Si chiude con il big match tra Inter e Fiorentina la quinta giornata del campionato di Serie A. Due squadre che hanno cominciato piuttosto bene la stagione e che hanno in comune l’obiettivo di conquistare il secondo posto in classifica (altro…)
Autore: francescof
-
Lotta al razzismo, in Calabria la Koa Bosco squadra di soli africani
Mentre in Serie A giornata dopo giornata sembrano non fermarsi gli episodi di discriminazione razziale, in Calabria nasce un progetto che mira a combattere e debellare questo triste fenomeno. Dall’impegno di don Roberto Meduri, parroco della chiesa Sant’Antonio di Padova della frazione Bosco di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, nasce l’Asd Koa Bosco, formazione interamente composta da ragazzi africani che disputerà il campionato di Terza Categoria. Non si tratta di un territorio a caso. A Rosarno infatti sono tantissimi i ragazzi africani sistemati nelle tendopoli c
he arrivano dai loro Paesi in cerca di lavoro e di un futuro migliore. E nel gennaio 2010 gli stessi furono al centro delle cronache nazionali quando misero in atto una protesta violenta al fine di manifestare il loro malessere. Da allora però qualche miglioramento si è visto, merito dei comuni interessati dal fenomeno, della diocesi, del Banco Alimentare della Calabria e delle singole parrocchie tra cui quale della chiesa di Sant’Antonio di Padova dalla cui Caritas è nata l’idea della squadra di calcio.
Come detto il Koa Bosco sarà composto interamente da ragazzi delle tendopoli. E anche gran parte della dirigenza e dello staff tecnico sarà africano. Come Khadim che si occuperà delle pubbliche relazioni, Masseck e Ibrahima, senegalesi che avranno il compito di assistere la squadra durante le partite. Il traduttore Magatte Diop, anch’esso del Senegal come anche il preparatore atletico Mbengue Bassirou e l’osservatore Amar Alassane. A dare una mano a don Roberto Meduri in quest’iniziativa anche alcuni ragazzi del posto che si stanno prodigando ogni giorno al fine di portare avanti questo progetto che ha una enorme valenza sociale. Come il direttore generale Domenico Bagalà, il responsabile tecnico Domenico Mammoliti, il segretario Angelo Paiano e l’allenatore dei portieri Antonello Meduri.
L’iniziativa, inserita nell’ambito del progetto Uniti oltre le frontiere, “è finalizzata al riscatto sociale degli africani nella Piana e senza scopo di lucro” come si legge nel comunicato della società la quale ha comunque tenuto a precisare che “gli eventuali proventi attivi verranno investiti per intero nell’assistenza degli stessi immigrati. Le difficoltà non mancano – si legge ancora – e c’è la consapevolezza che ci sarà ancora molto da lavorare, specialmente nel superamento di certe barriere sociali ma, di sicuro, rimarrà sempre il segno di un gruppo disomogeneo per nazionalità e tribù di africani che si sono integrati per dare un messaggio d’amore e solidarietà che già li rende campioni nella partita della loro vita. Dare la vera opportunità di affrancare se stessi: questa l’idea che ha dato vita al progetto Uniti oltre le frontiere. Essere i protagonisti di un riscatto che rappresenti la rinascita per gli extracomunitari presenti sul territorio, che scaturisca dal basso e dai sacrifici degli stessi africani. Abbiamo scelto il calcio per portare avanti il nostro progetto poiché oltre ad essere lo sport più seguito, è il gioco di squadra per eccellenza e rappresenta l’armonia della collaborazione. Nel mondo del pallone ci sono tanti ruoli, all’interno della società, della squadra che scende in campo, dei supporter ma tutti indispensabili per far sì che possa nascere una grande famiglia”.
L’iniziativa ha suscitato grande interesse anche nella Figc, a cui la Koa Bosco è affiliata già da diverse settimane. Tanto che il presidente regionale della Lega Nazionale Dilettanti Saverio Mirarchi ha già donato due reti per le porte alla squadra. La Koa Bosco, che si sta allenando nei campi di Via Garanta a Palmi ma che disputerà le gare casalinghe al “Giovanni Paolo II” di Rosarno, sicuramente rappresenterà un emblema nella lotta al razzismo in Italia, argomento che sta molto a cuore sia a Figc che a Uefa e Fifa che tanto stanno facendo in tal senso.
-
Cosa ha detto a Banti Mario Balotelli? Salterà solo il Bologna?
Una follia che potrebbe costare caro, ma forse non carissimo. Il secondo giallo rimediato da Mario Balotelli a partita conclusa contro il Napoli avrà certamente ripercussioni per la sfida di mercoledì contro il Bologna (altro…)
-
Milan abbonato ai minuti finali. Celtic ko con sofferenza
I minuti finali sono ancora una volta decisivi per il Milan di Allegri che dopo aver rimontato all’ultimo respiro il Torino supera il Celtic nei 10’ minuti conclusivi. (altro…)
-
Milan-Celtic, Allegri punta tutto su Matri e Balotelli
Sarà un Milan incerottato quello che questa sera allo stadio San Siro riceverà il Celtic per la prima giornata del girone eliminatorio di Champions League. (altro…)
-
Inter-Juve, è bocciatura Llorente. Quagliarella titolare?
Con Mirko Vucinic in forte dubbio per via di un colpo al ginocchio subito con la sua Nazionale contro la Polonia, Conte si trova costretto a guardarsi intorno al fine di trovare un partner per Tevez in vista del match di sabato contro l’Inter. (altro…)
-
Brasile 2014, i 23 convocati azzurri. Chi convocherà Prandelli?
Mancano nove mesi al Mondiale del Brasile 2014 ma l’Italia, con largo anticipo rispetto ad altre big, ha già staccato il pass per la competizione carioca. (altro…)
-
Europei Basket, l’Italia batte e incanta tutti
Alzi la mano chi credeva in un inizio di Europeo così per l’Italia. Ed invece in Slovenia ecco che gli azzurri, privi di alcuni tra i più rappresentativi giocatori, tirano fuori le unghie, vincono contro tutti e conquistano a mani basse il passaggio al turno successivo. Un girone eliminatorio strepitoso, con qualche grattacapo solo nel match inaugurale contro la Russia. Poi vittorie contro la Turchia, la rivelazione Finlandia e contro la corazzata Grecia, squadra che sembrava invincibile e che invece è andata ko. Così come la Svezia che nell’ultimo match del girone ha tenuto testa alla squadra di Pianigiani per tre quarti. Cinque su cinque insomma con buona pace degli avversari che vedevano un’Italia da comparsa o poco più. Marco Belinelli si è eretto a leader in questa squadra, e non poteva essere altrimenti dopo quanto fatto vedere nella Nba, campionato questo nel quale di qui a poco entrerà a far parte anche Gigi Datome, altro pilastro della squadra di Pianigiani.
Se loro sono i più conosciuti sul piano internazionale, molti altri magari con meno fama stanno però facendo grandi cose. A partire da Gentile, capace di imporsi anche a grandi livelli cosi come Cusin, sul quale in pochissimi avrebbero scommesso. Melli sembra stia bruciando mentre Aradori sta dimostrando una precisione unica al tiro. E se Cinciarini dal canto suo sta dimostrando di non demeritare la maglia da titolare, anche gente come Poeta che gioca di meno si sta esaltando. Il tutto sapientemente mescolato da Pianigiani, unico nella lettura della gara, che riesce con l’organizzazione e la grinta a sopperire a qualche lacuna sul piano tecnico. Un’Italia che ha dimostrato di sapersi adattare a tutte le circostanze e a tutti gli avversari, sfruttando le debolezze altrui ed esaltando i propri punti di forza.
Adesso c’è la seconda fase, quella nella quale l’Italia si porterà dietro le vittorie contro Grecia e Finlandia e dovendo sfidare le tre del girone C che sono approdate al turno successivo ovvero i padroni di casa della Slovenia, la Spagna e la Croazia. Sfide esaltanti e difficili ma oramai sembrano gli altri a dover temere gli azzurri che mireranno ai quarti di finale, puntando come minimo a quella finale 5-6 posto che potrebbe valere i Mondiali di Madrid 2014.
-
La bicicleta di Leônidas da Silva nel doodle di Google
Gli amanti del calcio che nella giornata di oggi hanno usato il motore di ricerca Google non hanno potuto fare a meno di notare il doodle che richiama il loro sport preferito. Non una cosa generica, bensì un riferimento ben preciso a Leônidas da Silva, calciatore brasiliano nato il 6 settembre 1913, esattamente 100 anni, il cosiddetto inventore della rovesciata. Morto nove anni fa, Leônidas veniva soprannominato il diamante nero e l’uomo di gomma, quest’ultimo soprannome accostatogli per via delle grandi capacità acrobatiche che gli permisero di realizzare la sua tipica rovesciata, la bicicleta, e altri grandi giocate sotto porta.
Nel corso della sua carriera Leônidas ha vestito le maglie di diverse big sudamericane passando dal Penarol al Vasco Da Gama senza dimenticare S.C. Brasil, Botafogo, Flamengo e San Paolo, ed è proprio in queste ultime due squadre che ha militato per tantissimi anni siglando 282 gol in 14 stagioni.
In Nazionale si ricorda di lui per il mondiale del 1938 quando fu protagonista segnando a raffica ma un peccato di presunzione del suo commissario tecnico Pimenta, il quale convinto di battere facilmente l’Italia in semifinale lascio fuori tutti i big tra cui Leônidas, gli costò la finale. In quell’edizione della coppa del mondo conquistò comunque il titolo di capocannoniere e il terzo posto. Con la maglia verdeoro tuttavia collezionerà 19 presenze mettendo a segno 21 reti.
Uno dei pochi casi al mondo in cui i gol fatti superano le volte in cui si è sceso in campo. Lasciato il calcio giocato passò a fare l’allenatore guidando il San Paolo, ma senza grandi fortune. Quindi intraprese la carriera di commentatore radiofonico ma nonostante tutto il suo nome è e sarà per sempre accostato alla rovesciata e grazie al doodle Google anche i più giovani hanno potuto scoprire l’origine di uno dei gesti più apprezzati nel mondo del calcio.
-
Milan, è bufera lista Champions. Out per errore Niang e Saponara
Un errore clamoroso. Non può essere definito con altri termini il pasticcio del direttore organizzativo del Milan Umberto Gandini che nel compilare la lista Uefa Champions ha inserito El Shaarawy in lista A, (altro…)