Autore: francescof

  • Autobiografia Almeyda, le flebo di Parma e la depressione all’Inter

    Autobiografia Almeyda, le flebo di Parma e la depressione all’Inter

    E’ stato uno dei centrocampisti più forti della Serie A a cavallo tra la fine degli anni novanta e l’inizio del nuovo millennio. Grande tecnica ma anche ritmi e abitudini tutt’altro che da atleta. Parliamo di Matias Almeyda, ex giocatore di Lazio, Parma, Inter e Brescia ora allenatore della gloriosa squadra argentina del River Plate. Nell’autobiografia “Almeyda, anima e vita” uscita in questi giorni, il 39enne argentino fa alcune rivelazioni piuttosto particolari del periodo in cui era in Italia. A partire di quando al Parma, squadra con la quale ha giocato dal 2000 al 2002, gli facevano fare delle flebo prima delle partite. Uno scandalo, questo, emerso qualche anno fa dopo un video girato nel quale si vedeva Fabio Cannavaro sdraiato su un lettino.

    Dicevano che era un composto di vitamine, ma prima di entrare in campo ero capace di saltare fino al soffitto – ha scritto nel libro Almeyda -. Il calciatore non fa domande, ma poi, con gli anni, ci sono casi di ex calciatori morti per problemi al cuore, che soffrono di problemi muscolari e altro. Penso che sia la conseguenza delle cose che gli hanno dato“. Quello in gialloblù sembra essere stato il suo momento più buio della sua carriera, e non solo per le flebo. Almeyda infatti racconta pure delle litigante con l’allora patron Stefano Tanzi e delle due macchine che di li a poco gli furono sottratte, una dalla polizia e l’altra dai ladri.

    A Milosevic, lui pure in conflitto con la società e con un contratto alto come il mio, capitava lo stesso – ha scritto l’attuale allenatore del River Plate -. Un giorno mia moglie torna a casa e sente delle voci all’interno. Scappa e chiama la polizia. A casa poi non mancava niente. Ma c’era una manata sulla parete, fatta con olio di macchina. Un messaggio mafioso. Mia moglie ha avuto un parto prematuro”. Si passa poi agli scontri con gli ultras, a quando circa una ventina di questi lo aspettavano all’uscita dello stadio dopo un gestaccio fatto nei loro confronti. Ma lui lasciò il Tardini nel baule della macchina dei suoceri e a quando qualche giorno dopo si fece accompagnare allo stadio da dei suoi amici rugbisti argentini per farsi proteggere.

    Matias Almeyda © Grazia Neri/Getty Images

    Non mancano i riferimenti al campo e a quel 3-1 dell’ultima giornata all’Olimpico in Roma-Parma che regalò lo scudetto ai giallorossi. Almeyda dice che alcuni dei suoi compagni dissero negli spogliatoi che volevano perdere la partita per fare un favore ai romanisti ma che la maggior parte, Sensini incluso, si rifiutarono, anche se in campo non tutti poi correvano come al solito. Quindi il passaggio all’Inter ma anche qui le cose non cambiarono. Lì infatti Almeyda cadde in depressione, complice anche due infortuni che non gli permisero per lungo tempo di calcare i campi da gioco.

    Una psicologa ingaggiata dai nerazzurri tentò di aiutarlo diagnosticandogli attacchi di panico, ma lui inizialmente rifiutò la cura finché un disegno fatto dalla figlia non gli fece cambiare idea. Andò persino in coma etilico, quando si trovava nel suo Paese, dopo aver bevuto cinque litri di vino. Furono necessarie cinque flebo per farlo riprendere racconta lo stesso. Insomma un ricordo non troppo felice quello che Almeyda ha dell’Italia, almeno dal 2000 in poi.

  • La Fiorentina sbatte sul muro bianconero. Al Franchi finisce a reti bianche

    La Fiorentina sbatte sul muro bianconero. Al Franchi finisce a reti bianche

    Dopo quattro successi di fila si interrompe la marcia imperiosa della Juventus. Merito della Fiorentina che al Franchi blocca i bianconeri sul nulla di fatto giocando una gara generosa grazie anche alla costante spinta del pubblico. Va bene cosi alla formazione di Carrera, giunta a quota 44 risultati utili consecutivi in campionato, che se l’è vista brutta in un paio di circostanze. Una serata certamente non da Juventus ma con tutti questi impegni a distanza ravvicinata un calo sembra essere fisiologico.

    Ma ciò non può e non deve sminuire la gara di una squadra, quella viola, che ha tenuto in mano il pallino del gioco per ampi tratti del match, colpendo anche una traversa con Jovetic e sprecando una ghiotta occasione con Ljajic. Alla fine l’amaro in bocca resta solo ai padroni di casa che pregustavano di fermare la striscia di risultati utili della Juventus che dal canto suo, uscendo indenne anche da questo match nel quale non ha brillato, si dimostra formazione molto solida anche nelle difficoltà. Certo è che da qui in avanti gli impegni aumenteranno e bisognerà ritrovare in fretta quella lucidità smarrita al Franchi.

    Se la Fiorentina scende in campo con l’undici atteso alla vigilia, qualche sorpresa nella Juventus c’è: mancano infatti Marchisio e Vucinic e al loro posto ecco Giaccherini e Giovinco. Rientrano anche Barzagli e Pirlo, assenti contro il Chievo. La Fiorentina comincia molto meglio e pian piano prende in mano la gara grazie anche alla differenza di rendimento tra i centrocampisti delle due compagini. Da una parte Pirlo è ancora una volta in serata no ma nemmeno Vidal e Giaccherini entusiasmano, dall’altra invece Pizarro, Borja Valero e Romulo prendono il sopravvento senza contare che Pasqual e Cuadrado sulle corsie laterali sono dei moti perpetui.

    Ljajic calcia a lato © Claudio Villa/Getty Images

    Sul finire di tempo arrivano i brividi per i bianconeri: prima con una traversa colpita di testa da Jovetic sugli sviluppi di una punizione di Ljajic e poi con quest’ultimo che si presenta davanti a Buffon ma calcia incredibilmente fuori. Poco o nulla la Juventus in avanti invece: per Viviano una serata tutto sommato tranquilla.

    Nel secondo tempo ci si attende un calo dei viola dopo i ritmi forsennati dei primi 45’ ma così non è. La formazione di Montella attacca sin dall’inizio e Carrera cerca di invertire la rotta giocandosi le carte Vucinic e Marchisio. Ma nemmeno questi ultimi due riescono a dare la scossa. E’ la squadra di casa a provarci di più, specie da fuori con Roncaglia, Jovetic, Cuadrado e con un colpo di testa di Pasqual, ma la mira è per tutti un difetto. Finisce con uno 0-0 che alla Fiorentina sembra stare un po’ stretto.

    LE PAGELLE DI FIORENTINA-JUVENTUS:
    Cuadrado 6,5: Una spina nel fianco per la difesa bianconera. Sempre ficcante dimostra di saperci fare anche con la palla al piede.
    Pasqual 7: Sempre dinamico, in particolar modo nella ripresa quando gli altri un po’ calano. Sforna cross a ripetizione e in una circostanza si mette in proprio con la palla che finisce di poco a lato.
    Pizarro 6,5: Tanta sostanza in mezzo al campo. Dimostra tutte le sue qualità ed è grazie alla conquista della sua zona di campo che la Fiorentina si dimostra superiore ai bianconeri.
    Bonucci 6,5: In dubbio sino all’ingresso in campo stringe i denti e disputa un’ottima gara, nonostante tra quelli dietro sia l’unico sin qui che non ha mai rifiatato.
    Asamoah 7: Altra gara super per lui onnipresente in copertura contro una Fiorentina arrembante.
    Pirlo 5,5: A fasi alterne sembra essere incappato in un momento no. Probabilmente non si tratta di questioni fisiche visto che col Chievo aveva riposato.

    IL TABELLINO DI FIORENTINA-JUVENTUS:
    FIORENTINA (3-5-2): Viviano 6; Roncaglia 6,5, Rodriguez 6, Tomovic 6,5; Cuadrado 6,5, Romulo 6,5 (46′ st Migliaccio sv), Pizarro 6,5, Borja Valero 6,5, Pasqual 7; Ljajic 6 (30′ st Fernandez sv), Jovetic 6 (42′ st Toni sv). In panchina: Neto, Lupatelli, Hegazy, Camporese, Savic, Cassani, Llama, Olivera, Seferovic. Allenatore: Montella 6,5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5, Barzagli 6, Bonucci 6,5, Chiellini 6, Lichtsteiner 5,5, Vidal 5,5, Pirlo 5,5 (23′ st Pogba 6), Giaccherini 5,5 (29′ st Marchisio sv), Asamoah 7, Giovinco 5,5, Quagliarella 5 (13′ st Vucinic 5).In panchina: Storari, Rubinho, Caceres, Lucio, Isla, De Ceglie, Marrone, Bendtner, Matri. Allenatore: Carrera 5,5

    Le immagini di Fiorentina-Juventus:
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”154758″]

  • Serie B, sesta giornata. Si fermano Sassuolo e Livorno, valanga Verona a Varese

    Serie B, sesta giornata. Si fermano Sassuolo e Livorno, valanga Verona a Varese

    Dopo cinque vittorie consecutive si ferma la marcia del Sassuolo, bloccato sullo 0-0 in casa dal Vicenza. Non ne approfitta il Livorno che avanti di due reti si fa clamorosamente raggiungere dal Cittadella. Splendida prova invece per il Verona che sbanca il Franco Ossola con un grande 3-0 e raggiunge il Varese al terzo posto. Risale il Brescia che grazie alla doppietta di Caracciolo batte il Modena ma comincia a risalire anche il Padova che supera un Empoli sempre più in crisi.

    Fa capolino nelle zone medio alte di classifica la sorprendente Ternana che batte il Crotone mentre il Bari allunga la propria striscia positiva superando la Pro Vercelli. Continua a scalare la classifica il Novara che batte uno Spezia sempre più in crisi. Vince anche l’Ascoli che batte di misura il Cesena mentre c’è da registrare il bell’exploit del Lanciano corsaro a Reggio Calabria. Impattano infine Grosseto e Juve Stabia.

    SASSUOLO–VICENZA 0-0
    Dopo cinque vittorie consecutive si ferma il Sassuolo bloccato in casa da un coriaceo Vicenza. Sfortunati i neroverdi che trovano davanti a loro un Pinsoglio in grande serata oltre a due pali che ne frenano la corsa. Nel primo tempo infatti Troiano centra il palo su calcio di punizione mentre nella ripresa tocca a Magnanelli incocciare la traversa con un bolide dalla distanza. Nel finale di gara Troianiello avrebbe una ghiotta chance tra i piedi ma la spreca. Una serata no dunque per i neroverdi mentre il Vicenza incassa un punto preziosissimo. Nonostante davanti ci fossero due grandi attacchi dunque, il match si conclude sullo 0-0.

    Esultanza Virtus Lanciano © Maurizio Lagana/Getty Images

    LIVORNO–CITTADELLA 2-2
    Si mangia le mani il Livorno che avanti di due reti ad un quarto d’ora dalla fine si fa raggiungere dal Cittadella perdendo una ghiotta chance di avvicinarsi al primo posto. Nel primo tempo la gara si sblocca al 18’ quando Paulinho viene strattonato in area di rigore da Sosa e l’arbitro concede ai toscani un calcio di rigore che Dionini non sbaglia. La reazione del Cittadella c’è ma il Livorno ad inizio ripresa raddoppia grazie al solito Siligardi che dopo essere entrato in area di rigore beffa Cordaz proteso in uscita. Negli ultimi 13’ accade l’imponderabile: Salviato atterra Maah causando un rigore che Di Roberto non sbaglia. Nemmeno cento secondi dopo su calcio d’angolo è Sosa di testa a pareggiare. Un punto d’oro dunque per il Cittadella.

    VARESE–VERONA 0-3
    Pesantissimo successo per il Verona che grazie ad un roboante 3-0 passa al Franco Ossola. Primo stop della stagione per il Varese che non aveva sin qui mai perso e che perde anche la chance di agguantare il secondo posto e accorciare sul primo. Grande protagonista della serata Cacia, autore di tutte e tre le segnature degli scaligeri. Sul finire di primo tempo raccoglie un lancio in verticale di Laner e a tu per tu con Bressan non sbaglia. Al quarto d’ora della ripresa invece va in gol grazie ad un bolide da fuori area e alla mezz’ora sfruttando un assist di Martinho. In mezzo poco Varese che si fa vedere un paio di volte con Ebagua e Nadarevic ma Rafael non si lascia sorprendere.

    RISULTATI E MARCATORI SESTA GIORNATA SERIE B:

    Novara-Spezia 1-0

    85′ Gonzalez
    Ascoli-Cesena 1-0
    54′ Soncin
    Bari-Pro Vercelli 2-1
    9′ e 67′ Bellomo (B), 74′ Germano (P)
    Brescia-Modena 2-1
    50′ Caracciolo (B), 57′ Gozzi (M), 73′ Caracciolo (B)
    Grosseto-Juve Stabia 2-2
    10′ Foglio (G), 36′ Gorzegno (J), 59′ Acosty (J), 86′ Lupoli (G)
    Livorno-Cittadella 2-2
    18′ rig. Dionisi (L), 53′ Siligardi (L), 78′ Di Roberto (C), 79′ Sosa (C)
    Padova-Empoli 2-0
    40′ e 62′ Viviani
    Reggina-Virtus Lanciano 0-1
    15′ Mammarella
    Ternana-Crotone 1-0
    76′ Dianda
    Varese-Verona 0-3
    35′, 59′ e 77′ Cacia
    Sassuolo-Vicenza 0-0

    CLASSIFICA
    Sassuolo 16; Livorno 13; Verona e Varese 12; Brescia 8; Bari, Padova, Ternana, Cittadella e Spezia 7; Vicenza, Modena, Lanciano, Ascoli, Pro Vercelli e Novara 6; Crotone 5; Cesena 4; Juve Stabia 3; Reggina 2; Empoli e Grosseto 1

  • Ferrara lancia frecciate a Zeman: “Ha leso la mia immagine”

    Ferrara lancia frecciate a Zeman: “Ha leso la mia immagine”

    Si ritroveranno per la prima volta l’uno di fronte all’altro da allenatori. E tra di loro, in passato, c’era stata anche qualche scaramuccia verbale. Ciro Ferrara e Zdenek Zeman domani sera saranno avversari all’Olimpico in Roma-Sampdoria, ma viene difficile pensare che i due si scambieranno qualche battuta amichevole del match. Il perché lo si capisce dalle dichiarazioni della vigilia dell’allenatore doriano. Nulla di offensivo e nessun guanto di sfida lanciato all’allenatore boemo ma semplicemente la riproposizione di alcuni concetti già espressi in passato. Quando era alla guida dell’Under 21 Ferrara elogiò dal punto di vista professionale il boemo, definendolo “Un grande allenatore del quale ho una buona considerazione come tecnico”.

    Concetto questo ribadito anche oggi. Ma è dal punto di vista personale che la cosa cambia, con Ferrara che non ha ancora digerito le parole del boemo ai tempi in cui giocava ancora nella Juventus. “Alcune sue dichiarazioni secondo me hanno leso la mia immagine e quella di una società importante – afferma – e quindi non posso accettare quel tipo di parole, soprattutto conoscendo me e quella che è stata la nostra storia alla Juventus non posso accettare una cosa del genere. Inoltre non le posso che biasimare per il sacrificio e l’impegno messo da parte del sottoscritto e dai miei compagni. Da questo punto di vista non ci può essere stima o sintonia con lui. Per la prima volta saremo avversari con lo stesso ruolo, ma verso di lui non ho nessuna rivalsa. Certo che chi vincerà domani avrà avuto la sua rivincita“.

    Ciro Ferrara © Valerio Pennicino/Getty Images

    Di sicuro Ferrara è andato più leggero di quando era alla guida dell’Under 21 e definì l’allenatore della Roma “un piccolo uomo”. All’ex allenatore degli azzurrini evidentemente non è mai andato giù il rifiuto di Zeman che nel 1994 si oppose al suo arrivo alla Lazio. Quasi venti anni di rivalità tra i due. Adesso la parola passerà al campo.

  • Serie B, programma sesta giornata. Occhi puntati su Varese-Verona

    Serie B, programma sesta giornata. Occhi puntati su Varese-Verona

    Tutta d’un fiato. La sesta giornata di Serie B infatti si giocherà tutta in un giorno, quello odierno. Cosa alquanto strana di questi tempi ma le esigenze del turno infrasettimanale portano anche a questo. Un solo match è previsto alle 18 mentre la restante parte della cadetteria scenderà in campo alle 20:45. Aprirà il programma l’incontro tra Novara e Spezia. Dopo l’incoraggiante pareggio di Verona i piemontesi di Tesser vogliono cominciare la risalita verso le zone alte ma per farlo dovranno battere uno Spezia quinto in classifica ma che arriva da un momento piuttosto delicato con due sconfitte incassate in sette giorni.

    Quindi il resto delle gare. A partire da quella di Sassuolo dove i neroverdi, che al momento hanno sempre vinto, ospitano un Vicenza che si è dimostrato insidioso per tutti sino ad ora. Un match che preannuncia spettacolo considerando gli attacchi prolifici di ambedue le squadre. Raggiunto il secondo posto e con l’imbattibilità ancora in tasca sogna un aggancio in vetta il Varese. Di certo però l’incontro non è dei più semplici: al Franco Ossola arriva il Verona, corazzata che sin qui ancora non si è espressa al top ma che dal canto suo ambisce a conquistare i tre punti per provare ad agganciare proprio la formazione lombarda.

    Dopo il ko in casa del Modena prova a rialzarsi il Livorno che affronterà al Braglia il sempre insidioso Cittadella. Tornando al tema delle squadre imbattute in questa lista figura anche il Bari, che paga in classifica una penalizzazione piuttosto corposa, stasera impegnato in casa contro una Pro Vercelli che se nelle gare interne ha fatto vedere qualcosa di buono in trasferta stenta ancora parecchio. Altro incontro che potrebbe regalare spettacolo è quello tra Brescia e Modena, due formazioni che sin qui ancora non si sono espresse al top ma che hanno grosse potenzialità.

    Un’esultanza del Verona © Dino Panato/Getty Images

    Dopo l’inatteso ma rigenerante successo di Empoli proverà invece a trovare un po’ di continuità la Ternana di Mimmo Toscano che ospita il Crotone, una delle squadre più insidiose dell’intero campionato ma che naviga attualmente al centro della classifica. I pitagorici, tra l’altro, vogliono riscattare il pari interno, con rigore sbagliato in pieno recupero, contro il Bari. Dopo la vittoria contro la Reggina altra partita interna per il Padova che stavolta ospita un Empoli in evidente difficoltà. Per i biancoscudati un’occasione sicuramente ghiotta ma dall’altro lato i toscani puntano a rialzare la china anche perché il tecnico Sarri è sempre sulla graticola.

    Dopo il primo successo stagionale giunto nell’ultimo weekend, il Cesena di Bisoli vuole dare continuità ai propri risultati ma la trasferta non è delle più agevoli, ovvero in casa di un Ascoli che vuole recuperare terreno in graduatoria dopo un avvio non esaltante. Il Grosseto, annullati i 6 punti di penalizzazione iniziali, intravede la possibilità di operare i primi sorpassi in classifica. Ma per farlo dovrà battere una Juve Stabia tutt’altro che irresistibile sinora. Chiude il quadro Reggina-Lanciano: la formazione di Dionigi in casa è imbattuta ma la penalizzazione e il pessimo rendimento esterno la stanno penalizzando troppo in classifica. Il Lanciano sembra essere sì un avversario scomodo ma comunque alla portata dei calabresi.

  • Lega Pro, Lecce e Savona sono invincibili. Carrarese ancora a secco

    Lega Pro, Lecce e Savona sono invincibili. Carrarese ancora a secco

    Lecce e Savona sono le uniche formazione dal cammino immacolato rimaste in Lega Pro. Quattro vittorie su quattro incontri per loro mentre fanno 1-1 sia il Perugia che l’Aprilia, agguantate rispettivamente da Latina e Chieti. Ancora a secco di successi invece Salernitana e Carrarese, alla vigilia indicate come possibili protagoniste ma che stanno deludendo un po’ come Catanzaro e Benevento.

    PRIMA DIVISIONE A
    Sempre più Lecce. I salentini non sbagliano un colpo e grazie a Chiricò, Foti e Memushaj sbancano anche Treviso e grazie al 3-1 finale conquistano la quarta vittoria di fila. Alle spalle dei pugliesi c’è solo la Virtus Entella. Per la squadra di Chiavari una vittoria al cardiopalmo contro la diretta concorrente Trapani: finita sotto di due gol al 7’ della ripresa dopo le reti di Abate e Madonia a stretto giro d’orologio l’una dall’altra, ci pensano prima Russo e poi negli ultimi 5’ Garin e De Col a ribaltare la contesa con un clamoroso 3-2. Gara condita da tre espulsioni. Rallenta invece il Carpi, bloccato in casa da una buona Cremonese per 1-1. Frena anche la Reggiana, battuta e agganciata al quarto posto dalla FeralpiSalò. Decisiva la doppietta di Finocchio negli ultimi 10’ dopo il gol ospite di Ardizzone. Risale la china il Lumezzane a cui basta un gol di Samb per battere il SudTirol. Impattano 1-1 Como e Portogruaro mentre finisce a reti bianche la sfida Cuneo-Albinoleffe. Stasera in programma il posticipo San Marino-Pavia mentre il Tritium ha osservato un turno di riposo.

    PRIMA DIVISIONE B
    La notizia della giornata è senza dubbio il primo mezzo passo falso del Perugia che viene bloccato 1-1 sul campo dell’Andria. E cosi ne approfitta il Latina che grazie ad un gol di Barraco supera con il minimo sforzo il Sorrento e agguanta gli umbri in vetta alla classifica. E ad un solo punto dalla due battistrada c’è un tandem formato da Frosinone e Avellino. I campani avevano battuto venerdì sera il Benevento per 2 a 1 grazie ai gol su rigore di De Angelis e Castaldo mentre i ciociari hanno violato il campo del Prato grazie ad Aurelio. Benissimo anche il Viareggio che travolge in campo avverso una Carrarese sempre più in crisi. Il successo per 3-1 arriva con i gol nel recupero di Calamai e Magnaghi dopo la botta e risposta firmata da Gerevini e Merini. Sorride anche il Gubbio che con Galabinov e Sandreani supera 2-1 il Pisa. Due pareggi a reti bianche: sono quelli relativi a Paganese-Catanzaro e Barletta-Nocerina.

    SECONDA DIVISIONE A
    Il Savona non sbaglia un colpo. Quarto successo di fila per i liguri che regolano con un netto 3-0 il Monza grazie alla doppietta di Virdis e al gol di Carta. Ma alle sue spalle c’è un trio che non molla. L’Alessandria che grazie a Gambaretti e Degano vince per 2-0 contro il Santarcangelo. Il Forlì che approfitta di un’autorete di Buscaroli e di un rigore di Petrascu batte 2-1 la Giacomense in trasferta. E il Renate che passa con un bel 3-1 firmato Gualdi, Zanetti e Brighenti e Mantova. Solo un pareggio invece per la Pro Patria che avanti di due gol a Milazzo si fa raggiungere nell’ultimo quarto d’ora da Dama e D’Amico. Dopo tre sconfitte di fila risorge il Rimini che negli ultimi 15’ batte 2-0 la Vallée d’Aoste e muove la classifica. Ben tre i pareggi, tutti per 1-1: sono quelli relativi a Bassano-Castiglione, Bellaria-Fano e Venezia-Casale.

    SECONDA DIVISIONE B
    Frena l’Aprilia e il Chieti le salta addosso. La formazione laziale, dopo tre vittorie di fila, impatta per 1-1 al Granillo contro l’Hinterreggio. Al gol di Ferrari risponde Khoris nel finale. Non sbaglia invece la compagine neroverde che grazie ad una doppietta di De Sousa da 2-0 con il Campobasso. Alle loro spalle però c’è minaccioso il Pontedera che al 90’ grazie a Grassi batte 2-1 in trasferta il Foligno. Risale il Poggibonsi che batte grazie a Pera il Melfi e aggancia cosi il Martina Franca che non va oltre lo 0-0 in casa di una Vigor Lamezia affetta da pareggite acuta. Si fa bloccare in casa da una rediviva Salernitana invece l’Arzanese, che avanti di due gol a 13’ dalla fine si fa rimontare da Montervino e Guazzo. Colpo esterno del Gavorrano che supera 3-1 l’Aversa Normanna mentre il Teramo batte 2-1 in casa il Borgo a Buggiano. Termina 1-1 invece L’Aquila-Fondi: dopo il vantaggio locale di Improta ci pensa Guidone in pieno recupero a ristabilire la parità.

  • Golden Boy: Masahudu Alhassan miglior giovane quinta giornata

    Golden Boy: Masahudu Alhassan miglior giovane quinta giornata

    E’ l’eclettico ghanese del Novara Masahudu Alhassan il Golden Boy della quinta giornata in Serie B. Classe 1992 è arrivato in Piemonte ad agosto in prestito dal Genoa. Sabato, nell’anticipo in casa del lanciatissimo Verona, non doveva nemmeno giocare secondo le previsioni della vigilia. Ma Tesser ha creduto in lui e lo ha schierato dall’inizio come esterno basso di sinistra. E lui ha ricambiato la fiducia con una buona prova condita, a 6’ dalla fine, da una bordata dalla distanza che ha battuto Rafael regalando ai suoi un pareggio che sembrava ormai insperato. Venti anni da compiere a gennaio, Alhassan oltre che di un buon tiro, come dimostrato al Bentegodi, è dotato di ottima corsa e può agire sia da esterno di difesa che di centrocampo.

    Nato e cresciuto in Ghana, doveva aveva praticato l’attività solo a livello amatoriale nel Prampram Mighty Royals, è giunto ad appena 15 anni in Italia ma solo per motivi di studio. Dal 2008 al 2010 è stato aggregato alle giovanili del Rimini dove si è messo in mostra, tanto che il Genoa ha dimostrato grande interesse nei suoi confronti prelevandolo dalla società romagnola. Il 1 dicembre 2010, nel momento in cui compie 18 anni, viene tesserato dai Grifoni che lo fanno così giocare nella squadra Primavera. Qui si mette in luce tanto che nella stagione 2011/2012 finisce stabilmente in prima squadra dove fa l’esordio nella sfida interna persa 4 a 1 contro il Siena collezionando quattro presenze sino al termine del campionato.

    Masahudu Alhassan © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Lo nota anche il Ghana che prima lo convoca nella Nazionale Under 20 e poi stabilmente in quella maggiore dove esordisce contro la Nigeria giocando anche la Coppa d’Africa 2012. Un talento che nella scorsa estate viene preso in prestito dal Novara con l’obiettivo di farlo giocare e soprattutto crescere e qui alla quinta presenze è arrivato il gol del Bentegodi che lo ha fatto conoscere al pubblico della cadetteria.

    Il video con il gol di Masahudu Alhassan contro il Verona:
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”154554″]

  • Quagliarella e la Juve sono inarrestabili, affondato anche il Chievo

    Quagliarella e la Juve sono inarrestabili, affondato anche il Chievo

    Ancora Fabio Quagliarella. Dopo il preziosissimo gol di Stamford Bridge l’attaccante napoletano si ripete contro il Chievo Verona e permette alla Juventus, nonostante il turnover e un grande Sorrentino, di conquistare la quarta vittoria su quattro gare in campionato e di raggiungere una striscia di 43 risultati utili consecutivi in campionato. Un momento d’oro dunque per l’estroso attaccante che in estate sembrava più volte al passo d’addio e che invece, con il resto del reparto in vistoso affanno in termini realizzativi, si sta dimostrando decisivo.

    Un successo indubbiamente meritato per la formazione di Carrera, rimasta con i piedi per terra dopo la bella partita di Londra, contro un Chievo troppo brutto e rinunciatario, lontano parente di quella squadra che da tre anni era imbattuto contro i bianconeri. Non c’è stata storia con i piemontesi che sin da inizio gara si sino riversati nella metà campo avversaria ma per un’ora un grande Sorrentino ha bloccato ogni tentativo di realizzazione. Dopo i due gol pura accademia e spazio anche all’ultimo arrivato Bendtner che ha avuto cosi modo di saggiare la Serie A.

    Ma non è stato il solo ad aver debuttato, in maglia bianconera, in campionato. Lo ha fatto anche Lucio, autore di una bella prova in difesa. Spesso il difensore brasiliano si è avventurato palla al piede nella metà campo avversaria dimostrando grande personalità. Gara in crescita invece per Pogba, limitatosi alle cose semplici ma molto ordinato. Male invece Isla, in ritardo non solo di condizione ma anche di integrazione nei meccanismi della squadra. Poca roba invece il Chievo che Sorrentino a parte non ha entusiasmato. Specie davanti dove Pellissier non si è mai visto.

    Ma andiamo alla gara. Nessuna sorpresa nella Juventus che presenta quel parziale turnover della vigilia. Fuori dunque Barzagli, Lichtsteiner, Pirlo e Giovinco. Dall’altro lato Di Carlo lascia fuori Di Michele per dare spazio a Thereau. L’avvio della Juventus è tambureggiante, tanto da costringere il Chievo a stringere le maglie della difesa. Le stesse prova ad aprirle Quagliarella con un bel diagonale, ma in quel preciso momento comincia lo show di Sorrentino che di li a poco si ripeterà in sequenza su Giaccherini e un Asamoah tornato quello che tutti conoscevano dopo l’opaca prova di Stamford Bridge. Buffon invece si gusta la partita da spettatore non pagante.

    L’esultanza della Juventus © Marco Luzzani/Getty Images

    Bianconeri che comunque sembrano in parte soffrire dell’assenza di Pirlo: capita spesso infatti di vedere i difensori uscire palla al piede o lanciare lungo visto che Pogba, almeno nella prima frazione, sembra non andare oltre al compitino assegnatoli e Isla sulla destra è pressoché impalpabile. Nella ripresa dopo pochi minuti i bianconeri sostituiscono Vidal con uno spento Isla e il neo entrato occupa l’insolita posizione di esterno destro. Si alza ancora il baricentro e si cinge maggiormente d’assedio un Chievo che si difende con le unghie e con i denti. E quando la difesa ospite si dimentica di Chiellini su un calcio d’angolo, ci pensa Sorrentino a chiudere la saracinesca con un intervento sontuoso.

    Ma sul susseguente corner la mezza rovesciata di Quagliarella non lascia scampo nemmeno allo spider clivense che deve raccogliere la palla in fondo al sacco. E’ il game over per il Chievo che perde cosi la chance di portarsi a casa lo 0-0 ed in più non sembra in grado di poter creare delle situazioni ideali per tentare di concludere a rete una volta. Figuriamoci due visto che di li a poco è ancora Quagliarella show: stavolta il numero 27 salta Dainelli e insacca in rete facendo calare il sipario sul match. Trovano spazio per uno spezzone di gara Lichtsteiner e Bendtner ma solo per far rifiatare i compagni. La Juventus è un rullo compressore. La Fiorentina è avvisata.

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA
    LUCIO 6,5: Era all’esordio in campionato con la Juve e nonostante lo scetticismo dei tifosi ha disputato una grande prova, non tanto in fase difensiva visto che il Chievo da quelle parti non si è visto, ma per la volontà messa in fase di spinta.
    GIACCHERINI 6,5: Dove lo metti lui gioca, e lo fa bene. Stavolta Carrera lo mette in mezzo e non solo si danna l’anima per recuperare palloni ma più volte tenta la conclusione. E in una di queste solo super Sorrentino gli nega la gioia del gol.
    ASAMOAH 7: Era chiamato a riscattarsi dopo la brutta gara con il Chelsea. Sarà che stavolta non ha Ivanovic davanti ma punta l’uomo e lo salta che è una bellezza. E’ lui a servire l’assist per il 2-0.
    QUAGLIARELLA 8: E’ decisamente il suo momento. Altri due gol e soprattutto una grinta e una volontà che lo hanno fatto ritornare alla ribalta dopo un periodo di difficoltà. E pensare che in estate doveva essere merce di scambio. Che sia lui il top player offensivo della Juventus?
    SORRENTINO 7,5: Per un’ora o poco più è insuperabile. Le prende veramente tutte, ma la più bella parata è quella su Chiellini da distanza ravvicinatissima. Il suo muro però crolla quando Quagliarella lo infila per la prima volta: ma anche lì è andato vicinissimo al miracolo.
    VACEK 6,5: Tra i pochi a salvarsi nel Chievo. Dimostra grande personalità e lotta veramente tanto in mezzo al campo a differenza di qualche suo compagno apparso spento.

    IL TABELLINO DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv; Lucio 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Isla 5 (7′ st Vidal 6,5), Marchisio 6 (28′ st Lichtsteiner sv), Pogba 6, Giaccherini 6,5, Asamoah 7; Vucinic 6, Quagliarella 8 (35′ st Bendtner sv). In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, De Ceglie, Pirlo, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera 7
    CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino 7,5; Frey 5,5, Dainelli 6 (28′ st Sardo sv), Cesar 6, Jokic 6; Vacek 6,5, Hetemaj 5, L. Rigoni 5 (17′ st Cruzado 5); M.Rigoni 5,5, Thereau 5 (25′ st Moscardelli 5,5); Pellissier 5. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Cofie, Papp, Guana, Samassa, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo 5

    VIDEO JUVENTUS-CHIEVO 2-0

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”154454″]

  • Serie B, Sassuolo corsaro a Spezia. Cade il Livorno, il Varese lo agguanta

    Serie B, Sassuolo corsaro a Spezia. Cade il Livorno, il Varese lo agguanta

    Adesso c’è una sola capolista in Serie B. E’ il Sassuolo che grazie ad una grande prova di forza espugna La Spezia e centra la quinta vittoria su altrettante gare. Cade invece il Livorno a Modena e così i labronici si fanno agguantare in classifica dal Varese che ha superato in rimonta e in trasferta la Juve Stabia. Mantiene la propria imbattibilità anche il Bari che pareggia a Crotone con i pitagorici che sprecano anche un rigore. Importanti successi per Padova, Cesena e Pro Vercelli che superano Reggina, Cittadella e Ascoli. Finiscono in parità Vicenza-Brescia e Lanciano-Grosseto.

    SPEZIA-SASSUOLO 0-2 
    Il Sassuolo è incontenibile. Cinque successi su cinque gare per i neroverdi emiliani che espugnano il terreno della matricola Spezia. Per i liguri, dopo il buon inizio, è un momento decisamente no e le prime posizioni sono sempre più lontane. L’incontro si sblocca già alla mezz’ora con Missiroli che sfrutta al meglio un assist di Boakye per infilare in rete. Sansovini poco dopo manca di un soffio il pareggio e ad inizio ripresa è ancora il Sassuolo a trovare la via della rete con Troianiello che si dimostra abile nello sfruttare l’assist di Chisbah. Lo Spezia le prova tutte con Lollo, Bovo e Okaka, quest’ultimo vicino al gol quando centra in pieno il palo ma rischia anche parecchio visto che Boakye sfiora la segnatura del 3-0. Finisce cosi con un successo prezioso per il Sassuolo.

    MODENA-LIVORNO 1-0
    Si interrompe al Braglia di Modena la striscia di risultati utili del Livorno che deve arrendersi ad un gol di Ardemagni. I Canarini dal canto loro cominciano a scalare posizioni importanti di classifica, così come era da pronostico alla vigilia. Nel primo tempo non si vedono tantissime occasioni, con gli emiliani che comunque giocano meglio e hanno una buona chance con Lazarevic. Nella ripresa Ardemagni trova il jolly e Pagano spreca un’altra buona chance. Il Livorno dal canto suo avrebbe una ghiotta palla per pareggiare ma Colombi di piede si oppone alla grande a Salviato. Il Modena prova a chiudere il match con Lazzari ma l’ultima occasione è del Livorno l’ultima palla gol: la deviazione di Colombi tuttavia termina di poco alta.

    Esultanza Padova © Dino Panato/Getty Images

    JUVE STABIA-VARESE 1-2
    Si riscatta subito il Varese che dopo il rocambolesco pareggio di lunedi con il Bari schianta in rimonta la Juve Stabia. Match che si sblocca a metà primo tempo dopo che Grilli spinge Baldanzeddu: è rigore e dal dischetto Bruno non ha problemi ad insaccare. Ma il Varese reagisce immediatamente e trova la rete grazie ad un bolide di Ebague, abile a sfruttare uno svarione di Scognamiglio. Nella ripresa giocano meglio i campani ma alla mezz’ora è il Varese e passare grazie a Momentè che entrato da poco approfitta di un errore di Di Cuonzo per trovare il gol del definitivo 2-1.

    RISULTATI E MARCATORI QUINTA GIORNATA SERIE B:

    Empoli-Ternana 0-2
    16’ Pratali (aut.), 87’ Dumitru
    Verona-Novara 1-1
    4’ Martinho (V), 84’ Alhassan (N)
    Cesena-Cittadella 1-0
    81′ Djokovic
    Crotone-Bari 0-0
    Juve Stabia-Varese 1-2
    23′ rig. Bruno (J), 25′ Ebagua (V), 74′ Momenté (V)
    Vicenza-Brescia 2-2
    46′ Malonga, 49′ Salomon (B), 52′ Corvia (B), 80′ Gavazzi (V)
    Modena-Livorno 1-0
    47′ Ardemagni
    Padova-Reggina 3-2
    33′ Farias (P), 41′ Viola (R), 45′ Cuffa (P), 52′ Cutolo (P), 84′ Adejo (R)
    Pro Vercelli-Ascoli 3-1
    8′ Caridi (P), 17′ Tiribocchi (P), 46′ rig. Fabiano (P), 75′ Soncin (A)
    Spezia-Sassuolo 0-2
    31′ Missiroli, 48′ Troianiello
    Virtus Lanciano-Grosseto 1 -1
    45′ Sforzini (G), 67′ Fofana (L)

    CLASSIFICA
    Sassuolo 15, Livorno e Varese 12, Verona 9, Spezia7, Cittadella, Pro Vercelli e Modena 6, Crotone, Brescia e Vicenza 5, Bari, Cesena, Ternana e Padova 4, Ascoli, Novara e Lanciano 3, Reggina e Juve Stabia 2, Empoli 1, Grosseto 0

  • Turnover Juventus contro il Chievo. Carrera lancia Pogba e Quagliarella

    Turnover Juventus contro il Chievo. Carrera lancia Pogba e Quagliarella

    Smaltita la gioia per il meritato pareggio di Stamford Bridge contro il Chelsea, la Juventus torna a rituffarsi nel campionato. Avversario di turno in Juventus Stadium che si preannuncia come al solito colmo di spettatori è il Chievo Verona, squadra storicamente ostica ai bianconeri come dimostra il risultato dello scorso anno con gli scaligeri che bloccarono sull’1 a 1 i bianconeri. Proprio per questo alla vigilia del match Massimo Carrera ha voluto mantenere alta la concentrazione, etichettando la formazione veneta come una bestia nera per i piemontesi. Clivensi che tuttavia non arrivano da un buon momento: due ko di fila contro Parma e Lazio che hanno fatto calare l’entusiasmo dopo la vittoria all’esordio contro il Bologna. Juventus che invece arriva da una striscia positiva di 42 risultati di fila e che mira a rimanere a punteggio pieno in vetta alla classifica.

    Carrera, ancora privo degli infortunati Pepe e Padoin, ha intenzione di applicare un po’ di turnover, considerando che nel giro di poche ore si tornerà in campo per il turno infrasettimanale e che si arriva dal non facile match di Londra dove i bianconeri hanno speso tante energie. In particolare Andrea Pirlo, apparso molto stanco sia a Genova che in Inghilterra e che dovrebbe essere sostituito in mezzo dal campo dal giovane Pogba, anche se non è da escludere un eventuale impiego di Marrone. Ma non solo. In difesa potrebbe tirare il fiato Barzagli, sempre presente in questo inizio di stagione mentre Vidal, dopo il pestone subito contro il Chelsea, potrebbe, così come fatto a Genova una settimana fa, cominciare dalla panchina. Al suo posto Giaccherini.

    Possibile esordio dal 1’ anche per Isla, chiamato a sostituire Lichtsteiner. In avanti invece potrebbe essere premiato Quagliarella, autore del gol decisivo in Champions League e davanti nel ballottaggio con Matri. Non è da escludere a gara in corso l’esordio di Bendtner, come anticipato nella conferenza stampa della vigilia da Carrera. Torna in panchina invece Giovinco. Nel 3-5-2 di Carrera dunque davanti a Buffon spazio alla difesa formata da Lucio, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo l’inesauribile Marchisio con Pogba e Giaccherini mentre sugli esterni agiranno Isla e Asamoah. In avanti accanto a Vucinic ci sarà Quagliarella.

    Fabio Quagliarella © Mike Hewitt/Getty Images

    Dall’altro lato invece Di Carlo deve fare a meno di Paloschi, Squizzi, Dramè e Luciano e sembra avere qualche dubbio in difesa dove Frey, Sardo e Jokic si giocano un paio maglie da titolare, con gli ultimi due che appaiono favoriti. Dovrebbero finire in panchina anche Cruzado e Di Michele, con l’allenatore dei veneti che sembra interessato a puntare su Vacek e Thereau. Nel 4-3-2-1 che schiererà Di Carlo davanti al portiere Sorrentino la difesa sarà formata da Dainelli e Cesar come centrali mentre ai loro lati largo a Sardo e Jokic. In mezzo al campo ci saranno Vacek, Hetemaj e L. Rigoni. M. Rigoni e Thereau invece giostreranno alle spalle dell’unica punta Pellissier.

    Le probabili formazioni di Juventus-Chievo Verona:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Chiellini; Isla, Marchisio, Pogba, Giaccherini, Asamoah; Vucinic, Quagliarella. In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, Vidal, De Ceglie, Lichtsteiner, Pirlo, Bendtner, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera
    CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Cesar, Jokic; Vacek, Hetemaj, L. Rigoni; M.Rigoni, Thereau; Pellissier. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Frey, Papp, Cruzado, Guana, Samassa, Moscardelli, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo