Autore: Federico Pisanu

  • Barcellona da Ovrebo a Kuipers, quanti aiuti agli extraterrestri

    Barcellona da Ovrebo a Kuipers, quanti aiuti agli extraterrestri

    All’indomani dell’eliminazione del Milan ad opera del Barcellona nei quarti di finale di Champions League, la stampa italiana solleva unanime la voce per l’ennesima “spinta” arbitrale concessa ai blaugrana negli ultimi quattro anni. Nessuno vuole mettere in discussione la forza della squadra di Guardiola , che con il suo gioco ha fatto innamorare tutti gli esteti del calcio, ma se il Barca è arrivato alla conquista di due Coppe Campioni negli ultimi quattro anni è anche perché è stata in grado di sfruttare al massimo i volontari assist dei direttori di gara. Tutto ebbe inizio con Ovrebo tre stagioni fa. Da lì in avanti gli episodi chiave degli incontri sono quasi sempre girati a favore dei blaugrana.

    CHELSEA BARCELLONA, ritorno semifinale Champions League 2009 – Nel match di andata giocato in Spagna gli inglesi erano riusciti ad imporre lo 0-0 casalingo ai catalani. A Stamford Bridge la squadra allenata da Hiddink passò in vantaggio grazie al gol di Essien nei primi minuti di gara. Il resto dell’incontro venne letteralmente dominato dai Blues, ai quali vennero negati nei 90′ minuti ben quattro rigori, che consentirono al Barcellona di restare in partita. In pieno recupero arrivò poi il gol di Iniesta per l’1-1 finale, che qualificava i ragazzi di Guardiola alla finale di Roma, dove i blaugrana travolsero per 2-0 il Manchester United.

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    barcellona inter | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    BARCELLONA INTER, ritorno semifinale Champions League 2010 – I blaugrana erano chiamati alla classica remuntada contro la banda di Mourinho. Barcellona Inter verrà ricordata sopratutto per l’incredibile muro eretto dalla squadra italiana per tutta la durata dell’incontro, complice anche un’espulsione nei primi minuti di gara nei confronti del centrocampista nerazzurro Thiago Motta, fra l’altro un ex della partita (tra le fila dell’Inter c’era anche Eto’o ndr). Un cartellino rosso forse troppo frettoloso nei confronti dell’italo-brasiliano, comminato dall’arbitro De Bleeckere. Al Barcellona però non riuscì l’impresa di segnare quei due gol che gli avrebbero permesso di centrare la seconda finale consecutiva dopo Roma 2009. Al Bernabeu andò l’Inter, che trionfò in finale contro i tedeschi del Bayern Monaco per 2-0.

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    BARCELLONA ARSENAL, ritorno quarti finale Champions League  2011 – Ancora una volta il Barcellona si trovava nella condizione di ribaltare un risultato negativo del match d’andata, con gli inglesi di Arsene Wenger vincitori per 2-1 all’Emirates Stadium. Al Camp Nou, sul risultato di 1-1, ancora favorevole quindi all’Arsenal, l’arbitro svizzero Busacca decide di espellere l’attaccante olandese Van Persie per doppia ammonizione, dopo aver calciato il pallone a gioco fermo. Un espulsione giudicata come “vergognosa” dal tecnico dei Gunners nelle interviste del post-partita. Con l’Arsenal in dieci uomini i blaugrana trovarono la rete del 2-1 con Xavi e due minuti più tardi fu Messi a realizzare il penalty del 3-1 che consegnò ai catalani la finale di Wembley, dove il Barcellona sconfisse nuovamente nel replay della finale di due anni prima lo United di Sir Alex Ferguson con il punteggio di 3-1.

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    Anche ieri sera contro il Milan, al Barcellona è stato regalato un rigore piuttosto discutibile quando il risultato era ancora favorevole ai rossoneri (1-1 ndr), in quanto la trattenuta di Nesta era iniziata a gioco fermo. Nonostante ciò l’arbitro olandese Kuipers ha fatto proseguire l’azione per poi fischiare il penalty alla squadra di Guardiola.

    C’è un proverbio che calza a pennello sul Barca: la fortuna aiuta gli audaci. Chi scende in campo, su qualsiasi campo, per dominare la partita attraverso il gioco, senza fermarsi neanche sul 5-0, chi rivoluziona il modo di fare calcio (vedere i primi 10′ minuti della partita di ieri), forse riesce a conquistarsi anche la grazie della Dea bendata.

    BARCELLONA MILAN VIDEO E PAGELLE

  • Barcellona – Milan 3-1 pagelle “legge” Messi. Ibra svalutation

    Barcellona – Milan 3-1 pagelle “legge” Messi. Ibra svalutation

    C’era davvero qualche possibilità per i rossoneri di passare il turno? Più che una mission impossible, Barcellona Milan è stata la partita della sottoMessione. Nel 3-1 finale spicca la doppietta di Lionel Messi, che anche ieri ha confermato la tendenza di segnare soltanto su rigore contro le squadre italiane, prolungando così la sua astinenza che prima del fischio di inizio durava da oltre 500′ minuti. La “legge” dell’argentino però è implacabile, quando segna il Barca sa solo vincere. Al Milan recriminano per l’arbitraggio di Kuipers, ma forse Allegri e Ibrahimovic farebbero meglio a spiegare come sia concepibile il passaggio del turno tirando soltanto tre volte nell’arco dei 90′ minuti di gioco.

    Pagelle Barcellona Milan 3-1, ritorno dei quarti di Champions League.

    BARCELLONA
    Victor Valdes 6: praticamente inoperoso durante tutta la partita.  Avrà pagato anche lui il biglietto come i 90 mila del Camp Nou? INFILTRATO
    Mascherano 6,5: è l’uomo più rude del Barca, non per nulla Guardiola l’ha reinventato difensore dopo una vita da mediano. Da lì non si passa. BUTTAFUORI
    Piquè 6: non sarà la sua migliore stagione con la maglia blaugrana, però quelli che non lo conoscono avrebbero difficoltà nel capirlo. FRAC
    Puyol 6,5: in Spagna è una leggenda. Anche ieri impeccabile. Tiene in bilico la clessidra del tempo, per lui non trascorre mai. HIGHLANDER
    Dani Alves 7: è una delle chiavi del gioco catalano. All’inizio con la difesa a tre gioca da ala pura. Dopo il 2-1 Guardiola torna alla difesa a quattro e lui si posiziona come terzino. Il risultato non cambia, per la retroguardia rossonera sono grossi guai ogni volta che entra in area. URAGANO
    Xavi 6: in dubbio fino all’ultimo, è autore di una prestazione ben al di sotto rispetto agli standard a cui ci aveva piacevolmente abituato. IN PANNE
    Busquets 6: se il Camp Nou fosse il teatro, lui sarebbe il miglior attore in circolazione. Spesso e volentieri accentua ogni fallo che subisce da parte dei centrocampisti del Milan. Al Real lo conoscono fin troppo bene. ATTORE
    Iniesta 7: con il pallone fra i piedi fa quello che vuole. Segna il terzo gol che chiude l’incontro sfruttando un rimpallo della difesa avversaria. “Purtroppo” ha come compagno di squadra Messi, altrimenti potrebbe lottare benissimo per la conquista del Pallone d’Oro. MAGO DI OZ
    Fabregas 7: la sua posizione iniziale crea una grande confusione mentale nella testa dei giocatori del Milan. Che cosa ci fa nella posizione di trequartista dietro Messi? Non è un caso che i primi 15′ minuti di gioco siano i più belli dell’incontro da parte del Barca, un modulo altamente sperimentale di cui Fabregas rappresenta la degna sorpresa. FOLLETTO
    Cuenca 6: la presenza nell’undici titolare del “canterano” ha sorpreso un po’ tutti, considerata anche la presenza in panchina di gente come Sanchez e Pedro. Nonostante l’importanza della partita non sfigura all’interno della sinfonia blaugrana. BRAVO RAGAZZO
    Messi 7,5: non c’è niente da fare, il Pallone d’oro argentino ancora una volta dimostra di essere il calciatore più forte del pianeta. Quando tocca palla si accende una magia che solo i più grandi del calcio hanno saputo trasmettere. Ridicolizza Mexes nell’azione del primo rigore della serata. Come un burattinaio giostra a suo piacimento la difesa del Milan. STEVEN SPIELBERG

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    MILAN
    Abbiati 6,5: forse Bojan ancora non conosce il portiere rossonero, se è vero che a poche ore dall’inizio del match l’ha etichettato come il punto debole del Milan. In più di un’occasione decisivo nel mantenere accettabile il divario fra le due squadre. GRANDE PUFFO
    Abate 5,5: non spumeggiante come in altre occasioni, se bene o male riesce a contenere Cuenca non si può dire la stessa cosa per Iniesta. RUOTE SGONFIE
    Nesta 6,5: uno dei migliori in campo. Riesce a sbrogliare situazioni complicate che vedono in Messi l’artefice principale. Da parte del Milan sono grandi i rimpianti per non aver avuto ieri sera un giocatore come Thiago Silva. PREDICATORE
    Mexes 4: errore macroscopico quello che compie ad inizio primo tempo, dal quale scaturisce il vantaggio del Barca. Da lì in poi la sua partita è una lunga Via Crucis. SCIAGURA
    Antonini 4,5: stavolta non ripete la prestazione super dell’andata. Suo il fallo da rigore su Messi per il primo penalty della gara. Dani Alves lo asfalta regolarmente. MOSCERINO
    SEEDORF 5,5: potrebbe essere stata la sua ultima partita in Champions League con la maglia rossonera. Forse a maglie invertite potrebbe dire ancora la sua, però le idee di Allegri sono leggermente distanti da quelle di un Cruijff, volendo citarne uno. Di questa serata Clarence ricorderà gli applausi del Camp Nou al momento della sua sostituzione. MOICANO
    Ambrosini 5: più nervosismo che altro. Il capitano del Milan incarna il sentimento di rabbia della squadra rossonera nei confronti dell’arbitro olandese e dimentica un dettaglio non trascurabile, il giocare. KILL BILL
    Nocerino 6,5: quando tutti si aspettano un Robinho, un Boateng, un Ibrahimovic, chi va a segnare al Camp Nou? Lui, Nocerino. Deriso nella prima partita della fase a gironi dal pubblico blaugrana per via della sua tecnica non proprio entusiasmante, l’ex rosanero fa ricredere tutti andando a segno proprio nel tempio spagnolo. VENDETTA
    Boateng 5,5: che duello con Pujol. Il Boa appare in ripresa rispetto alle ultime due uscite in campionato contro Roma e Catania, ma non è sufficiente per cambiare l’inerzia della partita. ASPRO
    Robinho 4,5: qualche numero lo estrae dal cilindro, però i tifosi rossoneri sarebbero più contenti se occasioni come quelle del secondo tempo avessero un esito diverso rispetto al solito pugno di mosche a cui Binho ci ha abituato. POLVERI BAGNATE
    Ibrahimovic 5,5: mezzo punto in più per l’assist a Nocerino nell’azione del momentaneo 1-1 del Milan. Piqué e Mascherano lo contengono senza troppi patemi d’animo. Nel corso del primo tempo fallisce una ghiotta occasione non trovando il pallone al momento del tiro. Quest’ultima è forse l’immagine più emblematica dello svedese in Europa. RE NUDO

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  • Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    Barcellona – Milan 3-1, doppio Messi. Calvario Pato

    L’Italia saluta la Champions League. Al Camp Nou Barcellona Milan finisce 3-1 per i padroni di casa, che si illudono alla mezzora del primo tempo con il gol di Nocerino che aveva riportato momentaneamente in parità l’incontro sbloccato al 10′ minuto dal rigore di Messi. Il dominio dei blaugrana è però schiacciante e al 41′ il secondo penalty della serata consente agli uomini di Guardiola di mettere una seria ipoteca per la qualificazione alla semifinale. Nella ripresa arriva anche il terzo gol ad opera del centrocampista Iniesta. Per i rossoneri una notte da dimenticare, resa ancora più drammatica per l’infortunio muscolare di Pato, uscito quasi subito dopo il suo ingresso a metà della seconda frazione di gioco. Il Barca è meritatamente per il quinto anno consecutivo in semifinale di Champions.

    PRIMO TEMPO – Porqué? Manca soltanto Mourinho nel primo tempo del Camp Nou. Due rigori per il Barcellona, nati entrambi da regali dei difensori del Milan. Prima è Mexes a perdere il pallone a centrocampo su pressione di Messi che si invola indisturbato verso l’area rossonera. E’ poi Antonini ad atterrare la Pulce, non lasciando altra scelta all’arbitro Kuipiers che fischiare il penalty in favore dei padroni di casa. L’argentino è implacabile, il Barcellona è già avanti per 1-0 al 10′ minuto. I catalani sembrano controllare agevolmente la partita, ma commettono l’errore di far rientrare in gara la squadra di Allegri. Alla mezzora infatti, dopo un contropiede fulmineo, il Diavolo trova la rete dell’1-1. Ibrahimovic pesca con un delizioso assist l’inserimento di Nocerino che di destro insacca alle spalle di Victor Valdes. La gioia dei quattromila tifosi rossoneri però dura poco perché al 41′ minuto il Barca si riporta in vantaggio grazie al secondo rigore della serata. Nell’occasione il direttore di gara olandese appare troppo fiscale, giudicando da penalty la trattenuta di Nesta ai danni di Busquets. Gli uomini di Guardiola chiudono il primo tempo avanti 2-1. La quinta semifinale di Champions negli ultimi cinque anni è più vicina. Messi con i suoi 14 gol in Europa appare irraggiungibile.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Il Barcellona continua a dominare l’incontro, sebbene non sia in giornata di grazia. Per questo Milan però può bastare così. Passano otto minuti e i blaugrana si portano sul 3-1, grazie al gol di Iniesta che si avventa su un rimpallo dopo la conclusione di Messi e infila senza problemi Abbiati. A questo punto è abbastanza inspiegabile la scelta tattica di Allegri nel far entrare Aquilani al posto di Seedorf, rinunciando ad inserire una punta in più fino al 70′, quando Pato subentra a Boateng. Il Milan prova a sbilanciarsi ulteriormente, ma la forza sembra abbandonare il Milan. La disfatta rossonera è completa con l’uscita del Papero dopo appena dieci minuti il suo ingresso in campo. Ennesimo infortunio muscolare per il brasiliano, tutto inutile quindi il viaggio negli Usa e quello che era stato salutato come un miracolo all’interno dell’ambiente del Milan. Nel finale il Barca potrebbe allungare ancora il divario con il neo entrato Adriano, che grazia Abbiati. Finisce con i 90 mila del Camp Nou in festa, la trasferta spagnola del Milan si rivela un flop senza attenuanti.

  • Barcellona – Milan, le ultimissime dal Camp Nou. Xavi titolare

    Barcellona – Milan, le ultimissime dal Camp Nou. Xavi titolare

    Tutto pronto al Camp Nou. Barcellona Milan, lo spettacolo sta per cominciare. Tra i 90 mila del Camp Nou ci saranno anche 4 mila tifosi del Diavolo, arrivati dall’Italia per spingere i propri beniamini verso il traguardo delle semifinali. All’interno del clan blaugrana serpeggia grande ottimismo per il big match di questa sera contro i rossoneri. Il sorriso dei catalani è anche per il pronto recupero di Xavi. L’ultimo provino di stamani ha sciolto ogni dubbio circa la presenza in campo del centrocampista spagnolo, giocatore fondamentale per il gioco del Barca. Tutto confermato invece nel Milan, nonostante nel pomeriggio fosse circolata la voce di un Bonera pronto a sostituire Nesta nel caso il difensore romano avesse dato forfait.

    Ricordiamo che il Diavolo per qualificarsi ha a disposizione due risultati su tre. Infatti sia un pareggio con gol che qualsiasi vittoria consegnerebbero alla squadra di Allegri il pass per approdare al turno successivo. Il Barcellona invece deve per forza vincere. Per i blaugrana sarebbe sufficiente anche una semplice vittoria per 1-0.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    I due protagonisti più attesi della serata saranno Lionel Messi da una parte e Zlatan Ibrahimovic dall’altra. L’argentino è il capocannoniere della competizione, grazie ai 12 gol messi a segno negli otto incontri disputati fin qui, cinque dei quali nel ritorno degli ottavi di finale contro il Leverkusen. Lo svedese del Milan invece ha realizzato cinque reti in sette partite.

    L’ultima squadra che ha eliminato il Barcellona dalla Champions League è l’Inter di Mourinho, nelle semifinali dell’edizione 2009-2010. Infine Messi nella sua carriera ha segnato alle squadre italiane soltanto grazie a dei calci di rigore.

    Probabili formazioni Barcellona Milan, andata quarti Champions League

    Barcellona (3-4-3): Valdes, Piqué, Pujol, Mascherano, Dani Alves, Iniesta, Xavi, Busquets, Messi, Sanchez, Pedro.
    Panchina: Pinto, Montoya, Adriano, Keita, Thiago Alcantara, Tello, Cuenca. Allenatore: Guardiola
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Bonera, Aquilani, Emanuelson, Pato, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri

  • Superbike, Lascorz operato. A meno di un miracolo sarà tetraplegico

    Superbike, Lascorz operato. A meno di un miracolo sarà tetraplegico

    Dramma in Superbike. Joan Lascorz, il pilota del Kawasaki Racing Team caduto nel pomeriggio di ieri durante una sessione speciale di prove nel circuito di Imola, è stato operato questa mattina all’ospedale di Bologna. La prima diagnosi parlava di una frattura alla quinta e sesta vertebra cervicale. L’intervento chirurgico è durato oltre sei ore, durante le quali i medici hanno ricollocato la sesta vertebra nella posizione corretta. Nonostante l’operazione sia andata a buon fine, le condizioni dello spagnolo rimangono disperate. Salvo miracoli, il 27 enne resterà tetraplegico dal collo in giù.

    Nelle prossime ore è previsto il trasferimento di Lascorz a Barcellona, dove proseguirà le restanti cure. Gli staff medici dei due ospedali stanno allestendo gli ultimi preparativi per consentire a rider della Kawasaki di tornare in terra spagnola, dove potrà ricevere l’affetto dei propri cari e amici di sempre, che avranno il difficile compito di strappare un sorriso allo sfortunato 27 enne.

    joan lascorz | © Robert Cianflone/Getty Images

    Un incidente assurdo quello capitato a Lascorz, schiantatosi mentre andava a 240 km/h contro le barriere di protezione, lungo il rettilineo che precede la salita della Piratella. Fin dall’inizio si è capita la gravità della situazione, che ha richiesto l’intervento dell’elicottero per soccorrere al meglio il pilota spagnolo. Lascorz il giorno prima si era classificato al settimo posto in gara 1, con il proprio compagno di squadra Sykes giunto secondo sia in gara 1 che in gara 2.

    Soltanto un miracolo potrà salvare dalla paralisi a vita Joan Lascorz. Lo stesso di cui beneficiò nel 2009 il pilota della Ducati, con un passato alla Kawasaki, Regis Laconi. Il francese in seguito a una caduta durante il GP di Sudafrica subì gravi lesioni a sei vertebre. Il destino però volle concedergli una seconda possibilità, e adesso Laconi è un uomo che può vivere una vita normale.

    L’augurio nostro e di tutta la redazione è che Lascorz riesca a realizzare i sogni che portava dentro di sé.
    Preghiamo per te, Joan

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    VIDEO TRIBUTO JOAN LASCORZ
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  • Cassano può giocare. Il Milan riabbraccia Fantantonio

    Cassano può giocare. Il Milan riabbraccia Fantantonio

    Antonio Cassano rinasce. Nella mattinata di oggi il sito del Milan ha confermato il rientro ufficiale del numero 99 rossonero, dopo aver ricevuto l’idoneità all’attività agonistica da parte della commissione di medici chiamata a decidere circa il futuro calcistico del fantasista barese. Scongiurate così le ipotesi più cupe che davano per conclusa la carriera del calciatore. Una notizia che non può non riempire di gioia l’ambiente milanista, che attendeva questo giorno da cinque mesi. Potrebbe essere proprio Cassano l’asso nella manica di Allegri per le ultime otto partite di campionato. Sorride anche Cesare Prandelli. Il ct della Nazionale azzurra si è detto entusiasta della possibilità di contare sul talento di Bari vecchia in vista degli Europei.

    IDONEO – Era nell’aria, ora è ufficiale. Cassano è di nuovo a disposizione di Allegri e può essere convocato già dalla prossima partita di campionato che vedrà il Milan impegnato contro la Fiorentina di Delio Rossi a San Siro. L’idoneità è arrivata questa mattina dall’Istituto di medicina dello sport di Milano e sarà valida per i prossimi 12 mesi. Il giocatore era accompagnato da Rodolfo Tavana, il responsabile sanitario del Milan, il quale ha voluto esprimere la propria gratitudine nei confronti della Federazione Medico sportiva italiana. Il direttore dell’istituto lombardo, che ha firmato personalmente il nullaosta a Cassano, ha rivelato come il rossonero, appresa la notizia, abbia corso con il certificato in mano fino a casa per festeggiare con la moglie e il piccolo Christopher.

    UOMO SCUDETTO – Il rientro di Cassano deve leggersi anche in chiave scudetto. E’ innegabile come l’ex doriano rappresenti un’arma in più nella lotta fra il Milan e la Juventus per il titolo di campione d’Italia. Forse è prematuro parlare di una convocazione del barese già nella prossima sfida di campionato, considerata la forma fisica prevedibilmente approssimativa. Più realistico invece vedere un Cassano pronto nel giro di due settimane, e quindi disponibile per l’impegno casalingo contro il Bologna in programma domenica 22 aprile, quando mancheranno cinque gare al termine della stagione.

    Antonio Cassano torna a Milanello | ©Oliver Morin/Getty Images

    NUMERI – Dal suo arrivo a Milanello nella finestra del mercato invernale della scorsa stagione, Antonio Cassano ha totalizzato 26 presenze totali. Lo scorso anno in meno di cinque mesi andò a segno quattro volte, sfornando nove assist ai propri compagni di squadra. Anche quest’anno l’avventura al Milan sembrava iniziata sotto i migliori auspici, grazie ai due gol e i sette assist, oltre alla marcatura in Champions League durante la fase a gironi contro i cechi del Viktoria Plzen.

    VALZER – Il calciatore più felice del rientro di Cassano sarà con tutta probabilità Ibrahimovic. In questi mesi lo svedese ha spesso dichiarato di sentire la mancanza del numero 99 rossonero, con il quale fin dall’anno scorso si è instaurato un rapporto speciale a tal punto da “costringere” Allegri a preferire ad  inizio stagione la coppia Ibra-Cassano, mettendo in discussione i brasiliani Robinho e Pato, in particolare quest’ultimo. Nella frattempo alla comitiva rossonera si è aggiunto l’argentino Maxi Lopez, senza dimenticare l’esplosione del talentuoso El Shaarawy. Quali saranno le future gerarchie all’interno del Milan? Un dato è certo, a Milanello non c’è spazio per tutti.

    EUROPEI – Cesare Prandelli strabuzza gli occhi. Sembrava una mission impossible, ma alla fine il commissario tecnico degli azzurri potrà contare anche sulle giocate di Antonio Cassano per i prossimi Europei di Ucraina e Polonia. L’ex allenatore di Fiorentina e Parma non ha mai nascosto la propria ammirazione nei confronti del calciatore del Milan, tanto da incentrare il nuovo progetto Italia intorno alla figura del talento di Bari vecchia. La Spagna fa meno paura?

     

  • Barcellona – Milan, Guardiola vara il 3-4-3. Xavi in forse, Nesta c’è

    Barcellona – Milan, Guardiola vara il 3-4-3. Xavi in forse, Nesta c’è

    La notte tanto attesa è arrivata. Al Camp Nou va in scena la sfida fra Barcellona Milan, ritorno dei quarti di finale di Champions League. All’andata terminò con un pareggio a reti bianche, sebbene gli uomini di Guardiola avessero avuto il comando delle operazioni per quasi tutti i 90′ minuti di gioco. Allegri ha chiesto ai suoi di giocare senza alcun timore reverenziale nei confronti dei blaugrana, consapevole di avere a disposizione due risultati su tre per passare il turno. Le ultime notizie che giungono dalla Spagna danno Xavi, in dubbio fino a ieri, recuperato. Tra i rossoneri invece certa l’assenza di Van Bommel, mentre Boateng e Nesta partiranno nell’undici titolare. Barcellona Milan, che lo spettacolo abbia inizio.

    L’ORA DI IBRA? – Tutti gli occhi dei centomila tifosi presenti questa sera al Camp Nou saranno puntati verso il numero 11 rossonero. Zlatan Ibrahimovic, l’eterno battuto in Europa, è atteso a una delle sfide più importanti della sua carriera. Lo svedese infatti ha l’occasione unica di cancellare definitivamente la triste fama che lo accompagna in tutti gli stadi internazionali. Per farlo il destino gli ha messo difronte la squadra più forte del mondo. Al Milan sanno che per ottenere il pass della semifinale occorrerà il miglior Ibra di sempre. Una prestazione non entusiasmante una settimana fa a San Siro, sulla quale pesa l’errore a tu per tu con Victor Valdes nel corso del primo tempo, che avrebbe portato in vantaggio i propri compagni di squadra. L’attesa è finita, il Camp Nou dirà quale Ibrahimovic sarà ricordato nel prossimo futuro.

    GIOCA NESTA – Rispetto a mercoledì la sola novità è rappresentata dal rientro di Abate sulla corsia di destra. Per il resto Allegri ha deciso di affidarsi in blocco alla formazione che ha costretto al pari il Barca. In porta quindi Abbiati, difesa a quattro composta da Abate e Antonini terzini, con Nesta e Mexes centrali. Bonera, nonostante l’eccellente periodo di forma dimostrato, siederà in panchina. I tre di centrocampo saranno gli stessi del match di andata, con Ambrosini, Nocerino e Seedorf pronti ad affrontare i palleggiatori blaugrana. Altra bocciatura quindi per Emanuelson, scavalcato per la seconda volta consecutiva dal connazionale più anziano. Prince Boateng occuperà regolarmente il ruolo di trequartista, alle spalle del tandem d’attacco costituito da Ibrahimovic e Robinho. Attenzione però alla sorpresa Pato, tornato guarito dagli Usa e regolarmente convocato da Allegri.

    xavi hernandez | © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    DIFESA A TRE PER IL BARCA? – Tra i catalani tiene banco il caso Xavi. Lo spagnolo è in dubbio per un fastidio al polpaccio che l’ha costretto a saltare gli ultimi due allenamenti. Nella conferenza stampa di ieri Guardiola si è detto ottimista sul recupero del centrocampista, che quindi dovrebbe recuperare in extremis. Per la gara di ritorno il tecnico del Barca pare intenzionato a cambiare modulo, passando al più offensivo 3-4-3. Victor Valdes in porta, Piqué Puyol e Mascherano in difesa, con Dani Alves e Iniesta esterni di un centrocampo a quattro completato da Busquets e Xavi. Qualora Xavi non dovesse farcela è pronto Fabregas. Al fianco di Messi in attacco giocheranno Sanchez e Pedro, il grande escluso nella partita d’andata proprio a favore dell’ex friulano.

    CURIOSITÀ – Negli ultimi 15 incontri casalinghi di Champions League, il Barcellona non ha mai perso, conquistando 12 vittorie e tre pareggi (due dei quali proprio contro il Milan). Quest’anno gli spagnoli hanno segnato 154 gol nei 52 incontri ufficiali in questa stagione. L’ultima volta che gli spagnoli non hanno segnato nella partita di ritorno fu nel match di semifinale contro il Manchester United (2007-2008). Se i padroni di casa riuscissero a battere il Milan conquisterebbero per la quinta volta consecutiva il traguardo alle semifinali di Champions. L’ultima vittoria al Camp Nou dei rossoneri risale alla stagione 2000-2001, quando la squadra di Zaccheroni espugnò il tempio spagnolo grazie alle reti di Coco e Bierhoff.

    ARBITRO – Barcellona Milan sarà diretta dall’arbitro Bjorn Kuipiers. Il fischietto olandese non vanta alcun precedente con i rossoneri, mentre ha già arbitrato in tre incontri dei catalani, nei quali i catalani hanno ottenuto due vittorie e un pareggio.

    Probabili formazioni Barcellona Milan, ritorno quarti di finale Champions League
    Barcellona (3-4-3): Valdes, Piqué, Pujol, Mascherano, Dani Alves, Iniesta, Xavi, Busquets, Messi, Sanchez, Pedro.
    Panchina: Pinto, Montoya, Adriano, Keita, Thiago Alcantara, Tello, Cuenca. Allenatore: Guardiola
    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Mexes, Antonini, Ambrosini, Nocerino, Seedorf, Boateng, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Bonera, Aquilani, Emanuelson, Pato, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri

  • Moggi querela le Iene nell’ambito del dossier Baldini

    Moggi querela le Iene nell’ambito del dossier Baldini

    Nella torbida vicenda del falso dossier ai danni del dirigente della Roma Baldini, entra in scivolata Luciano Moggi. L’ex direttore tecnico della Juventus è intenzionato a querelare Paolo Calabresi delle Iene, nota trasmissione serale di Italia Uno. L’attore avrebbe citato il nome di Moggi nell’ambito della truffa tentata contro la società capitolina, per via di un “insolito” incontro richiesto dall’ex bianconero nei giorni in cui lo stesso Calabresi stava realizzando i filmati decisivi che avrebbero svelato l’inganno perpetrato nei confronti di Baldini e Mauro Baldissoni, consigliere d’amministrazione della Roma.

    Cerchiamo di ripercorrere le tappe che hanno poi portato Moggi ad intraprendere un’azione legale per diffamazione contro Paolo Calabresi.

    MASSONE – Nell’ultimo periodo va di moda la parola massone, come se fosse diventato sport nazionale affibbiare a qualcuno l’etichetta di maestro venerabile o semplicemente massone. Ovviamente più la persona è importante maggiore è la resa dello scoop in termini economici. E’ quello che hanno fatto due presentatori radiofonici, Roberto Renga e Giuseppe Lomonaco, attualmente indagati dalla procura della Repubblica. Secondo quanto dichiarato dalla “iena” Calabresi, Renga lo avrebbe avvicinato chiedendogli se fosse interessato ad una storia di massoneria, che aveva come attore principale il direttore dell’area tecnica della Roma Franco Baldini. Calabresi, d’accordo con i propri capi, organizzò un successivo incontro, durante il quale Renga mostra all’attore documenti e sms che proverebbero l’appartenenza alla massoneria di Baldini, segnalando come fonte la Digos. Tesi confermata dal collega di Renga, Giuseppe Lomonaco.

    MARCIA INDIETRO – A questo punto però si verifica la clamorosa marcia indietro dello stesso Lomonaco, appena quest’ultimo si accorge che Calabresi in realtà stava filmando il tutto con una telecamera nascosta. Una retromarcia repentina che ha fatto cadere il castello di accuse false nei confronti della nuova dirigenza giallorossa, e che ha convinto la stessa “iena” a denunciare il fatto.

    luciano moggi | © PACO SERINELLI/AFP/Getty Images

    MOGGI – Tra massoni, sms, documenti e leggende metropolitane ecco che spunta il nome di Luciano Moggi. Perché? Sempre Calabresi racconta di aver ricevuto una “strana” chiamata dall’ex dirigente della Juventus. In che senso strana? L’attore non si è ancora spiegato il motivo della telefonata, sopratutto perché Moggi non l’aveva mai cercato. L’unico incontro fra i due c’era stato nel 2007, quando Calabresi fece uno scherzo all’ex bianconero travestendosi da cardinale. Inoltre destò stupore agli occhi di Calabresi l’arco temporale in cui ricevette la telefonata, ovvero negli stessi giorni in cui era stato dal presentatore radiofonico Roberto Renga.

    QUERELA – Alla telefonata seguì poi un incontro nello studio legale di uno dei due avvocati di Moggi. Anche in questo caso Calabresi si domandò il motivo per il quale Moggi l’avesse voluto ricevere, sopratutto il perché della presenza dei suoi legali. La “iena” afferma che l’ex dirigente sportivo non ha accennato in alcun modo alla vicenda relativa al falso dossier nei confronti di Baldini, e sempre lo stesso Calabresi si è detto sorpreso per la domanda rivoltagli da Moggi in merito al suo figlio più giovane, che milita nelle giovanili della Roma. L’attore ha infine espresso i propri dubbi riguardo il comportamento di Moggi, insinuando un presunto coinvolgimento dello stesso ex bianconero nella vicenda Baldini. Di conseguenza Moggi ha chiesto ai suoi avvocati di intraprendere le vie legali nei confronti di Calabresi. Come andrà a finire?

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  • Volata Champions League, chi la spunterà?

    Volata Champions League, chi la spunterà?

    Quando mancano otto partite alla fine della stagione, la volata Champions League è più viva che mai. Nell’ultimo turno di campionato Napoli e Udinese non hanno approfittato del k.o. laziale nell’anticipo di sabato al Tardini, consentendo agli uomini di Reja di conservare il vantaggio di tre punti sulle due dirette inseguitrici. Attenzione però anche a Roma e Inter, entrambe vittoriose questa domenica e determinate nel centrare la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League.

    Vediamo squadra per squadra chi può avere le migliori possibilità per guadagnare il piazzamento tanto ambito, dando uno sguardo all’attuale condizione espressa e il calendario di ciascuna.

    LAZIO (51 punti) – La formazione biancoceleste non sta attraversando un periodo brillante. Complice anche l’infortunio del bomber tedesco Klose, la Lazio è incappata in tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato, ottenendo i tre punti soltanto nella sfida casalinga contro il Cagliari grazie al gol in pieno recupero di Diakité. Senza Klose la squadra di Reja ha perso gran parte del proprio potenziale offensivo, e sia Rocchi che Kozak non sembrano in grado di sopperire all’assenza dell’ex Bayern. Inoltre il calendario non è dei migliori. Nelle prossime due partite i capitolini dovranno affrontare all’Olimpico il Napoli, in quello che si preannuncia come il primo scontro diretto per la Champions, mentre la settimana successiva saranno di scena a Torino contro una lanciatissima Juventus. Alla 35^ giornata ci sarà poi la seconda sfida Champions, al Friuli contro l’Udinese di Guidolin, che tra le mura amiche vanta un ruolino di marcia impressionante. Infine nella giornata conclusiva del torneo, il calendario propone Lazio Inter, dove per un giorno saranno dimenticati gemellaggi e alleanze spesso oggetto di feroci critiche nel recente passato. Da non sottovalutare per i biancocelesti anche le trasferte insidiose di Novara (33^) e Bergamo (37^). Strada in salita quindi per il club di Lotito.

    edinson cavani | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    NAPOLI (48 punti) – La squadra partenopea è reduce dalla pesante sconfitta contro la Juventus, ma nelle prossime otto partite potrà dire la sua per la volata al terzo posto. Complice un calendario relativamente facile, il Napoli è una delle candidate più serie per la partecipazione alla prossima Coppa Campioni. Fra meno di sette giorni gli uomini di Mazzarri hanno la ghiotta occasione di agganciare una Lazio che non è apparsa irresistibile ultimamente, avendo a disposizione lo scontro dell’Olimpico. Nei successivi tre incontri gli azzurri saranno impegnati rispettivamente contro Atalanta, Lecce e Novara, con due sfide su tre al San Paolo. Con ogni probabilità sarà decisivo il big match della 35^ giornata, quando il Napoli sarà di scena di nuovo all’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique. Le ultime partite invece propongono sfide relativamente facili contro squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato, con Palermo e Siena in casa e Bologna al Dall’Ara. L’eliminazione dalla Champions League ad opera del Chelsea sembra essere stata assorbita senza grossi traumi dal gruppo partenopeo, e la voglia di ripetere il sogno europeo anche il prossimo anno potrebbe rappresentare la molla decisiva per conquistare l’agognato terzo posto.

    UDINESE (48 punti) – Dopo un girone d’andata strepitoso, i friulani stanno attraversando un momento di flessione. Il successo in campionato manca ormai da cinque partite, nelle quali l’Udinese ha conquistato la miseria di 3 punti sui 15 disponibili. Attualmente la squadra di Guidolin sembra la meno quotata per un posto in Champions. Anche il calendario non pare sorridere ai bianconeri. Nelle prossime tre partite dovranno affrontare la Roma in trasferta e l’Inter al Friuli. Sempre tra le mura amiche Di Natale e compagni incontreranno la Lazio alla 35^ giornata. Inoltre l’Udinese sarà anche chiamata a due trasferte non facili sul campo di Chievo e Catania. Senza il proprio capitano i friulani hanno evidenziato grosse difficoltà nell’ottenere i tre punti, ed anche ora che è rientrato dall’infortunio, il solo Totò sembra non bastare più.

    ROMA (47 punti) – Dopo il largo successo per 5-2 contro il Novara, la squadra di Luis Enrique è tornata per l’ennesima volta in corsa per conquistare il terzo posto in classifica. Al momento sono quattro i punti che la separano dai cugini laziali. I giallorossi continuano a rappresentare il maggiore punto interrogativo della Serie A. Tanto spettacolari quanto discontinui, queste le due caratteristiche principali della compagine allenata dal tecnico spagnolo. Se nel finale del campionato riuscirà a far prevalere la prima qualità, la Roma potrebbe essere la sorpresa nella volatona per la terza piazza. La sfida più difficile che attende i capitolini è quella della 34^ giornata contro la Juventus a Torino. Insidioso anche l’ultimo impegno casalingo della stagione, che vedrà i giallorossi sfidare il Catania dell’ex Montella. Saranno due gli scontri diretti per un posto in Champions, entrambi all’Olimpico, contro Udinese (32^) e Napoli (35^).

    INTER (44 punti) – Il cambio in panchina ha dato una sferzata di entusiasmo ai nerazzurri. La scoppiettante vittoria per 5-4 contro il Genoa ha rilanciato l’Inter nella volata Champions. C’era grande curiosità nell’assistere al debutto di Andrea Stramaccioni, che ha confermato il proprio credo offensivo. Nonostante tutto, non bisogna dimenticare che il club di Moratti ha un distacco di sette punti nei confronti della Lazio. Però il calcio da sempre insegna che tutto è possibile. Nei prossimi quattro incontri la squadra milanese sarà impegnata nelle trasferte di Cagliari, Udine e Firenze, mentre più semplici le sfide casalinghe contro Siena e Cesena. Decisive le ultime due partite della stagione. Alla 37^ giornata Stramaccioni debutterà nel derby della Madonnina. Infine il 13 maggio l’Inter sarà di scena all’Olimpico contro la Lazio.

    Appare invece quanto mai improbabile un ulteriore miracolo del Catania di Montella. Nonostante un solo punto separi gli etnei dall’Inter, la squadra dell’ex aeroplanino sembra essere fuori da qualsiasi discorso concernente il terzo posto in classifica, mentre è ancora pienamente in corsa per un piazzamento in Europa League.

  • Calcioscommesse, arresti nella notte. C’è anche Masiello

    Calcioscommesse, arresti nella notte. C’è anche Masiello

    Preannunciati con largo anticipo da oltre un mese, sono puntualmente arrivati. Nuovo terremoto nello scandalo calcioscommesse, arresti eseguiti questa notte per ordine della Procura di Bari. Fra questi anche quello dell’ex calciatore del Bari Andrea Masiello, ora all’Atalanta. Restano indagati altri nove giocatori. Eccetto Daniele Portanova (difensore centrale del Bologna ndr), sono tutti ex biancorossi: Alessandro Parisi (Torino), Simone Bentivoglio (Sampdoria), Marco Rossi (Cesena), Marco Esposito (Pisa), Abdelkader Ghezzal (Levante, in prestito dal Bari), Nicola Belmonte (Siena), Antonio Bellavista (ritiratosi nel 2009).

    Gli inquirenti indagano sugli ultimi nove match del Bari della scorsa stagione (2010-2011), che ha visto la squadra pugliese retrocedere in Serie B. In particolare le partite finite sotto la lente d’ingrandimento sono Palermo Bari (quella del famoso rigore di Miccoli che fece saltare la scommessa), Bologna Bari (conclusasi con una sorprendente vittoria degli ospiti per 4-0), Bari Chievo, Bari Sampdoria e sopratutto Bari Lecce. Quest’ultima gara infatti permise agli uomini dell’ex allenatore giallorosso De Canio di centrare la permanenza in Serie A, vincendo il derby di Puglia per 2-0 al San Nicola di Bari. Infine nel registro degli inquirenti è finita anche una partita della stagione 2009-2010, Udinese Bari del 9 maggio terminata con uno scoppiettante 3-3.

    andrea masiello | © Paolo Bruno/Getty Images

    Oltre ad Andrea Masiello, già arrestato, e agli altri ex giocatori del Bari, la Procura del capoluogo pugliese sta stringendo il cerchio sui restanti 20 indagati. Tra questi spicca il nome di Andrea Iacovelli, l’infermiere barese che secondo gli inquirenti faceva da tramite fra gli stessi giocatori del Bari e l’organizzazione mafiosa che scommetteva illegalmente. Risultano indagati anche tre ristoratori della zona (Nico de Tullio, Onofrio De Benedictis, Francesco De Napoli), e amici degli ex calciatori biancorossi (Arianna Pinto, Fabio Giacobbe, Giovanni Carella, Armand Caca e Victor Kondic).

    Ulteriori informazioni verranno rilasciate in tarda mattinata da Antonio Laudati, procuratore capo della Repubblica barese, durante la conferenza stampa fissata per le ore 12.