Autore: Federico Pisanu

  • Masiello “minacciato dalla mafia”. Anche Almiron nello scandalo scommesse

    Masiello “minacciato dalla mafia”. Anche Almiron nello scandalo scommesse

    Andrea Masiello nella giornata di ieri è stato ascoltato dal procuratore di Bari Laudati nell’ambito dell’inchiesta del calcioscommesse. L’ex difensore del Bari ha rivelato come lui e altri suoi compagni di squadra abbiano subito pressioni da parte della criminilità organizzata locale per truccare alcune partite di Serie A della scorsa stagione, durante la quale i “Galletti” retrocessero nel campionato cadetto.

    Il calciatore ha ammesso di aver ricevuto 80 mila euro da parte di alcuni personaggi legati al clan Parisi, e anche al gruppo degli Zingari, per convincerlo a vendere la partita Palermo-Bari. Gli stessi uomini si recavano personalmente presso il campo di allenamento della squadra oppure avvicinavano i giocatori sotto i loro appartamenti, offrendo una montagna di soldi per truccare determinate partite. Andrea Masiello avrebbe dichiarato di non aver mai accettato il ricatto, sebbene altri suoi compagni di squadra abbiano invece accettato il denaro e di conseguenza agito affinché venisse ottenuto il risultato concordato in precedenza.

    andrea masiello | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Oltre al match del Barbera, il terzino ora in forza all’Atalanta ha affermato la combine di altri tre incontri, Chievo Bari, Bari Roma, Bari Sampdoria, entrambi persi dalla formazione biancorossa quando ormai la stagione aveva decretato la retrocessione in Serie B. Inoltre ha anche riconosciuto in una foto Ilievsky. Lo slavo è un elemento importante dell’inchiesta in quanto è stato avvistato a Formello in occasione della vigilia di Lazio Genoa, gara che attualmente è finita all’interno dell’inchiesta. Sempre Masiello ha fatto il nome di Sergio Almiron, il centrocampista centrale che nella scorsa stagione militava tra le fila della squadra pugliese. Il difensore avrebbe raccontato agli inquirenti di come il calciatore argentino fosse stato tra i più attivi riguardo la combine di un’altra partita, il derby Bari Lecce, l’ultima partita dello scorso anno, che vide i “Galletti” battere i rivali per 1-0.

    Il Bari si conferma la squadra centrale dell’intero filone d’indagine, in quanto sono già quattro calciatori ormai, compreso Andrea Masiello, ad aver confessato l’avvenuta combine, tra cui Carlo Gervasoni, forse una delle persone più importante di tutta la vicenda.
    La prossima settimana è previsto l’incontro fra Masiello e il procuratore federale Stefano Palazzi, al quale spetterà il compito di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dei giocatori coinvolti, con la concreta possibilità di pene esemplari anche verso le società, qualora venisse riconosciuta la colpa oggettiva di quest’ultime.

  • Marquinho alla Roma, arriva il vice Lamela

    Marquinho alla Roma, arriva il vice Lamela

    Marquinho alla Roma, ci siamo. Il centrocampista offensivo del Fluminense è sbarcato nella capitale questa mattina e con tutta probabilità firmerà per la squadra giallorossa nelle prossime ore. Luis Enrique potrà contare su un elemento aggiuntivo per il reparto offensivo, con il brasiliano che è destinato a lottare per una maglia da titolare con un altro sudamericano, l’argentino Lamela.

    IN PRESTITO 6 MESI – Marquinho arriva in prestito per sei mesi. Le prestazioni del calciatore durante i prossimi mesi saranno determinanti affinché il giocatore venga riscattato dal club italiano. Il direttore sportivo giallorosso infatti ha stretto un accordo con la società brasiliana che non prevede l’obbligo di riscatto al termine della stagione. Nel caso la Roma lo vorrà acquistare a titolo definitivo, la dirigenza dovrà versare circa 8 milioni di euro alle casse del “Flu”.

    marquinho

    IN GIORNATA LA FIRMA  – Molto probabilmente i tifosi capitolini dovranno attendere fino a pomeriggio inoltrato per leggere sul sito della squadra il comunicato ufficiale che sancirà ufficialmente il passaggio del brasiliano alla corte di Luis Enrique. Dopo essere sbarcato nella prima mattinata di oggi all’aeroporto di Fiumicino, il giocatore ha raggiunto il policlinico Gemelli, dove effettuerà le rituali visite mediche. Una volta effettuati i test atletici, Marquinho lascerà il policlinico per recarsi nella sede giallorossa. Qui apporrà la firma sul contratto di prestito, diventando così a tutti gli effetti un calciatore della Roma.

    VICE LAMELA – Marquinho è un abile esterno di sinistra offensivo, dotato di grande tecnica, e che non disprezza nemmeno la rete. Classe ’86, dal 2009 gioca per il Fluminense, con cui ha disputato fino ad ora 91 presenze segnando 9 gol. Nella stagione successiva ha vinto il suo primo titolo da giocatore professionista, contribuendo in maniera determinante alla vittoria del Brasilerao. Le sue qualità fanno sì che rappresenti un’ottima alternativa come vice Lamela, sebbene l’ex River Plate abbia una maggiore tecnica palla al piede rispetto al brasiliano, ma fisicamente Marquinho si fa preferire. Possibile un suo esordio fin dalla prossima giornata di campionato, quando la Roma incontrerà all’Olimpico il Bologna.

  • Fiorentina, Amauri ufficiale. Cerci al Genoa per Constant?

    Fiorentina, Amauri ufficiale. Cerci al Genoa per Constant?

    La Fiorentina ha ufficializzato nella giornata di oggi Amauri. L’ex bianconero durante la conferenza stampa di presentazione si è detto fiducioso sul fatto che possa ancora dare tanto al calcio, augurandosi di fare il meglio per la sua nuova squadra. Nel frattempo, si fa largo la strada di un arrivo al Franchi del centrocampista del Genoa Constant, il quale andrebbe a rinforzare la linea di centrocampo degli uomini di Delio Rossi, mentre al Ferraris potrebbe sbarcare Alessio Cerci, in rotta con il nuovo allenatore e intenzionato ad essere protagonista in una società diversa da quella gigliata.

    Amauri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    “JOVETIC? UN GRANDE”Amauri ha dichiarato la propria felicità per tornare al calcio giocato e spera di vivere sei mesi da protagonista a Firenze, come fece lo scorso anno nell’esperienza a Parma, dove realizzò 7 reti in 11 presenza, assicurando agli emiliani una salvezza tutto sommato tranquilla. A chi gli ha chiesto un commento sul suo probabile compagno di attacco, Jovetic, l’italo-brasiliano ha dichiarato di ammirare il talento del montenegrino e che crede di poter fare ottime cose con il nuovo compagno di squadra. L’attaccante ha anche chiarito come il ritardo della trattativa sia stato causato esclusivamente dalle condizioni di salute della propria moglie, escludendo qualsiasi interessamento da parte del Milan. Ha giocato un ruolo di primo piano nella scelta di arrivare al Franchi l’ex “collega” di club Luca Toni, il quale lo ha convinto all’accettare subito la proposta della Fiorentina. I tifosi viola hanno trovato il dopo Gilardino

    GIOCHI PREZIOSI – Intanto il ds Pantaleo Corvino sta lavorando alacremente durante questi ultimi giorni di mercato per rinforzare il reparto nevralgico della squadra allenata da Delio Rossi. Enrico Preziosi ha da tempo messo gli occhi su Alessio Cerci, finito ai margini dell’undici titolare negli ultimi tempi, dopo le voci che lo volevano lontano da Firenze nel futuro prossimo, considerato un innesto ideale per il 4-3-3 del tecnico Marino. Corvino ha preso nota dell’interessamento del patron rossoblu, ed ha risposto chiedendo in cambio il centrocampista  Kevin Constant, acquistato la scorsa estate dal Chievo. La dirigenza gigliata avrebbe individuato in Constant (nato in Francia ma naturalizzato guineano), l’obiettivo numero uno del mercato di gennaio per il centrocampo. Di fronte a questa richiesta il presidente Preziosi ha frenato gli entusiasmi iniziali, affermando di non poter al momento vendere il calciatore, in attesa probabilmente del completamento della trattativa che porterà Kucka all’Inter e il ghanese Muntari al Luigi Ferraris.

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    • TABELLA ACQUISTI E CESSIONI CALCIOMERCATO 2012
  • Calciomercato Palermo, Pinilla al Cagliari, Cetto al Lille

    Calciomercato Palermo, Pinilla al Cagliari, Cetto al Lille

    Zamparini e Cellino, dopo il sonoro abbandono all’assemblea di Lega A tenutasi all’inizio della settimana, si sono accordati nella serata di ieri per il trasferimento di Mauricio Pinilla al Cagliari. Invece il difensore Cetto, arrivato quest’anno in Sicilia dal Tolosa, non ha convinto il nuovo allenatore Bortolo Mutti, ed entro la settimana sarà ufficializzata l’operazione che lo porterà a vestire la maglia del Lille. A destare preoccupazione all’interno dell’ambiente rosanero è la facilità con cui il numero uno del Palermo si è liberato dell’attaccante cileno, ribatezzato in Sicilia Pinigol, per via della sua vena realizzativa dimostrata lo scorso anno durante la gestione Delio Rossi.

    Mauricio Pinilla

    PINIGOL AL PASSO DI ADDIO – La punta cilena è già in Sardegna per le visite mediche, a cui seguirà la presentazione ufficiale da parte della società cagliaritana. Importante colpo di mercato messo a segno dal patron della società sarda, dopo aver cercato inutilmente una risposta da parte dell’ex Acquafresca, che ha espresso però la propria volontà di rimanere a Bologna. L’attacco del Cagliari va così a impreziosirsi, e con tutta probabilità Pinilla andrà a costituire insieme a Ibarbo e Cossu il trio offensivo della squadra di Ballardini. Il calciatore arriva in prestito gratuito dal Palermo fino al termine della stagione, con il diritto di riscatto a favore di Cellino fissato intorno agli 1,5 milioni di euro. Nella sua carriera italiana il calciatore si è fatto notare durante la stagione di due anni fa al Grosseto (concludendo con 24 reti una straordinaria annata in Serie B) e l’anno successivo, approdato in Sicilia, ha segnato la bellezza di 10 reti nella sua prima esperienza in massima serie.

    SENZA RIMPIANTI – Saluta il Barbera anche Mauro Cetto, il difensore argentino arrivato la scorsa estate dopo essersi svincolato dal Tolosa, il club francese di cui era anche il capitano. Durante il girone d’andata Cetto è stato utilizzato con una certa frequenza soltanto all’inizio, per poi scivolare in panchina o addirittura in tribuna, in seguito alle deludenti prestazioni offerte in avvio di campionato. Per lui è previsto un ritorno in Francia, alla corte del Lille. Identica la formula del trasferimento, prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 1 milione di euro.

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  • Caceres Juventus accordo raggiunto, la firma a ore

    Caceres Juventus accordo raggiunto, la firma a ore

    Caceres è praticamente un giocatore della Juventus. L’accordo fra le due società è stato raggiunto, come ammesso dal ds del club spagnolo Victor Horta. Per la firma è soltanto questione di ore, ma con tutta probabilità l’uruguaiano arriverà a Torino già entro questa settimana.  Il suo acquisto esclude automaticamente l’arrivo del colombiano Guarin dal Porto, in quanto il centrocampista della squadra lusitana è extracomunitario. Dopo la felice conclusione delle trattative con il Siviglia, Marotta spera di strappare il sì di Cellino per il trasferimento anticipato del belga Nainggolan, senza aspettare alla prossima estate come concordato in precedenza con il presidente rossoblu.

    Martin Caceres | © Jasper Juinen / getty images

    CRESCITA IMPETUOSA – Si concluderà entro le prossime ore, o al più tardi nella giornata di domani la telenovela Caceres. Il calciatore torna in Italia dopo l’esperienza della stagione 2009-2010, durante la quale disputò 15 presenze realizzando un gol. Non avendo convinto la nuova dirigenza nell’estate successiva, il club juventino decise di non esercitare il diritto di riscatto e il terzino tornò al Barcellona. Gli ultimi due anni sono stati decisivi nella crescita del giocatore, il quale è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel club andaluso ed è stato uno dei pilastri della Nazionale uruguaiana allenata da Oscar Tabarez, vincitrice dell’ultima Coppa America e arrivata terza nel Mondiale del Sudafrica 2010. Una miglioramento costante, tanto da convincere la Juventus e Antonio Conte a puntare nuovamente su Caceres.

    CIFRE – L’accordo prevede un prestito oneroso di 1,5 milioni di euro fino al termine del campionato, e il riscatto a favore della società bianconera fissata a 8 milioni di euro (4 milioni entro l’estate e i restanti 4 entro gli otto mesi successivi). L’obbligo del riscatto è condizionato al posizionamento nell’attuale stagione della squadra juventina in Serie A. Qualora gli uomini di Conte dovessero fallire la qualificazione all’Europa League (sesto posto), l’affare verrebbe annullato, fermo restando che la Juve pagherà in ogni caso il prestito del terzino per i prossimi sei mesi.

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  • Tevez Milan, Galliani dal City giovedì?

    Tevez Milan, Galliani dal City giovedì?

    Tevez si riavvicina ai rossoneri. Dopo il no all’offerta faraonica del Psg di Leonardo, e le stesse dichiarazioni dell’Apache riprese dai media argentini (“mi vedo solo con la maglia del Milan”), ieri Galliani ha riaperto all’attaccante argentino, sostenendo come arriverà uno fra il Citizen e Maxi Lopez, con il quale c’è già un accordo con il Catania. Decisivi i prossimi due giorni, durante i quali l’amministratore delegato del Diavolo potrebbe volare di nuovo in Inghilterra e concludere l’affare con il Manchester City, dopo gli ultimi segnali di distensione arrivati proprio dal club inglese.

    Carlos Tevez | © Laurence Griffiths/Getty Images

    CLASSICO DI GENNAIO – Il trasferimento di Tevez al Milan è diventato un classico del mercato di gennaio. Siamo giunti ai giorni conclusivi della finestra invernale e le affermazioni rilasciate nel recente passato dal dirigente milanista sembrano riecheggiare intorno all’ambiente del calciomercato. “Aspetterò Tevez fino al 30 giugno”, detto in tempi non sospetti dal numero due del Milan. Forse non occorrerà arrivare fino all’ultimo giorno del mese, perché il City di Roberto Mancini sembra essersi definitivamente convinto ad accettare il prestito con il riscatto condizionato alla cessione in estate di uno fra Pato e Robinho proposto dai rossoneri durante la famosa conferenza call di Rio de Janeiro.

    LIETO FINE ? – Le ultime settimane di calciomercato obbligano alla cautela. Molti ricorderanno il giorno che vide protagonisti Tevez e Pato, con l’argentino sulla strada di Milanello e il “Papero” verso Parigi dal maestro Ancelotti. Clamoroso il colpo di scena che fece saltare entrambe le operazioni, firmato dalla regia di Silvio Berlusconi, che in tanti hanno attribuito alla volontà del patron rossonero nel trattenere il futuro genero vicino alla figlia Barbara. Successivamente l’inserimento di Moratti, con l’offerta nerazzurra rifiutata però dal club di Mansour. La vittoria del derby ha contribuito a raffreddare l’interesse dei nerazzurri nei confronti dell’Apache, e dato il via libera al Psg. Offerta dei francesi accettata istantaneamente da Londra, l’agente di Tevez che vola a Parigi per chiudere e l’ennesimo colpo di teatro, questa volta da parte dello stesso attaccante ex Boca, il quale dichiara con forza il desiderio di vestire unicamente la maglia del Milan.

    NEL SEGNO DELLA Z“Arriverà un attaccante argentino che finisce in ..ez”, la dichiarazione ironica rilasciata ieri da Galliani all’uscita dall’assemblea di Lega. Maxi Lopez è virtualmente un calciatore milanista, ma il suo trasferimento è legato inesorabilmente alla trattativa Tevez. Se il Diavolo non troverà l’accordo con il Manchester, l’attaccante del Catania verrà ufficializzato. Nonostante tutto sono evidenti gli indizi che portano a pensare in una conclusione felice della vicenda Apache, per buona pace dello stesso City che fino all’ultimo ha dato credito alla carta Psg, nella convinzione che i milioni offerti dai francesi all’attaccante risultassero decisivi. Si attende entro 48 un nuovo blitz di Galliani in Inghilterra, questa volta con tutta probabilità decisivo.

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    • CALCIOMERCATO 2012
  • Mourinho Real Madrid, divorzio a giugno?

    Mourinho Real Madrid, divorzio a giugno?

    Mourinho sta vivendo il periodo più difficile della sua permanenza al Real Madrid. Dopo la discussione avuta in allenamento con Sergio Ramos e Casillas all’indomani dell’ennesima sconfitta contro il Barcellona, il tecnico portoghese ha dovuto subire l’onta della rivolta dei tifosi al Bernabeu, durante l’ultima sfida di campionato contro l’Athletic Bilbao (vinta in rimonta per 4-1). La trasmissione spagnola Punto Pelota lancia il “bombazo”, ovvero l’addio dell’allenatore “Blancos” a fine stagione. Ci sono poi le stesse dichiarazioni di Mou ai giornalisti iberici, che lasciano trasparire la volontà di abbandonare il transatlantico spagnolo. Mourinho Real Madrid, fine di un idillio?

    josè mourinho | ©OLAF KRAAK/AFP/Getty Images

    “LA PRIMA VOLTA” – C’è sempre una prima volta, in alcune occasioni può portare a drastiche conseguenze. Il dietrofront del Bernabeu nei confronti del “vate” di Setubal è una novità assoluta nella carriera dell’ex tecnico di Porto, Chelsea e Inter. La remuntada subita dagli uomini di Guardiola nell’andata degli ottavi di Copa del Rey ha acceso la contestazione del pubblico madrileno, sfociata infine nei copiosi fischi rivolti all’undici di Mou nella partita interna contro il Bilbao, anche dopo la notizia lanciata da Marca circa la polemica che ha avuto luogo nel quartier generale del Real fra il tecnico e la coppia spagnola Ramos-Casillas. “Non mi era mai successo, ma non c’è nessun problema, c’è una prima volta per tutto, queste le affermazioni cariche di ironia nei confronti dei supporter della squadra, ricordando anche come Zidane, Ronaldo e lo stesso CR7 sono stati oggetto in passato di pesanti contestazioni da parte del Bernabeu.

    “VIA IL 30 GIUGNO” – Nella stessa serata la trasmissione televisiva spagnola Punto Pelota ha messo in agitazione il club di Florentino Perez sostenendo come Mourinho lascerà la squadra a fine stagione, sia che ottenga un successo di rilievo (Liga o Champions) oppure concluda la carriera al Real con la sola Copa del Rey dello scorso anno vinta contro il Barcellona nell’unico Clasico dove il Barça è uscito sconfitto nell’ultimo anno e mezzo.

    VENTATA DI FUOCO – Lo stesso allenatore portoghese ha contribuito a gettare benzina sul fuoco terminando la conferenza stampa con frasi piuttosto eloquenti e che mai prima d’ora erano uscite dalla sua bocca. “Non sono stato io a volere il Real Madrid, mi hanno chiamato loro”, la presa di posizione forte di Mou, che ha aggiunto inoltre: “Io faccio solo il mio lavoro, e magari riesco ad aver successo e un giorno saranno altri a essere tristi”. Tifosi e Bernabeu sono avvisati. Altra tappa cruciale nell’avventura di Mourinho in Spagna sarà il ritorno del Clasico contro il Barcellona, in programma nella serata di domani. Una rimonta Real rimetterebbe tutto in discussione, mentre l’ennesima sconfitta farebbe piombare ai minimi termini la popolarità del portoghese fra i fan dei “Blancos”.

  • Zeman Vialli, scintille. Il boemo “Parla lui…”

    Zeman Vialli, scintille. Il boemo “Parla lui…”

    Non si è fatta attendere la risposta di Zeman nei confronti dell’ex bandiera juventina Vialli. All’indomani dell’ennesima partita vinta dal Pescara in Serie B, l’attuale opinionista di Sky aveva lanciato una frecciata velenosa al “nemico” numero uno ai tempi della sua avventura alla Juve. Quando i bianconeri trionfavano in Italia, finirono sotto l’occhio del ciclone a causa delle pesanti dichiarazioni rilasciate dal tecnico boemo nel ’98 mentre era alla guida della Roma. Accuse pesanti quelle di Zeman, il quale prese di mira in particolare il capitano della Vecchia Signora Del Piero e il compagno d’attacco Vialli, per via della loro “miracolosa” crescita dal punto di vista muscolare. Tredici anni dopo i due continuano a non amarsi.

    Zdenek Zeman | © Claudio Villa/Getty Images

    “PARLA LUI…” – Risposta piccata, in pieno stile Zeman. L’allenatore del Pescara replica così a Gianluca Vialli, che nella giornata di ieri aveva punzecchiato il boemo scrivendo su Twitter un messaggio neanche troppo sibillino sulla condizione atletica mostrata dagli uomini biancocelesti in questa stagione (“chissà come si sentirebbe Zeman se qualcuno cominciasse a sospettare di così tante energie”). Incalzato dai giornalisti, il mister del Foggia dei miracoli ha sbottato dopo aver in un primo momento mostrato la volontà di non rispondere a quanto espresso dall’ex giocatore di Juve e Samp (dichiarazioni tratte dalla Gazzetta dello Sport).

    Credo che la sua sia stata una battuta fuori luogo, e sicuramente infelice. A me non tocca più di tanto, perché ci sono fatti e cose vere e non vere. Io e i miei ragazzi siamo sereni. Avrei preferito neanche parlare di questa cosa. C’è però da meravigliarsi che questa battuta l’abbia fatta proprio lui (Vialli ndr). Io sono tranquillo e non ho nessun tipo di problema. Gli altri non lo so“.

    GUERRA FREDDA – Una vera e propria guerra fredda quella fra l’ex attaccante bianconero e Zeman, sfociata nel processo sportivo contro la Juve accusata della pratica diffamante del doping, accusa dalla quale venne assolta dalla sentenza della Corte di Cassazione, sebbene quest’ultima abbia annullato la sentenza di assoluzione di secondo grado circa l’abuso di farmaci (reato per il quale i termini di prescrizioni erano già scaduti). Dopo il botta e risposta dei due protagonisti si attende ora una presa di posizione ufficiale da parte della società bianconera.

  • Lega Calcio, Cellino e Zamparini abbandonano “non c’è legalità”

    Lega Calcio, Cellino e Zamparini abbandonano “non c’è legalità”

    Non c’è pace nella Lega Serie A. Nell’assemblea convocata questa mattina per eleggere il vice presidente c’è stato l’abbandono del presidente del Palermo Maurizio Zamparini e quello del Cagliari Massimo Cellino. I due hanno manifestato il proprio disappunto nei confronti di una situazione “anti-democratica” (come dichiarato dallo stesso numero uno rosanero). La contemporanea assenza di Roma e Fiorentina ha fatto saltare il quorum, fissato a 14, per l’elezione del numero due in Lega, ruolo ricoperto nel recente passato da Rosella Sensi. Dopo tre tentativi, i presidenti della massima serie si sono arresi, consegnando al genoano Enrico Preziosi una vittoria di Pirro.

    Maurizio Zamparini | © Tullio M.Puglia/Getty Images

    “NON C’E’ LEGALITA” – Pesante presa di posizione da parte dei due presidenti più famosi fra gli appassionati di calcio, etichettati dalla stampa nazionale con l’epiteto di mangia-allenatori (entrambi sono primi nella speciale classifica anche durante questa stagione, grazie ai due esoneri fin qui realizzati, con buona pace per Pioli, Donadoni, Ficcadenti, Mangia). Il patron rosanero ha affermato che insieme a Cellino non torneranno più in Lega fino a quando non verrà ristabilita la legalità, la democrazia.

    IL POMO DELLA DISCORDIA – I “ribelli” si domandano il perché l’assemblea dei presidenti di Serie A non affronti la questione della presidenza, sulla cui sedia è riposta la figura virtuale di Maurizio Beretta, virtuale perché lo stesso Beretta ha presentato da alcuni mesi le dimissioni dopo l’autentica rivolta di quasi tutti i presidenti di A lo scorso novembre, i quali lo accusavano di immobilità (anche a seguito della vertenza con l’Assocalciatori per il varo del nuovo regolamento collettivo). L’ennesima occasione “sprecata” dai colleghi ha mandato su tutte le furie Zamparini e Cellino, spesso uniti nelle battaglie sindacali all’interno della Lega. Riusciranno insieme a mandare in tilt i lavori dell’assemblea e spingere dalla loro parte la maggioranza dei club ottenendo così una vittoria diplomatica storica per i club “minori” ?

  • Calciomercato Napoli, Gabbiadini nel mirino

    Calciomercato Napoli, Gabbiadini nel mirino

    Nella giornata di ieri il responsabile dell’area tecnica dell’Atalanta Pierpaolo Marino, in un’intervista rilasciata a Radio Kiss Kiss, ha confermato il colloquio avuto con il direttore sportivo azzurro Riccardo Bigon circa l’interesse del club partenopeo verso Manolo Gabbiadini, uno dei talenti più apprezzati del calcio nostrano. Appare chiara ormai la politica impostata da alcuni anni a Napoli, con i giovani al centro del progetto pluriennale del presidente De Laurentiis, grazie al quale la squadra è riuscita a esprimersi nelle ultime due stagioni a livelli altissimi, sia in campionato che in Europa.

    Manolo Gabbiadini | ©Dino Panato/Getty Images

    SULLE ORME DI IBRAGabbiadini è il nuovo prodotto del settore giovanile bergamasco che ha fatto innamorare già numerosi club in Italia e all’estero, fra tutti l’Amburgo. L’esperienza in Serie B con la maglia del Cittadella al fianco del bomber Piovaccari è stata per il ragazzo molto importante dal punto di vista della crescita professionale e della mentalità. Sebbene sia una seconda punta, l’attaccante dell’Atalanta ha un fisico fuori dal comune e un’ottima tecnica con i piedi. E’ esploso con la maglia dell’Under 21 nel torneo estivo di Tolone, mettendo a segno due reti contro la Costa d’Avorio e il Portogallo. Nelle qualificazioni all’Europeo, Ciro Ferrara ha potuto ammirarlo per la tripletta al Liechtenstein e la doppietta all’Ungheria. Gabbiadini, mancino naturale, dichiara di ispirarsi allo svedese Zlatan Ibrahimovic.

    OCULATEZZA FIRMATA NAPOLI – Fu lo stesso Pierpaolo Marino a intraprendere il nuovo corso del Napoli all’interno del calciomercato, quando era ancora il braccio destro di De Laurentiis. Il modello neanche tanto nascosto era quello dell’Udinese, portata ai vertici del campionato italiano grazie alla politica dei giovani instaurata da quello che è considerato uno dei maggiori dirigenti sportivi del nostro Paese. Gli acquisti di Hamsik e Lavezzi per pochi milioni di euro furono soltanto i primi colpi che diedero il là al progetto, proseguito successivamente da Riccardo Bigon. Fondamentale l’acquisto di Cavani, talento del Palermo esploso definitivamente lo scorso anno alla sua prima stagione al San Paolo, autore di 26 reti in campionato (record per la storia del Napoli). L’ultima grande promessa del calcio sudamericano si chiama Edu Vargas, acquistato durante la finestra del mercato invernale dall’Universidade de Chile per 11 milioni di euro. Un investimento importante quello per il cileno, il quale però è pronto a stupire l’Italia e l’Europa, garantendo fra qualche anno un ritorno economico ben maggiore rispetto ai milioni spesi per acquistarlo. Non dimentichiamo inoltre gli arrivi in questa stagione del centrocampista svizzero Inler dall’Udinese, il promettente difensore argentino Fideleff, classe ’89, capace di segnare una doppietta in Champions al Bayern Monaco, e il giovanissimo attaccante Chavez.