Autore: francescof

  • Serie B, programma nona giornata. Sassuolo-Varese è il match clou

    Serie B, programma nona giornata. Sassuolo-Varese è il match clou

    Causa la sosta per gli impegni delle nazionali, la Serie B in questo week end si snocciolerà in maniera abbastanza similare al campionato di Serie A. Due anticipi del sabato, uno alle 18 e l’altro alle 20:45 il resto delle gare domenica pomeriggio con Reggina-Livorno che si giocherà in posticipo alle 20:45. Due le gare che si disputeranno oggi dunque. Alle 18 sfida tutta meridionale tra una Juve Stabia in netta ripresa e il Bari, formazione quest’ultima che senza penalizzazione sarebbe al secondo posto in classifica. Un match duro per le Vespe che tuttavia hanno il morale a mille.

    Alle 20:45 invece il Novara, reduce dal ko di Reggio Calabria e in una situazione di classifica piuttosto difficile riceverà un Brescia che al contrario si è insidiato alle soglie della zona play off e che vuole continuare a salire. Domani tutto il resto dei match. Occhi puntati, ovviamente, sulla capolista Sassuolo, già in fuga dopo l’ultimo week end da incorniciare e che proverà un ulteriore allungo. I neroverdi infatti riceveranno il Varese, formazione che nelle prime quattro gare aveva tenuto testa agli emiliani ma che nelle ultime settimane è letteralmente crollata.

    Certo, per i biancorossi riprendersi proprio in quest’incontro non sarà semplice, ma un risultato positivo potrebbe dare grossa autostima. Giocherà in casa anche il Verona, che punta ad agganciare il secondo posto in classifica ma per provare a farlo dovrà prima di tutto battere il Grosseto. I toscani sono ultimi in classifica, anche se senza penalizzazione sarebbe un’altra storia. Certo, la differenza di organico tra le due formazioni c’è, ma gli scaligeri devono provare a ogni costo ad invertire un trend casalingo non sempre eccezionale. Grande attesa invece a La Spezia per la sfida tra i liguri, lanciatissimi dopo i cinque gol rifilati fuori casa al Livorno e la Ternana.

    Troianiello e Boakye
    Troianiello e Boakye © Gabriele Maltinti/Getty Images

    La formazione di Toscano dopo un pessimo avvio arriva da cinque gare consecutive eccellenti con un rendimento pari a quello del Sassuolo. Ma se gli umbri erano partiti per salvarsi, e con questa media lo faranno certamente, i liguri puntano a riprendersi quanto smarrito dopo le primissime giornate. Un successo contro la Ternana potrebbe anche voler dire, in caso di stop di chi sta davanti, secondo posto. Cittadella-Modena metterà di fronte due squadre sin qui piuttosto discontinue: sia i veneti che gli emiliani hanno fatto intravedere buone cose, salvo poi crollare in altri frangenti.

    Un successo di una delle due potrebbe dare una bella spinta in classifica. Grande attesa sempre in Veneto per un’altra sfida: parliamo del derby tra Vicenza e Padova. I padroni di casa sinora sono andati a fase alterne mentre i biancoscudati sembrano essersi risollevati dopo il pessimo avvio e sognano il colpaccio. Di scena ad Empoli invece l’Ascoli. Marchigiani a caccia di punti per tenere a debita distanza la zona retrocessione mentre i toscani non possono permettersi ulteriori passi falsi per non ritrovarsi impelagati in situazioni di classifica delicate. Proverà a far rispettare il fattore campo il Lanciano che riceverà una Pro Vercelli ancora stordita dal pesante ko di sabato scorso contro la Juve Stabia.

    I toscani fuori casa sinora sono andati veramente male, ed è per questo che il Lanciano punta ad accaparrarsi l’intera posta in palio. Il Cesena di Bisoli dal canto suo riceve un Crotone in crisi nera dopo un inizio di stagione esaltante. I romagnoli sanno di non poter sbagliare mentre i calabresi non hanno alternative. Domenica il posticipo che chiude la giornata. Al Granillo una Reggina rinfrancata dal successo sul Novara riceve il Livorno. Da capire come la squadra di Nicola reagirà dopo le cinque sberle subite dallo Spezia.

  • Golden Boy: Rodrigo Ely miglior giovane ottava giornata

    Golden Boy: Rodrigo Ely miglior giovane ottava giornata

    E’ Rodrigo Ely il Golden Boy della settima giornata di Serie B. Diciannove anni da compiere il mese prossimo, il difensore di origini brasiliane ma con passaporto italiano della Reggina si è messo un mostra non solo per una prova difensiva di spessore ma anche per un gol che è stato decisivo nel permettere alla sua squadra di tornare a vincere dopo una lunga serie negativa. Contro il Novara dopo un primo tempo senza grossi sussulti la squadra calabrese conquista un calcio di punizione dal limite dell’area. Se ne incarica, con grande personalità vista la giovane età, Ely, il quale con un bel tiro insacca alle spalle del portiere avversario Bardi.

    E’ quello il gol decisivo visto che gli assalti dei piemontesi sono fermati dalla difesa reggina di cui Ely è ormai diventato punto fisso avendo convinto con le sue prestazioni l’allenatore Davide Dionigi. Alto 1 metro e 88 ha una grande agilità ma anche qualità tecniche piuttosto importanti per l’età che gli permettono di poter far ripartire le azioni direttamente dai suoi piedi. Anche dal punto di vista caratteriale è dotato di grande personalità tanto che riesce a comandare la difesa senza problemi.

    Nato in Brasile nel 1993, Ely cresce nelle giovanili del Gremio dove rimane sino al marzo 2009, allorquando il Milan prova a portarlo in Italia nonostante il parere contrario della società di Porto Alegre che instaura un bracco di ferro con i rossoneri. A quel punto la società milanese lo lascia in una sua scuola calcio brasiliana in attesa che il ragazzo, di origini italiane, ottenga il passaporto, tesserandolo cosi come comunitario ben prima della maggiore età. Ad inizio 2010 Ely sbarca in Italia e gioca nella Primavera del Milan allenata da Giovanni Stroppa dove colleziona 5 presenze condite da un gol, impressionando tutti per le sue doti.

    Rodrigo Ely
    Rodrigo Ely © Maurizio Lagana/Getty Images

    La stagione dopo comincia la preparazione con la prima squadra ma inizia soprattutto a giocare con continuità nella Primavera rossonera disputando ben 23 gare con 2 reti all’attivo. Tutto ciò gli vale la convocazione nella Nazionale Under 19 allenata da Alberigo Evani. In estate il Milan decide di cederlo in prestito per permettergli di farsi le ossa in un campionato importante come la Serie B e approda cosi alla Reggina dove si mette in mostra tanto che proprio domenica Luigi Di Biagio ha deciso di convocarlo nella Nazionale Under 20. Un ulteriore passo in avanti per una delle più importanti promesse del calcio italiano attualmente nella cadetteria.

    Le immagini del gol di Rodrigo Ely in Reggina-Novara:

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  • Spezia, cinque sberle al Livorno per tornare a sognare

    Spezia, cinque sberle al Livorno per tornare a sognare

    Che scoppola! Uno Spezia stratosferico rifila una sberla a mano piena al Livorno lasciandogli ben impresse tutte e cinque le dita. Sì, proprio cinque, come i gol che i liguri hanno messo a segno contro la squadra di Nicola in una partita da sempre molto sentita dalle opposte tifoserie. Livorno che dunque non riesce a rimanere in scia del Sassuolo e che a conti fatti perde persino un punto dal Varese. Spezia che invece agguantano il quarto posto in compagnia proprio dei biancorossi lombardi e di un’altra matricola terribile, la Ternana di Mimmo Toscano.

    I bianconeri di Serena dal canto loro sembrano essere tornati sugli standard di rendimento delle primissime giornate e con l’organico di cui dispongono hanno tutte le carte in regola per puntare in alto. Di certo c’è che a facilitare il compito degli ospiti è stato il cartellino rosso sventolato al portiere di casa Mazzoni dopo 10’. Una superiorità numerica durata poco più di un tempo visto che al 18’ della ripresa è toccata a Porcari la stessa sorte. Tanto però è bastato ai liguri per rendere ampio il divario e incassare l’intera posta in palio. Nessuna sorpresa negli undici iniziale eccezion fatta nello Spezia dove Schiavi, non al top, viene lasciato in panchina. Al suo posto c’è Pasino.

    Non passano nemmeno 10’ che il match cambia completamente volto: Lambrughi si addormenta permettendo cosi ad Okaka, servito da Di Gennaro, di entrare in area di rigore dove Mazzoni lo stende. Calcio di rigore ed espulsione del portiere che purtroppo perde per qualche istante conoscenza, salvo riprendersi poco dopo. Per lui tre costole rotte. Al suo posto va Fiorillo che subentra a Gentsoglou ma dagli undici metri l’ex Di Gennaro non sbaglia.

    Esultanza Spezia
    Esultanza Spezia © Marco Luzzani/Getty Images

    La reazione dei padroni di casa c’è ma lo Spezia, che intanto sostituisce l’infortunato Okaka con Antenucci, non si fa mai sorprendere e in chiusura di primo tempo raddoppia: Di Gennaro innesca Bovo che facilmente insacca. Ad inizio ripresa la rete che chiude il match: sul calcio d’inizio battuto dal Livorno i difensori di casa servono involontariamente Di Gennaro il quale appoggia per Sansovini che insacca. Una mazzata per i toscani che vedono calarsi il poker da Antenucci in contropiede.

    L’espulsione di Porcari per doppia ammonizione rimette in parità la situazione numerica al 18’ ma ormai è troppo tardi e dopo che Belingheri incoccia in pieno la traversa è Antenucci da dentro l’area di rigore a firmare il gol del momentaneo 5-0. Proprio sul finire di gara arriva il gol della bandiera per la vicecapolista con Paulinho che concretizza un calcio di rigore a seguito di un fallo di Piccini.
    Festa solo per i bianconeri che tornano cosi a sognare in grande e che anche dal punto di vista del morale acquisiscono tantissima fiducia. Deluso, soprattutto per la grandezza dello scarto tra le due squadre Nicola, il quale dovrà lavorare molto sotto l’aspetto psicologico per recuperare i suoi in vista del difficile posticipo di lunedì prossimo sul campo della Reggina dove tra l’altro non ci sarà Mazzoni, squalificato ed infortunato.

    Le immagini di Livorno-Spezia:
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  • Serie B, Livorno con lo Spezia per rimanere in scia al Sassuolo

    Serie B, Livorno con lo Spezia per rimanere in scia al Sassuolo

    Non si affrontano da tanto tempo ma c’è grande rivalità tra le due squadre che scenderanno in campo stasera per il posticipo dell’ottavo turno di Serie B. LivornoSpezia ha tutte le peculiarità per essere un grande match, considerando anche che le due compagini sono dotate di un ottimo organico e che stazionano nei quartieri alti della graduatoria. La squadra toscana in particolar modo non vuole perdere ulteriore terreno dal Sassuolo capolista e ne vuole guadagnare su Verona e Varese mentre lo Spezia, dopo aver vinto con la Reggina e spezzato l’incantesimo che gli aveva fatto perdere quota in graduatoria, vuole riprendersi un posto tre le prime per rimanere attaccata al treno play off.

    L’allenatore di casa Nicola deve rinunciare solamente a Schiattarella mentre in difesa recupera il brasiliano Emerson. Ballottaggio in mezzo al campo tra Gentsoglou e Prutsch con il primo che tuttavia appare favorito sul secondo mentre in avanti si punta tutto su Siligardi, capocannoniere del campionato e trascinatore della squadra sinora. Nel 4-3-3 di Nicola, davanti a Mazzoni, spazio ad una retroguardia composta da Bernardini ed Emerson centrali con Salviati e Lambrughi esterni. In mezzo al campo Luci, Gentsoglou e Belingheri con Siligardi, Paulinho e Dionisi a formare il reparto offensivo.

    Luca Siligardi
    Luca Siligardi © Maurizio Lagana/Getty Images

    Qualche problema in più invece sembra avercelo Serena che deve fare a meno di Madonna, Goian e Sammarco, ma potrebbe recuperare all’ultimo Schiavi. In mezzo al campo ballottaggio tra Porcari e Mandorlini ma dovrebbe spuntarla il primo mentre in avanti Okaka e Antenucci si giocano il ruolo di partner di Sansovini. Nel 4-3-1-2 di Serena davanti al portiere Iacobucci agiranno Benedetti e Schiavi centrali con Piccini e Garofalo laterali. In mezzo al campo Bovo, Porcari e Lollo mentre Di Gennaro giostrerà dietro le due punte Sansovini e Okaka.

    Le probabili formazioni di Livorno-Spezia:
    LIVORNO (4-3-3): Mazzoni; Salviati, Bernardini, Emerson, Lambrughi; Luci, Gentsoglou, Belingheri; Siligardi, Paulinho, Dionisi. Allenatore: Nicola
    SPEZIA (4-3-1-2): Iacobucci; Piccini, Benedetti, Schiavi, Garofalo; Bovo, Porcari, Lollo; Di Gennaro; Sansovini, Okaka. Allenatore: Serena

  • Juve, pronto rinnovo e ruolo da manager per Antonio Conte

    Juve, pronto rinnovo e ruolo da manager per Antonio Conte

    Un Antonio Conte alla Alex Ferguson. E’ a questo che sta pensando la Juventus per il suo allenatore, reduce dalla riduzione della squalifica da 10 a 4 mesi da parte del Tnas. Un legame più forte e duraturo quello che i bianconeri vogliono instaurare con il tecnico che li ha riportati allo scudetto. Attualmente il contratto di Conte scade nel 2015 ma l’obiettivo di Andrea Agnelli è quello di prolungarlo di ulteriori tre anni, come riportato stamani dalla Gazzetta dello Sport. Ma questo prolungamento porterebbe con sé ulteriori compiti da svolgere per l’allenatore pugliese che andrebbe cosi ad occuparsi, unitamente al resto dello staff dirigenziale, Marotta su tutti, anche degli aspetti che concernono il mercato, dando cosi indicazioni concrete in base a quelle che sono le esigenze che ha.

    In tal modo la Juventus dopo essere stata la prima squadra in Italia a costruire uno stadio di proprietà sul modello inglese potrebbe adottare anche la figura dell’allenatore manager, come accade spesso oltre Manica e il cui esempio più lampante è quello relativo ad Alex Ferguson nel Manchester United. In ogni caso il rinnovo non arriverà comunque prima di gennaio 2013, ma la volontà di ambedue le parti è quella di continuare quanto più possibile questo matrimonio.

    Andrea Agnelli, Antonio Conte e John Elkann
    Andrea Agnelli, Antonio Conte e John Elkann © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nell’ipotesi in cui ciò avvenisse e senza intoppi, Conte raggiungerebbe quota sette stagioni di fila come allenatore dei bianconeri, sfiorando cosi quanto fatto da Marcello Lippi che ha guidato i piemontesi per otto stagioni anche se a più riprese, mentre sembra essere lontano il primato di Giovanni Trapattoni, il quale per ben dieci annate consecutive è stato alla guida della squadra torinese. Ma in quest’ultimo caso si parla di altri tempi, periodi in cui il verbo esonerare era ben lontano dalla mente dei presidenti. Intanto però si attende l’inizio del nuovo anno che potrebbe portare all’atteso rinnovo contrattuale.

  • Lega Pro, rallenta il Lecce. La Salernitana passa a Lamezia

    Lega Pro, rallenta il Lecce. La Salernitana passa a Lamezia

    Il weekend di Lega Pro appena passato segna il primo stop del Lecce cha viene fermato sul campo del Como per 2-2. Ma la vetta del girone A è ben salda con la Virtus Entella a distanza di sicurezza. Nel girone B invece è bagarre con Latina e Frosinone che guardano tutti dall’alto ma ci sono tante squadre in pochi punti. Nella Seconda Divisione invece tre capoliste nel raggruppamento A: Savona, Forli e Pro Patria sono in vetta mentre il Milazzo, sempre più in crisi, ne incassa sei. Nel girone B invece Aprilia sempre davanti a tutti ma occhio alla poderosa risalita della Salernitana.

    PRIMA DIVISIONE A
    Primo pareggio della stagione per la capolista Lecce che non riesce ad approfittare del doppio vantaggio sul campo del Como. I gol di Foti e De Rose portano avanti pugliesi che però vedono cadere la loro invincibilità quando Esposito si fa espellere e Tremolada su rigore riapre i giochi. Tocca a Cia nei minuti finali fare il 2-2. Ne approfitta la Virtus Entella che trascinata dal solito Guerra asfalta la Reggiana. Risale anche il Carpi che vince 2-1 contro il fanalino di coda Albinoleffe. Bene anche il Lumezzane che ha la meglio per 2-0 sulla FeralpiSalò mentre il Portogruaro viene bloccato sul nulla di fatto a Treviso. Esordio positivo per Acori sulla panchina del San Marino visto che i suoi piegano le resistenze del Sud Tirol per 2-1. Finisce 1-1 Cuneo-Cremonese mentre regna il nervosismo in Tritium-Pavia, conclusasi sullo 0-0 ma con ben tre espulsioni comminate dall’arbitro e con i locali che hanno fallito anche un penalty. Ha riposato il Trapani.

    PRIMA DIVISIONE B
    Vanno a braccetto Latina e Frosinone che guidano il girone B di Prima Divisione. I ciociari fermano la capolista Avellino per 2-1 grazie ai gol di Gucher e Bottone scavalcandola e permettendo cosi di agguantare la vetta anche al Latina che con Agodirin, Tortolano e Cottafava sbanca il terreno per 3-1 Barletta. Risalgono portandosi ad un solo punto dalla vetta il Pisa, che ha vita facile nel 3-1 contro il fanalino di coda Carrarese e il Viareggio, che con il medesimo risultato ferma un Catanzaro sempre più in crisi. Continua il momentaccio del Perugia che stavolta cade a Nocera sotto i colpi di Evacuo e Mazzeo. Bene anche il Prato che vince 2-1 contro la Paganese. In extremis, con un gol di Innocenti, l’Andria Bat spegne gli ardori del Sorrento. Stasera il posticipo Gubbio-Benevento, con gli Stregoni che in caso di vittoria aggancerebbero il primo posto in classifica.

    SECONDA DIVISIONE A
    Sono in tre a guardare tutti dall’altro nel girone A di Seconda Divisione. Al Savona infatti si sono affiancate Forlì e Pro Patria. I liguri sono stati bloccati in casa dal Mantova sul 2-2. Decisive le doppiette di Virdis e Del Sante. Ne approfittano cosi i romagnoli che hanno la meglio in casa per 2-1 sul Fano e i lombardi che espugnano il terreno della Giacomense sempre per 2-1 grazie a Nossa e Giannone. Si ferma invece l’Alessandria che cade negli ultimi 20’ a Bassano a causa della rete di Conti cosi come il Renate, battuto di misura da una Valle d’Aosta che centra cosi la prima vittoria della stagione. A mettere il sigillo sul 3-2 finale è Emiliano. Il Castiglione approfitta della drammatica situazione del Milazzo facendone sei mentre terminano in parità le altre gare. Sul nulla di fatto il derby romagnolo tra Bellaria Igea Marina e Rimini, sull’1-1 Casale-Santarcangelo e sul 2-2 Venezia-Monza, con i padroni di casa che riequilibrano il match nell’ultima mezz’ora.

    SECONDA DIVISIONE B
    Vince ancora l’Aprilia che però deve faticare per imporsi sul Campobasso. Decide un calcio di rigore messo a segno da Ferrari. Dietro non molla il Pontedera che di misura ha la meglio sul Fondi. Gol e spettacolo a Chieti dove i padroni di casa battono per 4-2 il Marina Franca mentre il Teramo di rimonta si impone sul Poggibonsi per 2-1 con Iazzetta e Patierno. Risale la Salernitana che vince la seconda gara del proprio campionato imponendosi a Lamezia Terme con una rete di Gustavo. Termino 1-1 le sfide Aversa Normanna-Arzanese, Foligno-Borgo a Buggiano e Melfi-Gavorrano. Si gioca alle 15 di oggi invece il posticipo Hinterreggio-L’Aquila.

  • Il Napoli torna a brillare con l’Udinese e si riprende la vetta

    Il Napoli torna a brillare con l’Udinese e si riprende la vetta

    Il Napoli versione campionato è tutta un’altra cosa. La formazione di Mazzarri supera di misura l’Udinese e si riporta in vetta alla classifica accanto alla Juventus. E dopo la sosta per le nazionali, ci sarà proprio il big match che metterà di fronte le due capoliste. Ma intanto un successo contro una squadra bianconera è arrivato. Un successo firmato dai tre tenori: Hamsik, Pandev e Cavani. I primi due in gol, il terzo non segna ma è comunque decisivo mettendoci lo zampino in tutti e due i momenti decisivi. L’Udinese dal canto suo ha fatto il possibile ma non è riuscita a ripetere al San Paolo l’impresa di Anfield Road. Di certo in avanti si poteva fare qualcosina in più, ed invece il reparto offensivo dei friulani è apparso piuttosto sterile.

    Non ci sono sorprese nell’undici del Napoli: Mazzarri cambia quasi tutto rispetto ad Eindhoven confermando in difesa Fernandez al posto di Aronica mentre lo squalificato Cannavaro è sostituito da Gamberini. Dall’altra parte a sorpresa c’è Maicosuel al posto di Fabbrini spedito in panchina. In avvio i friulani sembrano continuare sull’onda lunga della vittoria con il Liverpool ma ben presto i partenopei passano al contrattacco. E alla mezz’ora Cavani lancia Maggio il quale con il contagiri indirizza la palla ad Hamsik per il vantaggio. L’Udinese però è vivace in mezzo al campo grazie a Lazzari e Pinzi ed è quest’ultimo che quando il primo tempo sembra concludersi trova il pareggio sfruttando un assist del ritrovato Maicosuel.

    Ma non c’è nemmeno il tempo per gioire visto che Pandev si gira su se stesso e riporta i partenopei avanti, gelando l’Udinese che pregustava di andare negli spogliatoi con il pari in tasca. Nella ripresa l’allenatore dei campani si gioca subito la carta Insigne mentre Guidolin prova a dare maggiore peso all’attacco con Ranegie. L’Udinese a questo punto prova ad alzare il baricentro ma il Napoli non rischia nulla. E cosi per i partenopei c’è l’ennesima vittoria casalinga stagionale.

    Marek Hamsik
    Marek Hamsik © ROBERTO SALOMONE/AFP/GettyImages

    La pagelle di Napoli-Udinese:
    Hamsik 7,5: Prova superba la sua. Non solo per il gol ma per l’apprensione costante in cui tiene la difesa avversaria.
    Pandev 7,5: Gol eccezionale il suo in un fazzoletto di terreno. Sullo stretto è letale per i difensori friulani.
    Cavani 6,5: Ci mette lo zampino in ambedue i gol dimostrandosi importante anche quando non segna.
    Pinzi 7: Realizza il gol del momentaneo pari ma sulla fascia diventa una spina del fianco, specie in alcuni frangenti del match.
    Maicosuel 6,5: Sembra aver smaltito le scorie del famoso cucchiaio contro il Braga. Ripescato da Guidolin realizza l’assist per la rete di Pinzi.
    Di Natale 5: Sarà l’emozione di giocare nella sua Napoli e davanti alla sua famiglia, sarà che non riesce a disputare due partite in quattro giorni fatto sta che è in ombra.

    Il tabellino di Napoli-Udinese
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Gamberini 6, Fernandez 6,5; Maggio 6,5, Behrami 6,5, Inler 7, Zuniga 6; Hamsik 7,5 (41′ st Dzemaili sv); Pandev 7,5 (10′ st Insigne 6), Cavani 6,5. In panchina: Rosati, Grava, Colombo, Uvini, Aronica, Donadel, Dossena, Mesto, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri 6,5
    UDINESE (3-5-1-1): Brkic 6; Benatia 5,5, Danilo 5,5, Domizzi 5,5; Pereyra 5 (40′ st Faraoni sv), Allan 6, Pinzi 7 (20′ st Ranegie 5,5), Lazzari 6, Pasquale 6; Maicosuel 6,5, Di Natale 5 (33′ st Barreto sv). In panchina: Padelli, Pawlowski Coda, Angella, Willians, Heurteaux, Armero, Fabbrini. Allenatore: Guidolin 5,5

    Il video di Napoli-Udinese
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  • Napoli-Udinese, azzurri in cerca di riscatto dopo la batosta in Coppa

    Napoli-Udinese, azzurri in cerca di riscatto dopo la batosta in Coppa

    Dopo la sonora sconfitta patita in Europa League ad Eindhoven, il Napoli si rituffa nel campionato affrontando una squadra che appare rinfrancata proprio dopo un match continentale. E’ l’Udinese di Guidolin che arriva dal successo ottenuto a casa del Liverpool. Stati d’animo decisamente contrapposti dunque, anche se i partenopei sono in testa al campionato e vogliono continuare a volare e a far sognare i propri tifosi. Dal canto suo i bianconeri si stanno risollevando dopo un avvio titubante e l’ambiente sembra essersi ricompattato a seguito della lite tra Guidolin e Di Natale che aveva costretto il primo a mandare in tribuna il secondo nel corso della scorsa giornata. Mazzarri ha qualche problema in difesa dove dovrà rinunciare a Cannavaro squalificato e Britos infortunato.

    Per il resto tutti a disposizione e squadra che sarà letteralmente stravolta rispetto a quella scesa in campo in Olanda con il solo Fernandez confermato al posto di Aronica. Nel 3-4-1-2 del tecnico partenopeo davanti a De Sanctis, ex di turno, agiranno Campagnaro, Gamberini e Fernandez. In mezzo al campo Behrami e Inler con Maggio e Zuniga ai lati. Hamsik invece giostrerà dietro le due punte Pandev e Cavani.

    Pandev e Hamsik
    Pandev e Hamsik © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

    Qualche problema anche per Guidolin che oltre a Muriel e Mazzarani dovrà fare a meno, con ogni probabilità, di Basta e Badu. Poi ci sono un paio di nodi da sciogliere: in mezzo al campo Allan sembra favorito su Pereyra così come in avanti Di Natale su Ranegie mentre è più serrata la lotta tra Fabbrini e Barreto con il primo avvantaggiato. Nel 3-5-1-1 predisposto da Guidolin davanti a Brkic difesa formata da Domizzi, Benatia e Danilo. A centrocampo Allan, Pinzi e Lazzari con Faraioni e Pasquale esterni. In attacco Fabbrini e Di Natale.

    Le probabili formazioni di Napoli-Udinese:
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Gamberini, Fernandez; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. In panchina: Rosati, Grava, Colombo, Uvini, Aronica, Donadel, Dossena, Mesto, Dzemaili, El Kaddouri, Insigne, Vargas. Allenatore: Mazzarri
    UDINESE (3-5-1-1): Brkic; Domizzi, Benatia, Danilo; Faraoni, Allan, Pinzi, Lazzari, Pasquale; Fabbrini; Di Natale. In panchina: Padelli, Pawlowski, Coda, Heurtaux, Angella, Gabriel Silva, Willians, Pereyra, Armero, Ranegie, Maicosuel, Barreto. Allenatore: Guidolin

  • Serie B, il Sassuolo fa il vuoto. Modena e Juve Stabia calano il poker

    Serie B, il Sassuolo fa il vuoto. Modena e Juve Stabia calano il poker

    Ottava giornata di Serie B nel segno del Sassuolo che batte in trasferta 2-1 il Grosseto e allunga in testa alla classifica, approfittando anche del pareggio casalingo per 2-2 del Varese con l’Empoli. Si insidia prepotentemente al quarto posto la Ternana che straccia il Cittadella e mantiene cosi dietro il Brescia. Le Rondinelle, in crescita costante, superano 2-0 in casa il Lanciano. Riprende la propria corsa il Bari che batte di misura il Vicenza mentre è travolgente il Modena che rifila quattro gol al Cesena. A valanga la Juve Stabia che ne fa quattro in campo avverso alla Pro Vercelli mentre l’Ascoli mette sempre più in crisi il Crotone superandolo per 2-0. Ritorno al successo infine per la Reggina che ha la meglio di misura sul Novara.

    GROSSETO-SASSUOLO 1-2
    Settima vittoria su otto incontri. Non conosce ostacoli la marcia del Sassuolo che fa suo il testa-coda di Grosseto rendendo piuttosto amaro l’esordio di Somma sulla panchina della formazione toscana. Un successo che permette al team neroverde di allungare si Verona e Varese, in attesa del posticipo di lunedì del Livorno. Non è stato facile però considerando che i biancorossi hanno messo più volte in difficoltà gli emiliani, i quali dal canto loro hanno subito il primo gol in trasferta della stagione. Sugli scudi ancora una volta Boakye, autore della doppietta decisiva. Meglio i locali in avvio ma è il Sassuolo a sbloccare la gara sul finire della prima frazione.

    Richmond Boakie
    Richmond Boakie © Gabriele Maltinti/Getty Images

    In contropiede Troianiello effettua un traversone per Longhi il quale apparecchia per Boakye che non sbaglia. Ad inizio ripresa ecco il raddoppio sempre ad opera dell’attaccante quest’estate alla Juventus: ancora una volta l’assist è di Longhi. Il Grosseto spreca una clamorosa occasione con Sforzini e poi con Lupoli centra addirittura il palo. Ma al 38’ su cross di Calderoni e sponda di Obodo tocca a Lanzafame in semirovesciata riaprire la gara. Ma la difesa del Sassuolo regge e incassa i tre punti.

    VARESE-EMPOLI 2-2
    Non riesce ad uscire dal proprio momento no il Varese che nel giorno della gara numero 700 in Serie B pareggia 2-2 in casa contro l’Empoli. Un momento di crisi per la formazione lombarda che non vince da quattro gare e che in classifica è stata agganciata dalla Ternana. Un punto d’oro invece per i toscani che nonostante sono penultimi in classifica fanno un piccolo passo in avanti in graduatoria ma soprattutto recuperano morale. Con i due centrali Carrozzieri e Rea squalificati la difesa del Varese dimostra subito tante lacune e già al 12’ subisce gol: su una rimessa laterale battuta dall’Empoli ecco che Valdifiori appoggia a Saponara il quale penetra in area di rigore e senza problemi insacca.

    Ma il Varese ha una reazione immediata tanto da pareggiare subito dopo: Ferreira stende Kone e per l’arbitro è rigore che Ebagua non sbaglia. Nella ripresa ecco il controsorpasso dei padroni di casa grazie ancora una volta ad Ebagua il quale con l’occasione fa pace con i tifosi. Lo stesso attaccante nigeriano poco dopo sfiora il tris così come Kone che incoccia la traversa. In pieno recupero però la beffa targata Saponara che fa 2-2 e frena gli ardori dei lombardi.

    RISULTATI E MARCATORI OTTAVA GIORNATA SERIE B
    Padova – Verona 2-1
    7′ pt Hallfredsson (V); 35′ pt Farias (P); 49′ st Raimondi (P)
    Ascoli – Crotone 2-0
    3′ pt Soncin (A); 28′ st Loviso (A)
    Bari – Vicenza 1-0
    5′ st Bellomo (B)
    Brescia – Lanciano 2-0
    30′ st Budel (B); 45′ st Caracciolo (B)
    Grosseto – Sassuolo 1-2
    38′ pt e 10′ st Boakye (S); 38′ st Lanzafame (G)
    Modena – Cesena 4-0
    23′ pt (rig.), 23′ st e 42′ st Ardemagni (M); 25′ pt Signori (M)
    Pro Vercelli – Juve Stabia 1-4
    14′, 27′ pt e 42′ st Danilevicius (J); 25′ pt (rig.) Erpen (J); 8′ st Fabiano (P)
    Reggina – Novara 1-0
    4′ st Ely (R)
    Ternana – Cittadella 3-1
    12′ pt Nolè (T); 19′ pt e 31′ st Vitale (T); 27′ pt Di Roberto (C)
    Varese – Empoli 2-2
    12′ pt e 46′ st Saponara (E); 14′ pt (rig.) e 3′ st Ebagua (V);
    Livorno – Spezia lunedì ore 20,45

    CLASSIFICA
    Sassuolo 22; Livorno 16; Verona 15; Ternana e Varese 13; Brescia 12; Bari, Modena, Padova, Cittadella e Spezia 10; Vicenza, Juve Stabia e Ascoli 9; Virtus Lanciano e Cesena 7; Novara e Pro Vercelli 6; Reggina e Crotone 5; Empoli 3; Grosseto 1

  • Serie B, Raimondi al 94′ stende il Verona

    Serie B, Raimondi al 94′ stende il Verona

    Si decide allo scadere il derby Padova-Verona, anticipo dell’ottava giornata di Serie B. A spuntarla sono i padroni di casa che grazie ad un gol del giovane Raimondi riescono a vincere 2 a 1 un confronto ormai destinato al pareggio. E’ questa la prima sconfitta stagionale per gli scaligeri di Mandorlini che rischiano di perdere quota in classifica in caso di successo delle rivali in campo tra oggi e lunedì. Tre punti d’oro per i biancoscudati di Pea che continuano a risalire in classifica e che potrebbero trarre grosso giovamento in termini psicologici da questo successo.

    D’altronde alla vigilia del campionato era stata allestita una squadra per puntare almeno ai play off e nonostante l’avvio stentato adesso l’obiettivo sembra essere raggiungibile. Tornando alla partita non ci sono grosse sorprese nei due schieramenti iniziali con Pea che getta nella mischia Farias dietro le due punte al posto di Zè Eduardo. Dall’altra parte invece Mandorlini esclude Carrozza, dirottato in panchina, inserendo al suo posto Cacia. Ed è proprio quest’ultimo il primo a farsi pericoloso dopo 6’ con un bel colpo di testa sul quale però il giovane Silvestri, schierato al posto dello squalificato Anania, si fa trovare pronto mettendo in calcio d’angolo.

    Diego Farias © Dino Panato/Getty Images

    Ma sugli sviluppi del corner, dopo un tiro di Gomez respinto dalla difesa, ecco che Hallfredsson da due passi non sbaglia per il gol del vantaggio scaligero. Un avvio non certo positivo per il Padova che si riorganizza e al 19’ ci prova con Cutolo ma Rafael è attento e sventa la minaccia. Da questo momento in poi i padovani salgono di tono e poco dopo la mezz’ora centrano il pareggio: incursione di Renzetti sulla corsia laterale e palla bassa al centro per Farias che non ha problemi a superare Rafael. Tutto da rifare per il Verona che prima della fine del tempo ci prova con Maietta, ma gli esiti non sono entusiasmanti.

    Nella ripresa la gara, almeno dal punto di vista dello spettacolo, si infiamma. Meglio il Verona in avvio grazie a Gomez e Hallfredsson ma Silvestri non si fa sorprendere. Risponde Granoche di testa, ma senza fortuna. Solo a questo punto Mandorlini decide che è l’ora di far scendere in campo Carrozza per Rivas ed è proprio il neo entrato a concludere a rete, cosa che di li a qualche minuto farà anche Viviani. Il match è un tourbillon di emozioni e anche i cambi faranno la loro parte.

    Mandorlini punta tutto su Abbate e Bojinov al posto di Hallfredsson e Martinho mentre Pea inserisce Ze Eduardo e l’esordiente Raimondi per Cutolo e Farias. Viviani e Cacia tengono alta la concentrazione con due conclusioni a pochi giri di lancette dalla fine ma la gara sembra avviata verso un pareggio finale. Sembra appunto visto che nel corso del 4’ di recupero Raimondi sfugge via a Moras sulla corsia laterale e dopo essersi accentrato con un bel tiro beffa sul palo opposto Rafael. Una rete che manda in visibilio l’Euganeo ma anche il 22enne Raimondi che ricorderà a lungo questo match.

    Padova-Verona 2-1 video highlights
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