Autore: francescof

  • Serie B, il Verona cerca il colpaccio a Reggio

    Serie B, il Verona cerca il colpaccio a Reggio

    Dopo un esordio 2013 scoppiettante con terreno guadagnato su Sassuolo e Livorno, il Verona scende nuovamente in campo ospite della Reggina. Un match tra squadra che navigano in acque diverse e che hanno ambizioni diametralmente opposte. I veneti sembrano essere in ascesa e cercano il colpaccio per rimanere attaccata alle altre due battistrada, mentre gli amaranto sono coscienti che per trovare la salvezza bisogna fare punti anche in match proibitivi come quello di stasera. Per quanto riguarda gli amaranto Dionigi deve rinunciare a Lucioni, fermo per un brutto infortunio alla spalla. Al suo posto Di Bari. Per il resto formazione fatta con Hetemaj che ha vinto il duello con Armellino e Comi quello con Fischnaller. Alla prima presenza con la maglia dei calabresi l’ultimo arrivato Antonazzo.

    Daniele Cacia, ex di turno con il dente avvelenato © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Daniele Cacia, ex di turno con il dente avvelenato © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Davanti a Baiocco dunque difesa composta da Adejo, Freddi e Di Bari. In mezzo al campo Hetemaj, Colucci e Barillà con Antonazzo e Rizzato esterni. In avanti Di Michele e Comi. Dall’altra parte Mandorlini deve rinunciare solamente ad Albertazzi, avendo cosi a disposizione il resto della rosa. Nel solito 4-3-3 dell’allenatore veneto, stasera squalificato e sostituito in panchina da Bordin, davanti a Rafael ci sarà una difesa formata da Moras e Maietta centrali con Cacciatori e Martinho laterali. In mezzo al campo Jorginho, Bacinovic e Halfredsson mentre in avanti Gomez e Sgrigna saranno di supporto a Cacia, ex (sono in due considerando anche l’islandese Hallfredsson) con il dente avvelenato non essendosi lasciato nel migliore dei modi con la compagine calabrese ai tempi di Novellino.

    Le probabili formazioni di Reggina-Verona:
    REGGINA (3-5-2): Baiocco; Adejo, Freddi, Di Bari; Antonazzo, Hetemaj, Colucci, Barillà, Rizzato; Di Michele, Comi. Allenatore: Dionigi.
    VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Sgrigna. Allenatore : Mandorlini (squalificato).

  • Momento nero per la Fiorentina. Castro fa volare il Catania

    Momento nero per la Fiorentina. Castro fa volare il Catania

    Irrefrenabile Catania. I siciliani, di rimonta, stendono anche la Fiorentina e continuano a scalare la classifica. Un momento pessimo per la compagine di Montella che cade a 3’ dalla fine per opera di Castro, ma resta il rammarico per due legni colpiti sull’1-1 e per l’espulsioni di Aquilani che ha lasciato i compagni in 10’ nel momento più delicato dell’incontro. Il botta e risposta tra Migliaccio e Legrottaglie aveva infiammato una gara che ha entusiasmato i tifosi presenti, specie quelli di fede rossoazzurra. Poche novità nei due undici scesi in campo: nella Fiorentina il ballottaggio per quanto riguarda il reparto offensivo lo vince Ljajic che la spunta su Toni. In avvio meglio il Catania che già al 2’ potrebbe passare ma Alvarez manda a lato da ottima posizione. La Fiorentina sembra non eccellere ma alla prima occasione passa: assist di Pasqual per Migliaccio che di testa insacca.

    La Fiorentina a questo punto si limita a gestire, il Catania fa la partita ma di pericoli non ne crea. Almeno sino ad inizio ripresa quando sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Gomez ci pensa Legrottaglie, di testa, ad anticipare tutti, sfruttando anche una brutta uscita di Neto. La formazione viola si scuote e nel giro di pochissimo va vicina al nuovo vantaggio: prima Cuadrado e poi Ljajic incocciano la traversa. I due tecnici si giocano il tutto per tutto nei rispettivi reparti offensivi tanto che fanno il loro ingresso in campo Ricchiuti e Toni. Cuadrado, ancora lui, si procura due ghiotte chance ma non le concretizza. Aquilani è ingenuo e si becca un rosso diretto per proteste e i padroni di casa, con un uomo in più, trovano il gol vittoria quando alla fine mancano 3’ grazie a Castro il quale salta più in alto di tutti e supera Neto. Catania alle stelle, momento di crisi per la Fiorentina.

    Lucas Castro
    Lucas Castro, match winner contro la Fiorentina © Maurizio Lagana/Getty Images

    Le pagelle di Catania-Fiorentina
    Legrottaglie 7: Bravo in difesa ma anche in avanti: con il suo gol riapre un match che alla fine si tingerà di rossoazzurro.
    Castro 7: Sale in cielo e trova una marcatura pesantissima per la gara e per la classifica.
    Gomez 6,5: Dai suoi piedi nasce la rete che permette al Catania di tornare in gioco.
    Neto 4,5: La sua uscita, sciagurata, sul gol di Legrottaglie, spiana la strada agli etnei.
    Aquilani 5: Nel momento decisivo si mette a protestare e l’arbitro lo sbatte fuori. Ingenuo, e non poco.
    Ljajic 5,5: La traversa non lo aiuta, ma nel primo tempo combina comunque poco. Sale di tono nel secondo tempo ma non riesce comunque a gonfiare la rete.

    Il tabellino di Catania-Fiorentina
    CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Legrottaglie 7, Spolli 6, Bellusci 6; Izco 6,5, Capuano 5 (12′ st Ricchiuti 6), Biagianti 6 (39′ st Paglialunga sv); Barrientos 6,5, Castro 7, Gomez 6,5. In panchina: Frison, Terracciano, Augustyn, Potenza, Salifu, Keko, Doukara. Allenatore: Maran 7
    FIORENTINA (3-5-2): Neto 4,5; Roncaglia 5, Rodriguez 5, Savic 5; Cuadrado 6, Aquilani 5, Migliaccio 6,5, Borja Valero 6, Pasqual 6,5 (36′ st Tomovic sv); Jovetic 5, Ljajic 5,5 (24′ st Toni 5,5). In panchina: Viviano, Lupatelli, Camporese, Cassani, Romulo, Llama, Larrondo, Seferovic. Allenatore: Montella 5,5

    Le immagini video di Catania-Fiorentina
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  • Fiorentina a Catania per il riscatto. Gara particolare per Montella

    Fiorentina a Catania per il riscatto. Gara particolare per Montella

    Andrà a caccia di quella vittoria che manca da oltre un mese la Fiorentina di Vincenzo Montella in casa del Catania. Una sfida particolare per l’Aeroplanino che ritrova cosi la squadra con la quale è stato protagonista nello scorso campionato, anche se è da capire quale sarà l’accoglienza che gli verrà riservata dopo qualche polemiche estiva. Un match tutt’altro che semplice però per i viola, reduci dal pareggio interno contro il Napoli. I siciliani, che domenica scorsa hanno superato in trasferta il Genoa, sono in un ottimo stato di forma e sognano quei tre punti che potrebbero ingolosire ancor di più la tifoseria rossoazzurra. Maran in difesa recupera Legrottaglie e rilancia dal 1’ anche Marchese.

    Tuttavia le note negative, dovute alle defezioni, ci sono, specie da centrocampo in sui. Lodi e Bergessio devono scontare un turno di squalifica, Almiron, Sciacca e Rolin sono infortunati e non prenderanno parte nemmeno loro alla contesa del Cibali. Recupererà con ogni probabilità Spolli, colpito nei giorni scorsi dalla febbre mentre in mezzo al campo Salifu dovrebbe far spazio a Biagianti. In avanti c’è Castro. Dall’altra parte Montella va verso la rinuncia a Pizarro. Out anche El Hamdaoui, impegnato in Coppa d’Africa, mentre Vecino non ha ricevuto il transfer. In avanti è ballottaggio sul partner di Jovetic: il testa a testa è tra Toni e Ljajic con il primo che sembra essere in leggero vantaggio, anche se non sono da escludere sorprese dell’ultim’ora.

    Vincenzo Montella
    Vincenzo Montella © Maurizio Lagana/Getty Images

    Le probabili formazioni di Catania-Fiorentina:
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Paglialunga, Biagianti; Barrientos, Castro, Gomez. In panchina: Frison, Terracciano, Capuano, Augustyn, Potenza, Bellusci, Ricchiuti, Salifu, Keko, Doukara. Allenatore: Maran.
    FIORENTINA (3-5-2): Neto; Roncaglia, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Aquilani, Migliaccio, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Toni. In panchina: Viviano, Lupatelli, Tomovic, Camporese, Cassani, Romulo, Llama, Ljajic, Larrondo, Seferovic. Allenatore: Montella.

     

  • Serie B, sorride solo il Verona. Crollano Empoli, Varese e Modena

    Serie B, sorride solo il Verona. Crollano Empoli, Varese e Modena

    La ventitreesima giornata di Serie B fa sorridere solo il Verona. Almeno in testa alla graduatoria dove i veneti si portano a meno due dal Livorno, bloccato sul nulla di fatto a Padova e sul Sassuolo sconfitto ieri sera a Crotone. Cadono clamorosamente anche le tre squadre che stanno dietro alla compagine di Mandorlini: Varese, Empoli e Modena infatti devono arrendersi, tra le mura amiche, contro Lanciano, Novara e Ternana. Colpaccio dell’Ascioli che con un gol del solito Zaza sbanca Bari mentre il Cittadella spreca la chance di salire al quinto posto crollando in casa del fanalino di coda Grosseto. Lo scontro salvezza tra Cesena e Vicenza se lo aggiudicano per 3-0 i padroni di casa mentre tra Pro Vercelli e Reggina ne viene fuori un pareggio che fa più comodo agli ospiti.

    SPEZIA-VERONA 0-1
    Il Verona vince nel finale a guadagna terreno su Sassuolo e Livorno. Tre punti pesanti dunque per la compagine di Mandorlini il quale deve ringraziare il solito Cacia capace con un colpo di testa di piegare le resistenze dei padroni di casa dello Spezia. Padroni di casa che lanciano subito i nuovi arrivati Guarna, Romagnoli e Musacci mentre dall’altra parte sin dal 1’ ecco Agostini e Sgrigna. La prima palla gol degna di nota arriva grazie a Mario Rui che dalla destra scaglia un gran tiro che scheggia la traversa della porta difesa da Rafael. Poco dopo è la volta di Sammarco, ma da ottima posizione manda fuori. Il Verona esce allo scoperto soltanto dopo la mezz’ora ma non riesce mai a creare grandissimi pericoli alla porta dei liguri. Nella ripresa i veneti cominciano subito benissimo ma il tiro di Sgrigna colpisce il palo interno con Guarna che non può fare nulla. Al 36’ la zampata di Cacia: l’attaccante gialloblu stacca perfettamente su un cross di Hallfredsson e deposita la palla in rete.

    PADOVA-LIVORNO 0-0
    Un pari che serve più al Livorno che rosicchia un punto sulla capolista Sassuolo ma ne perde due sul Verona. Può comunque andare bene cosi agli amaranto che hanno subito a più riprese il gioco del Padova dovendo ringraziare anche il proprio portiere Fiorillo per qualche parata importante. Dopo il ricordo di Piermario Morosini prima della gara, le squadre scendono in campo con grande concentrazione e il Padova colleziona subito quattro calci d’angolo andando vicino al gol Trevisan ma Gemiti sulla linea sventa il pericolo. I veneti spingono e dopo una chance targata Jelenic ecco che Fiorillo si esalta sulla conclusione di Farias. Subito dopo ecco Trevisan e Legati che di un soffio non deviano in rete il pallone. Farias è scatenato ma con Fiorillo trova ancora pane per i suoi denti. Nella ripresa dopo l’incursione di Trevisan ecco che Farias al 21’ ci prova in diagonale ma il suo tiro non ha fortuna. Iori, Cutolo e Babacar ci provano dalla distanza ma il risultato non si schioda dallo 0-0 iniziale e i biancoscudati si mangiano le mani per due punti persi.

    Daniele Cacia
    Daniele Cacia attaccante del Verona © Dino Panato/Getty Images

    I RISULTATI DELLA VENTITREESIMA GIORNATA DI SERIE B:
    Bari-Ascoli 0-1 (Zaza)
    Cesena-Vicenza 3-1 (Pinardi, Granoche, Tonucci, Succi)
    Empoli-Novara 0-2 (Lepiller, Lazzari)
    Grosseto-Cittadella 3-1 (Di Roberto, Padella, Piovaccari, Rig. Lupoli)
    Modena-Ternana 1-2 (Litteri, Rig. Ardemagni, Rig. Litteri)
    Padova-Livorno 0-0
    Pro Vercelli-Reggina 0-0
    Spezia-Verona 0-1 (Cacia)
    Varese-Lanciano 1-2 (Turchi, Ebagua, Rig. Volpe)
    Crotone-Sassuolo 2-1 (De Giorgio, Eramo, Missiroli)
    Juve Stabia-Brescia (lunedì ore 20:45)

    CLASSIFICA
    Sassuolo 51; Livorno 48; Verona 46; Varese 36; Empoli 33; Modena 32; Brescia, Padova, Ascoli 31; Juve Stabia e Cittadella 30; Spezia e Ternana 28; Novara, Crotone e Lanciano 25; Bari, Reggina, Cesena 24; Vicenza 19; Pro Vercelli 16; Grosseto 14.

  • Serie B, il Crotone sorprende la capolista Sassuolo

    Serie B, il Crotone sorprende la capolista Sassuolo

    Si apre con il botto il 2013 della Serie B. All’Ezio Scida infatti il Crotone sorprende la capolista Sassuolo battendola per 2-1 facendo cosi un grande regalo al Livorno che vincendo oggi a Padova potrebbe portarsi a -1 dal primo posto in classifica. Un successo firmato De Giorgio ed Eramo, i quali nella prima mezz’ora sorprendono i neroverdi i quali reagiscono subito con Missiroli ma che mancano il gol del pareggio. Si è giocato su un campo ai limiti della praticabilità e i neroverdi, a fine gara, hanno anche recriminato il triplice fischio finale arrivato appena prima che Masucci insaccasse in rete. Insomma una raffica di emozioni che ha entusiasmato il pubblico presente sugli spalti dello Scida. Drago inizialmente sorprende tutti con l’inserimento, dal 1’, dell’ultimo arrivato Del Prete che soffia il posto ad Abruzzese. In difesa, insieme a lui, anche Migliore come laterale mentre al centro accanto a Vinetot c’è Ligi. Galardo ed Eramo davanti al pacchetto arretrato con Gabionetta, Matute e De Giorgio dietro l’unica punta Ciano. Fuori Calil.

    Dall’altro lato Di Francesco deve fare i conti con l’emergenza attacco: Berardi va solo in panchina, mentre Boakye e Pavoletti per motivi diversi non ci sono. Davanti a Pomini difesa formata da Gazzola e Longhi esterni con Terranova e Bianco centrali. In mezzo al campo Bianchi, Magnanelli e Missiroli mentre il trio di attacco è composto da Masucci centrale con Troianiello e Catellani esterni. Si gioca su un campo inguardabile, cosa questa che presumibilmente coglie di sorpresa gli emiliani che si fanno subito chiudere dal Crotone. Prima un grande Pomini dice no a Vinetot poi arriva il primo gol: cross di Del Prete, il cui debutto è dunque positivo, e colpo di testa di De Giorgio che finisce in rete. Il Sassuolo a questo punto abbozza una reazione ma è il Crotone a trovare il raddoppio: Eramo sorprende la difesa ospite, ferma nella circostanza, e realizza, su suggerimento di Matute, il momentaneo 2-0.

    Mirko Eramo
    Mirko Eramo, decisivo contro il Sassuolo © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La capolista ha uno scatto d’orgoglio e con Missiroli, su assist di Masucci, riapre i giochi. Nella ripresa il Sassuolo le prova tutte. Di Francesco getta nella mischia anche Berardi per Troianiello ma gli affondi emiliani non creano pericoli a Caglioni. Galardo allo scadere si becca il secondo giallo e viene espulso da Nasca e al 95’ ecco l’episodio incriminato: Chibsah, da poco entrato, serve una palla in verticale per Masucci che conclude a rete ma solo un paio di secondi dopo il triplice fischio del direttore di gara. Un episodio che ha scatenato una miriade di polemiche da parte della squadra ospite il cui allenatore Di Francesco si lamenta anche per le condizioni del terreno di gioco. Tre punti d’oro per il Crotone che aggancia cosi la Ternana scavalcando, almeno momentaneamente Bari e Reggina. Per il Sassuolo una battuta d’arresto che non pregiudica il primo posto in classifica ma che comunque rischia di far avvicinare le rivali Livorno e Verona qualora queste due vincessero.

    Le immagini video di Crotone-Sassuolo:
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  • Serie B, si ricomincia. La capolista Sassuolo fa visita al Crotone

    Serie B, si ricomincia. La capolista Sassuolo fa visita al Crotone

    Si riparte. Dopo quasi un mese di stop, eccezion fatti per i recuperi, la Serie B torna ad essere protagonista e l’anticipo della ventitreesima giornata è di quelli che promette spettacolo. All’Ezio Scida infatti il Crotone di Massimo Drago ospita la capolista e dominatrice del campionato Sassuolo di Eusebio Di Francesco. I pitagorici in casa sono avversari molto duri tanto che il Livorno, seconda forza del campionato, passò solo allo scadere. Tra le mura amiche infatti Galardo e compagni hanno conquistato 18 dei 24 punti collezionati sino al momento. Ma il Sassuolo in questa stagione ha avuto modo di dimostrare in lungo e in largo la propria forza, per ultimo nel match che ha chiuso il 2012 vinto per 5-0 contro il Cesena. Lo stesso risultato, ma in tono negativo, ha segnato l’inizio della sosta dei calabresi che avevano subito una clamorosa cinquina in casa del Brescia.

    Per ciò che concerne gli schieramenti Drago deve fare a meno di Maiello, squalificato, e Addae, infortunato. Solo panchina invece per l’ultimo arrivo Del Prete. Davanti a Caglioni dunque difesa formata da Vinetot e Abruzzese centrali con Matute e Mazzotta laterali. Eramo e Galardi si disimpegneranno davanti alla difesa mentre il trio Gabionetta, Calil, De Giorgio giostreranno alle spalle di Ciano. Dall’altra parte Di Francesco ha qualche difficoltà in attacco data l’indisponibilità di Boakye che sta disputando la Coppa d’Africa, di Pavoletti sospeso per doping e Berardi che è infortunato.

    Gaetano Masucci
    Gaetano Masucci © Dino Panato/Getty Images

    Davanti a Pomini difesa formata da Bianco e Terranova centrali con Gazzola e Longhi laterali. Il trio di centrocampo sarà composto da Bianchi, Magnanelli e Missiroli mentre il tridente, obbligato, è formato da Masucci centrali con Troianiello e Catellani più larghi.

    Le probabili formazioni di Crotone-Sassuolo:
    CROTONE (4-2-3-1): Caglioni; Matute, Vinetot, Abruzzese, Mazzotta; Eramo, Galardo; Gabionetta, Calil, De Giorgio; Ciano. Allenatore: Drago
    SASSUOLO (4-3-3): Pomini; Gazzola, Bianco, Terranova, Longhi; Bianchi, Magnanelli, Missiroli; Troianiello, Masucci, Catellani. Allenatore: Di Francesco

  • Juve, affare Lisandro Lopez ad un passo

    Juve, affare Lisandro Lopez ad un passo

    Dopo l’annuncio dell’arrivo, previsto per la prossima stagione, di Fernando Llorente, la Juve sta per chiudere un’altra operazione per ciò che riguarda il reparto offensivo. Ma stavolta si parla di un rinforzo per l’immediato e che, cosa da non sottovalutare, sarebbe utilizzabile anche in Champions League. I bianconeri infatti sono ad un passo da Lisandro Lopez, 30enne attaccante attualmente al Lione. Già nei giorni scorsi le squadre avevano intavolato una trattativa che nelle ultime ore sembra aver subito un’accelerata di non poco conto. Le parti stanno discutendo sulla formula: la Juventus punta ad un prestito con diritto di riscatto a giugno. Il Lione invece punta su un prestito oneroso con obbligo di riscatto. E sono questi i nodi, che appaiono comunque superabili, della trattativa. I bianconeri infatti potrebbero mettere sul piatto 800 mila euro per il prestito fissando poi un riscatto di 9 milioni a giugno nel caso in cui si vorrà puntare ancora sull’argentino.

    Lisandro Lopez ad un passo dalla Juventus © FRED DUFOUR/AFP/Getty Images
    Lisandro Lopez ad un passo dalla Juventus © FRED DUFOUR/AFP/Getty Images

    I francesi potrebbero quindi gradire questa formula considerando che il contratto di Lopez scadrà nel 2014 e dunque a giugno si entrerà nell’ultimo anno di contratto, cosa che costringerà di fatto il club transalpino ad abbassare le pretese economiche. La sensazione è che le possibilità che l’affare vada in porto sono tante, in primis poiché la Juve si assicurerebbe cosi un giocatore di esperienza internazionale, cosa che serve in Europa, senza un esborso immediato particolarmente alto.

    Il Lione invece incasserebbe subito una cifra vicina al milione per il prestito e potrebbe monetizzare di più in estate. Considerando poi che il rendimento dell’argentino, giocatore molto gradito ad Antonio Conte, non è stato dei migliori in quest’annata, anche sul piano tecnico non sembrano esserci grossi ostacoli da parte dei francesi. L’eventuale arrivo dell’ex giocatore del Porto sbarrerebbe definitivamente le porte a Didier Drogba, altro giocatore nel mirino di Beppe Marotta da diverse settimane.

  • Inter, Younes Belhanda per il dopo Sneijder

    Inter, Younes Belhanda per il dopo Sneijder

    Younes Belhanda verso l'Inter © Mike Hewitt/Getty Images
    Younes Belhanda verso l’Inter © Mike Hewitt/Getty Images

    Il dopo Sneijder è già cominciato in casa Inter. I nerazzurri infatti sono ad un passo del trequartista marocchino Younes Belhanda, 22enne in forza ai francesi del Montepellier. A darne notizia è proprio il presidente dei transalpini Louis Nicollin il quale al giornale turco AmkSpor ha dichiarato di aver accetto un offerta di 14 milioni da parte dei milanesi, respingendo quella del Fenerbahce che era stata inferiore di sei milioni. Una trattativa chiusa in meno di una settimana, considerando che l’Inter si è fatta avanti appena giovedi scorso per assicurarsi uno dei migliori talenti in circolazione nel campionato francese che sino ad ora ha messo a segno 6 gol in 17 gare disputate. Il giovane calciatore del Montpellier ricopre il ruolo di centrocampista offensivo, in pratica quello che prediligeva Sneijder, ma può giocare tranquillamente anche come ala.

    Il suo è stato un cammino fatto di un progressivo avanzamento nel rettangolo di gioco, considerando che originariamente giocava davanti alla difesa avendo un’ampia visione di gioco e una tecnica sopra la media. Piano piano però è stato avanzato, tanto che nel corso degli anni è stato considerato in Francia come il nuovo Pires. Anche se non potrà mai vestire la maglia dei Galletti avendo rinunciato alla nazionalità francese, nonostante due presenze con la Nazionale Under 20 transalpina, conservando quella marocchina con la quale ha anche debuttato nel 2010 contro l’Irlanda del Nord.

    Belhanda sinora ha vestito una sola maglia, quella del Montpellier, e per lui sarebbe quella interista un’esperienza tutta nuova. Dopo la trafila delle giovanili, il giocatore marocchino dal 2007 al 2009 finisce nella squadra satellite, il Montpellier 2, nella quale colleziona 22 presenze corredate da un gol. Passa cosi in prima squadra dove gioca dalla seconda parte del 2009 sino ad oggi collezionando 114 presenze e 22 gol ottenendo diversi riconoscimenti tra cui, nella passata stagione, quello di calciatore dell’anno in Francia. Per l’Inter un rinforzo di qualità che potrebbe significare anche la cessione di Coutinho in modo da far cassa e coprire cosi l’esborso per l’arrivo del marocchino.

  • Gattuso porta il Sion in ritiro nella sua Calabria

    Gattuso porta il Sion in ritiro nella sua Calabria

    Dieci giorni per far conoscere ai compagni di squadra del Sion la propria terra, quella Calabria cui da sempre è legato nonostante i lunghi periodi trascorsi tra Perugia, Glasgow e Milano. Rino Gattuso insieme al resto della squadra svizzera infatti svolgerà dieci giorni di ritiro, in concomitanza con la sosta del campionato elvetico, in Calabria, più precisamente a Corigliano Calabro, centro della provincia di Cosenza nel quale “Ringhio” è cresciuto e dove torna ogni volta che può per riabbracciare amici e parenti.

    Una sorta di vetrina per la Calabria che sarà conosciuta da vicino non solo da calciatori e staff tecnico ma anche dai mass media svizzeri nel corso dei dieci giorni di permanenza. Già da qualche mese si era parlato di questa fase di ritiro in Calabria della compagine che nell’estate scorsa aveva cercato anche Del Piero. Da qualche giorno è arrivata l’ufficialità compreso anche un programma di amichevoli piuttosto fitto con tre partite in sette giorni contro Crotone, Reggina e Cosenza.

    Rino Gattuso© SEBASTIEN FEVAL/AFP/Getty Images
    Rino Gattuso© SEBASTIEN FEVAL/AFP/Getty Images

    Nessun test invece contro il Catanzaro come si era vociferato nel corso dei mesi scorsi. Si comincerà il 16 contro i pitagorici, passando poi al 19 quando allo stadio “Granillo” si accenderanno le luci dei riflettori per la sfida che vedrà opposti gli amaranto di Dionigi agli svizzeri. Si chiuderà quindi il 23 contro il Cosenza, formazione militante nel torneo di Serie D girone I, un giorno prima del ritorno in patria per gli elvetici. Attualmente il Sion sta lavorando in Spagna, prima del rientro in patria previsto per giovedi e la susseguente partenza, quattro giorni dopo, per l’Italia.

    Oltre a Gattuso la compagine biancorossa vanta tra le proprie fila altri due calciatori con un recente passato in Italia: si tratta dei centrocampisti Basha, sino a qualche mese fa al Torino e Zambrella, il quale per diverse stagioni ha vestito la casacca del Brescia.

  • José Mourinho “pinocchio” sull’assenza al Pallone d’oro

    José Mourinho “pinocchio” sull’assenza al Pallone d’oro

    Devo preparare al meglio la partita di Coppa del Re in programma mercoledì contro il Celta Vigo” aveva detto. Ed invece era da tutt’altra parte. Una nuova raffica di polemiche investe il tecnico del Real Madrid Josè Mourinho, reo di aver disertato la serata di gala nella quale veniva assegnato il Pallone d’Oro oltre al titolo di miglior allenatore con una scusa rivelatasi poi infondata. Un giornalista del quotidiano sportivo As infatti ha pizzicato il tecnico portoghese nel quartiere di Hortaleza, intento ad osservare gli allenamenti del figlio. “Mourinho ha mentito” recitava la prima pagina del celebre giornale spagnolo, con la foto del tecnico insieme alle due guardie del corpo che hanno cercato, invano, di nasconderlo quando si sono accorti della presenza del cronista.

    Jose Mourinho
    Josè Mourinho © Jasper Juinen/Getty Images

    Mourinho era stavo invitato alla cerimonia di Zurigo poiché in nomination per il premio di miglior allenatore del 2012, vinto poi dal ct spagnolo Vicente Del Bosque. Se la scusa di voler preparare al meglio la sfida di Coppa, cosa poco credibile vista la modesta caratura dell’avversario, aveva fatto intuire ai tanti un forfait volontario da parte del portoghese, lo scoop del giornalista spagnolo ha dato quella conferma che mancava e ha mandato su tutte le furie il presidente dei madrileni Florentino Perez, il quale a quanto pare è stanco dell’ennesimo sgarbo nei suoi confronti da parte di Mourinho.

    Un altro passo in avanti dunque verso un divorzio che appare inevitabile a fine stagione, anche se tra campionato fallimentare, primo turno di Champions League superato con qualche difficoltà di troppo e continui affronti, non è escluso a questo punto un eventuale ribaltone a stagione in corso. Mourinho tuttavia non crede a questa ipotesi, complice una clausola nel suo contratto che condannerebbe il Real Madrid al pagamento di una somma cospicua. Ma si sa, la pazienza ha sempre un limite.