Autore: Federico Pisanu

  • Tevez vicino al Psg, Ancelotti sicuro “verrà da noi”

    Tevez vicino al Psg, Ancelotti sicuro “verrà da noi”

    Carlos Tevez nelle prossime ore potrebbe dire sì al Psg. Nella mattinata di oggi il procuratore dell’Apache è volato a Parigi per discutere con la dirigenza francese il trasferimento del proprio assistito sotto la Torre Eiffel. Sembra così definitivamente sfumare il sogno dell’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani di portare il calciatore argentino a Milano, e anche l’Inter di Massimo Moratti appare tagliata fuori dopo il no giunto dall’Inghilterra all’offerta di prestito con obbligo di riscatto a fine stagione fissato intorno a una cifra di 25 milioni di euro.

    carlos tevez | © Julian Finney/Getty Images

    ORE DECISIVE – A Parigi danno l’affare per concluso, con Tevez in procinto di vestire la maglia del Paris Saint Germain già dall’inizio della prossima settimana. Il “Bugiardo” Pato è stato dimenticato in fretta, e ora tutti sperano nell’arrivo del primo vero colpo di mercato firmato dalla coppia LeonardoAncelotti. Kia Joorabchian è nella sede del club parigino, pronto ad ascoltare la proposta ufficiale della società che sta sconvolgendo gli assetti del calcio europeo. La Gazzetta dello Sport rivela come la firma potrebbe arrivare già nella tarda serata di quest’oggi. L’offerta del Psg è un contratto di 3 anni e mezzo con un guadagno netto a stagione di 7 milioni di euro, quasi il doppio di quanto il Milan era disposto ad offrire al calciatore argentino.

    ANCELOTTI FIDUCIOSO – Alle ore 13.30 durante una conferenza stampa, Carlo Ancelotti ha affermato ai giornalisti presenti che Tevez molto probabilmente accetterà la proposta giunta dalla Francia. Nessuna preoccupazione da parte del tecnico circa la condizione fisica dell’Apache, fermo da settembre dopo esser stato messo fuori rosa dal Manchester City a causa del violento scontro verbale con l’allenatore Mancini. Secondo Ancelotti Tevez sarà in grado di recuperare la forma perduta nel giro di due settimane, risultando così decisivo già per il mese di febbraio, prima dell’inizio dei sedicesimi di Europa League.

    ADDIO ITALIA – Restano a guardare Milan e Inter. Entrambe sognavano di avere Carlitos nella propria rosa nel mese di gennaio ma i tentativi sono stati fino a questo momento vani. Da una parte è ormai celebre il veto posto dal presidente rossonero Berlusconi all’operazione che avrebbe portato l’argentino a Milanello e Pato in Francia alla corte di Ancelotti. L’Inter invece ha dovuto registrare nella giornata di ieri il rifiuto da parte del club inglese riguardo l’offerta di 25 milioni di euro presentata la scorsa settimana, di gran lunga inferiore rispetto ai 37 milioni (29 subito più altri 8 in forma di bonus) presentata dall’ex Leonardo.

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  • Pepe calpesta Messi, stampa spagnola “vergognoso”

    Pepe calpesta Messi, stampa spagnola “vergognoso”

    Il difensore del Real Madrid Pepe è finito sotto l’occhio del ciclone dei media spagnoli, dopo aver platealmente calpestato la mano di Messi nel secondo tempo del Clasico di ieri sera, vinto dai blaugrana per 1-2 sul campo dei “Blancos”, valevole per l’andata dei quarti di finale di Copa del Rey. Sdegno unanime nei media spagnoli, e lo stesso tecnico del Real Jose Mourinho ha avuto parole di condanna contro il gesto del proprio difensore. Botta e risposta su Twitter fra l’attaccante del Manchester Rooney e l’ex bandiera del club spagnolo Guti, con l’inglese che definisce “idioa” il portoghese.

    pepe | © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    EROE IN NEGATIVO – La mossa di Mourinho di schierare Pepe come centrocampista centrale al fianco di Xabi Alonso e Diarra rivelava chiaramente il progetto del “vate” di Setubal, ovvero consegnare la gestione del pallone al Barça e giocare di rimessa con grande cattiveria agonistica in mezzo al campo. Una mossa già utilizzata in precedenti sfide contro la squadra di Guardiola, e spesso foriera di forti polemiche nell’immediato post partita. L’ultimo episodio è stato il cartellino rosso ricevuto nella semifinale d’andata di Champions League la scorsa stagione quando Pepe piombò su Dani Alves facendolo volare dal terreno di gioco. Il calciatore “imprescindibile” per Mourinho è stato espulso in altre due occasioni quando il Real ha incontrato il Barça, in campionato e nella Supercoppa spagnola.  L’aggressività del portoghese è esplosa al 21′ della ripresa quando decide di passeggiare letteralmente sulla mano del Pallone d’oro Messi. Non è stato l’unico episodio della “serataccia” del difensore madrileno, impreziosita da una clamorosa simulazione nel tentativo di spingere l’arbitro a punire un’inesistente gomitata di Fabregas.

    L’ATTACCO DEI MEDIA – Marca, quotidiano madrileno, definisce il comportamento di Pepe “Vergognozo”. As censura il gesto del centrale portoghese, riportando anche le parole del tecnico Mourinho, che nella conferenza del post partita ha affermato di essere “l’unico padre di questa sconfitta”. Eloquente il titolo del giornale catalano Sport, che sceglie come apertura “El Barca barre al Madrid mas sucio”, il Barcellona batte il Real Madrid più sporco, con chiaro riferimento a Pepe e la “passeggiata” sulla mano di Messi.

    CENSURA MOU – Lo stesso Mourinho critica pesantemente il fattaccio del suo connazionale e lo etichetta come “un gesto sicuramente censurabile se fatto intenzionalmente”. E’ molto probabile che la federazione di calcio spagnola prenderà una netta posizione nella vicenda Pepe-Messi, squalificando il calciatore del Real Madrid per numerose giornata di Liga. Il portoghese si rese già protagonista nella stagione 2008-2009 di una scazzottata in stile Far West nella partita contro il Getafe che gli costò dieci giornate di squalifica e un polverone mediatico senza precedenti in Spagna.

    ROONEY CONTRO GUTI – La bufera ha fatto presto il giro del mondo e anche i social network hanno vissuto ore frenetiche, con l’attaccante Red Devils che subito dopo il fallo da bollino rosso di Pepe ha rivolto parole al vetriolo contro il calciatore dei “Blancos”, definendolo un “vero idiota”. Non si è fatta attendere la risposta della bandiera del Real Madrid che risponde piccato all’inglese, affermando che sbagliare è umano, e se vuole essere un santo potrebbe dare l’esempio”. Real Madrid Barcellona, il Clasico è riuscito a diventare il derby planetario calcistico.

    IL VIDEO 

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  • Maldini, veleno sul Milan “non mi vogliono”

    Maldini, veleno sul Milan “non mi vogliono”

    Paolo Maldini e il Milan, un matrimonio che non s’ha da fare. I motivi che spingono la bandiera rossonera lontano dalla società di Via Turati non sono conosciuti, sebbene i maligni puntino il dito sulla dirigenza storica del Diavolo che non vorrebbe al suo interno un elemento così popolare fra gli stessi tifosi della squadra e tutti gli appassionati di calcio. Accostato di recente al Psg degli amici Leonardo e Carlo Ancelotti, Maldini ancora non si sbilancia. Sono però  forti le dichiarazioni che, nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, andata in edicola questa mattina, l’ex calciatore ha in serbo per il suo vecchio club, con un eloquente “non mi vogliono”.

    paolo maldini | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    TUTTO INUTILE – Due anni e mezzo fa l’ultima partita con la maglia del Milan, nella sfida contro la Fiorentina all’Artemio Franchi, che sancì l’addio del capitano e contemporaneamente quello di Carlo Ancelotti. Dopo quasi mille giorni in Via Turati non si è trovato ancora posto per la leggendaria bandiera. Maldini non ha mai nascosto il suo desiderio di poter occupare un posto dirigenziale, ma la domanda è rimasta sempre senza risposte. Attualmente Galliani non ha alcun incarico da offrirgli. Oggi lo sfogo dell’ex calciatore al quotidiano sportivo milanese contro l’ex società, “in società qualcuno non mi vuole”.

    LOVE IN PARIS – Negli ultimi giorni si era parlato di un forte interessamento del Psg nei confronti del rossonero, dopo che lo stesso Maldini si era presentato al Parco dei Principi al fianco del direttore sportivo Leonardo per la prima del nuovo corso Ancelotti sulla panchina francese, culminata nella bella vittoria per 3-1 contro il Toulouse. Nell’intervista alla Gazzetta dello Sport l’ex difensore della Nazionale azzurra ha chiarito come non sia stato contattato ufficialmente per un’offerta di lavoro, spiegando che il colloquio avuto con i vertici societari del Paris Saint Germain sia stato solamente di avvicinamento e non c’è ancora nulla di concreto.

    IL NO AL CHELSEA – Non è la prima volta che Carlo Ancelotti prova a convincere il suo ex giocatore a raggiungerlo in una nuova avventura. Già in passato l’allenatore di Reggiolo lo chiamò per essere il suo vice quando volò in Inghilterra ai tempi del Chelsea. Allora il rossonero rifiutò perché appena conclusa la carriera da professionista e ancora non sapeva che cosa avrebbe voluto fare nel suo futuro. Due anni più tardi Ancelotti ci riprova, stavolta insieme con Leonardo. Qualora da Milano non dovesse arrivare alcuna risposta allo sfogo di quest’oggi, con tutta probabilità Maldini volerà a Parigi, andando ad arricchire la già folta patria rossonera.

  • Coppa Italia, Milan Novara 2-1, decide Pato ai supplementari

    Coppa Italia, Milan Novara 2-1, decide Pato ai supplementari

    Milan Novara finisce 2-1 dopo i tempi supplementari, con i 90′ minuti che si erano conclusi sull’1-1 per effetto dei gol segnati nel primo tempo da El Shaarawy e da Radovanovic a due minuti dal termine. Decisivo il gol di Pato all’11’ minuto del primo tempo supplementare. Lo stesso “Papero” esce per infortunio qualche minuto più tardi. Buona la prova del Novara, che si dimostra pericoloso per tutto l’arco della partita.

    stephan el shaarawy | © Valerio Pennicino/Getty Images

    IL FARAONE ILLUDE – Nel primo tempo il Milan spaventa subito il Novara con Pippo Inzaghi, che nel primo quarto d’ora ha l’occasione di tornare al gol dopo la doppietta al Real Madrid dello scorso anno, ma i tentativi del bomber rossonero non riescono ad impensierire Fontana. Ci pensa El Shaarawy a realizzare il gol del momentaneo vantaggio del Diavolo, con uno splendido tiro di destro da fuori area su cui non può nulla l’estremo difensore avversario. Il Faraone ci prende gusto e ci riprova alla mezzora ma la conclusione si spegne lontanissima dallo specchio della porta. A dieci minuti del termine Fontana dice no all’ex padovano, autore di una prodezza. Nei primi 45′ il Novara ha avuto il coraggio di portare un pressing deciso ai portatori di palla del Milan e con Granoche ha avuto la clamorosa occasione per pareggiare, fallita dallo stesso attaccante piemontese.

    BEFFA ALL’88’ – Ad inizio ripresa gli uomini di Allegri rallentano il ritmo e iniziano a gestire il pallone con la consueta tecnica che da anni ormai contraddistingue il Milan. La partita scivola via verso il risultato che pareva scontato già alla vigilia, ovvero una comoda vittoria dei padroni di casa. Dura 55′ minuti la prova di Pippo Inzaghi, al suo posto Pato. E’ proprio il brasiliano ad avere al 40′ la palla che potrebbe consentire al Milan di chiudere anzitempo la pratica Novara, ma il “Papero” spreca una bella azione che ha visto protagonisti Binho ed El Shaarawy, quest’ultimo sicuramente uno dei migliori della partita insieme a Mexes. Quando ormai il match è alle sue battute conclusive, arriva la doccia gelata per San Siro. Radovanovic si assume la responsabilità di un calcio di punizione al 43′, e il suo tiro sorprende il portiere Amelia e si infila alle spalle del rossonero. Punteggio in parità, 1-1, si va alla giostra dei tempi supplementari.

    NEL SEGNO DI PATO – Parte subito forte il Milan nel primo tempo supplementare. E’ Robinho a scaldare i guanti a Fontana. Al 9′ Pato si becca i fischi dei tifosi quando spara altissimo un calcio di punizione da posizione favorevole. Fischi che nel giro di 60” si trasformano in applausi a scena aperta quando il brasiliano supera con un delizioso pallonetto Fontana dopo aver ricevuto un passaggio filtrante da Robinho, andando a firmare così il 2-1. Il Milan sembra dilagare e con Robinho va vicinissimo al gol del 3-1, ma il tiro si stampa sul palo. Ancora Pato protagonista a un minuto dal termine del primo tempo supplementare quando sfiora il palo di sinistra della porta del Novara con una rovesciata. Gli ultimi 15′ minuti di gara mettono i brividi ai calciatori di Massimiliano Allegri, e l’ex Internacional nel giro di due minuti mostra tutto il suo repertorio degli ultimi travagliati mesi. Prima fallisce una facile occasione sparando alle stelle da buona posizione la palla che poteva valere il 3-1 finale, e soltanto due giri di lancette più tardi esce direttamente verso gli spogliatoi dopo aver ricevuto una botta al gluteo. Con il Milan in 10 la squadra di Tesser prova a ripetere lo scherzetto del secondo tempo ma stavolta il tiro di Morganella viene rimpallatto da Abate.
    Finisce 2-1 per il Diavolo dopo 120′ di gioco, a testimonianza di un bel Novara nonostante le numerose defezioni. Il Milan raggiunge  ai quarti di finale la Lazio di Edi Reja, mentre gli ospiti tornano in Piemonte a testa alta di fronte ai propri tifosi. Da registrare l’ennesimo infortunio di Pato, autore però del gol decisivo che ha permesso ai rossoneri di accedere al turno successivo di Coppa Italia.

  • Coppa Italia, Milan Novara, probabili formazioni. Scocca l’ora di Pippo Inzaghi

    Coppa Italia, Milan Novara, probabili formazioni. Scocca l’ora di Pippo Inzaghi

    Va in scena stasera l’ottavo di finale di Coppa Italia fra Milan Novara. La vincente fra le due squadre incontrerà ai quarti la Lazio, qualificatasi la scorsa settimana battendo il Verona all’Olimpico con il punteggio finale di 3-2. Massimiliano Allegri decide di affidarsi in attacco a Pippo Inzaghi, mentre nel Novara Attilio Tesser vuole battere i rossoneri per dare una sferzata alla stagione dei piemontesi.

    Filippo Inzaghi | © Claudio Villa/Getty Images

    INZAGHI DALL’INIZIO – il Milan vuole rialzarsi dopo la sconfitta nel derby di domenica scorsa contro l’Inter che ha interrotto la striscia positiva di 12 partite con 10 vittorie e due pareggi. In occasione della sfida di Coppa Italia contro il Novara, il tecnico rossonero sembra intenzionato a schierare dal primo minuto Inzaghi che dovrebbe vincere il ballottaggio con Alexandre Pato. Il verdeoro è finito un pò nel mirino della critica dopo le ultime deludenti prestazioni. Al fianco di Superpippo dovrebbe partire El Sharaawy, mentre a centrocampo Emanuelson prenderà il posto dell’infortunato Boateng, per lui 4 settimane di stop. In difesa Antonini torna a sinistra. Turno di riposo per Nesta, sostituito da Bonera. In panchina anche Thiago Silva, dal primo minuto Mexes. Probabile l’esordio nell’undici titolare di Merkel, appena tornato dal Genoa.

    VOGLIA DI IMPRESA – Il Novara è atteso a una sfida impossibile ma Tesser cerca l’impresa. La squadra piemontese non sta attraversando un periodo di forma brillante, con l’ultima vittoria in campionato che risale al 26 novembre scorso, quando al Piola i padroni di casa superarono il Parma per 2-1. Da allora 3 punti in 7 partite disputate. Tuttavia l’allenatore del Novara non rinuncia al turnover, previsto in forma massiccia. In attacco giocheranno dal primo minuto il giapponese Morimoto e Granoche, alle loro spalle la stella Rigoni. In panchina i neo arrivati Mascara e Caracciolo.

    Probabili formazioni Milan Novara

    Milan (4-3-1-2): Amelia, Abate, Bonera, Mexes, Antonini, Ambrosini, Merkel, Nocerino, Emanuelson, Inzaghi, El Sharaawy.
    Panchina: Roma,Nesta, De Sciglio, Taiwo, Valoti, Robinho, Pato. Allenatore: Allegri

    Novara (4-3-1-2): Fontana, Morganella, Della Fiore, Paci, Garcia, Marianini, Radovanovic, Mazzarani, Rigoni, Granoche, Morimoto.
    Panchina: Ujkani, Centurioni, Rinaudo,  Jensen, Mascara, Caracciolo, Jeda. Allenatore: Tesser.

  • Taider, nuova scommessa Juve

    Taider, nuova scommessa Juve

    La Juventus ha chiuso nella giornata di oggi un’importante operazione di mercato. Dal Bologna arriva in comproprietà il centrocampista francese Saphir Taider, arrivo lo scorso giugno nella città felsinea su consiglio di Salvatore Bagni. L’arrivo del talento francese rientra nell’operazione che ha portato il difensore bianconero Sorensen alla corte della squadra di Stefano Pioli con la formula della comproprietà.

    saphir taider | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Marotta e Paratici mettono a segno un colpo che lascia di stucco gli addetti ai lavori e gli stessi tifosi rossoblu, per la celerità con cui esso è stato concluso. Nell’arco di una settimana la parabola di Taider con la maglia del Bologna conosce il suo apogeo e contemporaneamente l’epilogo. Soltanto lunedì scorso la prima presenza da titolare del francese nell’undici schierato dal tecnico Pioli nella sfida del San Paolo contro il Napoli. Ottima la prova del centrocampista, che suscita particolare stupore tra gli stessi fan rossoblu riguardo il suo utilizzo pressoché nullo durante tutto il girone d’andata. Essi non sapevano che il futuro del giovane talento classe ’92 aveva preso la strada verso Torino, essendo già iniziata in segreto la trattativa fra la dirigenza del Bologna e quella bianconera per uno scambio di comproprietà. Al Bologna metà Sorensen, che al contrario del francese si sta già allenando con la sua nuova squadra, mentre il transalpino rimarrà in Emilia fino al termine della stagione.

    Taider nasce a Castres il 29 febbraio del 1992. Ha debuttato nel 2010 in Ligue 1 con la maglia del Grenoble nella sfida contro il Marsiglia. Nella stagione 2010-2011 giocò 25 partite nella Serie B francese sempre con il Grenoble, andando a segno in una sola occasione. Salvatore Bagni si accorge del talentuoso centrocampista Taider e lo porta all’ombra delle due torri. L’ex Grenoble può essere utilizzato in tutte le posizioni della linea di centrocampo, come vertice alto in un rombo ma anche davanti alla difesa, grazie alla sua discreta tecnica con i piedi. Ha ottimi tempi di inserimento senza palla, e questa qualità ha portato Pioli a schierarlo come mezz’ala all’interno del 4-3-1-2 nel match di Coppa Italia dello scorso 29 ottobre contro il Crotone. Capace di usare indifferentemente entrambi i piedi. Nel 2011 è entrato a far parte della selezione Under 20 della nazionale francese, collezionando una presenza.

    LA SCHEDA

    Nome: Saphir Taider
    Data di nascita: 29 febbraio 1992
    Ruolo: centrocampista
    Nazionalità: Francia
    Squadra di appartenenza: Bologna
    Altezza: 180 cm
    Peso: 73 kg
    Costo cartellino: 3-4 milioni di euro

     

     

     

  • Milan, Mesbah in arrivo dal Lecce

    Milan, Mesbah in arrivo dal Lecce

    Il Milan sta per chiudere l’operazione che porterà Mesbah in rossonero. Il terzino sinistro del Lecce è il secondo rinforzo del mercato di gennaio, dopo l’arrivo di ieri sera del giovane Merkel dal Genoa, squadra con la quale il giocatore è attualmente in comproprietà. I tifosi però si chiedono quanto realmente l’ex giallorosso possa essere considerato un giocatore da Milan.

    djamel mesbah | © getty images

    Nella tarda mattinata di oggi i dirigenti del Lecce sono volati a Milano per concludere la trattativa con i rossoneri riguardo il cartellino di Mesbah, che andrà in scadenza a fine stagione. La firma sul nuovo contratto ci sarà con tutta probabilità nella stessa serata di oggi o al più tardi entro domani. Massimiliano Allegri così potrà contare sul nuovo rinforzo già per la trasferta di Novara in programma questo fine settimana, match valido per la 18^ giornata di campionato.  L’amministratore delegato rossonero Galliani sta per completare l’ennesima operazione low cost, dopo gli acquisti nella scorsa estate di Mexes, Taiwo e Nocerino, senza dimenticare Antonio Cassano prelevato nel gennaio scorso.

    L’algerino, con passaporto francese, arriva a Milano dopo aver trascorso due stagioni e mezzo in Salento, dove ha totalizzato 81 presenze segnando 6 reti. Inoltre Mesbah ha anche all’attivo 8 presenze con la maglia della sua nazionale. Nella sua carriera agonistica vanta numerose presenze in Svizzera con vari club elvetici, fra cui il Basilea. I tifosi del Diavolo non hanno accolto molto bene la notizia del prossimo arrivo del leccese a Milanello, in quanto considerato un talento “grezzo”, non in grado di aggiungere qualità al tallone d’Achille della retroguardia difensiva del Milan, ovvero la corsia di sinistra. La maggior parte delle critiche della tifoseria rossonera nei confronti della dirigenza di Via Turati riguardano l’età del giocatore (classe ’84) e il fatto che provenga da una squadra di terza fascia come il Lecce e che non sempre in questa stagione abbia avuto il posto da titolare nell’undici giallorosso. La paura che serpeggia intorno all’ambiente milanista è che l’acquisto di Mesbah si riveli un fallimento come l’arrivo la scorsa estate del terzino sinistro Taiwo, proveniente dal Marsiglia.

  • Calciomercato Genoa: Cerci dopo Sculli, si sogna Ronaldinho

    Calciomercato Genoa: Cerci dopo Sculli, si sogna Ronaldinho

    Calciomercato Genoa, Enrico Preziosi è letteralmente scatenato  in questa finestra di mercato invernale. Dopo il colpo di Gilardino nei primi giorni di gennaio, il numero uno rossoblu è intenzionato a riprendere in prestito l’ex Sculli dalla Lazio. In queste ore lo stesso Preziosi sta incontrando la dirigenza della Fiorentina per tentare di raggiungere l’accordo per il trasferimento di Cerci a Genova. Intanto il nome di Ronaldinho viene accostato al Grifone, ma la voce non trova conferme fra gli addetti ai lavori.

    alessio cerci | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Obiettivo fasce per il nuovo corso targato Marino. Per il 4-3-3 dell’ex allenatore di Udinese e Catania, il patron Enrico Preziosi sta cercando di chiudere due importanti operazioni di mercato. La prima riguarda l’ex rossoblu Sculli, trasferitosi nella capitale la scorsa stagione. Nonostante il calciatore sia in rotta con il tecnico Reja, lo stesso allenatore biancoceleste ha ribadito alla società di voler confermare l’esterno offensivo, ritenuto una pedina determinante nell’assetto tattico laziale. Il direttore sportivo del Genoa Capozucco rivela come i due presidenti dei rispettivi club non si siano ancora incontrati, ma che al momento l’operazione per riportare Sculli al Luigi Ferraris è lontana dalla sua conclusione.
    Appare più vicino invece l’arrivo di Cerci alla corte di Marino. E’ in corso il vertice di mercato fra lo stesso Preziosi e il direttore sportivo viola Pantaleo Corvino. L’ex esterno della Roma, dopo un ottimo avvio di campionato sotto la gestione Mihajlovic, ha avuto una preoccupante involuzione negli ultimi due mesi e con Delio Rossi la situazione appare ancora più complicata, considerate le continue bocciature del nuovo allenatore della Fiorentina. L’accordo fra le due società potrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni. La volontà della Fiorentina, espressa chiaramente dal presidente Della Valle nell’immediato post partita contro il Lecce, è quella di vendere quei calciatori che non siano in linea con il progetto viola, e Cerci rientra perfettamente nell’identikit del numero uno della Fiorentina.

    Infine il sito Calciomercatoweb riferisce circa le dichiarazioni del fratello-procuratore di Ronaldinho, Roberto de Assis che ha annunciato un’offerta proveniente dall’Italia per “Dinho”, andando a confermare implicitamente la voce che la scorsa settimana voleva il Genoa interessato all’ex di Barcellona e Milan. Quest’ultima operazione però non trova alcuna conferma vicino all’ambiente rossoblu, e si andrebbe ad aggiungere a una delle tante “bombe di mercato” che spesso fanno vendere qualche copia di giornale in più.

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  • Vidal Rodriguez, cenno sospetto in Juve Cesena, il video

    Vidal Rodriguez, cenno sospetto in Juve Cesena, il video

    Nel web scoppia la polemica dopo il video caricato su Youtube da un utente che ha come protagonista il centrocampista cileno della Juventus Arturo Vidal. Il video risale alla partita di campionato del 4 dicembre scorso, quando i bianconeri di Conte affrontarono il Cesena di Arrigoni vincendo per 2-0. L’accusa che viene mossa nei confronti del club juventino è quella di un accordo fra il cileno e Rodriguez, con quest’ultimo che sostituiva il portiere romagnolo Antonioli espulso in occasione del rigore fischiato ai danni del Cesena. Netta la condanna al video da parte del club juventino che afferma l’assoluta infondatezza delle accuse rivolte al proprio tesserato.

    Arturo Vidal ! © Valerio Pennicino/Getty Images

    L’episodio incriminato è lo strano gesto che il difensore Rodriguez compie pochi attimi primi che Vidal calci il pallone dal dischetto del rigore, realizzando la rete del 2-0 finale. Nel filmato infatti si vede che il giocatore del Cesena indichi con la testa il lato della porta alla sua destra, sebbene sia tutto da verificare che Rodriguez con tale gesto si stesse riferendo al centrocampista della Juve pronto a battere il rigore. L’improvvisato portiere cesenate si tufferà poi goffamente proprio sul lato indicato pochi secondi prima, mentre Vidal calcerà dalla parte opposta.
    Sul web si diffonde la voce che il video è stato caricato apposta per rispondere al filmato pubblicato poco più di una settimana fa quando sotto l’occhio del ciclone finì il portiere del Napoli Morgan de Sanctis, “colpevole” per non aver esultato al gol di Cavani durante il match casalingo contro il Lecce concluso sul 4-2.

    Non si è fatta attendere la ferma condanna del video da parte della società torinese, la quale in una nota apparsa sul sito ufficiale del club rifiuta qualsiasi accusa circa una combine fra il proprio tesserato Vidal e il difensore del Cesena Rodriguez. Questo il comunicato della Juventus:

    La diffusione in queste ore delle immagini relative al calcio di rigore battuto e realizzato da Arturo Vidal, in occasione della partita Juventus-Cesena, che secondo alcuni rivelerebbero un cenno d’intesa tra il calciatore del Cesena, incaricato di parare, e il giocatore bianconero, costituiscono un tentativo subdolo e maldestro, di ledere l’immagine della società e del calciatore. Juventus Football Club agirà in ogni sede, a tutela dell’immagine di Arturo Vidal e della società“.

    Di seguito il video

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  • Calciomercato Juve, Guarin vicino, Behrami stop. Pronto Palombo

    Calciomercato Juve, Guarin vicino, Behrami stop. Pronto Palombo

    La Juventus negli ultimi giorni della finestra di mercato invernale cercherà di concludere almeno un importante colpo a centrocampo, per offrire a Conte una valida alternativa a Pirlo, Marchisio e Marchisio, quasi sempre utilizzati dal primo minuto durante il girone d’andata. Il colombiano Fredy Guarin sembra vicinissimo al trasferimento sotto la Mole Antonelliana, mentre Behrami appare più lontano rispetto ai giorni scorsi, in quanto bloccato dalla società viola. Qualora dovessero saltare sia Guarin che Behrami, Marotta ha in mano il leader blucerchiato Palombo.

    fredy guarin ! © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

    Fredy Guarin e la Juve non sono mai stati così vicini. La Gazzetta dello Sport questa mattina rivela il contatto fra la società torinese e il Porto. Il club lusitano sembra si sia deciso ad accontentare il centrocampista colombiano, intenzionato a lasciare il Portogallo per tentare un’avventura in Italia con la maglia bianconera. Il Porto chiede 15 milioni di euro, sebbene questa cifra possa scendere fino a 13 milioni, con i quali Marotta dovrebbe chiudere l’operazione Guarin. Quest’ultimo fin dall’inizio del mercato di gennaio ha rappresentato la prima scelta come rinforzo di centrocampo, e dopo aver convinto il giocatore a trasferirsi in bianconero, si cerca di chiudere con la società portoghese. L’affare Guarin escluderebbe automaticamente l’acquisto di Caceres, il terzino uruguaiano del Siviglia corteggiato a lungo dalla dirigenza juventina, poiché entrambi i calciatori sono extracomunitari.

    Non mancano però le alternative in caso di fallimento della trattativa con il Porto. Da giorni è stato bloccato il centrocampista svizzero della Fiorentina Behrami, il quale sarebbe felicissimo di vestire la maglia della Signora. La Juve però deve scontrarsi con il rifiuto opposto dai viola e dal direttore sportivo Pantaleo Corvino, intenzionato a non cedere un altro pezzo pregiato della squadra dopo la partenza di Gilardino al Genoa. A Firenze l’ambiente non è dei migliori, con una protesta dei tifosi che va avanti dall’inizio della stagione. Se prima nell’occhio del ciclone era il tecnico serbo Mihajlovic, adesso è la presidenza in persona ad essere pesantemente contestata ogni domenica. Considerato che Behrami rappresenta una pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Delio Rossi, difficilmente Pantaleo Corvino accetterà la proposta della Juventus, andando così a infiammare ulteriormente il clima teso che si respira intorno alla squadra.

    Sempre calda la pista che porta al capitano della Sampdoria Palombo, in rotta da mesi con il direttore sportivo blucerchiato Sensibile. Il calciatore avrebbe rifiutato un’offerta allettante proveniente dalla stessa Fiorentina per non rinunciare al sogno di accasarsi alla Juve dove ritroverebbe Marotta, figura fondamentale insieme a Del Neri nell’anno in cui la Samp riuscì a centrare il quarto posto in classifica e la qualificazione al preliminare di Champions League. I blucerchiati non opporrebbero alcuna resistenza al trasferimento del calciatore a Torino, anche dopo l’ultima vittoria conseguita in Serie B sul campo del Padova dove Iachini ha rivoluzionato la squadra inserendo negli undici titolari molti giovani, fra cui il promettente Obiang. Infine sembra definitivamente tramontata l’ipotesi dell’arrivo di Pizarro in bianconero. Il cileno, ufficialmente in patria per motivi familiari, non rientrerebbe più fra i “desiderata” dell’allenatore Antonio Conte e della coppia Marotta-Paratici.

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