Autore: francescof

  • Presentato il calendario Serie A 2012/2013. La Juve riparte dal Parma

    Presentato il calendario Serie A 2012/2013. La Juve riparte dal Parma

    E’ stato presentato a Milano il calendario Serie A 2012/2013.  Alla manifestazione, trasmessa anche in diretta televisiva e via web, ha preso parte la quasi totalità delle società di Serie A. La durata è stata minore rispetto alle precedenti, e stavolta, come ha ironizzato qualcuno sul web, nessuno è scappato via prima in motorino come fatto l’anno scorso dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis. Unico ritardatario invece il presidente della Lazio Claudio Lotito, giunto in sala dopo che erano già state rese note le prime quattro giornate ma subito pronto a rilasciare interviste.  Il torneo avrà inizio tra un mese esatto, nel week end del 25-26 agosto con due anticipi al sabato (ore 18 e 20.45) e il resto delle gare la domenica con un incontro 18 e i restanti alle 20:45. Ovviamente poi il resto delle gare si giocherà nei classici orari. Ecco il primo turno:

    Atalanta – Lazio
    Chievo – Bologna
    Fiorentina – Udinese
    Genoa – Cagliari
    Juventus – Parma
    Milan – Sampdoria
    Palermo – Napoli
    Pescara – Inter
    Roma – Catania
    Siena – Torino

    Comincerà in casa la Juventus campione d’Italia contro il Parma, proprio come l’anno scorso con la differenza che allora il match era in programma per la seconda giornata ma causa il rinvio del primo turno fu di fatto il primo impegno ufficiale della Serie A Tim 2011/2012. Tra le mura amiche anche il Milan contro la neo promossa Sampdoria mentre l’Inter se la vedrà subito contro un’altra matricola, il Pescara, che dunque avrà un inizio non semplice. Spiccano i match tra Fiorentina e Udinese e il derby del sud tra Palermo e Napoli. Per la Roma c’è il Catania.

    Inter-Roma è il primo big match stagionale, in programma la seconda giornata con i nerazzurri alla prima casalinga. Sempre nello stesso turno ecco Udinese-Juventus, con i piemontesi che cosi invertono i primi due turni della passata annata. Alla quarta spicca invece Udinese-Milan, con in campo due delle tre squadre italiane impegnate in Champions League. Quinta giornata invece con Fiorentina-Juventus, storica sfida molto sentita. E per le Juve i confronti con le rivali non finiscono qui: nel sesto turno infatti c’è Juventus-Roma, con Zeman che dopo anni di veleni a distanza torna a sfidare gli acerrimi nemici bianconeri. Alla settima invece l’attesissimo derby Milan-Inter sempre sinonimo di spettacolo, mentre l’ottavo turno si contraddistingue per la sfida tra Juventus-Napoli, finaliste dell’ultima edizione di Coppa Italia, e Lazio-Milan.

    Il derby d’Italia Juventus-Inter invece si giocherà all’undicesimo turno, mentre in quello successivo tutta l’attenzione sarà catalizzata dal derby capitolino Roma-Lazio. Tredicesima giornata con Juventus-Lazio e Napoli-Milan. Si giocherà alla quattordicesima con l’andata a San Siro invece il big match tra le ultime due contendenti della Serie A, ovvero Milan-Juventus. Nello stesso turno il derby siciliano Catania-Palermo. E a proposito di derby alla quindicesima c’è Juventus-Torino, incontro che ritorna dopo anni di assenza.

    Sedicesima giornata con Inter-Napoli, mentre alla diciassettesima ecco il derby toscano Fiorentina-Siena ma anche Lazio-Inter. Solo alla penultima invece Roma-Milan, e nella stessa giornata anche il derby emiliano Bologna-Parma. La Juventus chiuderà il campionato a Genova con la Sampdoria, l’Inter in casa contro l’Udinese e il Milan in trasferta a Siena, mentre sempre all’ultimo turno si profila un interessante Roma-Napoli. Quattro le soste: il 9 settembre, il 14 ottobre, il 30 dicembre e il 24 marzo, mentre sono previsti tre turni infrasettimanali di mercoledì: il 26 settembre, il 31 ottobre e l’8 maggio. Il campionato si chiuderà il 19 maggio 2013.

    ECCO IL CALENDARIO SERIE A 2012/2013

  • Conte verso il patteggiamento? L’avvocato non lo esclude

    Conte verso il patteggiamento? L’avvocato non lo esclude

    Patteggiamento sì o patteggiamento no? E’ questo l’interrogativo attorno ad Antonio Conte dopo i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi. L’allenatore della Juventus è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011. Conte rischia una squalifica da sei mesi ad un anno ma se l’è cavata piuttosto bene considerando che nei suoi confronti non è stata mossa l’accusa di illecito sportivo che avrebbe causato una pena ben più lunga e che rischiava di costargli la panchina dei torinesi per almeno un paio di stagioni.

    Le parole di Carobbio dunque non sono state considerate attendibili tanto da far tirare un sospiro di sollievo alla Juventus che non dovrà mettersi cosi alla ricerca di un nuovo allenatore. A parlare, riguardo al patteggiamento, è l’avvocato difensore del trainer bianconero, Antonio De Renzis, il quale non ha escluso nulla al momento, dovendo valutare bene l’ambito in cui muoversi. Si parla di patteggiamento sportivo in questo caso, ben altra cosa del patteggiamento nella giustizia penale, e dunque il legale di Conte dovrà valutare il tutto con particolare attenzione.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    «Tutti hanno sempre detto che il processo sportivo è un processo con l’inversione dell’onere della prova, dove l’incolpato deve dimostrare che l’incolpante dice delle bugie – ha affermato De Renzis –. Se noi non intendiamo il patteggiamento in maniera diversa, allora non c’è onestà intellettuale. Per il momento prendiamo con serenità il ridimensionamento delle ipotesi accusatorie».

    Accuse più lievi dunque come sottolineato da De Renzis, il quale ha voluto poi parlare del filone d’inchiesta di Cremona dove secondo lui vi sarà un’archiviazione del caso riguardante il suo assistito. Insomma accuse sgonfiate e adesso l’attenzione si concentrerà solo su quelle che saranno le mosse di Conte il quale potrebbe optare per il patteggiamento oppure non optare per questa strada.

  • Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Calcioscommesse, arrivano i deferimenti. Per Conte è solo omessa denuncia

    Arrivano puntuali i deferimenti da parte del procuratore federale Stefano Palazzi nell’ambito del secondo processo sportivo del Calcioscommesse. E come da più parti preventivato alla vigilia tra questi c’è anche il tecnico della Juventus Antonio Conte, il quale tuttavia dovrebbe evitare la lunga squalifica che temevano i tifosi bianconeri. Lo stesso infatti è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011, e non per illecito sportivo. Una differenza importantissima, considerato che l’omessa denuncia porta con sé pene ben più lievi rispetto all’illecito.

    In soldoni Conte rischia una squalifica dai 6 ai 12 mesi. Trainer bianconero che dovrà a questo punto presenziare davanti alla Commissione disciplinare il 2 agosto a Roma. Omessa denuncia anche per il vice di Conte, Angelo Alessio, il collaboratore tecnico Cristian Stellini, il preparatore dei portieri Marco Savorani e il preparatore atletico Giorgio D’Urbano. Male è andata invece ad un altro juventino, Leonardo Bonucci, il quale è stato indagato per illecito sportivo, e con lui anche Daniele Portanova, Alessandro Parisi, Nicola Belmonte, Andrea e Salvatore Masiello.

    L’accusa nei loro confronti è quella di avere, in concorso tra di loro e con altri soggetti non tesserati e attualmente da identificare, posto in essere “atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara Udinese-Bari del 9 maggio 2010, in funzione di un over con pareggio tra le due squadre, con l’aggravante dell’effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato finale”. I giocatori indagati per illecito militavano tutti tra le fila dei pugliesi e rischiano tutti uno stop di tre anni oltre ad un’ammenda di almeno 50 mila euro. Con riferimento a quella partita è stato deferito anche Simone Pepe, all’epoca dei fatti giocatore dell’Udinese e attualmente alla Juventus: per lui l’accusa, come nel caso di Conte, è di omessa denuncia nei confronti della Procura federale. Per lui dunque pericolo squalifica si, ma di massimo sei mesi.

    Discorso identico, ovvero omessa denuncia, per Marco Di Vaio in riferimento alla gara Bologna-Bari del 22 maggio 2010. Come società rischiano, e parecchio, Lecce e Grosseto: sono indagate per responsabilità diretta e di conseguenza potrebbero essere retrocesse in Lega Pro. Il Siena invece rischia una penalizzazione per responsabilità oggettiva, stessa accusa mossa in Serie A a Udinese, Bologna, Sampdoria e Torino, coinvolte per via di fatti relativi ai propri tesserati. Tra queste però solo i friulani sembrano certi di non incorrere in penalizzazioni. Nelle altre categorie deferite per responsabilità oggettiva AlbinoLeffe, Ancona, Bari, Novara, Portogruaro e Varese, che militano in divisioni inferiori. Prosciolto, invece, il Pescara e il suo presidente Daniele Sebastiani, con riferimento alla gara contro l’Albinoleffe del febbraio 2011.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    Questo l’elenco dei deferimenti:
    Società: Lecce e Grosseto per responsabilità diretta, Udinese, Bari, Bologna, Portogruaro, Sampdoria, Siena, Ancona, Novara, Torino, Varese, Albinoleffe per responsabilità oggettiva.
    Tesserati: Andrea Masiello, Salvatore Masiello, Nicola Belmonte, Alessandro Parisi, Leonardo Bonucci, Antonio Bellavista, Stefano Guberti, Marco Rossi (Ex Bari), Filippo Carobbio, Daniele Padelli, Cristian Stellini (Ex Vice-Allenatore Siena), Giuseppe Vives, Pierandrea Semeraro (Presidente Lecce), Piero Camilli (Presidente Grosseto), Carlo Gervasoni, Mario Cassano, Edoardo Catinali, Cristian Bertani, Davide Drascek, Mavillo Gheller, Marcelo Larrondo, Roberto Vitiello, Alessandro Pellicori, Emanuele Pesoli, Ruben Garlini, Davide Bombardini, Dario Passoni, Luigi Sala, Mirko Poloni, Fernando Coppola, Claudio Terzi per illecito sportivo; Simone Pepe, Guido Angelozzi (Ex Ds Bari), Simone Bentivoglio, Angelo Da Costa Junior, Antonio Conte (Ex-Allenatore Siena), Angelo Alessio (Ex-Vice Allenatore Siena), Marco Savorani (Ex-Allenatore Portieri Siena), Giorgio D’Urbano (Ex-Preparatore Atletico Siena) per omessa denuncia; Marco Esposito per violazione art. 1 lealtà sportiva.

  • Sorteggi Tim Cup, si prevedono quarti di finale scoppiettanti

    Sorteggi Tim Cup, si prevedono quarti di finale scoppiettanti

    E’ stato sorteggiato il tabellone della Tim Cup 2012/2013. Si comincerà domenica 5 agosto con il primo turno al quale prenderanno parte le formazioni di Prima e Seconda Divisione ammesse nonché nove compagini di Serie D. Dal secondo turno invece in campo le formazioni di Serie B, mentre solo dal terzo turno si cominceranno a vedere alcune formazioni di Serie A. Le otto big invece, ovvero Inter, Juventus, Lazio, Udinese, Roma, Parma, Milan e Napoli, quest’ultima detentrice del trofeo conquistato a maggio allo stadio Olimpico di Roma nel confronto vinto contro la Juve di Conte, accedono alla competizione direttamente dagli ottavi di finale.

    Tutti i match si svolgeranno in gara unica, eccezion fatta per ciò che concerne le semifinali che si disputeranno con gare di andata e ritorno. Spiccano due derby nel primo turno: quello toscano tra Pisa e Arezzo e quello campano tra Nocerina e Paganese. Per ciò che riguarda invece le squadre più titolare, già dai quarti di finale potrebbero esserci confronti molto stuzzicanti: in caso di successo agli ottavi infatti c’è il serio rischio di vedere due match come Inter-Napoli e Juventus-Milan ai quarti di finale. I derby di Roma e Milano potrebbero capitare solo in finale. E a proposito dell’atto conclusivo, anche quest’anno dovrebbe disputarsi a Roma, tranne decisione contraria da adottare prima della disputa delle semifinali. Andiamo a vedere turno per turno i sorteggi Tim Cup con i primi accoppiamenti e quelli che potranno essere gli incontri più o meno suggestivi che potrebbero scaturire successivamente:

    Coppa Italia | © Allsport/Getty Images

    Primo turno (5 agosto):
    1) Cremonese – Chieri
    2) Reggiana – Virtus Entella
    3) Gubbio – Ponte San Pietro
    4) Benevento – San Marino
    5) Barletta – Perugia
    6) Pisa – Arezzo
    7) Lumezzane – Sarnese
    8) Frosinone – Porto Tolle
    9) Venezia – Andria Bat
    10) Albinoleffe – Chieti
    11) Avellino – Sambenedettese
    12) Carrarese – Catanzaro
    13) Trapani – Este
    14) Portogruaro – Nuova Cosenza
    15) Sudtirol – Cuneo
    16) Nocerina – Paganese
    17) Sorrento – Treviso
    18) Carpi – Marino

    Secondo turno (12 agosto):
    19) Brescia – Vincente 1
    20) Hellas Verona – Vincente 2
    21) Varese – Vincente 3
    22) Livorno – Vincente 4
    23) Bari – Vincente 5
    24) Padova – Vincente 6
    25) Cesena – Pro Vercelli
    26) Crotone – Virtus Lanciano
    27) Novara – Vincente 7
    28) Juve Stabia – Vincente 8
    29) Empoli – Vincente 9
    30) Lecce – Vincente 10
    31) Sassuolo – Vincente 11
    32) Cittadella – Vincente 12
    33) Ternana – Vincente 13
    34) Ascoli – Vincente 14
    35) Modena – Vincente 15
    36) Reggina – Vincente 16
    37) Spezia – Vincente 17
    38) Grosseto – Vincente 18

    Terzo turno (18 agosto):
    39) Palermo – Vincente 19
    40) Genoa – Vincente 20
    41) Bologna – Vincente 21
    42) Vincente 22 – Vincente 23
    43) Atalanta – Vincente 24
    44) Vincente 25- Vincente 26
    45) Fiorentina – Vincente 27
    46) Sampdoria – Vincente 28
    47) Siena – Vincente 29
    48) Torino – Vincente 30
    49) Catania – Vincente 31
    50) Vincente 32- Vincente 33
    51) Chievo Verona – Vincente 34
    52) Vincente 35 – Vincente 36
    53) Cagliari – Vincente 37
    54) Pescara – Vincente 38

    Quarto turno (28 novembre):
    55) Vincente 39 – Vincente 40
    56) Vincente 41 – Vincente 42
    57) Vincente 43 – Vincente 44
    58) Vincente 45 – Vincente 46
    59) Vincente 47 – Vincente 48
    60) Vincente 49 – Vincente 50
    61) Vincente 51 – Vincente 52
    62) Vincente 53 – Vincente 54

    Ottavi di finale (12 dicembre):
    63) Inter – Vincente 55
    64) Napoli – Vincente 56
    65) Roma – Vincente 57
    66) Udinese – Vincente 58
    67) Lazio – Vincente 59
    68) Parma – Vincente 60
    69) Milan – Vincente 61
    70) Juventus – Vincente 62

    Quarti di finale (9 gennaio):
    71) Vincente 63 – Vincente 64
    72) Vincente 65 – Vincente 66
    73) Vincente 67 – Vincente 68
    74) Vincente 69 – Vincente 70

    Semifinali (and. 23 gennaio, rit. 30 gennaio):
    75) Vincente 71 – Vincente 72
    76) Vincente 73 – Vincente 74

    Finale (26 maggio):
    77) Vincente 75 – Vincente 76

  • Quagliarella per Pazzini, Juventus e Inter lavorano allo scambio

    Quagliarella per Pazzini, Juventus e Inter lavorano allo scambio

    Uno scambio alla pari. E’ a quanto starebbero pensando Inter e Juventus alla ricerca di rinforzi per i loro attacchi. I nerazzurri avrebbero messo gli occhi su Fabio Quagliarella, i bianconeri su Giampaolo Pazzini. Quest’ultimo ha un anno in meno rispetto all’ex Udinese che però arriva da una stagione migliore. Il valore di cartellino tra le altre cose è simile, e i due calciatori sembra abbiano il gradimento dei due allenatori. Conte infatti potrebbe contare su un centravanti puro, cosa che rischia di mancare del tutto con un’eventuale cessione di Matri al Milan considerato che poi rimarrebbero in organico i vari Vucinic, Giovinco ed eventualmente Boakye.

    Dall’altro lato invece Stramaccioni avrebbe una spalla da affiancare a Milito in caso di eventuali per problemi per Palacio. Bisogna capire tuttavia quali siano le reali intenzioni dei calciatori: è chiaro che Quaglierella andrebbe all’Inter senza però trovare grande spazio chiuso come sarebbe da Milito e Palacio. Dall’altro lato qualche chance in più sembra avercela Pazzini, ma c’è da considerare che probabilmente la Juve potrebbe nel giro di qualche settimana arrivare a quel top player di cui tanto si parla. Insomma c’è il serio rischio che lo scambio Quagliarella Pazzini alla fine non dia a nessuno dei due lo spazio richiesto, anche se società e tecnici sono propensi a tale affare.

    Fabio Quagliarella © AFP/Getty Images

    Inoltre pare che Marotta abbia già chiamato Pazzini per informarlo di un suo arrivo in bianconero prima della chiusura del calciomercato, e anche nel caso in cui dovesse saltare questo scambio non è escluso che i bianconeri tornino alla carica per l’ex bomber della Sampdoria. Si attendono conferme nel giro di poche ore, anche perché se lo scambio Quagliarella Pazzini dovesse saltare le due società si troverebbero costrette a virare altrove le proprie attenzioni. Ma con il placet di società e allenatori tutto sembra più semplice.

  • Lega Pro rinviato il cambio di formula. Questi i possibili gironi

    Lega Pro rinviato il cambio di formula. Questi i possibili gironi

    Nessun cambiamento. Il Consiglio Federale della Figc ha confermato l’attuale modello della Lega Pro mandando momentaneamente in soffitta quei cambiamenti inizialmente previsti e che invece prenderanno corpo dalla prossima stagione. Dunque promozioni e retrocessioni cosi come la passata stagione, con due gironi di Prima Divisione e due gironi di Seconda Divisione per un totale di 69 squadre, 8 in meno rispetto alla passata stagione quando erano 77.

    Non ci sono state infatti ulteriori esclusioni dopo quelle di Piacenza, Triestina, Giulianova, Pergocrema, Taranto, Siracusa, Spal e Foggia, con le società che erano rimaste in bilico riammesse. Andria, Como, Sorrento, Treviso, Casale, Martina Franca e Nuovo Campobasso hanno risolto le questioni economiche che ne impedivano l’iscrizione mentre Hinterreggio, Prato, Sud Tirol e Vallée d’Aoste hanno sistemato la questione stadio, utilizzando in deroga altri impianti.

    Ma proprio con riguardo ai valdostani si è scatenata una polemica giunta sino al profondo sud, a Cosenza per essere precisi. I silani infatti poco tempo fa hanno conquistato i play off del campionato di Serie D, acquisendo il diritto di centrare il salto di categoria nel caso in cui una delle promosse desse forfait. Cosa che sembrava dovesse coinvolgere la Valle d’Aosta che non avendo il proprio impianto a norma avrebbe dovuto trovarne un altro, come da regolamento, nella propria regione di appartenenza. Ed invece emigrerà in Piemonte, secondo una deroga che ha mandato su tutte le furie il Cosenza che a questo punto potrebbe decidere di fare ricorso.

    Passando al resto, al momento risultano essere 32 le squadre regolarmente iscritte in Prima Divisione e 37 quelle di Seconda Divisione. Proprio in tal senso si sta pensando di formare, in Prima, due gironi da 18 squadre, ma per farlo servono quattro ripescaggi. In ballo per questi posti ci sarebbero Monza, Foligno, Bassano, Virtus Entella, Chieti, Casale, Vigor Lamezia, Rimini e Aprilia. Per l’ammissione questi società dovrebbero presentare alcune garanzie economiche, precisamente 300 mila euro di fidejussioni e 200 mila euro a fondo perduto entro il 30 luglio.  Per quattro di queste, dunque, sarà Prima Divisione.

    Il criterio di suddivisione dei due gironi di Prima, a quanto pare, sarà quello orizzontale: in tal modo ci saranno importanti risparmi riguardanti le trasferte e aumenteranno allo stesso tempo i derby. Eliminato dunque il sistema verticale che tanto aveva fatto discutere, e spendere, negli ultimi anni, con trasferte che non si vedevano nemmeno in Serie B o in Serie A. In questo modo tuttavia le squadre di Seconda Divisione sarebbero 33, con un girone da 16 e uno da 17.

    Questi comunque i gironi attualmente previsti ma che potrebbero subire variazioni in seguito ai ripescaggi.

    Lega Pro Prima divisione 2012/2013:
    GIRONE A: Albinoleffe, Como, Carpi, Cremonese, Cuneo, Feralpisalò, Lumezzane, Pavia, Pisa, Portogruaro, Reggiana, San Marino, Südtirol, Treviso, Tritium, Vicenza.

    GIRONE B: Andria, Avellino, Barletta, Benevento, Carrarese, Catanzaro, Frosinone, Gubbio, Latina, Nocerina, Paganese, Perugia, Prato, Sorrento, Trapani, Viareggio.

    Lega Pro Seconda Divisione 2012/2013:
    GIRONE A: Alessandria, Bassano, Bellaria, Borgo a Buggiano, Casale, Castiglione, Forlì, Giacomense, Mantova, Monza, Pontedera, Rimini, Santarcangelo, Pro Patria, Renate, Savona, Vallée d’Aoste, Venezia, Virtus Entella

    GIRONE B: Aprilia, Arzanese, Aversa, Campobasso, Chieti, Cosenza, Fano, Foligno, Fondi, Gavorrano, Hinterreggio, L’Aquila, Martina, Melfi, Milazzo, Poggibonsi, Salernitana, Teramo, Vigor Lamezia.

  • Catanzaro al via tra nuovi arrivi e il sogno Serie B

    Catanzaro al via tra nuovi arrivi e il sogno Serie B

    In giorni in cui vi sono piazze dove le lacrime scorrono a fiumi per via di fallimenti vari che hanno portato via lo sport più amato dalla propria città e altri ambienti che sino rimasti con il fiato sospeso sino a poche ore fa per conoscere il proprio destino ce n’è una che invece sorride e pensa in grande. E’ il Catanzaro, formazione neo promossa nel campionato di Prima Divisione ma con un’importante storia alle spalle. Un entusiasmo, quello dei tifosi giallorossi, che dura ormai da un anno, da quando l’imprenditore reggino Giuseppe Cosentino ha rilevato la squadra, salvandola dal fallimento e portandola a vincere subito la Seconda Divisione grazie ad una squadra importante e un allenatore, l’ex fantasista della Reggina Ciccio Cozza, che si è dimostrato subito molto ambizioso.

    Ma i calabresi non vogliono fermarsi qui: anche quest’anno si punta a fare bene, magari a vincere. La campagna acquisti è stata oculata, con l’arrivo in particolar modo di giovani dalle ottime prospettive. Sono giunti a Catanzaro i portieri Matteo Pisseri (scuola Parma l’anno scorso al Renate) e Pasquale Cunzi (ex Ternana), il difensore della Primavera della Roma Alessandro Orchi, i centrocampisti Girolamo D’Alessandro (ex Giulianova e Andria) e Nicola Fiore dal Chieti, gli attaccanti Paolo Carbonaro dal Giulianuova, Giordano Fioretti dal Gavorrano e Stefano D’Agostino dalla Triestina. In arrivo anche il fantasista ex Pescara Francesco Faccini che già si è aggregato al gruppo.

    La squadra ha già cominciato il proprio ritiro in una struttura di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, spostandosi sul campo della vicina Polistena per gli allenamenti sul campo. Il programma prevede che i giallorossi rimangano in territorio reggino sino alla prima decade di agosto con doppie sedute giornalieri e tre amichevoli, in programma il 25 e il 28 luglio oltre che l’1 agosto, contro avversari da definire. Le Aquile si allontaneranno dal ritiro solamente per la disputa del primo turno di Coppa Italia in programma il 5 agosto. Nella giornata di ieri intanto la società ha presentato alla stampa tre dei nuovi arrivi, Orchi, Pisseri e D’Agostino.

    Conferenza stampa Catanzaro © Francesco Falleti/Il Pallonaro

    Crediamo in loro, sono convinto che ci possano dare una mano – ha affermato Cozza riferendosi a questi elementi -. Sono ragazzi alla mano che hanno voglia di arrivare – ha proseguito – e dal canto nostro li abbiamo scelti apposta per farli giocare. Per loro invece è una grossa chance per mettersi in mostra e farsi notare in particolar modo dai loro club di provenienza”. Da ex trequartista Cozza ha chiare le peculiarità che servono per far parte della sua squadra. “Con me chi è bravo tecnicamente gioca – ha detto –. Ai ragazzi però chiedo di lavorare sodo e in silenzio in quell’oretta e mezza in cui ci alleniamo oltre che rispetto per chi opera in albergo e allo stadio”.

    Questo invece il commento del tecnico sui tre arrivi. “Orchi l’ho visto giocare con la Primavera della Roma e sono contento di averlo portato qui. Pisseri lo conoscevo dai tempi di Parma e l’anno di Renate non può che essergli utile in vista di questa stagione. D’Agostino invece è un giocatore duttile e sono convinto possa far bene a Catanzaro”. Cosentino invece rivolge subito un pensiero ai tifosi. “Stiano tranquilli, stiamo lavorando per loro – ha spiegato -. Stiamo osservando da molto tempo il mercato puntando su gente che sposi la causa del Catanzaro, e se manca qualcosa la porteremo. Lotteremo sino all’ultimo – ha continuato – senza paura di nessuno, nel nome della squadra e dei tifosi. In tutta la Prima Divisione non vedo una piazza più blasonata della nostra”.

    Sul girone che si andrà ad incontrare invece questo il pensiero dell’imprenditore di Cinquefrondi. “Preferirei evitare Avellino, Benevento, Cremonese e Perugia”. Poi una frecciatina finale. “Quest’anno abbiamo avuto il vantaggio di allestirlo noi l’organico, senza zavorre. Per fortuna di queste ultime non ce ne sono più” ha concluso Cosentino. Parola quindi ai nuovi. Orchi, difensore classe 1993 in arrivo in comproprietà dalla Roma, sembra convintissimo della scelta fatta. “Appena saputo della possibilità di approdare a Catanzaro – ha detto – ho detto subito sì poiché me ne hanno parlato benissimo. A Roma ho avuto modo di togliermi diverse soddisfazioni ma ora sta a me. Personalmente sono pronto ad adattarmi alla difesa a 3 che adotta il mister pur avendo sempre giocato a 4 dietro”.

    Pisseri, portiere classe 1991 scuola Parma ma lo scorso anno a Renate, si è già fatto coinvolgere dal calore giallorosso. “Qui c’è tutto – ha dichiarato -, società seria, tifoseria importante, buona visibilità, un gruppo unito e disponibile. Io il nuovo Buffon? Lui alla mia età già giocava in serie A – ha aggiunto sorridendo – ma è chiaro che ognuno ambisce al massimo possibile”. Quindi è stata la volta del trequartista classe 1992 D’Agostino, reggino di origine essendo il padre di Siderno ma scuola Sampdoria, anche se nella passata stagione ha militato nella Triestina. “Il campionato di Prima Divisione è difficile – afferma – ma qui c’è una squadra possibile che secondo me ha le carte in regola per lottare al fine di raggiungere i posti dove ci interessa stare. Come tifoseria invece Trieste non aveva nulla a che vedere con il calore di quella catanzarese, quest’ultima il massimo per un tipo esuberante come me”.

  • La Juventus si avvicina ad Armero. Marotta però deve prima vendere

    La Juventus si avvicina ad Armero. Marotta però deve prima vendere

    La Juventus sempre più vicina a Pablo Armero. Il laterale colombiano dell’Udinese infatti ha rinunciato ad ogni altra destinazione, Inter e Napoli nella fattispecie, poiché vuole raggiungere i suoi ex compagni Asamoah e Isla a Torino. E il trasferimento in Piemonte dell’esterno classe 1986 appare meno proibitivo rispetto a qualche giorno fa. La chiave sta tutta intorno alla formula da adottare per il trasferimento: la società di Pozzo vuole che la Juventus prenda l’intero cartellino subito o quantomeno la compartecipazione. Marotta invece punta ad un prestito con obbligo di riscatto.

    E sta proprio qui la riluttanza di Pozzo che non vuole cedere il giocatore alla Juve con tale formula, ma vorrebbe piuttosto che la Vecchia Signora si presentasse con dodici milioni di euro cosicché la chiusura della trattativa fosse immeditata. Ma la Juventus non sembra in grado di poter far fronte ad un investimento del genere e punta soprattutto a sfruttare i buoni rapporti con i friulani dopo gli acquisti in compartecipazione di Asamoah e Isla delle scorse settimane. Dunque si continua a trattare e se da un lato la Juventus punta al prestito con obbligo di riscatto dall’altro è cosciente del fatto che con un esborso, anche in compartecipazione, l’ex esterno del Palmeiras potrebbe arrivare subito.

    Pablo Armero © Dino Panato/Getty Images

    Considerando il costo complessivo del cartellino di Armero è di 12 milioni di euro, ne servirebbero circa 6 per comprarne la metà. Soldi che la Juventus potrebbe ricavare da alcune cessioni. Prima fra tutte quella di Reto Ziegler, esterno che piace molto a Lazio e Benfica. Marotta chiede 3 milioni e mezzo per il giocatore, e in caso di cessione dello svizzero si potrebbero reinvestire i soldi per Pablo Armero. Ma sulla lista dei partenti, al fine di incassare, ci sono anche altri elementi: a partire da Pazienza passando poi per Matri e Quagliarella, ma le cessioni di questi ultimi due sono più complicate e potrebbero rientrare in scambi per arrivare ad altre pedine.

    La sensazione dunque è quella che se ci saranno almeno una o due cessioni si potrebbe arrivare subito ad una compartecipazione per Armero, il quale cosi giungerebbe a Torino ritrovando i suoi ex compagni Isla e Asamoah mentre Conte sistemerebbe un altro tassello in vista della prossima stagione. Ipotesi queste che appaiono piuttosto concrete.

  • Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Nessun passo indietro. Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, non si è mosso dalla precedente posizione che aveva assunto confermando davanti alla Procura della Figc di Roma la tentata combine in occasione della partita tra la Sampdoria e il Napoli del 16 maggio del 2010. Una situazione, questa, che di fatto potrebbe inguaiare il Napoli che rischia una sanzione cosi come sono passibili di essere puniti anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. I due difensori, curiosamente usati ieri come modelli per presentare le maglie della stagione ufficiale 2012/2013, furono i due compagni di squadra avvicinati da Gianello, allora terzo portiere dei partenopei, al fine di combinare l’incontro del Ferraris, match di fine campionato tra due squadre con diverse situazioni di classifica.

    Matteo Gianello © AFP/Getty Images

    Entrambi, ascoltati dalla Procura, hanno negato tutto ciò, ma ora rischiano una squalifica per omessa denuncia. Non si tratterebbe tuttavia di una pena molto lunga da scontare, ma il fatto che entrambi giochino nel medesimo reparto non fa stare tranquilli gli azzurri e il tecnico Walter Mazzarri, il quale rischia di dover effettuare scelte obbligate in un reparto veramente molto delicato. L’avvocato di Gianello, Eduardo Chiaccio, all’uscita dalla Procura ha confermato che si è trattato di un’audizione normale nella quale l’ex estremo difensore dei campani ha confermato quanto aveva già riferito a Napoli.

    Il giocatore è stato ascoltato per poco più di un’ora e mezza nonostante la sua presenza era stata in dubbio sino alla fine a causa di alcuni problemi di salute. Adesso dunque il Napoli trema, temendo non solo una multa ma anche una squalifica del suo capitano, uomo simbolo per carisma e senso di appartenenza. Una situazione di certo non tranquilla che a meno di un mese dalla Supercoppa italiana in programma l’11 agosto a Pechino contro la Juventus rischia di minare un ambiente sin qui circondato da tantissimo entusiasmo e voglia di sognare.

  • Calciomercato spagnolo fermo, Granada unica eccezione

    Calciomercato spagnolo fermo, Granada unica eccezione

    Visti i colpi, specie da parte delle big, che si sono visti negli ultimi anni, fa un po’ sensazione osservare la staticità che sta coinvolgendo il calciomercato spagnolo di questa estate. Gli affari conclusi infatti si contano con il contagocce, con Francia, Italia ed Inghilterra che in tal senso sembrano essere più dinamiche rispetto alla nazione campione d’Europa. Sulle cause di questo stallo sono diverse le ipotesi che vengono formulate.

    A partire dai rimedi fiscali previsti dal governo Rajoy e che di certo non facilitano le operazioni, mentre se si va ad analizzare la questione più sull’aspetto sportivo si può notare come squadre del calibro di Barcellona e Real Madrid non hanno poi così tanto da rivoluzionare, potendo contare su organici che hanno ben figurato in Spagna e in Europa toppando però, come nel caso dei blaugrana, nei momenti decisivi. Forse è proprio per questo che i catalani, guidati nella prossima stagione da Vilanova, hanno compiuto qualche movimento riprendendo Jordi Alba e lasciando partire Keita. Davvero poco rispetto a qualche stagione fa quando si parlava di nomi altisonanti e vi era un giro di soldi veramente impressionante.

    Acquisti Granada © Jorge Guerrero/AFP/GettyImages

    Ancora meno, o praticamente nulla, ha fatto il Real Madrid. I campioni di Spagna ancora non si sono mossi né in entrata né in uscita. E’ vero che vi è un interesse per Modric ma nulla più. E potrebbero esserci anche delle cessioni come quelle di Altintop, Gago, Diarra e Callejon. Per il resto si è visto veramente poco. Movimenti minori, spesso riguardante alcuni svincolati. Potrebbe fare qualcosina in più rispetto agli altri il Malaga degli sceicchi, ma al momento anche lì tutto tace. Il Villareal, retrocesso, sta sfoltendo la propria rosa, con partenze però verso l’estero. Unica squadra in controtendenza nel calciomercato spagnolo il Granada di Pozzo che ha tesserato quattordici nuovi giocatori tra cui gli ex Udinese Floro Flores e Torje.