Autore: francescof

  • Antonio Conte “contraddittorio” nella sentenza della Disciplinare

    Antonio Conte “contraddittorio” nella sentenza della Disciplinare

    Nonostante l’assoluzione di Bonucci e Pepe sono letteralmente infuriati i tifosi della Juventus per via dei dieci mesi di squalifica inflitti dalla Disciplinare ad Antonio Conte. In molti si sono chiesti il perché di tale pena, dovuta lo ricordiamo ad una doppia omessa denuncia ai tempi del Siena. E a chiarire il tutto ci sono le motivazioni della sentenza. Motivazioni che parlando di un Conte a tratti contraddittorio con se stesso, specie quando si parla di Carobbio.

    E quest’ultimo invece considerato attendibile. Forse proprio a causa di ciò la Commissione Disciplinare ha respinto il patteggiamento di tre mesi con annessa multa di 200mila euro proposto diversi giorni fa. Alla fine è arrivato solo uno sconto su quanto richiesto da Stefano Palazzi, ovvero quindici mesi, ed ora toccherà ai legali del tecnico e della Juventus, con la new entry Giulia Bongiorno in testa, provare ad ottenere quantomeno una riduzione davanti alla Corte di Giustizia Federale prima e al Tnas poi.

    Per ciò che riguarda quanto riportato nelle motivazioni, Carobbio come detto viene considerato attendibile, non avendo, secondo quanto scritto nella sentenza, “un qualunque motivo di risentimento o convenienza che possa averlo spinto a coinvolgere altri soggetti”. Il silenzio degli altri tesserati del Siena all’epoca dei fatti viene invece considerato come frutto del timore di essere coinvolti nell’inchiesta per omessa denuncia, con il Sestu che avrebbe parlato con riferimento al match con il Novara. Secondo la Commissione disciplinare peraltro, non esisterebbero motivi di rancore da parte di Carobbio nei confronti di Conte.

    Quest’ultimo, nella sua tesi difensiva, aveva accusato il giocatore di averlo tirato in ballo solo per un permesso negato per assistere la moglie incinta. Ma per la Commissione disciplinare tale circostanza sarebbe “assolutamente incoerente”, causa anche la dichiarazione di Ficagna il quale aveva negato dissapori da parte di Carobbio con gli altri tesserati del Siena. La partita su cui si è concentrata più di tutte l’attenzione della Commissione disciplinare è quella tra Albinoleffe e Siena dove ci sarebbero stati degli accordi che avrebbero coinvolto i componenti dello staff tecnico delle squadre oltre ad alcuni giocatori.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Tra i nomi citati nelle motivazioni della sentenza quelli di Garlini, Terzi, Bombardini, Poloni, Sala, Passoni, Coppola, Vitiello e Stellini, quest’ultimo assistente di Conte e pochi giorni fa dimessosi dalla Juventus, che avrebbe confermato di aver avvicinato Carobbio al termine della gara di andata riferendo ai giocatori bergamaschi che “se avessero raggiunto i loro obiettivi stagionali avrebbero potuto lasciargli i punti e viceversa ottenerli da loro se ne avessimo avuto necessità“.

    Per Stellini si era trattato di un’iniziativa presa dallo stesso, ma la Commissione la pensa diversamente tanto da considerare Conte come punto cardine della società senese all’epoca e in grado dunque di conoscere tutta la circostanza venutasi a creare. Altra accusa per Conte quella relativa alla contraddizione sul caso Mastronunzio, giocatore messo fuori rosa sul finire della stagione. Dapprima il tecnico bianconero avrebbe dichiarato che la decisione era stata frutto di un infortunio, poi di scarso spirito di gruppo. Motivazione considerata poco credibile dalla Commissione. L’immagine di Conte che ne viene fuori, dunque, è quella di un soggetto non attendibile. Cosa che, ovviamente, la difesa del tecnico juventino cercherà di smentire.

  • Il Milan su M’Baye Niang, il nuovo Henry di Francia

    Il Milan su M’Baye Niang, il nuovo Henry di Francia

    Con Tevez e Dzeko definitivamente sfumati dopo l’arrivo di Zapata che ha riempito così la seconda casella relativa agli extracomunitari, si cerca sempre un attaccante in casa Milan. L’affare Kaka è sempre più difficile da chiudere, e sembrano essere due le piste rimaste in piedi. Una ormai conosciuta da settimane, ovvero quella relativa allo juventino Matri, per il quale la società bianconera continua a prendere tempo, l’altro tutta nuova e che porta al giovane francese classe 1994 M’Baye Babacar Niang.

    Si tratta di un giocatore piuttosto duttile che può essere impiegato sia da prima che da seconda punta. Di origini senegalesi ma di passaporto francese, M’Baye Niang, il quale attualmente milita nel Caen ma è anche nel giro della Nazionale francese Under 21, è stato ribattezzato proprio oltralpe come il nuovo Thierry Henry per via delle grandi doti atletiche abbinate ad una tecnica piuttosto eccellente che lo rendono un elemento piuttosto completo.

    M’Baye Niang © Facebook FanPage

    Dopo essersi messo in mostra nella squadra riserve ha esordito in Ligue 1 ad appena diciassette anni mettendo a segno 3 gol in sette presenze nella sua prima stagione. Il Caen ha cosi deciso di puntare forte su di lui anche se, paradossalmente, nell’ultima stagione ha siglato solo 2 reti in 23 gare giocate, complice anche una squadra non eccezionale che alla fine è anche retrocessa. Ma il talento di M’Baye Niang comunque ha attirato l’attenzione di alcune squadre, e oltre al Milan sul ragazzo c’è una squadra che di giovani talenti se ne intende, ovvero l’Arsenal di Arsen Wenger, il quale lo avrebbe notato nel corso di una gara disputata dall’Under 21 francese.

    Il giocatore, reduce da una visita al centro sportivo del Milan, preferirebbe tuttavia i rossoneri, i quali sarebbero chiamati a sborsare circa cinque milioni di euro per accaparrarselo. Resta poi da capire se verrà aggregato subito alla prima squadra o alla Primavera.

  • Conte, rottura con la Juve? Intanto si va verso i 10 mesi di squalifica

    Conte, rottura con la Juve? Intanto si va verso i 10 mesi di squalifica

    Altra giornata frenetica in casa Juventus. Ovviamente non ci riferiamo né a partite né ad allenamenti, bensì alla situazione del calcioscommesse. Con i deferimenti alle porte ecco che la tensione sale e le notizie vengono fuori una dietro l’altra, spesso clamorose. Come quella girata nel pomeriggio di oggi che parlava di una clamorosa rottura tra Antonio Conte e la Juventus. Qualcuno parlava di dimissioni, qualche altro di divorzio consensuale. Una notizia ripresa soprattutto dai media esteri che stanno seguendo più vicino di quanto si pensi l’intera vicenda. Si era addirittura parlato di Cesare Prandelli come nuovo tecnico della Juventus.

    Ci ha pensato Beppe Marotta, amministratore delegato della società torinese, a gettare acqua sul fuoco, ma i dubbi permangono. Ciò a causa degli ormai noti dissapori tra il tecnico pugliese e i legali della Juventus. Si era detto di una possibile rottura tra le parti, mentre ora si parla solo della diminuzione da due a uno del numero di avvocati bianconeri chiamati a difendere lo stesso Conte, con Chiappero pronto ad uscire per fare spazio a Giulia Bongiorno.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Notizia che non ha trovato la conferma della Juventus che dal canto suo ieri ha dovuto prendere atto delle dimissioni di Cristian Stellini, assistente di campo di Conte il quale ha perso cosi uno dei suoi uomini. Insomma situazione difficile, e sembra che tutto possa accadere, specie dopo la decisione della Disciplinare attesa nel giro di pochissimi giorni. Proprio in tal senso si parla di una squalifica di dieci mesi per Conte, il quale proporrebbe poi ricorso al fine di ottenere, come minimo, un ulteriore sconto di circa quattro mesi, prima di andare al Tnas ed eventualmente puntare su un’ulteriore riduzione. Ipotesi e progetti futuri dunque, ma i dieci mesi di squalifica, almeno inizialmente, sembrano inevitabili. Nel giro di poche ore, comunque, tutto verrà a galla.

  • Stellini lascia la Juventus. Smentita la rottura tra Conte e i legali bianconeri

    Stellini lascia la Juventus. Smentita la rottura tra Conte e i legali bianconeri

    Mentre la squadra già in Cina per la Supercoppa continuano i colpi di scena in casa Juventus con riguardo al calcioscommesse. Il lunedì bianconero è stato condito da due notizie: una ufficiale, l’altra venuta fuori ma subito smentita dai diretti interessati. Partiamo dalla prima: Cristian Stellini, assistente di campo di Antonio Conte, si è dimesso dallo staff tecnico bianconero. Lo stesso infatti ha optato per il patteggiamento di due anni e sei mesi riguardo all’inchiesta che coinvolge anche Conte per i fatti risalenti a quando i due lavoravano a Siena. Dimissioni, quelle di Stellini, giunta attraverso una lettera inviata dallo stesso ad Andrea Agnelli, nella quale l’ex giocatore di Bari e Como ha espresso tutto il suo stato d’animo, turbato, per quanto gli sta accadendo.

    La scelta di Stellini, come scritto dallo stesso, è nata dalla volontà di chiarire una volta per tutte la situazione in cui è stato coinvolto ma anche di togliere alla Juve un ulteriore fardello visti quelli già riguardanti Conte, Alessio, Pepe e Bonucci. In risposta a ciò Agnelli ha parlato di grande senso di responsabilità da parte di Stellini nei confronti della Juve. Smentita invece l’altra notizia venuta fuori nel pomeriggio di oggi, ovvero quella relativa ad una presunta rottura tra i legali della Juventus, Luigi Chiappero e Michele Briamonte, ed Antonio Conte.

    Antonio Conte © Paolo Bruno/Getty Images

    Si era parlato anche di Giulia Bongiorno come legale che avrebbe affiancato Antonio De Renzis, avvocato del trainer bianconero, ma subito dopo la società piemontese ha smentito tutto attraverso un comunicato aggiungendo anche che eventuali integrazioni al collegio già operante saranno prese in considerazione solo nel caso le renda necessario. Insomma nemmeno i primi impegni ufficiali stanno distogliendo l’attenzione su quanto accade relativamente al calcioscommesse e con la decisione della Disciplinare ormai imminente la tensione, inevitabilmente, continua a salire giorno dopo giorno.

  • La Juventus ha scelto Carrera come sostituto di Conte

    La Juventus ha scelto Carrera come sostituto di Conte

    Continua a lavorare su più fronti la dirigenza della Juventus, il cui primo pensiero in questi giorni è legato ai casi di Antonio Conte, Leonardo Bonucci e Simone Pepe. Il rischio squalifica dell’attuale trainer è alto, specie dopo il nulla di fatto con il patteggiamento. Scartata l’ipotesi di un nuovo allenatore esterno, come ad esempio venuto fuori dopo la candidatura di Fabio Cannavaro, la società piemontese si è guardata all’interno individuando Massimo Carrera come possibile allenatore della prima squadra.

    Una promozione importante dunque per l’ex difensore di Juventus e Atalanta, che da collaboratore di campo passerebbe a trainer della squadra campione d’Italia in caso di squalifica, ormai certa, di Antonio Conte. Carrera dunque avrebbe superato nelle preferenze l’allenatore della Primavera bianconera Marco Baroni, e l’indizio a tutto ciò è rappresentato dal fatto che Carrera partirà in Cina per la Supercoppa a differenza di Baroni che invece rimarrà a Torino. In caso di squalifica già dalla gara di Pechino in panchina siederebbero sia Carrera che Claudio Filippi, allenatore dei portieri bianconeri.

    Antonio Conte | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Una soluzione interna obbligata anche dalla squalifica di Angelo Alessio, secondo di Conte, anch’esso colpito dal calcioscommesse. Se da un lato dunque la formazione bianconera sta cercando in tutti i modi di tutelare i propri tesserati, dall’altro si sta anche cautelando al fine di non rischiare di dover ricorrere a soluzioni d’urgenza in caso di squalifica, eventualità questa che sembra essere molto concreta. Un po’ come accaduto in difesa, dove la Juve è alla ricerca di un giocatore che vada a rimpiazzare Bonucci. Si cerca di difendere in ogni modo i propri gioielli dunque, ma la cautela sembra non essere mai troppa in un estate che doveva essere quella della grande attesa per la Champions League ritrovata e che invece si è trasformata in quella di Procure e tribunali.

  • Presentato a Verona il calendario Serie B 2012/2013

    Presentato a Verona il calendario Serie B 2012/2013

    E’ stato presentato a Verona il calendario Serie B 2012/2013. Così come accaduto per la Serie A la cerimonia si è svolta in diretta televisiva e alla stessa erano presenti tanti dirigenti delle squadre iscritte alla cadetteria. Calendario formato proprio nello stesso momento in cui a Roma la Commissione Disciplinare valuta i patteggiamenti con riguardo al caso calcioscommesse e proprio due squadre di Serie B rischiano addirittura la retrocessione.

    Si tratta di Lecce e Grosseto, inserite comunque nel calendario ma che rischiano seriamente di essere estromesse a favore, eventualmente, di Nocerina e Vicenza. Discorsi comunque prematuri e che presumibilmente verranno chiariti nel giro di qualche giorno. Questo comunque il primo turno in programma il prossimo 25 agosto alle ore 20:45:

    Bari – Cittadella
    Cesena – Sassuolo
    Crotone – Brescia
    Empoli – Reggina
    Grosseto – Novara
    Juve Stabia – Livorno
    Modena – Verona
    Padova – Lanciano
    Pro Vercelli – Ternana
    Spezia – Lecce
    Varese – Ascoli

    Tra le sfide del primo turno spiccano quelle tra il neo promosso ma molto ambizioso Spezia che ospita invece il Lecce appena retrocesso dalla Serie A, ma occhio anche alla sfida tra il Cesena e il Sassuolo. A Vercelli invece scontro fra neo promosse: i padroni di casa della Pro affrontano la Ternana. Seconda giornata che presenta la sfida Lecce – Cesena, entrambe arrivate dalla A. Occhio sempre nello stesso turno a Verona – Spezia. Alla terza c’è Cesena – Novara mentre alla quarta ecco il primo derby, quello toscano Livorno – Empoli, oltre ad uno stuzzicante Lecce – Verona. L’ottavo turno è quello dei derby: a cominciare da quello di Puglia Bari – Lecce, per passare poi a quello veneto Padova – Verona per finire a quello dell’Emilia Romagna Modena – Cesena.

    Nuovo logo Serie B

    Bisogna attendere altre sette giornate per incontrare altri match tra squadre della stessa regione. La quindicesima giornata prevede infatti il confronto veneto Padova – Cittadella e quello toscano Empoli – Grosseto. Sempre nello stesso turno ci sono Verona – Cesena e Lecce – Novara. Giornata successiva con il confronto Cittadella – Verona. Altri due match scoppiettanti alla diciassettesima: derby calabrese Reggina – Crotone e toscano Livorno – Grosseto. Sassuolo – Modena è invece prevista per la diciottesima giornata mentre al penultimo turno ecco il derby piemontese Novara – Pro Vercelli.

    Novità di quest’anno è che, un po’ come accade nella Premier League inglese, non ci sarà la sosta per le festività natalizie dove anzi si giocherà di più visti gli appuntamenti previsti per il 23, il 26 e il 30 dicembre, in coincidenza con le ultime due giornate di andata e la prima di ritorno, prima di una lunga pausa invernale, con il campionato che riprenderà il 26 gennaio del nuovo anno. Tutte le gare si disputeranno, come consuetudine, al sabato alle ore 15 con un anticipo al venerdì e un posticipo al lunedì entrambi alle 20:45. Unica eccezione nelle giornate in cui la Serie A riposa: in quei casi infatti le gare del sabato pomeriggio slittano la domenica sempre alle 15. Insomma le novità, dopo il logo e il pallone, in questo campionato sembrano essere sempre all’ordine del giorno.

    ECCO IL CALENDARIO SERIE B 2012/2013

  • Juventus, momento di caos. Il caso Conte potrebbe aprire nuovi scenari

    Juventus, momento di caos. Il caso Conte potrebbe aprire nuovi scenari

    Si ricomincia. A Roma infatti è tempo di ritornare davanti alla Commissione disciplinare per i legali di Antonio Conte dopo che ieri la stessa ha respinto, definendolo non congruo, il patteggiamento di 3 mesi con ammenda del trainer juventino fatta in seguito all’accordo con il procuratore federale Stefano Palazzi e successivamente adottando la stessa decisione anche per la richiesta di ricusazione del Collegio. Decisione, quella della Commissione disciplinare, che ha scatenato una ridda di polemiche e a quanto pare anche qualche frizione tra lo stesso Conte e la Juventus.

    I contatti tra i legali dell’allenatore e la società bianconera sono sempre più fitti poiché è chiaro che la squadra bianconera, pur essendo fuori da ogni discorso relativo alle scommesse, è quella che risulta più penalizzata in questo momento e si vuole fare in modo che la squalifica di Conte sia la minore possibile. Si era parlato anche di una sorta di contrasto tra il tecnico e la società, con il primo che vorrebbe usare di più il cuore puntando a dimostrare la propria innocenza ed andando quindi a giudizio e la seconda che invece lavora più di testa richiedendo invece un nuovo patteggiamento.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Tra poche ore comunque verrà formulata una nuova proposta che, se respinta, rischia di portare al giudizio. Nel frattempo la Juventus si è blindata dietro un silenzio stampa ma è chiaro che comincia a preoccuparsi e sta vagliando diverse alternative. Se la squalifica di Conte sarà di quattro mesi, come verrà richiesta nel secondo patteggiamento, allora la panchina in questo lasso di tempo sarà affidata all’allenatore della Primavera Baroni. Diversamente invece, qualora Conte andrà in giudizio e semmai dovesse essere squalificato per un anno allora le cose rischiano di cambiare, con la società che potrebbe vagliare altre piste.

    Anche perché la questione sembra stia influenzando anche il mercato bianconero: è di stamani la notizia che Van Persie potrebbe rifiutare la proposta juventina proprio per via della querelle relativa ad Antonio Conte e al calcioscommesse. E ciò potrebbe risultare molto dannoso.

  • Napoli in palla, superato anche il test Bordeaux

    Napoli in palla, superato anche il test Bordeaux

    Continua nel migliore dei modi il precampionato del Napoli che dopo aver steso avversari del calibro di Bayern Monaco e Bayer Leverkusen, cancella anche il Bordeaux che al San Paolo esce sconfitto per 2-0. Segnali incoraggianti dunque per Walter Mazzarri in vista del primo appuntamento stagionale, ovvero la tanto discussa Supercoppa italiana che si giocherà a Pechino il prossimo 11 agosto. E’ bastato un gol per tempo agli azzurri per chiudere i conti e superare i francesi grazie alle reti di Pandev e Maggio, ben imbeccati da un redivivo Edu Vargas e da Hamsik.

    Cosi come nell’uscita precedente contro le Aspirine di Leverkusen si è visto un Napoli diesel: partenza non eccelsa ma gara in crescendo culminata poi con due gol decisivi ai fini del risultato finale. E per ciò che riguarda la tenuta atletica, si tratta di un buon segnale. Con Cavani alle Olimpiadi e la coppia di napoletani doc Cannavaro Insigne fuori causa problemi fisici, oltre ad Hamsik inizialmente in panchina, Mazzarri, davanti a De Sanctis, si affida inizialmente al trio Campagnaro, Fernandez, Aronica.

    Pandev e Vargas © Paolo Bruno/Getty Images

    In mezzo al campo c’è anche Behrami il quale affianca Dzemaili e Gargano, con Maggio e Dossena esterni. In avanti Pandev agisce a supporto di Vargas. Meglio i francesi che in partenza sfiorano anche il gol. Ma dopo mezz’ora di confusione il Napoli sale in cattedra e trova il gol al 42’: Vargas fa sponda per Pandev che da dietro calcia in rete con un bel sinistro. Nei primi 10’ della ripresa Mazzarri getta nella mischia un altro dei nuovi arrivi, Gamberini, oltre ad Hamsik. Ed è proprio lo slovacco, 5’ dopo il suo ingresso, a lanciare Maggio il quale davanti a Carrasso non sbaglia.

    Mazzarri chiama in causa un po’ tutti, cosicché nella rimanente parte di gara fanno il loro ingresso in campo Grava, Novotny, Vitale, Zuniga, Bariti e Fornito. Il punteggio non cambia e la notizia dell’eliminazione dell’Uruguay viene egoisticamente accolta in maniera positiva dei campani che in Cina contro la Juventus potranno cosi contare su Cavani, anche se Mazzarri si è riservato di valutare le condizioni del sudamericano prima di decidere su un suo eventuale impiego.

    Le azioni salienti di Napoli-Bordeaux 2-0:
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  • Phelps nella leggenda, 19 medaglie olimpiche e record della Latynina battuto

    Phelps nella leggenda, 19 medaglie olimpiche e record della Latynina battuto

    Lo chiamano il cannibale di Baltimora. E se gli hanno dato questo soprannome un motivo ci sarà. Parliamo di Michael Phelps, nuotatore statunitense che ieri è entrato nella leggenda come l’atleta ad aver vinto più medaglie nella storia dei Giochi Olimpici. Ben 19 con quella d’oro conquistata nella staffetta 4×200. Numeri impressionanti per un nuotatore che ha cominciato a vincere ad Atene 2004 e non si è più fermato. Ieri l’argento nei 200 farfalla alle spalle del sudafricano Chad Le Clod per appena 5 centesimi e la seconda medaglia ai giochi di Londra dopo quella d’oro nella staffetta 4X200 con gli Stati Uniti.

    Superato cosi il primato della ginnasta sovietica Larisa Latynina che durava da quasi mezzo secolo dopo le vittorie ottenute nei Giochi del 1956, del 1960 e del 1964. In questi otto anni l’atleta europea conquistò 9 ori, 5 argenti e 4 bronzi per un totale di 18 medaglie. Numeri ancora più da capogiro quelli di Phelps: per lui tra Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012 sono arrivati la bellezza di 14 ori, 3 argenti e 2 bronzi.

    Michael Phelps © CHRISTOPHE SIMON/AFP/GettyImages

    Tuttavia per la Latynina un primato ancora c’è: quello del numero di medaglie ottenute individualmente, ovvero 14, contro le 11 di Phelps che dal canto suo vanta il maggior numero di ori olimpici conquistati in totale e anche in una singola edizione dei giochi. In Cina, quattro anni fa, ne ha collezionati 8, superando il record di Mark Spitz che a Monaco 1972 ne conquistò 7. Ma Phelps sembra avere ancora tutto il tempo per battere anche il primato di allori individuali.

    Ecco l’elenco di tutte le medaglie conquistate dal 27enne nuotatore statunitense sin qui: Atene 2004: Oro 200 misti Oro 200 farfalla Oro 400 misti Oro 200 farfalla Oro 4X100 misti Oro 4X200 stile libero Argento 200 stile Argento 4X100 stile Pechino 2008: Oro 100 farfalla Oro 400 misti Oro 200 stile Oro 200 farfalla Oro 200 misti Oro 4X100 misti Oro 4X100 stile Oro 4X200 stile Londra 2012: Oro 4X200 misti Argento 200 farfalla Argento 4X100 stile.

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  • Conte senza pace, Micolucci tira in ballo due gare del suo Bari

    Conte senza pace, Micolucci tira in ballo due gare del suo Bari

    Proprio mentre si discute della questione patteggiamento un altro caso sospetto coinvolge Antonio Conte. Il trainer juventino, il quale avrebbe deciso di patteggiare per tre mesi in seguito alle omesse denunce relative alle gare Siena – Albinoleffe e Siena – Novara, è stato tirato in ballo dall’ex giocatore del Bari Vittorio Micolucci, il quale avrebbe inviato un fax al procuratore federale Stefano Palazzi aggiungendo alcuni particolari con riguardo al periodo in cui vestiva la maglia dei biancorossi guidati proprio da Conte.

    Nella stagione della promozione con Perinetti e Conte è stata fatta Piacenza – Bari con un pareggio e Salernitana – Bari con una sconfitta nostra” avrebbe scritto nel documento, redatto completamente a mano e formato da due pagine, subito acquisito dalle Procure di Cremona e Bari che a breve dovrebbero sentire il 29enne difensore di Giulianova nelle ultime stagioni all’Ascoli. Micolucci era stato coinvolto nel primissimo filone di inchieste, quello del giugno 2011 che coinvolse anche Beppe Signori e Cristiano Doni.

    Antonio Conte © GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    In quell’occasione venne fermato dalla squadra mobile di Cremona e successivamente Palazzi richiese 14 mesi di squalifica per lui. Micolucci però ammise le proprie colpe e decise di patteggiare con la squalifica che venne ridotta dalla Commissione Disciplinare ad appena 4 mesi. Sembrava tutto finito, specie dopo che lo stesso aveva ammesso le proprie colpe ed invece ecco il colpo di scena di questo fax con l’ex barese che fa nuove rivelazione tirando in ballo la squadra allora allenata da Conte il quale dal canto suo già pensava al patteggiamento.

    Chissà se adesso ci saranno ulteriori conseguenze, ma certo è che si tratta di un momento piuttosto delicato per l’allenatore campione d’Italia e per i tifosi bianconeri che dopo i fatti che hanno coinvolto anche Bonucci e Pepe si sentono bersagliati per le nuove questioni legate alla posizione del loro allenatore e sollevate da Vittorio Micolucci.