Autore: Federico Pisanu

  • Parma – Cagliari 3-0, ducali quasi salvi

    Parma – Cagliari 3-0, ducali quasi salvi

    Nel primo anticipo della 34^ giornata, l’incontro tra Parma Cagliari termina con il risultato finale di 3-0 a favore dei padroni di casa gialloblu. E’ Giovinco direttamente da calcio di punizione a sbloccare il match a metà del primo tempo, complice anche una deviazione di Pisano. Nella ripresa ci pensano prima Floccari e poi il neo entrato Okaka (entrambi su penalty) a regalare il 2-0 ai propri compagni di squadra, che con questa vittoria salgono a quota 41 punti in classifica, issandosi momentaneamente al decimo posto. Si fa preoccupante invece la situazione in casa rossoblu, che hanno mostrato un calcio a tratti imbarazzante. Se domani il Lecce dovesse ottenere i 3 punti in casa della Lazio, il vantaggio sulla zona retrocessione sarebbe di un solo punto.

    NEL RICORDO DEL MORO – Confermate le previsioni della vigilia, con Thiago Ribeiro che vince il ballottaggio con il colombiano Ibarbo, mentre nel Parma c’è Valiani titolari, preferito a Morrone dal tecnico Donadoni. Solo panchina per Biabiany. Prima del fischio d’inizio i giocatori osservano un minuto di silenzio per la scomparsa dello sfortunato Morosini.

    INCONTRO NOIOSO – Primo quarto d’ora di partita abbastanza noioso, con nessuna delle due squadre capace di creare pericoli alla difesa avversaria. Il match inizia ufficialmente poco dopo, quando un errore di Astori in piena area di rigore permette regala a Giovinco il pallone del possibile vantaggio ducale, ma la Formica Atomica spreca in malo modo calciando alto di sinistro. Risponde il Cagliari al 19′ con Pinilla, pescato ottimamente da Cossu, la risposta di Mirante è da campione.

    VANTAGGIO PARMA – Al 23′ l’episodio che sblocca l’incontro. L’arbitro Rizzoli fischia un calcio di punizione dal limite a favore dei padroni di casa, sulla battuta si presenza lo stesso Giovinco che di destro infila il portiere Agazzi per il momentaneo 1-0 (da segnalare la netta deviazione del difensore rossoblu Pisano). I rossoblu stentano a trovare una reazione e il risultato al termine del prima frazione di gara rimane invariato.

    sergio floccari | © Claudio Villa/Getty Images

    BRUTTO CAGLIARI – Al rientro dagli spogliatoi il match prosegue sulla falsa riga del primo tempo, con gli uomini di Ficcadenti che appaiono molto meno brillanti rispetto alle ultime uscite. I padroni di casa non fanno molto di più per farsi preferire ma almeno trovano la porta con maggiore frequenza, come nell’occasione di Floccari al 54′ minuto, il cui tiro viene sventato da Agazzi.

    FLOCCARI SU RIGORE – La partita si trascina stanca fino a metà ripresa, quando il Parma trova il raddoppio sfruttando un altro episodio chiave. Rizzoli comanda un calcio di rigore in favore dei ducali per l’atterramento del brasiliano Jonathan ad opera del centrocampista rossoblu Nainggolan. Dal dischetto si presenta Floccari che non fallisce, 2-0 per la squadra di Donadoni e gara sempre più in discesa.

    COMPLETA OKAKA – La festa del Tardini è completata da Okaka, entrato da 7′ minuti al posto di Floccari, che si procura e realizza un calcio di rigore al 90′ dopo esser stato atterrato in area dall’uscita di Agazzi. Può sorridere il Parma, che può dirsi praticamente salvo. In Sardegna invece non si sorride affatto, e adesso la classifica fa paura.

    Parma Cagliari 3-0, le pagelle

    Mirante 6,5: salva il risultato nel corso del primo tempo sulla conclusione ravvicinata del cileno Pinilla, con il risultato fermo ancora sullo 0-0. Per il resto dell’incontro non vede volare nemmeno una mosca.
    Valiani 6,5: uno dei migliori in campo questo pomeriggio al Tardini. Se il pressing del Parma costringe i rossoblu a sbagliare una quantità infinita di pallone è sopratutto merito suo. Propositivo anche in fase offensiva. E’ il jolly di Donadoni.
    Giovinco 6,5: la Formica Atomica ha il merito di sbloccare l’incontro nella prima frazione di gioco, in una partita dove era chiaro fin da subito che sarebbe vissuta su episodi. Si fa perdonare del grave errore fatto in precedenza, quando a tu per tu con Agazzi aveva sparato sopra la traversa.
    Floccari 7: un altro gol pesantissimo per la salvezza del Parma. Arrivato in estate dopo una sfortunata esperienza con la maglia della Lazio, l’ex bergamasco sta finalmente dimostrando tutto il proprio valore.

    Agazzi 5: meno lucido rispetto al passato, affonda insieme ai propri compagni di squadra. Giustamente punita con un penalty a favore dei ducali un’uscita avventata su Okaka. Pomeriggio da dimenticare.
    Astori 5: fino ad oggi uno dei migliori centrali difensivi in Italia, fino ad oggi appunto. Che sia una giornata no lo dimostra dopo pochi minuti la papera di cui si rende protagonista nei primi minuti di gara, errore che consegna a Giovinco una palla d’oro che però la Formica Atomica non sfrutta a dovere.
    Nainggolan 4,5: sbaglia tanto in fase di costruzione, incapace di reggere il confronto fisico con il centrocampo gialloblu. Autore del fallo in area di rigore che consente a Floccari di chiudere virtualmente la partita. Basta?
    Pinilla 5,5: stavolta non ce la fa a mettere la sua zampata. Il cileno però a poche colpe, anche perché non riceve quasi nessun pallone giocabile dalla sua squadra. Soltanto una prodezza di Mirante gli nega la gioia dell’ottavo gol in campionato.

  • Parma – Cagliari, sfida salvezza al Tardini. Pinilla ancora decisivo?

    Parma – Cagliari, sfida salvezza al Tardini. Pinilla ancora decisivo?

    Dopo lo stop di una giornata per la scomparsa di Piermario Morosini, la Serie A riparte con gli anticipi della 34^ giornata. Al Tardini si affrontano nel pomeriggio Parma Cagliari. Le due squadre sono appaiate in classifica a quota 38 punti, e conservano un margine di quattro lunghezze rispetto al Lecce terzultimo. Il match di oggi rappresenta per entrambe un crocevia fondamentale. Chi vince oggi ha un piede e mezzo nel prossimo campionato, mentre chi perde dovrà iniziare a preparsi per un finale di stagione thrilling. I padroni di casa si schierano in attacco con la coppia gol Floccari-Giovinco, 17 reti in due (sui 41 totali della squadra), mentre i sardi recuperano il bomber Pinilla, che verrà affiancato da Thiago Ribeiro e Cossu nel tridente di Ficcadenti.

    RANGHI AL COMPLETO – Donadoni quest’oggi potrà contare sull’intera rosa, se si esclude l’infortunato Mariga (stagione finita per lui). L’allenatore dei ducali spera di dare seguito alle ultime brillanti prestazioni offerte dai suoi giocatori, che nelle tre giornate precedenti hanno raccolto sei punti, grazie alle due vittorie casalinghe su Lazio e Novara. In porta giocherà Mirante, difesa a tre formata da Zaccardo, Paletta e Lucarelli. In mezzo al campo Donadoni è intenzionato a concedere fiducia a Morrone, Galloppa e Valdes, dirottando in panchina il giovane Musacci e Valiani. Sugli esterni l’interista Jonathan (in gol nel successo contro il Novara) è in vantaggio per una maglia da titolare rispetto a Biabiany, mentre a sinistra quasi certo l’impiego di Gobbi. In attacco confermato il tandem Giovinco-Floccari, entrambi decisivi nelle due ultime vittorie del Parma.

    mauricio pinilla | © Enrico Locci/Getty Images

    ANCORA PANCHINA PER IBARBO – Il Cagliari arriva alla trasferta di Parma con un Pinilla in più. Il cileno guiderà l’attacco rossoblu in quello che si preannuncia un match ad altissima tensione. Dal suo arrivo in panchina Ficcadenti ha conquistato 7 punti in cinque partite, grazie alle due vittorie casalinghe contro Cesena e Atalanta, prima del trasloco a Trieste. I sardi cercheranno di riscattarsi dopo la sconfitta di lunedì contro il Bologna, anche perché la situazione in classifica non è delle più tranquille. Il tecnico di Fermo da fiducia ai “soliti noti”. In porta Agazzi, linea a quattro difensiva con Canini e Astori centrali e Pisano-Agostini terzini. Toccherà al capitano Conti dirigere il centrocampo rossoblu, al suo fianco lo svedese Ekdal e Nainggolan. In attacco spazio al tridente firmato CossuThiago RibeiroPinilla. Fino ad ora l’ex rosanero ha dimostrato di essere l’uomo in più per i rossoblu, grazie alle sue 7 reti in 9 presenze totali da quando è sbarcato in Sardegna.

    PRECEDENTI – All’andata le due squadre chiusero il match sullo 0-0. Nelle precedenti sfide in Emilia, il Cagliari può vantare un ruolino di marcia particolarmente positivo. Infatti nelle ultime due trasferte al Tardini i rossoblu hanno conquistato altrettante vittorie. L’anno scorso fu la doppietta di un redivivo Acquafresca a consegnare i tre punti ai sardi, bissando così il successo della stagione 2009-2010, quando i gol di Jeda e Dessena consentirono ai ragazzi di Allegri di trionfare sui ducali. Il Parma non batte il Cagliari da 5 anni (2-1 in casa nel 2006-2007).

    Probabili formazioni Parma Cagliari, 34^ giornata Serie A
    Parma (3-5-2): Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Jonathan, Morrone, Valdes, Galloppa, Gobbi, Floccari, Giovinco
    Panchina: Pavarini, Santacroce, Biabiany, Valiani, Musacci, Modesto, Okaka. Allenatore: Donadoni
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Astori, Canini, Agostini, Ekdal, Conti, Nainggolan, Cossu, Pinilla, Thiago Ribeiro.
    Panchina: Avramov, Bovi, Perico, Ariaudo, Larrivey, Ibarbo, Nené. Allenatore: Ficcadenti

  • Biglietti per Cagliari Juventus, Cellino vara l’high cost

    Biglietti per Cagliari Juventus, Cellino vara l’high cost

    Questa mattina il sito della società sarda ha reso noti i prezzi dei biglietti per Cagliari Juventus, match valido per la 37^ giornata di Serie A in programma domenica 6 maggio. Qualche minuto più tardi la pubblicazione della nota ufficiale, si è scatenato un vero e proprio putiferio intorno alla figura del presidente rossoblu Massimo Cellino. Il motivo? Il patron del Cagliari, sprezzante della crisi che attanaglia mezza Europa, ha varato prezzi da Champions League. Qualora ci fosse il tutto esaurito nelle casse cagliaritane entrerebbe una somma pari a un milione e mezzo di euro. Da parte della dirigenza rossoblu c’è la speranza di ripetere il record di 17 mila spettatori fatto registrare nella partita contro l’Inter di Stramaccioni.

     

    TRIBOLAZIONE – Se non bastasse la tribolazione per il viaggio continentale a cui sono costretti i sardi per seguire la propria squadra del cuore dall’altro capo d’Italia, ora si aggiunge anche quella dei biglietti. Con tutto il rispetto per la Juventus, i tifosi del Cagliari (e non solo) saranno costretti a pagare delle cifre fuori-mercato, destinate soltanto ai grandi eventi come la Champions League e per squadre di fama mondiale come Real Madrid o Barcellona. Chi è intenzionato ad assistere alla partita dal settore dei distinti, dovrà sborsare 150 euro, mentre per un posto in tribuna si arriverà a spendere fino a 200 euro.

    stadio nereo rocco | © Dino Panato/Getty Images

    PROTESTA BIANCONERA – Se da una parte c’è un isola triste, a Torino la situazione non è migliore. Sul web infatti tantissimi forum dei bianconeri hanno manifestato la loro delusione per l’high cost targato Cellino. Inoltre si fa strada l’ipotesi di una rinuncia alla trasferta di Trieste, sebbene appaia inverosimile l’ipotesi dei tifosi della Juve di abbandonare la squadra di Conte, che proprio al Nereo Rocco potrebbe festeggiare in anticipo la conquista del titolo di campione d’Italia.

    Vediamo nel dettaglio i prezzi dei biglietti per Cagliari Juventus:
    – Curva rossoblu: 30 euro
    – Distinti: 150 euro
    – Tribuna: 200 euro
    – Settore ospiti: 30 euro
    – Curva bianconera: 30 euro

  • Sintetico a San Siro, Milan e Inter trovano l’accordo

    Sintetico a San Siro, Milan e Inter trovano l’accordo

    Sintetico a San Siro , il sogno è diventato realtà. La rivoluzione è attesa per la stagione 2012-2013, . Milan e Inter infatti hanno trovato l’accordo per il nuovo manto erboso dello stadio meneghino. Il sintetico verrà innestato sotto il prato verde, attraverso una soluzione che nel calcio è conosciuta con il nome di erba naturale rinforzata. I lavori inizieranno al termine del campionato in corso, durante la pausa estiva. Con ogni probabilità il sintetico sarà pronto pochi giorni prima dell’inizio della nuova stagione. Una decisione attesa da tempo, preannunciata da Adriano Galliani nel post partita di Milan Barcellona, sfida valida per l’andata dei quarti di Champions League di quest’anno, dopo la quale la società blaugrana denunciò all’Uefa il campo di San Siro.

    ADDIO CAMPO DI PATATE – Saranno stati in tanti questa mattina a salutare in maniera trionfale l’annuncio dato dalla Gazzetta dello Sport. Era impensabile che Milan e Inter continuassero a giocare su un terreno simile, paragonabile più a un’area agricola dissestata piuttosto che un campo di calcio, sopratutto se questo è destinato al torneo continentale più prestigioso.

    stadio san siro | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Non solo lo spettacolo beneficerà del sintetico, ma anche tutti quei calciatori che possono definirsi vittime di San Siro. Certo, ciò non significa che dal prossimo anno gli infortuni cesseranno in maniera miracolosa, però un piccolo passo avanti in tal senso verrà compiuto.

    ESTETI – In ogni caso sarà proprio lo spettacolo in campo a “resuscitare”, con i tifosi di entrambe le squadre pronti a godersi nuove trame di gioco e azioni più divertenti. Calciatori come Cassano, Ibrahimovic, Sneijder potranno esaltarsi al massimo con il sintetico a San Siro. Le denunce all’Uefa da oggi in poi saranno soltanto un lontano ricordo, e proprio il presidente francese Michel Platini potrebbe scegliere San Siro come stadio della finale di Champions League dell’edizione 2015-2016.

  • Lite Robben Ribery, la Juventus alla finestra

    Lite Robben Ribery, la Juventus alla finestra

    L’edizione online del quotidiano tedesco Sport Bild riporta la violenta lite Robben Ribery, scoppiata da prima sul campo di gioco durante la semifinale di andata contro il Real Madrid per poi sfociare in rissa una volta rientrati negli spogliatoi. Solamente l’intervento dei compagni di squadra ha consentito che la situazione non degenerasse, per poi tornare in campo nella ripresa come se niente fosse. Alla luce di quanto riportato da Sport Bild, sono più comprensibili le dichiarazioni rilasciate al termine della partita dallo stesso calciatore olandese, che aveva speso parole di elogio nei confronti della Juventus. In questi giorni i bianconeri stanno seguendo da vicino gli sviluppi in casa Bayern, l’acquisto del fuoriclasse orange spingerebbe la Juve ad un gradino ancora più alto.

    TUTTO PER UNA PUNIZIONE – Pomo della discordia un calcio di punizione alla fine del primo tempo di Bayern Real Madrid. Robben e Ribery hanno un duro scontro verbale, con i due poi che vengono alle mani. Ci pensa il capitano Lahm a sedare gli animi dei due compagni, sebbene qualche minuto più tardi i due siano tornati a confrontarsi in maniera ancora più accanita dentro gli spogliatoi.

    arjen robben | © JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images

    TUTTO TACE La lite Robben Ribery non ha avuto però alcuna conseguenza all’interno del club bavarese, il quale non ha rilasciato commenti in merito all’accaduto. Il tecnico Heynckes quindi potrà contare su entrambi i calciatori per il match del Bernabeu in programma la prossima settimana, sfida che potrebbe regalare ai tedeschi una finale da sogno difronte ai propri tifosi.

    JUVENTUS – I tifosi della Vecchia Signora sognano in grande. Mentre in campionato i ragazzi di Conte stanno volando verso la conquista del primo scudetto post Calciopoli, Marotta e Paratici stanno preparando il grande colpo del mercato bianconero. Le parole di Robben subito dopo la vittoria di martedì scorso contro il Real Madrid non lasciano spazio ad interpretazione. Il 28enne olandese vorrebbe provare una nuova avventura nella prossima stagione, e il Bayern si trova con le mani legate, perché Robben ha un contratto in scadenza a giugno del 2013, quando si liberebbe a parametro zero. Il flirt tra l’olandese e la Juventus approderà all’altare?

    ROBBEN, VIDEO DELLE PRECEDENTI LITI CON LAHM E MULLER
    [jwplayer config=”30s” mediaid=”134323″]

  • Raul saluta lo Schalke, futuro arabo. Psg su Higuain

    Raul saluta lo Schalke, futuro arabo. Psg su Higuain

    La leggenda spagnola Raul lascerà presto l’Europa. All’età di 34 anni (ne compie 35 a giugno), l’attaccante da 361 gol in carriera ha deciso di chiudere la parentesi Schalke e salutare in maniera definitiva il Vecchio Continente. Lo stesso giocatore iberico è stato protagonista questa mattina di una conferenza stampa particolarmente sofferta, nella quale ha annunciato ai giornalisti presenti in sala il suo addio alla società tedesca, che l’ha accolto a braccia aperte dopo essere stato epurato da Mourinho nell’estate del 2010. Raul ha dichiarato che è arrivato il tempo di stare maggiormente vicino alla famiglia e gettare le basi per un futuro “tranquillo”. L’ex fuoriclasse del Real è in procinto di firmare un quadriennale con gli arabi del Al-Ahly.

     

    NUMERI SCHALKE – I due anni trascorsi in Germania non possono definirsi di secondo piano, tutt’altro. Infatti lo spagnolo ha confermato anche in Bundesliga di essere un bomber d’altri tempi, totalizzando 39 gol e 20 assist in 96 presenze, raggiungendo quota 71 gol in Champions League, grazie alle 5  reti segnate durante la prima stagione, confermandosi il miglior marcatore di sempre.

    gonzalez blanco raul | © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    DUE ANNI DA RICORDARE – Durante la conferenza stampa d’addio, Raul ha sottolineato come la vittoria in Supercoppa quest’estate contro il Dortmund e la conquista delle semifinali di Champions l’anno precedente siano stati i momenti più belli della sua avventura tedesca.

    HIGUAIN – Sempre di oggi la notizia di un presunto incontro fra l’attaccante argentino del Real e il presidente del Paris Saint Germain Nasser Al-Khelaifi. La notizia è stata riportata questa mattina dal settimanale francese “Le 10 sport”. L’incontro fra Higuain e la proprietà del club parigino risalirebbe agli ultimi giorni dello scorso mese. Più volte in passato sono stati accostati al Psg nomi importanti, fra tutti quello dell’Apache Tevez, per il quale la dirigenza francese aveva formulato un offerta vicino ai 30 milioni di euro durante il mercato invernale, senza riuscire però a trovare l’accordo con il giocatore.  Da parte sua Higuain potrebbe anche accettare la corte di Ancelotti, anche perché quest’anno al Real l’argentino si è visto costretto a subentrare dalla panchina in più di un’occasione, nonostante una media straordinaria di un gol ogni 73′ minuti.

  • Filip Djuricic, talento serbo dell’Heerenveen

    Filip Djuricic, talento serbo dell’Heerenveen

    Scopriamo chi è Filip Djuricic, il talento dell’Heerenveen che sta incantando l’Eredivisie. I primi passi in patria tra le giovanili della Stella Rossa, per poi traslocare in Grecia. Dal sogno della chiamata di Ferguson fino all’arrivo in Olanda nel club che ha lanciato fra gli altri Van Nistelrooy e Huntelaar. Trequartista moderno, corsa, gol e assist fanno di lui una delle promesse del calcio mondiale. Due anni fa era stato vicino anche al trasferimento in Italia, con Pantaleo Corvino che aveva sperato fino all’ultimo di ingaggiarlo. Il club olandese detentore del cartellino di Djuricic è già pronto a ricevere offerte da parecchi milioni di euro nella prossima finestra del mercato estivo. L’asta è ufficialmente aperta.

     

    GIROVAGO – L’inizio di carriera del giovane Djuricic non è dei più semplici. Trasferitosi in Grecia tra le fila dell’Olympiacos nell’estate del 2007, dopo aver concluso l’esperienza nelle giovanili della Stella Rossa, il serbo non riesce ad ambientarsi come vorrebbe, decidendo così di tornare in patria dove verrà acquistato dal Radnicki Obrenovac, club della città natale di Filip. Il giocatore riesce ad attirare l’attenzione dei grandi club d’Europa, fra cui il Manchester United di Sir Alex Ferguson. Il tecnico scozzese arriva a un soffio dall’ingaggio del giovane calciatore. Il trasferimento però sfuma, in quanto non viene concesso il permesso di soggiorno al serbo.

    filip djuricic | © Dean/Getty Images

    HEERENVEEN – Più scaltro di tutti sarà proprio l’Heerenveen, società olandese specializzata nell’acquistare giovani dall’alto potenziale tecnico a prezzi irrisori per poi rivenderli alcuni anni dopo a peso d’oro, attuando una politica fondamentalmente simile a quella dell’Udinese in Italia. Debutta in Eredivisie il 20 febbraio 2010, nella vittoriosa trasferta contro il Waalwijk, firmando subito un assist decisivo. Alla sua terza gara ufficiale con la maglia dell’Heerenveen segna il suo primo gol tra i professionisti, nella pesante sconfitta contro l’AZ fuori casa. Chiude il primo anno in Olanda con nove incontri disputati e una rete.

    UNDER 21 – Nella stesso anno fa il suo esordio con la Nazionale Under 21 serba, nel match casalingo del 15 novembre 2009 contro la Norvegia, gara valida per le qualificazioni all’Europeo di categoria. Ad oggi lo score realizzativo di Djuricic in nazionale è di 3 gol in 12 partite, a cui vanno ad aggiungersi anche tre assist.

    SECONDA STAGIONE IN OLANDA – A differenza della stagione appena conclusa, il tecnico Ron Jans decide di puntare sul talentuoso serbo fin dalla prima partita di campionato. Stavolta però l’impatto di Djuricic risulta essere meno brillante che in passato e per il primo gol bisogna aspettare la seconda gara del girone di ritorno, quando il trequartista contribuisce con una rete al largo successo dell’Heerenveen sul De Graafschap.

    L’ESPLOSIONE DI QUEST’ANNO – Non ancora 20 enne Djuricic esplode nel corso di quest’anno. Impiegato stabilmente nel ruolo di trequartista, il talento del calciatore inizia a dilagare. Complice anche l’ottima stagione della squadra, il ragazzo di Obranovac subisce una metamorfosi da campione. A quattro gare dal termine dell’Eredivisie il giocatore ha messo a segno 8 reti e fornito altrettanti assist ai propri compagni di squadra, fra cui milita il capocannoniere del campionato Bas Dost. Nel febbraio del 2012 ha infine debuttato con la maglia della Nazionale maggiore durante l’amichevole contro Cipro, partendo nell’undici titolare e venendo sostituito a quattro minuti dal termine.

    CARATTERISTICHE  TECNICHE – Come gran parte dei calciatori del suo Paese, Djuricic possiede una tecnica di primissimo livello. Può usare indipendentemente sia destro che sinistro, sebbene privilegi quest’ultimo. E’ un giocatore rapido. Strutturalmente sembra acerbo ma in campo riesce a tenere ottimamente botta anche agli avversari più forti fisicamente. Il suo ruolo naturale è quello di trequartista centrale, da dove è capace di mettere facilmente in rete i suoi compagni di squadra.

    QUOTAZIONE MERCATO – Attualmente il prezzo del cartellino di Djuricic si aggiorna intorno ai 6-7 milioni di euro, cifra che però potrebbe salire a livelli ben più elevati qualora si aprisse un’asta per il giocatore in estate.

    Djuricic, scheda giocatore
    Nome: Filip Djuricic
    Data di nascita: 30 gennaio 1992
    Città natale: Obrenovac
    Paese: Serbia
    Altezza: 181 cm
    Peso:  75 kg
    Ruolo: trequartista centrale
    Piede: ambidestro
    Debutto in Eredivisie: 20 febbraio 2010 (Waalwijk-Heerenveen 1-2)
    Primo gol in Eredivisie: 6 marzo 2010 (AZ-Heerenveen 4-1)
    Debutto in Under21: 15 novembre 2010 (Serbia-Norvegia 3-1, qualificazioni Europeo)
    Primo gol in Under21: 11 agosto 2010 (Slovacchia-Serbia 2-1, qualificazioni Europeo)
    Debutto con la Serbia: 29 febbraio 2012 (Cipro-Serbia 0-0, amichevole)

    FILIP DJURICIC, VIDEO MIGLIORI GIOCATE
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”134133″]

  • Piermario Morosini, camera ardente a Bergamo

    Piermario Morosini, camera ardente a Bergamo

    E’ stata aperta questa mattina a Bergamo la camera ardente di Piermario Morosini, lo sfortunato giocatore del Livorno deceduto sabato scorso in seguito a un malore in campo.

    La chiesa di Monterosso è oggetto nelle ultime ore di un pellegrinaggio continuo di familiari del “Moro” e semplici tifosi, che hanno voluto accompagnare il calciatore in quest’ultimo viaggio terreno. Anna, la fidanzata di Morosini, è stata accanto al suo uomo per tutto il tempo, non riuscendo ad asciugare le lacrime che copiose sono scivolate lungo il suo viso.

    I funerali del calciatore si terranno nella giornata di domani, con il rituale funebre che avrà inizio alle ore 11.

    IN VENTIMILA DOMANI – Per la cerimonia di domani sono attese oltre ventimila persone. Ci sarà anche il commissario tecnico della Nazionale Prandelli, insieme al presidente della Figc Giancarlo Abete e il vice Demetrio Albertini. L’ex calciatore di Milan e Barcellona era stato uno dei primi a voler salutare personalmente Morosini poche ore dopo la morte sul campo del Pescara. Oltre alle figure istituzionali del calcio italiano, la chiesa bergamasca di Monterosso ospiterà anche i calciatori delle squadre di Livorno, Vicenza, Atalanta e lo stesso Pescara di Zeman.

    Il saluto del Picchi a Piermario Morosini | ©Laura Lezza/Getty Images
    MAXISCHERMI – Nel frattempo la città di Bergamo ha dato disposizione di allestire tre maxischermi, per consentire la visione a tutti coloro che non riusciranno a prendere posto in chiesa, che è in grado di contenere soltanto 600 persone.

    IL SALUTO DEL PICCHI – Ieri invece il saluto del Picchi, l’ultimo stadio del “Moro”. Uno stadio gremito ha reso omaggio al proprio beniamino. Commovente il lancio della maglia numero 25 da parte del presidente Aldo Spinelli al momento del passaggio dell’auto contenente la bara di Piermario Morosini. Il proprietario del Livorno ha proclamato che Morosini diventerà una bandiera del club toscano, annunciando che nessun altro giocatore del Livorno vestirà più il numero del “Moro”.

    GIRO DI CAMPO A LIVORNO DEL FERETRO DI PIERMARIO MOROSINI
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”134092″]
    IL PICCHI RENDE OMAGGIO A PIERMARIO MOROSINI, VIDEO
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”134093″]

  • Calcioscommesse, Gianello “tentata combine per Samp Napoli”

    Calcioscommesse, Gianello “tentata combine per Samp Napoli”

    Nuovo capitolo calcioscommesse, Gianello confessa agli inquirenti la tentata combine per Samp Napoli, match di Serie A del 16 maggio 2010. L’incontro terminò con la vittoria per 1-0 degli uomini di Del Neri, che in quella stagione conquistarono lo storico accesso ai preliminari di Champions League. Sulla panchina degli azzurri sedeva invece Walter Mazzarri, al suo primo anno sotto il Vesuvio.

    Il terzo portiere del Napoli ha confermato al capo degli investigatori Giovanni Melillo di aver cercato di corrompere Paolo Cannavaro e Grava per perdere volontariamente la gara, ricevendo come risposta un secco no da parte dei suoi compagni di squadra. Nel primo pomeriggio non si è fatta attendere la piccata reazione dell’avvocato di Gianello.

    PARTITA DECISIVA – Quella fra Sampdoria e Napoli fu una sfida decisiva per le sorti del club doriano, che grazie al successo contro gli azzurri ottennero il quarto posto in classifica, ultima posizione utile per la partecipazione alla Champions League della stagione successiva. Il match venne deciso da una rete di Pazzini nei primi minuti della ripresa. Grande protagonista di quel pomeriggio fu il portiere della Doria Storari, che riuscì a bloccare qualsiasi tentativo degli ospiti.

    gianluca grava | © Dino Panato/Getty Images

    CANNAVARO E GRAVA RISCHIANO – Dalla dichiarazioni di Gianello emergerebbe il coinvolgimento all’interno della vicenda di Paolo Cannavaro e Grava, che però, su stessa ammissione del portiere, rifiutarono sdegnati la proposta “indecente”. In ogni caso la Procura federale potrebbe punire severamente i due calciatori del Napoli per il reato di omissione, con una maxi squalifica di 12 mesi.

    AVVOCATO GIANELLO – In merito all’articolo pubblicato stamani dalla Gazzetta dello Sport, l’avvocato di Gianello, Vincenzo Siniscalchi, ha sottolineato come fosse una notizia particolarmente datata, precisando inoltre che dopo quell’interrogatorio il proprio assistito non è più stato convocato per ulteriori colloqui. Infine ha confidato di attendere sviluppi positivi dalla giustizia sportiva.

    Leggi anche:
    Calcioscommesse, il verbale di Gervasoni
    Gervasoni cita Mezzaroma e Mauri, Siena e Lazio coinvolte nel calcioscommesse

  • Del Piero in Australia festa addio alla Juve

    Del Piero in Australia festa addio alla Juve

    Alessandro Del Piero darà l’addio alla Juventus a fine maggio. Secondo quanto riporta l’edizione online del Sidney Morning Herald, il club bianconero avrebbe deciso di disputare un’amichevole in Australia per il 27 maggio, sette giorni dopo la finale di Coppa Italia che concluderà la stagione 2011-2012 della squadra di Conte. Diverse le città in lizza che concorrono per ospitare quella che sarà l’ultima partita di Del Piero con la maglia della Juve. Fra le candidate più autorevoli ci sono Melbourne, Brisbane e Sidney. I bianconeri affronteranno una squadra di A-League, la Serie A australiana. La scelta potrebbe ricadere sul Sidney FC, Brisbane Roar e una delle due squadre di Melbourne (Heart o Victory).

    Titoli di coda. L’avventura di Del Piero alla Juventus è ai titoli coda. Fra poco più di un mese la bandiera della Vecchia Signora saluterà Torino, città che lo ha accompagnato dal ’93 fino ad oggi, per quasi 20 anni di carriera. Una decisione presa unilateralmente da parte del presidente Andrea Agnelli, che a gennaio aveva scaricato il capitano senza troppi fronzoli.

    alessandro del piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Importanza. In questo girone di ritorno Alex ha però dimostrato di essere ancora un giocatore importante, realizzando due gol pesantissimi. Il primo nel ritorno della semifinale di Coppa Italia contro il Milan, rete del momentaneo vantaggio della Juve. Mentre il secondo ha consentito ai suoi compagni di squadra di strappare la vittoria allo Stadium contro la Lazio, fondamentale per mantenere invariato il vantaggio di quattro punti nei confronti dei rossoneri.

    Double. Quale anno migliore per lasciare la Juventus se non questo? Del Piero infatti nei prossimi 30 giorni potrebbe alzare due trofei, e rivivere così l’emozione della vittoria che manca dai tempi di Capello. L’ultimo double nella storia bianconera risale alla stagione ’94-95, quando Del Piero aveva 20 anni. La storia si ripete?