Autore: Federico Pisanu

  • Milan, lista Champions. C’è Maxi Lopez, Inzaghi ancora escluso

    Milan, lista Champions. C’è Maxi Lopez, Inzaghi ancora escluso

    Il Milan ha presentato ieri sera la lista ufficiale di Champions League di 25 giocatori, i quali potranno essere schierati da Massimiliano Allegri per le successivi fasi della competizione europea (ricordiamo che il Milan sarà impegnato fra due settimane nella doppia sfida contro l’Arsenal di Arsene Wenger valida per gli ottavi di finale).

    Poche le sorprese che hanno accolto il comunicato della società di Via Turati. Come era stato abbondantemente anticipato, Pippo Inzaghi non farà parte della rosa che disputerà la Coppa Campioni. Lo stesso bomber rossonero, dopo il rifiuto nell’ultimo giorno di mercato all’offerta del Siena di Mezzaroma, aveva ribadito la propria volontà di continuare l’avventura nel club che l’ha visto protagonista negli anni 2000 anche se ciò avrebbe significato non giocare, consacrandolo al grande calcio internazionale e diventando uno degli attaccanti più prolifici in campo europeo (dietro solo alla leggenda spagnola Raul).

    maxi lopez | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    Al posto di Superpippo, Allegri ha scelto di dare ad El Shaarawy la possibilità di calcare per la prima volta il terreno della Champions, promuovendo così l’ottimo periodo di forma mostrato dal Faraone nelle ultime partite disputate in campionato e Coppa Italia. Tra i 25 giocatori scelti figura anche il nuovo acquisto Maxi Lopez, il quale andrà a sostituire il convalescente Antonio Cassano (presumibilmente il barese tornerà direttamente nella prossima stagione, sempre che ottenga l’ok da parte dei medici).

    L’altra assenza pesante a centrocampo è rappresentata dal nome di Ringhio Gattuso. Il centrocampista rossonero è ancora in cura per il problema che ha funestato tutto il girone d’andata del mediano campione del mondo a Berlino, e Allegri ha preferito non rischiarlo. Non lo sostituirà Muntari, il quale non figura nella lista, ma Merkel. Il giovane prodotto del vivaio rossonero è stato incluso nella lista B, avendo meno di 21 anni ed essendo cresciuto a Milanello.

    Trova spazio tra i 25 giocatori anche il nuovo arrivato Mesbah. L’ex leccese va a prendere il posto di Taiwo, che ceduto durante il mercato invernale ai Queens Parker Rangers, è stato tolto dalla lista.

    LISTA CHAMPIONS LEAGUE MILAN

    Portieri: Abbiati, Amelia, Roma.

    Difensori:  Abate, Antonini, Bonera, De Sciglio, Mesbah, Mexes, Nesta, Thiago Silva, Yepes, Zambrotta.

    Centrocampisti: Ambrosini, Aquilani, Boateng, Emanuelson, Merkel (lista B), Nocerino, Seedorf, Van Bommel.

    Attaccanti: El Shaarawy, Ibrahimovic, Maxi Lopez, Pato, Robinho.

  • Lazio Milan 2-0, le pagelle. Rocchi super, Ibrahimovic flop

    Lazio Milan 2-0, le pagelle. Rocchi super, Ibrahimovic flop

    Dopo 14 anni la Lazio batte il Milan in una sfida di campionato. Una vittoria arrivata negli ultimi minuti di gara, dopo 75′ minuti passati a controllare la sterile iniziativa rossonera per poi colpire in contropiede. Protagonista della vittoria, oltre al Profeta Hernanes autore del gol che ha sbloccato il match, anche il capitano Rocchi. L’attaccante ha prima servito l’assist per il brasiliano e qualche minuto più tardi ha realizzato la rete che ha decretato il successo per 2-0 dei padroni di casa. Abulica la prestazione degli ospiti, che pagano la serata no di Ibrahimovic. Buoni lampi da parte del giovane El Shaarawy, mentre nel finale Allegri fa debuttare il nuovo acquisto Maxi Lopez.

    Pagelle Lazio Milan

    Rocchi 7: il capitano laziale ha il merito di sbloccare un incontro molto difficile, mandando in bambola l’intera retroguardia milanista ed un opaco Nesta, permettendo ad Hernanes di infilare Abbiati. Decisivo anche nell’azione del secondo gol, quando con un destro imparabile per l’estremo difensore rossonero fa andare in estasi i tifosi laziale. Contestazione dimenticata, Cissé anche.

    Hernanes 7: il Profeta segna il gol del momentaneo 1-0 che arriva come un fulmine a ciel sereno sulla testa dei giocatori di Allegri. Da il là all’azione del secondo gol biancoceleste, servendo a Lulic un pallone filtrante che il serbo finalizza in assist a Rocchi. Due minuti dopo il primo gol sfiora il raddoppio replicando lo stesso movimento realizzato in occasione della prima segnatura.

    Marchetti 6,5: si conferma un autentico baluardo per la retroguardia biancoceleste, comandata dalla coppia dei centrali difensivi Biava-Dias. Due parate decisive, una nel primo tempo sul colpo di testa di Nocerino al 6° minuto e l’altra sulla respinta dello stesso Biava sugli sviluppi di un azione molto pericolosa da parte di Robinho.

    Lulic: 6,5: il serbo ha gamba e sprint per mettere in difficoltà la fascia destra del Milan e in particolar modo Abate. Pericoloso con il tiro da fuori nel primo tempo, serve l’assist per il secondo gol che porta la firma di Tommaso Rocchi.

    Biava 6,5: fisicamente è inferiore a pochi. Ne sa qualcosa Zlatan Ibrahimovic, più volte in chiara difficoltà contro il difensore laziale. Provvidenziale la respinta sul tentativo di passaggio in area di rigore della punta milanista Robinho in favore di Seedorf.

    Dias 6: il brasiliano stenta a ripetere le prestazioni dell’anno scorso. Nonostante tutto disputa una prova sufficiente, sebbene non sia difficile contro i vari Robinho-Ibra visti quest’oggi.

    tommaso rocchi | © Paolo Bruno / Getty Images

    Thiago Silva 6,5: l’unico a salvarsi nel naufragio rossonero. Dimostra la sua classe con ottimi interventi nel primo tempo, non riesce ad arrestare però la disfatta negli ultimi minuti dell’incontro.

    El Sharaawy 6: il migliore nell’attacco milanista. Corre, mostra dinamismo e lampi di classe. Il ragazzo sta crescendo, merito anche della pazienza di Allegri. Il tecnico livornese riuscirà a ritagliare uno spazio importante per l’ex attaccante del Padova una volta che rientrerà a pieno regime anche Pato?

    Nocerino 6: la corsa è quella di Rino Gattuso, ovunque nel campo dell’Olimpico. Gli inserimenti in area di rigore sono quelli del Principe Boateng. Mescolate le due personalità esce lui, Nocerino. L’ex centrocampista rosanero chiarisce al pubblico come sia riuscito a diventare il secondo miglior marcatore della stagione del Milan.

    Mesbah 5,5: volontà e determinazione non mancano al terzino sinistro arrivato dal Lecce poco più di una settimana fa. Una domanda però nasce spontanea vedendo la partita di questa sera. Chi ha insegnato all’algerino a calciare i cross dal fondo? Di sicuro non Serse Cosmi.

    Nesta 5,5: per l’ex difensore della Lazio una giornata no. Gravi indizi di colpevolezza gravano sul centrale rossonero in occasione del primo gol biancoceleste. Il divario fra lui e Thiago Silva si allarga a dismisura. L’allievo supera il maestro.

    Ibrahimovic 5: una delle partite più brutte durante quest’annata e i tifosi del Diavolo si augurano che rimanga un “unicum” della stagione. Una partita no può capitare a tutti, forse non allo svedese. Domenica contro il Napoli arriva la rivincita?

    Tabellino Lazio Milan 2-0

    Lazio: Marchetti 6,5, Konko 6, Biava 6,5, Dias 6 (50′ Stankevicius 6), Radu 6, Ledesma 6, Matuzalem 6, Hernanes 7 (87′ Candreva s.v.), Gonzales 5,5, Lulic 6,5, Rocchi 7 (91′ Rozzi s.v.).
    Panchina: Bizzarri, Diakitè, Scaloni, Garrido. Allenatore: Reja 7

    Milan: Abbiati 6, Abate 5,5, Nesta 5,5, Thiago Silva 6,5, Mesbah 5,5, Van Bommel 5,5 (78′ Maxi Lopez s.v.), Nocerino 6, Ambrosini 5,5 (65′ Emanuelson 5),  Robinho 4,5, Ibrahimovic 5, El Shaarawy 6 (65′ Seedorf 5,5).
    Panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Zambrotta. Allenatore: Allegri 5

    HIGHLIGHTS LAZIO MILAN 2-0

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  • Lazio Milan 2-0, Hernanes e Rocchi stendono i rossoneri

    Lazio Milan 2-0, Hernanes e Rocchi stendono i rossoneri

    Lazio batte Milan 2-0 nel turno infrasettimanale del mercoledì. I biancocelesti superano gli avversari grazie alle reti di Hernanes e Rocchi negli ultimi 15 minuti di gara. Per i rossoneri battuta d’arresto pesante, che lascia alla Juve la possibilità di portarsi a +4. Consolida invece il vantaggio sulla quinta in classifica la Lazio, che approfitta del mezzo passo falso dell’Inter a San Siro contro il Palermo. Prestazione da dimenticare per alcuni giocatori chiave del Milan, tra tutti spicca la prova deludente di Ibrahimovic. Esordio con la maglia rossonera per Maxi Lopez, arrivato al posto di Carlos Tevez negli ultimi giorni del mercato di gennaio.

    PRIMO TEMPO – Più sbadigli che altro nei primi 45’minuti del primo tempo, dove all’Olimpico le due squadre chiudono sullo 0-0. L’unica vera azione pericolosa la porta Nocerino al 6° minuto, quando un assist delizioso di Ibrahimovic trova l’ottimo inserimento del centrocampista rossonero, con il colpo di testa parato non senza difficoltà dall’estremo difensore biancoceleste. Per tutto il primo tempo El Shaarawy si segnala per il suo dinamismo. Ne sa qualcosa Matuzalem che dopo 10 minuti lo stende beccandosi il cartellino giallo. Dopo un quarto d’ora di sterile dominio degli ospiti, la Lazio alza la testa. Prima è Matuzalem a provare il tiro dal limite, con il pallone che si spegne fuori di poco. Al 23′ è la volta di Lulic, che sempre da fuori lascia partire un tiro che non impensierisce Abbiati. Al 23′ il centrocampista biancoceleste Ledesma salva in scivolata un contropiede pericolosissimo del Milan, che aveva lo svedese Zlatan Ibrahimovic come protagonista. Alla mezzora è ancora il capocannoniere della Serie A a rendersi pericoloso, servendo un grande pallone filtrante per El Shaarawy. Il Faraone supera Marchetti di slancio, ma il suo tiro viene deviato da Konko in corner. Ibra macchia una prestazione fin lì positiva sprecando un contropiede molto favorevole, ritardando il passaggio al centro verso l’ex padovano.

    hernanes | © GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images

    EPISODIO DIAS – Subito giallo all’inizio del secondo tempo. L’arbitro Damato indica il dischetto del rigore per il fallo di mano di Dias dopo l’incursione di El Shaarawy. Decisione che viene cambiata nel giro di 30″ dopo una concitata consultazione con l’assistente di linea. La moviola chiarisce come il difensore brasiliano abbia toccato volontariamente il pallone con la mano. Al 56’minuto Matuzalem prova l’affondo in solitaria, ma prima di entrare dentro l’area viene fermato dall’intervento di Nocerino, uomo ovunque dei rossoneri. Tre minuti più tardi è Konko a rendersi protagonista involontario, con un cross dalla destra che diventa una conclusione velenosa che Abbiati respinge in corner. Il Milan fatica, i padroni di casa dimostrano di avere più gamba e cattiviera agonistica. Alla mezzora proteste laziali per un presunto fallo di Thiago Silva ai danni di Radu in area di rigore. Il capitano Rocchi viene ammonito da Damato in seguito alle proteste prolungate.

    IL MILAN CAPITOLA – La partita si accende negli ultimi 15 minuti. Sono gli ospiti ad avere la palla per il vantaggio. Discesa pericolosa di Robinho, che serve il pallone al centro per Seedorf. Marchetti però si supera, dopo la deviazione di Biava che stava rischiando di beffare l’estremo difensore biancoceleste. Sessanta secondi più tardi la Lazio trova l’1-0 grazie al gol di Hernanes, che sfrutta una finta-assist di Rocchi e con un destro chirurgico batte Abbiati. La squadra di Massimiliano Allegri subisce il colpo e scompare dal campo. Passano due minuti ed il Profeta sfiora il raddoppio, su azione praticamente identica a quella precedente. All’84° minuto arriva il raddoppio della Lazio. Azione partita da Hernanes che serve sulla corsa Lulic. Il serbo trova Rocchi al centro dell’area che lascia partire una conclusione di prima sulla quale non può nulla il portiere avversario. La serata no per il Milan è evidenziata all’ennesima potenza dall’errore di Ibrahimovic, che spreca la palla del 2-1 a tre minuti dal 90′. Nei minuti finali Reja concede anche l’esordio in Serie al giovanissimo attaccante Rozzi (classe ’94) entrato al posto del capitano Rocchi.

  • Serie A, Galliani vuole il rinvio di Milan Napoli. De Laurentiis dice sì

    Serie A, Galliani vuole il rinvio di Milan Napoli. De Laurentiis dice sì

    Adriano Galliani ha chiesto al presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta di rinviare il posticipo in programma domenica prossima alle 20.45 a San Siro fra Milan Napoli. Motivo per il quale l’ad rossonero ha inoltrato una lettera ufficiale al numero uno della Lega le condizioni avverse meteorologiche che stanno funestando nelle ultime ore tutta la penisola, in particolar modo il Nord Italia.

    Grandi difficoltà sono state registrate anche per il turno infrasettimanale previsto quest’oggi, con due partite (Siena-Catania, Bologna-Fiorentina) rinviate a data da destinarsi, dopo il rinvio che ha suscitato numerose polemiche da ambo le parti del match di ieri sera fra Parma e Juventus, con il Tardini dichiarato non a norma dopo le copiose nevicate che hanno interessato la provincia dell’Emilia.

    adriano galliani | © Claudio Villa / Getty Images

    D’accordo con l’appello lanciato da Galliani, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è detto favorevole al posticipo della gara che vedrà la propria squadra affrontare i rivali rossoneri a San Siro, con una temperatura prevista tra i -8 e -10 gradi, ed il rischio gelo assai concreto, pericolo numero uno per la sicurezza in campo dei calciatori e quella degli spettatori che andranno ad assistere alla partita.

    I maligni già ipotizzano però scenari tutt’altro che riconducibili alle vicende meteo. C’è l’ipotesi che il Milan voglia rinviare la partita per arrivare al match contro la Juve di Coppa Italia (in programma fra una settimana esatta a San Siro) con forze fisiche pressoché uguali a quelle dei bianconeri, che ieri sera hanno “riposato” a causa della decisione della Lega e del Prefetto di Parma di rinviare la partita (si pensa alla data del 7 marzo come giorno ideale per il recupero del match della 21^ giornata, quando sarà tempo del ritorno degli ottavi di Champions League). Anche il Napoli è “interessato” al posticipo della partita di domenica contro il Milan, considerato l’impegno infrasettimanale di Coppa Italia che vedrà i partenopei impegnati contro il Siena del tecnico Sannino.

    Attesa entro la serata di oggi, o al più tardi domani la decisione di Maurizio Beretta in merito all’appello di Adriano Galliani, spalleggiato quest’ultimo dal presidente del Napoli De Laurentiis.

     

  • Lazio Milan, Klose contro Ibrahimovic

    Lazio Milan, Klose contro Ibrahimovic

    Stasera va in scena all’Olimpico la sfida fra Lazio Milan, valevole per la 21^ giornata d Serie A. Nonostante il maltempo stia condizionando il regolare svolgimento del turno infrasettimanale, le due squadre dovrebbero scenderanno in campo per conquistare tre punti fondamentali. I rossoneri vincendo a Roma salirebbero al primo posto, in attesa del recupero della partita fra Parma-Juventus. Invece gli uomini di Reja, ottenendo questa sera un successo che manca da 14 anni contro i rossoneri, consoliderebbero il quarto posto in classifica andando ad insidiare l’Udinese che occupa la terza piazza. Tra i padroni di casa Klose agirà come unica punta, in un inedito 4-2-3-1, mentre la squadra di Allegri schiererà la coppia Ibra-Robinho davanti, con Seedorf ancora trequartista.

    KLOSE PUNTO DI RIFERIMENTO – Sarà il tedesco Miro Klose, già a quota 12 reti in campionato, a guidare l’attacco biancoceleste, dopo l’addio di Cissè e la decisione del tecnico Reja di lasciare in panchina il capitano Rocchi e varare il 4-2-3-1, con Hernanes alle spalle dell’ex Bayern e Gonzales-Lulic esterni. A centrocampo giocherà Ledesma in coppia con Matuzalem (l’ex Brocchi da forfait). Reparto di difesa confermato, con la coppia centrale composta da Biava e Dias, Konko terzino destro e Radu sulla corsia opposta. A difendere i pali della porta laziale ci sarà Federico Marchetti, le cui ultime prestazioni hanno entusiasmato l’intero ambiente biancoceleste. I capitolini sono reduci dall’ottima vittoria esterna contro il Chievo di Di Carlo, che ha permesso il balzo al quarto posto in classifica, approfittando del passo falso dell’Inter nella trasferta di Lecce. Nel girone d’andata la Lazio ha avuto un ruolino di marcia casalingo non particolarmente esaltante, con 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, conquistando 16 punti sui 30 disponibili.

    miroslav klose | © Dino Panato / Getty Images

    MAXI LOPEZ IN PANCHINA – Per Allegri sono tre i dubbi relativi alla formazione che scenderà in campo questa sera nella sfida contro i biancocelesti. Se non sembrano esserci dubbi riguardo la coppia offensiva, che con tutta probabilità sarà formata da Ibra-Robinho più l’olandese Seedorf alle spalle dei due, a centrocampo c’è il ballottaggio fra Ambrosini ed Emanuelson per una maglia da titolare. Confermato l’impiego dal primo minuto di Van Bommel in mezzo al campo e Nocerino mezz’ala sinistra. In difesa rientra Thiago Silva, con Nesta favorito su Mexes come compagno di reparto del brasiliano. L’altro dubbio riguarda l’utilizzo a sinistra di uno fra Antonini e Mesbah. L’algerino sembra riuscire ad avere la meglio sul terzino italiano, dopo le buone prestazioni di cui si è reso protagonista l’ex calciatore del Lecce. Abate scenderà regolarmente in campo presidiando la fascia di destra, in porta invece Abbiati, che ha ormai risolto i problemi muscolari che l’hanno afflitto nelle settimane scorse.
    Il Milan punta alla vittoria per scavalcare la Juventus, bloccata dalla neve di Parma, in classifica ed esercitare una pressione psicologica in più sugli acerrimi rivali bianconeri. La squadra di Massimiliano Allegri ha reagito alla sconfitta del derby conquistando 4 vittorie in 11 giorni, due in campionato contro Novara e Cagliari, più i successi in Coppa Italia contro i piemontesi nerazzurri e gli stessi biancocelesti.

    PRECEDENTI – Il Milan non perde contro la Lazio da 14 anni in campionato, mentre l’ultima affermazione dei capitolini in ambito nazionale sugli avversari rossoneri è datata dicembre 2008, quando in Coppa Italia eliminarono la squadra allora allenata da Carlo Ancelotti. L’andamento degli ultimi anni ha visto trionfare il segno X. Quattro pareggi nelle ultime due stagioni fra le due compagini. Nel girone d’andata il Milan ha impattato sul 2-2, dopo essere passato in svantaggio di 2 reti a San Siro nei primi minuti di gara, con il bomber tedesco a segno.

    Probabili formazioni Lazio Milan

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti, Konko, Biava, Dias, Radu, Ledesma, Matuzalem, Hernanes, Lulic, Gonzales, Klose.
    Panchina: Bizzarri, Diakitè,  Stankevicius, Scaloni, Zampa, Candreva, Rocchi. Allenatore: Reja

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Mesbah, Emanuelson, Van Bommel, Nocerino, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Mexes, Bonera, Zambrotta, Ambrosini, Maxi Lopez, El Shaarawy. Allenatore: Allegri

  • Serie A, non si gioca a Siena e Bologna. Rinvio anche a San Siro?

    Serie A, non si gioca a Siena e Bologna. Rinvio anche a San Siro?

    Il maltempo che ha investito in queste ultime ore l’Italia sta mettendo in ansia migliaia di tifosi, con il rischio del rinvio che aleggia su numerose partite della 21^ giornata di Serie A. Ancora non si sono spente le polemiche che hanno visto protagonista il Tardini di Parma ieri sera, con un Antonio Conte imbufalito a causa della mancata organizzazione che ha di fatto causato notevoli problemi all’intero clan juventino, il quale ha dovuto affrontare oltre 10 ore di pullman per fare ritorno a Torino.

    Nella mattinata di oggi sono state annullate altre due gare previste per questa sera, Siena-Catania e Bologna-Fiorentina. A rischio anche il match di San Siro fra Inter-Palermo, l’incontro di Bergamo fra Atalanta-Genoa e la partita che vede l’Udinese in casa contro il Lecce. Inoltre è probabile il rinvio del posticipo di domani fra Novara-Chievo.
    Mezza Serie A in tilt quindi, per la delusione degli appassionati di calcio che già si pregustavano un ricco turno infrasettimanale, con ben 8 incontri in contemporanea. La mannaia del rinvio che incombe su 3 incontri, e la sentenza definitiva già pervenuta su altri due match.

    stadio tardini | &; GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Da poco infatti è arrivata l’ufficialità del rinvio della sfida all’Artemio Franchi Siena-Catania (dove non ci sono le condizioni di sicurezza all’interno dello stadio) e quella del Dall’Ara Bologna-Fiorentina, con il campo emiliano reso impraticabile. Le abbondanti nevicate al Nord Italia stanno rendendo critiche le condizioni anche sui campi di Milano, Udine e Bergamo, oltre che il Silvio Piola di Novara dove è in programma il posticipo di giovedì fra i padroni di casa e il Chievo del tecnico Di Carlo.

    Si attende una decisione ufficiale nelle prossime ore, sebbene gli ultimi aggiornamenti stanno dando riscontri confortanti. La situazione sembra stia migliorando e le altre partite a rischio segnalate questa mattina dovrebbero disputarsi regolarmente, come riportano i siti della Gazzetta dello Sport e Sportmediaset. 

  • Milan, un mercato conservativo. Sfuma Tevez, Inzaghi resta

    Milan, un mercato conservativo. Sfuma Tevez, Inzaghi resta

    Il Milan chiude la finestra del mercato di gennaio senza il grande nome inseguito per oltre un mese. Tevez è rimasto al Manchester City, prigioniero nella squadra riserve dove si allenerà fino al termine della stagione guadagnando un milione di euro al mese. Al posto dell’argentino è arrivato Maxi Lopez, connazionale dell’Apache e non esattamente il giocatore capace di entusiasmare gli animi della Curva Sud. Mercato all’insegna del low cost con gli arrivi di Mesbah, Strasser e Muntari, per i quali la dirigenza rossonera non ha dovuto sborsare un euro alle rispettive società di appartenenza. Ritorno sfortunato alla base per il talentuoso Merkel.
    Gennaio è servito anche per volgere uno sguardo al futuro, con gli acquisti dei giovani attaccanti Prosenik e Lucas Roggia.  Nei minuti finali si era profilato l’addio di Pippo Inzaghi, fortemente voluto dal Siena di Mezzaroma, ma alla fine Superpippo ha deciso di rimanere a Milanello, sebbene sappia già che Allegri non lo includerà nella lista Champions. Saluta Milano invece Taiwo, trasferitosi in prestito ai Queens Park Rangers, club inglese che milita nella Premier League in lotta per non retrocedere.

    TEVEZ e MAXI – Non ha fatto sicuramente una bella figura l’amministratore delegato Adriano Galliani riguardo la vicenda di Carlitos Tevez. Il sorriso smagliante di Rio de Janeiro mostrato a tutto il mondo qualche giorno prima dell’Epifania si è spento inesorabilmente ieri sera alle 19 italiane, quando il calciomercato ha ufficialmente chiuso i battenti e fatto registrare la clamorosa sconfitta dell’ad rossonero. Sembrava tutto concluso due settimane fa, quando Galliani era volato a Londra per chiudere l’affare, e Pato che prendeva l’aereo diretto a Parigi. Una trattativa perfetta, secondo i piani del dirigente milanista, che non aveva però fatto i conti con l’oste, ovvero Silvio Berlusconi. Il numero uno di Via Turati ha stoppato la partenza del Papero, forse spinto dalla stessa figlia Barbara (fidanzata dell’attaccante brasiliano). Risultato? Galliani torna a Milano senza Tevez, Pato resta al Milan e una settimana dopo si infortunia per l’ennesima volta. A due giorni dalla fine del mercato il Diavolo era stato di nuovo vicinissimo all’Apache, ma anche stavolta qualcosa non ha funzionato.
    Nel frattempo, chiuso in una stanza d’albergo con il procuratore Andrea D’Amico, c’era Maxi Lopez, il cui cartellino era stato bloccato alcuni giorni prima dai rossoneri, e il suo arrivo era strettamente collegato con l’affare Tevez. In caso di mancato arrivo della punta del City, il calciatore del Catania sarebbe stato ufficializzato dal Milan nell’immediato. Come è andata a finire ormai lo sanno tutti, ma la domanda è: se gli inglesi non avessero imposto una penale da 12 milioni di euro in caso di mancato riscatto dell’Apache a giugno, a quest’ora Maxi Lopez dove sarebbe?

    carlos tevez | &; Michael Regan/Getty Images

    FATTORE M – Mesbah, Merkel, Muntari, curiosamente tutti e tre accomunati dall’iniziale del cognome. Il giocatore del Lecce è forse uno degli elementi più interessanti, in quanto capace di giocare sia in difesa come terzino sinistro o destro, sia mezz’ala di centrocampo. L’algerino ha gamba e una discreta tecnica, arruolabile in Champions e un’età (26 anni) in linea con il ringiovanimento della rosa.
    Merkel, tornato dal Genoa, ricorda un po’ Senderos per la sfortuna che l’ha investito alla prima partita disputata. Distorsione al ginocchio con interessamento al collaterale, dovrà stare fuori 2 mesi. Certamente non il rientro che il promettente centrocampista tedesco si aspettava. Comunque il giovane prodotto del vivaio rossonero si rivelerà molto utile nella stagione 2012-2013, quando alcuni dei senatori di centrocampo potrebbe non rinnovare (Ambrosini, Gattuso, Seedorf).
    Muntari  è stato il “colpo” last minute. I cugini nerazzurri hanno dato il via libera all’operazione di prestito fino al termine della stagione, quando il ghanese si libererà a costo zero e potrà scegliersi in assoluta libertà una nuova squadra. Allegri si è detto molto soddisfatto dell’acquisto dell’ex Udinese, appoggiando in pieno le scelte societarie. Muntari arriva a fari spenti, toccherà a lui riuscire ad entrare nel cuore dei tifosi come ha fatto durante il girone d’andata l’altro “last second” firmato Galliani, Antonio Nocerino.

    FUTURO E TAIWO – Per il futuro sono stati ingaggiati due promettenti attaccanti stranieri, che andranno ad aggregarsi alla Primavera di Dolcetti. Il primo è la punta brasiliana con passaporto comunitario Lucas Roggia (classe ’91), acquistato dall’Internacional di Porto Alegre. Il secondo è l’attaccante austriaco 18 enne Philipp Prosenik, cresciuto nelle giovanili del Rapid Vienna e ora in forza al Chelsea. Arriva a titolo definitivo con un contratto che lo legherà al Milan fino al 2015.
    Saluta Milanello invece il terzino nigeriano Taiwo, arrivato in estate dal Marsiglia a parametro zero. Per lui è arrivata la chiamata da parte dei QPR, club inglese che lotta per la salvezza in Premier League. Resterà a Londra per i prossimi 6 mesi in prestito.

    PIPPO INZAGHI – L’eroe di Atene alla fine ha scelto con il cuore. E’ consapevole del fatto che Allegri non lo consideri come una valida alternativa per il reparto offensivo rossonero, sa anche che con ogni probabilità verrà nuovamente escluso dalla lista Champions League, ma ha comunque deciso di restare. Forse l’affetto dimostratogli nell’ultima partita contro il Cagliari dai tifosi della Curva Sud, il desiderio di rimanere nel club che sente ormai suo, il pensiero che a 38 anni, quando si è vinto tutto, ci sono cose più importanti, hanno convinto Superpippo a restare. Il Siena, tramite il presidente Mezzaroma e il ds Perinetti, l’aveva corteggiato strenuamente, tanto che nel primo pomeriggio il passaggio di Inzaghi al club toscano sembrava certo. L’amore per la maglia però è riuscito a prevalere su tutto il resto e così i tifosi del Milan potranno ancora una volta salutare il bomber che ha riscritto la storia della squadra durante gli ultimi anni.

  • Inter, Thiago Motta al Psg. Si avvicina Palombo

    Inter, Thiago Motta al Psg. Si avvicina Palombo

    Manca ancora l’ufficialità ma Thiago Motta può considerarsi un calciatore del Psg. Dopo il rilancio dell’offerta francese, Branca e Massimo Moratti hanno deciso di accettare la proposta di Leonardo e consentire all’italo-brasiliano di raggiungere Parigi. Con Muntari passato al Milan, la dirigenza nerazzurra ha optato per l’acquisto del capitano della Sampdoria Angelo Palombo, il quale è vicinissimo alla firma con la società di corso Vittorio Emanuele, dopo essere stato accostato nelle prime ore di questa giornata ai cugini del Milan.

    THIAGO MOTTA – Alla fine è arrivato il colpo di scena meno atteso dagli operatori di mercato. Thiago Motta lascia l’Inter e prende l’aereo che lo porterà a Parigi. L’allenatore del Paris Saint Germain Carlo Ancelotti e il direttore sportivo Leonardo possono sorridere dopo la felice conclusione della trattativa, che durava ormai da oltre due settimane. L’oriundo dice addio al club che l’ha portato sul tetto più alto del mondo la scorsa stagione, dopo lo storico Triplete, ultimo regalo della gestione Mourinho. Il trasferimento è a titolo definitivo. Il rilancio dell’offerta parigina, 10 milioni di euro contro gli 8 offerti in precedenza ai nerazzurri, è stato decisivo per il buon esito della trattativa. Con questa cifra l’Inter pagherà in estate il cartellino del neo acquisto Guarin, il centrocampista colombiano prelevato dal Porto nella giornata di ieri.

    thiago motta | &; FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    FULMINE A CIEL SERENORanieri, che aveva sempre allontanato le voci di un possibile addio fin da gennaio di Thiago Motta, dovrà ora prepararsi ad affrontare l’intero girone di ritorno senza quel giocatore definito dallo stesso tecnico romano “unico” nella rosa interista. Nella conferenza stampa di presentazione della partita di domani sera contro il Palermo in casa, Ranieri si era detto ignaro di tutto, affermando apertamente che l’italo-brasiliano era stato convocato per il match di campionato in programma a San Siro nella giornata di domani.

    PALOMBO – Il blucerchiato è a un passo dal vestire la maglia dell’Inter. Dopo la partenza di Thiago Motta e l’arrivo di Guarin, il centrocampo nerazzurro vede aggiungersi un ulteriore tassello. Il calciatore arriverà con la formula del prestito oneroso per i prossimi 6 mesi (1,5 milioni di euro) e il diritto di riscatto a favore della società interista.

  • Milan, Inzaghi verso il Siena. Ora Tevez?

    Milan, Inzaghi verso il Siena. Ora Tevez?

    Inzaghi sta per accettare l’offerta del Siena. Ciò a quanto si apprende dai corridori dell’albergo milanese Atahotel, che in quest’ultimo giorno di calciomercato sta registrando il tutto esaurito. Il Milan, con Inzaghi in partenza, proverà l’ultimo assalto a Tevez? Nel frattempo è ufficiale il passaggio a titolo temporaneo del centrocampista nerazzurro Sulley Muntari alla squadra di Massimiliano Allegri.

    INZAGHI – Sembra davvero finita l’avventura in rossonero del bomber Filippo Inzaghi, arrivato a Milano nel 2001 e ora a un passo dall’addio. Con ogni probabilità sarà il Siena il nuovo club che vedrà l’attaccante 38 enne di nuovo scalpitare in campo, dopo che il tecnico livornese l’ha praticamente escluso dagli undici titolari durante la stagione in corso. La partita con il Cagliari è stata quindi l’ultima con la maglia del Diavolo per il Superpippo nazionale. Sette minuti che sono serviti alla punta per ricevere l’affetto incondizionato della Curva Sud milanista, un riconoscimento speciale per il bomber che verrà ricordato come l’eroe di Atene, quando con la sua doppietta il Milan vinse la storica rivincita contro il Liverpool di Benitez che consegnò la Champions League ai rossoneri.

    filippo inzaghi | © Dino Panato/Getty Images

    TEVEZ  – Con la partenza di Inzaghi si riaccende forse la speranza dei tifosi milanisti di abbracciare Tevez in queste ultime ore di calciomercato. L’Apache è atterrato a Londra in mattinata, e le notizie che giungono dall’Inghilterra vogliono il City e Mancini intenzionati a reintegrare in rosa l’attaccante argentino. Galliani è però in agguato e non ha escluso eventuali colpi di scena fino al termine dell’attuale sessione di mercato.

    MUNTARI – Dietrofront in casa rossonera. Quando Palombo sembrava a un passo, è arrivato l’annuncio da parte del Milan dell’arrivo di Muntari, in prestito per 6 mesi dall’Inter. Il calciatore è in scadenza di contratto al termine della stagione e ha già un accordo di massima con la dirigenza milanista per diventare un giocatore rossonero il prossimo anno.

  • Calciomercato Juve, Iaquinta al Cesena, out anche Pazienza e Krasic

    Calciomercato Juve, Iaquinta al Cesena, out anche Pazienza e Krasic

    Il calciomercato in uscita della Juventus annovera nell’ultimo giorno della finestra invernale tre possibili partenze. Iaquinta è a un passo dal Cesena, mentre l’arrivo di Padoin (ufficiale il trasferimento definitivo del calciatore ex Atalanta che ha firmato per 5 anni con il club bianconero) ha sbloccato la trattativa che porterà il centrocampista Pazienza all’Udinese. Per Krasic invece è sfida aperta fra la Lazio di Claudio Lotito (vicinissima a Honda) e lo Zenith allenato dal tecnico italiano Luciano Spalletti.

    IAQUINTA – L’avventura dell’attaccante bianconero, ex Udinese, a Torino, è ai titoli di coda. La punta ha trovato l’accordo con il Cesena per un prestito fino al termine della stagione. Al momento si trova insieme ai suoi agenti (i fratelli D’Amico) presso l’Atahotel di Milano per apporre la firma sul contratto che lo legherà ai romagnoli per i successivi 6 mesi. Intervistato dai giornalisti presenti nell’albergo milanese, ha manifestato la propria volontà di rimettersi in gioco, ricordando di essere fermo dallo scorso marzo e ringraziando il club juventino per l’opportunità concessagli due stagioni fa quando venne scelto per rinforzare il reparto offensivo.

    vincenzo iaquinta | &; ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    PAZIENZA – Saluta lo Juventus Stadium anche Michele Pazienza, approdato la scorsa estate a Torino dopo 4 stagioni al Napoli. Sfortunata l’esperienza dell’ex partenopeo con la maglia della Signora, conclusa con appena 8 presenze, di cui una da titolare (Juventus-Cesena, terminata 2-0). Pazienza si trasferirà al Friuli di Udine alla corte di Francesco Guidolin. Le due società hanno trovato l’accordo per un prestito secco. Il mediano di centrocampo, dopo l’acquisto di Padoin da parte della coppia Marotta-Paratici, ha deciso di abbandonare il progetto bianconero, sentendosi sempre più ai margini delle scelte dell’allenatore Conte.

    KRASIC – La dirigenza juventina sta provando a piazzare l’esterno destro Krasic. Il serbo ha deluso le aspettative che l’anno scorso lo avevano accompagnato durante il suo passaggio in bianconero dal Cska. Le prime partite sotto la gestione Del Neri avevano confermato ciò che di buono veniva detto riguardo il calciatore della Nazionale serba, ma dopo pochi mesi Krasic ha subito un’involuzione preoccupante, sfociata nel dramma sportivo di questa stagione. In Italia il giocatore ha Claudio Lotito come estimatore maggiore. Il presidente della Lazio ha offerto 10 milioni di euro a Marotta per il trasferimento definitivo. La Juve chiede 12 milioni, ed è facile immaginare un rilancio da parte del club biancoceleste per concludere l’affare. Alla finestra resta lo Zenith San Pietroburgo, che non ha mai nascosto il suo interesse per l’ala destra bianconera.