Autore: Federico Pisanu

  • Serie A, Bologna Juventus a forte rischio

    Serie A, Bologna Juventus a forte rischio

    Il posticipo di Serie A della 23^ giornata in programma domenica alle 20.45 fra Bologna Juve è a forte rischio per le previsioni meteo che annunciano abbondanti nevicate sul capoluogo emiliano da questo venerdì e lungo tutto l’arco del weekend. Le due società hanno chiesto alla Federazione di anticipare la partita alle ore 15 dello stesso giorno, affinché i giocatori possano disputare un match “normale” senza essere costretti ad affrontare temperature polari (previsti -10 gradi nella notte).

    La richiesta di Bologna e Juve con ogni probabilità verrà accolta, seguendo quindi la decisione dell’ultima giornata di campionato scorso quando si giocò in contemporanea nel primo pomeriggio. Nonostante la proposta formale inviata alla Federazione, il match potrebbe subire la stessa sorte di Parma-Juve, ovvero il rinvio definitivo a data da destinarsi.

     

    Sebbene non esista il problema del campo (facilmente risolvibile attraverso la copertura dei teloni), è tutta da verificare l’agibilità dello stadio Dall’Ara, che non è in grado di affrontare un evento “straordinario” come la perturbazione di oltre 25 cm di neve prevista per il fine settimana sulla città. Infatti la copiosa nevicata renderebbe completamente inagibili gli spalti dello stadio felsineo, avendo come conseguenza diretta il rinvio del match, anche qualora quest’ultimo si giocasse alle 15.

    Per la squadra di Antonio Conte si tratterebbe dell’ennesimo rinvio di una gara di campionato, dopo l’ormai famoso Parma Juve dello scorso turno infrasettimanale, che ha scatenato violenti polemiche all’interno dell’entourage bianconero, con il dt Beppe Marotta e lo stesso allenatore particolarmente contrari riguardo l’intera vicenda, a loro parere gestita in maniera approssimata dagli organi competenti.

    L’ex tecnico di Siena e Bari aveva già avuto occasione di lamentarsi circa il calendario proibitivo che attendeva la propria squadra nella seguente settimana, e nel caso la partita contro gli uomini di Stefano Pioli dovesse essere rinviata, la situazione per la Juve potrebbe ulteriormente compromettersi.

  • Calcioscommesse, Mario Cassano interrogato nega tutto

    Calcioscommesse, Mario Cassano interrogato nega tutto

    Durante l’interrogatorio di ieri, Mario Cassano ha smentito categoricamente il suo coinvolgimento nello scandalo scommesse.  Il portiere del Piacenza si tira indietro dopo le accuse rivoltegli da Cristiano Doni e Carlo Gervasoni. Il giudice Guido Salvini non “incassa” alcuna confessione circa la combine di Atalanta-Piacenza, Siena-Piacenza e Mantova-Piacenza.  Con tutta probabilità Cassano verrà ascoltato insieme a Doni e Gervasoni per un confronto davanti al magistrato che potrebbe rivelarsi decisivo ai fini delle indagini, prima con l’ex capitano della squadra bergamasca e successivamente con l’ex difensore di Bari e Mantova.

    Il portiere del Piacenza ha affermato di non conoscere il centrocampista dell’Atalanta, che invece lo accusa per l’incontro di Serie B Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011. Nel precedente interrogatorio Doni aveva dichiarato che Cassano, in occasione del calcio di rigore poi trasformato dallo stesso calciatore  nerazzurro, gli avesse detto di calciare al centro e lui si sarebbe tuffato sulla sua destra (affermazione poi corrispondente all’esatta dinamica del rigore). Il portiere si difende dicendo che inizialmente non si mosse dalla posizione centrale e aveva cercato in ogni modo di parare il tiro, replicando la parata di cui si era reso protagonista un mese prima in un altro match del campionato cadetto.

     

    Rigettate anche le accuse di Carlo Gervasoni. L’ex difensore biancorosso ed ex compagno di squadra di Cassano, dichiarò di aver ricevuto un compenso di 20 mila euro come il portiere per la combine di Siena-Piacenza del 19 febbraio scorso e anche per il match Mantova-Piacenza, nel quale lo stesso portiere non era in campo perché squalificato.

    Una delle accuse più gravi che vengono mosse all’estremo difensore del Piacenza è quella di un presunto accordo con i bolognesi per ricevere 10 mila euro in cambio di ciascun gol subito volontariamente.

    Nel frattempo anche il centrocampista dell’Ascoli Alex Pederzoli nega le accuse che gravano sul proprio conto, dopo essere finito sul registro degli indagati.

  • Calciomercato Milan, c’è l’accordo con Montolivo

    Calciomercato Milan, c’è l’accordo con Montolivo

    La prossima stagione Montolivo sarà un calciatore del Milan. A rivelarlo questa mattina la trasmissione radiofonica Lady Radio, secondo la quale il centrocampista della Fiorentina avrebbe raggiunto l’accordo con i rossoneri per un quadriennale da 2,5 milioni di euro, con l’opzione per il quinto anno.

    Termina così la vicenda legata al giocatore viola, che già in estate era stato vicino al club di Via Turati per poi essere bloccato dal ds Corvino, poiché l’offerta dell’ad rossonero Adriano Galliani era stata etichettata come “ridicola” dallo stesso dirigente dei gigliati (comproprietà di Paloschi e Strasser ndr). Sempre durante il calciomercato estivo, il calciatore era stato seguito da vicino anche dal Bayern Monaco, ma lo stesso Montolivo aveva rifiutato il trasferimento in Germania, così come declinò la proposta dell’Arsenal di Arsene Wenger, che vedeva nel ragazzo cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta il nuovo metronomo dei Gunners, dopo la cessione di Fabregas al Barcellona.

     

    Ancora non si registrano né conferme ufficiali né smentite. Nonostante ciò la notizia appare concreta e segue un filo logico ininterrotto dallo scorso agosto fino ad oggi. L’interesse del Milan nei confronti del centrocampista non è mai scemato, e il viola si era promesso alla squadra di Allegri fin da quelle ultime settimane d’estate. Era soltanto un arrivederci, che fra sei mesi si trasformerà in un caloroso buongiorno.

    L’arrivo di Montolivo a parametro zero consentirà ai rossoneri di riavere in rosa un calciatore che sappia fare la differenza in mezzo al campo, ed è facile immaginare che il giocatore della Fiorentina occuperà il posto che in passato fu di Pirlo. Sarà un centrocampo meno fisico e di maggiore qualità, ipotizzando anche il riscatto di Aquilani dal Liverpool il prossimo giugno e l’addio di Van Bommel, quest’ultimo in scadenza di contratto e la volontà già manifestata nel recente passato di tornare in patria.

  • Ibrahimovic squalificato per 3 giornate. Il Milan annuncia ricorso

    Ibrahimovic squalificato per 3 giornate. Il Milan annuncia ricorso

    Piove sul bagnato per il Milan. Zlatan Ibrahimovic è stato squalificato dal giudice sportivo per 3 giornate, in seguito all’espulsione rimediata ieri pomeriggio nel big match contro il Napoli. Lo schiaffo ad Aronica costa caro allo svedese, il quale sarà costretto a saltare le gare contro Udinese, Cesena e la sfida scudetto contro la Juve di fine febbraio. Divampano le polemiche dopo che la Procura federale ha deciso di non utilizzare la prova televisiva per il buffetto dello stesso difensore partenopeo nei confronti del centrocampista Nocerino, mentre la società di Via Turati ha già fatto sapere che ricorrerà in appello alla decisione presa dal giudice Tosel.

    Un lunedì da dimenticare per il club rossonero. Ciò che veniva respinto come irrealistico o perlomeno altamente improbabile, si è manifestato nel pomeriggio come triste realtà. L’arbitro Rizzoli ha deciso per la condotta violenta, reputando quindi estremamente grave il gesto dell’attaccante rossonero nei confronto dell’avversario. Rimane comunque uno spiraglio aperto per il Milan, che nei prossimi giorni potrebbe diventare luce. Infatti fa riflettere il fatto che non sia stata utilizzata la prova tv, segno che la Procura federale non abbia ritenuto violenta la manata dello svedese a tal punto da condannarlo per 3 giornate.

    Quest’ultimo aspetto spinge Galliani a non arrendersi. L’ad rossonero, tramite il sito ufficiale della società, annuncia subito la volontà del Milan di impugnare la decisione del giudice sportivo. La speranza è quella di ottenere la riduzione della squalifica portandola a 2 giornate, permettendo così il rientro del calciatore per il big match del 25 febbraio. C’è infatti la possibilità che il gesto venga inteso come “gravemente antisportivo”, per il quale è previsto uno stop fino ad un massimo di due gare.

     

    Balza alla memoria la recente vicenda che ha visto coinvolto il difensore brasiliano della Lazio Dias, proprio in occasione della partita di campionato contro il Milan all’Olimpico di qualche settimana fa. Allora il giocatore biancoceleste aveva colpito con un pugno il calciatore rossonero Van Bommel in piena area di rigore. Il direttore di gara non vide l’accaduto e così intervenne la prova televisiva, che squalificò per tre giornate il laziale, facendo scattare quindi automaticamente la “condotta violenta”.

    A questo punto la logica vorrebbe che se per Ibra non sono state richieste le immagini della prova tv, l’azione non è stata considerata “violenta”, come appuntato verosimilmente dall’arbitro Rizzoli, lasciando quindi margine di azione al club milanista. Se l’appello venisse accolto, l’attuale vice capocannoniere della Serie A sarebbe regolarmente a disposizione per match clou della 25 ^ giornata, quando a San Siro andrà in scena Milan Juve.

    Nel frattempo fa discutere la decisione della Procura federale sportiva nel “chiudere un occhio” riguardo la provocazione di Aronica nei confronti di Nocerino prima che Ibra si scagliasse su di lui con la manata che gli è costata tre giornate di stop. Lo stesso difensore del Napoli ha poi risposto allo schiaffo dell’attaccante del Milan colpendo a sua volta Nocerino.

    La vicenda è destinata a suscitare vibranti polemiche durante i prossimi giorni, e qualunque decisione sarà presa dal giudice sportivo circa l’appello della società rossonera, questa continuerà a dividere le tifoserie di Milan e Juve.

  • Calciomercato Milan, rivoluzione? Via Ibra, Robinho e Pato, per Balotelli e Mister X

    Calciomercato Milan, rivoluzione? Via Ibra, Robinho e Pato, per Balotelli e Mister X

    Nel Milan della prossima stagione potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione in attacco. Il trasferimento di Pato al Psg sembra essere soltanto rinviato di alcuni mesi, e anche l’altro brasiliano del reparto offensivo, Robinho, potrebbe dire addio a Milanello. Se non bastasse è arrivata anche la “bomba” sganciata da Mino Raiola, che ha profetizzato un futuro lontano dall’Italia per Zlatan Ibrahimovic. Chi arriverà in rossonero? Balotelli, e un altra punta, un misterioso Mister X. Di chi si tratta?

    Leonardo e Carlo Ancelotti hanno tentato fino all’ultimo di convincere il Papero a lasciare il Milan per raggiungere Parigi. L’ultima offerta del club francese recapitata il 31 gennaio presso l’ufficio dell’amministratore delegato Galliani recitava 40 milioni di euro. Particolare da non trascurare: Pato era già fermo per l’ennesimo infortunio che l’ha colpito in questi ultimi anni. Le carte in tavola sono state scoperte dallo stesso numero uno della società di Via Turati, Silvio Berlusconi, deciso a bloccare la cessione del suo futuro genero, sebbene essa fosse stata considerata da Galliani e l’allenatore Allegri come vantaggiosa sia per le casse societarie e anche sotto il profilo tattico, dal momento che avrebbe permesso di acquistare Carlos Tevez, il crack del mercato di gennaio che però è rimasto alla fine prigioniero in Inghilterra. Il destino di Pato è legato al prossimo rientro dopo l’infortunio. Se le sue prestazioni torneranno ad essere quelle che l’hanno fatto diventare uno degli attaccanti più apprezzati in Europa è ragionevole che rimanga, altrimenti le valigie e il biglietto aereo per Parigi sono già pronti.

    zlatan ibrahimovic | © Paolo Bruno/Getty Images

    C’è poi il nodo Robinho. Fin dalla scorsa stagione aveva abituato tifosi e tecnico ad errori macroscopici difronte al portiere, sebbene riusciva ad attirare su di sé l’attenzione segnando anche tanti gol (14 a fine anno). Questa stagione è nata sotto una luce differente, ma soltanto in parte, e il risultato è totalmente negativo. Gli errori sono stati accentuati, addirittura il livello qualitativo di esso è migliorato, con palloni sulla linea di porta che per qualche ragione metafisica si alzano e oltrepassano la traversa sfidando Newton e i compagni di quest’ultimo. Stavolta i conti non tornano perché mancano i gol, ciò con cui ogni attaccante è classificato (vedi Milito: da Bidone 2011 a candidato premio Oscar dopo il match contro il Palermo). Crediamo che se l’atteggiamento in campo rimarrà quello del girone d’andata Robinho non farà nemmeno in tempo a gareggiare per l’ambito premio del “Bidone” 2012, lasciandolo ad altri agguerriti concorrenti.

    Non c’è due senza tre, ed ecco che spunta Mino Raiola. Re incontrastato del calciomercato, con qualcuno che già pensa di affidargli l’Europea per risolvere la crisi economica, oggi ha rilasciato importanti dichiarazioni riguardo il futuro del suo assistito forse più famoso e forte di cui cura gli interessi, Zlatan Ibrahimovic. La sua presenza non deve stupire più di tanto, in quanto arriva soltanto un giorno dopo l’avviso del “mal di pancia” accusato dallo svedese all’indomani della sfida contro la Lazio, problema che ormai è diventato recidivo dopo gli allarmi lanciati nel post Torino del girone d’andata e post derby d’inizio anno. Il gelo e le temperature polari di questi giorni non hanno nulla a che fare con il malessere del bomber di Malmoe. Sono due i pensieri che “angosciano” la coppia Raiola-Ibra. Competitività della squadra rossonera e ingaggio percepito. Sul primo i dubbi affiorano subito dopo che giunge una sconfitta, e ultimamente le delusioni in casa Milan non si sono fatte attendere. Il secondo problema invece è più complicato. Ibrahimovic guadagna una cifra vicina ai 10 milioni di euro, di gran lunga lo stipendio più salato che Galliani a fine anno deve elargire. Raiola vorrebbe che venisse riconosciuta la strepitosa annata del calciatore e per questo è intenzionato a chiedere un ritocco dell’ingaggio. Politica non affatto condivisa dal Milan, in primis nella figura dell’ad rossonero. Perciò questo potrebbe essere motivo di scontro per nulla trascurabile nel prossimo futuro. Sopratutto se ricollegato alle parole pronunciate oggi da Raiola, che parla dell’avventura al Real di Mourinho come un’ipotesi affascinante e stimolante per Ibra. Tutto chiaro, o forse no.

    I nomi che vengono fatti per il mercato estivo del Milan sono due. Il primo è quello di Balotelli, non a caso facente parte della scuderia dell’agente più influente d’Europa. Riecheggiano ancora nitide le affermazioni polemiche di Raiola nei confronti della Federazione inglese, che avrebbe ingiustamente squalificato per 4 giornate SuperMario dopo aver calciato un avversario nella sfida contro il Totthenam una settimana fa. Il Milan sarebbe la destinazione più naturale. Ma c’è anche un secondo nome che viene accostato ai rossoneri, un misterioso Mister X. E’ lui, Carlos Tevez. Dalla sua “prigione” di Manchester, l’attaccante argentino rimarrà in attesa di un piano di evasione gestito in primis da Galliani per altri 6 mesi, prima di poter varcare i cancelli di Milanello, dove ad attenderlo non potrebbe più esserci il suo grande amico, Zlatan Ibrahimovic, dato come partente in Spagna. E lo stesso Raiola che sembra pronto a trattare ancora con il Milan.

  • De Rossi firma per 5 anni, Capitan Futuro resta a Roma

    De Rossi firma per 5 anni, Capitan Futuro resta a Roma

    Ieri è arrivato l’annuncio tanto atteso dai tifosi della Roma. De Rossi ha firmato il prolungamento del contratto che aveva in scadenza a giugno, legandosi ai giallorossi per i prossimi 5 anni. La comunicazione ufficiale è stata data da Franco Baldini, il quale ha avuto un ruolo determinante nella vicenda del rinnovo.

    Il centrocampista percepirà 5,5 milioni di euro a  stagione più relativi bonus, fra cui presenze nelle varie competizioni e gli obiettivi che verranno raggiunti dalla squadra nei prossimi anni. Il contratto non prevede alcuna clausola rescissoria. Possono tirare un sospiro di sollievo i tifosi della Magica, i quali temevano l’eventualità di un’offerta importante da parte di un club straniero (vedi Manchester City), che avrebbe permesso di scavalcare la società capitolina e parlare direttamente con il giocatore.

     

    Nella conferenza stampa di oggi De Rossi ha spiegato i motivi che l’hanno fatto rimanere a Roma. Ciò che più ha convinto il calciatore alla firma è stata l’innata passione verso i colori giallorossi, dichiarando apertamente di “avere bisogno” della squadra, della città e della gente che fa da cornice all’intero ambiente. Parole di elogio anche per il tecnico Luis Enrique, considerato da De Rossi come l’allenatore più forte mai avuto nella sua carriera. Affermazione importante ed impegnativa, anche perché sia Capello che Lippi hanno allenato entrambi il centrocampista.

    Il giocatore ha anche rivelato come l’anno scorso avesse pensato di lasciare Roma, dopo che una parte della tifoseria si era schierata contro di lui in un determinato momento del campionato giallorosso. De Rossi non ha nascosto di aver parlato con altri club nell’ultimo anno, avendo sentito il bisogno di “vedersi in altri palcoscenici e confrontarsi con i più forti e per i trofei più importanti”. 

    La telenovela De Rossi ha quindi conosciuto il suo atto decisivo, un happy end che farà felice i fan della Roma e lo stesso Luis Enrique, che considera il calciatore la pedina fondamentale della sua idea di gioco. Se il progetto spagnolo si rivelerà vincente, Capitan Futuro avrà concrete possibilità di sollevare trofei importanti con la fascia di capitano della sua squadra del cuore.

  • Milan Napoli 0-0, le pagelle. Sciagura Robinho

    Milan Napoli 0-0, le pagelle. Sciagura Robinho

    Il Milan paga l’ennesimo errore di Robinho in fase realizzativa, e viene tradito dal calciatore simbolo, Zlatan Ibrahimovic, espulso a metà della ripresa. Il Napoli non riesce a creare grandi occasioni da rete, a parte quella di Cavani che però spreca mandando alto un colpo di testa da posizione favorevole.

    Pagelle Milan Napoli 0-0

    Thiago Silva 6,5: con il passare degli anni è diventato una sicurezza. Ha preso ormai il posto di Nesta nella retroguardia rossonera, insuperabile per tutti. Non è un caso che i giocatori del Napoli riescano a costruire una sola palla gol in 90′ minuti di gara.

    Mexes 6,5: titolare a causa dell’assenza di Nesta, riesce a farsi valere al centro della difesa. Unica pecca della gara il pasticcio che nel primo tempo ha dato l’occasione a Lavezzi di concludere facilmente a tu per tu con Abbiati, ma per fortuna del Milan il calciatore argentino fallisce l’aggancio decisivo.

    Van Bommel 6,5: vince il ballottaggio per la maglia da titolare nei confronti del capitano Ambrosini e non delude. Giganteggia a centrocampo nonostante  le difficoltà della partita, non si arrende fino al 90′. Autentico guerriero.

    Seedorf 5: l’olandese è in un periodo di forma no, anche quest’oggi deludente e mai incisivo durante l’arco della partita, prima di essere sostituito da Ambrosini in seguito all’espulsione di Ibrahimovic. Si rende pericoloso solo in una circostanza, quando con un tiro da fuori sfiora la traversa della porta difesa da De Sanctis.

    Ibrahimovic 4,5: entra in gara nervoso. Sembra avercela con il mondo intero. Alla fine del primo tempo sbotta dopo l’ennesimo cross sbagliato. Ad inizio ripresa parte con il piglio giusto e un De Sanctis strepitoso gli nega la gioia del gol. Pochi minuti più tardi perde la ragione colpendo con uno schiaffo Aronica. Espulsione e maxi squalifica in arrivo. La Juventus è a rischio.

    Robinho 4: i primi 45′ minuti lo vedono protagonista di una prestazione fumosa, inconcludente, senza capo né coda. Al 50′ minuto del secondo tempo spreca l’inimmaginabile solo davanti a De Sanctis con tutto lo specchio della porta a disposizione. Sostituito da Maxi Lopez nel finale di gara, riceve il “caloroso saluto” da parte di San Siro, ormai stufo degli errori macroscopici dell’attaccante brasiliano.

     

    De Sanctis 7: due miracoli del portiere azzurro salvano il risultato a San Siro del Napoli. L’intervento in tuffo sul tiro angolatissimo di Ibrahimovic nei primi minuti del secondo tempo e la parata al volo sulla conclusione difficilissima di Robinho nel finale di partita. Quanto basta per meritarsi la palma di migliore in campo.

    Zuniga 6,5: il colombiano mette in grande apprensione Abate sulla corsia di destra dei padroni di casa, puntandolo ogni qualvolta si presenti l’occasione, stravincendo il duello con il terzino destro rossonero. Mazzarri azzecca la scelta di preferire il colombiano a Dossena.

    Inler 6: subentra nel secondo tempo a Dzemaili, non demeritando. Si rende pericoloso anche in una circostanza con un tiro dalla distanza, ma la sua conclusione finisce lontana dallo specchio della porta difesa da Amelia.

    Hamsik 6: senza infamia e senza lode la prestazione dello slovacco, uno degli uomini più attivi della truppa di Mazzarri in avvio di partita. Sua la prima conclusione in porta del match, con l’estremo difensore rossonero che respinge come può il violento tiro. Pregevole in alcuni scambi con gli altri due “tenori”. In ombra nel secondo tempo, quando il Milan prende in mano il pallino del gioco e cerca di vincere la partita nonostante l’inferiorità numerica.

    Lavezzi 5,5: il Pocho è protagonista di qualche buona ripartenza nel primo tempo, ma anche di un mancato stop che avrebbe significato un’occasione da gol molto importante per i suoi compagni di squadra. Sparisce letteralmente nel secondo tempo.

    Cavani 5,5: non è facile neanche per il Matador affrontare gente del calibro di Thiago Silva e del Mexes di oggi. Resta in ombra per quasi tutto il match. E’ però proprio al calciatore uruguaiano che capita l’occasione più limpida del Napoli nel secondo tempo, dopo che il Milan era restato in 10 uomini. Palla gol sprecata da Cavani, che solitamente da quella posizione inquadra la porta. Nonostante ciò riesce ad offrire una prestazione più che discreta.

    Milan Napoli 0-0 video highlights youtube
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  • Ibrahimovic espulso, salterà Milan Juve?

    Ibrahimovic espulso, salterà Milan Juve?

    Il pareggio casalingo a reti inviolate contro il Napoli, lascia al Milan un pesante fardello sul groppone che potrebbe risultare decisivo per le sorti del campionato. L’espulsione di Ibrahimovic rischia di essere determinante in negativo nel prossimo futuro. Fra 3 giornate c’è Milan Juve, sfida verità per i rossoneri di Massimiliano Allegri. E’ concreta la possibilità che lo svedese possa subire una lunga squalifica. Spetterà ora al giudice Tosel la decisione definitiva, ed il recente passato non conforta i tifosi del Diavolo.

    Il fattaccio accade al 63′ minuto del big match contro gli uomini di Mazzarri. Ibrahimovic aveva già manifestato il proprio nervosismo in altri episodi dell’incontri, il più plateale a fine primo tempo dopo l’ennesimo cross sbagliato dai compagni di squadra. Il bomber svedese rifila un violento schiaffo ai danni del difensore partenopeo Aronica, il quale reagisce dando un buffetto al volto del centrocampista Nocerino. L’arbitro Rizzoli non vede il fattaccio, che viene però segnalato dall’assistente del direttore di gara. Espulsione diretta e doccia anticipata per l’attaccante rossonero.

     

    Già la scorsa stagione Ibrahimovic aveva saltato tre giornate in seguito all’espulsione ricevuta sul campo di Firenze, lasciando la squadra di Allegri orfana del proprio elemento più importante proprio in vista del derby scudetto contro gli uomini di Leonardo. L’assenza di Ibra non pesò sul reparto offensivo del Milan, che riuscì a trionfare contro il fischiatissimo ex, avvicinandosi sensibilmente allo scudetto.

    La storia si ripete. Lo schiaffo ad Aronica non passerà in secondo piano, e con ogni probabilità verrà sanzionato dal giudice Tosel con 3 giornate di squalifica. In questo caso sarebbe certa l’indisponibilità dello svedese proprio per il big match contro la Juventus previsto il 25 febbraio a San Siro, quando i rossoneri si giocheranno una buona fetta di scudetto contro la squadra bianconera allenata da Antonio Conte.

    Considerata la difficoltà che il Milan sta affrontando nell’ultimo periodo ad andare in gol, l’assenza del capocannoniere della Serie A potrebbe risultare decisiva, sebbene il ricorso storico dell’anno appena trascorso possa iniziare a far sognare i tifosi milanisti.


     

     

     

     

  • Milan Napoli 0-0, espulso Ibrahimovic. Robinho spreca

    Milan Napoli 0-0, espulso Ibrahimovic. Robinho spreca

    Finisce a reti inviolate il big match fra Milan Napoli. I rossoneri non approfittano del mezzo passo falso della Juve contro il Siena. Robinho sbaglia un incredibile occasione nei minuti iniziali del secondo tempo. Espulso Ibrahimovic per uno schiaffo ai danni di Aronica, con la concreta possibilità che lo svedese possa saltare la sfida scudetto contro la Juventus in campionato. Il Napoli non ha la forza di prendere in mano l’iniziativa e il risultato non cambia.

    Primo tempo equilibrato a San Siro, con i rossoneri che riescono a tenere il pallone fra i piedi e gli ospiti che si rendono pericolosi grazie alla velocità di Lavezzi. Il primo tiro in porta arriva al 18′ ed è Hamsik a sparare un tiro violentissimo che Abbiati respinge in angolo. Passano pochi minuti ed una grave incomprensione della coppia Mexes-Abate permette a Lavezzi di trovarsi a tu per tu con il portiere avversario ma l’argentino vanifica tutto sbagliando lo stop. Il Milan fa fatica a creare pericoli alla retroguardia azzurra, con Robinho che appare ancora una volta in giornata no. Nel finale Abbiati, in collaborazione con Abate, regalano il pallone a Cavani, ma il Matador completa la sagra degli errori calciando malissimo.

     

    Il secondo tempo registra subito l’occasione più clamorosa della partita per i rossoneri. Binho completamente solo davanti a De Sanctis manda a lato. Fischi copiosi sull’attaccante brasiliano piovono dagli spalti di San Siro. E’ un Milan più pimpante quello della ripresa. Seedorf scocca un tiro velenoso dal limite che sfiora la traversa. Al 60′ è Ibrahimovic ad andare vicinissimo al gol, ma De Sanctis si supera. Tre minuti più tardi l’episodio che potrebbe cambiare il corso della partita e il destino del campionato. Il bomber svedese, nervoso per tutti i primi 45′ minuti, scarica la propria rabbia su Aronica colpendolo con uno schiaffo. L’arbitro Rizzoli non vede nulla, De Sanctis corre verso l’assistente di linea che segnala l’accaduto all’arbitro il quale non può far altro che espellere l’attaccante rossonero.

    Il Napoli potrebbe approfittare dell’inferiorità numerica del Milan ma non trova la forza o il coraggio per impensierire la squadra di Allegri, tranne in un’occasione che vede protagonista Cavani, il quale sbaglia un facile colpo di testa davanti ad Amelia (subentrato all’inizio del secondo ad Abbiati, rimasto negli spogliatoi a causa dell’ennesimo problema muscolare di questa stagione). Il Milan continua ad avere il controllo sul match però non riesce a sbloccare il risultato neanche nel finale, quando Maxi Lopez è subentrato a Robinho senza incidere più di tanto. Tensione alle stelle nei minuti conclusivi, con Allegri che viene espulso per proteste. La squadra di Mazzarri può cautamente sorridere, considerate le sconfitte di Lazio, Inter e Udinese, mentre i rossoneri si rammaricano per la ghiotta occasione sprecata.

  • Premier, Cisse espulso al suo secondo match con il Qpr

    Premier, Cisse espulso al suo secondo match con il Qpr

    Cisse ne ha combinato un’altra delle sue. Nel match di ieri contro il Wolves l’attaccante francese è stato espulso al 34′ minuto del primo tempo dopo aver afferrato al collo un suo avversario, che poco prima lo aveva violentemente steso a terra con un infortunio al limite della censura. Con ogni probabilità la mannaia della Federazione inglese si abbatterà sul neo acquisto del Qpr, che rischia oltre 3 giornate di squalifica.

    C’è infatti un precedente abbastanza recente che ha visto coinvolto Balotelli, il quale aveva scalciato un giocatore del Totthenam durante la partita di campionato fra il suo Manchester City e la squadra di Redknapp (vinta dagli uomini di Mancini proprio grazie al rigore siglato da Supermario nei minuti finali). L’attaccante dei Citizen è stato squalificato per 4 giornate. La condanna da parte della Federazione inglese aveva suscitato un vespaio di polemiche in Inghilterra e anche in Italia, dove Mino Raiola (procuratore di Balotteli ndr) aveva denunciato di allontanare il proprio assistito dalla Premier qualora fosse giunta la squalifica.

     

    Per Cisse si trattava della seconda partita di campionato con la maglia del club londinese, dopo il suo arrivo in Inghilterra negli ultimi giorni del calciomercato di gennaio, quando l’attaccante francese lasciò la Lazio dove ormai non aveva più gli stimoli per fare bene, essendo stato privato della maglia da titolare dal proprio allenatore.

    L’espulsione è costata cara al Qpr, il quale si trovava in vantaggio per 1-0 grazie alla rete di Zamora nei minuti iniziali del match. Nel secondo tempo è arrivata inesorabile la rimonta degli avversari, i quali hanno espugnato il campo della squadra londinese per 2-1, sfruttando così l’inferiorità numerica dei padroni di casa.

    Nella serata sono arrivate le scuse da parte dell’ex biancoceleste, che tramite Twitter si è scusato con i propri compagni di squadra per la stupida espulsione di cui si è macchiato, “giustificandosi” di aver reagito in quel modo per via dell’intervento oltre il limite da parte del suo avversario, che avrebbe potuto rompergli una gamba.