Autore: francescof

  • Champions League, le possibili avversarie della Juventus

    Champions League, le possibili avversarie della Juventus

    Lo scorso anno beccò subito i campioni d’Europa in carica del Chelsea battendoli e spedendoli a casa. Una ipotesi, quella di incontrare nuovamente gli inglesi, sulla carta possibile, cosi come quella di affrontare di nuovo i campioni in carica del Bayern Monaco, formazione che ha sentenziato la fine della corsa dei piemontesi nell’ultima Champions League. E’ un sorteggio dalle mille insidie quello che aspetta la Juventus quest’oggi. Ma se dalla prima fascia ciò era scontato, dalla terza invece no. Poiché la compagine di Antonio Conte, alla vigilia dei preliminari della Champions League, sembrava destinata a tale fascia, comprendente diverse big quali Borussia Dortmund, Manchester City che dunque sembravano un pericolo scansato. Ed invece l’eliminazione del Lione ha cambiato le carte in tavola, con i bianconeri ora in seconda fascia insieme ad Atletico Madrid, Shakhtar Donetsk, Schalke 04, Marsiglia, Cska Mosca, Paris Saint Germain e Milan. Avversarie che dunque potranno essere affrontate, Milan a parte, solo dagli ottavi. In prima fascia i pericoli sono tanti. Bayern Monaco, Barcellona, Chelsea, Real Madrid e Manchester United sono tutt’altro che avversari agevoli e la Juve ne sa qualcosa, in particolare con i bavaresi.

    Sorteggi Champions League © Harold Cunningham/Getty Images
    Sorteggi Champions League © Harold Cunningham/Getty Images

    Sfide ufficiali con Real Madrid e ancora di più con Barcellona e Manchester United mancano da un sacco di tempo. Lo spettacolo sarebbe garantito ma il rischio è alto. L’Arsenal comunque non sarebbe avversario semplice, mentre Porto e Benfica sarebbero l’ideale. In terza fascia come detto i pericoli si chiamano Borussia Dortmund e Manchester City. MA Ajax, Galatasaray e Zenit non scherzano nemmeno. Più semplici gli eventuali impegni con Basilea, Olympiacos e Bayer Leverkusen. In quarta fascia, escluso il Napoli che non potrà essere affrontato dai bianconeri, l’insidia potrebbe essere rappresentata dalla Real Sociedad. Il Celtic invece, specie dopo l’anno scorso, non fa paura. Anderlecht, Steaua Bucarest, Austria Vienna, Copenhagen e Viktoria Plzen le altre possibili rivali. Volendoci divertire a fare un girone impegnativo potremmo pensare ad un ragruppameno formato da Bayern Monaco, Juventus, Manchester City e Real Sociedad. Facendone uno soft invece ecco quello composto da Benfica, Juventus, Basilea e Austria Vienna.

  • Champions League, le possibili avversarie del Milan

    Champions League, le possibili avversarie del Milan

    Ancora qualche ora e il Milan, dopo la schiacciante vittoria di ieri sera contro il Psv Eindhoven nei preliminari, conoscerà le avversarie dei gironi di Champions League. Rossoneri inseriti nella seconda fascia insieme a Atletico Madrid, Shakhtar Donetsk, Schalke 04, Marsiglia, Cska Mosca, Paris Saint Germain e Juventus: tutte squadre, queste, che i rossoneri non potranno cosi incontrare. Ma gli incroci pericolosi, nelle altre fasce non sono pochi. Nella prima in particolar modo dove ci sono i campioni in carica del Bayern Monaco,  il Real Madrid, il Manchester United, il Chelsea e quel Barcellona contro il quale il Milan da diversi anni a questa parte ci gioca. E l’anno scorso proprio contro i blaugrana si interruppe il sogno europeo dei meneghini, che in prima fascia rischiano di incrociare anche l’Arsenal, formazione forse non a livello di quelle citate prima ma comunque molto temibile come visto anche dopo i preliminari di Champions vinti a mani basse contro il Fenerbache.

    Sorteggi Champions League © Christopher Lee/Getty Images
    Sorteggi Champions League © Christopher Lee/Getty Images

    Più abbordabili rispetto alle altre Porto e Benfica. In terza fascia i grandi pericoli si chiamano Manchester City e Borussia Dortmund. Gli inglesi, reduci da una campagna acquisti scoppiettante, puntano a vincere anche in Europa mentre i tedeschi, vice campionai europei in carica, hanno dimostrato in questo primo scorcio di stagione in Bundesliga di poter continuare sulla strada intrapresa nella passata stagione. Nascondono insidie anche, l’Ajax,  lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti e i turchi del Galatasaray, mentre le altre, ovvero Bayer Leverkusen, Basilea e Olympiacos, sembrano alla portata dei rossoneri. In quarta fascia di veri pericoli i rossoneri non ne corrono. L’unico, il Napoli, è italiano, e dunque non affrontabile sino al momento. Certo, evitare la Real Sociedad, che ha estromesso dai preliminari il Lione, o il Celtic, capace di una splendida rimonta ieri sera farebbe comodo, ma sarebbero comunque formazioni alla portata. Le altre, ovvero Anderlecht, Steaua Bucarest, Austria Vienna, Copenhagen e Viktoria Plzen. fanno ancora meno paura. Proviamo quindi ad abbozzare quelli che sarebbero i gironi di ferro e quello ideale per i rossoneri. Un raggruppamento duro potrebbe essere quello con Barcellona, Milan, Borussia Dortmund, e Celtic oppure quello con Bayern Monaco, Milan, Manchster City e Real Sociedad. Dall’altro lato il girone ideale potrebbe essere formato da Benfica, Milan, Basilea e Austria Vienna. Ipotesi e curiosità che dalle 17:30 lasceranno spazio alla realtà.

  • Sorteggi Champions League, ecco le quattro fasce

    Sorteggi Champions League, ecco le quattro fasce

    Adesso il tabellone è completo. Dopo i preliminari che si sono chiusi poco fa si conoscono le trentadue squadre che si contenderanno la Champions League 2013/2014. Se la prima fascia non ha riservato sorprese, con l’Arsenal che ha centrato la qualificazione senza patemi raggiungendo gran parte delle big ovvero Bayern Monaco, Barcellona, Chelsea, Real Madrid e Manchester United,, grande attesa c’era per la composizione della seconda fascia nella quale ci saranno due italiane. Oltre al Milan, che se l’è conquistata battendo nettamente il Psv Eindhoven, c’è anche la Juventus, che sfrutta cosi l’eliminazione del Lione, caduto sotto i colpi della Real Sociedad.

    Sorteggi Champions League © Harold Cunningham/Getty Images
    Sorteggi Champions League © Harold Cunningham/Getty Images

    Un salto che però non tutti i tifosi hanno accolto positivamente, considerando che in terza fascia ci sono squadre del calibro di Manchester City, Borussia Dortmund e Galatasaray oltre allo Zenit di Spalletti e al Basilea, qualificatesi dopo gli spareggi. In quarta fascia l’altra italiana, il Napoli, squadra da evitare comunque per le straniere delle prime tre fasce. Le altre formazioni di questa fascia infatti non preoccupano più di tanto, e le uniche insidie potrebbero arrivare dal Celtic, autore di una grande rimonta contro lo Shakter e dalla Real Sociedad, che come detto ha fatto fuori il Lione. Prima volta in assoluto in Champions League per l’Austria Vienna, arrivati dopo i preliminari. Domani alle 17:30 i sorteggi: momento che incuriosisce ma che allo stesso tempo incute gran parte delle squadre per via di possibili gironi di ferro.

    Ecco le quattro fasce prima dei sorteggi Champions League:

    PRIMA FASCIA: Bayern Monaco, Barcellona, Chelsea, Real Madrid, Manchester United, Porto, Benfica, Arsenal.

    SECONDA FASCIA: Atletico Madrid, Shakhtar Donetsk, Schalke 04, Marsiglia, Cska Mosca, Paris Saint Germain, Milan, Juventus.

    TERZA FASCIA: Ajax, Borussia Dortmund, Basilea, Olympiacos, Galatasaray, Manchester City, Bayer Leverkusen, Zenit San Pietroburgo.

    QUARTA FASCIA: Napoli, Anderlecht, Steaua Bucarest, Austria Vienna, Copenhagen, Real Sociedad, Celtic, Viktoria Plzen.

     

     

  • Palermo avvio soft. A valanga Pescara, Siena ed Empoli

    Palermo avvio soft. A valanga Pescara, Siena ed Empoli

    Tanti gol e qualche sorpresa nella prima giornata di Serie B. Dopo il pareggio a reti bianche tra Reggina e Bari e in attesa del posticipo in programma oggi tra Cesena e Varese, la maggior parte del turno è andato in scena di domenica sera. Pareggio esterno per il Palermo di Gattuso che si fa raggiungere nel finale a Modena. A valanga invece le altre due arrivate dalla A: il Pescara ha abbattuto la Juve Stabia, il Siena ha travolto il Crotone. Larga vittoria anche per l’Empoli che con i soliti Maccarone e Tavano piega 3-1 il Latina di Morrone, andato a segno all’esordio in nerazzurro.

    Bene anche la Ternana che con un penalty di Antenucci fa secco il Carpi. Con una doppietta di Mancosu il Trapani, che aveva fallito un rigore in avvio di gara con Madonia, espugna l’Euganeo di Padova. Buona la prima anche per l’Avellino che con i gol di Castaldo e Zappacosta piega 2-1 il Novara che riapre troppo tardi il gioco. Brusca frenata del Brescia che avanti per ben due volte con Caracciolo, autore tra l’altro del primo gol della Serie B 2013/2014, si fa raggiungere da un Lanciano mai domo. Pari senza reti tra Spezia e Cittadella con gli ospiti che nei minuti di recupero restano in nove uomini.

    Andelkovic festeggia il gol contro il Modena © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Andelkovic festeggia il gol contro il Modena © Tullio M. Puglia/Getty Images

    MODENA – PALERMO 1-1
    Un gol per tempo e tra Modena e Palermo ne vien fuori un pareggio. Comincia cosi con un pari l’avventura di Rino Gattuso su una panchina italiana. Per la squadra di Novellino un buon punto contro la favorita per la vittoria finale. Palermo meglio inizialmente ma è il Modena ad avere la migliore occasione con Mazzarani con Sorrentino che però alza il pallone sulla traversa. Sul finire di prima frazione, Andelkovic, ex di turno, anticipa di testa Manfrin e deposita in rete. Nella ripresa gli emiliani cercano il pari ma Mazzarani è ancora una volta sfortunato e colpisce la traversa. Il Palermo cerca di portare a casa la vittoria ma nel finale il neo entrato Surraco trova l’acuto giusto, quello che vale il pareggio.

    PESCARA – JUVE STABIA 3-0
    Un grande Maniero trascina il Pescara alla vittoria, netta, contro la Juve Stabia. Riparte con il piede giusto nella cadetteria la formazione abruzzese contro una Juve Stabia appannata. Successo che arriva sull’asse Balzano Maniero: il primo fornisce gli assist, il secondo insacca. E al riposo le squadre vanno già sul 2-0 con la compagine pescarese che ha il match in pugno. E che nella ripresa amministra trovando, con Brugman, la zampata del 3-0. Serata no per ospiti che chiudono il match in dieci uomini dopo il rosso rifilato a Martinelli.

    SIENA – CROTONE 5-2
    Valanga Siena e per il Crotone è notte fonda. I toscani ne rifilano cinque ai calabresi e già nel primo tempo, chiuso 3-0, mettono il sigillo all’incontro. Grande protagonista del match D’Agostino che al quarto d’ora sblocca il punteggio con uno splendido gol direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo. La reazione del Crotone c’è, ma il contropiede del Siena pure: e cosi Paolucci sfrutta un lancio di Angelo e in diagonale insacca. Sul finire di frazione ecco il tris: ancora una volta D’Agostino, direttamente da calcio d’angolo, con una leggera deviazione di Abruzzese. Nella ripresa il Crotone alza la testa con Matute, abile di testa a insaccare. Ma il Siena non perde la testa e anzi, con Rosina poco dopo la mezz’ora fa poker. Matute sigla la sua personale doppietta ma Pulzetti, da fuori, cala il poverissimo e consente al Siena di chiudere nel migliore dei modi il match.

     

    RISULTATI E CLASSIFICA DOPO LA PRIMA GIORNATA

    AVELLINO-NOVARA  2-1: 41′ Castaldo (A), 50′ Zappacosta (A), 87′ Farago (N)

    BARI-REGGINA 0-0

    BRESCIA-VIRTUS LANCIANO 2-2: 4′ e 79′ Caracciolo (B), 31′ Paghera (VL), 86′ Marceta (VL)

    EMPOLI-LATINA 3-1: 14′ e 22′ Maccarone (E), 16′ Tavano (E), 77′ Morrone (L)

    MODENA-PALERMO 1-1: 44′ Andelkovic (P), 86′ Surraco (M)

    PADOVA TRAPANI 0-2: 64′ e 90′ Mancosu

    PESCARA-JUVE STABIA 3-0: 22′ e 44′ Maniero, 74′ Burgman

    SIENA-CROTONE 5-2: 17′ Abruzzese (S), 25′ Paolucci (S), 41′ D’Agostino (S), 48′ e 83′ Matute (C), 78′ Rosina (S), 88′ Pulzetti (S)

    SPEZIA-CITTADELLA 0-0

    TERNANA-CARPI 1-0: 35′ Antenucci

    CLASSIFICA: Siena, Pescara, Empoli, Avellino, Trapani, Ternana 3; Palermo, Modena, Spezia, Cittadella, Brescia, Virtus Lanciano, Siena e Reggina 1; Carpi, Padova, Novara, Latina, Juve Stabia, Crotone, Cesena* e Varese* 0, Bari -2.

    *una partita in meno.

    Bari penalizzato di 3 punti, Siena di 2 punti.

  • Serie B al via, attesa per il Palermo. Pari tra Reggina e Bari

    Serie B al via, attesa per il Palermo. Pari tra Reggina e Bari

    Si è aperta con la sfida tra Reggina e Bari la stagione 2013/2014 della Serie B. Un match disputato davanti ad un gran numero di spettatori che però non hanno potuto godere dell’essenza del calcio: il gol. Lo 0-0 finale infatti lascia forse più soddisfatti gli ospiti che nella ripresa rischiano più volte di affondare sotto i colpi dei reggini i quali devono imprecare per due legni colpiti. Primo tempo scialbo e senza grandi guizzi, nonostante qualche bella giocata del giovanissimo reggino Louzada. Nella ripresa prima si fa vivo il Bari con Ceppitelli e Galano, poi l’ingresso di Di Michele e Strasser cambia le carte in tavola della gara e la Reggina rivolta il match come un calzino. L’attaccante ex Chievo però si divora, a metà ripresa, una grande palla gol e nel giro di pochi minuti si vede fermare dal palo esterno.

    A 10’ dalla fine però la chance più grossa per i calabresi con Gerardi che di testa trova la parte interna della traversa. Con il rosso al pugliese Defendi e un’altra occasione targata Cocco termina un match che consente ai galletti di avvicinarsi al segno più considerando il meno tre di handicap in classifica. Per la Reggina invece un punto da non buttare via visto che, coppa compresa, è il terzo match di fila che non si subiscono reti. Dato positivo per Atzori che dovrà però lavorare ancora tanto in attacco dove ancora una volta è mancata incisività. Oggi gran parte del programma della prima giornata della Serie B che da quest’anno cambierà format con sei squadre qualificate ai play off. Occhi puntati sul Palermo di Gattuso che si recherà a Modena per affrontare una squadra temibile.

    Il capitano della Reggina Barillà legge il giuramento © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Il capitano della Reggina Barillà legge il giuramento © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Per quanto riguarda le altre new entry provenienti dalla Serie A battesimo non semplice per il Pescara contro la Juve Stabia, formazione ormai presente costantemente nella cadetteria e in grado di mettere in difficoltà chiunque. Stesso discorso per il Siena che ospita un giovane ma arrembante Crotone. Il Novara, altra squadra indicata tra le favorite, avrà un avvio tutt’altro che agevole al Partenio di Avellino mentre il Brescia ha, almeno sulla carta, un impegno più agevole contro la Virtus Lanciano. Sarà il neo promosso Latina invece a saggiare le ambizioni dell’Empoli, mentre il Padova riceverà all’Euganeo i siciliani del Trapani, altra matricola del torneo. Lo Spezia, dopo la deludente annata 2012/2013 riparte dalla sfida casalinga contro il Cittadella mentre la Ternana, indicata da tanti come possibile sorpresa, terrà a battesimo il Carpi neo promosso.

    Lunedì si chiude con il posticipo tra Cesena e Varese, altre mine vaganti di una cadetteria che come al solito si preannuncia lunga e interessante. Palermo a parte infatti sembra difficile decifrare altre possibile papabili alla Serie A, e come accaduto l’anno scorso con Livorno e Sassuolo, le sorprese sono praticamente dietro l’angolo. Corsa, sacrificio e continuità, gli ingredienti giusti per sognare il salto nell’olimpo del calcio nazionale al quale un po’ tutti in cuor loro aspirano.

  • A Gioia Tauro il Primo Memorial Franco Scoglio

    A Gioia Tauro il Primo Memorial Franco Scoglio

    A poco meno di otto anni dalla scomparsa, si disputerà il primo memorial a lui dedicato. Parliamo di Franco Scoglio che verrà ricordato mercoledì alle 20:30 al Polivalente “P. Stanganelli” di Gioia Tauro dove si sfideranno la Nuova Gioiese, squadra che si appresta a cominciare la propria avventura in Serie D e l’Acr Messina, compagine neo promossa nella Seconda Divisione della Lega Pro. Non è un caso che per il primo memorial dedicato al Professore si sfidino le principali rappresentanti di Gioia Tauro e Messina: è da queste due città che è partita l’avventura di Scoglio come allenatore, prima che lo stesso girasse in lungo e in largo l’Italia e il Mondo come dimostrano le successive avventure alla guida, solo per citarne alcune, di Spezia, Reggina, Crotone, Genoa, Udinese, Bologna, Pescara, Torino, Cosenza, Genoa, Napoli e delle Nazionali di Tunisia e Libia, ed è a queste due città che Scoglio era legato, l’una perché gli ha dato i natali l’altra perché lo ha adottato dimostrandogli un affetto smisurato.

    Primo memorial Franco Scoglio © GioiaSport
    Primo memorial Franco Scoglio © GioiaSport

    Il passo quindi è stato breve, con le due società che hanno organizzato il match e la famiglia di Scoglio che ha dato il suo benestare autorizzando la dedica di questo memorial e ricevendo i ringraziamenti del presidente dei viola Ferdinando Rombolà. Per tanti gioiesi che di Scoglio sono stati allievi nel 1973-1974 e nel 1981-1982 (campionati di Serie D chiusi rispettivamente al secondo e al primo posto alla guida della vecchia A.C. Gioiese) sarà l’occasione di ricordarlo con tanto affetto. E chissà che con il passare degli anni questo appuntamento non divenga ancora più prestigioso, magari con l’aggiunta di qualche altra squadra con la quale Scoglio aveva particolarmente legato, come ad esempio quel Genoa parlando del quale morì nell’ottobre del 2005. Intanto però Nuova Gioiese e Messina si apprestano a ricordarlo nel modo che lui amava: su un prato verde.

  • Il Milan batte due colpi. E’ fatta per Honda e Poli

    Il Milan batte due colpi. E’ fatta per Honda e Poli

    Calciomercato Milan come al solito in fermento. Dopo l’innesto di Saponara, perfezionato ormai da mesi, altri due giocatori andranno a rinforzare la rosa a disposizione di Massimiliano Allegri (altro…)

  • Calcio in lutto, è morto Stefano Borgonovo

    Calcio in lutto, è morto Stefano Borgonovo

    Stefano Borgonovo non ce l’ha fatta. L’ex calciatore si è dovuto arrendere nella giornata di oggi alla terribile Sla, la Sclerosi Laterale Amiotrofica che lo ha colpito nel settembre del 2008. Appena 49 anni compiuti a marzo, Borgonovo non si è mai arreso al terribile destino lottando contro la malattia che nel corso degli anni ha colpito diversi calciatori. Tanto da creare una Fondazione che porta il suo stesso nome con lo scopo di poter sconfiggere questo male attraverso la ricerca. Attaccante rapido e tecnico, Borgonovo esordisce ad appena 17 anni con la maglia del Como, società nella quale milita sino al 1988 tranne una parentesi alla Sambenedettese. Veste poi le maglie di Fiorentina (dove conosce quel Roberto Baggio cui rimarrà legato anche durante il periodo della Sla), Milan, Pescara, Udinese e Brescia, collezionando anche tre presenze con la maglia della Nazionale.

    Stefano Borgonovo ©  Vittorio Zunino/Getty Images
    Stefano Borgonovo © Vittorio Zunino/Getty Images

    Appesi gli scarpini al chiodo all’età di 36 anni, si dedica ai più giovani allenando prima i Pulcini, poi gli Allievi e infine la Primavera del Como. Nel 2008 annuncia di essere stato colpito da questa malattia e di non essere in grado di parlare se non per mezzo di un sintetizzatore vocale, ma nonostante tutto anziché abbattersi lotta con i denti, grazie anche al supporto della moglie Chantal e dei figli Andrea, Alessandra, Benedetta e Gaia. Diverse le partite attraverso le quali si sono raccolti dei fondi per la ricerca come Fiorentina-Milan o Genoa-Sampdoria o quella tra le vecchie glorie di Milan e Real Madrid. Nel 2010 prima della semifinale di Tim Cup tra Fiorentina e Inter gli viene conferito il “Fiorino d’oro”, massima onorificenza per un cittadino non fiorentino. Tanto l’affetto dimostrato nei suoi confronti da giocatori e tifosi nel corso degli anni. Ai quali ora non resta che piangere la scomparsa di un vero e proprio lottatore, dentro e fuori dal campo.

  • La Idem si dimette da ministro. Ancora un flop per gli ex atleti

    La Idem si dimette da ministro. Ancora un flop per gli ex atleti

    La sua elezione a ministro, dopo anni di successi nel mondo della canoa, era stata accolta molto positivamente nel mondo dello sport. Per Josefa Idem, tedesca di nascita ma italiana dopo il matrimonio, la nuova avventura, a differenza di quanto fatto nel corso della lunga carriera dove si è ritirata a quasi 48 anni, è durata poco. La stessa infatti nelle scorse ore ha rassegnato le dimissioni al presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta dopo lo scandalo sui presunti abusi edilizi e sull’Ici non versata a Ravenna, città nella quale la plurimedagliata vive.

    A dare la notizia il ministero delle Pari Opportunità con una nota stampa arrivata a seguito di un incontro tra la Idem e Letta. Si chiude dopo meno di due mesi dunque l’avventura della Idem che ha ricoperto il ruolo di Ministro per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili . «Come Ministra ho tenuto duro in questi giorni perché in tanti mi avevano detto che questi momenti fanno parte del gioco – ha dichiarato -. La persona Josefa Idem, già da giorni invece, si sarebbe dimessa a causa delle dimensioni mediatiche sproporzionate della vicenda e delle accuse aggressive e violente, nonchè degli insulti espressi nei suoi confronti».

    Insomma la Idem non ha retto la pressione, di sicuro non la stessa che per anni l’ha accompagnata nella propria attività agonistica dove ha conquistato quattro medaglie olimpiche e ben cinque mondiali. Una decisione irrevocabile quella della Idem che sul finire della scorsa settimana aveva però dichiarato di non volersi dimettere minimizzando quanto accaduto e sostenendo come in Germania tutto ciò non avrebbe causato tale ridda di polemiche. Probabilmente dunque il polverone venutosi a creare l’ha portata a prendere questa decisione che Letta ha assecondato senza tentare un cambio di rotta.

    Josefa Idem © Franco Origlia/Getty Images
    Josefa Idem © Franco Origlia/Getty Images

    Le sue deleghe verranno distribuite dal premier ad altri ministri, e intanto è cominciata anche l’inchiesta della magistratura di Ravenna sul caso con le prime verifiche sulla palestra della Idem a Santerno. Nel mirino la destinazione d’uso della palestra, anche se al momento pare che il fascicolo sia stato aperto come modello 45 e dunque senza alcuna ipotesi di reato. Le indagini faranno luce sulla questione, ma ancora una volta il mondo dello sport ha fatto flop in politica. Era già accaduto in passato sia in Italia con Gianni Rivera, Massimo Mauro, Gianni Bugno, Manuela Di Centa e Valentina Vezzali, giusto per fare qualche nome, ma anche all’estero come nel caso di George Weah, attaccante liberiano ex Milan che però è stato trombato dal suo stesso popolo che qualche anno prima ne aveva applaudito le gesta sportive.

    Le distanze tra sport e politica dunque sembrano essere molto più grandi di quanto si pensi: l’avere successo nel primo non implica in automatico affermarsi nella seconda. Colpa delle grandi aspettative che si hanno riguardo ai personaggi dal passato sportivo illustre? Colpa della poca esperienza nel nuovo ambito da parte degli ex atleti? Non è certo facile capire quali siano le motivazioni, ma il numero dei delusi continua a crescere legislatura dopo legislatura.

  • Montepaschi Siena, uno scudetto tra mille difficoltà

    Montepaschi Siena, uno scudetto tra mille difficoltà

    Ancora Siena. Settimo tricolore di fila per la Montepaschi, capace di chiudere al quinto atto la contesa con l’Acea Roma. Ma non è stato uno scudetto come tutti gli altri per i toscani. Nell’estate scorsa infatti la crisi che investi il main sponsor, la Montepaschi, aveva ridimensionato progetti ed ambizioni. Via il tecnico protagonista degli anni d’oro Simone Pianigiani, divorzio con pezzi da novanta come McCalebb, Andersen, Kaukėnas, Lavrinovič e Zisis mentre Stonerook si ritira. In panca c’è quel Luca Banchi che Siena la conosce bene avendo fatto per anni il vice di Pianigiani. Organico rinnovato, restano i vari David Moss, Marco Carraretto e Tomas Ress, gente si di valore ma che adesso deve salire in cattedra e prendere in mano la squadra senza avere accanto gente più esperta. Tra gli altri giungono in Toscana Daniel Hackett e Bobby Brown, innesti che nel corso della stagione risulteranno decisivi. Come lo è poi l’innesto dicembrino di Benjamin Ortner arrivato al posto di Kasun e dimostratosi più efficace di quest’ultimo.

    Luca Banchi, allenatore della Montepaschi Siena © AFP/ Getty Images
    Luca Banchi, allenatore della Montepaschi Siena © AFP/ Getty Images

    La stagione però non era iniziata affatto bene, con la sconfitta in Supercoppa contro Cantù. Un inizio in salita, e il doppio impegno tra campionato ed Eurolega di certo non facilita il compito. Ma Siena c’è, pur non essendo come quella degli altri anni. Nei momenti decisivi sa tirare fuori le unghie, come nella finale di Coppa Italia vinta di tre punti contro Varese. In campionato si accusa parecchio la stanchezza e la squadra fatica a stare tra le prime quattro. Tanto che l’eliminazione dall’Eurolega viene vista quasi come una sorta di sollievo. La Mens Sana però chiude al quinto posto in campionato. Non l’ideale per i playoff, anche per i corsi e ricorsi storici: era dal 1995/1996 che una squadra, allora l’Olimpia Milano, non vinceva lo scudetto partendo da questa posizione. E ai toscani toccano proprio i meneghini, che nei quarti di finale cominciano meglio portandosi prima sul 2-0 e poi sul 3-2.

    Uno scatto d’orgoglio, su campo avversario, consente però al Siena di vincere nel match decisivo e di approdare cosi in semifinale. Avversario Varese, anche qui con fattore campo sfavorevole. Siena stavolta parte meglio, si porta sul 3-1, ma subisce la rimonta. Nel match decisivo però la squadra di Banchi non fallisce e centra un grandissimo salto in finale dove c’è l’Acea Roma. I pronostici sono dalla parte dei capitolini che però steccano la prima in casa. Si rifanno poco dopo, ma Siena nella due gare seguenti farà valere il fattore campo. Il 3-1 regala tre match point ai ragazzi di Banchi. Che non si fanno pregare e sfruttano il primo di questi travolgendo in trasferta Roma di 16 e festeggiando uno scudetto inatteso e dal sapore particolare rispetto a tutti gli altri. Una festa a metà per Banchi che dopo anni ha annunciato l’addio alla Mens Sana, e chissa che con lui non parta anche Hackett. Magari entrambi con destinazione Milano. Tanto la Montepaschi Siena agli stravolgimenti è abituata. Cosi come a vincere.