Autore: francescof

  • Serie B, negli anticipi vince solo la Ternana. Verona bloccato dal Novara

    Serie B, negli anticipi vince solo la Ternana. Verona bloccato dal Novara

    Grandi sorprese nei due anticipi del venerdì. A Empoli passa la Ternana che centra cosi il primo successo stagionale. Crisi nera invece per i toscani, sempre più giù in classifica. Al Bentegodi invece il Verona vede svanire sul filo della sirena la terza vittoria stagionale di fila. Merito di un Novara che non ha mai smesso di crederci.

    EMPOLI-TERNANA 0-2
    Primo acuto per la Ternana di Mimmo Toscano che anche grazie alla fortuna riesce ad espugnare il Castellani di Empoli per 2 a 0 al termine di un match dove le emozioni non sono mancate. Rossoverdi premiati da un autogol e salvati da tre legni con l’Empoli che invece racimola la terza sconfitta consecutiva condita da un passivo di 9 gol. Ma nemmeno ciò sembra far traballare la panchina del tecnico Sarri come confermato al termine del match dal presidente dei toscani Fabrizio Corsi. Che per l’Empoli sia una giornata no lo si capisce dopo un quarto d’ora quando Vitale mette in mezzo un cross senza grosse pretese ma Pratali in spaccata anticipa tutti, compreso il proprio portiere Dossena, depositando maldestramente in rete.

    La reazione dell’Empoli è veemente ma la Ternana, aiutata dalla fortuna, si difende. Tre le traverse colpite dagli uomini di Sarri con Moro e Saponara (due volte) ma gli umbri sono lesti ad approfittarne in contropiede con il neo entrato Dumitru, ex di turno, il quale sfrutta un errore di Tonelli e deposita alle spalle di Dossena. Lo stesso marcatore, poco dopo, si fa espellere per un fallo evitabilissimo su Pratali.

    Masahudu Alhassan © Gabriele Maltinti/Getty Images

    VERONA-NOVARA 1-1
    Si ferma a due la striscia di vittorie consecutive per il Verona che spreca cosi la grossa chance concessagli dal calendario di poter disputare il quinto turno in casa a differenza delle tre di testa impegnate domani in trasferta. Merito di un Novara che ci ha creduto sino all’ultimo agguantando quel pareggio per 1 a 1 che se da un lato non gli permette di volare in classifica dall’altro però gli fa aumentare la convinzione dei propri mezzi. Davanti ad un pubblico piuttosto numeroso rispetto a diversi campi di Serie B i padroni di casa passano subito in vantaggio.

    Hallfredsson dimostra grande visione di gioco nel servire in profondità Martinho, schierato al posto di Bojinov, e lo stesso attaccante scaligero non sbaglia con un bel diagonale. Il Verona fa la gara, con Hallfredsson che sfiora il raddoppio ma sul finire di primo tempo per due volte i piemontesi di Tesser sono pericolosi: prima ci prova Gonzalez ma il tiro termina di poco a lato mentre Lazzari si fa fermare da un super Rafael che si ripete su Piovaccari. Nella ripresa Mandorlini si gioca la carta Laner ma è la formazione ospite a cercare il pari ma senza grossa convinzione nonostante gli inserimenti di Buzzegoli, Baclet e Lepiller. Quando il match sembra destinato a terminare sull’1-0 ecco che dalla distanza Alhassan beffa un incerto Rafael per il gol del pareggio. E poco dopo Gonzalez manca di un soffio la segnatura che sarebbe valsa il successo finale in rimonta.

  • L’Empoli si affida a Cori, Novara a Verona con Piovaccari

    L’Empoli si affida a Cori, Novara a Verona con Piovaccari

    Doppio anticipo oggi nel campionato di Serie B. Alle 19 la sfida tra Empoli e Ternana, due formazioni che sin qui non hanno brillato. Alle 21 invece il lanciatissimo Verona ospita il Novara, formazione quest’ultima che ha balbettato sin troppo finora.

    EMPOLI-TERNANA
    Al Castellani tra Empoli e Ternana una sfida che sembra importante, se non fondamentale, per i due tecnici: Sarri e Toscano infatti rischiano molto in caso di ennesimo flop e dunque per ambedue le motivazioni saranno altissime. Il tecnico dei toscani recupera Pratali nel reparto arretrato mentre in avanti ci sarà Cori, ex di turno in questa sfida. Nel suo 4-4-1-1 davanti al portiere Dossena troveranno spazio Tonelli e Pratali come centrali mentre Laurini e Regini si occuperanno di presidiare le corsie laterali. In mezzo al campo Moro e Valdifiori saranno affiancati da Pucciarelli e Saponara mentre in attacco Maccarone agirà leggermente alle spalle di Cori

    Dall’altro lato l’allenatore rossoverde dovrebbe confermare lo stesso undici che la scorsa settimana ha impattato contro il Cesena anche se in avanti non è da escludere un inserimento dell’ultim’ora per almeno uno tra Dumitru e Ragusa. Nel 3-4-3 scelto dall’ex tecnico del Cosenza davanti al portiere Ambrosi il trio difensivo sarà composto da Ferraro, Pisacane e Lauro. Carcuro e Di Deo saranno chiamati ad agire in mezzo al campo con Dianda e Vitale esterni mentre in avanti il trio Nolè, Litteri, Sinigaglia proverà a sfondare il muro empolese.

    Le probabili formazioni di Empoli-Ternana:
    EMPOLI (4-4-1-1): Dossena; Laurini, Tonelli, Pratali, Regini; Pucciarelli, Moro, Valdifiori, Saponara; Maccarone; Cori. Allenatore: Sarri
    TERNANA (3-4-3): Ambrosi; Ferraro, Pisacane, Lauro; Dianda, Carcuro, Di Deo, Vitale; Nolé, Litteri, Sinigaglia. Allenatore: Toscano

    Federico Piovaccari © Gabriele Maltinti/Getty Images

    VERONA-NOVARA
    Occasione importante per il Verona, unica squadre tra le quattro davanti che giocherà in casa. Ma per sfruttare tale vantaggio bisognerà battere un Novara che ancora non sembra essersi espresso al top. Scaligeri che come al solito saranno spinti dal proprio pubblico a caccia di un successo che permetta di avvicinarsi ulteriormente alle prime due piazze. Discorso diverso per il Novara che per forza di cose dovrà fare risultato per uscire dal pantano in cui verso attualmente nella graduatoria generale.

    Per quest’anticipo Mandorlini farà una sola variazione rispetto alla vittoria di sabato scorso nel derby di Vicenza: lancerà in avanti Carrozza al posto di Martinho il quale cosi partirà dalla panchina. Nel suo 4-3-3 l’allenatore dei veneti schiererà, davanti al portiere Rafael, una retroguardia formata da Maietta e Moras centrali con Cacciatore e Fatic sulle corsie laterali. In mezzo al campo il super trio Hallfredsson, Bacinovic, Laner mentre in attacco c’è il tridente Gomez, Bojinov, Cacia.

    Dall’altro lato Tesser dovrà fare i conti con la pesante assenza di Mehmeti. Al suo posto scenderà in campo Gonzalez. Per il resto squadra identica a quella che sei giorni fa ha impattato contro la Juve Stabia. Nel suo 4-3-1-2 l’allenatore dei toscani schiererà in porta Bardi, e davanti a lui Lisuzzo e Bastrini centrali con Ghiringhelli e Del Prete esterni. In mezzo al campo il trio Parravicini, Mariannini, Buzzegoli mentre Lazzari agirà tra le linee alle spalle di Gonzalez e Piovaccari.

    Le probabili formazioni di Verona-Novara:
    VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Maietta, Moras, Fatic; Halfredsson, Bacinovic, Laner; Gomez, Bojinov, Cacia. Allenatore: Mandorlini
    NOVARA (4-3-1-2): Bardi; Ghiringhelli, Lisuzzo, Bastrini, Del Prete; Parravicini, Mariannini, Buzzegoli; Lazzari; Gonzalez, Piovaccari. Allenatore: Tesser

  • Serie B, programma quinta giornata. Spezia-Sassuolo il match clou

    Serie B, programma quinta giornata. Spezia-Sassuolo il match clou

    Doppio anticipo in programma per la quinta giornata del campionato di Serie B. Stasera infatti scenderanno in campo al Bentegodi Verona e Novara mentre al Castellani si troveranno di fronte Empoli e Ternana. Molto interessante per la zona alta della classifica la sfida tra scaligeri e piemontesi. I primi sono imbattuti in questo torneo e arrivano da due vittorie di fila che gli hanno permesso di agguantare il quarto posto. Il Novara invece arriva dal pari interno contro la Juve Stabia ma nel complesso da un inizio di stagione tutt’altro che eccezionale. Sarà un’occasione d’oro dunque per provare a rientrare nelle zone che contano.

    Stesso discorso del Novara anche per l’Empoli, chiamato alla vittoria nell’abbordabile sfida interna contro la Ternana. La matricola di Toscano infatti sinora ha centrato un solo punto in quattro gare e sembra stia pagando oltremodo l’impatto con la nuova categoria. Sabato invece il resto delle sfide con incontri che almeno sulla carta si preannunciano spettacolari. Match clou è senza dubbio quello di Spezia dove la matricola terribile ospita il Sassuolo, sin qui sempre vittorioso. I liguri vogliono rifarsi dopo il ko di sabato scorso ad Ascoli e soprattutto non vogliono perdere ulteriore contatto con i primi due posti. Ma i neroverdi arrivano lanciatissimi dopo un inizio di campionato scoppiettante. Come quello del Livorno, chiamato ad affrontare il non facile Modena.

    Una fase di Reggina Modena © Maurizio Lagana/Getty Images

    I Canarini, dopo il pari di Reggio Calabria, hanno ripreso fiducia nei propri mezzi e quale miglior occasione di battere la capolista per cominciare a guadagnare terreno in graduatoria e soprattutto darsi un’ulteriore spinta dal punto di vista del morale. E a proposito di trasferte non facili il Varese, anch’esso imbattuto sino al momento, sarà ospite della Juve Stabia. Incontro delicato per i lombardi che sognano un clamoroso aggancio alla vetta. Crotone-Bari invece metterà di fronte due delle migliori squadre di inizio campionato accomunate, ad inizio settimana, da una penalizzazione di due punti che di certo ha aumentato la voglia di riscatto di entrambe. Senza la penalità i pugliesi, sino ad ora imbattuti, sarebbero secondi, ma i pitagorici allo Scida sembrano essere uno schiacciasassi.

    Dopo l’arrivo di Bisoli sulla panchina è a caccia del primo successo stagionale il Cesena che se la dovrà vedere con un sempre insidioso Cittadella. Vicenza e Brescia invece proveranno a rilanciarsi dopo un avvio di stagioni con pochi alti e tanti bassi, così come Pro Vercelli ed Ascoli che tuttavia arrivano da momenti differenti: i piemontesi hanno incassato tre ko di fila, la formazione marchigiana è ringalluzzita dopo la vittoria nell’ultimo turno contro il forte Spezia e vuole prolungare la propria striscia positiva. Padova-Reggina invece metterà davanti due squadre dalle quali ci si attendeva qualcosina in più, specie da parte dei veneti che sono stati una delle maggiori delusioni sino al momento, visto che i calabresi senza penalità sarebbero comunque qualche posizione più in avanti. Chiude il quadro Lanciano-Grosseto: i toscani sono ad un passo da cancellare la pesante penalizzazione di inizio stagione, i padroni di casa invece devono far punti per non continuare a perdere quota in classifica.

  • Chelsea-Juventus, le pagelle. Vidal mostruoso, serata no per Pirlo

    Chelsea-Juventus, le pagelle. Vidal mostruoso, serata no per Pirlo

    Ecco i giudizi relativi a Chelsea-Juventus. Tra i bianconeri in grade evidenza, oltre ai marcatori Vidal e Quagliarella, anche Chiellini. Male invece Pirlo e Asamoah. Dall’altro lato grandi prove per Oscar e Ivanovic mentre sono apparsi in ombra sia Torres che Lampard.

    PAGELLE JUVENTUS:
    Buffon 6,5: E’ attentissimo, compie qualche buon intervento e non si fa mai sorprendere. Infonde grande sicurezza all’intero reparto difensivo, per non dire a tutta la squadra. Sui gol non può fare veramente nulla.

    Barzagli 6,5: Non concede spazio a Torres e Mata, chiudendo con grande mestiere ogni varco. Quando non ci arriva con la velocità infatti usa l’esperienza. Lì dietro sembra davvero indispensabile.

    Bonucci 6: Lì dietro è il meno positivo. Lasciando da parte la deviazione sul primo gol di Oscar sembra non riuscire ad azzeccare mai un lancio quando si trova ad impostare. In chiusura, a volte con un pizzico di fortuna, riesce però a fare il suo.

    Chiellini 7: Instaura una lotta aerea con Torres ma si sbatte da una parte all’altra della difesa uscendo anche per raddoppiare la marcatura sulla sinistra quando Asamoah va in difficoltà. Giganteggia nel reparto arretrato.

    Lichtsteiner 6,5: Cole è avversario tosto ma ha il merito prima di contenerlo e poi di puntarlo e superarlo. Diverse volte infatti si trova nei pressi dell’area di rigore avversaria. Cala nella ripresa, ma ci sta. Dal 32′ st Isla sv: Troppo poco in campo per esprimere un giudizio.

    Arturo Vidal © Clive Rose/Getty Images

    Vidal 7,5: Mostruoso. Manca lui dal campo e la Juventus subisce il gol. Rientra zoppicando ma trova la forza di fare il gol e rimanere in campo per tutti i 90’ A centrocampo è un moto perpetuo, ruba palloni su palloni e trasmette grande grinta ai compagni.

    Pirlo 5: Uno dei peggiori Pirlo versione bianconera. Non ne azzecca una perdendo diversi palloni, alcuni dei quali pericolosi. Ma una giornata storta ci può stare. Certo, se anche lui si sarebbe espresso al top per il Chelsea sarebbero stati dolori.

    Marchisio 7: Se sotto porta si dimostra per l’ennesima volta titubante, nelle vesti di assist man è implacabile. Prima appoggia a Vidal la palla del 2-1, poi vede in profondità Quagliarella per il 2-2. Una gara molto positiva.

    Asamoah 5,5: Riesce a sfondare davvero con il contagocce sulla sinistra. O per meglio dire lo fa solo nel finale, anche se sulla sua corsia trova un grande Ivanovic. Forse tradito dall’emozione si esprime sotto la sufficienza.

    Vucinic 5,5: Si danna l’anima avanti e indietro ma la porta sembra non vederla mai. Ha una sola chance, nel primo tempo, ma la spreca malamente. C’è da dire che i difensori del Chelsea lo circondano e non gli danno scampo. Dal 40′ st Matri sv: entra a risultato acquisito.

    Giovinco 5: Si dimena in mezzo alla difesa del Chelsea che lo sovrasta in lungo e in largo. Poteva essere una gara importante per lui, ma ancora una volta non convince. Dal 29′ st Quagliarella 7: Era finito nel dimenticatoio. Ma Carrera lo ripesca e lui ripaga con un gol e un incrocio. Una serata magica per il giocatore napoletano che complice il momentaccio di Giovinco potrebbe ritagliarsi grande spazio.

    Carrera 7: Azzecca il cambio decisivo e incita la squadra anche quando è sotto di due gol. Esordio europeo da incorniciare per lui.

    PAGELLE CHELSEA
    Ivanovic 7: Sempre preciso, riesce ad arginare con grande facilità Asamoah. Si sgancia e prova anche il tiro in una circostanza, ma Buffon gli nega la grande gioia.

    Lampard 5,5: Dovrebbe fare la differenza in mezzo al campo ma invece appare piuttosto opaca la sua prova.

    Oscar 8: Scende in campo quasi a sorpresa ma dopo il primo gol fortunoso si ripete con una rete veramente da incorniciare. Un’arma in più per Di Matteo.

    Torres 5: Nulla da eccepire sull’impegno, ma gira praticamente a vuoto. Qualche pallone lo prende ma verso Buffon mai una conclusione.

    Di Matteo 6: Azzecca la mossa di Oscar titolare ma nella ripresa sbaglia ad arretrare cosi tanto il baricentro consentendo alla Juventus di venir fuori.

    Gli altri: Cech 6; Ivanovic 7, David Luiz 6, Terry 5,5, Cole 6; Mikel 6, Lampard 5,5; Ramires 5,5 (24′ st Bertrand 5,5), Oscar 8 (29′ st Mata 6), Hazard 6,5; Torres 5.

    Chelsea-Juventus il commento della partita

  • La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    Era probabilmente l’esordio che i tifosi bianconeri sognavano. La Juventus dopo una prestazione di grande personalità esce imbattuta da Stamford Bridge e conquista un punto preziosissimo in casa dei campioni d’Europa del Chelsea. Un pareggio griffato da Vidal e Quagliarella capaci di rialzare da terra una Juventus stordita dopo il micidiale uno due di Oscar alla mezz’ora del primo tempo. Ma la rete del cileno, dolorante alla caviglia ma stoico nel rimanere in campo, ha permesso alla Juventus di giocare un secondo tempo d’assalto alla ricerca del pari. L’ingresso di Quagliarella in tal senso è stato azzeccato, e per poco il giocatore napoletano non ha firmato addirittura la marcatura del sorpasso.

    Ma come inizio può andar bene così. Un premio per i tanti tifosi bianconeri che hanno incitato la squadra dall’inizio alla fine nella trasferta londinese ma anche per Conte, costretto a seguire la squadra dalla tribuna marcato stretto dall’Uefa. Al di là dei gol si è vista una Juventus tutt’altro che passiva. Il team bianconero ha cercato di fare gioco nonostante la serata no di alcuni uomini chiave come Pirlo e Asamoah, oltre ad un attacco che in fase conclusiva ha fatto veramente poco con Giovinco e Vucinic parecchio in ombra. Ma la cosa che fa ben sperare i bianconeri è che nonostante tutto si è riusciti a disputare una gara alla pari con la squadra campione d’Europa.

    Il Chelsea dal canto suo ha concentrato troppo il proprio gioco, specie sino al 2-0, sui cross per Torres, chiuso comunque bene dalla difesa bianconera. Ed in effetti i due gol del brasiliano Oscar sono arrivati per vie centrali. Ma andiamo alla gara. Carrera conferma l’undici della vigilia, con i cosiddetti titolarissimi tutti presenti. Dall’altro lato Di Matteo schiera a sorpresa il brasiliano Oscar al posto di Mata, quest’ultimo non al top. Una mossa che si rivelerà decisiva. In avvio il Chelsea prende l’iniziativa del match cercando di cogliere d’infilata la Juventus sulle corsie laterali, cercando sempre la giocata su Torres che oltre a prendere qualche palla di testa non fa tanto, chiuso com’è da Barzagli, Chiellini e Bonucci. Ma i bianconeri non solo non si fanno sorprendere, ma pungono pericolosamente anche di rimessa.

    L’esultanza di Fabio Quagliarella © Mike Hewitt/Getty Images

    E per due volte potrebbero passare in vantaggio con altrettanti inserimenti di Marchisio e Vucinic, ma prima c’è Cech a chiudere e poi è la mira del montenegrino ad essere sbagliata. Occasioni da non fallire contro una squadra dalla caratura del Chelsea che subito dopo punisce i bianconeri: su un tiro all’apparenza innocuo di Oscar da fuori Bonucci ci mette il piede deviando in maniera decisiva il pallone alle spalle di Buffon, con la Juve in quel momento in dieci uomini per via di un infortunio alla caviglia subito da Vidal poco prima. Nemmeno il tempo di riprendersi dallo shock che i piemontesi prendono il secondo schiaffone.

    Ma stavolta Oscar è tutt’altro che fortunato in quanto sfrutta un pallone involontariamente arrivatogli da Bonucci e con un favoloso tiro a giro infila Buffon sul palo lontano. Un 2-0 che annichilisce una Juve sin lì tutt’altro che negativa. Intanto Vidal, dopo l’1-0, rientra in campo ma zoppicante. Dalla panchina bianconera si alzano Isla e De Ceglie per riscaldarsi ma il cileno si sa, è uno che difficilmente molla. Tanto che qualche istante dopo sfrutta un assist di Marchisio e dal limite trova quel gol che riapre la gara e che sembra rinvigorirlo, tanto da non fargli lasciare il campo.

    Nella ripresa è la Juve a far la partita, ma manca la profondità. Asamoah sulla sinistra spinge poco, Pirlo in mezzo fa fatica ad inventare. L’unico a proporsi è Lichtsteiner sulla destra, con Vidal che in mezzo al campo è un leone. Il Chelsea si vede solo di rimessa e ci prova con Ivanovic ma senza pretese. Dall’altra parte invece c’è un buon inserimento di Marchisio ma nulla più. Giovinco fa a sportellate, per quanto riesce, ma non è efficace. Anzi. Vucinic dal canto suo prova ad inventare, ma intorno a lui si crea un capannello di uomini ogni qualvolta prende palla. E ciò lo condiziona parecchio.

    Carrera a questo punto cambia inserendo Quagliarella al posto di Giovinco mentre Mata rileva Oscar. Gli ultimi due ingressi in campo saranno decisivi. Il giocatore di casa infatti spreca in contropiede la palla del 3-1 e lo juventino puntualmente punisce gli inglesi scattando sul filo del fuorigioco a siglando il 2-2 sotto le gambe di Cech. Stavolta sotto shock ci va il Chelsea che per poco non subisce la rimonta completa con il tiro a giro di Quagliarella che si stampa sulla traversa. Finisce con un 2-2 che al di là del punto permette alla Juventus di continuare a sognare: la personalità e il carattere sono da grande squadra e i margini di miglioramento sono tanti.

  • Juventus in formazione tipo nella tana del Chelsea

    Juventus in formazione tipo nella tana del Chelsea

    Ben 1016 giorni. Tanto è passato da quell’8 dicembre del 2009, l’ultima volta in cui la Juventus ascoltò la musichetta Champions. Era la sesta sfida del girone eliminatorio, ma finì male, molto male. Un 4-1 interno contro il Bayern Monaco che estromise i bianconeri dalla massima competizione europea. Poi le due mancate qualificazioni alle edizioni successive, figlie di campionati sciagurati, prima dello scudetto del maggio scorso che è valso il ritorno di una delle squadre più titolate d’Italia nell’olimpo del calcio continentale. Certo è che per i piemontesi il ritorno in Champions League non sarà dei più semplici visto che si troveranno davanti i campioni in carica del Chelsea, peraltro in trasferta, allo Stamford Bridge. Ma la Juventus di Antonio Conte, o di Massimo Carrera se preferite, non sembra avere timori in tal senso.

    La vigilia infatti è scivolata via con il gruppo bianconero carico a mille in vista di questo appuntamento che i tifosi sognavano da tempo. Nessuna paura dunque, nonostante sulla carta l’avversario un po’ ne dovrebbe incutere. E forse questa potrebbe essere la chiave per Buffon, alla presenza numero 400 con la maglia bianconera, e compagni che sognano di cominciare la stagione europea con un risultato positivo. Un precedente con il Chelsea c’è, e non è nemmeno molto lontano nel tempo. Tra febbraio e marzo del 2009 infatti le due squadre si affrontarono per gli ottavi di finale. Dopo la vittoria del Chelsea a Londra per 1-0 la Juve diede filo da torcere al ritorno a Torino ma il 2-2 non basto al fine di evitare l’eliminazione.

    Gianluigi Buffon © GLYN KIRK/AFP/GettyImages

    In vista di questo match Conte, che guarderà la partita marcato a uomo dalla Uefa, e Carrera, avranno a disposizione l’intera rosa eccezion fatta per Pepe, ancora fermo ai box per infortunio. Ovviamente lo schieramento sarà diverso da quello che ha iniziato la partita in casa del Genoa domenica pomeriggio e anzi, sarà simile a quello che ha finito la partita del Ferraris. Previsti infatti i rientri dal 1’ dei vari Lichtsteiner, Vidal, Asamoah e Vucinic. Squadra che dunque scenderà in campo con il classico 3-5-2. In porta Buffon, a protezione dello stesso ci saranno Barzagli, Chiellini e Bonucci. In mezzo al campo sarà, come al solito, Pirlo a dettare i tempi con Vidal e Marchisio ai suoi lati. Sugli esterni invece si punterà su Lichtsteiner e Asamoah mentre in avanti agiranno Giovinco e Vucinic. Insomma, la Juventus che non ha avuto sin qui rivali in Italia si metterà in gioco anche in Europa.

    Dall’altro lato Di Matteo schiererà i suoi con un più quadrato 4-2-3-1. Davanti a Chec spazio a David Luiz e Terry come centrali, con Ivanovic e Cole laterali. Davanti alla difesa ci sarà Mikel unitamente a Lampard, giocatore che ispira l’intera manovra degli inglesi. Dietro all’unica punta Torres invece ecco il trio formato da Ramires, Mata e Hazard.

    Le probabili formazioni di Chelsea-Juventus:
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, David Luiz, Terry, Cole; Mikel, Lampard; Ramires, Mata, Hazard; Torres. In panchina: Turnbull, Azpilicueta, Cahill, Bertrand, Oscar, Moses, Sturridge. Allenatore: Di Matteo
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner; Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco, Vucinic. In panchina: Storati; Lucio, Giaccherini, Isla, Caceres, Matri, Quagliarella. Allenatore: Carrera

  • Bari e Crotone, c’è la stangata. Due punti di penalità per entrambe

    Bari e Crotone, c’è la stangata. Due punti di penalità per entrambe

    Due punti in meno per Bari e Crotone. E’ quanto comunicato dalla Figc qualche ora fa, penalizzando così calabresi e pugliesi a causa di inadempienze amministrative che si riferiscono alla stagione 2011/2012. I pitagorici perdono così la sesta posizione in classifica, scendendo da 6 a 4 punti mentre per la formazione di Torrente si tratta dell’ennesima mazzata extra campo in questa stagione. I due punti di penalità inflitti oggi dalla Figc infatti si sommano ai 5 scaturiti in estate dal calcioscommesse.

    Un handicap piuttosto pesante per i biancorossi, scesi da quota 5 a 3 e scivolati a metà classifica. Il tutto nonostante sino al momento sono arrivate tre vittorie ed un pareggio, quello di ieri sera sul campo del Varese. Senza quei 7 punti di penalizzazione accumulati sin qui i Galletti sarebbero ad appena due lunghezze dal tandem di testa formato da Sassuolo e Livorno. Le motivazioni della sentenza sono da ricercare nel mancato pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals relativi agli stipendi di gennaio, febbraio e marzo 2012 per quanto riguarda sia Bari che Crotone, anche se a quest’ultima viene contestata anche il mancato pagamento delle ritenute relativi agli ultimi tre mesi del 2011.

    Una formazione del Bari © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Penalizzazioni anche in Lega Pro sempre con riferimento ad inadempienze amministrative concernenti la stagione 2011/2012. Un punto in meno infatti per ben quattro squadre, tutte per gli stessi motivi per i quali sono stati penalizzati i due club di Serie B, ovvero il mancato pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Enpals. A vedersi togliere un punto dalla classifica sono il Perugia (mancato pagamento relativo a marzo 2012), Lecco (febbraio e marzo 2012), Casale (gennaio, febbraio e marzo 2012) e Alma Juventus Fano (marzo 2012). Per tutte queste società inoltre non sono mancate multe e squalifiche relative ad alcuni elementi delle rispettive dirigenze. Di sicuro non un modo incoraggiante per iniziare questa stagione.

  • Golden Boy: Riccardo Improta miglior giovane quarta giornata

    Golden Boy: Riccardo Improta miglior giovane quarta giornata

    Il miglior giovane della quarta giornata in Serie B è Riccardo Improta, 18enne esterno d’attacco in forza alla Juve Stabia. Sabato è risultato decisivo allo stadio Silvio Piola di Novara quando, con la sua squadra sotto di un gol, è riuscito in chiusura di primo tempo a rimettere in carreggiata i suoi con un bel colpo di testa su cross da destra. Una rete inusuale considerando che non è altissimo di statura ma ha comunque delle caratteristiche interessanti.

    Sin qui in carriera infatti è stato schierato come esterno d’attacco considerando la sua rapidità unita ad una facilità disarmante nel dribblare gli avversari oltre che due ottimi piedi che gli consentono giocate qualitativamente importanti. Arrivato in estate dal Genoa con la formula del prestito, il classe 1993 ancora non aveva pienamente convinto tutti, ma il gol di testa in una gara difficile come quella di Novara ha fatto ricredere i più. E per sua fortuna sugli spalti del Piola c’era anche Devis Mangia, allenatore dell’Under 21, il quale ha osservato molto da vicino questo promettente ragazzo nativo di Pozzuoli, in provincia di Napoli.

    Cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città, la Puteolana, Riccardo Improta nel 2010-2011 approda alla Virtus Lanciano giocando con la formazione Berretti ma maturando anche la prima presenza della propria carriera in Lega Pro. L’anno dopo viene promosso in prima squadra collezionando 10 presenze condite da 2 gol attirandosi cosi le attenzioni del Genoa che già nel gennaio del 2012 decide di prelevarlo.

    I rossoblù lo inseriscono nella squadra Primavera dove Improta colleziona nove presenze condite da un gol e viene convocato nella nazionale Under 19 allenata da Alberigo Evani giocando tre volte e mettendo a segno due reti. Per lui presenze, con gol, anche nell’Under 20. In estate comincia la preparazione con il Genoa di De Canio ma presto viene mandato in prestito alla Juve Stabia dove si ritaglia subito un ruolo importante.

    Video del gol messo a segno da Riccardo Improta contro il Novara:
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  • Bari rimonta in 3′, Caputo e Borghese beffano il Varese

    Bari rimonta in 3′, Caputo e Borghese beffano il Varese

    E’ pareggio per 2 a 2 tra nella sfida Varese-Bari. Un risultato che permette ad entrambe di mantenere l’imbattibilità ma al termine dei 90’ di gioco c’è una sola squadra che impreca: è quella lombarda che avanti di due gol a 3’ dalla fine si è fatta rimontare. Un punto d’oro dunque per il Bari per come si era messa la partita, con i gol di Ebagua (perennemente in guerra con la propria tifoseria) e Kone che sembravano aver indirizzato la gara in un certo modo.

    Ma negli ultimi 3’ accade l’imponderabile con Caputo e Borghese che vanno a segno pareggiando il match e vedendosi anche annullare un gol per fuorigioco. Il punto conquistato permette al Varese di tenersi alle spalle il Verona mentre il Bari sale così a quota 5, mantenendo immutati i quattro punti di distanza dal terzo posto. Dopo il minuto di raccoglimento in memoria dell’ex presidente del Varese Pietro Maroso, scomparso domenica notte, ha preso il via la sfida con i due schieramenti uguali a quelli previsti alla vigilia.

    Padroni di casa più propositivi in avvio ma presto si complicano le cose per Castori che perde causa infortunio Neto Pereira: al suo posto c’è Eusepi. Il Bari minuto dopo minuto cresce ed è proprio la squadra pugliese a realizzare il primo tiro in porta di una certa personalità con Iunco: Bressan mette in calcio d’angolo. Risponde subito il Varese con Zecchin, ma Lamanna è attento anche sul tentativo di ribattuta di Ebagua. Al 40’ la più ghiotta palla gol del primo tempo: triangolazione Ebagua-Eusepi-Ebagua con quest’ultimo che centra il palo della porta difesa da Lamanna.

    Francesco Caputo esulta © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Ancora il nigeriano e poi Zecchin ci provano, ma Lamanna non si fa sorprendere portando i suoi al riposo sullo 0-0. Nella ripresa bastano solo 8’ affinché il punteggio si sblocchi: angolo di Zecchin e colpo di testa preciso di Ebagua, con gli ultras del Varese che in contestazione con il giocatore non esultano. Il Bari, scosso dal gol, rischia di subirne un altro subito dopo prima con Eusepi e poi con Rea, ma si salva. Al 23’ invece si addormenta la difesa di casa ma Iunco riesce ad ottenere solo un calcio d’angolo. Il Bari prova a combinare qualcosina di buona ma Bressan non rischia nulla.

    E a 8’ dalla fine l’incontro sembra virtualmente chiuso quando Kone si fa beffe della difesa avversaria perforandola centralmente e superando con un pallonetto Lamanna. Il Bari però ancora ci crede e quando al 90’ mancano appena 3’ trova il gol con Caputo che sfrutta una mezza dormita di Bressan su corner e lo infila. Intanto Torrente si gioca l’ultima carta, ovvero Borghese per Defendi. E questa mossa risulterà decisiva visto che il nuovo entrato prima si fa annullare un gol per fuorigioco e poi, al primo minuto di recupero, sfrutta al meglio un traversone proveniente dalla destra depositando in rete. Negli istanti conclusivi il Varese reclama un rigore per un fallo di mani di Polenta ma l’arbitro lascia correre: per il Bari è un punto d’oro.

    Le immagini di Varese-Bari:
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  • Varese-Bari, è sfida tra imbattute. Ospiti con Ghezzal titolare

    Varese-Bari, è sfida tra imbattute. Ospiti con Ghezzal titolare

    Tre partite tre vittorie per entrambe. Ma finora nessuna delle due è stata al primo posto in classifica. Un po’ paradossale ma frutto del calcioscommesse la situazione di classifica delle due squadre che stasera scenderanno in campo al Franco Ossola per il posticipo della quarta giornata di Serie B. Varese-Bari è un vero e proprio big match dunque a dispetto di quanto reciti la classifica. Entrambe fin qui non hanno sbagliato un colpo ma adesso almeno una delle due si dovrà fermare.

    Il tecnico dei padroni di casa Castori ha ancora il dubbio relativo a Troest, ancora alle prese con la febbre: facile che al suo posto scenda in campo Carrozzieri. In avanti invece non mancherà Ebagua, e c’è attesa per capire quale sarà l’atteggiamento della tifoseria nei suoi confronti visti i precedenti tutt’altro che idilliaci. Nel 4-4-2 disegnato da Castori davanti al portiere Bressan difesa formata da Carrozzieri e Rea centrali con Fiamozzi e Grillo laterali. In mezzo al campo Corti e Kone con Zecchin e Nadarevic a spingere sulle corsie laterali. In avanti la coppia sarà formata da Neto Pereira e Granoche.

    Abdel Kader Ghezzal © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Dall’altra parte il tecnico dei pugliesi Torrente dovrà fare a meno di Bellomo, appiedato dal giudice sportivo. Al suo posto agirà Sciaudone. Occhio però anche ai rientri di Romizi e Dos Santos, quest’ultimo ex di turno. Unico dubbio in avanti dove Ghezzal sembra favorito su Albadoro. Nell’offensivo 3-4-3 il tecnico del Bari schiererà, davanti al portiere Lamanna, un trio difensivo formato da Ceppitelli, Dos Santos e Polenta. In mezzo al campo Romizi e Sciaudone detteranno i tempi con Sabelli e Defendi sugli esterni. In avanti il temibile tridente formato da Iunco, Caputo e Ghezzal.

    Le probabili formazioni di Varese-Bari:
    VARESE (4-4-2): Bressan; Fiamozzi, Carrozzieri, Rea, Grillo; Zecchin, Corti, Kone, Nadarevic; Neto Pereira, Ebagua. Allenatore: Castori
    BARI (3-4-3): Lamanna; Ceppitelli, Dos Santos, Polenta; Sabelli, Romizi, Sciaudone, Defendi; Iunco, Caputo, Ghezzal. Allenatore: Torrente