Autore: Federico Pisanu

  • Arbitri nella bufera, quanti errori nella 26 giornata

    Arbitri nella bufera, quanti errori nella 26 giornata

    Ancora una giornata da dimenticare quella vissuta dagli arbitri nel weekend di partite appena concluso. Dall’anticipo di Torino fra Juventus-Chievo per arrivare al posticipo di ieri sera tra Inter-Catania, passando per Parma dove Valeri non ne combina una giusta. Recrimina anche la Roma. Relativa tranquillità sugli altri campi. Unica nota positiva per la classe arbitrale la corretta valutazione da parte degli assistenti di linea in occasione di due situazioni identiche rispetto al gol-fantasma di Muntari della scorsa giornata verificatesi all’Olimpico e a Via Del Mare.

    JUVENTUS – CHIEVO 1-1 – L’arbitro Gervasoni convalida il gol del momentaneo vantaggio bianconero di De Ceglie (alla prima rete in Serie A), sebbene quest’ultimo si trovi in posizione di fuorigioco al momento del passaggio di testa di Chiellini (il guardalinee è Liberti). Nel secondo tempo il calciatore del Chievo Dramè non riceve la seconda ammonizione, e conseguente cartellino rosso) per un’entrata da dietro su Licthsteiner. Il difensore gialloblu qualche minuto più tardi segnerà il gol del definitivo 1-1.

    ROMA – LAZIO 1-2 – Bergonzi applica alla lettera il regolamento in occasione del rigore biancoceleste con annessa espulsione del portiere Stekelenburg. Il guardalinee Copelli non cade nell’errore del collega Romagnoli e assegna giustamente il gol del pareggio giallorosso di Borini. L’arbitro però macchia la sua gara ammonendo per simulazione il giovane attaccante giallorosso, quando le immagini dimostrano chiaramente che è Biava a commettere fallo. Il difensore laziale, già ammonito, andava espulso. Probabile l’utilizzo della prova tv per il centrocampista della Lazio Matuzalem, che rifila uno schiaffo a Borini, lontano dagli occhi della terna arbitrale.

    Paolo Valeri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PARMA – NAPOLI 1-2 – Prova sconcertante del fischietto Valeri al Tardini. In occasione del rigore concesso al Napoli, Cavani si sgambetta da solo prima di essere colpito dal difensore Musacci. Penalty senz’altro discutibile. Nella ripresa, sul risultato di 1-0 in favore degli azzurri, Valeri non concede un rigore solare alla formazione di casa per fallo di mano di Dossena. Clamorosa poi l’errore sul gol di Lavezzi, in evidente off-side al momento dell’assist di Cavani. L’argentino sul proseguo dell’azione firmerà la rete del 2-1, che consente al Napoli di conquistare la quinta vittoria consecutiva.

    INTER – CATANIA 2-2 – I nerazzurri recriminano giustamente per la concessione del secondo gol agli etnei da parte dell’arbitro Celi. Infatti al momento dell’assist finale a Izco, il terzino Marchese si trova in netto fuorigioco (il guardalinee è Nicoletti). Regolare invece la posizione di Gomez in occasione della prima rete della squadra di Montella, con l’argentino tenuto in gioco dal connazionale Samuel.

    LECCE – GENOA 2-2 – Serse Cosmi espulso per le proteste sul fallo del genoano Kucka alla fine del primo tempo ai danni dell’attaccante Di Michele. Il calciatore di Marino andava ammonito per la seconda volta e quindi espulso.  Da sottolineare la giusta decisione dell’assistente di Russo nel convalidare il gol del vantaggio iniziale di Sculli, con la palla che ha oltrepassato la linea di porta.

  • Palermo – Milan 0-4, le pagelle. Ibrahimovic highlander

    Palermo – Milan 0-4, le pagelle. Ibrahimovic highlander

    Il match tra Palermo Milan verrà ricordato a lungo da Zlatan Ibrahimovic. Quella del Barbera è stata la seconda tripletta dello svedese da quando milita nel campionato italiano. Un successo importantissimo quello dei rossoneri, come si auspicava il tecnico Allegri alla vigilia. Nel Palermo l’unico a salvarsi è il portiere Viviano, il quale riesce a tenere il passivo entro i limiti della decenza sportiva. Non pervenuto Ilicic, sottotono anche Miccoli, statisticamente la bestia nera del Milan.

    Pagelle Palermo Milan 0-4

     

     

    MILAN
    Abbiati 6: spettatore non pagante nella trasferta del Barbera, non succedeva da anni. Quasi incredulo alla pochezza degli avversari.
    Abate 7: il terzino destro è un rullo compressore, asfalta il malcapitato Pisano ed entra in quasi tutte le azioni più pericolose del Milan.
    Bonera 6,5: l’intervento iniziale su Miccoli lascia qualche perplessità ai tifosi rossoneri presenti allo stadio. Nei restanti 88′ minuti è impeccabile.
    Thiago Silva 8,5:  impressionante durante tutto il match. Europeo in marcatura, brasiliano quando ha il pallone fra i piedi. Corona una prestazione superlativa con la rete del 4-0 finale.
    Antonini 6,5: meno intraprendente di Abate, conferma comunque il suo ottimo momento di forma. Esce alla fine del primo a causa di una contrattura. (46′ Mesbah 6).
    Ambrosini 7: prestazione convincente del capitano rossonero, quest’oggi preferito a Van Bommel in mezzo al campo. Il suo compito è più facile con due compagni di reparto come Muntari e Nocerino.
    Muntari 7: il ghanese sorprende per la facilità con cui è entrato negli schemi della sua nuova squadra. Grinta e inserimenti vengono rispolverati ad ogni partita, Allegri può sorridere.

    bortolo mutti | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nocerino 7,5: contro i suoi ex compagni di squadra il centrocampista rossonero si esalta e “regala” al pubblico del Barbera tutto il suo repertorio. Gli manca solo il gol.
    Emanuelson 6,5: parte a mille come tutta la squadra, andando per due volte vicino alla rete del vantaggio nei primi minuti. Esce per una probabile distorsione alla caviglia dopo 9′ minuti dall’inizio del secondo tempo. (54′ El Shaarawy 6,5)

    Ibrahimovic 9: sbarca in Sicilia con la sua navicella spaziale e mostra cose che nessun umano può eguagliare. Tre gol in meno di 15 minuti, 25° gol in 28 incontri disputati in questa stagione, stratosferico Ibra.
    Robinho 7: corre per due e mantiene la lucidità anche nell’ultimo passaggio (suo l’assist per il primo gol dello svedese). Il verdeoro è tornato ad essere il giocatore che ha incantato tutti i tifosi rossoneri lo scorso anno. (83′ Inzaghi s.v.)

    PALERMO
    Viviano 7,5:  Nonostante debba raccogliere il pallone per quattro volte è l’unico a salvare la baracca. Da applausi la parata su Ibra nei minuti conclusivi del primo tempo, si ripete nella ripresa ancora una volta sullo svedese e su El Shaarawy.
    Pisano 4: perde nettamente il duello con Abate, naufraga insieme a tutta la difesa del Palermo.
    Mantovani 4: disastroso, bocciato senza appello. Regala il pallone a Robinho in occasione del primo gol rossonero.
    Migliaccio 4,5: l’unica attenuante è aver giocato fuori ruolo per tutti i 90′, impotente difronte allo strapotere fisico e tecnico di Ibra.
    Munoz 4: sfoga la propria rabbia contro un cartellone pubblicitario dopo un elastico dell’alieno svedese. L’argentino si augura di ritrovare l’attaccante rossonero il più lontano possibile.
    Bertolo-Donati 4: in coppia non raggiungono il voto del migliore in campo. Travolti dalla foga agonistica dei rossoneri non riescono ad imbastire una sola azione d’attacco.
    Barreto 5: un lampo in Sicilia, soltanto il palo impedisce al cileno il gol della bandiera per i suoi compagni di squadra.
    Ilicic 4: lo sloveno è lontano parente del calciatore brillante dello scorso campionato, contro i rossoneri è autore di una prova sconcertante. (86′ Zahavi s.v.).
    Miccoli 4,5: anche l’attaccante rosanero non può nulla difronte alla prestazione degli uomini di Allegri. Dovrà attendere un altro anno prima di poter realizzare una rete al Diavolo.
    Budan 4: per la punta croata (6 gol nelle ultime 7 partite di campionato) gara da dimenticare. Mutti lo sostituisce con Della Rocca (4) al 14′ del secondo tempo, un minuto dopo il 4-0 segnato da Thiago Silva.

    HIGHLIGHTS PALERMO MILAN 0-4
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  • Palermo – Milan 0-4, tripletta dell’alieno Ibrahimovic

    Palermo – Milan 0-4, tripletta dell’alieno Ibrahimovic

    Il Milan mette paura alla Juventus, andando a vincere sul campo del Palermo con un perentorio 4-0. Protagonista assoluto del match è Zlatan Ibrahimovic, autore di una tripletta, al suo ritorno in campionato dopo aver scontato le tre giornate di squalifica. Le reti dello svedese tutte nel primo tempo, mentre la quarta rete dei rossoneri viene siglata da Thiago Silva al 58′ su assist del Faraone El Shaarawy. Nella ripresa Allegri concede gli ultimi minuti a Pippo Inzaghi, che non riesce però a trovare la via della rete. Inesistente il Palermo, il cui unico pericolo è un palo colpito da Barreto quando il risultato era già sul 4-0. Tabù siciliano sfatato, ora la palla passa ai bianconeri di Conte.

    IBRA, IBRA, IBRA – Primo tempo da incubo per la squadra rosanero, costretta ad assistere impotente allo show di Ibrahimovic. Nei primi 10′ minuti è Emanuelson l’uomo più pericoloso dei rossoneri, la mira però non assiste l’ex giocatore dell’Ajax. Il Palermo si fa vedere soltanto in qualche ripartenza, senza comunque creare mai grossi pericoli alla retroguardia del Milan. La giornata di grazia del numero 11 milanista comincia al 21′, approfittando dell’errore madornale di Mantovani e finalizzando al meglio l’assist invitante del brasiliano Robinho.

    zlatan ibrahimovic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Vantaggio meritato per la squadra di Allegri che ha il merito di continuare nel forcing di inizio partita. Alla mezzora arriva il raddoppio dello svedese, dopo un contropiede perfetto, che batte Viviano calciando di punta il pallone. I padroni di casa sono in balia degli avversari che trovano il 3-0 4′ minuti più tardi ancora con il bomber di Malmoe, autore di una conclusione da incorniciare che lascia sbalorditi gli stessi suoi compagni di squadra. Mutti rimane impietrito difronte alla furia rossonera, che continua come un fiume in piena. Pochi minuti prima dell’intervallo c’è il miracolo del portiere siciliano che di piede nega il poker a Ibrahimovic.

    MONOLOGO MILAN – Chi si aspetta una risposta rabbiosa del Palermo rimane deluso. E’ infatti il Milan ad uscire dagli spogliatoi come se il risultato fosse ancora sullo 0-0. La difesa rosanero capitola al 58′ con il colpo di testa del brasiliano Thiago Silva, dopo che Ibra e il nuovo entrato El Shaarawy aveva scaldato i guantoni di Viviano. Raggiunto il 4-0 Allegri chiede ai suoi ragazzi di gestire l’incontro, anche perché fra 3 giorni c’è la trasferta di Londra contro l’Arsenal. L’unico reale pericolo dei padroni di casa è il palo colpito dal cileno Barreto al 61′. I ritmi calano vistosamente e il tecnico toscano decide di concedere spazio a Pippo Inzaghi, che entra in campo ad 8′ dal termine per Robinho. L’ultimo sussulto del Palermo è dell’israeliano Zahavi, subentrato ad un fischiatissimo Ilicic nel finale.

    L’ultima vittoria del Milan qui a Palermo fu nel 2006. I rossoneri salgono a quota 54 punti, e si portano momentaneamente a +4 sulla Juventus, impegnata fra meno di un’ora contro il Chievo allo Juventus Stadium.

  • Balotelli fa le ore piccole al night. City e Mancini infuriati

    Balotelli fa le ore piccole al night. City e Mancini infuriati

    Balotelli fa infuriare il City e l’allenatore Mancini dopo la sua ultima bravata. Il tabloid inglese Sun lo ritrae questa mattina all’uscita di un famoso strip club di Liverpool. Il dettaglio dell’orario non è trascurabile, con le lancette dell’orologio che segnano le tre di notte. A completare il quadro decisamente nero per l’attaccante dei Citizen è il fatto che sia accaduto giovedì notte, ovvero alla vigilia del match casalingo di Premier contro il Bolton. Sicuramente Prandelli non avrà digerito di buon grado l’ultima bravata di Supermario, come anche l’attuale compagna Raffaella Fico, celebrata dallo stesso calciatore durante la sua ultima partita.

    L’intenzione di Mancini era quella di schierarlo titolare nella sfida contro il Bolton. Un avversario mediocre contro il quale Balotelli poteva ritrovare nuovamente la via della rete dopo il gol di domenica scorsa al Blackburn, con tanto di dedica alla sua fidanzata. L’attaccante però rovina tutto, tradendo la fiducia del club inglese e quella del tecnico italiano. La scelta di andare all’ X in the City (locale di Liverpool famoso non per i suoi salotti filosofici) non è stata particolarmente azzeccata, e la società medita già una multa esemplare per il proprio tesserato. Questa volta sarà difficile anche per l’agente Mino Raiola trovare argomenti convincenti per difendere il suo assistito.

    mario balotelli | © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    Non sembra trovare proprio pace l’ex giocatore dell’Inter. Dal suo arrivo in Inghilterra si è reso protagonista di “imprese” memorabili, tra le quali ricordiamo Capodanni improvvisati tra le mura domestiche, freccette contro i malcapitati allievi del City, ingresso in una scuola pubblica per espletare una formalità fisiologica, senza dimenticare il fallo da censura ai danni dell’attuale capitano dell’Inghilterra Scott Parker, per il quale era stato squalificato 4 giornate dalla Football Association.

    Proprio quest’ultimo episodio aveva fatto balzare in piedi lo stesso ct della Nazionale azzurra Cesare Prandelli, che ha bacchettato duramente Balotelli durante il recente ritiro di Coverciano in occasione dell’amichevole contro gli Usa, facendo intuire come la partecipazione del giocatore del City agli Europei sia fortemente a rischio a causa delle sue “disavventure” sportive. Riuscirà Supermario a mettere la testa a posto prima che sia troppo tardi?

  • Palermo – Milan, torna Ibrahimovic. Migliaccio in difesa?

    Palermo – Milan, torna Ibrahimovic. Migliaccio in difesa?

    Stasera Palermo Milan si affrontano al Renzo Barbera nel primo anticipo della 26^ giornata. Una sfida cruciale per il tecnico rossonero Allegri, mentre Mutti teme il rientro in campo di Ibrahimovic e deve far fronte all’emergenza infortuni in difesa. I padroni di casa si affidano alle statistiche, con il Diavolo sempre sconfitto nelle ultime 5 trasferte in Sicilia. Il pericolo numero uno per i rossoneri resta Fabrizio Miccoli. Nella giornata di ieri Zamparini ha affermato che la propria squadra ha soltanto il 5% di possibilità nel cogliere un successo quest’oggi. I tifosi milanisti si augurano che gli scongiuri di Galliani abbiano funzionato.

    DIFESA DA INVENTARE – Una delle più grandi preoccupazioni di Bortolo Mutti è quale difesa opporre questa sera al Milan. L’argentino Silvestre è out per infortunio, mentre Balzaretti è stato appiedato un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata domenica scorsa nella trasferta di Siena. Se non bastasse, Migliaccio e Pisano non sono al meglio, ma il tecnico di Trescore non ha alternative e chiederà a loro di stringere i denti scendendo in campo ugualmente. Il capitano rosanero verrà schierato al centro della difesa, insieme a Mantovani, mentre Munoz occuperà il ruolo di terzino destro. A centrocampo Mutti è intenzionato ad utilizzare il rombo, con l’ex Donati in cabina di regia, Bertolo e Barreto in mezzo al campo e Ilicic trequartista. In attacco figura nella lista dei convocati l’uruguaiano Hernandez ma pare difficile un suo impiego dal primo minuto. Al fianco di Miccoli giocherà il croato Budan, a segno anche nella sfortuna gara di Siena.

    giulio migliaccio | © Tullio M.Puglia /Getty Images

    RINCORSA EUROPA LEAGUE – Il Palermo non ha ancora rinunciato ad un posto in Europa League nella prossima stagione. Attualmente i rosanero stazionano all’ottavo posto, a 4 lunghezze di distacco dalla Roma, che occupa l’ultima posizione utile per la qualificazione europea. Una vittoria oggi consentirebbe agli uomini di Mutti di avvicinarsi ad un solo punto dai giallorossi, impegnati domani nel derby contro la Lazio.

    BENTORNATO IBRA – In quel di Palermo il Milan ritrova il suo attaccante principe, Zlatan Ibrahimovic. Dopo aver scontato la squalifica di tre turni per lo schiaffo rifilato ad Aronica, lo svedese rientra a disposizione di Allegri. Nel mercoledì di amichevoli internazionali Ibra ha dimostrato di essere in piena forma, disputando un’ottima prestazione con la maglia della Svezia. Il tecnico rossonero deve fare a meno dello squalificato Mexes in difesa, con Bonera pronto a sostituire il francese. Mesbah e Antonini sono in ballottaggio per una maglia da titolare, con l’italiano favorito. A centrocampo Ambrosini dovrebbe scendere in campo dal primo minuto. Nocerino torna per la prima volta da avversario nel suo vecchio stadio. Allegri conferma nella formazione titolare il ghanese Sulley Muntari, il cui gol contro la Juventus ha scatenato una marea di polemiche. In attacco si ricompone la coppia Ibrahimovic-Robinho, alle loro spalle giocherà l’olandese Emanuelson.

    PRESSIONE SULLA JUVE – Vincere a Palermo darebbe un chiaro segnale di forza ai diretti rivali bianconeri, impegnati alle 20.45 contro il Chievo allo Juventus Stadium. Proprio per questo motivo il tecnico dei rossoneri ha definito un crocevia importantissimo per il campionato la sfida contro i rosanero, e un successo in Sicilia darebbe ancora più convinzione e fiducia all’ambiente milanista.

    TABÙ SICILIA – E’ un vero e proprio tabù quello che i rossoneri affronteranno al Barbera questa sera. Il Milan è uscito sempre sconfitto negli ultimi 5 incontri disputati a Palermo. Nella scorsa stagione gli uomini di Allegri vennero eliminati dalla semifinale di Coppa Italia perdendo al ritorno in Sicilia per 2-1, mentre in campionato arrivò il successo rosanero per 1-0 con la rete nel primo tempo del difensore Goian. I tifosi rossoneri temono sopratutto le doti realizzative di Miccoli, che in passato ha già segnato 5 reti al Diavolo. Occhio anche agli ex Donati e Nocerino che potrebbero recitare un ruolo fondamentale quest’oggi.

    Palermo Milan, probabili formazioni

    Palermo (4-3-1-2): Viviano, Munoz,  Mantovani, Migliaccio, Pisano, Donati, Bertolo, Barreto, Ilicic, Budan, Miccoli.
    Panchina: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Acquah, Hernandez, Vazquez, Zahavi. Allenatore: Mutti.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Thiago Silva, Antonini, Nocerino, Ambrosini, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Mesbah, Yepes, Van Bommel, Inzaghi, El Shaarawy. Allenatore: Allegri.

  • Tregua Milan Juventus, Galliani e Agnelli insieme in Lega pro Beretta?

    Tregua Milan Juventus, Galliani e Agnelli insieme in Lega pro Beretta?

    La santa alleanza tra Milan Juventus si riduce ad una mera questione terrena. Galliani e Agnelli hanno confermato di creare un duo inossidabile all’interno dell’assemblea di Lega. Moratti e gli altri presidenti ribelli di Serie A devono digerire l’ennesimo boccone amaro. Beretta è stato riconfermato presidente fino al termine della stagione, quando sarà discusso il nuovo statuto della Lega. A margine dell’assemblea il patron rosanero Zamparini si è detto scettico riguardo la presunta crisi dei rapporti fra la società rossonera e quella juventina. Il linguaggio politichese sortisce un effetto miracoloso sui nervi scoperti di Milan e Juve.

    Il palazzo ripiana la rissa verbale che si trascinava dal primo tempo del big match di sabato scorso, e accende un sole che non si vedeva da tempo (oggi a Milano giornata primaverile con 24° gradi). Avrà sicuramente destato scalpore l’improvvisa riappacificazione tra Agnelli e Galliani. La sottolineatura è d’obbligo perché il Milan e lo stesso amministratore delegato rossonero hanno chiarito che si tratta di una pace  strettamente personale tra la figura del numero uno bianconero e l’ad della società di Via Turati.

    andrea agnelli | © Dino Panato/Getty Images

    Non a caso l’intesa è stata ritrovata in prossimità di un giorno strategico importante, ovvero l’elezione del nuovo presidente di Lega. La posizione di Milan e Juve è riuscita a imporsi anche oggi. Confermato il dimissionario Beretta e l’ipotesi di un presidente interno affiancato da un amministratore interno (secondo quanto dichiarato dallo stesso Maurizio Beretta al termine dei lavori odierni).

    Tra coloro che non credono alla guerra descritta dai quotidiani sportivi c’è il patron rosanero Zamparini. Quest’ultimo infatti ha espresso tutte le sue perplessità in merito alla situazione creatasi in seguito al gol-fantasma di Muntari, dichiarando in maniera esplicita che “se c’è da spartire il bottino in Lega vanno d’accordissimo”, e ricordando come le due società in questione non siano abituate a ricevere errori arbitrali.

     

  • Bologna Novara alle 18.30 dopo i funerali di Lucio Dalla

    Bologna Novara alle 18.30 dopo i funerali di Lucio Dalla

    La partita fra Bologna Novara, originariamente in programma domenica alle 15, slitta alle 18.30 per rendere omaggio ai funerali di Lucio Dalla, che si terranno alle 14.30 presso la Basilica di San Petronio. L’idea di posticipare la gara del Dall’Ara di alcune ore è stata del consigliere regionale e comunale di Bologna Maurizio Cevenini. Quest’ultimo ha chiamato il presidente della squadra rossoblu Albano Guaraldi che si è reso da subito disponibile. Raggiunta infine l’intesa con la società del Novara, è stata formulata la richiesta ufficiale alla Lega Calcio, la quale ha dato il proprio beneplacito allo slittamento del match affinché la città commemori nel miglior modo possibile l’insigne concittadino.

    Una decisione presa nel giro di pochi minuti che mostra la sensibilità del mondo del calcio difronte alla scomparsa di quello che era più di un cantante. Come spesso accade per le leggende, la fama di Lucio Dalla travolge in maniera impetuosa le coscienze di quelle persone che nemmeno conoscevano la sua musica. Una città intera è rimasta sconvolta dalla tragica notizia che come un lampo ha lacerato la routine quotidiana della gente. La televisione continua incessante a trasmettere le immagini del “piccolo gigante”, facendo risuonare nelle case di tutti gli italiani le sue musiche.

    lucio dalla | Roberto Serra/Getty Images

    I media sportivi non sono stati da meno e hanno onorato al meglio la figura di Dalla. Questa mattina la Gazzetta dello Sport ha celebrato il cantante emiliano con una prima pagina composta dai titoli delle più sue più belle canzoni. La squadra di calcio del Bologna dopodomani giocherà con il lutto al braccio per ricordare la memoria del suo illustre tifoso e prima del fischio di inizio della partita contro il Novara verrà osservato un minuto di silenzio. Tra le ipotesi caldeggiate nelle ultime ore c’è quella di far suonare prima dell’incontro l’indimenticabile 4 marzo 1943, una delle canzoni più intense di Dalla, che il destino ha voluto fosse la data dei funerali di Dalla anziché quella del suo compleanno.

  • Milan – Juventus, calma apparente. Galliani recrimina ancora

    Milan – Juventus, calma apparente. Galliani recrimina ancora

    Scoppia la pace fra Milan e Juventus, o forse no. Dopo la telefonata di Galliani al presidente bianconero nella giornata di ieri sembrava che la frattura tra i due club si fosse risanata. In realtà lo strappo di domenica non è completamente ricucito, e forse passerà ancora del tempo prima che torni la normalità. Se da una parte Agnelli si dice contento per le scuse dell’amministratore delegato rossonero, dall’altra il numero due della società di Via Turati non dimentica il gol-fantasma che ha scatenato l’ira funesta dei campioni d’Italia. A complicare le cose ci pensa un eloquente comunicato ufficiale del Milan.

    Poco prima di prendere parte all’assemblea di Lega, Agnelli è ritornato sulle scuse di Galliani. Il patron della Juventus ha apprezzato il gesto di distensione da parte del rossonero, ribadendo quanto sia stato importante per tutto il club bianconero. Ha inoltre manifestato la propria soddisfazione per il fatto che Galliani si sia scusato anche con il calciatore Andrea Pirlo, definito dallo stesso Agnelli come un monumento della storia milanista e non un giocatore che tira gomitate.

    adriano galliani | © Claudio Villa/Getty Images

    L’amministratore delegato del Milan continua a non darsi pace dopo il gol-fantasma di Muntari. Subito dopo aver confermato la pace con la Juventus, è ritornato sull’episodio nero del big match di domenica scorsa, dichiarando che “il cuore come quello dei milanisti gronda sangue”. Nonostante ciò, Galliani ha salutato i giornalisti presenti con un “andiamo avanti” carico di speranze per il futuro, che nell’immediato significa Palermo-Milan.

    La pace armata tra Milan Juventus è espressa particolarmente bene da un comunicato successivo del sito ufficiale rossonero che chiarisce come le scuse di Galliani siano state a titolo personale. A rincarare la dose inoltre ci pensa Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa prima della partenza in Sicilia. Il tecnico toscano ha dichiarato che “il Milan non ha alcuna ragione di scusarsi con la Juventus, perché il teatrino l’hanno fatto e smontato loro”. Parole durissime quelle di Allegri, che non passeranno di certo inosservate.

  • Ibrahimovic Milan, prove di matrimonio eterno?

    Ibrahimovic Milan, prove di matrimonio eterno?

    Il Milan ha iniziato i colloqui con Zlatan Ibrahimovic per il prolungamento del contratto fino al 2016. Lo svedese è intenzionato a restare in rossonero ancora a lungo. Si allontana così l’ipotesi di un trasferimento al Real Madrid la prossima estate circolata le settimane scorse. Oltre a Ibra, Galliani ha parlato con Raiola del futuro dell’olandese Van Bommel che è in scadenza a giugno. Questa mattina un tweet del sito ufficiale rossonero ha annunciato che gli stessi Robinho e Mexes hanno incontrato l’amministratore delegato per discutere riguardo la situazione dei rispettivi contratti.

    Nel pomeriggio di ieri a Milanello il dott. Galliani ha dato inizio alle danze di corteggiamento per ottenere il sì del bomber di Malmoe. Prima però dovrà convincere Padre Raiola, che già in passato a dimostrato come i matrimoni all’interno della sua comunità non siano così semplici. Non è sufficiente infatti l’amore, quest’ultimo va alimentato con il denaro, difronte al quale Raiola si è dimostrato particolarmente sensibile in più di un’occasione. Ibrahimovic ha il contratto in scadenza fra due anni, e vorrebbe da subito un ritocco dell’ingaggio, che al momento è il più alto di tutta la Serie A (9 milioni di euro all’anno ndr). Il Diavolo, anche per non andare a sbattere contro il fair play finanziario di Platini, dovrà essere molto astuto e utilizzare tutte le migliori armi di seduzione a cui può attingere se non vuole ricevere il classico due di Picche.

    zlatan ibrahimovic | © Scott Heavey/Getty Images

    Sempre nella giornata di ieri il Milan ha gettato le basi per il prolungamento del contratto di Van Bommel. A dicembre l’olandese aveva manifestato la volontà di chiudere la sua carriera in patria al Psv. Le dichiarazioni del centrocampista rossonero erano state interpretate come un chiaro segno del suo addio alla maglia rossonera al termine della stagione. Evidentemente però qualcosa è cambiato in questi ultimi due mesi e l’orange è determinato nel recitare un ruolo da protagonista anche il prossimo anno, potendo contare sulla cieca fiducia del tecnico Allegri, che la scorsa estate lo preferì a Pirlo.

    Infine Galliani al margine dell’allenamento di ieri si è intrattenuto con Robinho e Mexes, presumibilmente per discutere anche con loro del rinnovo contrattuale. Il brasiliano sembra essersi finalmente svegliato dal torpore agonistico registrato durante tutto il girone d’andata, mentre il francese nonostante il pugno rifilato a Borriello sta offrendo prestazione via via più convincenti tanto da convincere l’allenatore toscano nel preferirlo all’esperto Nesta.

  • Ogbonna, la Juventus sfida il Milan

    Ogbonna, la Juventus sfida il Milan

    La Juventus piomba su Ogbonna. Il difensore del Torino ha incantato tutti ieri sera nell’amichevole Italia-Usa, persa dagli azzurri per 1-0. Da tempo il giocatore suscita l’interesse delle grandi squadre. Lo scorso gennaio era stato il Napoli a farsi avanti con il presidente Cairo, senza però riuscire a trovare un accordo. In estate si preannuncia l’apertura di un’asta fra le maggiori società italiane per accaparrarsi il talentuoso difensore classe ’88, sarà l’occasione per l’ennesimo derby di mercato fra Milan e Juve?

    Non è passata inosservata la prestazione di Ogbonna nel match di Genova contro la Nazionale statunitense guidata da Jurgen Klinsmann. Il centrale difensivo del Toro ha ripagato in pieno la fiducia accordatagli da Prandelli disputando un secondo tempo da assoluto protagonista. Il test non era dei più probanti (Altidore non è chiaramente Messi), ma stupisce la personalità del ragazzo nato a Cassina 23 anni fa. Ormai non rientra più tra le “sorprese” della nuova generazione, essendo già da due anni il leader della retroguardia granata, e uno dei difensori più interessanti del panorama italiano.

    angelo ogbonna | © Claudio Villa/Getty Images

    Al termine dell’amichevole contro gli Usa Ogbonna ha incassato i complimenti di Buffon e Chiellini, due bianconeri doc, che non hanno esitato un secondo a spendere parole d’elogio nei confronti del calciatore granata. Conte sarà rimasto impressionato positivamente dalla maturità dimostrata nell’arco dei 90′, e l’autorevolezza nel proporsi in due ruoli diversi tra il primo e secondo tempo.

    Non sarà comunque un’impresa semplice portarlo via da Torino. Già nel recente passato il Napoli tentò di strappare Ogbonna ai granata per una cifra vicina ai 10 milioni di euro, prezzo per il quale il presidente Cairo rifiutò senza alcuna remora. Fra quattro mesi gli scenari potrebbero essere decisamente diversi. Dalle dichiarazioni dell’agente Branchini si evince facilmente che l’esperienza del proprio assistito a Torino sta volgendo al termine, confessando di aver avuto di recente contatti con le big italiane.

    Oltre alla Juve, anche il Milan è fortemente interessato ad Ogbonna. Al momento la strada rossonera è quella più percorribile, poiché Cairo non sembra intenzionato ad aprire una trattativa con gli acerrimi rivali bianconeri, tenendo conto inoltre la possibile rivolta dei tifosi granata. I rossoneri sono alla ricerca del sostituto di Nesta, e già in passato hanno dimostrato di avere un debole per i giovani talenti italiani (vedi El Shaarawy). Pochi mesi ci separano dall’inizio del calciomercato estivo, la partita infinita tra Milan e Juve proseguirà anche in estate.