Autore: Federico Pisanu

  • Milan, Pato si allontana, Tevez il futuro. Occhio a Muriel e Jovetic

    Milan, Pato si allontana, Tevez il futuro. Occhio a Muriel e Jovetic

    Pato lontano dal Milan a fine stagione? L’ennesimo infortunio muscolare del Papero da forma ad un’ipotesi che a Milanello non viene più taciuta.

    Nonostante il niet di gennaio espresso da Berlusconi, gli stop incontrati dal brasiliano nell’ultimo anno e mezzo fanno vacillare le convinzioni del numero uno di Via Turati.

    Galliani e Allegri non si opporrebbero di certo alla partenza del numero 7 rossonero. L’amministratore delegato del Milan non ha scordato Tevez.

    Rimane calda la pista Van Persie mentre appare più remota l’idea Balotelli. Attenzione anche alla sorpresa Muriel e al gioiellino viola Jovetic.

     

    CHI SI FIDA? – Alzi la mano chi vorrebbe essere il proprietario di una supercar che si blocca ogni 10 km. Assicurazione, bollo, benzina, riparazioni, tutte voci che invoglierebbero chiunque a disfarsi di una macchina bellissima ma terribilmente inefficace. La Patorghini è di nuovo ferma ai box, non è dato sapere per quanto. I tifosi sono ormai stufi di dover leggere ogni settimana il nome di Pato tra gli indisponibili. Ogni ritorno viene celebrato come una sorta di resurrezione, quando però si arriva al quarto giorno ci si accorge che era tutto uno scherzo. I numeri accumulati sul libretto di circolazione fanno paura: 13 infortuni seri dal 2010 ad oggi, 50 partite saltate. C’è ancora qualcuno che si fida del Papero?

    TEVEZ SI, BALOTELLI NO – L’Apache rimane l’obiettivo numero uno del Milan. A quest’ora è lecito immaginare come Galliani si stia mangiando letteralmente le mani dopo il nuovo infortunio di Pato. Quel giorno a Londra era quasi riuscito a tagliare il traguardo, con la cessione del brasiliano al Psg per 40 milioni di euro e il contemporaneo arrivo di Tevez a Milanello. Una chiamata dall’Italia fece saltare il banco, ma fra l’argentino e i rossoneri fu soltanto un arrivederci.

    Si allontana invece dai cancelli di San Siro Mario Balotelli, promesso sposo del Diavolo da tempo immemore. Il procuratore Raiola infatti non vede di buon occhio la convivenza fra Supermario e Ibrahimovic, e solo quando lo svedese avrà lasciato il Milan sarà disposto a portare l’attaccante del City alla corte di Allegri.

    alexandre pato | © Shaun Botterill/Getty Images

    VAN PERSIE PENSIEROSO – All’indomani del successo della sua Nazionale contro l’Inghilterra a Wembley, l’attaccante dell’Arsenal ha espresso la volontà di attendere la prossima estate prima di firmare il rinnovo di contratto con i Gunners, in scadenza nel 2013, aprendo così più di una possibilità per la squadra rossonera, rimasta letteralmente fulminata dal talento dell’orange nella partita di andata degli ottavi di Champions League.

    NOVITÀ – Non è detto però che il mercato del Milan si focalizzi esclusivamente sui tre nomi appena citati. La notizia della giornata è l’interessamento del Diavolo a Muriel, talento grezzo del Lecce ma di proprietà dell’Udinese, per il quale sarebbe pronta un’offerta pari a 10 milioni di euro. Una cifra che consentirebbe alla famiglia Pozzo di compiere una plusvalenza vantaggiosissima, dopo averlo comprato qualche anno fa a soli 1,5 milioni di euro dall’America Calì. Alla punta salentina va ad aggiungersi il montenegrino Jovetic. Il giocatore della Fiorentina, ieri autore di una doppietta nell’amichevole del Montenegro contro l’Islanda, ha da sempre grandi estimatori all’interno dell’ambiente rossonero. La crisi tecnica e di risultati che i viola stanno attraversando potrebbe anche far riflettere Jojo nel cercarsi una nuova sistemazione.

    Il Milan non ha che l’imbarazzo della scelta per sostituire la Patorghini.

  • In edicola +3 settimanale gratuito di Gazzetta per il Fantacalcio

    In edicola +3 settimanale gratuito di Gazzetta per il Fantacalcio

    Sabato 3 marzo farà il suo esordio in edicola +3, il settimanale del fantacalcista. Il nuovo inserto della Gazzetta dello Sport si propone di diventare la guida per eccellenza di tutti i fantallenatori italiani.

    Statistiche aggiornate sulle squadre e i giocatori del campionato di Serie A. Approfondimenti e consigli sulla migliore formazione da mandare in campo.

    Otto pagine ricche di spunti utili per collezionare un importante successo il lunedì mattina nei confronti dei rispettivi avversari.

    Immancabili le probabili formazioni della giornata calcistica, altro cardine fondamentale nella strategia di ciascun fantallenatore.

    +3 settimanale fantacalcio Gazzetta dello Sport

    FANTALLENATORI– Il fantacalcio ha rivoluzionato le abitudini dei tifosi. Ogni singola partita diventa uno snodo fondamentale nell’arrampicata alla vetta della classifica settimanale. Spesso capita di dover esultare anche per un gol della squadra più odiata. Ogni fantallenatore degno di questo nome si prepara in maniera quasi scientifica al weekend di gare, con notes e calcolatrice in mano, salvo poi ricorrere ad ancestrali riti profani che si perdono nella notte dei tempi. Spesso si passa dalla depressione per l’errore del rigorista alla gioia irrefrenabile per una tripletta del bomber o il gol di un difensore. I minuti che precedono il calcolo delle classifiche sublimano le speranze e le attese provate nelle ultime 48 ore. Da ora l’inserto speciale della Rosea sarà l’asso nella manica per i fantallenatori d’Italia.

    TECNOLOGIA IN MANO – +3 è stato concepito per essere il punto di riferimento di tutti gli appassionati del fantacalcio. Nasce come la guida più completa mai partorita da un quotidiano nazionale. Al suo interno troveremo “gazza index”, uno strumento oggettivo che racchiude la prestazione individuale del giocatore nel suo complesso, attraverso la collaborazione dei giornalisti di Gazzetta e Opta, azienda leader nella raccolta di dati statistici sportivi.

    OGNI SABATO IN EDICOLA – Lo speciale +3 verrà venduto in omaggio con la Gazzetta dello Sport ogni sabato mattina, in concomitanza con gli anticipi della giornata di Serie A.

  • Italia – Usa 0-1, le pagelle. Sentenza Dempsey, piace Borini

    Italia – Usa 0-1, le pagelle. Sentenza Dempsey, piace Borini

    Nell’Italia scesa in campo ieri sera a Genova si salva poco o niente. Da dimenticare la prima frazione di gioco, da apprezzare la generosità mostrata nel finale, grazie sopratutto alla verve del neo entrato Borini.

    Ottima prestazione degli Usa guidati da Klinsmann, che c’entrano l’impresa storica di battere per la prima volta la Nazionale italiana. Dempsey si conferma autentico trascinatore della formazione statunitense.

    Dopo il match di ieri il tecnico tedesco può sorridere ed essere fiducioso circa la qualificazione al Mondiale in Brasile fra due anni.

     

    PAGELLE ITALIA USA 0-1

    ITALIA
    Ogbonna 6,5
    : il giovane difensore del Torino mostra di possedere una personalità importante. Nel primo tempo gioca al fianco del bianconero Barzagli (6,5) senza commettere errori. Nella ripresa l’entrato in campo di Chiellini (6) gli consegna la fascia sinistra, di cui ne diventa padrone. Concentrazione mentale e fisicità non comuni per un ragazzo dell’età di Ogbonna, se si considera che ha soltanto 23 anni.

    Marchisio 5: deludente la prestazione del centrocampista juventino, schierato sul settore di centro-sinistra con al fianco il suo compagno di squadra Pirlo (5,5). La formazione sperimentale di Prandelli non deve servire come attenuante e in vista dell’Europeo ci si attende qualcosa di più dal Principino bianconero.

    fabio borini | © Claudio Villa/Getty Images

    Thiago Motta 4,5: il regista del Psg gioca in un ruolo non suo e si vede. Il guizzo in avvio di gara resterà un episodio isolato, tanto che il ct azzurro decide per la sua sostituzione alla fine del primo tempo. Nonostante Prandelli abbia indicato Cossu e Diamanti come possibili outsider nel ruolo di trequartista, fin qui all’Italia degli ultimi anni è mancato un leader in quella zona di campo. Utopia vedere Totti in Polonia e Ucraina?

    Giovinco 5,5: la “Formica atomica” non riesce ad incidere più di tanto sul match. Quando accelera sembra in grado di mettere in grossa difficoltà la difesa statuaria degli Usa, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. L’attaccante del Parma forse non è ancora pronto a disputare un Europeo da protagonista. I tifosi della Nazionale auspicano i rientri di Giuseppe Rossi e Antonio Cassano.

    Borini 6,5: esordio molto positivo per l’attaccante della Roma, a cui Prandelli concede l’ultima mezzora di gioco. Non è un caso che dopo il suo ingresso per uno spento Matri (5), la partita dell’Italia subisca una brusca sferzata. Solo la sfortuna e il portiere statunitense Howard impediscono al giallorosso di timbrare con un gol la sua prima presenza in azzurro. A fine partita incassa i complimenti del commissario tecnico. L’ex giocatore del Chelsea sta bruciando le tappe, e ad oggi non sarebbe una follia immaginare il numero 31 giallorosso nella comitiva che partirà fra 100 giorni in Polonia.

     

    USA
    Dempsey 7:  man of the match dell’amichevole vinta dalla Nazionale a stelle e strisce contro l’Italia. Il centrocampista del Fulham segna il gol che decide l’incontro al 10′ del secondo tempo. L’esperienza maturata in Premier League lo ha trasformato in un leader carismatico che catalizza tutte le azioni offensive dei propri compagni. Insieme a Bradley (6,5), il figlio dell’ex commissario tecnico, giganteggia a centrocampo.

    Altidore 6,5: più che un calciatore sembra un giocatore da Superbowl. Migrato in Olanda dove sta facendo le fortune dell’AZ, l’attaccante classe ’89 si è reso protagonista di un’ottima prestazione, condita dall’assist sui piedi di Dempsey per l’1-0 finale.

    Klinsmann 7: bella rivincita per l’ex ct della Germania, che nel 2006 fu costretto ad arrendersi in semifinale proprio contro l’Italia di Marcello Lippi. Nella conferenza stampa della vigilia aveva annunciato l’intenzione di giocare una partita offensiva, ma ciò che più ha stupito gli addetti ai lavori è stata la solidità difensiva mostrata dai suoi uomini. Il tedesco si augura di ritrovare gli azzurri nella rassegna iridata che si disputerà fra 2 anni in Brasile.

    Tabellino Italia Usa 0-1 
    Italia (4-3-1-2): Buffon 6, Maggio 6 (27′ s.t. Abate 6), Barzagli 6,5, Ogbonna 6,5, Criscito 5 (1′ s.t. Chiellini 6), Pirlo 5,5, Marchisio 5 (27′ s.t. De Rossi 5,5), Nocerino 5 (1′ s.t. Montolivo 5,5), Thiago Motta 4,5 (13′ s.t. Borini 6,5), Giovinco 5,5, Matri 5 (13′ s.t. Pazzini 5,5).
    Panchina: De Sanctis, Sirigu, Viviano, Bonucci, Astori, Balzaretti. Allenatore: Prandelli 5
    Usa (4-2-3-1):  Howard 6,5, Boccanegra 6,5, Cherundolo 6,5, Goodson 6, Johnson 6,5, (31′ s.t. Spector 6), Edu 6, Bradley 6,5, Williams 6, Dempsey 7 (48′ s.t. Buddle s.v.), Shea 6,5 (28′ s.t. Kljestan 6), Altidore 6,5 (34′ s.t. Boyd s.v.).
    Panchina: Guzan, Rimando, Cameron, Parkhurst. Allenatore: Klinsmann 7

    HIGHLIGHTS ITALIA USA 0-1
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  • Italia – Usa 0-1, Klinsmann sorprende gli azzurri

    Italia – Usa 0-1, Klinsmann sorprende gli azzurri

    L’amichevole tra Italia Usa termina con il successo storico degli americani guidati da Klinsman. Per la prima volta nella loro storia la Nazionale a stelle e strisce ha battuto la squadra azzurra.

    L’eroe della serata è stato il centrocampista Dempsey, autore del gol vittoria al 10′ del secondo tempo. Inutile il forcing finale degli uomini di Prandelli. Una reazione tardiva quella degli azzurri, apparsi lenti e privi del minimo sindacale di cattiveria agonistica richiesto da un’amichevole come quella di stasera.

    Tra le poche note positive si segnala la prestazione di Ogbonna e l’impatto di Borini sul match, al suo esordio con la maglia della nazionale. Delude la coppia d’attacco composta da Giovinco e Matri.

    clint dempsey | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PRIMO TEMPO SOPORIFERO – Durante i primi 45′ minuti di gioco a Genova regna la noia, con gloriose canzoni del passato che risuonano più attuali che mai. La posizione di Thiago Motta inizialmente crea qualche grattacapo alla retroguardia statunitense, ma il centrocampista del Paris Saint Germain ben presto cade nell’anonimato del match.

    Meglio di lui non fa l’attaccante della Juventus Matri. L’ex cagliaritano non riesce mai a trovare giocate convincenti insieme alla “Formica atomica”, e anche la sua prova nel complesso è da ritenersi negativa. Gli Usa assolvono bene il compito difensivo, merito sopratutto del proprio allenatore, in passato schernito dai colleghi per via del suo gioco decisamente sbilanciato all’attacco.

    IL GOL VITTORIA – Il gol che decide l’incontro arriva poco dopo l’inizio della ripresa. Dalla sinistra Johnson crossa al centro per Altidore, e l’attaccante dell’AZ è bravo a servire all’indietro Dempsey che di destro incrocia dalla parte opposta di Buffon. Per il calciatore del Fulham si tratta del 25° gol con la maglia della Nazionale in 83 presenze, una media reti importante per un centrocampista.

    GENEROSITÀ NON PREMIATA – Prandelli rivolta come un calzino l’undici azzurro in campo e decide di varare al 13′ minuto del secondo tempo il tridente d’attacco. Borini va a sostituire un deludente Thiago Motta, mentre l’interista Pazzini prende il posto di un evanescente Matri. L’attaccante giallorosso si rende in più di un’occasione pericoloso difronte ai pali difesi da Howard, senza riuscire però a spezzare l’incantesimo della porta americana. Nel finale gli assalti della Nazionale italiana si fanno ancora più impegnativi per la difesa Usa che si compatta in maniera brillante. Klinsmann può sorridere, dopo la semifinale di Berlino 2006 è lui ad esultare mentre per Prandelli scatta un campanello d’allarme piuttosto inquietante qualora gente come Cassano, Giuseppe Rossi, Cassano mancasse agli Europei di Ucraina e Polonia fra 6 mesi.

  • Nicchi elogia Tagliavento, “il migliore”. Fermato Romagnoli

    Nicchi elogia Tagliavento, “il migliore”. Fermato Romagnoli

    Quando Milan-Juventus sembrava ormai ai titoli di coda, Nicchi scrive un nuovo capitolo del film che ha appassionato e diviso l’Italia negli ultimi giorni. Il presidente dell’Aia celebra Tagliavento, difendendolo a spada tratta nonostante le critiche piovutegli addosso per l’operato nel big match di San Siro.

    Destino non esattamente uguale invece per Romagnoli, l’assistente dell’arbitro nato a Terni nel ’72, al quale verrà assegnato un riposo forzato nelle prossime gare di campionato.

    Il numero uno dei fischietti italiani pare incarnare al meglio il proverbiale “divide e impera”, e presto riceverà una laurea honoris causa per la prima azione.

    paolo tagliavento | © Valerio Pennicino/Getty Images

    CELEBRAZIONE – Forse Nicchi non ha tutti i torti nell’affermare che Tagliavento è attualmente il miglior arbitro italiano, ma poteva scegliere una tempistica leggermente diversa per celebrare la bravura del fischietto umbro. Sono passati soltanto quattro giorni dalla sfida del Meazza, capace di alimentare ancora polemiche sulle prime pagine di tutti i quotidiani sportivi e i media nazionali. L’errore sul gol-fantasma di Muntari non è da attribuire in prima persona a Tagliavento, che negli attimi successivi aveva assegnato la rete al Milan, salvo poi cambiare la decisione a causa dell’errata segnalazione dell’assistente Romagnoli. Ciò non toglie che l’episodio occorso nel primo tempo sia destinato a rimanere negli annali della storia del calcio, al quale verrà automaticamente associato il nome di Tagliavento.

    PAUSA DI RIFLESSIONE – L’operato di Romagnoli invece non è passato inosservato agli occhi di Nicchi, il quale ha già espresso l’intenzione di fermare il guardalinee per un periodo di tempo non meglio precisato. E’ certa la sua assenza nella prossima giornata di campionato, ma il presidente dell’Aia non ha quantificato in termini di settimane allo stop a cui Romagnoli a cui l’assistente di Tagliavento dovrà sottostare. Si potrebbe ipotizzare una pausa di riflessione di 3 giornate, anche perché il guardalinee è recidivo dopo il clamoroso errore sempre ai danni del Milan in occasione della sfida di quest’anno all’Artemio Franchi, quando segnalò un fuorigioco inesistente all’olandese Clarence Seedorf, impedendo così ai rossoneri di vincere contro la Fiorentina.

  • Italia – Usa, Prandelli lancia la coppia Matri e Giovinco

    Italia – Usa, Prandelli lancia la coppia Matri e Giovinco

    L’Italia affronta gli Usa stasera in amichevole al Luigi Ferraris. Durante la vigilia ha tenuto banco il codice etico che vige all’interno dello spogliatoio azzurro e la sua applicazione concreta operata dal ct Cesare Prandelli.

    Ha fatto clamore l’esclusione di Mario Balotelli per condotta antisportiva, stesso motivo per il quale il romanista Osvaldo è rimasto a casa. Altro tema caldo il polverone sollevatosi intorno a Gianluigi Buffon. Le polemiche hanno investito anche De Rossi, con il giallorosso finito sulla graticola per la tribuna di Bergamo a causa del suo ritardo alla riunione tecnica prima del match.

     

    L’allenatore degli azzurri si augura di lasciarsi alle spalle i dibattiti scoppiati negli ultimi giorni per ritrovare la giusta concentrazione in vista dell’importante amichevole contro la formazione statunitense guidata da Klinsmann, uno degli ultimi test prima dell’Europeo che avrà inizio a giugno. In attacco Giovinco farà coppia con Matri, mentre con ogni probabilità Borini farà il suo esordio con la maglia della Nazionale durante il secondo tempo. Tra gli Usa attenzione alla punta Altidore, affiancato da Buddle.

    Allenamento Italia | © Claudio Villa/Getty Images

    THIAGO MOTTA TREQUARTISTA – Durante la conferenza stampa della vigilia Prandelli ha svelato ai giornalisti presenti in sala l’undici titolare che scenderà in campo questa sera contro gli Usa. In porta gioca Gigi Buffon. Ogbonna partirà dal primo minuto al fianco dello juventino Barzagli, Maggio e Criscito terzini. A centrocampo l’ex tecnico della Fiorentina mischia un po’ le carte. Fuori De Rossi e Montolivo, spazio al rossonero Nocerino insieme ai bianconeri Pirlo e Marchisio. La novità più importante è quella rappresentata da Thiago Motta, schierato nell’inedito ruolo di trequartista centrale. In avanti Matri farà coppia con l’attaccante del Parma Giovinco.

    KLINSMANN, CHI SI RIVEDE – Sulla panchina della Nazionale statunitense siede da poco più di sei mesi una vecchia conoscenza del calcio italiano, Jurgen Klinsmann. Sono passati 6 anni da quando il tedesco guidò la Germania alle semifinali di Coppa del Mondo. Un incontro che è ancora negli occhi degli appassionati di calcio, vinto ai supplementari dall’Italia di Marcello Lippi che arrivò poi al successo finale contro i transalpini. La Nazionale tedesca venne celebrata a lungo in patria ma Klinsmann rassegnò le dimissioni dall’incarico di ct per raggiungere la propria famiglia in America. L’ex attaccante dell’Inter ha accettato l’invito della Federazione statunitense, dove è chiamato a trasmettere il suo credo offensivo ad un movimento calcistico in continua crescita.

    Probabili formazioni Italia Usa
    Italia (4-3-1-2)
    : Buffon, Maggio, Barzagli, Ogbonna, Criscito, Pirlo, Marchisio, Nocerino, Thiago Motta, Giovinco, Matri.
    Panchina: De Sanctis, Chiellini,  Balzaretti, Abate, Astori, Bonucci, De Rossi, Montolivo, Pazzini, Borini, Sirigu, Viviano. Allenatore: Prandelli.
    Usa (4-1-3-2): Howard, Cherundolo, Goodson, Boccanegra, Johnson, Bradley, Williams, Dempsey, Shea, Altidore, Buddle.
    Panchina: Guzan, Cameron, Parkhurst, Spector, Edu, Kljestan, Williams, Boyd. Allenatore: Klinsmann

  • Ginestra, vergognosa aggressione al portiere del Foggia

    Ginestra, vergognosa aggressione al portiere del Foggia

    Paolo Ginestra, portiere del Foggia, è stato aggredito durante l’allenamento di ieri da un gruppo di tifosi. Il giocatore è stato soccorso dai propri compagni di squadra. Trasportato al pronto soccorso ha avuto una prognosi di 10 giorni.

    Ginestra è tornato già a casa dalla propria famiglia e ha manifestato in un’intervista a Sky la volontà di lasciare il calcio. Un episodio vergognoso, segno di un calcio malato e di un disagio sociale che ormai dilaga in Italia e non solo.

    Ma è lo sport a dover cercare di dare sempre risposte che a volte faticano ad arrivare, oppure sono altri a dover prendersi le responsabilità per le quali sono stati chiamati?

    foggia calcio | © Wikipedia

    L’AGGRESSIONE – Era un giorno come tutti gli altri, la quotidiana seduta di allenamento da affrontare insieme ai compagni. Ben presto però quella che era considerata la routine della giornata si è trasformata in un incubo. Un gruppo di facinorosi, una trentina secondo quanto dichiarato dallo stesso portiere, lo ha avvicinato e da lì è scoppiata una violenta aggressione con calci e pugni rivolti al malcapitato Ginestra. A fermare quello che è stato un vero e proprio agguato sono stati gli stessi giocatori del Foggia che per primi hanno soccorso il portiere, che ha riportato una forte contusione allo zigomo e un piccolo problema alla retina.

    CLIMA DI CONTESTAZIONE – La squadra pugliese non attraversa un periodo facile. I rossoneri guidati da Stringara occupano un deludente decimo posto nel girone A della prima divisione di Lega Pro, distanti oltre 12 punti dall’ultimo piazzamento utile per i playoff. La sconfitta casalinga contro il Tritium non ha aiutato il rasserenamento degli animi. Al Zaccheria è scoppiata la contestazione, che ha visto come bersaglio principale il presidente Casillo. A fine partita proprio il portiere Ginestra aveva espresso la sua disapprovazione per il clima di odio nei confronti della squadra, invitando i tifosi a supportarli in questo momento difficile.

    CALCIO MALATO – Episodi del genere non dovrebbero esistere, specialmente all’interno dello sport. Purtroppo però ci troviamo a commentare sempre più spesso fatti incredibili che non c’entrano nulla con il mondo del calcio. Alcune persone sfogano le loro frustrazioni di una settimana la domenica allo stadio. Manca il lavoro, la ragazza ha scelto un altro, un incidente con la macchina, un litigio in famiglia, tutte situazioni che si rapportano al calcio con un valore prossimo allo zero. C’è bisogno di tutto questo? Questo sport può dare una soluzione ai problemi che oggi affliggono buona parte degli italiani? Picchiando un calciatore si ottiene la felicità che si cerca? Se ci riflettiamo sopra le risposte sono semplici ed immediate, così come il primo pensiero avuto da Ginestra poche ore dopo l’accaduto è stato quello di abbandonare il calcio, che rimane sempre un insignificante gioco difronte alla vita.

    VIDEO AGGRESSIONE PAOLO GINESTRA: INTERVISTA SKY
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  • Armero, contatto tra Milan e Udinese

    Armero, contatto tra Milan e Udinese

    Armero è finito nel mirino del Milan. L’esterno sinistro dell’Udinese rappresenta uno dei primi obiettivi del mercato rossonero estivo. La trattativa tra le due società ha conosciuto una tappa importante nel match del Friuli vinto dalla squadra di Allegri in rimonta, quando la dirigenza di Via Turati ha allacciato i rapporti con la famiglia Pozzo per il gioiellino bianconero. L’Udinese si aspetta un’offerta base di 15 milioni di euro per la cessione del colombiano, sebbene tale cifra possa essere abbassata qualora il Milan trovasse una contropartita tecnica ritenuta valida dai friulani.

    Giunto a Udine nel 2010, Armero ha iniziato in sordina la sua avventura nel campionato italiano. Ben presto però è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nella formazione di Guidolin, convincendo il tecnico a schierarlo in campo dal primo minuto. Nella sfida contro la Fiorentina dell’11 dicembre 2010 sigla il primo gol con la maglia dell’Udinese. Il colombiano è ormai una pedina fondamentale dello scacchiere bianconero.

    pablo armero | © AFP/AFP

    Il ruolo di esterno sinistro non fa dormire sogni tranquilli a Massimiliano Allegri. Da un anno e mezzo il Milan è alla ricerca di un uomo in grado di coprire l’intera fascia sinistra con grande dinamismo, senza dimenticare che la politica societaria rimane all’insegno della parsimonia. Nonostante l’ottima prova disputata in Champions League nella partita “perfetta” contro l’Arsenal, Antonini rimane ancora una seconda scelta. Anche il neo arrivato Mesbah, acquistato dal Lecce a gennaio, non ha convinto del tutto in queste prima gare con la maglia rossonera, sebbene la duttilità dell’algerino rappresenti un punto a favore per l’ex terzino giallorosso.

    Non sarà facile per Galliani riuscire a strappare uno sconto sul cartellino del calciatore. Lo stesso amministratore delegato rossonero ha più volte definito l’Udinese una “boutique molto cara”. In estate avevano lasciato Udine due i due gioielli più luccicanti della squadra di Guidolin, Alexis Sanchez ingaggiato dal Barcellona per oltre 40 milioni di euro, e Inler trasferitosi al Napoli per una cifra vicina ai 20 milioni di euro. Isla (nel mirino dell’Inter) e Armero saranno i prossimi?

  • Buffon e l’ipocrisia made in Italy

    Buffon e l’ipocrisia made in Italy

    Gigi Buffon e il gol della discordia. La partita tra Milan-Juventus continua a giocarsi a distanza di tre giorni nonostante il guardiano di San Siro abbia già da tempo chiuso i cancelli. Tra urla dissennate e turpiloqui, l’ipocrisia si fa largo. I falsi moralisti hanno colto al volo l’assist involontario del portiere bianconero, bacchettandolo con la verga medievale. Uno spettacolo degno dell’Inquisizione, una caccia alle streghe senza senso.

    Chi è all’interno del calcio certi problemi esistenziali neanche se li pone, e non è così difficile intuire il motivo per il quale il numero uno juventino abbia ricevuto un plebiscito da parte di tecnici e giocatori. E addirittura c’è chi ha invitato Prandelli a togliere per una partita la fascia di capitano al portiere azzurro. Misteri italiani.

    L’IMPUTATO RISPONDE – Tranquillo ed estremamente deciso. Si è presentato così Gigi Buffon difronte al giudizio delle telecamere e dei giornalisti pronti a registrare una sentenza surreale. Al presidente dell’Aia Nicchi che invocava una collaborazione tra giocatori e arbitri, risponde che a quel punto sarebbe meglio far arbitrare direttamente i calciatori. Pochi secondi più tardi Buffon impugna la sciabola e affonda una stoccata letale al censore Nicchi, definendo la sua una retorica avvilente. Prima di abbandonare la gogna pubblica il calciatore bianconero dichiara il suo orgoglio nell’essere la persona che tutti conoscono, leale e sincera, senza macchia e con una lode invidiabile.

    gianluigi buffon | © JOCHEN LUEBKE/AFP/Getty Images

    SOLIDARIETÀ NAZIONALE – La consegna della panchina d’oro di ieri a Coverciano si è trasformata in una lunga processione impreziosita da attestati di stima nei confronti di Buffon, paragonabili alle condoglianze che i familiari del defunto ricevono al funerale, come se il calcio fosse morto per colpa del gesto del Gigi nazionale. Da Guidolin a Cosmi, senza dimenticare Thiago Silva, e infine lo stesso Zeman, l’anti-Juve per eccellenza, si è schierato dalla parte del giocatore. Situazione perlomeno grottesca, ma facilmente spiegabile in un Paese come l’Italia, dove la figura del finto moralista risorge dai vizi comuni per elevarsi a vate della patria.

    MADE IN ENGLAND – Spesso siamo soliti rivendicare i nostri valori diffidando da tutto ciò che ha il marchio estero, salvo poi cascare con assidua frequenza nel tranello più vecchio del mondo, ovvero adeguarci alla moda del periodo. Chi ha avuto il coraggio di chiedere a Prandelli la “fascia” di Buffon deve aver assorbito con estrema facilità la lezione inglese impartita dalla cattedra della FA (Football Association). Dopo una massacrante campagna mediatica Terry è diventato da capitano dell’Inghilterra a male nazionale. La piena del Tamigi ha investito Capello che ha deciso di cambiare aria e tornare in Italia da semplice cittadino. Il difensore del Chelsea e Buffon non sono lontanamente paragonabili, ma forse questo è un dettaglio che interessa minimamente ai moralisti nostrani.

    TRIONFO DELL’IPOCRISIA – Mettiamo il caso che l’episodio del gol-fantasma di Muntari si fosse verificato nella finale del Mondiale 2006, quando la conclusione di testa di Zidane venne salvata dal miracolo di Buffon. Se quel pallone fosse entrato, e il portiere azzurro non avesse aiutato l’arbitro, la stampa e i media nazionali lo avrebbero forse massacrato come in questi giorni? In quanti avrebbero applaudito Buffon se quest’ultimo si fosse avvicinato all’arbitro dicendogli che il pallone era dentro? Il tanto auspicato aiuto dei calciatori agli arbitri sarebbe stato invocato dagli stessi falsi moralisti di oggi?

  • Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    E’ arrivata nel pomeriggio la decisione del giudice sportivo in relazione agli episodi incriminati di Milan-Juventus. L’unico a subire una squalifica il francese Mexes, che sarà assente per tre giornate. Assolti Muntari e Pirlo, per il quali Tosel ha scelto di non prendere alcun provvedimento disciplinare. Come preventivato alla vigilia la rissa nel finale che ha visto protagonisti Ambrosini e Chiellini non è stata presa in considerazione, così come esente da qualsiasi sanzione Antonio Conte, dopo lo scontro a muso duro avuto con Adriano Galliani durante l’intervallo della partita. Tira un sospiro di sollievo anche l’amministratore delegato rossonero, al quale viene comminata soltanto una ammonizione con diffida.

    Giustizia è fatta? La squalifica al solo Mexes sarà oggetto nei prossimi giorni di aspre polemiche fra le tifoserie delle due squadre, compresi gli stessi dirigenti delle società interessate. Il difensore centrale francese è stato appiedato per tre turni, colpevole di aver dato un pugno all’attaccante della Juventus Borriello nel corso del secondo tempo.

    philippe mexes | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Sorprende come il compagno di squadra Muntari, nonostante fosse stato in precedenza differito al giudice sportivo dalla Procura federale, non abbia ricevuto alcuna giornata di squalifica. La manata al volto di Lichtsteiner nelle battute conclusive della partita non è stata giudicata meritevole di condanna.

    Discorso analogo per Andrea Pirlo. L’ex centrocampista del Milan era finito nel mirino di Milan Channel, il canale ufficiale rossonero, per aver rifilato due gomitate nell’arco dei 90′ minuti di gioco all’olandese Van Bommel. Anche per il bianconero il giudice sportivo si è mostrato clemente, scegliendo di non squalificare il faro della Nazionale azzurra.

    Le reazioni? Facile immaginare l’ennesima crociata della società di Via Turati, per via della scelta di utilizzare due pesi e due misure per Mexes e l’ex Pirlo. Tosel però è riuscito nell’impresa di scontentare entrambe le squadre perché la stessa Juventus non potrà gioire considerando l’impunità del ghanese Muntari dopo la dimostrazione del giocatore milanista riguardo il proprio talento naturale nell’arte della boxe.