Autore: Federico Pisanu

  • Barbara Berlusconi, Pato al Psg decide il Milan

    Barbara Berlusconi, Pato al Psg decide il Milan

    Pato al Psg? Perché no. Questa in sintesi la risposta di Barbara Berlusconi, la fidanzata del “Papero”, alla domanda che ormai si pongono tutti i tifosi rossoneri e amici vicino alla coppia.

    barbara berlusconi | © getty images

    La figlia del numero uno milanista è intenzionata a non influenzare in alcun modo le scelte all’interno della società, le quali, come ha ribadito lei stessa, spettano di diritto all’amministratore delegato Adriano Galliani e all’allenatore Massimiliano Allegri, con la supervisione dell’illustre padre. Barbara Berlusconi conferma la linea adottata fin dall’inizio della sua storia con l’attaccante 22enne milanista, che risale all’estate scorsa. In tempi non sospetti aveva dichiarato come nessun giocatore del club di Via Turati era da considerare incedibile, lo stesso Pato. Ciò potrebbe essere un assist neanche tanto involontario al trasferimento del “Papero” alla corte del suo ex tecnico Carlo Ancelotti, il quale lo aspetta a braccia aperte insieme al direttore sportivo Leonardo.

    Tuttavia qualsiasi discorso sarebbe rimandato a fine stagione, quando verosimilmente il brasiliano accetterà la nuova sfida chiamata Paris Saint Germain, disposto a fare follie pur di accaparrarsi l’asso del Milan (7 milioni di euro per 5 anni, questa l’offerta di contratto proposta dai francesi al procuratore di Pato, Gilmar Veloz). La stessa Barbara ha confidato a suoi amici che non sarebbe affatto un problema qualora la coppia si dividesse in due città, in questo caso rappresentate dalla romantica Parigi e la fredda Milano.

    Intanto il calciatore rossonero ha iniziato alla grande il nuovo anno, firmando il gol che ha consentito al Milan di battere il Psg nell’amichevole valevole per l’Emirates Challenge. A fine partita l’attaccante ha manifestato la propria volontà nel continuare ad allenarsi bene per ritagliarsi un posto da titolare durante il proseguimento del campionato, e chiarendo come la presenza del suo procuratore fosse una notizia totalmente priva di fondamento. Quello fra Pato e Barbara Berlusconi sarà amore a distanza oppure continueranno a passeggiare mano nella mano nei pressi di Milanello?

  • Calciomercato Inter, da Sneijder i soldi per arrivare a Lucas

    Calciomercato Inter, da Sneijder i soldi per arrivare a Lucas

    Sneijder è a un bivio. Il Manchester di Sir Alex Ferguson rappresenta una grossa tentazione per il trequartista olandese, che diplomaticamente glissa riguardo l’interesse degli inglesi. Allo stesso tempo in casa Inter si fanno due conti. I milioni ricavati dall’eventuale cessione dell’orange allo United garantirebbero la liquidità necessaria per l’acquisto del crac Lucas, il calciatore del San Paolo ritenuto il futuro Kaka. Quanto converrebbe alla squadra nerazzurra tenere in squadra un giocatore che nell’ultimo anno è stato lontano parente di quel Sneijder fondamentale ai tempi della corazzata guidata dal “vate” Mourinho, quando grazie alle sue eccellenti prestazioni si trovò in lizza per contendere il Pallone d’Oro a gente come Messi, Xavi e Cristiano Ronaldo?

    wesley sneijder | © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Un pensiero più che legittimo da porsi. Claudio Ranieri recentemente ha parlato dell’olandese come l’uomo derby, in riferimento alla stracittadina che vedrà opporsi i due club di Milano. Ma qualcosa sembra essersi rotto nel rapporto fra il calciatore e l’ambiente interista. A pesare sulle incertezze di Sneijder i frequenti infortuni che l’hanno tenuto lontano dai campi da gioco per molti mesi e il desiderio di immergersi in una nuova avventura. La Premier League lo corteggia da un paio d’anni, su tutti spicca l’interesse della leggenda Ferguson, disposto ad offrire quasi 30 milioni di euro per acquistare l’interista. Con i soldi inglesi Moratti comprerebbe subito un biglietto aereo, destinazione San Paolo, al direttore sportivo Branca con la missione di portare Lucas a Milano. Il talento brasiliano ha convinto il numero uno nerazzurro, pronto al sacrificio economico pur di acquistarlo.

    Nel frattempo Sneijder ha smentito di voler lasciare l’Inter, anche se indirettamente. Infatti alla rivista olandese Voetbal International il trequartista di Ranieri ha dichiarato che le possibilità che lui rimanga a Milano sono quantificabili intorno al 90%. I tifosi della Beneamata sperano che in quel 10% non si racchiuda il trasferimento del loro numero 10 in Inghilterra.

  • Alfaro colpo Lazio e Genoa, Udinese bruciata

    Alfaro colpo Lazio e Genoa, Udinese bruciata

    Emiliano Alfaro è il nuovo attaccante della Lazio. L’acquisto dell’attaccante uruguaiano è una grossa sorpresa perché il calciatore 23enne era dato a un passo dall’Udinese. I Pozzo sono stati bruciati sulla linea del traguardo dall’accoppiata Lotito-Preziosi, con i due presidenti che si sono accordati su una comproprietà del calciatore che approderà per i prossimi 6 mesi all’Olimpico.

    emiliano alfaro | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    L’operazione si aggira intorno ai 3 milioni di euro. E’ stato lo stesso direttore sportivo biancoceleste Igli Tare a portare a termine la trattativa lampo con il Liverpool di Montevideo, ormai ex squadra dell’attaccante classe ’88. Alfaro quindi si va ad aggiungere ad una celebre lista di uruguaiani che militano nel campionato italiano. Ciò a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto dalla nazionale “Celeste” negli ultimi anni. I nomi di Cavani, Gargano, Ramirez, Hernandez raccontano dell’enorme potenziale su cui il ct Oscar Tabarez può contare. Ricordiamo che l’Uruguay è la squadra rivelazione dell’intero panorama calcistico. Il terzo posto nel Mondiale sudafricano del 2010 sembrava soltanto un caso, ma gli scettici si sarebbero ricreduti poco più tardi quando la “Celeste” guidata dall’ex tecnico di Milan e Cagliari riuscì nell’impresa di vincere la Coppa America (per la 15^ volta nella sua storia, record assoluto) battendo in finale il Paraguay 3-0.

    Alfaro è una classica seconda punta, molto veloce e agile, capace di realizzare 40 gol con la maglia del Liverpool di Montevideo su un totale di 100 presenze (dal 2006 fino ad oggi). L’unica esperienza estera del calciatore è quella che risale alla stagione del 2010, quando il San Lorenzo di Diego Simeone lo prese in prestito. In Argentina l’attaccante classe ’88 non riesce a ripetere le buone prestazioni fin lì disputate in patria, dove poi ritorna a splendere nel torneo di Apertura del 2011, quando realizza 7 gol e tre assist nelle dodici partite disputate.

    LA SCHEDA

    Nome: Emiliano Alfaro Toscano
    Data di nascita: 28 aprile 1988
    Ruolo: attaccante
    Nazionalità: Uruguay
    Squadra d’appartenenza: Liverpool di Montevideo
    Altezza: 173 cm
    Peso: 69 kg
    Costo cartellino: 6 milioni di euro

    LE MIGLIORI GIOCATE DI EMILIANO ALFARO, VIDEO

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  • Borriello fa le valigie a Quagliarella, Inter in pole position

    Borriello fa le valigie a Quagliarella, Inter in pole position

    Quagliarella è pronto a lasciare la Juventus. L’arrivo di Borriello costringe gli attaccanti bianconeri a decidere quale strada percorrere per il futuro. Se per Toni e Iaquinta sembra praticamente certo l’oblio in una delle squadre di medio-bassa classifica, l’ex di Udinese e Napoli vuole giocarsi bene le sue carte per quello che sarà uno degli ultimi contratti più importanti della sua carriera da professionista. Tra le squadre interessate al calciatore ci sono la Fiorentina, la Roma di Luis Enrique e soprattutto l’Inter di Claudio Ranieri. Vediamo quali sono le possibilità che ciascuna di queste formazioni ha nella corsa all’attaccante 28enne della Juve.

    fabio quagliarella | © Valerio Pennicino/Getty Images

    60% INTER – I nerazzurri sono in pole position. L’allenatore romano ha richiesto espressamente al patron Massimo Moratti l’acquisto del giocatore bianconero. L’Inter nelle ultime ore si sta sbarazzando dell’argentino Zarate e di Castaignos (per lui si parla di un prestito al Bologna). Urge un attaccante che abbia caratteristiche simili al giocatore della Lazio ma che dia un apporto in fase offensiva importante, vista la preoccupante sterilità dimostrata durante il girone d’andata dal “Principe” Milito e in minor misura da Pazzini. Quagliarella è in cerca di una nuova squadra, avendo capito che non ha la fiducia di Conte. La sfida più attraente è proprio quella rappresentata dalla società di corso Vittorio Emanuele, considerata anche la rivalità fra i due club. I margini di incertezza riguardano appunto l’accordo fra Juventus e Inter. Riusciranno a sotterrare l’ascia di guerra e concludere un affare così importante?

    35% ROMA – Fino a ieri nessuno della dirigenza giallorossa immaginava che la priorità assoluta sarebbe diventata l’acquisto di un top player in attacco. Invece l’infortunio di Osvaldo ha rivoluzionato le strategie del direttore generale Baldini e del ds Sabatini. Accantonato per un momento l’affare Casemiro (legato al rinnovo di contratto di De Rossi), Quagliarella è diventato un obiettivo di mercato concreto. Rispetto all’Inter, la Roma gode di un ottimo rapporto con i colleghi bianconeri, come dimostrano le recenti operazioni Borriello e Pizarro. Se l’accordo fra i due club possa sembrare una pura formalità, non si può dire lo stesso per la volontà del giocatore di trasferirsi nella capitale, in quanto la soluzione Inter sarebbe anche la soluzione ideale per avere la possibilità di giocare in Champions League, mentre la squadra di Luis Enrique è da tempo fuori da qualsiasi manifestazione europea.

    5% FIORENTINA – I tifosi della viola, orfani di Gilardino passato al Genoa, sognano la punta bianconera. Ma molto probabilmente è destinato a rimanere un sogno. La Fiorentina si trova in una situazione societaria e sportiva molto incerta, e difficilmente Quagliarella potrà valutare positivamente un suo eventuale passaggio al Franchi. Inoltre, dopo le recenti dichiarazioni del suo agente Ernesto Bronzetti, un altro attaccante della Juventus è dato come vicinissimo a vestire la maglia dei gigliati: Amauri. La strada che porta all’arrivo di entrambe le punte bianconere è impraticabile, anche per ragioni strettamente economiche legate agli ingaggi dei calciatori.

  • Milan Psg 1-0, decide un gol di Pato

    Milan Psg 1-0, decide un gol di Pato

    L’amichevole tra Milan Psg sorride ai rossoneri che battono gli uomini dell’ex Ancelotti per 1-0. Il gol vittoria porta la firma di Alexandre Pato, uno degli uomini più chiacchierati in questo mercato invernale. Per il Diavolo è la prima vittoria del 2012. I tifosi sperano che il trofeo Emirates Challenge sia solo l’inizio di una lunga serie di trionfi.

    milan psg | © MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    Milan Psg era l’occasione per vedere la reazione del “Papero” alle voci incontrollate delle ultime ore che lo spingono lontano da San Siro. L’attaccante rossonero ha dimostrato di avere grande personalità, rispedendo dopo soli 4 minuti sia le critiche ricevute dall’allenatore nello scorso mese sia il pessimismo generale della carta stampata sul suo futuro milanista. L’ironia del destino vuole che sia proprio il compagno “nemico” Ibrahimovic a servirgli l’assist per il gol che di fatto realizza a porta vuota. Il match vive di fiammate, grazie sopratutto alle giocate del brasiliano Nené e della super rovesciata di Nocerino all’interno dell’area di rigore che si stampa sulla traversa. Il trio offensivo schierato da Allegri nel primo tempo, Ibrahimovic, Pato e Robinho, non combina granché, a parte il gol di inizio partita.

    Nella ripresa spazio a Pippo Inzaghi e El Sharaawy, con il baby Valoti alle loro spalle. Il secondo tempo fa registrare anche l’ingresso di Gattuso, il quale non si risparmia per tutti i 45′ minuti in cui viene schierato e lancia un messaggio chiaro agli scettici che davano per conclusa la sua carriera. E’ ancora la squadra di Ancelotti che si rende pericolosa, e il Milan deve ringraziare un superlativo Abbiati. Il portiere rossonero si supera in più di un’occasione, ed è bravissimo su una conclusione di Nené che riesce a deviare sulla traversa. Nel finale il risultato non cambia e così il capitano Ambrosini può alzare il primo trofeo dell’anno.

    Da segnalare prima del fischio di inizio l’abbraccio di Pato al suo ex allenatore, con il quale ha condiviso la gioia dell’esordio in Serie A quando non aveva ancora 20 anni. Queste le dichiarazioni del “Papero”, che si è soffermato anche sulla propria condizione fisica e sulla presunta notizia dell’arrivo a Dubai del suo agente Gilmar Veloz:

    Sto bene, ho giocato solo una parte della partita, ma mi sento bene. Prima della partita ho salutato Carlo Ancelotti, come era giusto e normale che fosse. Il mio procuratore qui a Dubai? Voi sapete meglio di me la situazione, visto che lo avete scritto sui giornali…

    A fine partita ha parlato anche Gattuso, il quale ha spiegato come fra Pato e Allegri il rapporto si sia ricucito e che ora è tutto apposto:

    Pato e Allegri si sono parlati di fronte a tutta la squadra, tra loro è tutto chiarito. Si può dire tutto, ma non che Allegri non è uno che parla in faccia“.

  • Milan Psg, probabili formazioni. Torna Gattuso

    Milan Psg, probabili formazioni. Torna Gattuso

    Milan Psg sono pronte a scendere in campo fra poche ore per la partita che le vedrà protagoniste a Dubai (diretta live su Premium Calcio a partire dalle ore 16.30). Vediamo quali potranno essere gli uomini chiave dell’incontro.

    carlo ancelotti | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    PATO – Il Papero scalpita, vuole iniziare il nuovo anno cercando di fare il possibile per smentire i critici che lo hanno bollato come attaccante incostante e con poca personalità, dimenticando forse che il brasiliano fin qui ha segnato 51 gol in 110 presenze con la maglia rossonera, nessuno della sua età era riuscito a fare meglio nel Milan. L’amichevole di oggi è un’occasione anche per dimostrare all’allenatore Massimiliano Allegri la propria voglia di rimanere, smentendo così tutte le voci di mercato che lo danno in partenza a Parigi, destinazione Psg. La coppia di centrale che troverà di fronte, composta dal giovane talento francese Moussa Sissoko (capitano della squadra) e l’uruguaiano Lugano, non sembra capace di reggere l’urto offensivo del Milan, atleticamente più forte e agile della retroguardia degli 11 di Carlo Ancelotti.

    PERICOLO FASCE – I rossoneri dovranno stare attenti alle percussioni dei due esterni d’attacco francesi, il brasiliano Nené e l’ex romanista Menez. Il Psg non è una squadra abituata al possesso palla e ha nel contropiede una delle sue armi migliori. L’argentino Pastore è spesso in grado di fare la differenza, grazie ai suoi lanci millimetrici verso le due ali molto tecniche e veloci. Lo stesso trequartista ex Palermo svaria su tutto il fronte d’attacco, favorendo i tagli in area di Menez. Considerata l’assenza di Abate sulla fascia di destra e la contemporanea presenza di Taiwo sulla sinistra, il pericolo è alle porte.

    Ricordiamo che Milan Psg di questa sera vedrà Carlo Ancelotti sfidare per la prima volta la sua ex squadra. L’amichevole segnerà anche il ritorno in campo del centrocampista rossonero “Ringhio” Gattuso, dopo quattro mesi lontano dal campo di gioco per la paralisi al nervo cranico che gli causava dei gravi problemi alla vista.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN PSG

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati, Taiwo, Bonera, Nesta, Thiago Silva, Van Bommel, Nocerino, Aquilani, Robinho, Pato, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Mexes, Antonini, Zambrotta, De Sciglio, Rodrigo Ely, Ambrosini, Emanuelson, Carmona, Valoti, El Sharaawi, Inzaghi.
    Allenatore: Allegri.

    PSG (4-2-3-1): Sirigu, Jallet, Moussa Sissoko, Lugano, Tiené, Matuidi, Chantome, Menez, Nené, Pastore, Gameiro.
    Allenatore: Ancelotti.

  • Manchester City Liverpool 3-0, Mancini vola in testa

    Manchester City Liverpool 3-0, Mancini vola in testa

    Il Manchester City batte il Liverpool 3-0 nella 20^ giornata della Premier League e si porta al comando con 48 punti, +3 sullo United di Sir Alex Ferguson impegnato stasera alle 21.00 sul campo del Newcastle, rivelazione del girone d’andata.

    Manchester City | © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    La prima partita dopo il giro di boa regala ai tifosi dei Citizens una schiacciante vittoria contro i Reds guidati dal tecnico scozzese Kenny Dalglish. Match a senso unico per il City che dopo 11 minuti dal fischio d’inizio trova il vantaggio con la rete messa a segno da Sergio Aguero, che dal limite dell’area lascia partire un destro che si infila alle spalle di Pep Reina, il vice di Casillas nella nazionale spagnola, autore di una clamorosa papera in questa occasione, con il pallone che gli buca letteralmente i guantoni. Il Liverpool è sotto choc e alla mezzora arriva il raddoppio dell’undici di Mancini. Sul calcio d’angolo battuto da Silva, il centrocampista Yaya Touré esce alla perfezione dai blocchi e di testa gira la palla sotto la traversa, ingigantendo la serata no dell’estremo difensore avversario. A completare la festa Citizens ci pensa l’arbitro che al 75′ assegna un rigore inesistente a favore dei padroni di casa per un presunto fallo in area del difensore Skrtel ai danni dell’ivoriano Touré. James Milner si incarica della battuta e dal dischetto spiazza Reina che si tuffa sul palo di sinistra. Il City, che al momento del 3-0 si trovava da due minuti in dieci uomini a causa dell’espulsione di Barry per doppia ammonizione, sfiora il poker con l’inglese Johnson che colpisce il palo.

    Una disfatta su tutta la linea per il Liverpool, che resta fermo al sesto posto con 34 punti in classifica, a tre punti dal Chelsea quarto, ultimo posto utile per la qualificazione in Champions League, obiettivo stagionale dei Reds di Dalglish e il capitano Gerrard.

    Tabellino

    Manchester City Liverpool 3-0
    11′ Aguero, 33′ Y. Tourè, 75′ rig Milner

    IL VIDEO DI MANCHESTER CITY LIVERPOOL

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  • Guardiola via dal Barcellona? Inter e United in agguato

    Guardiola via dal Barcellona? Inter e United in agguato

    Il pre-partita della sfida di Copa del Rey fra Barcellona e Osasuna regala ai tifosi di Inter e Manchester United un inaspettato sogno da cullare in questo mese di gennaio: avere Pep Guardiola come allenatore della propria squadra. Le dichiarazioni del tecnico blaugrana faranno presto il giro del mondo e al Camp Nou iniziano a fare gli scongiuri. Perderlo significherebbe la fine di un ciclo forse irripetibile per il club spagnolo.

    pep guardiola | © KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Guardiola è così, non da mai niente per scontato. Qualunque avversario debba incontrare, l’ex centrocampista del Brescia è sempre attento a non sottovalutarlo. Lo ricordiamo contro l’Al Saad, nella semifinale del Mondiale per Club, quando nella conferenza stampa del giorno precedente alla sfida contro l’undici saudita aveva avvertito i suoi uomini a giocare con più aggressività rispetto agli arabi, altrimenti avrebbero perso. Sappiamo tutti come poi andò a finire la partita e la competizione. Cosa vuole trasmettere a Messi e compagni Guardiola quando rilascia certe dichiarazioni che agli occhi dei giornalisti presenti in sala potrebbero suscitare ilarità?

    “Il mio rinnovo? Se avessi preso una decisione, il presidente Rosell ne sarebbe già al corrente. Tranquilli, so cosa faccio.”

    Appunto, il condottiero del Barça campione d’Europa e del Mondo in carica sa esattamente quello che fa. Già l’anno scorso in primavera aveva pronunciato parole molto simili che allarmarono l’intero ambiente blaugrana. A fine stagione il Barcellona vinse la Champions League contro il Manchester United, la Supercoppa europea contro il Porto e qualche mese più tardi battendo il Santos si è issata sul gradino più alto del mondo. E se Guardiola agisse in questo modo soltanto per far trovare alla squadra nuove motivazioni oltre alla vittoria di  un trofeo? E se invece il tecnico spagnolo ha deciso di lasciare davvero il club più forte dell’ultimo secolo?

    A Manchester vive da oltre vent’anni la leggenda di nome Ferguson, più volte ammirata dallo stesso blaugrana. Un’avventura in Premier come successore di Sir Alex lo stuzzicherebbe non poco. Guardiola però è legatissimo all’Italia, dove appena può torna per assistere alle partite del suo Brescia. Sono insistenti le voci che vedono il numero uno dell’Inter Massimo Moratti inseguire da oltre due anni “Pep”. Che sia la volta buona? Una nuova rivoluzione estiva, lo stravolgimento di un progetto iniziato poco meno di 6 mesi fa. Una storia che i tifosi nerazzurri conoscono bene. Ma se la rivoluzione è dettata da Guardiola potrebbero chiudere un occhio, anche due.

  • Milan Psg, amichevole affascinante con gli ex Ancelotti e Leonardo

    Milan Psg, amichevole affascinante con gli ex Ancelotti e Leonardo

    Domani, 4 gennaio, Milan e Psg si sfidano in amichevole a Dubai, in palio il trofeo Emirates Challenge. La partita verrà trasmessa su Premium Calcio a partire dalle 16.30 del pomeriggio. Sono tanti i temi che avvolgono questa sfida, rendendola affascinante.

    Leonardo e Ancelotti | © BERTRAND GUAY/AFP/Getty Images

    L’EXAncelotti, per la prima volta da quando lasciò il Milan nell’estate del 2009, sfida la squadra che ha portato sul tetto più alto del mondo nella stagione 2007-2008. Domani rincontrerà Nesta, Ambrosini, Gattuso, Seedorf, Inzaghi, la spina dorsale del suo Diavolo che allenò per otto stagioni. E’ facile immaginare come l’emozione giocherà un brutto scherzo al nuovo allenatore del Psg. Anche per il direttore sportivo Leonardo quella di domani sarà una prima volta. Il tradimento della passata stagione, quando decise di accettare il corteggiamento di Moratti, non è ancora stato digerito dai tifosi rossoneri, come testimoniano le uscite da bollino rosso di cui si resero protagonisti Gattuso e Abate durante la festa scudetto sul campo dell’Olimpico.

    PATO – Il “Papero” è atteso dalla prima partita in seguito alle dichiarazioni pesanti rilasciate durante le festività natalizie ai danni del tecnico livornese Massimiliano Allegri. Dopo l’arrivo a Dubai le acque sembrano essersi calmate nello spogliatoio rossonero e nulla turba il clima sereno che si respira fra i giocatori del Milan, neanche le ultime voci della mega offerta di 38 milioni che il Psg avrebbe avanzato alla società di Via Turati. Sarà anche l’occasione di vedere all’opera l’attaccante rossonero contro il suo ex allenatore Carlo Ancelotti, suo autentico mentore.

    GATTUSO – “Ringhio” torna arruolabile dopo oltre 4 mesi di assenza dai campi di gioco. Il problema al nervo cranico che ha rischiato di compromettere la carriera del calciatore rossonero è ormai acqua passata. Il Milan ritrova così il suo guerriero di numerose battaglie, e il suo recupero è considerato determinante da Allegri, in vista del girone di ritorno, dove i rossoneri sono chiamati a vincere il secondo scudetto consecutivo.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN PSG

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati, Taiwo, Bonera, Nesta, Thiago Silva, Van Bommel, Nocerino, Aquilani, Robinho, Pato, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Mexes, Antonini, Zambrotta, De Sciglio, Rodrigo Ely, Ambrosini, Emanuelson, Carmona, Valoti, El Sharaawi, Inzaghi.
    Allenatore: Allegri.

    PSG (4-2-3-1): Sirigu, Jallet, Moussa Sissoko, Lugano, Tiené, Matuidi, Chantome, Menez, Nené, Pastore, Gameiro.
    Allenatore: Ancelotti.

  • Folies Psg, 62 milioni per Pato e Kaka

    Folies Psg, 62 milioni per Pato e Kaka

    Il Psg piomba su Pato e Kaka, le due stelle di Milan e Real Madrid, storica coppia rossonera che ha scritto le pagine più belle del libro milanista. Quante sono le possibilità che i due brasiliani approdino alla corte dell’ex Ancelotti?

    Pato e Kaka | © DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images

    Leonardo fa sul serio. Dal suo arrivo a Parigi ha iniziato a dare corpo ad un progetto ambizioso per portare il club francese sul tetto più alto d’Europa. La scorsa estate l’acquisto di Pastore infiammò i fan del Paris Saint Germain. Sei mesi dopo gli stessi tifosi in festa per l’argentino ex Palermo sono pronti ad entrare in paradiso. Sulla panchina non c’è più l’anonimo Kombuarè, ma quel Carletto Ancelotti che nel proprio curriculum può vantare due Champions League vinte nell’arco di 4 anni. Il regista Leonardo sta riavvolgendo il nastro del revival Milan, raccogliendo i fotogrammi più belli. Pato e Kaka reciteranno da attori protagonisti nella pellicola che andrà in onda al Parco dei Principi.

    La notizia di oggi è la mega offerta da parte del Psg per i due brasiliani di Milan e Real: 62 milioni di euro, 38 milioni per il “Papero” e i restanti 23 milioni per il trequartista dei Blancos. Non sarà però facile convincere le due società plurititolate  in Europa e nel mondo. L’attaccante rossonero è in rotta con l’allenatore Massimiliano Allegri e non ha fatto nulla per nasconderlo. Anche il procuratore Gilmar Veloz ha parlato dell’offerta parigina, definendola “affascinante”. Rimane comunque un’operazione molto complicata, soprattutto perché il Milan non può permettersi di cedere uno dei suoi attaccanti, considerata la situazione critica in ottica Champions. In caso di cessione del brasiliano la società rossonera avrebbe soltanto Ibrahimovic e Robinho arruolabili. Qualora arrivasse Tevez la situazione non cambierebbe, in quanto l’attaccante del City è già stato utilizzato da Mancini durante la fase a gironi della manifestazione europea. Più probabile invece un trasferimento di Pato a Parigi nella prossima estate.

    Discorso analogo per Kaka. Proprio ieri Josè Mourinho ha lanciato un messaggio forte alla propria squadra, dicendo di non volersi privare di alcun calciatore. Kaka ha sempre manifestato la sua felicità nel giocare in un club prestigioso come il Real Madrid ed è deciso a dimostrare tutto il proprio valore fin qui rimasto inespresso. L’ago della bilancia è rappresentato dall’ex maestro Ancelotti. La sua presenza sulla panchina del Psg è sinonimo di sicurezza e progetto ambizioso, con la concreta possibilità di essere al centro del progetto. L’attore Kaka continuerà a recitare la parte di comporsa al Bernabeu o vorrà tornare a essere il protagonista assoluto di un squadra giovane, ambiziosa e molto ricca?