Autore: francescof

  • Serie B, Varese a Cesena per il riscatto. Test Pro Vercelli per il Cittadella

    Serie B, Varese a Cesena per il riscatto. Test Pro Vercelli per il Cittadella

    Doppio posticipo per la settima giornata di Serie B. Alle 19 in campo Cittadella e Pro Vercelli mentre alle 21 sarà la volta di Cesena e Varese. Due sfide sulla carta molto equilibrate e che dunque renderanno frizzante il lunedì della cadetteria.

    CITTADELLA-PRO VERCELLI
    Sarà un Cittadella a caccia di riscatto quello che ospiterà la Pro Vercelli. La formazione padovana arriva da due gare esterne nelle quali ha raccolto solo un punto, tra l’altro prezioso e in rimonta a Livorno, ma deve ritrovare al più presto la vittoria per non perdere quota in classifica. Foscarini però cambierà qualcosa rispetto alla trasferta in terra toscana, complice anche i rientri di Bellazzini e Di Carmine accanto a Di Roberto, con Maah che verrà spedito in panchina. In mezzo al campo invece c’è l’importante rientro di Schiavon.

    Nel suo 3-4-3 l’allenatore veneto, davanti a Cordaz, schiera un pacchetto arretrato formato da Sosa, Coly e Pellizzer. In mezzo al campo come detto Schiavon e Paolucci con Vitofrancesco e Biraghi esterni. In attacco il trio composto da Bellazzini, Di Carmine e Di Roberto. Dall’altro lato però c’è una Pro Vercelli che dopo il successo interno con l’Ascoli ha palesato tutti i propri limiti quando va fuori casa perdendo a Bari e dunque proverà ad invertire questo trend negativo.

    Braghin in vista di questo incontro lascerà fuori Espinal sostituendolo con Marconi mentre dietro le punte De Silvestro sembra essere in vantaggio su Fabiano. Nel modulo ad albero di Natale l’allenatore dei piemontesi, davanti a Valentini, schiera una difesa formata da Ranellucci e Masi centrali con Cancellotti e Scaglia laterali. In mezzo al campo Casoli, Appelt Pires e Marconi mentre dietro l’unica punta Tiribocchi agirà la coppia formata da Caridi e De Silvestri.

    Le probabili formazioni di Cittadella-Pro Vercelli:
    CITTADELLA (3-4-3): Cordaz; Sosa, Coly, Pellizzer; Vitofrancesco, Schiavon, Paolucci, Biraghi; Bellazzini, Di Carmine, Di Roberto. Allenatore: Foscarini
    PRO VERCELLI (4-3-2-1): Valentini; Cancellotti, Ranellucci, Masi, Scaglia; Casoli, Appelt Pires, Marconi; Caridi, De Silvestro; Tiribocchi. Allenatore: Braghin

    Giulio Osarimen Ebagua © Maurizio Lagana/Getty Images

    CESENA-VARESE
    Dopo il passo falso di Ascoli, il primo della gestione Bisoli, il Cesena vuole trovare il pronto riscatto in casa contro il Varese. L’allenatore bianconero sembra intenzionato a cambiare nel reparto offensivo dove potrebbe concedere un turno di riposo a Graffiedi ma confermando per la restante parte il classico undici. Nel 3-4-2-1 davanti al portiere Belardi difesa formata da Comotto, Tonucci e Caldirola. In mezzo al campo la solita coppia composta da Iori e Djokovic con Gessa e Ceccarelli laterali. Defrel e D’Alessandro agiranno dietro l’unica punta Succi.

    Dall’altro lato invece il Varese arriva dal clamoroso tonfo interno con il Verona per 3-0 ma ha tutta la voglia di rialzarsi e continuare a lottare con le altre per il salto diretto in Serie A. Castori, ex di turno, recupera Rea che prenderà il posto di Troest in difesa mentre sull’esterno Nadarevic occuperò la posizione di Kink. In avanti c’è Ebagua che sembra aver smaltito i problemi dei giorni scorsi. Nel 4-4-2 Castori schiererà, davanti al portiere Bressan, una difesa formata da Rea e Carrozzieri centrali con Pucino e Grillo laterali. In mezzo al campo Kone e Corti con Zecchin e Nadarevic laterali. In attacco la coppia composta da Ebagua ed Eusepi.

    Le probabili formazioni di Cesena-Varese:
    CESENA (3-4-2-1): Belardi; Comotto, Tonucci, Caldirola; Gessa, Iori, Djokovic, Ceccarelli; Defrel, D’Alessandro; Succi. Allenatore: Bisoli
    VARESE (4-4-2): Bressan; Pucino, Rea, Carrozzieri, Grillo; Zecchin, Kone, Corti, Nadarevic; Ebagua, Eusepi. Allenatore: Castori

  • Nani messo fuori rosa, duello Juve-Inter a gennaio

    Nani messo fuori rosa, duello Juve-Inter a gennaio

    Il calciomercato si è chiuso da un mese esatto ma i rumors no, quelli vanno avanti sempre. Specie in Italia dove i soldi non sono tanti e allora le società puntano molto sui parametri zero e su giocatori in rottura con le proprie società. E’ accaduto con Llorente, giocatore dell’Athletic Bilbao inseguito a lungo dalla Juventus ma anche dell’Inter che sembra destinato ad arrivare in Italia a fine stagione. Ma c’è un altro giocatore che sembra aver acceso i desideri delle due storiche rivali: si tratta del portoghese del Manchester United Nani. Secondo i media inglesi e lusitani infatti il forte esterno potrebbe lasciare preso i Red Devils nonostante il suo contratto scada nel 2014. I motivi sono molteplici ma tutti legati al rapporto, ormai logoro, tra il giocatore e il suo allenatore Alex Ferguson.

    Nani © Michael Regan/Getty Images

    A sancire la rottura definitva tra i due sarebbe stato l’episodio verificatosi nei giorni scorsi quando a seguito di uno scontro di gioco in allenamento Nani avrebbe colpito il giovane compagno di squadra Petrucci con un pugno. Tanto è bastato al manager del club inglese per metterlo fuori rosa e decidere di cederlo ben prima della scadenza. Si di lui la prima a fiondarsi sarebbe stata la Juventus che a quanto pare avrebbe offerto 15 milioni di euro. A Conte infatti piace tanto il giocatore e già nell’estate del 2011 la formazione bianconera ci provò, ma poi non se ne fece nulla per via della valutazione piuttosto alta del giocatore.

    Questa almeno la versione inglese visto che in Portogallo invece si parla sempre più insistentemente di un interessamento dell’Inter pronta a mettere sul piatto Sneijder, giocatore molto amato da Ferguson, pur di arrivare all’esterno. E in tal caso l’operazione avverrebbe attraverso uno scambio alla pari. Mancano ancora tre mesi alla riapertura delle liste di trasferimento ma il duello sul doppio fronte Llorente – Nani sembra essere cominciato: potrebbe essere un gennaio caldo, almeno dal punto di vista del calciomercato.

  • Lega Pro, è già fuga Lecce. Cadono Perugia e Savona, l’Avellino è sornione

    Lega Pro, è già fuga Lecce. Cadono Perugia e Savona, l’Avellino è sornione

    E’ il Lecce l’unica squadra invincibile della Lega Pro. La formazione giallorossa inanella il quinto successo di fila e guida il girone A di Prima Divisione con le rivali a debita distanza. Cambio nella guardia invece nel raggruppamento B dove il ko del Perugia rimette tutti in corsa e adesso è l’Avellino a comandare. Nel girone A di Seconda Divisione lo stop del Savona permette ad Alessandria e Renati di agganciare in vetta i liguri. Nel gruppo B sempre Aprilia in testa con il Chieti, avversario di inizio stagione, che perde colpi. Primo acuto invece per la Salernitana.

    PRIMA DIVISIONE A
    Il Lecce è implacabile. Quinta vittoria su altrettante gare per i giallorossi che si sbarazzano del Tritium grazie ai gol di Diniz e Falco. I pugliesi scavano cosi un solco in classifica considerando che la Virtus Entella non va oltre l’1-1, raggiunto tra l’altro al 90’, in quel di Pavia. In risalita invece il Trapani che grazie a Madonia, Basso e Mancosu vince 3-0 contro il Cuneo. Bene anche il Portogruaro che supera in casa per 2-1 il San Marino con i gol di Della Rocca e Corazza. Exploit, l’unico di giornata, per il Como che con un gol di Giampà riesce a vincere in quel di Reggio Emilia. Una doppietta di Thiam invece permette al Sud Tirol di battere 2-1 un Carpi che si era portato inizialmente in vantaggio con Arma. A reti bianche invece Cremonese-Lumezzane mentre stasera chiuderà il programma Albinoleffe-Treviso.

    PRIMA DIVISIONE B
    E’ l’Avellino a comandare il girone B di Prima Divisione davanti ad un quartetto di seconde. Tutto merito della vittoria per 1-0 sul Barletta arrivata grazie al gol di Castaldo ma anche al clamoroso tonfo interno del Perugia che viene superato 2-1 da un Pisa in crescita. Del passo falso degli umbri ne approfitta anche il Benevento che con Mancosu e una doppietta di Altinier vince facilmente per 3-0 in casa di una Carrarese sempre più in crisi. Si mangia le mani invece il Latina che poteva essere in testa se solo il Viareggio non gli avesse pareggiato la sfida al 92’ con Magnaghi rendendo cosi vano il vantaggio di Cottafava. Si avvicina alle zone alte, dopo un avvio tutt’altro che eccellente, la Paganese che con Tortori batte 1-0 il Gubbio. Non scherza nemmeno il Prato che nel quarto d’ora finale supera 2-0 in campo avverso il Sorrento. Pari e tanti gol in Frosinone-Nocerina, finita 2-2 con i campani che sotto di due reti riescono ad agguantare un buon pari mentre continua a deludere il Catanzaro di Cozza che non va oltre uno scialbo 0-0 con l’Andria.

    SECONDA DIVISIONE A
    Un trittico in testa. Si ferma infatti la corsa del Savona, battuto 1-0 in casa del Santarcangelo grazie ad un rigore di Anastasi, e la formazione ligure viene agganciata dall’Alessandria, straripante nel 5-1 interno contro un Milazzo in crisi nera e dal Renate che batte 2-1 il Venezia grazie ai gol di Brighenti e Gualdi. Poteva far parte del gruppetto di capoliste anche il Forlì ma non è andato al di là dello 0-0 nel derby di Rimini. Bene invece la Pro Patria che allo scadere supera 2-1 il Castiglione ma risale anche il Mantova che grazie ad una doppietta di Bersi vince 2-1 contro il Bassano. Un doppio Gasbarroni invece permette al Monza di avere la meglio sul Bellaria a cui non basta il rigore di Bernacci per tornare in partita. Exploit del Casale che con Curcio e Molino vince in casa di una Valle D’Aosta sino ad ora anonima e in gol solo allo scadere con Di Dio. Pareggiano invece Fano e Giacomense: agli ospiti serve una doppietta di Varricchio nella ripresa per recuperare il doppio svantaggio maturato nel primo tempo.

    SECONDA DIVISIONE B
    C’è sempre l’Aprilia in testa. La formazione laziale grazie a Ferrari e Diakite supera in trasferta per 2-0 il Borgo a Buggiano e mantiene a debita distanza le rivali. A partire dal Martina Franca che con Marsili e Gambino batte 2-0 l’Aversa Normanna ma anche il Poggibonsi che grazie a Pera piega le resistenze di una Vigor Lamezia che non è nemmeno l’ombra della squadra che lo scorso anno sfiorò il salto di categoria. Succede tutto negli ultimi 10’ in Campobasso-Pontedera: locali avanti con Konate e ospiti che pareggiano con Arrighini. Continua invece il momento no del Chieti, ko a Melfi a causa di un rigore messo a segno da Improta. Tutto facile invece per il Teramo che con Petrella vìola il campo del fanalino di coda Fondi. Bene anche L’Aquila che non ha problemi contro l’Arzanese: 3-1 il risultato finale. Risorge anche la Salernitana, alla prima vittoria stagione. Una doppietta di Ginestra infatti permette alla squadra del presidente Lotito di superare il Foligno. A reti bianche la sfida Gavorrano-Hinterreggio.

  • La Juventus cancella Zeman. I bianconeri ne fanno quattro alla Roma

    La Juventus cancella Zeman. I bianconeri ne fanno quattro alla Roma

    Caterpillar Juventus. A distanza di quattro giorni dalla prova incolore contro la Fiorentina la formazione bianconera si riscatta alla grande schiacciando una Roma bruttissima. Un 4-1 netto e senza storie con i piemontesi che nei primi 20’ mandano in bambola la squadra del contestatissimo Zeman il quale lo Juventus Stadium se lo ricorderà non solo per i cori che gli sono stati intonati contro ma anche per il poker che gli è stato servito dalla formazione di Carrera.

    Sono bastati 18’ ai torinesi per mettere in cassaforte la gara grazie a Pirlo, Vidal e Matri. Nella ripresa Osvaldo prova a dare la scossa ma è solo illusione: nel finale infatti Giovinco chiude i conti rendendo ancora più pesante il passivo. Bianconeri che cosi rimangono in vetta alla classifica e fanno salire a 45 il numero di gare consecutive senza sconfitte. Per la Roma invece si interrompe la striscia di risultati utili esterni, che di fatto era stato il punto di forza dei capitolini sino al momento. Zeman dovrà cambiare veramente tanto. Tre sorprese nell’undici iniziale della Juventus: Carrera infatti sceglie Caceres, De Ceglie e Matri, tre che sin qui avevano giocato con il contagocce, lasciando fuori Isla, Asamoah e Quagliarella dati per titolari certi alla vigilia.

    Tre cambi che però non scalfiscono la forza della squadra bianconera a cui bastano 11’ per sbloccare la gara: dapprima Taddei commette fallo su Marchisio lanciato a rete con l’arbitro che tra la proteste dei torinesi toglie solo un cartellino giallo al giocatore ospite che commette però fallo da ultimo uomo. Ma ci pensa Pirlo con una punizione dal limite, complice uno Stekelenburg parecchio disattento, a far gioire i tifosi della Juventus Stadium.

    Esultanza Juventus © GABRIEL BOUYS/Getty Images

    Il gol fa crollare tutte le certezze della Roma che qualche minuto dopo subisce un altro duro colpo: Castan con una mano respinge un tiro di Matri in area di rigore e per l’arbitro non ci sono dubbi circa l’assegnazione del calcio di rigore che Vidal con freddezza glaciale trasforma. I giallorossi affondano definitivamente al 19’ quando Matri scatta sul filo del fuorigioco su un assist di Vidal e davanti al portiere non sbaglia. La Juventus a tratti sembra divertirsi mentre Zeman in panchina è letteralmente di sasso. Marchisio e Vucinic cominciano il “tiro alla traversa” ed è grazie ai legni che il passivo per gli ospiti, letteralmente storditi, non è ancora più pesante.

    Nel frattempo Balzaretti, ex di turno, accusa febbre alta ed è costretto ad uscire. Anche se Zeman, forse, avrebbe preferito cambiare anche gli altri al termine di un primo tempo nel quale la sua squadra è sembrata letteralmente in balia dei padroni di casa.
    Al rientro dagli spogliatoi la Juventus comincia a pensare alla gara di Champions in programma martedì contro lo Shakhtar e pensa bene di cominciare ad amministrare in vantaggio, anche se Vucinic e Matri provano a calare il poker.

    Zeman getta nella mischia Destro che quantomeno si da dare fare e si conquista anche un calcio di rigore che Osvaldo non sbaglia. Un fuoco di paglia però visto che la Juve non ha problemi e nel finale in contropiede Giovinco chiude i conti. Per la Roma c’è poco da fare: con una squadra cosi, e contro una Juve cosi, i discorsi scudetto sono rimandati. Almeno di un anno.

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-ROMA:
    Marchisio 7,5: I suoi inserimenti sono come una lama che si infilza nel burro. Sarà che la difesa della Roma vista allo Juventus Stadium è stata obbrobriosa, sarà che lui era in una serata super, tant’è che ha fatto ciò che ha voluto.
    Pirlo 7: Stavolta non è stanco né appannato. Trova il secondo gol stagionale su punizione ed è decisivo nell’avvio arrembante dei bianconeri.
    Matri 7: Dopo Quagliarella ecco Matri. Anche lui alla prima chance utile va in gol. Sfrutta al meglio l’occasione che gli viene concessa.

    De Rossi 4,5: Viene dato per recuperato, ma evidentemente non lo era. Sempre lontano dalla sua zona di competenza, gioca una pessima gara.
    Florenzi 6: Predicatore nel deserto. L’unico, ma anche Destro non è andato male nello spezzone di gara cui ha preso parte, a combinare qualcosa di buono in una squadra assai deludente.
    Totti 5: Deludente la sua prova. Ok che di palloni non gliene giungono tanti, ma lui non fa nemmeno cosi tanto per andare a conquistarseli.

    IL TABELLINO DI JUVENTUS-ROMA:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6; Caceres 6, Vidal 7,5, Pirlo 7, Marchisio 7,5 (31′ st Asamoah sv), De Ceglie 6,5 (39′ st Pogba sv); Matri 7 (30′ st Giovinco 6,5), Vucinic 6,5. In panchina: Storari, Lucio, Marrone, Isla, Lichtsteiner, Giaccherini, Padoin, Bendtner, Quagliarella. Allenatore: Carrera 7,5
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 5,5; Taddei 4,5, Burdisso 5, Castan 5,5, Balzaretti 5 (34′ Marquinhos 5,5); De Rossi 4,5, Tachtsidis 4,5 (19’ st Perrotta 6), Florenzi 6; Lamela 5, Osvaldo 5, Totti 5 (18’ st Destro 6,5). In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Marquinho, Piris, Romagnoli, Lopez. Allenatore: Zeman 4

    Le immagini di Juventus-Roma:
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  • Serie B, le big non deludono. Colpaccio Ternana a Novara, risorge lo Spezia

    Serie B, le big non deludono. Colpaccio Ternana a Novara, risorge lo Spezia

    In attesa del Varese, in campo nel posticipo di lunedì, le tre di testa in Serie B non sbagliano. Sassuolo e Verona vincono in casa per 1-0 contro Ascoli e Bari (che perde l’imbattibilità) mentre il Livorno in zona Cesarini sbanca Crotone. Dopo tre ko di fila ecco riemergere lo Spezia che batte una Reggina sempre più in crisi. Piomba in zona playoff la grande sorpresa Ternana che sbanca Novara. Dopo un pessimo avvio di stagione con tre ko di fila la formazione di Mimmo Toscano incassa il quarto risultato utile di fila e continua a signora. Vittoria da brivido per il Vicenza che rimonta la gara contro il Grosseto negli istanti conclusivi, mentre il Brescia si fa bloccare dall’Empoli. Torna a ruggire la Juve Stabia che ha fermato un Padova non brillante mentre Lanciano e Modena si dividono la posta in palio facendo un piccolo passo in avanti.

    SASSUOLO-ASCOLI 1-0
    Non sbaglia il Sassuolo che riscatta lo scialbo pari interno del turno infrasettimanale battendo di misura l’Ascoli. Vince con il minimo sforzo la squadra di Di Francesco che conserva cosi, da imbattuta, il primato in classifica. Match winner dell’incontro è Boakye, alla sua prima segnatura stagionale che dopo un dribbling a Peccarisi dal limite scaglia un tiro che supera l’estremo difensore ospite Guarna. Nonostante gli emiliani non brillino l’Ascoli però non riesce a combinare nulla di buono in avanti almeno sino all’ingresso del giovane Zaza che prova a creare un po’ di scompiglio nella difesa avversaria. Il Sassuolo potrebbe chiudere la gara con Boakye, Chisbah e Troianiello ma la chance più ghiotta sul finire di partita ce l’hanno i bianconeri con Feczesin che da due passi manca la rete del possibile pareggio.

    Il ternano Angelo Raffaele Nole © Valerio Pennicino/Getty Images

    CROTONE-LIVORNO 1-2
    Colpaccio del Livorno che si riabilita dopo il brutto pari casalingo contro il Cittadella battendo per 2-1 il Crotone all’Ezio Scida. Una vittoria meritata e su un campo difficile per la squadra di Nicola che comincia piuttosto bene tanto che al 21’ passa: sugli sviluppi di un calcio d’angolo tocca a Luci calciare al volo e trovare la rete del vantaggio. Il Crotone però non ci sta, anche perché in casa sino ad ora ha fatto benissimo, e reagisce. Ma il gol paradossalmente arriva in contropiede con Ciano che libera Gabionetta il quale dopo aver superato il connazionale Emerson dribbla in uscita Marconi e insacca. Nella ripresa il Livorno attacca mentre i calabresi si difendono grazie ad un ottimo Concetti e alla traversa che non permette a Dionisi di segnare. Ma nel finale tocca al solito Siligardi segnare la rete che vale tre punti pesantissimi.

    VERONA-BARI 1-0
    Arriva solo nel finale il successo del Verona contro un Bari coriaceo ma che perde la propria imbattibilità. Al Bentegodi gli scaligeri devono sudare tanto per avere la meglio sui pugliesi nel primo tempo salvati ripetutamente da Lamanna, specie su Laner e Cacciatore. Nella ripresa cambia però la musica con la formazione biancorossa che sovverte l’andazzo del primo tempo e ci vuole un super Rafael per non far andare sotto la formazione di Andrea Mandorlini. La contesa sembra essere destinata ad uno 0-0 che avrebbe allungato l’imbattibilità ma ecco che il bulgaro Bojinov, entrato dalla panchina, sigla il gol vittoria dei veneti. Per lui, con un passato leccese, una rete che sa di derby.

    RISULTATI E MARCATORI SETTIMA GIORNATA SERIE B

    CROTONE-LIVORNO 1-2
    21′ Luci (L), 40′ Gabionetta (C), 87′ Siligardi (L)

    EMPOLI-BRESCIA 1-1
    7′ Maccarone (E), 19′ Lasik (B)

    VERONA-BARI 1-0
    88′ Bojinov

    JUVE STABIA-PADOVA 1-0
    64′ Mbakogu

    NOVARA-TERNANA 1-2
    13′ Nole (T), 49′ Litteri (T), 78′ Gonzalez (N)

    SASSUOLO-ASCOLI 1-0
    33′ Boakye

    SPEZIA-REGGINA 1-0
    56′ Sansovini

    VICENZA-GROSSETO 2-1
    36′ Sforzini (G), 88′ Plasmati (V), 95′ Pinardi (V, rig.)

    LANCIANO-MODENA 1-1
    26′ Mammarella (L), 49′ Signori (M)

    CITTADELLA-PRO VERCELLI lunedì ore 19

    CESENA-VARESE lunedì ore 21

    CLASSIFICA
    Sassuolo 19; Livorno 16; Verona 15; Varese 12; Ternana e Spezia 10; Vicenza e Brescia 9; Bari, Padova, Lanciano, Modena e Cittadella 7; Novara, Pro Vercelli, Ascoli e Juve Stabia 6; Crotone 5; Cesena 4; Reggina e Empoli 2; Grosseto 1.

  • Juventus-Roma, le formazioni. Niente riposo per Pirlo, Osvaldo scalza Destro

    Juventus-Roma, le formazioni. Niente riposo per Pirlo, Osvaldo scalza Destro

    Il giorno più atteso dai tifosi della Juventus è arrivato. Quello in cui Zdenek Zeman con la sua Roma farà visita allo stadio dei bianconeri. Bordate di fischi accompagneranno l’allenatore boemo per una sfida che ormai da anni non si vedeva causa la mancanza dalla Serie A del trainer giallorosso. Una gara presumibilmente speciale anche per lui, nemico storico della Juventus da ormai quindici anni. Non ci sarà però il rischio di incroci pericolosi con Antonio Conte, uno dei suoi più acerrimi nemici, che come al solito siederà in tribuna.

    Una sfida dalle mille sfaccettature extracalcistiche dunque ma sul campo sarà grande sfida. La Juventus vuole portare a 45 il numero di gare utili consecutive e soprattutto vuole vincere per mantenere quella vetta della classifica al momento condivisa con il Napoli. Dall’altro lato c’è una Roma che se in casa sinora ha ampiamente deluso, in trasferta ha ben figurato, almeno a Milano contro l’Inter, visto che a Cagliari il successo è arrivato a tavolino. Massimo Carrera, il quale non si è presentato alla conferenza stampa della vigilia con l’obiettivo, comunque non riuscito, di stemperare i toni di una sfida di per sé infuocata, dovrà rinunciare al solito Pepe, ormai fuori da parecchio tempo per infortunio.

    Al rientro invece Padoin che tuttavia si accomoderà in panchina. Ancora però l’allenatore bianconero sembra non aver sciolto tutti i dubbi. O meglio sembra averne uno per reparto, anche se quello che probabilmente si porterà sino alla fine concerne Bonucci, che già a Firenze ha giocato con un problema muscolare. Se non ce la dovesse fare pronto al suo posto Marrone. Sull’esterno di destra invece Isla sembra in vantaggio su Lichtsteiner anche se dovrà cercare di dimostrare tutte le proprie qualità visto che nelle due presenze sino ad ora maturate ha tutt’altro che entusiasmato. In avanti invece il partner di Vucinic dovrebbe essere Quagliarella che grazie ai gol con Chelsea e Chievo sembra per il momento aver superato la concorrenza di Giovinco, Matri e Bendtner. Regolarmente in campo Pirlo, per il quale si era parlato di un avvicendamento con Pogba.

    Pablo Daniel Osvaldo © Mike Stobe/Getty Images

    Davanti a Buffon dunque classica difesa formata da Barzagli, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo il trio formato da Vidal, Pirlo e Marchisio con Isla e Asamoah esterni. In avanti Quagliarella e Vucinic. Dall’altro lato Zeman finalmente recupera Osvaldo, il quale dovrebbe soffiare il posto a Destro, ma anche De Rossi sembra essere al top. Nulla da fare per Pjanic e Bradley che cosi si sommano nella lista degli indisponibili a Dodò, Lobont e Guberti. In difesa invece Taddei sembra in netto vantaggio su Piris.

    Nell’arrembante 4-3-3 Zeman, davanti al riconfermato, nonostante la papera con la Samp, Stekelenburg, schiererà una retroguardia composta da Burdisso e Castan centrali con Taddei e Balzaretti laterali. In mezzo al campo il trio composto da Tatchtsidis, Florenzi e De Rossi mentre in avanti agiranno Lamela, Osvaldo e Totti.

    Le probabili formazioni di Juventus-Roma:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah;Quagliarella, Vucinic. In panchina: Storari, Lucio, Marrone, Caceres, Lichtsteiner, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Padoin, Bendtner, Giovinco, Matri. Allenatore: Carrera
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Burdisso, Castan, Balzaretti; Tachtsidis, Florenzi, De Rossi; Lamela, Osvaldo, Totti. In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Piris, Perrotta, Marquinhos, Marquinho, Lopez, Destro. Allenatore: Zeman

  • Serie B, programma settima giornata. Verona-Bari è sfida tra imbattute

    Serie B, programma settima giornata. Verona-Bari è sfida tra imbattute

    Nessun anticipo questo weekend nel campionato di Serie B. Scelta logica considerando che martedì si è giocata la sesta giornata e che per tutti sarebbe stata una faticaccia scendere in campo già il venerdì. Tutte in campo di sabato ad eccezione di due match che si giocheranno lunedì sera. Proverà a riprendere la marcia interrotta nell’incontro infrasettimanale la capolista Sassuolo che nel settimo turno giocherà la seconda gara consecutiva in casa, stavolta contro un insidioso Ascoli, squadra che sembra in risalita. E c’è chi spera in un colpaccio dei bianconeri per agganciare la vetta: è il Livorno che sarà di scena a Crotone.

    Di sicuro un impegno tutt’altro che facile per i toscani visto che i calabresi di Drago in casa hanno dato filo da torcere a chiunque sino al momento. Scontro fra titani, sebbene la classifica a causa di penalizzazioni dica altro, al Bentegodi dove si sfideranno due delle squadre sino ad ora imbattute nelle cadetteria: sono Verona e Bari. Gli scaligeri hanno un entusiasmo a mille dopo il colpaccio di Varese mentre il Bari, nonostante sia sesto, punta a riconquistare le posizioni che si merita e che la penalizzazione non gli ha permesso sino ad ora di agguantare.

    Sembra un’ultima spiaggia per il tecnico Sarri invece l’incontro del suo Empoli, fanalino di coda, contro il Brescia. Le Rondinelle di Caracciolo sono lanciatissime e ora che hanno agguantato la zona play off vogliono proseguire nel loro magic moment ma i toscani non possono commettere ulteriori passi falsi poiché le rivali potrebbero allungare. Sfida sulla carta simile a questa è quella di Castellamare dove la Juve Stabia, in evidenti difficoltà di classifica, ospita un Padova che invece sembra essere rinato dopo le due vittorie consecutive interne contro Reggina ed Empoli.

    Antimo Iunco © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Al Piola di Novara invece i ragazzi di Tesser ospitano la Ternana di Mimmo Toscano, matricola che negli ultimi tre turni si è risvegliata dal torpore iniziale inanellando una striscia di tre risultati utili di fila. I piemontesi, se vogliono salire sul treno play off, non possono fallire l’appuntamento ma i rossoverdi al momento sono piuttosto temibili. Dopo tre ko di fila prova a rialzarsi invece lo Spezia. L’occasione sembra essere ghiotta considerando che davanti la squadra di Serena, il quale sembra essere in bilico e rischia l’esonero se non vince, c’è una Reggina in netta difficoltà dopo un avvio che non era stato poi cosi malvagio. Due squadre che stanno risalendo sono Lanciano e Modena, di fronte in un incontro che sulla carta si preannuncia molto equilibrato.  Il Vicenza, attestatosi a centro classifica, ospita un Grosseto che annullata la penalizzazione si lancia all’inseguimento della zona salvezza.

    Due i posticipi in programma lunedì sera: alle 19 il Cittadella ospita la matricola Pro Vercelli, a caccia dell’acuto esterno mentre alle 21 è sfida interessante quella tra il Cesena, ripresosi dopo la cura Bisoli e il Varese, terza in classifica ma che arriva dal pesantissimo ko di martedì contro il Verona. L’occasione per riuscire a riprendere la marcia interrotta prima di certo non è delle più semplici.

  • Golden Boy: Federico Viviani miglior giovane sesta giornata

    Golden Boy: Federico Viviani miglior giovane sesta giornata

    E’ Federico Viviani il miglior giovane del sesto turno di Serie B. Il centrocampista scuola Roma classe 1992 con una splendida doppietta ha cosi permesso al suo Padova di superare l’Empoli per 2 a 0 consentendo ai suoi di sbloccare una gara sino a li non semplice. Le due squadre infatti sembravano destinate ad andare a riposo sullo 0-0 quando i biancoscudati hanno beneficiato di un calcio di punizione da fuori area. Sulla palla è andato Viviani il quale con uno splendido destro ha superato il portiere avversario. Al quarto d’ora della ripresa poi ecco il gol che gli permette di ergersi a protagonista assoluto dalla serata: ricevuta palla sulla trequarti si è portato qualche metro in avanti prima di scagliare un altro destro imprendibile per il portiere avversario.

    E così poco dopo Pea gli ha concesso la meritata standing ovation. Centrocampista centrale molto dinamico è dotato di un’ottima visione di gioco oltre che di un destro piuttosto velenoso che sinora in carriera gli ha permesso di andare a segno diverse volte. Senza dimenticare la grande personalità, prerogativa questa che lo ha fatto crescere tanto e grazie alla quale in molti lo hanno paragonato a Daniele De Rossi. Nativo di Lecco e figlio d’arte considerando che il padre agli inizi degli anni ’80 ha militato nella Lazio, Viviani ha mosso i primi passi da calciatore nella squadra del suo paese, ovvero la Castrense. A soli 13 anni però viene ingaggiato dalla Roma dove milita dapprima nei Giovanissimi passando poi agli Allievi allora allenati dall’attuale tecnico dell’Inter Stramaccioni per finire poi alla Primavera di De Rossi.

    Nella passata stagione però si aggrega alla prima squadra stregando il tecnico spagnolo Luis Enrique che lo fa esordire nel doppio preliminare di Europa League perso contro lo Slovan Bratislava. Ma le soddisfazioni per lui non mancano visto che a dicembre fa il suo debutto in Serie A giocando da titolare contro la Juventus. Colleziona ben sei presenze in campionato e una in Coppa Italia che gli valgono anche la chiamata nell’Under 21 dove fa il suo esordio nella sfida vinta in Scozia. Il suo primo gol in maglia Azzurra arriva però nel 7-0 di qualche settimana fa contro il Liechtenstein.

    Federico Viviani © Giuseppe Bellini/Getty Images

    In estate la Roma decide di cederlo al fine di farlo giocare con maggiore continuità e sono tantissime le richieste che pervengono al club giallorosso. Alla fine la scelta ricade sul Padova al quale viene ceduto in prestito con diritto di riscatto della comproprietà e controriscatto a favore della Roma ma con premio di valorizzazione assegnato ai biancoscudati al termine della stagione 2012-2013. Qui dopo il debutto in Coppa contro l’Atalanta viene schierato due volte da Pea e nella seconda occasione che gli viene concessa realizza i suoi primi gol da professionista. Due gol che sicuramente gli permetteranno di trovare maggiore spazio in una squadra, quella veneta, che da quando ha trovato spazio lui è sembrata essere in ripresa. Sarà anche una semplice coincidenza ma di certo il suo apporto appare prezioso in mezzo al campo.

    Ecco il video con la doppietta di Federico Viviani:
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  • Roma non basta Totti, Stekelenburg regala il pari alla Samp

    Roma non basta Totti, Stekelenburg regala il pari alla Samp

    Dopo che il Milan ha sfatato il tabù San Siro con la vittoria sul Cagliari restano solamente altre due big che nel proprio impianto non hanno ancora vinto una gara. Sono l’Inter a la Roma. I giallorossi di Zeman infatti sprecano una ghiottissima chance per rompere questa maledizione pareggiando in casa per 1-1 contro la Sampdoria dopo aver giocato un tempo intero in superiorità numerica. Non basta infatti il gol numero 216 in Serie A per Totti, che raggiunge così Altafini e Meazza in questa speciale graduatoria. E sì perché nella ripresa Stekelenburg combina la frittatona permettendo ai liguri di pareggiare con Munari.

    E per poco la formazione ospite non trova il colpaccio con Icardi. Nonostante lo stop di un turno dovuto ai noti fatti di Cagliari dunque la squadra giallorossa non sfrutta la freschezza rispetto all’avversario. Gli undici iniziali che presentano grosse defezioni in attacco: Osvaldo da una parte e Maxi Lopez dall’altra. Nella Roma fuori inizialmente anche De Rossi. Al suo posto Tachtsidis. Il primo tempo è un monologo capitolino. La formazione di Zeman si schiera stabilmente nella metà campo avversaria cercando in ogni modo di aggirare la difesa doriana. E anche quando ci riesce trova un super Romero che prima blocca due volte Destro, in uscita bassa e su tiro da distanza ravvicinata, e poi si ripete con Lamela.

    Poco dopo la mezz’ora però la Roma passa con un gol fortunoso nato a seguito di una mischia in area: doppia conclusione di Destro e subito dopo tiro sbagliato di Florenzi che si trasforma in assist per Totti il quale deposita in rete senza problemi. La Sampdoria è tutta in qualche contropiede di Eder e le cose per Ferrara si complicano quando perde anche l’infortunato Pozzi. Al suo posto Krsticic. Ad inizio ripresa la Sampdoria non ha nemmeno il tempo di riassettarsi che resta in dieci uomini: Maresca si becca il secondo giallo per un fallo su Lamela e obbliga i suoi, già sotto di un gol, a giocare la ripresa in dieci. Tutto facile sulla Roma. Ma solo sulla carta.

    L’esultanza della Sampdoria © GABRIEL BOUYS/Getty Images

    Poiché la Sampdoria anziché accusare il colpo va alla ricerca del pari. Che trova al 17’ quando su un tiro cross senza pretese Stekelenburg si fa sfuggire la palla dalle mani e per Munari è un gioco da ragazzi insaccare. E per poco non arriva la beffa per la formazione di Zeman quando Icardi si invola verso la porta avversaria ma Castan lo ferma poco prima della conclusione a rete. E’ di Lamela l’ultimo tentativo ma il risultato non cambia. Per la Sampdoria continua l’imbattibilità in questo campionato.

    LE PAGELLE DI ROMA-SAMPDORIA:
    Stekelenburg 4,5: Il suo errore è pesantissimo. Si perché permette alla Sampdoria di pareggiare, e per poco di vincere, sia perché fa crollare il morale della squadra.
    Castan 6,5: Non avesse fermato Icardi staremmo a parlare di disfatta giallorossa. Provvidenziale in quell’episodio.
    Totti 7 : Raggiunge lo storico traguardo di 216 reti anche se lui sperava di festeggiarlo con un successo. Un vero peccato.
    Romero 7: Provvidenziale in più circostanze dimostra di avere tutte le carte in regola per giocare in Serie A.
    Maresca 4,5: La sua ingenuità lascia la Samp in dieci. Che sia un bene o un male però, visto il risultato finale, non si sa.
    Eder 7: Con la sua rapidità la Sampdoria riesce ad allungarsi e rifiatare. Quando si tratta di partire in contropiede lui è lì, sempre pronto.

    IL TABELLINO DI ROMA-SAMPDORIA:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 4,5; Taddei 6, Burdisso 6, Castan 6,5, Balzaretti 6; Marquinho 5, Tachtsidis 5,5 (18′ st De Rossi 5,5), Florenzi 6,5; Lamela 6, Destro 5, Totti 7. In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Marquinhos, Romagnoli, Piris, Perrotta, Lopez, Tallo. Allenatore: Zeman 5
    SAMPDORIA (4-3-3): Romero 7; Berardi 6, Gastaldello 6, Rossini 6, Costa 5,5; Munari 6,5, Maresca 4,5, Obiang 6; Estigarribia 6 (5′ st Icardi 6), Pozzi sv (32′ Krsticic 5) , Eder 7 (34′ st Soriano sv). In panchina: Berni, Castellini, De Silvestri, Poulsen, Mustafi, Renan. Allenatore: Ferrara 7

    Il video di Roma-Sampdoria:
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  • Roma-Sampdoria, le formazioni. Zeman recupera De Rossi e Totti

    Roma-Sampdoria, le formazioni. Zeman recupera De Rossi e Totti

    Si torna in campo. Tre giorni dopo la sfida con il Torino per la Sampdoria, dieci giorni dopo il ko interno contro il Bologna per la Roma che domenica ha ottenuto la vittoria a tavolino causa i noti fatti dell’Is Arenas. Giallorossi che se fuori casa, Cagliari a parte, hanno fatto bene espugnando anche San Siro, tra le mura amiche ancora non hanno brillato. Appena un punto conquistato in due gare. E cosi i tifosi non aspettano altro che la prima vittoria all’Olimpico per la truppa di Zeman che però davanti si troverà un osso molto duro.

    Parliamo della Sampdoria di Ciro Ferrara, squadra che insieme a Juventus e Napoli in questo momento è tra quelle imbattute. Zeman recupera perdine importanti come De Rossi, Totti e Bradley ma non Osvaldo che dovrebbe tornare disponibile sabato sera contro la Juventus. Fuori per infortunio anche Dodò e il solito Lobont. Non mancano i dubbi da sciogliere presumibilmente all’ultimo momento: in difesa infatti Piris e Taddei si giocano una maglia sul lato destro ma il secondo sembra avvantaggiato. Per il resto confermato in mezzo al campo Florenzi che ha battuto la concorrenza di Tachtsidis.

    Daniele De Rossi © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nel 4-3-3 dell’allenatore boemo davanti a Stekelenburg retroguardia formata da Burdisso e Castan centrali con Taddei e Balzaretti laterali. In mezzo al campo Florenzi, De Rossi e Pjanic con Lamela, Destro e Totti che formeranno il tridente offensivo. Dall’altro lato Ferrara deve fare i conti con un’assenza veramente molto pesante: è quella di Maxi Lopez, uno dei migliori giocatori di questo brillante inizio di stagione dei blucerchiati, squalificato per due turni dal giudice sportivo. Con lui fuori anche Juan Antonio, Poli, Tissone e Da Costa.

    I dubbi non mancano nemmeno all’allenatore doriano in particolare in mezzo al campo dove Munari e Soriano si giocano una maglia da titolare. Il primo sembra però essere in vantaggio. Nel 4-3-3 davanti al portiere Soriano troveranno spazio Gastaldello e Rossini come centrali mentre Berardi e Costa agiranno sugli esterni. Munari, Maresca e Obiang formeranno il trio di centrocampo mentre in avanti Estigarribia ed Eder assisteranno Pozzi.

    Le probabili formazioni di Roma-Sampdoria:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Taddei, Burdisso, Castan, Balzaretti; Florenzi, De Rossi, Pjanic; Lamela,Destro, Totti. In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Romagnoli, Bradley, Piris, Tachtsidis, Marquinhos, Perrotta, Marquinho, Tallo, Lopez. Allenatore: Zeman
    SAMPDORIA (4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Maresca, Obiang; Estigarribia,Pozzi, Eder. In panchina: Berni, De Silvestri, Castellini, Soriano, Mustafi, Renan, Icardi, Poulsen, Krsticic. Allenatore: Ferrara