinistro preciso che ha permesso di superare Lamanna. Prima della rete però giocano meglio gli ospiti che tuttavia non riescono a concretizzare. Dopo il gol però i toscano potrebbe raddoppiare, prima con Tavano che colpisce il palo e poi cin un’occasione sventata da Regini sulla linea di porta. Nella ripresa i pugliesi hanno la chance per rimettersi in carreggiata: fallo di mani di Ficagna in area e penalty ma dal dischetto Bogliacino calcia a lato. L’Empoli rischia poco o nulla, e anzi Dimitru colpisce il palo che poteva valere il raddoppio. Prima della fine rosso al barese Garofalo per fallo su Maccarone.

  • Padova Varese 1-1. Ruopolo non basta ai biancoscudati

    Padova Varese 1-1. Ruopolo non basta ai biancoscudati

    Con un gol di De Luca allo scadere il Varese strappa un punto preziosissimo in casa del Padova rimanendo così ad una sola lunghezza in classifica dai bianco scudati. Un’altra beffa per la squadra di Dal Canto, che proprio un paio di giorni fa si è vista togliere dal giudice sportivo i tre punti conquistati con il Torino e che all’Euganeo ha visto evaporarne altri due proprio sul gong. Serve a poco dunque il gol messo a segno da Ruopolo che per lunghi tratti aveva permesso ai veneti di comandare l’incontro. Dal Canto schiera i suoi con un 4-3-1-2. Davanti a Perin retroguardia formata da Donati e Renzetti esterni, Legati e Trevisan centrali. A centrocampo ecco io trio formato da Bovi, Italiano e Cuffa con Bentivoglio ad agire dietro le due punte Cacia e Ruopolo. Solo panchina, almeno inizialmente, per Cutolo e Succi. Maran risponde con un classico 4-4-2. Davanti a Bressan difesa formata da Cacciatore e Grillo sulle corsie laterali, Terlizzi e Troest centrali. In mezzo al campo ci sono Pucino e Filipe mentre il compito di affondare sugli esterni è affidato a Zecchin e Nadarevic. In avanti accanto a De Luca c’è Granoche.

    Inizialmente si vede più Varese che Padova. Dopo una buona chance targata Cacciatore, rischia grosso Trevisan che commette fallo su De Luca. Calvarese estrae il giallo, ma il giocatore di casa ha rischiato qualcosa in più. Ci provano Cacciatore e Granoche che però non hanno fortuna mentre a fermare Pucino è Perin al 15’. Dopo un quarto d’ora di dominio lombardo ecco che il Padova si sveglia e alla prima vera occasione trova il vantaggio: angolo di Bentivoglio, Legati gira di testa per Ruopolo che da distanza ravvicinata insacca. Nel finale di tempo la reazione del Varese con De Luca prima e Zecchin poi, ma il risultato non cambia.

    Francesco Ruopolo © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nella ripresa i ritmi calano, ma il Varese, nonostante sia senza allenatore a causa dell’allontamento di Maran per proteste, prova ad agguanta il pareggio. Al 15’ è il tirno di Nadarevic, subito dopo sostituito da Plasmati, ma Perin compie un altro ottimo intervento. Cutolo rileva Cacia tra i padroni di casa mentre tra gli ospiti le cose sembrano complicarsi quando al 28’ Pucino si becca il secondo giallo per un intervento su Bovo e lascia i suoi in dieci. Maran, seppur dalla tribuna, le prova tutte inserendo anche Rivas e Lepore per gli stanchi Granoche e Zecchin, mentre Dal Canto nei minuti finali cerca di spezzare il ritmo dando spazio a Marcolini e Succi al posto di Cuffa e Ruopolo. Ma al 1’ di recupero ecco il pareggio da parte del Varese: su un cross al limite dell’area bianco scudata, è Plasmati a saltare più in alto di tutti apparecchiando per De Luca il quale sfrutta al meglio una mezza dormita della retroguardia avversaria e di destro brucia Perin che dopo tanti ottimi interventi è costretto così a capitolare. Padova Varese finisce così 1-1. Nel complesso un pari più che meritato per il Varese che ha avuto diverse chance in più rispetto ad un Padova ancora frastornato dalle vicissitudine accadute in settimana.

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  • Sorteggio Europa League, nessun derby ai quarti di finale

    Sorteggio Europa League, nessun derby ai quarti di finale

    Non solo sorteggi di Champions League nella giornata di oggi. A Nyon è andato in scena infatti il sorteggio Europa League valido per i quarti di finali e gli accoppiamenti delle semifinali. competizione dove l’Italia, dopo l’eliminazione dell’Udinese avvenuta ieri, è rimasta senza rappresentanti. Ormai una triste consuetudine negli ultimi anni, considerando che nella vecchia Coppa Uefa era proprio la nostra nazione a fare la parte del leone. Non ci sono derby negli accoppiamenti dei quarti, nonostante ci siano tre squadre spagnole e due tedesche ancora in gioco. Match clou della competizione, considerando anche le eliminazioni di Manchester United e City, avvenute agli ottavi, è quello tra Athletic Bilbao e Schalke 04. Due squadre che si stanno esprimendo bene nei rispettivi campionati nazionali e che sin qui hanno fatto bene anche nel cammino europeo. Da una parte dunque i baschi allenati da Bielsa e trascinati dal giovane attaccante Llorente, dall’altra invece c’è Huntelaar, talento olandese che in Italia non si è mai espresso a grandi livelli.

    Sorteggio Europa League © SEBASTIEN FEVAL/AFP/Getty Images

    Promette spettacolo anche la sfida tra l’Az Alkmaar, squadra che ha estromesso l’Udinese e capolista del campionato olandese, e il Valencia, di sicuro una delle più esperte a livello continentale tra quelle rimaste. Parte favorito l’Atletico Madrid di Simeone contro l’Hannover settimo in classifica nella Bundesliga, mente sfida tra squadre che arrivano da parti dell’Europa completamente opposte è quella tra Sporting Lisbona e Metalist. Quattro incontri comunque con tanto equilibrio, e dunque qualsiasi tipo di accoppiamento può verificarsi in semifinale. Possibile una finale, quella che si disputerà a Bucarest, tutta spagnola con una tra Atletico Madrid e Valencia contro Athletic Bilbao, cosi come una finale tutta tedesca tra Hannover e Schalke.

    Ecco gli accoppiamenti dei quarti di finale (29 marzo e 5 aprile)
    Az Alkmaar (Ola) – Valencia (Spa)
    Schalke (Ger) – Athletic Bilbao (Spa)
    Sporting Lisbona (Por) – Metalist Kharkiv (Ukr)
    Atletico Madrid (Spa) – Hannover (Ger).

    Semifinali (19 e 26 aprile):
    Vincente Atletico Madrid (Spa)/Hannover (Ger)-Vincente Az Alkmaar (Ola)/Valencia (Spa);
    Vincente Sporting Lisbona (Por)/Metalist Kharkiv (Ukr)-Vincente Schalke (Ger)/Athletic Bilbao (Spa).

  • Serie A, resi noti anticipi e posticipi sino a metà aprile

    Serie A, resi noti anticipi e posticipi sino a metà aprile

    Dopo una lunga, e per alcuni tifosi anche estenuante, attesa, la Lega di Serie A ha reso noti anticipi e posticipi dalla ventinovesima sino alla trentaquattresima giornata. Completato il turno di Champions League, che ha visto il Milan come unica squadra italiana a passare il turno, sono stati comunicate le date delle gare in programma nei mesi di marzo (quel che resta) e aprile, e molti appuntamenti sono davvero attesissimi, specie perché in più di una circostanza si tratta di classiche della Serie A. A partire da sabato 24 marzo alle 18, per il ventinovesimo turno. allorquando ci sarà Milan – Roma. Nello stesso turno sempre alle 20.45 di sabato ecco Palermo – Udinese. Domenica 25 alle ore 12.30 Atalanta – Bologna e alle 20.45 Juventus – Inter. Per la trentesima giornata: sabato 31 alle ore 18 Catania – Milan; alle ore 20.45 Parma – Lazio; domenica 1 aprile alle ore 12.30 Roma – Novara; alle ore 20.45 Juventus – Napoli.

    Tifosi © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Per il trentunesimo turno: sabato 7 alle ore 12.30 Chievo – Catania; alle ore 18.30 Palermo – Juventus; alle ore 21 Lazio – Napoli, le restanti gare tutte alle ore 15. Per la trentaduesima giornata, in programma mercoledì 11 alle 20.45, in programma i seguenti anticipi e posticipi: martedì 10 alle ore 20.45 Chievo Verona – Milan; giovedì 12 alle ore 20.45 Bologna – Cagliari. Per la trentatreesima giornata invece: sabato 14 alle ore 18 Milan – Genoa, alle ore 20:45 Udinese – Inter. Domenica alle 12.30 Novara – Lazio, alle 20:45 Roma – Fiorentina. Nei giorni scorsi, specie sul web, vi erano state forti proteste da parte dei tifosi, che avevano già acquisito i biglietti ma che, non conoscendo a distanza di pochi giorni le date di anticipi e posticipi, avevano attaccato duramente la Serie A poichè impauriti da possibili variazioni che avrebbero potuto causare variazioni per ciò che concerne i viaggi e le prenotazioni di hotel nelle varie città italiane. Finalmente ecco l’intero palinsesto sino al trentatreesimo turno, vale a dire sino a metà del mese di aprile.

  • Udinese – Az Alkmaar 2-1. Eliminazione e rammarico per i bianconeri

    Udinese – Az Alkmaar 2-1. Eliminazione e rammarico per i bianconeri

    Non ce la fa l’Udinese a compiere l’impresa nell’ottavo di finale di ritorno contro l’Az Alkmaar. Il 2 a 1 del Friuli infatti non consente di ribaltare il ko dell’andata quando i bianconeri persero per due reti a zero in terra olandese. Ma resta tanto rammarico alla formazione di Guidolin, avanti di due reti e di un uomo dopo appena 15’ ma che nonostante tutto si è dovuta arrendere agli uomini di Veerbek. A nulla è bastata cosi la doppietta di Di Natale visto che il gol di Falkenburg ha rimesso pienamente in carreggiata gli ospiti che nella ripresa hanno anche fallito il rigore della tranquillità, considerando che hanno sofferto in lungo e in largo durante il match. Un ko che fa perdere all’Italia la terza squadra in Europa nel giro di tre giorni. Una settimana davvero negativa dunque.
    Guidolin schiera la formazione prevista alla vigilia con un solo cambio: dentro Pazienza, in panchina Abdi. Titolare invece Di Natale, al quale sono affidate le chiavi dell’attacco friulano. Dall’altra parte Veerbek deve fare a meno di Maertens e Benshop, ma anche lui schiera l’undici previsto prima del match.

    Di certo vede complicarsi maledettamente le cose dopo appena 53 secondi quando Viergever stende Floro Flores sulla linea dell’area di rigore. L’arbitro Mazic estrae il cartellino rosso all’indirizzo del giocatore olandese e assegna un penalty che Di Natale trasforma. Guidolin poco dopo perde per stiramento Benatia sostituito da Pasquale ma al 15’ arriva il raddoppio: cross del neo entrato per Di Natale che sigla il raddoppio a centro area. Il match è nettamente in mano agli uomini di Guidolin che tuttavia al 31’ subiscono il gol olandese: la difesa dei friulani si addormenta e Falkenburg ne approfitta insaccando la palla all’angolino della porta difesa da Handanovic. Adesso servirebbero due gol per passare il turno, cosa possibile poiché i friulani continuano a macinare gioco.

    Udinese © Dino Panato/Getty Images

    Nella ripresa i bianconeri cingono d’assedio la difesa olandese che si salva più volte per il rotto della cuffia, e l’Udinese dal canto suo spreca parecchia. L’Az regge e al 18’ avrebbe anche la chance di pareggiare a causa di un intervento falloso in area di rigore avversaria ad opera di Domizzi: dal dischetto Elm spreca mandando alto. Fabbrini e Abdi per Ferronetti e Pazienza: sono questi i cambi con cui Guidolin prova a dare maggiore vigore alla manovra offensiva nel finale di gara, ma serve a poco: l’Az tiene e accede al turno successivo. Il pubblico del Friuli, tuttavia, applaude i propri beniamini per un’impresa solo sfiorata.

    Le pagelle di Udinese Az Alkmaar 2-1:
    Di Natale 8: Anima e cuore di quest’Udinese. E’ lui a siglare i due gol della speranza, ma regala diverse giocate deliziose sfiorando anche il tris. Peccato per l’andata quando giocò solo lo scorcio finale di match.
    Handanovic 7: Solita sicurezza. Chiamato in causa due volte risponde alla grande, e non era facile in una gara del genere quando subisci pochi tiri in porta.
    Domizzi 5: Sul gol subito si addormenta, nella ripresa commette il fallo da rigore che poi Elm sbaglierà: una serata veramente negativa la sua.
    Pasquale 6,5: Ottimo impatto sulla partita. E non era facile essendo entrato dopo appena 11’.
    Falkenburg 6,5: Toglie le castagne dal fuoco ai suoi. Un gol che riconferma il buon momento che sta vivendo e che lancia l’Az ai quarti.
    Elm 5: Se ne parla un gran bene ma rigore sbagliato a parte non lo si nota propria. Se l’Az subisce tanto è anche colpa sua.
    Altidore 6: Gioca una partita di grosso sacrificio: i compagni di squadra fanno leva su di lui per respirare un po’.
    Viergever 4: Rischia di complicare maledettamente le cose ai suoi con quel fallo ad inizio gara. Nel caso in cui fosse arrivata l’eliminazione poteva essere tranquillamente indicato come maggiore arteficie.

    HIGHLIGHTS UDINESE – AZALKMAAR 2-1

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    Udinese (3-5-2): Handanovic 7; Benatia sv (11′ Pasquale 6,5), Domizzi 5, Ekstrand 5,5; Ferronetti 5,5 (21′ st Fabbrini 6,5), Pazienza 6,5 (33′ st Abdi 6), Pinzi 6,5, Asamoah 6, Armero 6; Floro Flores 6,5, Di Natale 8. In panchina: Padelli, Neuton, Battocchio, Fabbrini, Marsura. Allenatore: Guidolin 6
    Az Alkmaar (4-3-2-1): Alvarado 5,5; Marcellis 6, Moisander 5,5, Viergever 4, Poulsen 6; Maher 5,5, Falkenburg 6,5 (38′ st Ortiz), Elm 5; Beerens sv (11′ Klavan 6), Holman 5,5 (32′ st Gudmundsson sv); Altidore 6. In panchina: Heijblok, Johansson, Reijnen, Boymans. Allenatore: Verbeek 6,5

  • Padova – Torino 0-3 a tavolino. Ribaltato l’1-0 del campo

    Padova – Torino 0-3 a tavolino. Ribaltato l’1-0 del campo

    Clamoroso in Serie B. Il Torino infatti torna in testa alla classifica grazie alla vittoria a tavolino  per 3 a 0 decisa dal giudice sportivo con riferimento alla gara del 3 dicembre scorso contro il Padova, sospesa con i biancorossi avanti di un gol a 15’ dalla fine a causa di un black out elettrico che non aveva consentito di giocare la parte finale del match visto il sopraggiungere del buio. I restanti minuti furono rigiocati dopo 11 giorni, ma alla fine l’1-0 non cambiò.

    A distanza di tre mesi ecco la decisione del Giudice Gianfranco Valente presa a seguito dell’inchiesta aperta dalla procuratore federale. Il Torino così supera il Pescara e si riprende la vetta, ma c’è stata l’immediata reazione del Padova che attraverso il proprio sito ufficiale ha preannunciato ricorso.

    Non ce lo aspettavamo assolutamente – afferma il direttore sportivo Rino Foschi -, è una brutta notizia che arriva e che fa male a noi tutti. Andremo a far ricorso in Corte di Giustizia federale. Sinceramente è assurdo che si arrivi a una cosa del genere dopo oltre tre mesi da quando è successo. Ai giocatori fa male – conclude -, ma sono convinto che non sia finita qui. Voglio leggere le motivazioni della sentenza, di sicuro e’ una brutta situazione”. Insomma, in casa Padova la decisione non è andata proprio giù.

    Torino © Valerio Pennicino/Getty Images

    Una vicenda davvero lunga e tortuosa quella dell’Euganeo. Dopo che in un primo momento era stato disposto il recupero degli ultimi 15’ di gara, il Torino ha presentato ricorso sostenendo che ci fosse la responsabilità oggettiva del Padova con riferimento al mancato funzionamento dei riflettori. Sono state disposte cosi delle perizie che hanno stabilito come attraverso un gruppo elettrogeno la gara poteva tranquillamente giungere a conclusione. Secondo il giudice sportivo dunque vi è stata negligenza dei padovani, tesi questa che da Torino hanno sostenuto sin dal primo momento. Una vicenda che dunque non si chiude qui: attesi nelle prossime settimane ulteriori sviluppi.

  • Udinese – Az Alkmaar, le formazioni. Di Natale subito in campo

    Udinese – Az Alkmaar, le formazioni. Di Natale subito in campo

    Provarci comunque. E’ questo l’imperativo in casa Udinese dopo il pesante 2 a 0 rimediato nel match di andata degli ottavi di finale di Europa League in casa dell’Az Alkmaar. Non sarà facile, poiché bisognerà trovare la via della rete tre volte e stare attentissimi in difesa. Cose complicate di questi tempi con i bianconeri che arrivano da diverse gare senza gol fatti al Friuli e con una difesa che invece sta perdendo colpi. Ma Guidolin ci vuole provare, tanto che farà scelte più coraggiose rispetto all’andata, quando i suoi giocarono una gara rinunciataria venendo puniti nel corso della ripresa. Gli olandesi non sono squadra semplice da affrontare, e il primato nella Eredivise è un chiaro segnale in tal senso.

    Per quanto riguarda l’undici che scenderà in campo stasera, Guidolin deve fare i conti con qualche defezione, come spesso accaduto ultimamente. Fuori infatti Isla, Badu, Basta, Danilo, Fernandes, Torje e Barreto, il tecnico friulano si affiderà al 3-5-1-1. Davanti ad Handanovic difesa formata da Benatia, Domizzi e dal giovane Ekstrand. A centrocampo Ferronetti e Armero avranno il compito di spingere lateralmente, con Abdi, Pinzi e Asamoah che agiranno al centro. In avanti spazio a Di Natale in appoggio a Floro Flores.

    Antonio Di Natale © Dino Panato/Getty Images

    Tra gli olandesi invece c’è da registrare la pesante assenza di Maertens, ma nonostante tutto il clima è tranquillo e c’è tanta fiducia nei propri mezzo. Verbeek dovrebbe schierare i suoi con un 4-2-3-1. Davanti ad Esteban difesa formata da Moisander e Viergever centrali, con Marcellis e Poulsen esterni. A fare da schermo alla difesa Maher ed Elm, con Beerens, Falkenburg e Holman dietro l’unica punta Altidore. Non sarà della contesa invece l’attaccante Benshop.

    Udinese Az Alkmaar, le probabili formazioni:
    Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Benatia, Domizzi, Ekstrand; Ferronetti, Abdi, Pinzi, Asamoah, Armero; Di Natale; Floro Flores. In panchina: Padelli, Neuton, Pasquale, Battocchio, Pazienza, Fabbrini, Marsura. Allenatore: Guidolin.
    AZ Alkmaar (4-2-3-1): Esteban; Marcellis, Moisander, Viergever, Poulsen; Maher, Elm; Beerens, Falkenburg, Holman; Altidore. In panchina: Hoijblock, Johansson, Reijnen, Klavan, Ortiz, Gudmundsson, Boymans. Allenatore: Verbeek.