Autore: Federico Pisanu

  • NBA: Chicago più forte delle assenze

    NBA: Chicago più forte delle assenze

    Nove le partite Nba giocate nella notte. E’ stata proprio Chicago ad aprire il programma di oggi, con la vittoria alla Philips Arena di Atlanta. Successo per certi aspetti sorprendente, se si considera la lista infortunati presentata dai Bulls, orfani di Boozer, Noah e Hinrich. La giornata di oggi ha elevato però a protagonista Kyrie Irving. Il Rookie del 2011 ha battuto da solo Oklahoma City, sfoderando l’ennesima prestazione da urlo in stagione. Continuano a vincere gli Spurs, implacabili anche contro Washington. Successi interni per New York, Houston e Golden State, i cui impegni erano stati già alla vigilia bollati come tra i più semplici. Tornano alla vittoria anche i Timberwolves e i Bucks, rispettivamente contro New Orleans e Orlando. Infine Portland ha la meglio sui Jazz.

    Belinelli e Chicago se ne infischiano

    Nate Robinson e l'infinita Chicago | ©Kevin C. Cox/Getty Images
    Nate Robinson e l’infinita Chicago | ©Kevin C. Cox/Getty Images

    La trasferta ad Atlanta non sarebbe stata facile anche nell’eventualità che Chicago avesse a disposizione tutti i suoi elementi. Invece, dopo un primo tempo comunque equilibrato (44-43), i Bulls hanno cambiato marcia, andando a conquistare una vittoria simbolo. Il roster dei Bulls infatti si candida ad essere uno dei migliori di tutta la lega, non solo della Eastern Conference. Otto i giocatori impiegati da coach Thibodeau. Il migliore, anche se è difficile eleggere un giocatore più bravo di un altro oggi, è Luol Deng, top scorer con 25 punti (e 14 rimbalzi). Non può passare inosservata neanche la prova di Taj Gibson (doppia-doppia da 19 punti e altrettanti rimbalzi), ma neanche quella di Jimmy Butler (16 punti e 10 rimbalzi). E Belinelli? Per il nostro italiano 28 minuti da cinque punti (1/11 dal campo) e cinque assist. Vincendo oggi Chicago conquista la terza vittoria nelle ultime quattro partite.

    Sempre ad Est spingono forte i Knicks, che travolgono Sacramento con un perentorio 120-81. Ancora una volta a giocare un ruolo fondamentale nel successo di New York è la panchina, dalla quale arrivano 72 punti. Merito di Stoudemire (21 punti e un 10/10 dal campo) e di J.R. Smith, top scorer con 25 punti in soli 22 minuti, oltre a sei rimbalzi e 4 assist. C’è gloria anche per Carmelo Anthony, che nonostante segni nove punti entra nel club dei 17k (punti si intende).

    Vincono anche i Bucks contro Orlando (107-98), trascinati da Brandon Jennings (20) e Monta Ellis (21), senza dimenticare la prova di Larry Sanders, che chiude la serata con una doppia-doppia da 17 punti e 13 rimbalzi.

    La sorpresa della giornata è però offerta da Cleveland, capace di battere i Thunder per 115-110. Kyrie Irving, smaltita l’influenza che l’aveva un po’ frenato nei giorni scorsi, è letale per KD (32) e Russell Westbrook (28), che affondano sotto i colpi dello scatenato numero 2 dei Cavaliers. Irving mette a referto qualcosa come 35 punti (14 nell’ultimo quarto), regalandosi un’altra notte da (All) star.

    San Antonio approfitta del ko di Oklahoma per allungare ancora in classifica, battendo senza problemi Washington (96-86). Tony Parker è ancora il migliore dei suoi con 19 punti e 12 assist.

    Non si fermano più nemmeno i Warriors, che schiantano Phoenix alla Oracle Arena (113-93). Sebastien Curry ritorna sul parquet dopo due giornate di assenza ed è subito il migliore dei suoi con 29 punti e 8 rimbalzi.

    Nella corsa play-off, sorridono i Rockets, che affondano Charlotte al Toyota Center con il risultato finale di 109-95. Ad impreziosire la serata ci ha pensato James Harden con una fantastica tripla doppia (21 punti, 11 rimbalzi e 11 assist). Bene anche Patterson e Parsons, che segnano 24 punti a testa.

    Meno contenti invece saranno i tifosi dei Jazz, dopo la sconfitta rimediata al Rose Garden di Portland (105-99). Lillard (23) e Nolan Smith (13 punti dalla panchina), consegnano ai Blazers il successo nel secondo back-to-back tra le due squadra (48 ore prima a vincere era stata Utah). Agli ospiti non bastano i 18 punti e 5 assist di Paul Millsap.

    Infine Minnesota riscatta il ko subito 24 ore fa per mano dei Lakers, schiantando con un netto 115-86 gli Hornets. E’ Dante Cunningham a recitare per una volta il ruolo di protagonista segnando 18 punti (100% dal campo!).

    Tutti i risultati

    Hawks – Bulls 76-93
    Knicks – Kings 120-81
    Cavaliers – Thunder 115-111
    Rockets – Bobcats 109-95
    Timberwolves – Hornets 115-86
    Bucks – Magic 107-98
    Spurs – Wizards 96-86
    Blazers – Jazz 105-99
    Warriors – Suns 113-93

    Classifica della Eastern Conference

    1. Heat 29-14
    2. Knicks 30-15
    3. Bulls 29-18
    4. Pacers 28-19
    5. Nets 28-19
    6. Hawks 26-20
    7. Bucks 25-21
    8. Celtics 23-23
    9. Sixers 20-26
    10. Pistons 18-29
    11. Raptors 17-30
    12. Magic 14-33
    13. Cavaliers 14-34
    14. Wizards 11-35
    15. Bobcats 11-35

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 38-11
    2. Thunder 35-12
    3. Clippers 34-14
    4. Grizzlies 30-16
    5. Warriors 30-17
    6. Nuggets 30-18
    7. Jazz 26-22
    8. Rockets 26-23
    9. Blazers 24-23
    10. Lakers 21-26
    11. Mavericks 20-27
    12. Timberwolves 18-26
    13. Kings 17-32
    14. Suns 16-32
    15. Hornets 15-33

    NBA: Top 10 plays del 2 febbraio

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  • Torino-Sampdoria 0-0, tra Icardi e Bianchi vince la noia

    Torino-Sampdoria 0-0, tra Icardi e Bianchi vince la noia

    Si è conclusa sul punteggio di 0-0 la partita Torino-Sampdoria, valida per il 23° turno della Serie A. Un pareggio che tutto sommato va bene ad entrambe le squadre, sopratutto agli ospiti capitanati da Delio Rossi, che escono imbattuti dal campo di una diretta concorrente per la salvezza. Con questo risultato i granata salgano a quota 28 punti, agganciando all’undicesimo posto il Chievo. I blucerchiati invece si riportano provvisoriamente in tredicesima posizione, scrollandosi di dosso proprio il Cagliari, che 24 ore prima aveva raccolto tre punti pesantissimi all’Olimpico. Aspettando le gare di oggi pomeriggio, Toro e Samp allungano rispettivamente a più dieci e a più sette sul Genoa, con i rossoblu di Ballardini che affrontano al Marassi la Lazio.

    A vedere Torino-Sampdoria mancava solo Califano (e la Merkel)

    Giampiero Ventura perplesso | ©Claudio Villa/Getty Images
    Giampiero Ventura perplesso | ©Claudio Villa/Getty Images

    Inutile nascondere come la partita di ieri sia stata tra gli incontri più noiosi di questa stagione, difficilmente superabile (ci auguriamo) dai restanti match del girone di ritorno. Per usare un termine tanto caro ad Antonio Conte, Torino-Samp è stata agghiacciante sotto molti punti di vista. E’ curioso però come la partita di Torino sia arrivata al termine di un pomeriggio che ha visto la conclusione del rapporto lavorativo tra la Roma e il suo ex allenatore Zdenek Zeman, cacciato perché nelle prime cinque partite del 2013 aveva raccolto soltanto due punti. Ecco, l’Italia è fatta così. Torino prima e Samp poi danno vita ad un qualcosa che facciamo fatica a definire partita, e nessuno dice nulla, anzi: viene esaltato il tatticismo, l’abilità dei due tecnici, e via discorrendo, le solite nostre amenità di cui ci vantiamo tanto all’estero, salvo poi chiederci il perché e il per come fra due anni avremo soltanto due squadre (se saremo fortunati) nell’Europa che conta. Invece per quelli strani, tipo Zeman, abbiamo un rigetto, neanche fosse il minestrone andato a male. Diciamo che comunque tutto questo ce lo meritiamo. Fin quando riusciremo a trovare degli aspetti positivi anche in queste partite, saremo sempre la patria dei Cosmi e Sonetti’s friends.

    Le pagelle

    Glik 6,5: attenzione, stiamo parlando di Glik, non Nesta. Ecco, partendo dal voto ci chiediamo: ma come ha fatto? Semplice, quelli della Samp dormivano.
    Cerci 6,5: fa quasi tenerezza. E’ l’unico attaccante di Ventura che ricordi la propria natura. D’accordo, un po’ egoista è, ma almeno attacca e non si specchia nei fili d’erba del campo per vedere se ha o meno il ciuffo a posto.
    Palombo 6,5: non è tanto la prestazione in sé, che ormai non stupisce, quanto il fatto che oggi in Italia giochiamo con i centrocampisti anche in difesa. Tra qualche anno dove lo faremo iniziare il gioco, dalla curva?
    Eder 4: per quello che (non) ha mostrato meriterebbe il classico s.v. che si assegna a quei calciatori che entrano nel finale di gara. Però siamo buoni e perciò gli diamo un 4 d’incoraggiamento. Sperando sia stata solo una giornata storta.

    Il tabellino

    Torino (4-2-4): Gillet 6, D’Ambrosio 6,5, Glik 6,5, Rodriguez 6, Masiello 6, Brighi 6,5, Gazzi 6, Cerci 6,5, Barreto 5,5 (43′ st Jonathas sv), Meggiorini 5,5 (19′ st Bianchi 5,5), Santana 5 (40′ st Birsa sv).Allenatore: Ventura
    Sampdoria (3-5-2): Romero 6,5, Gastaldello 6, Palombo 6,5, Costa 6,5, De Silvestri 5,5, Munari 6, Krsticic 6, Poli 6, Estigarribia 5,5 (36′ st Poulsen sv), Eder 4 (26′ st Soriano sv), Icardi 5,5.

  • Balotelli titolare e su Youtube c’è già il nuovo coro

    Balotelli titolare e su Youtube c’è già il nuovo coro

    Quando ci si mette di mezzo la poesia il tutto diventa più magico. Il nuovo coro per Balotelli, nato in una cupa notte di Milano, forse già da domani regalerà emozioni diverse agli spettatori di San Siro, che da tempo attendono una canzone meno deprimente rispetto a quelle di Laura Pausini o dei Ricchi e Poveri (non ce ne vogliano i fan di quest’ultimi ma nel 2013 una cosa del genere, allo stadio, non si può davvero sentire). Già, domani, quando Mario Balotelli scenderà in campo dal primo minuto nella sfida contro l’Udinese, valida per il posticipo della 23^ giornata di Serie A, che di fatto segnerà l’esordio assoluto con la maglia rossonera dell’ex attaccante di Inter e Manchester City. Lo stesso giocatore ha fatto capire senza troppi giri di parole le reali intenzioni del tecnico Allegri, anche lui caduto nella tentazione di schierare dall’inizio le tre simpatiche creste.

    Mario Balotelli è già un idolo tra i tifosi del Milan | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images
    Mario Balotelli è già un idolo tra i tifosi del Milan | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    Balotelli insieme ad El Shaarawy e Niang: mancano ormai meno di 24 ore per assistere al grande evento. Una reale svolta quella del club di via Turati, che solo lo scorso anno doveva fare i conti con un’età media da far invidia persino agli ospizi più cool della Milano bene. Mario verrà impiegato al centro dell’attacco, dopo aver giocato quasi sempre largo a sinistra con gli inglesi del City. Questa la decisione di Massimiliano Allegri, condivisa anche dal ct della Nazionale Cesare Prandelli, il quale già agli Europei aveva affidato a Balotelli le chiavi dell’attacco azzurro.

    Riuscirà il nuovo top-player del Milan a timbrare il tabellino fin da domani nella partita contro l’Udinese? Nel caso, la tifoseria rossonera non si farà trovare impreparata, affatto. Ecco il testo integrale della poesia pensata e scritta per Mario Balotelli.

    Le parole del nuovo coro Balotelli

    La maglia delle merde per terra hai lanciato,
    Adesso sei del Milan e il sogno si é avverato,
    per noi…per noi…per noi tu segni i Goal piu belli,
    Vinciaaaaamooo con Mario Balotelliiiiii!

    Lasciamo spazio alla musica…

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  • Io sto con Zeman

    Io sto con Zeman

    Zeman esonerato, amen. Si è conclusa da poche ore l’avventura del boemo alla Roma, per buona pace dei tifosi giallorossi e non. Nella capitale erano in tanti ad aspettarselo. Tutti a chiedersi quando l’avrebbero cacciato, quanto sarebbe durato (manco fosse Siffredi), quando avrebbe smesso di ridere. Saranno dunque contenti tutti quelli che provavano un orgasmo quando spulciavano la classifica sotto la voce “gs”, che universalmente corrisponde ai gol subiti, vedendo Zeman -e solo qui- in testa. Magari gli stessi che si sbattono con la crisi e menate varie, pensando che il problema debba sempre e solo ridursi ad un numero. Anche il calcio ormai sembra seguire questa tendenza, sopratutto qui da noi in Italia, dove tanti simpatici numeri si trasformano in boia col cappuccio nero, pronti a decapitare chiunque venga trovato in eccesso o in difetto, salvando di fatto i “normali”.

    Zeman apparteneva alla prima categoria, dove si ritrovano quelli che eccedono rispetto alla massa: troppe reti subite, troppe chiacchiere, troppe risate fuori luogo, troppe sigarette, e via così all’infinito. Ed alla fine questo è diventato un problema, grosso, davanti al quale il boemo non ha saputo trovare una risposta migliore del “non mi dimetto”.

    Saranno contenti i vari Criscitiello e Zuliani (il Claudio), che non hanno mancato occasione da settembre di ironizzare su Zeman, dimenticandosi però partite dove la Roma non aveva soltanto vinto, ma mostrato anche il gioco migliore della Serie A, checché ne dicano i puristi toscani amanti della Viola, battuta per due volte da Totti e compagni.

    Zdenek Zeman | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Zdenek Zeman | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    E qui c’è il trucco. Sì, perché di Zeman ci si ricorda soltanto quando prende quattro pappine. Tutto questo conviene, perché il pubblico non aspetta altro che il processo contro il boemo, forse nel ricordo di ancestrali puntate del buon Biscardi. Le cose belle invece, quelle sì, devono essere nascoste. Guai a ricordare le vittorie di quest’anno, guai a parlare della (quasi) finale di Coppa Italia, guai a ricordare come fino alle porte di Natale la Roma fosse il Barcellona (vedi 4-2 al Milan) ed i rossoneri una squadra da retrocessione.

    Cinque partite bastano per cacciare Zeman? Evidentemente sì. Franco Baldini e Walter Sabatini non hanno trovato migliore soluzione che esonerare il boemo, anziché rassegnare loro le dimissioni o fare un bel discorsetto alla squadra, che ieri ha fatto la figura di quei bambini viziati a cui è stata negata la caramella per merenda.

    In questi mesi ho sempre letto le solite menate dei giornalisti “esperti”, che incolpavano a Zeman la fase difensiva ed il mancato utilizzo di De Rossi al centro. A quelli che lo accusano per la difesa, consiglio di rivedersi la classifica della Serie B, quando il Pescara ebbe la dodicesima difesa del campionato (55 gol subiti), ma che nel girone di ritorno incassò comunque 21 reti (meno di un gol a partita), a fronte dei 90 segnati. Forse perché a Pescara Zeman aveva ragazzi che lo seguivano, e che sapevano cosa significasse stare alti, concetto del tutto diverso rispetto allo stare a pera come invece è successo ieri nella partita contro il Cagliari.

    E’ facile incolpare Zeman quando si assiste a partite orribili come quella dell’Olimpico, ma le critiche andrebbero quantomeno riversate in parte anche ai giocatori, che scendono in campo quasi senza credere a quello che gli viene chiesto. E allora si passa all’invenzione, all’autogestione, che va bene se la fai a scuola, ma per farla sul campo da gioco devi avere i piedi di Maradona o Thiago Silva, altrimenti finisci per fare la figura del pirla.

    Ultima cosa e concludo. Il Pescara aveva De Rossi a centrocampo? No. Quanti giocatori ha la Roma di movimento in mezzo? Uno, Florenzi. Quanti registi ci sono a Roma? Uno, Ledesma. Quanti esterni ha la Roma? Uno ce l’avrebbe anche, ma sta giocando il Sudamericano Under 20, e quando è nella capitale pensa di essere il fenomeno del Colosseo e non si allena come Cristo comanda. Anche questa è colpa di Zeman? E daje…

    Post scriptum: “gs” 42, mode Boia on

    Post ri-scriptum: “gf” 49, ri-mode Boia on

  • Pronostici Nba: Chicago sfida Atlanta, è allarme infortuni

    Pronostici Nba: Chicago sfida Atlanta, è allarme infortuni

    Nove le partite Nba in programma questa notte. Per i nostri pronostici prenderemo in esame soltanto due incontri, uno dei quali avrà come protagonista il nostro Marco Belinelli. Dopo il ko subito sul parquet di Brooklyn, i Bulls tornano in campo. Stavolta il teatro della gara di Chicago sarà la Philips Arena di Atlanta, dove ad attenderli ci saranno gli Hawks. Sempre ad Est i Knicks ospiteranno al Garden di New York i Kings, mentre Milwaukee se la vedrà contro Orlando. Per quanto riguarda invece le squadre della Western Conference, a Cleveland saranno di scena i Thunder, in una partita che si preannuncia altamente spettacolare (Irving permettendo). Al Toyota Center invece Houston affronta la cenerentola Charlotte. Nella terra dei mille laghi New Orleans cercherà di fare lo sgambetto a Minnesota, sconfitta ieri dai Lakers. La sorpresa Golden State invece ha sulla carta uno degli impegni più facili, dovendo ospitare Phoenix. Chiudono la serata il match tra San Antonio e Wizards, con i leader della Western che giocheranno contro una delle squadre dal peggior rendimento in trasferta, e quello del Rose Garden tra Portland e Utah.

    Atlanta Hawks – Chicago Bulls, tanti infortuni

    Carlos Boozer è infortunato. Oltre a lui mancheranno anche Joakim Noah e Hinrich | ©Bruce Bennett/Getty Images
    Carlos Boozer è infortunato. Oltre a lui mancheranno anche Joakim Noah e Hinrich | ©Bruce Bennett/Getty Images

    La sconfitta contro Brooklyn è maturata anche in virtù delle pesanti assenze nel roster dei Bulls. Joakim Noah, Carlos Boozer e Hinrich saranno out anche stanotte, e questo di certo non aiuta nel pronosticare gli ospiti vincenti. Anche perché i padroni di casa hanno mostrato nell’ultimo periodo importanti segnali di risveglio, dopo un inizio di 2013 disastroso. Il match di oggi sarà anche un test importante per il nostro Marco Belinelli, chiamato a confermare l’ottima prestazione condita da 18 punti e 4 assist contro i Nets. Nonostante i tanti infortuni, Chicago incute una discreta paura, dal momento che lo scorso 15 gennaio costrinse gli Hawks ad un ko di portate colossali (97-58), che difficilmente Atlanta ha scordato. Riusciranno Al Horford e compagni a prendersi la rivincita? Per noi sì. Pronostico: 1

    Portland Blazers – Utah Jazz, tanta roba

    Ormai Portland (23-23) è abituata ai back-to-back. Dopo quello che l’ha vista protagonista contro i Clippers, Portland ci riprova questa notte al Rose Garden, dove affronterà i Jazz (26-21). Il primo match se l’è aggiudicato Utah, che ha sconfitto i Blazers 86-77. La squadra di coach Stotts ci ha abituati però alle grandi imprese. Oltre al successo contro i rosso-blu della California, nell’ultima settimana Portland ha battuto davanti ai propri tifosi avversario del calibro di Pacers e Mavericks. E con un Lillard di stanotte in grande forma (26 punti), e un LeMarcus Aldridge comunque sempre pericoloso, i Blazers possono giocare lo scherzetto ai Jazz. Sarà difficile d’accordo, però un eventuale successo dei padroni di casa non sarebbe poi la fine del mondo. Pronostico: 1

    Pronostici Nba di oggi 2 febbraio 2013

    Atlanta Hawks – Chicago Bulls 1
    New York Knicks – Sacramento Kings 1
    Cleveland Cavaliers – Oklahoma City Thunder 2
    Houston Rockets – Charlotte Bobcats 1
    Minnesota Timberwolves – New Orleans Hornets 2
    Milwaukee Bucks – Orlando Magic 1
    San Antonio Spurs – Washington Wizards 1
    Portland Blazers – Utah Jazz 1
    Golden State Warriors – Phoenix Suns 1

  • Torino-Sampdoria, Bianchi ancora fuori

    Torino-Sampdoria, Bianchi ancora fuori

    Dopo il clamoroso match dell’Olimpico, che ha visto il Cagliari battere i padroni di casa della Roma con un eloquente 4-2, la Serie A propone i due consueti anticipi del sabato. Nel pomeriggio è in programma il match Torino-Sampdoria. Tutte e due le squadre sono in salute e affrontano la sfida di oggi cercando di confermare quanto di buono fatto nell’ultimo periodo. Il Toro è reduce da sei risultati utili consecutivi, non ultimo il pareggio esterno a San Siro contro l’Inter per 2-2. La Samp invece domenica scorsa ha schiantato il Pescara 6-0, partita che ha visto l’esplosione di Mauro Icardi con quattro reti. In classifica i granata occupano al momento la dodicesima posizione a quota 27 punti. Alle sue spalle troviamo proprio la Sampdoria di Delio Rossi, che con 24 punti può contare su un vantaggio di sei lunghezze rispetto alla zona retrocessione. Se il Toro dovesse ottenere oggi i tre punti, farebbe un bel passo in avanti verso la promozione, avvicinando ulteriormente la fatidica soglia dei “40”. Agli ospiti invece potrebbe bastare anche un pareggio, comunque prezioso se considerato l’avversario e il suo attuale stato di forma.

    Bianchi in panchina, Ventura gli preferisce Barreto

    Rolando Bianchi ancora out | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Rolando Bianchi ancora out | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    TORINO – La finestra del calciomercato invernale appena conclusasi ha consegnato al tecnico Giampiero Ventura importanti tasselli, sopratutto nel reparto offensivo. Sono infatti arrivati i brasiliani Barreto e Jonathas, rispettivamente dall’Udinese e dal Pescara, che vanno così a rinforzare l’attacco granata. Contro la Samp, Ventura sembra intenzionato di riconfermare titolare l’ex friulano, lasciando in panchina ancora il capitano Bianchi. Quest’ultimo è in rotta con la società non avendo rinnovato il contratto in scadenza il prossimo giugno, e per lui il futuro con la maglia del Toro è sempre meno certo. Al fianco di Barreto quasi certo l’impiego di Meggiorini, eroe la settimana scorsa al Meazza. Gli esterni d’attacco invece saranno Cerci e Santana. A centrocampo la coppia di mediani sarà composta da Brighi e Gazzi. In difesa invece, guidata sempre da Gillet, giocheranno al centro Glik e Rodriguez, con D’Ambrosio e Masiello terzini. Non è stato nemmeno convocato Angelo Ogbonna, che nel primo pomeriggio effettuerà il test con la Primavera in cerca di risposte importanti per il suo pieno recupero.

    SAMPDORIA – L’incognita maggiore per Delio Rossi sarà l’approccio mentale che la sua squadra avrà questo pomeriggio. Il successo contro il Pescara per 6-0 potrebbe infatti in qualche modo pesare. Nei 23 convocati dal tecnico blucerchiato figura anche l’ex Gianluca Sansone, trasferitosi negli ultimi giorni di mercato dal Toro alla Sampdoria. L’ex Sassuolo dovrebbe comunque partire inizialmente dalla panchina. Il tandem d’attacco sarà composto da Icardi ed Eder. A centrocampo mancherà lo squalificato Obiang, che verrà sostituito da Munari. Krsticic ricoprirà il ruolo di regista, mentre Poli verrà impiegato nel centro-sinistra. I tornanti saranno De Silvestri a destra ed Estigarribia a sinistra. La difesa a tre vedrà ancora una volta al centro Angelo Palombo insieme a Gastaldello e Costa. In porta confermato Romero.

    PRECEDENTI – All’andata Sampdoria e Torino impattarono sull’1-1. Al vantaggio iniziale dei granata firmato da Bianchi, aveva risposto Nicola Pozzi su calcio di rigore. Negli ultimi dieci precedenti tra le due squadre il bilancio è favorevole per il Toro, che ha vinto in cinque occasioni, contro le tre affermazioni dei blucerchiati. Due invece i pareggi.

    Le probabili formazioni di Torino-Sampdoria

    Torino (4-2-4): Gillet, D’Ambrosio, Glik, Rodriguez, Masiello, Brighi, Gazzi, Cerci, Santana, Barreto, Meggiorini. Allenatore: Ventura
    Sampdoria (3-5-2): Romero, Palombo, Gastaldello, Costa, De Silvestri, Estigarribia, Poli, Munari, Krsticic, Eder, Icardi.

  • NBA: Belinelli non basta a Chicago. Denver invincibile

    NBA: Belinelli non basta a Chicago. Denver invincibile

    Si è conclusa un’altra notte Nba. Dodici le partite giocate. Gallinari vive un’altra serata positiva, trascinando Denver al successo casalingo contro New Orleans. E’ la sesta vittoria consecutiva dei Nuggets: la squadra del Colorado vede i play-off ad un passo ormai. Non basta invece un ottimo Marco Belinelli (18) a Chicago per avere la meglio su Brooklyn, che vince la sfida contro i Tori rossi orfani di Carlos Boozer e Joakim Noah. Vincono i Lakers, che a Minnesota fermano l’emorragia di otto ko esterni consecutivi, aiutati dai 22 punti di Pau Gasol, top scorer dei suoi. Ma non possiamo non sottolineare la prova di Bryant “The Creator”, autore di 17 punti, 12 rimbalzi e 7 assist (quattro solo nel primo quarto). Viviamo insieme il racconto di questa giornata.

    Denver Nuggets – New Orleans Hornets 113-98, al Pepsi non si passa

    Se a Max Pezzali fosse piaciuto il basket, con ogni probabilità avrebbe cantato qualcosa del tipo: “è la dura legge del Pepsi”. La casa di Denver è davvero invincibile. I Nuggets aggiungono un’altra convincente vittoria al Pepsi Center, dove il record è di 20 successi e 3 sconfitte. La squadra di Danilo Gallinari (18) è una delle più in forma dell’intera lega, avendo ottenuto 12 vittorie nei quindici incontri giocati nel mese di gennaio. Il migliore in campo stasera è stato Andre Iguodala, top scorer con 24 punti, a cui si aggiunge anche la doppia-doppia di Ty Lawson (21 punti e 13 assist). Negli ospiti si segnalano Ryan Anderson (21) ed il rookie Anthony Davis, il quale infila 13 punti catturando anche 10 rimbalzi. Gallinari scenderà nuovamente in campo il prossimo cinque febbraio contro Milwaukee sempre al Pepsi Center di Denver.

    Brooklyn Nets – Chicago Bulls 93-89, Belinelli non basta

    Marco Belinelli chiude con 18 punti ma non basta per evitare il ko | ©Jonathan Daniel/Getty Images
    Marco Belinelli chiude con 18 punti ma non basta per evitare il ko | ©Jonathan Daniel/Getty Images

    Se oltre a Derrick Rose i Bulls devono rinunciare anche a due elementi così importanti come Carlos Boozer e Joakim Noah (senza dimenticare Hinrich), le cose si complicano maledettamente. Se poi il tutto avviene alla vigilia della trasferta di Brooklyn, va da sé che le sorti dell’incontro sono segnate in maniera pesante. E così diventano del tutto inutili i 18 punti messi a referto dal nostro Belinelli, partito dalla panchina e protagonista di un ottimo 5/9 da due, a cui aggiunge otto tiri liberi (su nove tentativi). Per Beli anche 4 assist e 2 rimbalzi. Dall’altra parte ottima prestazione di Brook Lopez, che chiude la serata con 20 punti. Prezioso l’apporto dalla bench di MarShon Brooks e Andray Blatche, autori di 24 punti complessivi.

    Rudy Gay super, Bryant pure. Bene Utah e Mavs

    Ad ovest si registrano vittorie molto importanti in chiave play-off, come quella dei Lakers. Nella terra dei dieci mila laghi, Kobe Bryant dà ulteriore assaggio della sua incredibile classe sfiorando nuovamente la tripla doppia. Stavolta i rimbalzi sono ok (12), a mancare all’appello però sono gli assist (7). I giallo-viola hanno comunque di che sorridere. Pau Gasol sfodera una grande prova, partendo titolare e chiudendo in doppia-doppia (22 punti, 12 rimbalzi). Per i Lakers sei uomini, sugli otto utilizzati, in doppia cifra.

    L’altra squadra della California invece perde, e male, contro i Raptors. I padroni di casa, trascinati dal nuovo acquisto Rudy Gay (20 punti dalla panchina), riescono a battare (98-73) i più quotati ospiti, ancora orfani di Chris Paul. Griffin segna 17 punti, e nulla può per opporsi alla forza d’urto di Toronto. Il migliore in campo è Amir Johnson con 19 punti e 16 rimbalzi.

    Vince anche Memphis, che pare abbia dimenticato per una notte l’assenza dal parquet di Rudy Gay. L’impegno non era però dei più difficili, con gli Wizards che confermano il loro pessimo ruolino di marcia in trasferta (3-20). Marc Gasol chiude con 13 punti, 15 rimbalzi e 5 assist.

    Nel successo di Utah contro Portland (86-77), Al Jefferson gioca un ruolo decisivo mettendo a segno 21 punti, oltre a catturare 10 rimbalzi. I Blazers, nonostante i 26 punti di Lillard, incassano il secondo ko di fila esterno nello spazio di quattro giorni, dopo la sconfitta dello Staples Center contro i Clippers.

    In una partita dove le motivazioni latitavano in entrambe le squadre, Detroit sfrutta al meglio il fattore casalingo battendo nettamente Cleveland 117-99. Favolosa prestazione di Brandon Knight con i suoi 20 punti, 10 assist e 6 rimbalzi. Da segnalare anche gli 8 assist (e 11 punti) di Will Bynum dalla panchina in soli 18 minuti di gioco.

    Si riprende Dallas dopo un periodo nero, che ha avuto il suo apice nei due ko consecutivi contro Portland e Golden State. Stavolta i Mavs svolgono il loro compito senza sbavature, violando il parquet dei Suns (99-109). Il migliore è Darren Collison (19 punti, 6 rimbalzi, 6 assist). Grande prova però anche di Goran Dragic, che chiude con 19 punti, 9 assist e 8 rimbalzi.

    Vincono Celtics e Knicks, Miami in ferie

    Tornando ad Est, c’è da raccontare l’impresa di Indiana, capace di impartire una dura lezione agli Heat (102-89). Trasferta indigesta quella di Indianapolis per Miami, sorpresa dai 30 punti di David West, davanti ai quali anche i 28 di LeBron James impallidiscono.

    L’assenza di Rondo continua a non farsi sentire tra i Celtics. Contro Orlando (97-84) arriva la terza vittoria consecutiva, filotto iniziato proprio domenica scorsa nel match contro Miami, il primo senza RR. The Truth accarezza la tripla-doppia (14 punti, 11 rimbalzi, 7 assist), in un’altra notte dove Boston è capace di confezionare 30 assist. Kevin Garnett chiude con 14 punti e 10 rimbalzi.

    Prosegue il momento magico di Carmelo Anthony, ancora sopra i 20 punti (25), a cui aggiunge 8 rimbalzi e 6 assist. Dalla panchina J.R. Smith e Stoudemire contribuiscono al successo dei Knicks su Milwaukee (96-86) con 34 punti complessivi. Negli ospiti Jennings si ferma a 14 punti.

    Infine i Sixers si sbarazzano senza problemi dei Kings (89-80). Il successo porta la firma di Thaddeus Young e della sua doppia-doppia da 25 punti e 13 rimbalzi. Anche Jrue Holiday (21) e Nick Young (20) toccano e oltrepassano i venti punti. Ai Kings non bastano i 29 punti di Tyreke Evans.

    I risultati della notte

    Raptors – Clippers 89-73
    Pacers – Heat 102-89
    Celtics – Magic 97-84
    Nets – Bulls 93-89
    Knicks – Bucks 96-86
    Sixers – Kings 89-80
    Pistons – Cavaliers 117-99
    Grizzlies – Wizards 85-76
    Nuggets – Hornets 113-98
    Jazz – Blazers 86-77
    Suns – Mavericks 99-109
    Timberwolves – Lakers 100-111

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 29-14
    2. Knicks 29-15
    3. Bulls 28-18
    4. Pacers 28-19
    5. Nets 28-19
    6. Hawks 26-19
    7. Bucks 24-21
    8. Celtics 23-23
    9. Sixers 20-26
    10. Pistons 18-29
    11. Raptors 17-30
    12. Magic 14-32
    13. Cavaliers 13-34
    14. Wizards 11-34
    15. Bobcats 11-24

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 37-11
    2. Thunder 35-11
    3. Clippers 34-14
    4. Grizzlies 30-16
    5. Warriors 29-17
    6. Nuggets 30-18
    7. Jazz 26-21
    8. Rockets 25-23
    9. Blazers 23-23
    10. Lakers 21-26
    11. Mavericks 20-27
    12. Timberwolves 17-26
    13. Kings 17-31
    14. Suns 16-31
    15. Hornets 15-32

    NBA Top 10 plays del 2 febbraio 2013

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  • Juventus, salta Bebeto Jr. Tutto rinviato a dicembre?

    Juventus, salta Bebeto Jr. Tutto rinviato a dicembre?

    Contrariamente a quanto annunciato qualche giorno fa, Bebeto Jr. non arriverà alla Juventus. Il trasferimento infatti è saltato dopo l’improvviso dietrofront operato dai brasiliani del Flamengo, detentori del cartellino del giocatore. Continua dunque il braccio di ferro tra il talentuoso calciatore brasiliano, figlio del grande Bebeto, e il club di Rio de Janeiro. Una volta incassato l’ennesimo no alla proposta di rinnovo contrattuale (ricordiamo che Bebeto Jr. andrà in scadenza a dicembre), il Flamengo ha così deciso di fare l’ultimo (forse) sgambetto al proprio giocatore, impedendogli di trasferirsi con sei mesi d’anticipo in Italia, sebbene la volontà di quest’ultimo fosse quella di lasciare il Brasile per iniziare una nuova avventura sotto la Mole Antonelliana.

    Bebeto Jr., intrigo internazionale

    Gli organi di informazione italiana avevano riportato la notizia del suo acquisto nella giornata del 26 gennaio. Da quella data sono trascorsi cinque giorni, e la situazione appare completamente diversa, con il Flamengo deciso ad opporsi, qualunque sia la cifra versata dai bianconeri, al trasferimento del giocatore. Va ricordato come la Juve avesse chiuso l’affare sulla base di due milioni di euro (uno comprensivo di bonus relativi al rendimento del giovane carioca). Gli addetti ai lavori avevano, giustamente, elogiato la coppia Marotta-Paratici per la bontà dell’operazione, che rischia però ora di saltare.

    Bebeto Jr. non arriverà subito alla Juve, ma a dicembre | ©ALEJANDRO PAGNI/Getty Images
    Bebeto Jr. non arriverà subito alla Juve, ma a dicembre | ©ALEJANDRO PAGNI/Getty Images

    Flamengo contro tutti. Si può sintetizzare così la barricata alzata dai brasiliani in “protezione” di Bebeto Jr., il quale però ha già evidenziato a chiare lettere quale sia la sua intenzione per il futuro, ovvero arrivare in Italia e giocare per la Juve. Oltre al centrocampista, anche l’illustre padre ha confermato in toto la volontà del figlio durante un’intervista rilasciata non meno di 24 ore fa ai microfoni di Sky Sport, dove dava per conclusa la trattativa. Nonostante sia dunque chiara a tutti la situazione, il Flamengo continua a non voler sentire ragioni, chiudendosi dietro ad uno sterile no.

    Sterile quanto inutile, perché Bebeto Jr. potrà liberarsi a parametro zero dal club il prossimo dicembre, fra meno di un anno, potendo così in quella data scegliere autonomamente senza alcun vincolo societario la propria destinazione, che verosimilmente continuerà ad essere Torino, sponda Juventus. Al momento infatti ci sembra piuttosto improbabile un avvicinamento delle due parti, sopratutto considerato il gesto operato dal club nei confronti del giocatore. La dirigenza bianconera dovrà comunque prestare particolare attenzione ad eventuali outsider esterni che, ne siamo certi, proveranno a soffiare quello che è giudicato da molti addetti ai lavori come uno dei migliori talenti della sua generazione.

    Non ci resta infine che lodare la Juventus per la grande sensibilità mostrata nei confronti della politica “verde”, la quale darà i suoi frutti nel medio-lungo periodo, sempre che non arrivi uno già pronto come Pogba, autentico fiore all’occhiello della campagna estiva di Marotta e Paratici. Oltre al francese infatti, la Juve si è assicurata nell’arco di questa stagione altri importanti giovani dal sicuro avvenire, come ad esempio Leo Bonatini (connazionale di Bebeto Jr. e prossima stella del Viareggio 2013) ed il centrocampista Hasan Pepic, arrivato nell’ultimo giorno del mercato riparatore di gennaio.

  • Pronostici Nba: Lakers visitano Minnesota, out Howard

    Pronostici Nba: Lakers visitano Minnesota, out Howard

    Questa sera ci attende un’altra notte Nba ricca di partite, ben dodici, come due giorni fa. Con i nostri pronostici andremo a focalizzare l’attenzione su Denver, Chicago e Lakers, tutte e tre in campo. Ad avere sulla carta l’impegno più agevole saranno proprio i Nuggets di Danilo Gallinari, ancora di scena al Pepsi Center, dove ospiteranno gli Hornets. Partite quantomeno più complicate invece per i Bulls e i Lakers. Entrambe le squadre giocheranno in trasferta: i Tori Rossi faranno visita ai Nets, mentre i Lakers incontreranno i Timberwolves nella terra dei diecimila laghi. Gli esiti di questi due match sono incerti, e stavolta dovremmo appoggiarci più all’ignoto sesto senso che a numeri e statistiche. Come di consueto a fine articolo posteremo la schedina di giornata.

    Denver Nuggets – New Orleans Hornets, il treno dei desideri

    Stanotte Alcatraz conoscerà nuovi detenuti, tali Greivis Vasquez ed Eric Gordon, tanto per citare quelli più in vista. Nonostante le recenti buone prestazioni offerte contro Lakers e Jazz, dove però la sconfitta è stato il denominatore comune, gli Hornets hanno davvero poche possibilità di portare a casa la prima “w” dopo il successo su Memphis del 27 gennaio scorso. Denver pare al momento una squadra imbattibile, specialmente all’interno del Pepsi Center, che da un paio di giorni abbiamo ribattezzato Alcatraz, spingendo quel giorno per un’evasione del simpatico James Barbanera Harden. Fra le tre partite che prendiamo in esame oggi, questa è sicuramente quella che ci dà maggiore feeling. Pronostico: 1

    Minnesota Timberwolves – Los Angeles Lakers, Howard fuori

    Dwight Howard out per infortunio | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images
    Dwight Howard out per infortunio | ©FREDERIC J. BROWN/Getty Images

    Quando tutto sembrava finito, nel senso buono, ecco che arriva il ko dell’Arizona. A Phoenix i Lakers non hanno fatto una bella figura, specialmente se ricordiamo come i giallo-viola avessero tredici punti di vantaggio in avvio di quarto periodo. Inoltre la squadra di Mike D’Antoni ha perso nuovamente Dwight Howard, bloccato dall’ennesimo infortunio alla spalla. C’è un però. Gli avversari di oggi sono una delle squadre con la peggior sequenza di risultati nell’ultimo periodo (1-9), alla quale si aggiunge poi un dato “storico”: i Lakers battono interrottamente Minnesota da 19 partite. Questa notte ci sono tutti gli ingredienti perché arrivi anche la ventesima vittoria consecutiva per i californiani. Certo, avevamo detto lo stesso anche due giorni fa alla vigilia dell’incontro con i Suns. Ci appare però francamente difficile che i Lakers possano gettare al vento un successo fondamentale in chiave play-off. Pronostico: 2

    Brooklyn Nets – Chicago Bulls, allarme

    Incontro parecchio incerto quello del Barclays Center di Brooklyn, dove i padroni di casa incontrano i Bulls del nostro Marco Belinelli, reduci da otto vittorie nelle ultime dieci partite. Nonostante ciò, Chicago non può partire favorita, considerato il periodo di forma altrettanto positivo attraversato dai Nets, la cui sconfitta contro Miami rientra in quegli incidenti di percorso accettabili per una franchigia di certo non attrezzata per affrontare ad armi pari i detentori dell’anello. Se vogliamo però dare un pronostico, ci sentiamo di assegnare la preferenza agli ospiti, il cui rendimento in trasferta è sempre stato di altissimo livello e che possono contare sull’esplosione di Jimmy Butler. Rischiamo. Pronostico: 2

    Pronostici Nba di oggi 1 febbraio 2013

    Raptors – Clippers 2
    Pacers – Heat 2
    Celtics – Magic 1
    Nets – Bulls 2
    Knicks – Bucks 1
    Sixers – Kings 1
    Pistons – Cavaliers 1
    Grizzlies – Wizards 2
    Nuggets – Hornets 1
    Jazz – Blazers 2
    Suns – Mavericks 2
    Timberwolves – Lakers 2

  • Rappresentativa Serie D i convocati per il Torneo di Viareggio 2013

    Rappresentativa Serie D i convocati per il Torneo di Viareggio 2013

    Manca davvero poco ormai per l’inizio ufficiale del Torneo di Viareggio 2013, manifestazione giunta alla sua 65^ edizione.  Dopo avervi parlato nei giorni scorsi degli aspetti organizzativi del torneo, prendendo in esame i diversi campi Rai e la modalità di acquisto dei biglietti, oggi vi diamo notizia dei convocati della Rappresentativa Serie D, che ricordiamo è inserita nel Gruppo 6 della prima fascia insieme ai belgi dell’Anderlecht, i sudamericani del C.S.N.A. y Guayaquil (club dell’Ecuador), ed infine la Reggina. Ad una rapida lettura dei convocati, salta all’occhio l’assenza di ragazzi proveniente dalla regione Piemonte, regione che può vantare fra le altre società gloriose come la Juventus ed il Torino.

    La lista dei convocati è stata ufficializzata a Roma nella sala della Lnd (Lega nazionale dilettanti), da dove il presidente Carlo Tavecchio ha espresso la propria soddisfazione per gli enormi passi avanti compiuti dall’intero movimento, rivendicando anche la regola dei quattro under in ciascuna squadra del campionato dilettanti, attraverso la quale con il passare degli anni le società sono riuscite a bypassare la grave crisi economica che invece ha investito i piani alti del calcio italiano.

    Prima di segnalarvi i nomi dei giocatori che andranno a comporre la Rappresentativa della Serie D, ricordiamo che il ruolo di supervisore tecnico sarà ricoperto da Giancarlo Magrini, il quale sarà assistito dall’allenatore in seconda Giampiero Rossi.

    I convocati della Rappresentativa Serie D al Torneo di Viareggio 2013

    Il Torneo di Viareggio 2013 è alle porte
    Il Torneo di Viareggio 2013 è alle porte

    PORTIERI: Deril Cristofoli (Vis Pesaro), Valerio Spacca (Amiternina), Leandro Casapieri (Lucchese)

    DIFENSORI: Giovanni Dominici (Vis Pesaro), Alberto Accardo (Sef Torres), Gianfilippo Pulci (Ischia), Gennaro Armeno (Ischia), Ivo Molnar (Olginatese), Giampaolo Sirigu (Budoni), Marco Picascia (Foggia), Simone Pessagno (Fidenza)

    CENTROCAMPISTI: Giacomo Ridolfi (Vis Pesaro), Ettore Braccalenti (Sansepolcro), Jacopo Scaccabarozzi (Olginatese), Simone Amelotti (Pro Sesto), Damiano Buscema (Ragusa), Federico Massaccesi (Real Spal), Matteo Idromela (Arezzo), Alberto Torelli (Vis Pesaro)

    ATTACCANTI: Jacopo Ferre (Seregno), Massimo Bussi (Sandonajesolo), Alessandro Gatto (Taranto), Alessandro Gabrielloni (Jesina), Nicola Galelli (Darfo Boario)

    Ricordiamo infine a tutti gli appassionato del Torneo di Viareggio di continuare a seguirci anche nei prossimi giorni quando vi aggiorneremo sulle ultime news prima dell’inizio del torneo. Stay tuned, qui su Il Pallonaro!