Autore: francescof

  • Udinese-Juventus, doppio Giovinco. Pozzo protesta

    Udinese-Juventus, doppio Giovinco. Pozzo protesta

    Tutto facile. La Juventus cala il poker a Udine e continua a mantenere la vetta della Serie A a punteggio pieno. Si allunga a 41 la striscia di risultati utili consecutivi dei torinesi che hanno cominciato questa stagione come avevano finito la precedente, ovvero vincendo. Continua invece il momentaccio dell’Udinese che dopo l’eliminazione in Champions patita in settimana non trova il riscatto ma anzi, si vede sommergere e incassa cosi la quarta gara ufficiale, su quattro, senza vittorie.

    Periodo nero dunque per Guidolin, e la dimostrazione lo è la gara persa contro la Juventus: non è passato nemmeno un quarto d’ora infatti che si ritrova con dieci uomini campo e sotto per un rigore realizzato da Vidal. Vucinic e due volte Giovinco calano il poker e il gol di Lazzari serve solo a rendere meno amaro il passivo. Una situazione critica in casa friulana, ma bisogna reagire subito prima di trovarsi invischiati in zone di classifica piuttosto anomale.

    Nessuna sorpresa nell’Udinese con Guidolin che lascia fuori Maicosuel, protagonista in negativo contro il Braga. Carrera ritrova Buffon, Chielini e Caceres, ma solo i primi due scendono in campo. In avanti Giovinco vince il ballottaggio con Matri: questa scelta risulterà fondamentale ai fini del risultato. La gara del Friuli dura meno di un quarto d’ora, il tempo che l’arbitro assegni un rigore, dubbio, per un allo di Brkic su Giovinco, espellendo anche il portiere di casa.

    Decisione, quella di Valeri, che non è andata giù ai padroni di casa ma che Vidal ha capitalizzato al massimo superando Padelli. Strada in discesa perla Juve che cosi domina in lungo e in largo contro un’Udinese nervosa, stordita e senza idee. E così Vucinic, dopo aver mancato una bella palla gol, sfrutta l’errore di Armero, proprio colui il quale era stato nel mirino della Juve sino a qualche settimana fa, siglando il punto del 2-0 sul finire di primo tempo.

    Giovinco festeggia il gol © Dino Panato/Getty Images

    Nella ripresa Guidolin tenta la carta Muriel ma è Giovinco a salire in cattedra, scacciando le perplessità sul suo conto, siglando una bella doppietta prima approfittando di una corta respinta di Padelli e poi con un bel diagonale. Carrera lascia dà spazio a Marrone, Quagliarella e Matri mentre nell’Udinese entra Allan. Lazzari trova il gol all’esordio, sfruttando una dormita della retroguardia ospite, ma serve a poco: quest’Udinese deve subito cambiare marcia se non vuole ritrovarsi in cattive acque. Per la Juventus tutto sin troppo facile: e dopo la sosta troverà anche Isla, Pepe e Bendtner. E con essi anche la Champions League.

    Le pagelle di Udinese-Juventus:
    Pirlo 7: Stavolta non attraversa momenti di appannamento ma anzi, si dimostra superlativo come solo lui sa fare.
    Giovinco 8: Risponde con i fatti alle critiche. E’ lui a procurarsi il rigore che mette in discesa il match ma nella ripresa fa di più, siglando anche due gol. Ritrovato.
    Vucinic 7: Trova il gol e ciò gli fa vivere la gara con una maggiore tranquillità rispetto al solito, ma si dimostra indispensabile per questa squadra.
    Danilo 5: Affonda anche lui insieme al resto della squadra. Otto gol subiti in quattro gare, troppi per una squadra come quella friulana.
    Lazzari 6: Esordio con gol e prestazione comunque più dignitosa rispetto a quella di altri suoi compagni di squadra.
    Di Natale 5: Nel grigiore generale nemmeno lui riesce a tirare su la squadra. Non riesce in alcun modo a sbloccarsi e a segnare quest’anno.

    Il tabellino di Udinese-Juventus:
    UDINESE (3-5-2): Brkic 5; Benatia 5,5, Danilo 5, Domizzi 5,5; Basta 5,5, Pinzi 5,5, Pereyra 5 (6′ st Muriel 5,5), Lazzari 6, Armero 5; Fabbrini sv (14′ Padelli 5,5), Di Natale 5 (31′ st Allan 5). In panchina: Heurtaux, Coda, Angella, Gabriel Silva, Pasquale, Faraoni, Willians, Barreto, Maicosuel. Allenatore: Guidolin 5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6 (26’ st Marrone 6); Lichtsteiner 6,5, Vidal 6,5, Pirlo 7, Marchisio 6,5, Asamoah 6,5; Giovinco 8 (30′ st Quagliarella 6), Vucinic 7 (30′ st Matri 6). In panchina: Storari, Branescu, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini. Allenatore: Carrera 7

    LE IMMAGINI DI UDINESE-JUVENTUS:

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  • Udinese-Juventus, Carrera ritrova Buffon e Chiellini. Friulani con Lazzari dal 1′

    Udinese-Juventus, Carrera ritrova Buffon e Chiellini. Friulani con Lazzari dal 1′

    Dopo lo scotto dell’eliminazione dalla prossima Champions League l’Udinese di Francesco Guidolin si rituffa nel campionato per cercare subito di dimenticare la brutta serata di martedì scorso e incassare i primi punti di questo campionato. Di certo però l’avversario non sarà dei più comodi: al Friuli infatti arriva la Juventus, imbattuta in Serie A da 39 partite e vogliosa di rimanere in testa alla classifica dopo il vittorioso esordio contro il Parma. Insomma si prevede un match scoppiettante, con grandi motivazioni da ambodue le parti.

    Lo scorso anno nonostante una gara dominata la formazione torinese non riuscì a sfondare con l’Udinese che incasso così un punto prezioso. Il tecnico di casa per tentare in quella che è l’impresa ricercata da tutti, ovvero sconfiggere i campioni d’Italia in casa, potrà contare sull’intera rosa a disposizione eccezion fatta per Badu. Ci sarà sin da subito l’ex Fiorentina Lazzari mentre rimarrà fuori, almeno dal 1’, il tanto discusso Maicosuel che con il suo cucchiaio ai rigori contro lo Sporting Braga ha causato l’eliminazione dei friulani dalla massima competizione europea. In avanti dubbio tra Fabbrini e Muriel, con l’italiano favorito.

    Per il resto tutto secondo previsioni, con un 3-5-2 che davanti al portiere Brkic, il quale si sta ritagliando una sempre maggiore fiducia, vede il trio formato da Benatia, Danilo e Domizzi. In mezzo al campo Pinzi, Pereyra e Lazzari mentre sulle corsie laterali toccherà a Basta e Armero, quest’ultimo nel mirino della Juventus per diverso tempo in quest’estate. In attacco ecco Fabbrini e Di Natale.

    Chiellini e Buffon © Massimo Cebrelli/Getty Images

    Dall’altra parte Carrera recupera Buffon, Chiellini e Caceres, ma solo i primi due scenderanno in campo dall’inizio. Fuori gli infortunati di lungo corso Lucio e Padoin, ma nemmeno Pepe e Isla faranno parte della spedizione in terra friulana. I due peraltro, sarebbero stati ex in questa gara, condizione questa che accomuna Quagliarella e Asamoah. E c’è curiosità proprio per capire come il pubblico udinese accoglierà quest’ultima. Non in condizione l’ultimo arrivato Bendtner e per questo rimasto a Torino. Un solo dubbio, come al solito in attacco: a giocarsi un posto sono Matri e Giovinco, con quest’ultimo che sin qui non ha convinto molto e che potrebbe essere scavalcato dall’ex giocatore del Cagliari. In porta dunque c’è Buffon.

    Per il resto un 3-5-2 speculare a quello dei padroni di casa con Barzagli, Bonucci e Chiellini a comporre il trio difensivo e che si ritrovano dopo l’esperienza in Nazionale nel corso degli ultimi Europei in Polonia ed Ucraina. In mezzo al campo Vidal, Pirlo e Marchisio formeranno il solito e solido pacchetto di centrali mentre sugli esterni agiranno Lichtsteiner e Asamoah. In attacco Vucinic sicuro del posto e che dovrebbe essere affiancato da Matri.

    Udinese-Juventus, le probabili formazioni:
    UDINESE (3-5-2): Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, Pereyra, Lazzari, Armero; Fabbrini, Di Natale. In panchina: Padelli, Heurtaux, Coda, Angella, Gabriel Silva, Pasquale, Faraoni, Willians, Allan, Muriel, Barreto, Maicosuel. Allenatore: Guidolin

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri, Vucinic. In panchina: Storari, Branescu, Marrone, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Giovinco, Quagliarella. Allenatore: Carrera

  • Serie B, Sassuolo capolista solitaria. Lo Spezia impone il pari al Verona

    Serie B, Sassuolo capolista solitaria. Lo Spezia impone il pari al Verona

    Vola il Sassuolo. Sono appena trascorse due giornate ma la formazione neroverde è già in testa solitariamente al campionato di Serie B grazie al successo contro il Crotone. Finisce in parità invece il big match tra Verona e Spezia, cosi come l’anticipo delle 18 tra Novara ed Empoli. Travolgente il Bari ad Ascoli, ma bene anche Cittadella, Brescia, Varese, Reggina, Modena e Vicenza, tutte vittoriose nei propri incontri. Da giocarsi, lunedì, il posticipo tra Livorno e Padova.

    SASSUOLO-CROTONE 2-1: Era una gara insidiosa per il Sassuolo, ma su di un campo reso un pantano dalla pioggia la formazione emiliana è stata brava a piegare per 2-1 un arcigno Crotone privo del proprio giocatore simbolo Gabionetta. Partono decisamente meglio i padroni di casa, avanti con Berardi, giovane molto interessante, già al 17’ con un bel tiro dalla distanza. In chiusura di frazione è sempre dai suoi piedi che nasce il raddoppio: stavolta si trasforma in assistman per Pavoletti che di testa insacca. Il Sassuolo potrebbe trovare il gol anche in altre occasioni come dimostrano i pali di Magnanelli e Troianiello. E il Crotone? La formazione calabrese di certo non si è arroccata in difesa, sfiorando il gol con Ciano e due volte con Caetano ma lasciando allo stesso tempo tanti spazi ai padroni di casa. L’autogol in pieno recupero di Missiroli tuttavia non cambia di molto le cose, visto che è troppo tardi per rimontare.

    VERONA-SPEZIA 1-1: Il big match della seconda giornata non ha deluso le attese, con lo Spezia che tiene testa al Verona, portandosi addirittura in vantaggio e facendosi poi rimontare, ma resistendo stoicamente. Accade di tutto al Bentegodi dove la squadra di Serena riesce a chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio di un gol grazie al calcio di rigore messo a segno da Di Gennaro dopo un fallo di Crespo su Okaka. Nella ripresa il ligure Porcari finisce anzitempo sotto la doccia causa doppia ammonizione e Mandorlini cosi ci crede inserendo anche l’ultimo arrivato Cacia. Goian stende Gomez e a 20’ dalla fine proprio quest’ultimo fa 1-1. Gli assalti finali dei veneti sono vani, e lo Spezia strappa cosi un ottimo punto in 9 contro 11.

    Alberto Pomini © Maurizio Lagana/Getty Images

    NOVARA-EMPOLI 2-2: Tanti gol e spettacolo che non è mancato tra Novara ed Empoli. Gara che si schioda dallo 0-0 dopo mezz’ora con Ghiringhelli abile ad insaccare di testa anticipando tutti su calcio d’angolo e portando in vantaggio i toscali. Piovaccari e Motta mancano il due a zero e nella ripresa l’Empoli risale pareggiando la sfida grazie a Saponara che su punizione dal limite non lascia scampo all’estremo difensore di casa. Sarri azzecca quindi la mossa giusta inserendo Spinazzola il quale fa il suo ingresso in campo e serve a Saponara la palla del 2-1. Pronta la reazione novarese con Gonzalez che trova il 2-2 mentre negli istanti conclusivi Lazzari, per poco, non trova il gol dell’ex.

    RISULTATI E MARCATORI SECONDA GIORNATA SERIE B:

    NOVARA-EMPOLI 2-2
    29′ Ghiringhelli (N), 48′ Saponara (E), 70′ Saponara (E), 81′ Gonzalez (N)
    ASCOLI-BARI 1-3
    15′ Faisca (A), 65′ Dos Santos (B), 86′ Ceppitelli (B), 89′ Galano (B)
    BRESCIA-JUVE STABIA 2-0
    69′ Daprela, 90′ Zambelli
    CITTADELLA-GROSSETO 2-1
    16′ Ciancio (C), 34′ Di Nunzio (C), 58′ Curiale (G)
    VERONA-SPEZIA 1-1
    41′ Di Gennaro (S, rig.), 70’ Gomez (V, rig.)
    REGGINA-PRO VERCELLI 1-0
    25′ Fischnaller
    SASSUOLO-CROTONE 2-1
    17′ Berardi (S), 41′ Pavoletti (S), 91′ Missiroli (C, aut.)
    TERNANA-MODENA 0-1
    52′ Stanco
    VICENZA-CESENA 3-1
    14′ Misuraca (V), 31′ Malonga (V), 49′ Graffiedi (C), 93′ Malonga (V)
    VIRTUS LANCIANO-VARESE 1-2
    52′ Di Cecco (L), 71′ Neto Pereira (V), 85′ M.Konè (V)
    LIVORNO-PADOVA: lunedì ore 20:45

    CLASSIFICA:
    Sassuolo 6, Varese (-1) 5, Spezia 4, Livorno, Crotone, Vicenza, Cittadella, Brescia e Pro Vercelli 3; Modena (-2) e Verona 2, Bari (-5), Reggina (-3), Empoli (-1) e Virtus Lanciano 1, Cesena, Ternana e Juve Stabia 0; Padova (-2), Ascoli (-1) -1; Novara (-4) -2; Grosseto (-6) -5.

  • Serie B, Verona-Spezia big match del secondo turno. Sassuolo, c’è l’insidioso Crotone

    Serie B, Verona-Spezia big match del secondo turno. Sassuolo, c’è l’insidioso Crotone

    Sarà Verona-Spezia il match clou della seconda giornata del campionato di Serie B, turno questo che si disputerà tutto di sabato ad eccezione del posticipo di lunedi tra Livorno e Padova. Di fronte al Bentegodi due tra le maggiori accreditate alla vittoria finale, grazie anche al mercato estivo piuttosto importante delle due compagini. In particolare quello dei liguri, considerando che il team di Mandorlini partiva comunque dall’ottima base della passata stagione. Bianconeri che arrivano dal successo del primo turno, veneti che invece all’esordio hanno pareggiato in quel di Modena.

    Occhio anche all’incontro di Sassuolo dove gli emiliani riceveranno il temibile Crotone, formazione che appena una settimana fa ha battuto il Brescia e che si candida al ruolo di outsider. Per Missiroli e compagni non sarà facile, ma c’è tutta l’intenzione di proseguire al meglio dopo l’ottimo successo esterno di lunedi scorso. L’anticipo delle 18 vedrà in campo Novara ed Empoli: entrambe hanno conquistato un solo punto nella giornata di esordio ma puntano in questo campionato ha recitare un ruolo se non da protagoniste da squadre che possano dare fastidio.

    Esordio davanti al pubblico amico per la Reggina di Dionigi che dopo il positivo esordio di Empoli riceve la Pro Vercelli, matricola che ha cominciato nel migliore dei modi la propria stagione battendo la Ternana. A loro volta i rossoverdi di Toscano, rinforzatisi parecchio nelle ultime ore di mercato, riceveranno un insidioso Modena. Un banco di prova per entrambe insomma. Occhio anche a Brescia e Juve Stabia, due squadre che nella seconda parte della scorsa stagione fecero faville ma il cui inizio di campionato 2012/2013 è stato balbettante.

    Andrea Mandorlini | © Dino Panato/Getty Images

    In casa il Vicenza che ospiterà un Cesena ancora stordito dalla batosta interna partita dal Sassuolo. Interessante anche la partita del Del Duca tra Ascoli e Bari, formazioni che hanno cominciato in maniera differente la propria avventura in questa Serie B ma che vogliono allontanare lo scetticismo della vigilia, cosa che le ha accomunate in estate. Prima partita casalinga della propria storia in Serie B per la Virtus Lanciano che dopo il pari di Padova ospita l’insidiosissimo Varese, formazione quella di Castori che come ogni stagione parte a fari spenti ma che riesce sempre a posizionarsi nelle zone alte della classifica.

    Sfida con molti assenti invece quella tra Cittadella e Grosseto, squadre sin da ora a caccia di punti pesanti per la salvezza. Il posticipo del lunedi, come detto, metterà di fronte Livorno e Padova: ambedue mirano ad incassare l’intera posta in palio per non staccarsi dai piani alti della graduatoria.

  • Nicklas Bendtner alla Juventus. Acquisto giusto per Conte?

    Nicklas Bendtner alla Juventus. Acquisto giusto per Conte?

    Alla fine la scelta è ricaduta su di lui. Nicklas Bendtner sarà il centravanti della Juventus per la prossima stagione. Il giocatore danese arriva in prestito con diritto di riscatto fissato a 6 milioni dagli inglesi dell’Arsenal. Sotto la Mole invece guadagnerà 1 milione e mezzo e già domani mattina sosterrà le visite mediche di rito. Un’operazione conclusa nel giro di poche ore da parte dell’entourage bianconero chiamato al riscatto dopo che ieri era arrivata la beffa Berbatov, strappato alla Fiorentina ma che il Fulham a sua volta ha tolto dalle mani dei bianconeri.

    Un colpo di scena inaspettato ma che non ha scoraggiato Beppe Marotta il quale ha guardato nuovamente in Inghilterra, ancora una volta in casa Arsenal dopo che qualche settimana fa si era passato a Robin Van Persie, poi passato al Manchester United. Sul giocatore si era mossa, manco a dirlo, la Fiorentina e a sorpresa anche il Siena, che aveva trovato l’accordo sia la società che con l’atleta il quale aveva espresso il gradimento per la destinazione senese.

    Operazione sicuramente conveniente per la società piemontese, che ottiene il giocatore senza versare soldi alla squadra inglese, ma che ha fatto storcere il naso a tantissimi tifosi, non proprio convinti della bontà del giocatore danese. Cosa questa dovuta alla scarsa vena realizzativa: la sua media infatti si attesa a circa 0,25 gol a partita. Troppo poco per chi negli anni era abituato a giocatori del calibro, giusto per citarne uno, di Trezeguet. Ben 194 centimetri di altezza per 84 di peso, il giocatore va a completare, per caratteristiche, il reparto offensivo della Juventus, non essendoci sin qui un giocatore fisicamente prestante a disposizione di Conte.

    Nicklas Bendtner © Handout/UEFA via Getty Images

    Arrivato all’Arsenal quando aveva 16 anni dai danesi del Kjøbenhavns Boldklub, Nicklas Bendtner è stato girato nella stagione 2006/2007 al Birmingham City laddove andò subito in gol all’esordio, e in quella stagione mise a segno 11 gol in 42 gare permettendo ai suoi di raggiungere la Premier League. Bastò per convincere i Gunners a tenerlo e puntare su di lui. Dal 2007 al 2011 Bendtner colleziona così 103 presenze mettendo a segno 22 gol, trovando anche una tripletta in Champions League.

    Bottino tuttavia non molto prolifico e proprio per questo la scorsa estate l’Arsenal girò il giocatore in prestito al Sunderland dove ha messo a segno 8 reti in 27 partite. In questi anni è diventato un punto fisso della nazionale danese, con la quale ha collezionato 48 presenze condite da 18 gol, due dei quali contro il Portogallo nella scorsa edizione degli Europei. Adesso toccherà a Conte e Carrera inserirlo negli schemi dei bianconeri e anche per loro due sarà una novità, considerato che l’anno scorso non si erano mai trovati ad avere a disposizione un giocatore con la caratteristiche del genere. E toccherà anche a lui rispondere ai dubbi dei tifosi juventini per via della sua scarsa vena realizzativa. Un dato questo emerso dai numeri che hanno accompagnato sin qui la carriera del 24enne centravanti della Danimarca.

    Il video dei dieci gol più belli realizzati sin qui da Nicklas Bendtner:

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    Nicklas Bendtner alla Juve. E’ l’attaccante giusto per Conte?

    • E’ un ripiego (53%, 190 Voti)
    • Si (25%, 89 Voti)
    • No (22%, 77 Voti)

    Totale Votanti: 356

     

  • Sorteggi Champions, quanti rischi per la Juventus. Barça e Real gli scogli più duri

    Sorteggi Champions, quanti rischi per la Juventus. Barça e Real gli scogli più duri

    A distanza di tre anni la Juventus torna a riassaporare il dolce gusto della Champions League e dei suoi sorteggi. Oggi a Montecarlo infatti la squadra campione d’Italia in carica conoscerà le avversarie del proprio girone eliminatorio. E si prospetta un primo turno molto duro per la formazione di Antonio Conte, inserita in terza fascia in virtù dei non eccelsi risultati maturati nel corso degli ultimi anni. I pericoli dunque sono veramente tanti.

    In prima fascia infatti i bianconeri rischiano di prendere una delle due spagnole, ovvero Barcellona e Real Madrid. Di certo le inglesi Chelsea e Manchester United oltre che i tedeschi del Bayern Monaco non sono avversari semplici, ma le iberiche sono indubbiamente le più dure. Più morbide invece Porto e Arsenal, abbondantemente alla portata dei bianconeri. In seconda fascia invece da evitare il Manchester City di Mancini, ma se possibile meglio stare alla larga anche dagli spagnoli del Valencia.

    Gigi Buffon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Le altre invece non preoccupano affatto. In quarta fascia invece da evitare i tedeschi del Borussia Dortmund ma è bene non fidarsi nemmeno del Malaga, formazione che nonostante i problemi economici può vantare un buon organico. Per il resto non ci sarebbero grossi problemi. Nel complesso dunque un girone di ferro per la Juventus potrebbe essere quello composto da Barcellona (o Real Madrid) in prima fascia, Manchester City in seconda e Borussia Dortmund in quarta, un po’ come capitato lo scorso anno al Napoli.

    Nel più ottimistico dei gironi la Juventus potrebbe invece ritrovarsi il Porto in prima fascia, lo Shakhtar Donetsk in seconda e il Nordsjælland in quarta. Chissà che invece alla fine non ne venga fuori una sorta di miscuglio tra le due soluzioni. Di certo c’è che l’attesa in casa bianconera è veramente spasmodica dopo diverse stagioni da spettatore e questi sorteggi Champions finalmente saranno vissuti da protagonisti.

  • Golden Boy: Raffaele Maiello miglior giovane prima giornata

    Golden Boy: Raffaele Maiello miglior giovane prima giornata

    Il risvolto positivo della crisi delle nostre società di calcio è che sempre più giovani riescono a trovare spazio in serie A ma anche e sopratutto nelle categorie minori. Non de Il Pallonaro abbiamo deciso di dar loro visibilità riproponendo la rubrica Golden Boy nella quale abbiam deciso di premiare chi si è particolarmente distinto durante la giornata di campionato di serie B.
    Il primo Golden Boy è Raffaele Maiello. Il suo gol nell’ultimo minuto di recupero della sfida contro il Brescia ha fatto esplodere l’intero Ezio Scida di Crotone. Un gol da rapace d’area dopo un tentativo andato male, come in genere sanno fare gli attaccanti. Raffaele Maiello, centrocampista classe 1991, è di sicuro il giovane che più si è messo in mostra nel primo turno di Serie B. Si tratta di un elemento molto duttile che può occupare qualsiasi posizione in mezzo al campo, come fatto sino al momento. Può agire infatti sia davanti alla difesa che molto più avanti, quasi a ridosso delle punte, e la sua agilità gli consente facilità di inserimento negli spazi lasciati vuoti dalle difese avversarie.

    Nato 21 anni fa ad Acerra, in provincia di Napoli, Maiello è cresciuto nel settore giovanile dell’Afragola 92 prima di passare, nel 2008, alla Primavera del Napoli. Proprio con gli azzurri, nella stagione 2009/2010,  a soli 19 anni, ha fatto il proprio esordio in Serie A nel corso della sfida persa a Genova con la Sampdoria per 1 a 0. In quella stessa annata prese anche parte al torneo di Viareggio siglando due gol. Nella stagione successiva invece ecco tre presenze, l’ultima delle quali dal primo minuto a Torino contro la Juventus.

    Raffaele Maiello © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nell’estate del 2011 il Napoli decide di mandarlo in prestito con diritto di riscatto della comproprietà ad una squadra di Serie B per farsi le ossa, ed ecco che Raffaele Maiello fa il suo approdo a Crotone, società che di giovani calciatori, e anche tecnici dal futuro radioso, se ne intende. Qui comincia a giocare con continuità, tanto da collezionare 29 presenze tra campionato e Coppa Italia. Le due società, in estate, si accordano per il rinnovo del prestito, e lui ricambia la fiducia segnando il gol decisivo nella prima sfida stagionale contro il Brescia. Nella sua breve carriera tra l’altro ha vestito due volte la maglia Azzurra: una volta con l’Under 19, una con l’Under 20. E chissà che adesso anche Ciro Ferrara non si accorga di lui.

    Video: Il gol di Raffaele Maiello che ha deciso Crotone-Brescia
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  • Cesena-Sassuolo 0-3, inizio travolgente per Di Francesco

    Cesena-Sassuolo 0-3, inizio travolgente per Di Francesco

    Colpaccio del Sassuolo che con un sonoro 3 a 0 espugna il Manuzzi di Cesena conquistando i primi tre punti in campionato. Troppo brutta per essere vera la formazione di casa che evidentemente ancora non si è ripresa del tutto dopo la retrocessione maturata l’anno scorso. Il Sassuolo invece si dimostra in palla, sbloccando il match nella prima mezz’ora e legittimando il successo nella ripresa. Esordio da incorniciare sulla panchina emiliana per Di Francesco, mentre dall’altro lato grossa delusione per Campedelli.

    Ad aprire le marcature è Pavoletti, ma nella ripresa sono due rigori, quelli di Terranova e Troiano a chiudere i conti, complice anche l’espulsione di Rossi per fallo da ultimo uomo. Insomma, una serata perfetta per il Sassuolo, da dimenticare in fretta per il Cesena. Campedelli schiera i suoi con un classico 4-4-2. Davanti a Ravaglia pacchetto difensivo formato da Caldirola e Brandao interni con Comotto e Rossi laterali. Cabina di regina affidata a Iori e Tabanelli con Gessa e D’Alessandro sulle corsie esterne. In avanti accanto a Succi c’è Graffiedi, preferito a Lapadula.

    Dall’altra parte Di Francesco schiera i suoi con un modulo più spregiudicato rispetto a quello dei bianconeri: il 4-3-3. Davanti a Pomini retroguardia formata da Gazzola e Longhi laterali con Bianco e Terranova esterni. In mezzo al campo Valeri, Magnanelli e Missiroli mentre il tridente è formato da Troianiello, Pavoletti e Berardi. Fuori a sorpresa sia Marzorati che Catellani. Male sotto il punto di vista il Cesena che ha badato solo a difendersi ma che sfiora per il primo il gol con una traversa colpita da Iori dopo un fendente da metà campo.

    Eusebio Di Francesco © Maurizio Lagana/Getty Images

    Alla mezz’ora si sblocca la gara grazie ad un colpo di testa di Pavoletti su assist di Missiroli. Nella ripresa i neroverdi chiudono il match: è il quarto d’ora quando Troianiello, imbeccato da Berardi viene steso in area da Rossi. Pinzani decreta il rosso nei confronti del difensore cesenate e il calcio di rigore che Terranova realizza. Campedelli getta nella mischia Favalli e Lapadula, dall’altra parte però Di Francesco inserisce Troiano e Catellani per chiudere anzitempo la gara e lo fa visto che al 28’ Caldirola commette fallo da rigore su Troiano.

    Lo stesso neo entrato si occupa del tiro dagli undici metri e non sbaglia. Gara che ormai non ha più nulla da dire, con il Cesena che a questo punto deve cominciare a pensare, in questi ultimi giorni, di intervenire corposamente sul mercato poiché le lacune sono tante e sono venute tutte a galla in questa gara. Dal canto suo il Sassuolo nonostante l’avvicendamento in panchina tra Pea e Di Francesco non ha cambiato rotta rispetto alla scorsa stagione,  rivendicando così un posto da protagonista nella stagione appena iniziata. E non potrebbe essere altrimenti visto che l’organico, rispetto a qualche mese fa, non è stato affatto stravolto. Cesena-Sassuolo, dunque, ha dato indicazioni completamente opposte. Nel prossimo turno Sassuolo in casa con il Crotone mentre per il Cesena c’è la trasferta in casa di un Vicenza che sta cercando di riorganizzarsi dopo il ripescaggio di qualche giorno fa.

  • Cesena-Sassuolo chiude il primo turno. Di Francesco fa esordire Catellani

    Cesena-Sassuolo chiude il primo turno. Di Francesco fa esordire Catellani

    Si conclude stasera la prima giornata di Serie B. A mandare in archivio il primo turno la sfida del Manuzzi tra il Cesena, ritornato nella cadetteria dopo la retrocessione maturata qualche mese fa e il Sassuolo, la cui delusione per il mancato approdo in Serie A dopo i play off persi con la Sampdoria ormai è smaltita. Si può tranquillamente considerare un big match vista la caratura dei due organici e le ambizioni sia di bianconeri che di nerovedi. Una gara che almeno alla vigilia, dunque, promette grande spettacolo.

    Entrambi i team presentano nuove guide tecniche: ad allenare i romagnoli in questa stagione sarà il fratello del presidente Campedelli. Una scelta inedita nella storia della cadetteria e per la quale c’è molta curiosità. Dall’altra parte invece toccherà ad Eusebio Di Francesco raccogliere la pesante eredità di Fulvio Pea. Cesena che scenderà in campo con il più classico dei moduli, il 4-4-2. Davanti al portiere Ravaglia difesa formata da Caldirola e Brandao centrali, con Ceccarelli e Rossi laterali. In cabina di regina Iori e Tabanelli mentre sugli esterni agiranno Gessa e D’Alessandro. In avanti la coppia formata da Succi e Lapadula.

    Andrea Catellani © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Più offensiva invece lo schema che verrà adottato da Di Francesco. Un 4-3-3 che davanti a Pomini vedrà impegnati Bianco e Terranova nel ruolo di centrali. A completare la difesa Marzorati e Longhi. Il trio di centrocampo sarà formato da Gazzola, Valeri e Magnanelli mentre davanti, stante l’assenza dell’infortunato Masucci, agiranno Troianiello, Missoroli e l’ultimo arrivato Catellani. Solo panchina invece per il giovane dell’Under 21 Laribi, a meno di clamorose novità dell’ultima ora.

    Le probabili formazioni di Cesena-Sassuolo:
    CESENA(4-4-2): Ravaglia; Ceccarelli, Caldirola, Brandao, Rossi; Gessa, Iori, Tabanelli, D’Alessandro; Succi, Lapadula. Allenatore: Campedelli
    SASSUOLO(4-3-3): Pomini; Marzorati, Bianco, Terranova, Longhi; Gazzola, Valeri, Magnanelli; Troianiello, Missiroli, Catellani. Allenatore: Di Francesco

  • Palermo-Napoli 0-3. Ecco l’anti Juve

    Palermo-Napoli 0-3. Ecco l’anti Juve

    Il Napoli c’è. Le tre defezioni di Zuniga, Dossena e Pandev non fermano i partenopei che strapazzano a domicilio il Palermo incassando i primi punti stagionali. Una vittoria mai in discussione: poco hanno potuto gli uomini di Sannino contro gli azzurri, capaci di sbloccare il match sul finire di primo tempo con Hamsik e di chiudere i conti con Maggio e Cavani nella seconda metà di gara.
    In mezzo un Palermo privo anch’esso di qualche elemento importante ma che ha fatto veramente poco per evitare un pesante ko.

    La formazione di Mazzarri dunque risponde a Juventus e Inter, e senza il gravoso impegno della Champions chissà che quest’anno in campionato non si potrà fare qualcosina in più. Sannino come preannunciato alla vigilia schiera i suoi con il 3-5-2. In porta c’è Ujkani. Davanti a lui trio formato da Cetto, Von Bergen e Munoz. In mezzo al campo Barreto, Donati e Brienza con Pisano e Bertoli esterni. In attacco Miccoli ed Hernandez. Dall’altro lato Mazzarri risponde con il 3-5-1-1 della vigilia. De Sanctis in porta davanti a Campagnaro, Cannavaro e Britos. Behrami, Inler e Hamsik formano il trio di centrocampo con Maggio e Aronica, adattato ma la cui prova non ha entusiasmato, sulle corsie laterali. In avanti Insigne e Cavani.

    Parte meglio il Napoli che si affida soprattutto alla rapidità di Maggio per le proprie manovre. Hamsik da una mano ai due attaccanti ed il Palermo è costretto a difendersi e dopo qualche timido tentativo deve subire gli attacchi ospiti. Hamsik e Cavani sono i più pericolosi, con quest’ultimo che da mezzo metro, a porta spalancata, riesce nell’impresa di centrare la traversa. Ma prima del doppio fischio di primo tempo un missile di Hamsik gonfia la rete di Ujkani e manda avanti i suoi. Nella ripresa si attende il risveglio del Palermo, ma non c’è. Ci prova Cetto ma non riesce s smuovere la situazione.

    Napoli esulta © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/GettyImages

    Mazzarri toglie uno stanco Insigne, mentre Rios tra i siciliani fa l’esordio al posto di un Donati piuttosto negativo. Vargas invece si fa finalmente notare positivamente dopo tante gare negative, ma il raddoppio arriva ad opera di Maggio, bravo a raccogliere l’assist di Hamsik e a insaccare. Sul finire Cavani fa 3-0, ma il Palermo era nello spogliatoio di un pezzo. Non è bastata la solita generosità di Miccoli stavolta per evitare un ko figlio comunque di qualche decisione discutibile di Sannino in mezzo al campo. Per il Napoli, in attesa del rientro degli squalificati, segnali molto positivi.

    LE PAGELLE DI PALERMO-NAPOLI
    Miccoli 6: Predicatore nel deserto. L’unica tra i suoi a cercare qualche spunto, anche se non riesce quasi mai ad impensierire De Sanctis.
    Barreto 5: Dovrebbe accendere la luce dei rosanero, ma è buio pesto. Mai una giocata in grado di innescare le punte, mai un tiro da fuori che possa impensierì De Sanctis.
    Donati 5: Come Barreto fa veramente pochissimo in mezzo al campo. E se la squadra va malissimo, gran parte della responsabilità è del centrocampo.
    Maggio 7: Vista l’assenza di esterni di ruolo è chiamato a spingere da solo per l’intera gara e non si tira affatto indietro, realizzando anche un bel gol.
    Hamsik 7: Dopo un estate in ombra riconquista la scena con una prestazione maiuscola e un gol che sblocca Cavani 6,5: Incredibile quel gol fallito nel primo tempo. Non da lui. Ma si riscatta ampiamente nella trasferta quando chiude i conti.

    Palermo (3-5-2): Ujkani 5,5; Cetto 6, Von Bergen 5, Munoz 5,5; E.Pisano 6, Barreto 5 (35′ st Budan sv), Donati 5 (10′ st Rios 5,5), Brienza 5,5 (29′ pt Migliaccio 6), Bertolo 5,5; Miccoli 6, Hernandez 5. In panchina: Benussi, Brichetto, Morganella, Garcia, Milanovic, Di Matteo, Viola, Sanseverino. Allenatore: Sannino 5
    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis 6,5; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 6,5; Maggio 7, Behrami 6,5, Inler 5,5 (32′ st Vargas 6), Hamsik 7, Aronica 5,5; Insigne 6,5 (16′ st Dzemaili 6); Cavani 6,5. In panchina: Rosati, Colombo, Gamberini, Grava, Fernandez, Bariti, Donadel. Allenatore: Mazzarri 7

    LA VIDEO SINTESI DI PALERMO-NAPOLI 0-3:
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