Autore: Federico Pisanu

  • Catania, arriva Ilsinho. Colpo Lo Monaco

    Catania, arriva Ilsinho. Colpo Lo Monaco

    Ilsinho sbarcherà presto in Sicilia. Il Catania piazza un grande colpo di mercato. Il direttore sportivo Pietro Lo Monaco ha sorpreso tutti con l’acquisto dell’esterno brasiliano che andrà a rinforzare la fascia destra della squadra di Montella. La trattativa con il club del San Paolo è ai dettagli finali, già questo lunedì potrebbe essere il giorno dell’annuncio ufficiale. Le cifre dell’accordo ancora non sono state rese note, sebbene si possa immaginare un affare intorno ai 4-5 milioni di euro.

    Ilsinho | © Alexander KHUDOTEPLY/AFP/Getty Images

    CLASSICO TERZINO BRASILIANO – Ilsinho è il classico terzino di spinta carioca, che ha nel sangue la spinta offensiva. In passato, il laterale classe ’85, era considerato come il nuovo Cafu. L’ex dello Shakhtar fisicamente è più forte dell’indimenticato capitano del Brasile, sebbene conceda qualcosa di troppo nella fase difensiva rispetto all’ex terzino di Roma e Milan.

    CURRICULUM DI TUTTO RISPETTO – Un curriculum prestigioso per il calciatore brasiliano di 26 anni. Ha esordito nel calcio professionistico con la maglia del Palmeiras nel 2006. Nello stesso anno il trasferimento al San Paolo dove vince due Brasilerai consecutivi. La sua fama solca l’Oceano Atlantico ed è lo Shakhtar di Lucescu ad acquistare il laterale e portarlo in Ucraina. Anche qui l’arrivo del verdeoro coincide con la vincita di due scudetti, oltre alla Coppa Uefa nella stagione 2008-2009. Dopo 3 anni alla corte dell’allenatore romeno, Ilsinho torna in patria tra le fila della sua ex squadra, il San Paolo, dove totalizza 15 presenze condite da due reti. Nel 2011 il giocatore lascia il club paulista per trasferirsi all’Internacional. Con la maglia della nazionale il brasiliano può vantare un gettone di presenza e il bronzo nelle Olimpiadi di Pechino del 2008.

    IDEALE NEL 3-5-2 VARATO DA MONTELLA – L’allenatore della squadra catanese può sorridere. Il suo nuovo modulo, che rispecchia il modello Udinese, ha trovato un ottimo rinforzo per la corsia di destra. Lo stesso “Aeroplanino” ha parlato del laterale brasiliano alla vigilia della partita di campionato che vedrà gli etnei opposti al Bologna. Parole al miele per il giocatore dell’Internacional: “un giocatore molto tecnico, veloce, con un ottimo dribbling”. Il tecnico ex Roma rimane comunque prudente riguardo l’operazione che ancora non ha i crismi dell’ufficialità. Se tutto dovesse procedere secondo i piani di Lo Monaco, Ilsinho potrebbe debuttare nella 18^ giornata, quando il Catania affronterà al Cibali la Roma di Luis Enrique.

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  • Luis Enrique sicuro “De Rossi resta”. Il punto sul rinnovo

    Luis Enrique sicuro “De Rossi resta”. Il punto sul rinnovo

    Il futuro di Daniele De Rossi sarà ancora dipinto di giallorosso. Il tecnico della Roma Luis Enrique, durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Chievo, ha confermato che “Capitan futuro” rimarrà nella Capitale ancora per tanto tempo. Dichiarazioni forti da parte dello spagnolo, che hanno lo scopo di spazzare via tutti i dubbi che circondano la vicenda del rinnovo contrattuale del centrocampista azzurro. Soltanto una mossa dettata per ristabilire tranquillità all’intero ambiente romanista oppure una certezza all’indomani dell’incontro che ha visto protagonisti il capocordata James Pallotta, il ds Sabatini, Franco Baldini, insieme a De Rossi e il suo procuratore?

    daniele de rossi | © DANIEL MIHAILESCU/AFP/Getty Images

    I tifosi giallorossi sperano che Luis Enrique non abbia iniziato il 2012 reinventandosi illusionista, e che le sue parole fossero giustificate da un reale riavvicinamento fra le due parti interessate. Ancora non sono trapelate notizie ufficiali sul vertice tenuto ieri pomeriggio dai 5 protagonisti appena citati. L’ottimismo generale che traspariva alla vigilia è confermato direttamente dalle risposte dell’ex Barcellona ai giornalisti presenti in sala stampa a Trigoria.

    Non ho nessun dubbio che Daniele De Rossi rimarrà alla Roma, non sono preoccupato di nulla. Resterà perché è quello che lui vuole. Non lo perderemo a gennaio e nemmeno in estate“.

    Sebbene non ci sia ancora la firma ufficiale sul prolungamento del contratto, in scadenza fra poco meno di sei mesi, “Capitan futuro” avrebbe quindi deciso di sposare il progetto ambizioso della nuova dirigenza giallorossa. Le cifre trapelate negli ultimi giorni parlano di un rinnovo a 6 milioni di euro (compresi premi facilmente raggiungibili) per le prossime 5 stagioni. Resta da sciogliere il nodo della clausola di rescissione, sul quale verteva l’intera vicenda. De Rossi e il suo procuratore Sergio Berti vorrebbero l’inserimento di una clausola pari a 10 milioni di euro, una cifra relativamente bassa capace di agevolare un’eventuale trattativa che porti il calciatore lontano da Roma. La società giallorossa sarebbe disposta ad accogliere la richiesta del centrocampista, ma con una clausola fissata a 25 milioni di euro.

    La partita di domani contro il Chievo, calcio di inizio alle ore 15.00, sarà l’occasione di vedere sul terreno dell’Olimpico De Rossi, pedina inamovibile del 4-3-1-2 varato da Luis Enrique. Nelle consuete interviste del dopo partita è facile immaginare come il calciatore verrà tempestato da domande inerenti la situazione del contratto e sulle voci che lo vogliono vicino al Manchester City di Roberto Mancini (con gli stessi bookmakers inglesi che danno il trasferimento del centrocampista ai Citizens per certo, con la quota ferma a 1.50). Il romanista coronerà il sogno di succedere a Totti come capitano della squadra della sua città oppure sarà l’ennesimo colpo della campagna acquisti trionfale del City?

  • Edu Vargas convocato per Palermo Napoli

    Edu Vargas convocato per Palermo Napoli

    Il posticipo di domani sera che vedrà opposte Palermo e Napoli, segnerà l’esordio assoluto nel campionato italiano di Eduardo Vargas, l’attaccante cileno ex Universidad de Chile prelevato dal club di De Laurentiis ad una cifra intorno ai 12 milioni di euro. Mazzarri infatti ha deciso di convocarlo per la prima partita dell’anno 2012 dei suoi ragazzi. Riuscirà Vargas a recitare un ruolo da protagonista già da domani al Renzo Barbera?

    eduardo vargas | © JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images

    Fa scalpore la notizia arrivata nella mattinata di oggi della convocazione della punta esterna per il big match che si disputerà in Sicilia fra 24 ore. Il tecnico livornese non ha quindi rinunciato all’apporto del nuovo acquisto, sebbene quest’ultimo abbia nelle gambe soltanto due allenamenti con la squadra partenopea. Nella decisione del mister azzurro potrebbe aver pesato l’assenza per infortunio del “Pocho” Lavezzi. In molti considerano Vargas la fotocopia dell’argentino e questo ha dato una grossa spinta alla voce del tutto infondata della cessione dell’attaccante napoletano all’Inter già durante il mercato di gennaio.

    Nella conferenza stampa della vigilia Mazzarri ha chiarito un aspetto molto importante in merito all’assetto tattico futuro del Napoli, sostenendo come non sia un’utopia pensare ad Hamsik come centrocampista al fianco di Inler con Lavezzi e Vargas in avanti insieme all’uruguaiano Cavani, se tutta la squadra è capace di rimanere unita e sacrificarsi per la causa comune. Riguardo la convocazione del cileno, Mazzarri ha ribadito che non lo conosce ancora bene ma gli ha fatto comunque un’ottima impressione e per facilitargli l’ambientamento nella squadra e nella Serie A ha scelto di arruolarlo per la sfida contro i rosanero del nuovo allenatore Mutti.

    Se l’andamento della partita risultasse favorevole per l’ingresso in campo del cileno, il tecnico livornese potrebbe decidere di farlo esordire per qualche minuto con la maglia azzurra. Irrealistica invece l’ipotesi suggestiva del suo inserimento negli 11 titolari, con Pandev nettamente favorito come sostituito di Lavezzi. Il macedone andrà a completare il trio d’attacco composto da Hamsik e l’ex di turno Cavani. Tutti gli occhi però saranno puntati sul tanto chiacchierato neo acquisto partenopeo.

  • Tevez, l’Inter rilancia e offre 27 milioni per beffare il Milan

    Tevez, l’Inter rilancia e offre 27 milioni per beffare il Milan

    L’affare Tevez vive oggi una fase decisiva. Dopo la conferenza call a Rio de Janeiro, con Galliani insieme a Tevez e il procuratore dell’argentino, e Branca a Manchester, oggi l’Inter rilancia la sua offerta per l’attaccante del City. Il sogno di Carlitos è sempre quello di vestire la maglia rossonera, gli sceicchi però non sembrano disposti a cedere di un millimetro dalla loro posizione e preferiscono l’offerta nerazzurra, economicamente più importante rispetto a quella del Milan e sopratutto comprendente dell’obbligo di riscatto, clausola ritenuta determinante dalla dirigenza dei Citizens. Chi la spunterà fra le due rivali?

    carlos tevez | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    L’Inter prova ad alzare l’asticella. L’ultima offerta della società di corso Vittorio Emanuele è il prestito oneroso (1 milione di euro) per i prossimi 6 mesi, con l’obbligo di riscatto a giugno fissato a 27 milioni di euro. Un’operazione quindi di 28 milioni, cifra ben lontana dai 42 milioni di euro offerti dal Corinthians quest’estate ma al momento di gran lunga migliore rispetto all’ultima presentata da Galliani due giorni fa (prestito gratuito a gennaio e diritto di riscatto a 23 milioni). L’accordo fra il club del presidente Mansour e l’Inter di Moratti non sembra in discussione, ma rimane un nodo cruciale da sciogliere: la volontà del giocatore. Lo stesso Branca durante l’incontro avuto con la dirigenza inglese ha telefonato al procuratore dell’argentino, Kia Joorabchian, ma da quest’ultimo è arrivata l’ennesima conferma che il proprio assistito ha intenzione di rifiutare qualsiasi offerta diversa da quella del Milan.

    Per questo motivo anche l’ultima proposta che arriva da Parigi (35 milioni di euro subito per il trasferimento del calciatore al Psg) sembra del tutto inutile, in quanto Tevez ha già rifiutato categoricamente qualsiasi ipotesi di un suo approdo in Francia, considerata troppo debole dal punto di vista calcistico.

    Galliani e i tifosi rossoneri continuano quindi ad aspettare la risposta del City attesa per il prossimo martedì. Qualora trovassero conferma le voci che vorrebbero la presenza dell’obbligo di riscatto all’interno dell’ultima proposta milanista (sebbene legata al numero di presenza dell’Apache durante i prossimi 6 mesi in Italia) i Citizens potrebbero anche decidere di accettare le condizioni impostigli dall’amministratore delegato del Milan. Si farebbe quindi concreta la possibilità di vedere Tevez in campo già nel derby del prossimo 15 gennaio con la maglia del Diavolo, un’eventualità a cui non vogliono neanche pensare i cugini interisti.

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  • Paul Pogba, Inter e Milan sul baby gioiello del Manchester United

    Paul Pogba, Inter e Milan sul baby gioiello del Manchester United

    Pogba, talentuoso centrocampista del Manchester United, classe ’93, accende il derby di mercato fra Inter e Milan. Ennesima sfida fra le due squadre milanesi, le quali non cedono di un millimetro difronte agli obiettivi comuni. Questa volta il giocatore non ha lo stesso peso dell’Apache Carlos Tevez, ma in prospettiva potrebbe rivelarsi un ottimo affare.

    paul pogba | © getty images

    Il francesino acquistato dallo United di Sir Alex Ferguson all’inizio della stagione 2009-2010 dal club francese Le Havre all’età di 15 anni, non riesce a trovare spazio in prima squadra. In Premier non ha ancora collezionato un minuto di gioco, mentre nella Coppa di Lega il tecnico scozzese gli ha concesso tre presenze. Nella Nazionale francese Pogba vanta numerose presenze nelle selezioni Under, per un totale di 38 presenze condite da 4 gol.

    Sul giocatore sono caduti gli occhi di numerosi club europei, fra cui appunto Milan e Inter. Nonostante il centrocampista abbia dichiarato recentemente di trovarsi bene all’Old Trafford e di non avere per il momento alcuna intenzione di trasferirsi lontano dai Red Devils, il futuro del francese è in bilico. I nerazzurri sembrano favoriti sui cugini, considerata la visita di Mino Raiola (agente di Pogba ndr) alla Pinetina qualche settimana fa per discutere riguardo la posizione del suo assistito. Non è da escludere comunque come i buoni rapporti fra l’agente di Nocera Inferiore e i rossoneri possano risultare alla fine decisivi sull’esito della trattativa. Il direttore dell’area tecnica dell’Inter, Marco Branca, è intenzionato ad ottenere al più presto il consenso del giocatore, il quale ha il contratto in scadenza fra sei mesi, per evitare una possibile asta sanguinosa con gli altri club interessati a Pogba. Fra questi segnaliamo i due club francesi Olympique Lione e Marsiglia oltre all’Arsenal di Arsene Wenger. L’allenatore dei Gunners ha da sempre un “debole” per i giovani talenti suoi connazionali, e Pogba rappresenterebbe l’identikit perfetto.

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  • Psg su Maicon, l’Inter sfida la Juve per Caceres

    Psg su Maicon, l’Inter sfida la Juve per Caceres

    Il Psg è in pressing su Maicon. In caso di addio del terzino brasiliano, la società nerazzurra sfiderebbe la Juventus nella corsa all’uruguaiano Caceres. Altro nome che circola nelle ultime ore è quello di Romulo, connazionale dell’interista, in forza al Vasco da Gama.

    douglas maicon | © Claudio Villa/Getty Images

    Leonardo è ancora alla frenetica ricerca dei 3 acquisti caldeggiati dal nuovo allenatore Carlo Ancelotti per il rinforzamento della squadra già a partire da questo gennaio. L’ex tecnico di Inter e Milan avrebbe deciso di puntare l’attenzione su un suo ex giocatore allenato alla Pinetina, il brasiliano Maicon. Dopo l’addio di Mourinho, il terzino della Nazionale verdeoro ha manifestato segni di insofferenza nel continuare a sposare il progetto nerazzurro, e più volte è stato vicino a vestire la maglia del Real Madrid e quella dei Citizens. L’offerta del club parigino fatta pervenire agli uffici del Palazzo Saras si aggira intorno ai 15 milioni di euro, mentre per il calciatore è pronto un contratto di 5 milioni di euro a stagione.

    Nel pomeriggio è arrivata la smentita di rito del procuratore di Maicon, Roberto Caliendo, il quale intervistato da Sky ha dichiarato quanto segue:

    “Smentisco categoricamente qualsiasi trattativa in essere, non c’è stato alcun contatto né col Psg né con altre società. Maicon sta bene all’Inter. E’ inutile fare speculazioni: lui è e sarà un giocatore dell’Inter”.

    Moratti e Branca però non vogliono farsi trovare nuovamente impreparati come già successo nella recente storia nerazzurra, Mourinho e Leonardo docet. Per questo hanno iniziato a sondare il terreno per il terzino del Siviglia Caceres, sul quale c’è già la Juventus da quasi un mese ma ancora la Signora non riesce a portare l’operazione a termine. L’alternativa all’uruguaiano porta ancora una volta in Sudamerica, terra ormai setacciata in ogni suo angolo durante questa sessione di mercato (Juan Jesus, Lucas e altri). Si tratta di Romulo, terzino destro che nell’ultimo Brasilerao ha giocato con la maglia del Vasco da Gama.

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  • Juventus Al Hilal 7-1, Del Piero in grande spolvero

    Juventus Al Hilal 7-1, Del Piero in grande spolvero

    La Juventus saluta Dubai con una facile vittoria contro la modesta squadra locale dell’Al Hilal. Un’amichevole a senso unico, terminata con il punteggio finale di 7-1. La partita è stata organizzata dal principe saudita Abdallah Bin Mosaed per l’addio al calcio giocato del portiere Aldeayea, il Buffon dell’Arabia. Per Conte un’ottima risposta dalla sua squadra, che torna in Italia con la consapevolezza di potersela giocare alla pari con il Milan di Allegri, potendo contare anche su un Borriello in più e molto probabilmente sulla spinta a sinistra dell’ex Caceres, e sulla fantasia del cileno Pizarro in arrivo dalla Roma.

    alessandro del piero | © FAYEZ NURELDINE/AFP/Getty Images

    La sfida contro l’Al Hilal ha visto come protagonista assoluto Alessandro Del Piero. Evidentemente la terra araba ringiovanisce il capitano bianconero, fresco vincitore dell’Oscar Global Soccer. Qui è amato da tutti e considerato ancora uno dei calciatori europei più forti in circolazione. L’attaccante della Juventus non ha voluto smentire la sua fama e nel primo tempo è riuscito a firmare una splendida doppietta, impreziosita da un pallonetto nell’azione del secondo gol. Il terzo gol è stato realizzato dall’ex Amburgo Elia (flop del mercato estivo di Marotta) mentre la quarta rete porta la firma del cileno Vidal, il quale sta aspettando con ansia l’arrivo del suo connazionale giallorosso. Nella ripresa completano la festa bianconera i gol di Chiellini, assistito dal suo compagno di squadra Marchisio, poi l’ex Udinese Simone Pepe su calcio di punizione e il partente Quagliarella (nelle ultime ore di mercato l’attaccante napoletano è dato vicino all’Inter di Claudio Ranieri).

    Domenica la Juventus si ritufferà nel Campionato di Serie A, dove sarà impegnata nell’insidiosa trasferta di Lecce. I giallorossi hanno trovato in Serse Cosmi un tecnico di grande carisma che sembra aver trovato la medicina giusta per raggiungere il traguardo della salvezza. Conte sembra intenzionato a varare il 4-3-3 con Pepe, Matri e Vucinic a comporre il trio offensivo.

    HIGHLIGHTS JUVENTUS AL HILAL 7-1

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  • De Rossi Roma, ore calde per il rinnovo. Il City non molla

    De Rossi Roma, ore calde per il rinnovo. Il City non molla

    La Roma e Daniele De Rossi si ritroveranno oggi per discutere nuovamente il rinnovo del contratto in scadenza fra sei mesi. Per l’occasione è in arrivo dagli States James Pallotta, il nuovo azionista di maggioranza della società, “scomodatosi” per scongiurare la partenza di Capitan Futuro. Il suo sbarco nella capitale è previsto intorno alle ore 8.00 di questa mattina e l’intervento dell’americano è visto da più parti come decisivo. Il Paris Saint Germain, di ieri la notizia che il procuratore del giallorosso Berti fosse giunto a Dubai per ascoltare i dirigenti parigini, sembra essersi mosso troppo tardi. Dall’Inghilterra intanto sono convinti che il calciatore si trasferirà alla corte del City di Mancini, tanto che i bookmakers danno l’arrivo del calciatore in terra inglese a 1.50.

    Questo contratto non s’ha da fare. Anzi no, forse c’è qualche possibilità. E oggi lo spiraglio apertosi qualche settimana fa potrebbe aprirsi definitivamente in luce accecante. Le congiunzioni astrali sembrano esserci tutte. Il tavolo fra Baldini, il ds Sabatini, De Rossi e il procuratore Berti, con la presenza di Mr. Pallotta, ha il sapore del matrimonio, quello fra il centrocampista della Nazionale azzurra e la società che l’ha visto crescere fin qui.

    daniele de rossi | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Ma in ogni casa ci sono delle regole di convivenza che ciascun componente della famiglia deve rispettare. In questo caso è De Rossi ad avere l’ultima parola, e le sue condizioni sono chiare. Adeguamento del contratto fino a 6 milioni di euro, in modo tale da non rimpiangere i petroldollari degli sceicchi disposti a offrirgli un mega contratto da 9 milioni a stagione, e una moderna uscita di sicurezza per scappare via da Roma in caso di incendio. Tutto si gioca su quest’ultima porticina, che De Rossi vorrebbe fosse facile da spalancare qualora la situazione all’Olimpico si facesse preoccupante (che nel calcio significa “zeru tituli”). La società giallorossa è disposta ad accontentare il calciatore ma fino ad un certo punto. L’inserimento della clausola rescissoria sembra cosa fatta, ma è il prezzo a cui è stata fissata a far storcere il naso a De Rossi: 25 milioni di euro, troppi per un’ipotetica squadra che volesse acquistare il giallorosso e pagargli poi un contratto formato City, considerata anche l’età non più giovanissima di “Capitan futuro”. Il giocatore, d’accordo col procuratore Sergio Berti, vorrebbe avere il via libera ad una cifra fissata intorno ai 10 milioni di euro, prezzo evidentemente ritenuto irragionevole dalla coppia Baldini e Sabatini.

    Chi è che può far sbloccare la trattativa? Sono due le componenti: da una parte l’amore per la maglia e la città, dove è nato e cresciuto fino a diventare uno dei centrocampisti centrali più apprezzati nell’intero panorama calcistico mondiale, tanto da far scomodare lo stesso Mourinho ai tempi del Chelsea e di recente al Real Madrid. Dall’altra c’è quel James Pallotta che nel mese di dicembre ha spodestato Thomas Di Benedetto ed è diventato l’uomo più influente della Roma calcistica. Pallotta ha il compito non tanto di garantire al giocatore l’accordo economico o una clausola rescissoria bassa, quanto la bontà del progetto. Se infatti il nuovo capocordata statunitense riuscirà a usare argomenti convincenti, delineando le ambizioni della squadra giallorossa per il futuro in maniera concreta, De Rossi non ci penserà su due volte per prendere in mano qualsiasi penna gli capiti fra le mani e firmare il prolungamento di contratto per 5 stagioni, legandosi così a vita alla causa Roma. Se invece James Pallotta dovesse fare un buco nell’acqua, rendendo così il suo viaggio inutile, Luis Enrique e i tifosi della “Magica” rischierebbero seriamente di perdere l’idolo di casa, per la gioia di tutti gli scommettitori inglesi che in tempi non sospetti avevano quotato il trasferimento di De Rossi al Manchester City, un club che in poco meno di 3 anni si è trasformato in una superpotenza europea.

  • Tevez Milan promessi sposi. Galliani accontenta il City

    Tevez Milan promessi sposi. Galliani accontenta il City

    Tevez è al 90% del Milan. Ieri la giornata decisiva che ha visto segnare il trionfo di Galliani e il clamoroso flop di Branca, il quale è volato a Manchester convinto di riuscire a trovare l’accordo con gli inglesi del City ma tornerà a Milano con un pugno di mosche in mano. Ancora una volta l’amministratore delegato rossonero si è dimostrato un vero mago del calciomercato e seppure lo separasse la distanza di un Oceano Atlantico dai dirigenti del City, è riuscito a realizzare il grande colpo che tutti i tifosi del Milan sognavano. Nella giornata di oggi, o al più tardi domani, ci sarà l’annuncio ufficiale da parte del club di Via Turati. L’Inter e Moratti devono digerire una botta non da poco, dalla quale riprendersi sarà realmente difficile.

    carlos tevez | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    La “fantasia” di Galliani ha superato la razionalità di Branca. La conferenza call a Rio de Janeiro sarà uno degli eventi che i quotidiani sportivi celebreranno a lungo. Tevez è solo l’ultima operazione in ordine cronologico nella storia recente del mercato rossonero. L’ultimo anno ha rivoluzionato la squadra del Milan. Uno stravolgimento che ha portato gli uomini di Massimiliano Allegri a vincere lo scudetto la scorsa stagione e permetterà fra poco meno di due mesi di giocarsi una Champions League recitando il ruolo di protagonisti, come dimostrato nella partita di San Siro contro il Barcellona di Pep Guardiola. Un attacco stellare su cui potrà contare il tecnico livornese: Ibrahimovic, Tevez, Robinho, Pato, e Boateng senza dimenticare il convalescente Cassano. In Italia il tricolore sembra abbia tutta l’intenzione di soggiornare a Milanello per un altro anno.

    Che cosa ha convinto il Manchester City ad accettare l’offerta del Milan? Innanzitutto la decisione di Carlitos Tevez di voler giocare esclusivamente con la maglia rossonera. E poi nulla hanno potuto quando Galliani ha calato sul tavolo l’asso che ha fin qui tenuto nascosto: l’obbligatorietà del riscatto a patto che l’argentino disputi un determinato numero di partite da qui a giugno. La cifra economica è rimasta invariata, 1 milione di euro subito e i restanti 23 milioni quando l’attaccante verrà riscattato in estate. Tevez, il procuratore Kia Joraabchian e Galliani hanno esultato alla fine della conferenza come se avessero vinto un derby, che a questo punto vedrà come protagonista fra due settimane lo stesso calciatore argentino.

    Ci hanno insegnato che la storia si ripete. Una delle leggi non scritte dell’universo trova conferme clamorose ogni volta che il calciomercato rossonero muove i suoi passi. Ronaldinho, Ibrahimovic, Tevez, firmato Adriano Galliani.

  • Manchester United a picco, è la fine del ciclo Ferguson?

    Manchester United a picco, è la fine del ciclo Ferguson?

    Il Manchester United perde ancora. Gli uomini di Ferguson cadono sul campo del Newcastle per 3-0 e vedono allontanarsi la vetta, occupata dal City di Mancini che ha un margine di 3 punti sui Red Devils. Quella che si sta profilando all’orizzonte sembra essere la stagione che pone la parola fine sulla parabola miracolosa della leggenda scozzese, in sella allo United da un quarto di secolo. Riuscirà Sir Alex a raddrizzare un’annata fallimentare, che ha già raccontato ai tifosi inglesi dell’eliminazione dei propri idoli dalla Champions League e ora profetizza allo stesso Old Trafford la triste fine di un’era ricca di successi e trionfi?

    manchester united | © getty images

    PREMIER – Le due sconfitte consecutive, clamorosa quella subita in casa la settimana scorsa per opera del Blackburn ultimo in classifica, suonano da campanello d’allarme per un Titanic che sta affondando nel gelido mare della Manica. Le recenti delusioni hanno infatti vanificato quella che era stata una splendida rimonta ai danni dei cugini Citizens, i quali dopo poche giornate erano riusciti a fuggire con oltre 10 punti di vantaggio. La cavalcata trionfale, culminata il giorno di Santo Stefano con la vittoria casalinga sul Wigan e il contemporaneo pareggio della squadra di Roberto Mancini sul campo del West Bromwich, si è interrotta sul più bello, lasciando allo United quintali di carbone nella calza della Befana. Dopo 20 giornate, i Red Devils sono secondi, con 14 partite vinte, tre pareggi e altrettante sconfitte. Un ruolino di marcia che non desterebbe preoccupazione, se solo non fosse atterrato in questa stagione il ciclone City. La squadra del tecnico italiano sembra inarrestabile e l’ultima vittoria per 3-0 contro il Liverpool ha conferito un senso di onnipotenza all’immagine dei Citizens.

    CHAMPIONS LEAGUE – Non bastasse l’incubo del City in Premier, i tifosi del Manchester hanno assistito al film dell’orrore nella manifestazione europea che li aveva visti protagonisti assoluti negli ultimi anni (finalista in tre delle ultime quattro stagioni e vittoria nell’edizione 2007-2008, nella drammatica lotteria dei rigori contro il Chelsea). La sconosciuta Basilea è riuscita nell’impresa di eliminare i Red Devils, arrivati terzi nel proprio girone alle spalle degli svizzeri e del Benfica. L’onta dell’Europa League è realtà. Riuscirà Ferguson a motivare gente come Rooney, Nani, Ferdinand, Vidic nell’andare a conquistare il successo nell’Europa di Serie B?

    OMBRA GUARDIOLA – Negli ultimi giorni il nome del tecnico blaugrana è stato accostato alla panchina dello United. L’ombra di “Pep” Guardiola si allunga, e rischia di inghiottire definitivamente la luce opaca dello scozzese, per il quale lo spagnolo non ha mai nascosto la sua devozione. Il 2012, Maya permettendo, sarà forse un anno storico, quello che tutti gli almanacchi registreranno come l’ultimo anno da allenatore di Sir Alex Ferguson.