Autore: francescof

  • Serie B, programma undicesima giornata. Turno agevole per il Verona

    Serie B, programma undicesima giornata. Turno agevole per il Verona

    L’undicesima giornata di Serie B sarà caratterizzata da un doppio anticipo. Si comincia alle 19 con una vera e propria supersfida: il Sassuolo, capolista solitario del torneo ma ferito dal primo ko della stagione patito sabato scorso in casa del Cittadella, ospiterà la Juve Stabia, indubbiamente la squadra più in forma del momento considerando la grande scalata in classifica che nel giro di poche settimane l’ha portata dalla zona retrocessione al quinto posto. Un match assolutamente imprevedibile con i neroverdi che mirano a mantenere il vantaggio sulla terza in classifica e le Vespe che invece hanno già nel mirino il quarto posto. Non mancherà nemmeno alle 21 lo spettacolo visto che al Picchi il Livorno, terza forza del campionato, ospita il Cesena.

    I toscani sono alla seconda gara consecutiva interna e vogliono riscattare quella sconfitta contro il Verona che è costata il secondo posto. Il Cesena dal canto suo deve fare punti per allontanarsi dalla zona retrocessione che è veramente molto vicina. Sulla carta toscani favoriti, ma non sono da escludere sorprese. Il resto delle partite si giocherà invece domani pomeriggio. Il Verona ha un compito sulla carta tutt’altro che proibitivo, ospitando un Lanciano che in trasferta sin qui stenta a decollare. Con un Sassuolo chiamato ad un appuntamento impegnativo potrebbe essere una ghiotta chance, per gli scaligeri, di accorciare sul primato. Dietro vuole continuare la propria scalata il Padova di Pea ma non sarà facile visto che in Veneto arriva l’insidioso Bari che naviga a metà tra play off e play out.

    Il Verona esulta
    Il Verona esulta © Dino Panato/Getty Images

    L’altalenante Spezia invece riceverà un Cittadella ringalluzzito dopo il successo maturato contro il Sassuolo ma che in trasferta deve invertire la rotta se vuole vivere una stagione di piena tranquillità. Viaggerà alla volta di Grosseto invece un’altra matricola terribile, la Ternana. Per i rossoverdi un incontro molto insidioso contro la compagine di Somma a caccia di un successo per avvicinarsi a chi la precede in graduatoria. Trasferta difficile per il Varese, in caduta libera da qualche settimana a questa parte e che punta al riscatto in casa di un’altra squadra che è apparsa molto in difficoltà in questo avvio di stagione, ovvero il Novara di Tesser.

    Alla volta di Empoli invece il Modena che troverà una squadra rinvigorita dalla vittoria di Lanciano. Dopo il pareggio di Bari torna in casa il Brescia che sembra avere concrete possibilità di rifarsi sotto in ottica play off. La gara interna contro la Pro Vercelli infatti rappresenta un appuntamento da sfruttare al massimo considerando che i piemontesi in trasferta hanno avuto sin qui un rendimento tutt’altro che lodevole. L’altalenante Ascoli è chiamato invece ad uscire indenne dalla gara di Reggio Calabria contro una squadra, quella di Dionigi, a cui serve come il pane un successo per cominciare a respirare in classifica. Altra sfida salvezza quella del Menti dove il Vicenza riceve un Crotone reduce dalla vittoria sul Novara che è valsa un bel salto in classifica. Non ci saranno invece posticipi in questa undicesima giornata di Serie B.

  • E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    Il pareggio in casa del modesto Nordsjaelland ha fatto tornare alla ribalta i vecchi, e forse pochi in proporzione ad altre squadre, difetti di una Juventus che in campionato va come un treno ma che in Champions stenta, e pure parecchio. Per primeggiare anche in Europa c’è la necessità di qualche aggiustamento nell’organico a disposizione di Antonio Conte. Quello più evidente riguarda l’attacco: anche in Danimarca si è creato tantissimo ma si è concretizzato solo il gol di Vucinic. Quasi trenta tiri verso la porta avversaria ed un solo gol. C’è evidentemente qualcosa che non va.

    E non sono solo le parate di Hansen, ma più in generale la mancanza di freddezza sotto porta. Ieri sera è stato decisivo Vucinic, visibilmente debilitato da uno stato influenzale che dura ormai da diversi giorni ma abile a trasformare in gol l’unico pallone utile che gli sia capitato tra i piedi. C’è da dire però che il montenegrino nelle due precedenti gare europee non aveva brillato. Per il resto la situazioni non è delle migliori. Matri ha ancora una volta dimostrato tutti i propri limiti lontano dall’Italia: qualche colpo di testa su calcio piazzato e nulla più. Sembra aver perso quello smalto e quell’istinto del gol che aveva sino all’inizio della passata stagione. Giovinco, nonostante si dimeni tantissimo su tutto il fronte offensivo, sembra si sia dimenticato come si fa gol: le occasioni lui le ha, ma non riesce mai a concretizzarle, innervosendosi di conseguenza.

    Poi c’è Bendtner, arrivato in assenza del top player ma che di quest’ultimo ha veramente poco. E’ vero, ha giocato poco e forse per i tifosi juventini c’è stato più modo di vederlo con la sua nazionale contro l’Italia che in bianconero, ma per parola di Angelo Alessio ancora deve inserirsi nei meccanismi della squadra. Inoltre ha avuto una ghiotta chance contro il Nordsjaelland con la sua specialità preferita, il colpo di testa. Ma gli esiti sono stati davvero disastrosi. Finiamo poi con Quagliarella: il gol con il Chelsea e la successiva doppietta in campionato lo avevano fatto tornare nel giro dei titolari, ma dopo due gare brillanti è tornato nell’anonimato, anche se ieri sera è finito fuori, presumibilmente, per motivi derivanti da un’intervista.

    Insomma nel reparto offensivo juventino sembra mancare quel centravanti in grado di garantire gol con una certa costanza e sbloccare gare che poi sfociano inesorabilmente in passi falsi come quello di ieri sera. A gennaio in questo senso si dovrà assolutamente intervenire sul mercato, anche se in ottica Champions potrebbe essere molto tardi: il girone eliminatorio infatti terminerà a dicembre. Sino ad allora ci sarà da soffrire per i tifosi della Juventus che potranno sperare sui gol degli altri reparti, come accaduto con Vidal a Londra e Bonucci in casa contro lo Shakhtar. Ma se l’attacco ha le sue responsabilità e la società dovrebbe muoversi in tal senso, per una grande Juve anche in Europa sembrano necessari anche altri correttivi.

    Alessandro Matri
    Alessandro Matri © Jonathan/Getty Images

    A partire dalla difesa: in campionato i bianconeri hanno il miglior reparto arretrato, non avendo subito reti in quattro degli otto incontri sin qui giocati. E vi è da dire che i quattro match in cui Buffon è stato superato (Udinese, Genoa, Roma e Siena) sono stati comunque vinti dai piemontesi, rendendo inutili le reti avversarie. In Europa invece il discorso è diverso: in tre gare la Juventus ha sempre subito reti, quattro per la precisione. Il Nordsjaelland, prima di affrontare la squadra di Conte, non aveva mai fatto gol. Dati che dovrebbero indurre la dirigenza bianconera ad investire qualcosa per rinforzare un reparto che se in Italia sembra non avere eguali, in Europa ancora non sembra essere sufficiente. L’innesto di Lucio infatti non sembra aver dato gli esiti sperati, per questo in futuro bisognerebbe affiancare un difensore di spessore continentale a quelli già presenti.

    Altre lacune arrivano poi dagli esterni. Lichtsteiner è l’unico che ha un rendimento costante. Lo stesso Asamoah, che sta facendo grandi cose in Italia, nei primi due match europei non ha regalato spunti particolari, anche se vi è da dire che quello non è il suo ruolo originario. Entrambi ieri sera erano fuori per infortunio, e la cosa si è notata. Per il resto infatti c’è davvero molto poco. De Ceglie ha fatto intravedere qualcosa di buono ma non sembra in grado di poter fare la differenza o comunque giocare sempre su grandi livelli in Europa. Isla sembra lontano anni luce dallo sgusciante laterale di Udinese mentre la questione riguardante Pepe assume sempre più i connotati di un mistero: infortunato da quest’estate sembra sempre in procinto di rientrare ma non lo fa mai.

    Poteva essere un’arma in più, ma sinora è uno dei grandi misteri di questa Juve. Caceres, che esterno non è, ogni qualvolta viene chiamato in causa fa il suo e forse anche più come visto contro il Napoli. Ieri doveva partire titolare ma misteriosamente gli è stato preferito Isla. A conti fatti servono almeno tre innesti, ma quello riguardante l’attacco sembra essere più urgente: per una grande Juve in Europa servono grandi giocatori a livello continentale.

  • Vucinic salva la Juve in Danimarca. La strada in Champions si fa in salita

    Vucinic salva la Juve in Danimarca. La strada in Champions si fa in salita

    Se in Italia le 47 gare di imbattibilità rappresentano un dato di cui vantarsi, in Europa le nona gara di fila senza sconfitte ha fatto dannare tutti i tifosi della Juventus. E sì perché anche contro il modesto Nordsjaelland è arrivato il nono pareggio di fila, il terzo di questo girone di Champions League che alla vigilia sembrava alla portata dei bianconeri ma che settimana dopo settimana sembra essere sempre più difficile.

    Un pareggio per 1-1 quello di Copenaghen arrivato all’ultimo grazie ad un guizzo di Vucinic in un match probabilmente sottovalutato dalla squadra bianconera chiamata all’impresa nel girone di ritorno. Per avere la certezza del passaggio del turno infatti bisognerà vincere le due gare interne contro Nordsjaelland e Chelsea e pareggiare a Donetsk. Viceversa, molto probabilmente, si rischia di finire, nella migliore delle ipotesi, in Europa League. Un’eventualità che dunque dipende solo dai bianconeri che hanno evidenziato le solite lacune offensive: la mole di gioco creata non viene concretizzata e ciò si ripercuote negativamente su tutto l’impianto di gioco.

    Non ci sono sorprese nei due undici della vigilia, con Alessio che deve fare a meno di Asamoah, Lichtsteiner e Pepe e che lancia Lucio, Isla e De Ceglie titolari. Vucinic parte dalla panchina e lascia spazio a Matri. La Juventus comincia a giochicchiare ma senza provare mai a concludere seriamente a rete. Ci prova Giovinco, lanciato come al solito da Pirlo, a sorprendere il portiere avversario ma prima si fa anticipare da un difensore al momento del tiro e poi conclude ma non centra la porta da posizione defilata. Nel mezzo un dubbio intervento fuori area di Buffon tra braccio e petto. L’arbitro lascia correre.

    Ci prova anche Matri, ma non riesce ad andare a segno. Ed è proprio il centravanti ex Cagliari a creare la prima chance della ripresa con un bel colpo di testa che però trova prontissimo alla risposta Hansen. Al 5’ arriva a sorpresa il vantaggio danese: punizione dal limite che Beckmann insacca alle spalle di Buffon. La Juve a questo punto reagisce con Giovinco che di testa su cross di De Ceglie chiama in causa Hansen. Alessio getta nella mischia Vucinic e Bendtner ma è sempre Hansen a salire in cattedra, stavolta su Vidal. A 9’ dalla fine però su preciso pallone in mezzo di Isla ecco che proprio Vucinic al volo centra il pari. I bianconeri però non riescono a fare molto altro e si accontentano del punticino.

    Mirko Vucinic dopo il gol
    Mirko Vucinic dopo il gol © Jonathan/Getty Images

    Le pagelle di Nordsjaelland-Juventus
    Hansen 7,5: Serata di grazia per il portiere dei danesi che para qualsiasi cosa abbia una forma sferica che capiti dalle sue parti. Una serata che ricorderà a lungo.
    Okore 7: Grande prova in mezzo alla difesa per lui, anche se prima dell’ingresso di Vucinic non è che ci sia tanto da fare.
    Beckmann 7: Disegna una bella parabola e si toglie la soddisfazione di mettere a segno il primo gol in Champions della sua squadra.
    Isla 5,5: Mette in mezzo il pallone del pareggio, è vero, ma sbaglia cross a più non posso. Ok che arriva da un lungo infortunio, ma ancora non ha azzeccato una partita.
    Matri 5: In Europa dimostra ancora di avere grossi limiti. Prova in qualche modo a farsi pericoloso, ma dovrebbe fare molto di più.
    Vucinic 7: Anche a mezzo servizio è l’unico che può rompere gli equilibri delle difese avversarie nel reparto offensivo dei bianconeri.

    Il tabellino di Nordsjaelland-Juventus:

    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): Hansen 7,5; Parkhurst 6, Okore 7, Runje 7, Mtiliga 6,5; Adu 6, Stokholm 6,5; Lorentzen 6 (42′ st Christiansen sv), Laudrup 6 (25′ st Christensen sv), John 6; Beckmann 7 (22′ st Nordstrand sv). In panchina: Villadsen, Gundelach, Ticinovic, Petry. Allenatore: Hjulmand 6,5.
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 5,5; Lucio 5,5 (31′ st Bendtner sv), Bonucci 6,5, Chiellini 5,5; Isla 5,5, Vidal 5,5 (38′ st Giaccherini sv), Pirlo 6, Marchisio 5,5, De Ceglie 6; Matri 5 (22′ st Vucinic 7), Giovinco 6.In panchina: Storari, Caceres, Marrone, Pogba. Allenatore: Alessio 5.

    Le immagini di Nordsjaelland-Juventus
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  • Juve in Danimarca senza Vucinic, Matri e Giovinco in attacco

    Juve in Danimarca senza Vucinic, Matri e Giovinco in attacco

    E’ solo la terza giornata ma per la Juventus è già una sfida decisiva. Al Parken Stadium di Copenhagen contro il Nordsjælland i bianconeri non possono sbagliare: con il pareggio casalingo contro lo Shakhtar Donetsk infatti i ragazzi di Antonio Conte hanno esaurito i bonus e dunque un altro stop potrebbe essere quasi fatale per il passaggio del turno. L’avversario, almeno sulla carta e vedendo i primi risultati ottenuti nella massima competizione europea, è modesto, ma non bisogna commettere l’errore di sottovalutarlo.

    I piemontesi vogliono in ogni modo invertire il trend che li vede pareggiare da ben 8 gare consecutive in Europa : un record da intendere in negativo considerando che i primi sei di questa serie costarono l’eliminazione dall’Europa League e i due di questa stagione hanno messo i torinesi in una situazione di classifica alquanto delicata in ottica passaggio del turno. I danesi sino al momento sono a quota zero e non solo in termini di vittorie, ma anche di gol fatti. Inoltre giocheranno su di un campo che non è il loro, in quanto in Europa è necessaria una capienza maggiore rispetto allo stadio che li ospita nelle sfide di campionato.

    Martin Caceres
    Martin Caceres © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda le formazioni che scenderanno in campo Antonio Conte recupera Buffon e De Ceglie, assenti per motivi diversi sabato scorso contro il Napoli ma che saranno abili e arruolabili a differenza di Asamoah e Lichtsteiner, i quali si vanno ad aggiungere a Pepe nella lista degli assenti. Dubbi ancora sulla presenza di Vucinic. Mini emergenza esterni dunque per l’allenatore bianconero che pensa poi a dare un turno di riposo a Barzagli, lasciando spazio a Lucio in difesa e al duo Caceres De Ceglie sulle corsie laterali.

    Come al solito grande ballottaggio in avanti dove Matri e Giovinco sono in vantaggio rispetto agli altri tre, con Bendtner che potrebbe subentrare nella ripresa in una gara tutta particolare per lui visto che si gioca nella sua nazione, la Danimarca. Nel 3-5-2 di Conte davanti a Buffon pacchetto arretrato formato da Lucio, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo agiranno Pirlo, Marchisio e Vidal, con Caceres e De Ceglia esterni. In avanti Matri farà coppia con Giovinco, a meno di sorprese dell’ultima ora, apparso molto sgusciante nel match vinto 2-0 contro il Napoli.

    Dall’altro lato il tecnico dei danesi Hjulmand è intenzionato a schierare i suoi con il 4-2-3-1. Davanti al portiere Hansen la difesa sarà formata da Okore e Runje centrali, con Arkhurst e Mtiliga laterali. Adu e Stokholm agiranno davanti alla difesa con il trio Lorentzen, Christensen e John dietro l’unica punta che sarà Beckman. Solo panchina invece per Laudrup, figlio di Michael che in bianconero vinse una Coppa Intercontinentale.

    Le probabili formazioni di Nordsjaelland-Juventus:
    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): J. Hansen; Arkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Adu, Stokholm; , Lorentzen, Christensen, John; Beckman. In panchina: Villandsen, Gundelach, Ticinovic, Petry, Laudrup, Christiansen, Nordstrand. Allenatore: Hjulmand
    JUVENTUS (3-5-2):  Buffon; Lucio, Bonucci, Chiellini; Caceres, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Giovinco. In panchina: Storari, Barzagli, Isla, Pogba, Bendtner, Vucinic, Quagliarella. Allenatore: Alessio

  • Golden Boy: Gianmario Comi miglior giovane decima giornata

    Golden Boy: Gianmario Comi miglior giovane decima giornata

    E’ Gianmario Comi il Golden Boy della decima giornata in Serie B. Il possente attaccante classe 1992 della Reggina sabato scorso è stato decisivo al Manuzzi di Cesena: con gli amaranto sotto di una rete infatti un suo colpo di testa su calcio d’angolo a 2’ dalla fine ha permesso alla squadra di Dionigi di pareggiare una sfida che sembrava incanalata verso la sconfitta. Dotato di un fisico importante come dimostrano i suoi 186 cm e i 76 kg di peso, Comi è una punta molto abile sulle palle alte ma è bravo anche nel proteggere la sfera e nelle conclusioni di potenza.

    Inoltre è dotato di grande personalità, e ciò potrebbe garantirgli in futuro di imporsi subito ad alti livelli. Comi cresce nelle giovanili del Torino dove ad appena 15 anni, nella stagione 2007/2008, ha la possibilità di debuttare nella formazione Primavera allenata da Scienza, nonostante sia più piccolo di età rispetto alla categoria. Colleziona ben 12 presenze anche se non va mai a segno a differenza di quanto fa nella stessa annata con gli Allievi Nazionali. L’anno dopo si ritaglia uno spazio ancora maggiore nella Primavera dove colleziona 15 presenza mettendo a segno 3 reti, entrando così nell’orbita della prima squadra e della Nazionale di categoria.

    Gianmario Comi
    Gianmario Comi © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nel 2009/2010 Comi esplode definitivamente: con Asta sulla panchina della Primavera il ragazzo gioca 19 partite da titolare mettendo a segno 9 gol e fornendo ai compagni 4 assist. E nella stagione successiva fa ancora meglio, siglando ben 18 reti con la casacca della Primavera. Un bomber così non passa inosservato e il Milan decide di prenderlo e lui ripaga la fiducia a suon di gol. Sino ad arrivare alla scorsa estate quando i rossoneri lo vogliono dare in prestito ad una squadra di Serie B per farlo giocare con continuità: in lizza sembrano esserci Cesena e Reggina e alla fine la spuntano proprio gli amaranto.

    Ironia della sorte Comi dopo il primo gol in cadetteria contro il Modena va a segno proprio contri i romagnoli che lo avevano cercato in estate. Un bomber dalle indiscusse qualità, cosa non da poco viste le difficoltà che il Milan del dopo Ibrahimovic sta attraversando. Chissà che il prossimo anno non possa ritagliarsi uno spazio importante nella società rossonera.

    Le immagini del gol di Gianmario Comi contro il Cesena
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  • Serie B, occasioni a raffica al San Nicola. Bari-Brescia finisce 1-1

    Serie B, occasioni a raffica al San Nicola. Bari-Brescia finisce 1-1

    Termina in parità il posticipo della decima giornata del campionato di Serie B tra Bari e Brescia. Al San Paolo finisce 1 a 1 un match caratterizzato da forti emozioni che alla fine ha mosso la classifica di entrambe. Ambedue le squadre hanno avuto l’occasione di vincere ma non l’hanno sfruttata a dovere e così ne è venuto fuori un pareggio che probabilmente torna più utile, in ottica play off, agli ospiti che ai padroni di casa. Il match si decide nel primo tempo con il vantaggio in apertura di Daprelà per i lombardi e il pareggi di Galano in chiusura di frazione.

    La ripresa è un susseguirsi di emozioni ma nessuna delle due la spunta. Per quanto riguarda le due formazioni Torrente opta per Defendi mentre dall’altro lato Calori adotta un modulo piuttosto prudente con un’unica punta, Caracciolo, supportata da Saba. In mezzo al campo invece Scaglia vince il ballottaggio con Rossi. Sin dall’avvio la gara è scoppiettante. Ed è in particolar modo il Brescia a pungere, tanto che al 4’ serve un bell’intervento di Polenta per stoppare Lasik mentre poco dopo tocca a Caracciolo chiamare in causa l’estremo difensore pugliese Lamanna.

    Al quarto d’ora però le Rondinelle trovano il vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Saba è Daprelà a trovarsi solo davanti a Lamanna e lo stesso giocatore ospite non fallisce. La replica del Bari è immediata e le polemiche sono forti quando al 20’ De Maio entra in collisione con Dos Santos sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma l’arbitro lascia giocare. Caracciolo però è in serata sì e prima regala a Scaglia un ottimo pallone che però è preda di Lamanna e poi dal limite centra una traversa da applausi. Zambelli manca di un soffio il raddoppio e tutte queste occasioni non concretizzate permettono al Bari di tornare in gara quando Sabelli penetra in area di rigore servendo Galano il quale non si fa ipnotizzare da Arcari: è 1 a 1 a fine primo tempo dunque.

    L'esultanza del Bari
    L’esultanza del Bari © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nella ripresa comincia meglio il Brescia pericoloso subito con Lasik, ma Lamanna gli nega la gioia del nuovo vantaggio. Intanto Rossi subentra a Scaglia e colleziona subito un’ottima palla gol che però Lamanna sventa. Il Bari, frastornato, viene tirato su da un ottimo Bellomo che ci prova dalla distanza un paio di volte senza tuttavia ottenere risultati soddisfacenti. Grossa chance anche per Caputo ma sulla linea di porta Salomon lo stoppa. Alla mezz’ora la replica bresciana con Corvia che di testa manda di poco a lato.

    L’ultima occasione del match è per i biancorossi con il neo entrato Albadoro che però non sfrutta l’assist di Caputo. Bari-Brescia finisce cosi con un pareggio che per via delle occasioni sprecate lascia l’amaro in bocca ad entrambe. Nel prossimo turno il Brescia riceve la matricola Pro Vercelli mentre il Bari sarà impegnato in casa di una delle squadre più in forma del momento, il Padova allenato da Fulvio Pea. Turno che sulla carta dunque sembra favorire la formazione lombarda di Calori.

  • Caceres e Pogba castigano il Napoli, Juve in fuga

    Caceres e Pogba castigano il Napoli, Juve in fuga

    Implacabile. La Juventus non sbaglia e batte anche il Napoli cancellando così quindi giorni di veleni e polemiche. Un successo sudato e sofferto per i bianconeri che grazie a Caceres e Pogba, giocatori subentrati nella ripresa, porta a casa tre punti d’oro quando ormai il match sembrava incanalato sullo 0-0. Bianconeri che in un sol colpo salgono a quota 47 risultati utili consecutivi in campionati, allungano a più tre sul secondo posto, fermano l’imbattibilità del Napoli e conquistano anche la miglior difesa. Una serata memorabile dunque per i bianconeri che ripagano con un successo la riaccesa passione dei propri tifosi, tornati a sostenere i propri beniamini dopo lo sciopero che aveva contraddistinto le ultime gare interne dei ragazzi di Conte.

    Cambi decisivi dunque al termine di una gara equilibrata e molto intensa, lottata a tutto campo con tanta grinta e determinazione. Di sicuro una grande iniezione di fiducia per i bianconeri a differenza dei napoletani che ancora una volta toppano nei match clou, in particolare quelli lontani dal San Paolo. Lo spettacolo, c’è da dire, non è stato dei migliori, ma la posta in palio, nonostante siamo solo all’ottava giornata di campionato, era alta, e nessuna delle due voleva perdere e dare il via libera in classifica all’altra. I bianconeri hanno dimostrato ancora una volta la propria dipendenza da Vucinic in attacco: se infatti Giovinco ha fatto la sua gara con tanto dinamismo e la solita combattività, Quagliarella è apparso spento, abulico. Nemmeno Matri, suo sostituto, ha brillato, e ancora una volta sono venuti fuori i limiti dei bianconeri. Limiti si, ma anche note positive: a partire dai cambi.

    Caceres e Pogba, appena entrati, hanno fatto centro, dimostrando che non basta un grande bomber per vincere gli incontri. Quel bomber che il Napoli ha, ovvero Cavani, ma che non è bastato. La sua traversa, il suo spirito di sacrificio, non sono stati utili ai partenopei per quel colpaccio che in molti sognavano. Ma nel reparto offensivo dei campani è stato l’unico a salvarsi: Hamsik come al solito in queste partite è assente ingiustificato, Pandev invece ha invertito quel trend che lo vedeva bestia nera della Juventus. Tornando alla gara non ci sono state sorprese nei due undici.

    Dopo un bel guizzo di Giovinco (che più in avanti sprecherà un regalo di Campagnaro), con annessa risposta di De Sanctis, il match promette spettacolo ma non è così. La Juve prova a prendere in mano il pallino del gioco ma con un Quagliarella spento e un centrocampo fermato dai dirimpettai azzurri, non è poi così facile. Mettici un problema al ginocchio per Bonucci e le cose non sembrano poi andare così lisce, anche se sulla sinistra Asamoah garantisce una spinta costante.

    Martin Caceres esulta
    Martin Caceres esulta © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il Napoli sembra preferire il contropiede ma è su punizione che costruisce la palla gol più grande della sua partita: un gran tiro a giro di Cavani centra in pieno la trasversale a Storari battuto. Le azioni da rete sono poche e prima della chiusura del tempo solo Giovinco ci prova con una bella conclusione dalla distanza: De Sanctis dice di no. Nella ripresa la Juve sembra calare e il Napoli prende fiducia. Alessio lancia Matri per Quagliarella ma è Giovinco ad avere una bella occasione calciando di poco a lato. Si illumina anche Pirlo che apre un’autostrada a Matri ma quest’ultimo, timidamente, favorisce l’uscita di De Sanctis.

    Nel giro di 2’ (30’ e 32’) Alessio cambia ancora inserendo Pogba e Caceres. E nel giro di 2’ (34’ e 36’) i due ricambiano la fiducia: prima l’uruguayano di testa su corner di Pirlo insacca, poi il secondo con un gran tiro dalla distanza insacca alle spalle di De Sanctis. Cala il buio pesto sul Napoli: per la lotta scudetto serve probabilmente qualcosa in più. Per la Juve invece una vittoria pesante che significa fuga solitaria al primo posto.

    Le pagelle di Juventus-Napoli:
    Asamoah 7: Una furia. Sulla fascia non ha rivali in velocità e ogni qualvolta punta il diretto avversario lo supera senza affanni.
    Pogba 7: Entra conquista palloni e segna il gol della sicurezza. Stavolta però lo fa da vice Vidal. E la cosa dovrebbe far riflettere chi lo vorrebbe come sostituto di Pirlo.
    Quagliarella 5: Alla vigilia aveva detto che non avrebbe esultato in caso di gol. Ma per andare a rete devi prima calciare in porta.
    Hamsik 5: Come al solito in queste gare è l’ombra di se stesso. Probabilmente sarà un problema psicologico, fatto sta che la pressione non gli fa un bell’effetto.
    Inler 6: Lotta in mezzo al campo e in più di un caso imbriglia i dirimpettai.
    Cavani 6.5: Lotta in ogni zona del campo, centra una splendida traversa su punizione. Un predicatore nel deserto.

    Il tabellino di Juventus-Napoli
    JUVENTUS (3-5-2): Storari 6; Barzagli 7, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Lichsteiner 6, Vidal 6 (30′ st Pogba 7), Pirlo 7, Marchisio 6,5, Asamoah 7 (32′ st Caceres 7); Quagliarella 5 (15′ st Matri 5,5), Giovinco 6. In panchina: Rubinho, Branescu, Lucio, Marrone, Padoin, Isla, Giaccherini, Bendtner. Allenatore: Alessio 7
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 5,5, Gamberini 5,5 (38′ st Insigne sv); Maggio 5.5, Inler 6, Behrami 5,5 (43′ st Dzemaili sv), Zuniga 6; Hamsik 5; Pandev 4,5, Cavani 6,5
    In panchina: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Uvini, Fernandez, Mesto, El Kaddouri, Donadel, Dossena, Vargas. Allenatore: Mazzarri 5,5

    VIDEO HIGHLIGHTS JUVENTUS-NAPOLI 2-0

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  • Serie B, primo tonfo del Sassuolo. Il Verona espugna Livorno ed è secondo

    Serie B, primo tonfo del Sassuolo. Il Verona espugna Livorno ed è secondo

    Costa caro il decimo turno di Serie B al Sassuolo che cade in casa del Cittadella perdendo l’imbattibilità. Accorcia cosi il Verona che espugna Livorno sistemandosi cosi al secondo posto. Risale prepotentemente il Padova che con il successo di Vercelli aggancia il quarto posto proseguendo nella rimonta intrapresa qualche settimana fa. Stesso dicasi per la Juve Stabia, travolgente ad Ascoli mentre si fermano sia Ternana che Spezia, bloccate sul nulla di fatto rispettivamente da Vicenza e Varese. Pesante successo per l’Empoli a Lanciano mentre la Reggina incassa un punto allo scadere contro il Cesena. Zero a Zero tra Modena e Grosseto.

    CITTADELLA-SASSUOLO 1-0
    Cade, per la prima volta in questa stagione, il Sassuolo. E lo fa al Tombolato, stadio dove non ha mai vinto e che ancora una volta vede il Cittadella in festa. I veneti incassano cosi tre punti pesantissimi, fermando dopo nove risultati utili di fila la poderosa cavalcata dei neroverdi. La gara è subito gradevole e si sblocca già dopo un quarto d’ora: Baselli imbecca Di Carmine il quale con un bel pallonetto scavalca Pomini proteso in uscita siglando l’1-0. La reazione degli emiliani non si fa attendere, tanto che ci prova prima Missiroli ma trova l’opposizione del portiere di casa e poi Boakye che di testa manda di poco alto. Il Cittadella è pericolosissimo in contropiede e con Biraghi e Giannetti manca il raddoppio di poco, mentre Sosa con un bel colpo di testa chiama in causa Pomini che non si fa sorprendere. Nella ripresa Di Francesco si gioca la carta Berardi ma ad avere la chance del pari è Pavoletti: Cordaz non si fa sorprendere. Poco dopo ci prova Pellizzer ma stavolta è Pomini a compiere un grande intervento. Nel finale il Sassuolo le prova tutte ma la difesa del Cittadella regge e si porta a casa i tre punti.

    Samuel Di Carmine
    Samuel Di Carmine © Dino Panato/Getty Images

    LIVORNO-VERONA 0-2
    Colpaccio del Verona che espugna Livorno al termine di una gara che lascia grandi strascichi di polemiche. Il perché è presto detto: i tifosi ospiti infatti hanno intonato degli sgradevolissimi cori contro Piermario Morosini, calciatore dei toscani morto qualche mese fa nel corso della gara con il Pescara. Tornando alla gara la spuntano gli scaligeri che costringono alla seconda sconfitta casalinga di fila i maremmani. Dopo oltre un’ora di parità il Verona passa, meritatamente, al 26’ della ripresa grazie al solito Cacia che sfrutta al meglio un cross di Grossi insaccando di testa in rete e superando così un Fiorillo che sin lì aveva compiuto belle parate. Il Livorno prova a reagire e trova il palo del possibile pareggio con Salviato e si vede annullare un gol siglato da Paulinho. Allo scadere gli scaligeri blindano il punteggio con Martinho che di sinistro supera Fiorillo e permette ai suoi di mettere in cascina tre punti d’oro che permettono di conquistare il secondo posto in graduatoria ed accorciare sul Sassuolo.

    RISULTATI E MARCATORI DECIMA GIORNATA SERIE B
    Crotone-Novara 2-1
    2′ st Pesce (N), 14′ st Gabionetta (C), 20′ st Gabionetta (C, rig.)
    Ascoli-Juve Stabia 2-4
    22’ pt Guarna (JS); 25’ st Genevier (JS, rig.), 33’ st Scognamiglio (JS), 38’ st Zaza (A), 42’ st Zaza (A), 48’ st Bruno (JS)
    Cesena-Reggina 1-1
    12’ pt Comotto (C); 43’ st Comi (R)
    Cittadella-Sassuolo 1-0
    17′ pt Di Carmine
    Lanciano-Empoli 0-3
    25’ st Cacia, 45’ st Martinho
    Modena-Grosseto 0-0
    Pro Vercelli-Padova 1-2
    12’ st Farias (P), 20’ st Farias (P), 26’ st Casoli (PV)
    Ternana-Vicenza 0-0
    Varese-Spezia 0-0
    Bari-Brescia lunedì ore 20:45

    LA CLASSIFICA
    Sassuolo 25; Verona 21; Livorno 19; Padova 16; Juve Stabia, Spezia e Ternana 15; Modena e Varese 14; Cittadella 13; Ascoli e Brescia 12; Bari e Vicenza 10; Novara, Crotone e Cesena 9; Virtus Lanciano 8; Pro Vercelli 7; Reggina e Empoli 6; Grosseto 2

  • Juventus-Napoli, Giovinco favorito su Matri

    Juventus-Napoli, Giovinco favorito su Matri

    Due settimane di polemiche e veleni. Ma adesso la parola passa al campo. Alle 18, orario insolito per un match di questa portata, Juventus e Napoli si ritroveranno l’una di fronte all’altra. Ancora una volta. Due mesi fa fu la Supercoppa a mettere a confronto le due squadre: a Pechino furono i bianconeri a spuntarla per 4 a 2 dopo i tempi supplementari e al termine di un match in cui il Napoli protesto per l’arbitraggio tanto da non presenziare alla premiazione.

    Adesso però è campionato e le due squadre si presentano al match in testa alla classifica con 19 punti, ovvero un cammino quasi immacolato considerando che sin qui si sono giocate appena sette partite. I temi della partita saranno tanti. Ovviamente il Napoli cerca la rivincita dopo la sfida di Pechino. La Juventus vuole invece rispondere sul campo alle insinuazioni partenopee sull’impiego dei nazionali. Si troveranno davanti inoltre il migliore attacco della Serie A, quello juventino, contro la miglior difesa, quella dei campani.

    La formazione bianconera arriva da una lunga striscia di risultati utili consecutivi: sono ben 46, 38 dei quali la scorsa stagione e 7 in questa. Quello che residua risale all’annata 2010/2011 ottenuto proprio contro il Napoli all’ultima giornata. E il sogno azzurro è quello di chiudere il cerchio la dove si era aperto oltre due anni fa. I partenopei, tra l’altro, sono stati l’ultima e l’unica squadra della scorsa stagione a far perdere una gara alla Juve: era la finale di Coppa Italia e si giocò a Roma. Nell’unico precedente allo Juventus Stadium poi non ci fu storia, con i torinesi che nello scorso aprile si imposero 3-0 sbloccando la gara nella ripresa.

    Tornando alla gara Antonio Conte dovrà fare i conti con delle assenze piuttosto pesanti. Il riferimento è a Gigi Buffon che ha accusato problemi muscolari sin da dopo la sfida con l’Armenia di venerdì scorso e che non è stato convocato al pari di Mirko Vucinic, alle prese invece con uno stato influenzale che lo ha debilitato tanto da non permettergli i scendere in campo. A questi vanno aggiunti i forfait dei due laterali De Ceglie e Pepe.

    Sebastian Giovinco
    Sebastian Giovinco © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

    Ce la fa invece Marchisio che ha recuperato dal problema alla spalla e scenderà in campo. In porta invece andrà Storari mentre l’unico dubbio è in avanti: Giovinco e Matri si giocano una maglia accanto all’ex di turno Quagliarella. Favorita la Formica Atomica. Pochissimi problemi invece per Mazzarri che deve rinunciare solo a Britos mentre Cavani, rientrato in ritardo dal Sud America, sarà regolarmente in campo. In difesa spazio a Gamberini con Aronica che ancora una vola si accomoderà in panchina. In avanti come al solito Pandev, con Insigne che partirà dalla panchina.

    Le probabili formazioni di Juventus-Napoli:
    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Quagliarella, Giovinco. In panchina: Rubinho, Lucio, Marrone, Caceres, Pogba, Padoin, Isla, Branescu, Giaccherini, Matri, Bendtner. Allenatore: Alessio
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Inler, Behrami, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. In panchina: Rosati, Colombo, Grava, Aronica, Uvini, Fernandez, Mesto, Dzemaili, Donadel, Dossena, Insigne, Vargas. Allenatore: Mazzarri

  • Gabionetta fa felice il Crotone, Novara sempre più giù

    Gabionetta fa felice il Crotone, Novara sempre più giù

    Dopo quasi un mese e mezzo di digiuno il Crotone torna a riassaporare il dolce gusto della vittoria. All’Ezio Scida ne fa le spese il Novara di Attilio Tesser che esce sconfitto di misura contro la coriacea formazione calabrese. I tre punti permettono agli uomini di Massimo Drago di agganciare i piemontesi a quota 9 in classifica e prendere una boccata d’ossigeno in chiave salvezza.  Una giornata nera dunque per i piemontesi che nel pomeriggio erano stati illusi da una voce (rivelatasi poi non veritiera)  riguardante la restituzione di un punto in classifica con riferimento alla penalità maturata in estate mentre in serata si sono fatti raggiungere e sorpassare dai calabresi.

    Era stata proprio la formazione ospite infatti a passare in vantaggio ad inizio ripresa con Pesce ma uno scatenato, e ritrovato, Gabionetta, ha permesso ai pitagorici di incassare tre punti d’oro per il prosieguo della stagione, dando così continuità al buon pareggio ottenuto domenica scorsa sul campo del Cesena e ritrovando quel sorriso che mancava addirittura dal 9 settembre quando i rossoblu batterono, anche allora in rimonta, i veneti del Cittadella.

    Un passo all’indietro invece per il Novara, reduce dal poker rifilato al Brescia ma incapace di fare risultato fuori casa: un handicap a cui Tesser dovrà porre presto rimedio per non finire nel pentolone delle squadre coinvolte per la salvezza. E pensare che alla vigilia del match dello Scida si puntava ad un successo per provare a rientrare in zona play off.

    Denilson Gabionetta
    Denilson Gabionetta © Maurizio Lagana

    Tornando alla partita il tecnico di casa Drago lascia fuori, come preventivato, Pettinari, preferendogli Calil. Dall’altra parte Tesser recupera Ludi che gioca al posto di Bastrini mentre tra i pali a sorpresa non c’è Bardi, rientrato dopo il doppio, e vittorioso, impegno con l’Under 21 di Devis Mangia. E’ confermato infatti Kosicky. Ed è proprio lui ad ergersi a protagonista dopo appena 5’ su un bel tiro di De Giorgio mandato in calcio d’angolo.

    Il Crotone spinge e poco dopo il quarto d’ora si fa vivo con Gabionetta che ci prova dalla distanza, ma ancora una volta Kosicky risponde presente. Lo spettacolo non è dei migliori con le due squadre che si fronteggiano senza che nessuna della due riesca a prevalere. Nella ripresa però cambia tutto. Il Novara scende in campo determinato tanto che trova subito la rete del vantaggio. Merito di Pesce con la punta riesce a beffare il portiere di casa Caglioni. Il Crotone ha però la giusta reazione e al quarto d’ora trova il pareggio con Gabionetta che di esterno sinistro sfrutta al meglio un bell’assist di De Giorgio depositando in rete.

    I calabresi non si accontentano del pareggio e trovano l’episodio decisivo che gli permetterà di incassare l’intera posta in palio: Mazzotta viene fermato irregolarmente da Barusso in area di rigore e l’arbitro concede così un penalty che il solito Gabionetta non fallisce. Il Novara le tenterà tutte fino alla fine con Tesser che mette in avanti forze fresche ma non basta: alla fine brinda il Crotone che davanti al presidente di Serie B Abodi coglie tre punti d’oro nella lotta per la salvezza.

    Video immagini di Crotone-Novara:
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