Autore: Federico Pisanu

  • Grecia-Russia, Dzagoev per i quarti, greci disperati

    Grecia-Russia, Dzagoev per i quarti, greci disperati

    Stasera terza e ultima giornata del Gruppo A. A Varsavia si sfidano Grecia-Russia, due Nazionali che si presentano all’appuntamento decisivo con una classifica completamente diversa. Per gli ellenici la situazione è piuttosto disperata. Con un solo punto all’attivo infatti, dovrebbero contemporaneamente vincere contro la Russia sia sperare che nell’altro incontro Repubblica Ceca e Polonia pareggino. La Russia invece anche soltanto con un pareggio chiudere qualsiasi discorso qualificazione portandosi a quota 5 punti ed essendo sicura almeno del secondo posto. Tra i greci Santos pare intenzionato a schierare dal primo minuto Gekas, mentre in difesa tornerà lo squalificato Papastathopoulos. Advocaat invece schiera la formazione delle prime due gare, con Kerzhakov unica punta nel 4-3-3 che ha come stella Dzagoev, autore già di 3 reti in questi Europei.

    GRECIA – Il ct Santos dovrà fare a meno del portiere Chalkias, infortunatosi nell’incontro precedente, al suo posto giocherà Sifakis. Clamorosa bocciatura quindi per Tzorvas, di proprietà del Palermo. In difesa come ricordato in precedenza rientra al centro della difesa Sokratis, espulso nella gara di esordio contro la Polonia. Al suo fianco il giovane dello Schalke Papadopoulos. I terzini sono sempre gli stessi, Torosidis a destra e Holebas a sinistra. A centrocampo il mediano basso sarà Katsouranis. Davanti a lui, in posizione più avanzata giocheranno il compagno di club Karagounis e il 25 enne Maniatis. Il tridente offensivo sarà composto dagli esterni Salpingidis-Samaras e la boa centrale Gekas.

    alan dzagoev | © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    RUSSIA – Nessun problema di formazione per Advocaat, che continua a schierare lo stesso 11 dall’inizio del torneo, bagnato con la convincente vittoria ai danni della Repubblica Ceca. In porta Malafeev, in difesa la coppia centrale del Cska, Ignashevich e Berezutski. Terzini Anyukov e Zhirkov. A centrocampo, insieme a Shirokov, giocheranno Denisov e con ogni probabilità Zyryanov. Davanti il trio delle meraviglie Dzagoev, Arshavin e Kerzhakov. Parte dalla panchina ancora una volta l’attaccante del Lokomotiv Mosca Pavlyuchenko.

    PRECEDENTI – Negli ultimi 11 anni la Grecia non ha mai battuto la Russia. Nel 2004 e nel 2008, entrambe le volte durante la Fase a gironi degli Europei, la Russia ha battuto la Nazionale ellenica. L’ultimo incontro fra le due squadre si è disputato l’11 novembre scorso, amichevole terminata sul risultato di 1-1.

    QUOTE – I bookmaker vedono i russi favoriti assoluti dell’incontro. Il “2” è dato a 1.70. La vittoria della Nazionale del ct Santos invece è considerata altamente improbabile, come dimostra la quota di 5. Il pareggio paga 3,60 la posta.

    Probabili formazioni Grecia-Russia, terza e ultima giornata Gruppo A
    Grecia (4-3-3): Sifakis, Torosidis, Sokratis, Papadopoulos, Holebas, Katsouranis, Karagounis, Maniatis, Salpingidis, Samaras, Gekas.
    A disposizione: Tzorvas, Tzavellas, Malezas, Feftatzidis, Ninis, Fotakis, Makos, Fortounis, Liberopoulos, Mitroglu. Allenatore: Santos
    Russia (4-3-3): Malafeev, Anyukov, Ignashevich, Berezutski, Zhirkov, Shirokov, Denisov, Zyryanov, Dzagoev, Arshavin, Kerzhakov.
    A disposizione: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nabakin, Semshov, Izmailov, Glushakov, Kombarov, Pavlyuchenko, Progrebnyak. Allenatore: Advocaat.

  • Thiago Silva, Berlusconi e Galliani vincono l’Oscar

    Thiago Silva, Berlusconi e Galliani vincono l’Oscar

    Benvenuti su Scherzi a Parte, conduce Silvio Berlusconi con la regia di Adriano Galliani. Autori del programma Carlo Ancelotti, Leonardo  Nascimento de Araujo, Massimiliano Allegri, Thiago Silva e Paulo Tonietto. Invitati Le Parisien, L’Equipe, La Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport, Tuttosport, Eurosport, Milan Channel, Sportmediaset, Speciale Calciomercato (sì, anche loro, Criscitiello e la Carrà), Il Pallonaro. Parteciperanno alla puntata i 10 milioni di fan Facebook del Milan. Le riprese verranno effettuate tra Milanello e Parco dei Principi, senza dimenticare qualche nota di colore come ristoranti rigorosamente italiani e atmosfere esotiche, tra Rio e Arcore. Valletto d’onore per l’occasione Paolo Maldini, figlio di Cesare. Ave.

    OSCAR – Sono state giornate da brividi. Sembrava la realtà, invece era fiction. Degno della migliore Elisa di Rivombrosa, una sceneggiatura in maschera impossibile da intuire nell’immediato. Apre le danze Le Parisien, offerta shock da 40 milioni di euro per il difensore centrale più forte al mondo. I tifosi del Milan sono in pre-allerta. No, un’altra volta no. D’accordo Sheva, c’era un figlio da educare alla cultura anglosassone. D’accordo Kakà, c’era il Real Madrid che chiamava. Ma Thiago Silva no. Il film prosegue, ed entra in scena proprio lui, Thiago. Il carioca con il suo agente sono in Francia, a Parigi, insieme nientemeno che con Leonardo. La trama si infittisce, i dettagli la rendono reale, e i 10 milioni di like iniziano a scivolare nella trappola.

    silvio berlusconi e adriano galliani | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    HOLLYWOOD – Picchia duro Le Parisien, in collaborazione con L’Equipe: accordo totale fra le due parti, 8 milioni di euro a stagione per il difensore, proposta irrinunciabile per chi guadagna poco più di 4 milioni con il Milan. Leonardo fa capire che l’operazione è ormai prossima alla conclusione. Tifosi inferociti, non ci credono. Un’altra delusione dal Diavolo, dalla squadra per cui i like sono fioccati come nessun’altra squadra quotata su Facebook. E se non bastasse ecco il rilancio, 77 milioni. Sì, Thiago Silva e Ibrahimovic, le due colonne del Milan. Tutte e due insieme, lì a Parigi. Che storia! E per rendere il tutto più affascinante, più mistico, compare anche la vecchia gloria rossonera, Paolo Maldini. Sarebbe stato proprio lui a convincere Thiago nell’accettare l’offerta di Leonardo e Ancelotti. Non manca nulla?

    LA PREGHIERA GLOBALE – Padre Silvio, tieni duro. All’incirca così recitava il comunicato ufficiale di Milan Channel nei confronti del Deus ex machina, colui che può tutto, l’onnipotente (sempre con le debite distanze, claro). E qui la sceneggiatura inizia a scricchiolare. Inizia ad intravedersi il buio nella luce fin troppo abbagliante. Un buio che porta il tifoso rossonero a sentirsi tradito. La fabula prosegue secondo le aspettative. Galliani rientra in Italia. Dirà che le preghiere certe volte funzionano. Il disegno è sempre più evidente. Silvio Berlusconi osannato, ha resistito all’assalto (finto) del Paris Saint Germain. Grazie Padre. Grazie per aver tenuto in squadra Thiago Silva. Grazie perché con questo “acquisto” hai mantenuto la squadra competitiva sia in Italia che in Europa. Non importa se poi questo eroico salvataggio ci impedirà di fare un mercato serio anche quest’anno, anzi, grazie per averci ricordato che il calciomercato del Milan è chiuso il 15 giugno. Ma sopratutto grazie perché la Sua comparsa a Speciale Calciomercato ha davvero chiuso il cerchio di una storia incredibile. Alla prossima!

  • Magia Welbeck, Svezia-Inghilterra 2-3. Ibrahimovic a casa

    Magia Welbeck, Svezia-Inghilterra 2-3. Ibrahimovic a casa

    Le vittorie inglesi sui vicini scandinavi non sono poi così frequenti. Svezia-Inghilterra termina 2-3 per la Nazionale di Roy Hodgson, risultato che elimina matematicamente la squadra svedese. Ibrahimovic torna a casa, e adesso non potrà prendersela nemmeno con Mellberg, ieri autore di una doppietta, ma siamo sicuri che qualcun’altro con cui prendersela riuscirà a trovarlo. I Leoni d’Inghilterra, passati in vantaggio con Carroll, si sono fatti rimontare nel secondo tempo dalle due reti del difensore centrale, salvo poi svegliarsi con l’ingresso di Walcott. L’ala dei Gunners ha prima firmato il gol del momentaneo 2-2, per poi servire a Welbeck la palla del definitivo sorpasso. Festa grande a Londra e dintorni. Il dopo Giubileo è dolce sul Tamigi.

    LA MOSSA – Dopo un’ora di gioco qualche inglese aveva già fatto le valige per tornare in patria. Il 2-1 condannava di fatto gli inglesi ad un’eliminazione quasi certa. Poi ecco che entra Theo Walcott, che 6 anni fa diventò il più giovane calciatore ad aver indossato la maglia dell’Inghilterra (17 anni e due mesi). In questi Europei aveva corso appena 60 secondi, quando con la Francia venne utilizzato più per perdere tempo attraverso il gioco delle sostituzioni che per altro. Ieri no, serviva qualcosa di geniale, che riuscisse a stravolgere la partita.

    Theo Walcott segna il 2-2 | © Christopher Lee/Gett Images

    Roy Hodgson, in un attimo di lucidità calcistica, ha pensato bene di far entrare il giocatore dell’Arsenal, considerata la debolezza della difesa scandinava su un fondamentale come la velocità (non ce ne vorrà Milner uscito per fare spazio al ragazzo di Londra). Trascorrono soltanto 3′ minuti e Theo si inventa un destro dal limite che sorprende Isaksson, beffato dalla traiettoria del pallone. E’ il 2-2 che da la svolta all’incontro. Meno di un quarto d’ora più tardi e Walcott è ancora il protagonista assoluto. Riceve palla da Johnson sulla fascia destra, mette il turbo umiliando la coppia Jonas Olsson-Larsson, servendo a Welbeck un assist che il giocatore dello United mette in rete con un fantastico colpo di tacco. La festa è a Londra, Stoccolma insieme a Ibrahimovic non hanno più nulla da festeggiare.

    PAGELLE SVEZIA-INGHILTERRA 2-3

    zlatan ibrahimovic | © Martin Rose/Getty Images


    SVEZIA
    Granqvist 5: il difensore del Genoa gioca una partita disastrosa, tanto da essere sostituito al 66′. Però c’è un’attenuante, e piuttosto consistente anche. Ricopre un ruolo non suo, quello di terzino. Chi entra al suo posto (Lustig ndr) non fa meglio.
    Mellberg 7: quasi non ci credeva nemmeno lui per quella doppietta. Che storia, due gol per eliminare gli inglesi e sognare la qualificazione ai quarti. Il difensore però faceva bene a non crederci, infatti dopo 180 secondi la partita era già sul 2-2, salvo poi concludersi come tutti sappiamo.
    Elm 5: un’altra delle mosse incomprensibili del ct Hamrén è stata quella di posizionare Elm sulla fascia sinistra, con il 35 enne Svensson a centrocampo. Voi ci avete capito qualcosa? Noi no, e difficilmente capiremo il motivo di tale scelta.
    Ibrahimovic 5: l’Europeo del rossonero dura solamente due partite, neanche una settimana. Tutta fatica sprecata quindi, ritiro, allenamenti, riunioni e quant’altro. Nel primo tempo è un Ibrahimovic imbarazzante, passeggia, gioca a centrocampo, addirittura come mediano basso, il tutto per prendersi il pallone come se fosse al campetto con altri bambini che non gli passano mai il pallone. Oggi è il 16 giugno, scommettiamo che fra meno di una settimana l’attuale capitano della Svezia dirà di nuovo addio al suo Paese?

    INGHILTERRA

    theo walcott e dany welbeck dopo il 2-3 | © CARL DE SOUZA/AFP/GettyImages

    Terry 6,5: il difensore del Chelsea avrà pure perso la fascia di capitano, ma resta un giocatore monumentale della propria Nazionale. Ferma Ibrahimovic e annulla Elmander, con l’esperienza di chi ha vissuto mille battaglie. Dopo la Champions sarà il suo anno?
    Gerrard 6,5: insieme a Parker mostra a tutti il cartello “vietato l’accesso”. Roy Hodgson deve sperare che non si infortuni nessuno dei due nel proseguo dell’avventura, perché lì in mezzo al campo la carenza di uomini è piuttosto allarmante.
    Walcott 8: l’eroe della serata, man of the match con distacco rispetto a tutti gli altri. Gol e assist in 30′ minuti giocati, di più difficile chiedere. Nella sfida decisiva contro l’Ucraina non crediamo che Hodgson lo lascerà in panchina come fatto con Francia e un ora ieri sera.
    Carroll 7: quanto è mancato un giocatore così all’Inghilterra. Alto 191 cm, non avrà l’altezza di Crouch ma rispetto al giocatore dello Stoke City, sa anche giocare a pallone, dettaglio non trascurabile.

    CLASSIFICA GIRONE D

    SPECIALE EURO 2012

    SVEZIA-INGHILTERRA 2-3 HIGHLIGHTS
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  • Svezia-Inghilterra, Hodgson all’esame Ibrahimovic

    Svezia-Inghilterra, Hodgson all’esame Ibrahimovic

    Questa sera all’Olimpico di Kiev Svezia-Inghilterra si affrontano per la seconda giornata del Gruppo D, incontro che seguirà in ordine cronologico Ucraina-Francia delle ore 18. Sia per gli scandinavi che per gli inglesi sarà una partita da dentro o fuori. La squadra del ct Hamrén arriva dal sorprendente ko all’esordio contro i padroni di casa dell’Ucraina, mentre i Leoni hanno impattato sull’1-1 nel big-match con la Francia, dopo esser passati per primi in vantaggio. La gara di oggi sarà l’occasione per misurare il termometro all’interno dello spogliatoio svedese, dopo il duro scontro tra Ibrahimovic e Rosenberg al termine della prima partita, mentre a Londra ci si aspettano i tre punti per ipotecare il passaggio ai quarti. L’arbitro dell’incontro sarà lo sloveno Skomina.

    DUBBIO ROSENBERG – Rispetto alla gara d’esordio, il ct Hamrén pare intenzionato a schierare dall’inizio Elmander come unica punta, al posto del discusso Rosenberg. L’attaccante del Galatasaray diventerebbe il nuovo compagno di reparto del bomber di Malmoe, che dovrebbe posizionarsi anche questa sera qualche metro più indietro rispetto alla prima punta, nel ruolo di trequartista. Sulle fasce è probabile l’ingresso negli undici titolare dell’ex giallorosso Wilhelmsson, con Sebastian Larsson sulla destra. In mezzo al campo confermata la coppia Elm-Kallstrom, quest’ultimo autore dell’assist che ha permesso a Ibrahimovic di segnare il gol del momentaneo vantaggio contro l’Ucraina. Nessun cambio anche in difesa. I due centrali difensivi saranno sempre Granqvist e Mellberg, mentre sulle corsie laterali avremo Lustig a destra e Olsson a sinistra. In porta l’estremo difensore del Psv Isaksson.

    dany welbeck | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

    CONSERVATORERoy Hodgson non intende stravolgere l’assetto tattico schierato contro la Francia. Aspettando il rientro dalla squalifica di Rooney, saranno sempre i due del Manchester United, Young e Welbeck a formare la coppia d’attacco. Sulle fasce potrebbe debuttare a sinistra il giovane dell’Arsenal Oxlade-Chamberlain, con Milner sul versante opposto. A centrocampo scelta quasi obbligata, dal momento che oltre a Gerrard e Parker c’è soltanto il giocatore dei Reds Henderson classe ’90. La linea dei 4 difensori sarà costituita invece dai terzini Ashley Cole e Glen Johnson, con Terry e Lescott al centro e Hart in porta.

    PRECEDENTI – Il precedente più recente tra Svezia-Inghilterra è l’amichevole del 15 novembre scorso, quando la Nazionale inglese (guidata ancora da Capello ndr) superò 1-0 gli scandinavi grazie al gol del centrocampista Garet Barry. Nel 2006, in Germania, Svezia e Inghilterra pareggiarono per 2-2 durante la fase a gironi. Negli ultimi 10 anni le due squadre si sono incontrate in cinque occasioni, e l’unico successo inglese è stato l’1-0 del 2011. Nei restanti incontri tre pareggi e una vittoria della Svezia (in amichevole nel 2004).

    QUOTE – I bookmaker sono d’accordo nel dare la Nazionale di Hodgson favorita (2.35). Discreta fiducia in ogni caso anche sull’1 della Svezia, che paga 3 volte la posta. Interessante la quota dell’over (oltre 2,5 gol nell’arco dei 90′ minuti), data a 2.

    Probabili formazioni Svezia-Inghilterra
    Svezia (4-2-3-1): Isaksson, Lustig, Mellberg, Granqvist, Olsson, Elm, Kallstrom, Larsson, Wilhelmsson, Ibrahimovic, Elmander.
    A disposizione: Hansson, Wiland, Antonsson, Olsson Jonas, Safari, Holmen, Svensson, Wernbloom, Bajrami, Hysen, Rosenberg, Toivonen. Allenatore: Hamrén.
    Inghilterra (4-4-2): Hart, Johnson, Terry, Lescott, Cole, Gerrard, Parker, Milner, Chamberlain, Young, Welbeck.
    A disposizione: Butland, Green, Baines Leighton, Jagielka, Phil Jones, Martin Kelly, Downing, Henderson, Carroll, Defoe, Walcott. Allenatore: Hodgson.

  • Thiago Silva resta al Milan, miracolo Berlusconi. Adieu Psg

    Thiago Silva resta al Milan, miracolo Berlusconi. Adieu Psg

    Al Milan i colpi di scena non finiscono mai. Un po’ come i film di Tarantino o Spielberg. Fino a ieri mattina Thiago Silva sembrava a un metro dal Psg, una misura che nel calcio equivale ai decimi di secondo della Formula. Leonardo e Thiago erano lì, pronti a stringersi la mano. Bastava un tanto così, ma anche stavolta a Parigi sono rimasti con un pugno di mosche. Destino vuole che quando Galliani tratti con gli sceicchi qualcosa debba sempre andare alla rovescia. A gennaio un altro rossonero, anche lui carioca, era stato ad un passo dal vestire la maglia del Paris Saint Germain. Sappiamo bene come andò a finire. Pato a Milanello, Tevez a Manchester, strade tanto diverse quanto lontane. Stessi sceicchi di allora, stesso finale. Il nulla cosmico.

    ANDATA E RITORNO – Poco più di 48 ore fa Galliani partiva per quel di Parigi. Un viaggio in Oltralpe con destinazione Parco dei Principi, la nuova casa dell’ex Leonardo, ora mano armata dello sceicco Nasser-Al-Khelaifi. Lui, il brasiliano, ci mette la faccia, l’altro, padre e padrone, i soldi. A gennaio l’ad milanista lo gabbò senza troppi complimenti, con l’affare Pato andato a farsi benedire in un ufficio di Manchester. Martedì grandi abbracci tra i due, sorrisi a 30 denti in macchina, cena in ristorante tra bonus e cavilli burocratici da sistemare. Thiago Silva alla finestra, da Rio, con un contratto in mano più che duplicato rispetto a quello a strisce rossonere. Pezzo di carta destinato a rimanere soltanto virtuale, nei sogni del difensore brasiliano. Thiago resta lì, alla finestra, Leonardo là, a Parigi, Galliani qui, a Milano. Andata e ritorno, come se niente fosse successo.

    silvio berlusconi | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    PATER – E miracolo fu. Nel pomeriggio di ieri Milan Channel si era trasformato in un tempio buddhista, o qualcosa di simile, dove i tifosi pellegrini si sono radunati per chiedere ciò che da tanti è già stato definito come il nuovo miracolo, profano si intende. Silvio Berlusconi è apparso come in sogno ai milioni di pellegrini, ha ascoltato e provveduto, come nelle migliori parabole. Thiago Silva resterà, l’ha confermato anche Adriano Galliani di ritorno da Parigi. Le preghiere funzionano, non sempre, ma funzionano. Però esistono anche le pecorelle nere, quelle che camminano fuori dal gruppo, metafora degli uomini di poca fede. Uno di loro potrebbe anche porsi qualche domanda: perché dopo averlo praticamente venduto se lo ripigliano? E’ stata solo fiction o c’era qualcosa di vero? E’ una mossa solamente di facciata, per tenere calmi i tifosi, per poi completare l’operazione ad agosto? Amen.

  • Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

    Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

    Al Metalist Stadium prova di forza della Nazionale di Low, che dopo il successo di ieri si candida seriamente al titolo di regina a questi Europei. Olanda-Germania termina 1-2 in favore dei tedeschi, con la doppietta di Mario Gomez nel primo tempo a rendere inutile qualsiasi tentativo orange nella ripresa, quando Marwijk stravolge la sua squadra non riuscendo però a raggiungere gli avversari. La prima rete di Van Persie nella rassegna continentale non è sufficiente infatti a cancellare lo zero in classifica per gli olandesi, che sono ad un passo dall’eliminazione. La Nazionale di Marwijk è obbligata a battere il Portogallo con due gol di scarto e sperare che la Germania non si rilassi contro la Danimarca. Altrimenti sarà notte fonda per i vice-campioni del mondo in carica.

    LA GARA – Il ct olandese conferma in blocco l’undici iniziale contro la Danimarca, ad eccezione del rientrante Mathijsen in difesa. Anche nella Germania Low non regala sorprese, nonostante alla vigilia Klose fosse dato favorito rispetto a Gomez. Resta tutto immutato invece, e anche stavolta le scelte sorridono all’allenatore teutonico, mentre a piangere sono gli orange. Dopo il palo colpito in avvio di partita da Ozil (grande sinistro al volo per il trequartista del Real), i tedeschi trovano la rete del vantaggio al 24′ con SuperMario Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco si conferma letale ancora una volta, bravo a raccogliere il prezioso assist di Schweinsteiger e a superare Stekelenburg. Sull’azione dell’1-0 grave errore difensivo della coppia centrale Mathijsen-Heitinga, che lascia troppo spazio al panzer di Baviera. Gomez si ripete un quarto d’ora più tardi, quando riesce a sorprendere il portiere avversario con un destro imparabile. Rete bellissima che fissa sul 2-0il risultato al primo tempo.

    mario gomez | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

    Per Marwijk è tempo di scelte. Fuori Van Bommel e Afellay, dentro Van der Vaart e Huntelaar. L’Olanda inizia a girare, ma sono ancora i tedeschi a sfiorare la rete del 3-0 con Hummels, anche ieri tra i migliori in campo. Gli sforzi degli orange vengono in parte ripagati dal gol di Van Persie, il primo in questi Europei. L’obiettivo di mercato della Juventus si libera del difensore del Borussia e insacca alle spalle di Neuer con un inedito destro. La Nazionale olandese avrebbe ancora il tempo di trovare il pareggio, ma le idee sono poche, e quelle poche che ci sono appaiono confuse. Così la Germania fa sua la partita e mette una seria ipoteca per la qualificazione ai quarti. Per Robben e compagni la parola fallimento invece inizia a farsi sentire sempre più insistentemente.

    Pagelle Olanda-Germania 1-2, seconda giornata Gruppo B
    OLANDA
    Mathijsen-Heitinga 4: è quanto di meglio il Paese dei tulipani riesce ad offrire al momento. Non di certo il massimo, anche se dall’Olanda siamo stati abituati fin dai tempi di Cruijff a ben altri giocatori in ben altri ruoli. E’ vero anche che in Olanda rimpiangono, e non poco, l’era Stam. Come darli torto.
    Van Bommel-De Jong 4: chissà cosa ne pensano gli esteti di calcio nel vedere l’undici titolare orange schierare contemporaneamente a centrocampo Van Bommel e De Jong. Molto probabilmente stenderanno un velo pietoso. Anche perché c’è gente come Strootman che ancora non ha messo piede in campo da quando sono iniziati gli Europei. Roba dell’altro mondo.
    Sneijder-Robben 5: da una parte c’è chi come Sneijder ha trascorso 12 mesi all’Inter sempre con la testa verso Euro 2012. Ci viene da dire vana attesa, considerata la forma e la voglia mostrata in Ucraina. Ma è anche normale, neanche Michael Jordan se non si fosse allenato al 100% per un anno non avrebbe mai potuto sfidare al 100% Larry Bird e altri “discreti” cestisti. C’è poi chi come Robben ha ormai l’etichetta di perdente in fronte. I Mondiali persi in Sudafrica, le due Champions perse contro Inter e Chelsea, e ora l’ennesimo fallimento con la Nazionale, fanno di Robben un calciatore ormai segnato.
    Van Persie 6: capocannoniere della Premier, oggetto di desiderio di mezza Europa, costretto ora a brillare negli schemi piuttosto confusi di Marwijk. C’ha provato ieri, ha anche segnato, ma ciò non toglie che l'(ex) attaccante dei Gunners non sarà uno dei protagonisti di questi Europei.

    GERMANIA
    Hummels 7: è il vero faro della difesa tedesca. Il centrale difensivo del Borussia Dortmund campione di Germania se continua così avrà una carriera da primo della classe. Le porte di Barcellona e Real non sono poi così lontane.
    Schweinsteiger 7: come si dice, la classe non è acqua. E’ il simbolo di questa Germania, forza, determinazione e piedi buoni a servizio di un collettivo da paura. Le avversarie ancora non sono riuscite ad evidenziarne punti deboli, e difficilmente la Danimarca potrà fare qualcosa in tal senso.
    Ozil 7: il giocatore della Turchia è tra i più in palla della sua Nazionale. E’ ormai evidente perché Mourinho lo consideri titolare inamovibile del suo Real Madrid forza 100, ed è evidente perché il secondo Kakà non riesca più ad emergere tra i Blancos. Claro.
    Mario Gomez 8: tre gol e sei punti, tutti firmati Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco è il bomber che non ti aspetti. Da sempre ritenuto seconda scelta dal ct Low, ha approfittato al meglio dell’infortunio di Klose per accaparrarsi la scena in queste prime due partite del girone B. E a dire che c’era chi lo considerava bravo soltanto nell’aggiustarsi i capelli.

    OLANDA-GERMANIA 1-2, HIGHLIGHTS
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  • Olanda-Germania, Klose supera Gomez. Van Persie in gol?

    Olanda-Germania, Klose supera Gomez. Van Persie in gol?

    Per la seconda giornata del Gruppo B scendono in campo questa sera al Metalist Stadium Olanda-Germania. Sfida che si preannuncia ad altissima tensione, e che potrebbe diventare infuocata a seconda del risultato che arriverà nel tardo pomeriggio dall’altro match in programma, Danimarca-Portogallo. Gli orange affrontano la vigilia del match con la consapevolezza di non poter più sbagliare dopo il ko all’esordio contro i danesi. Sneijder e compagni però dovranno disputare la partita della vita contro i tedeschi di Low, che sono arrivati in Ucraina come favoriti per la vittoria finale. La Nazionale teutonica forte del successo per 1-0 contro il Portogallo quattro giorni fa, farà di tutto per estromettere già da oggi una pretendente al titolo.

    TORNA MATHIJSEN – Buone notizie per il ct olandese Marwijk. Rientra infatti il centrale Mathijsen, esperto difensore del Malaga, che farà coppia insieme a Heitinga. Sulle corsie laterali confermati Van der Wiel e Willems (classe ’94 del Psv). Con ogni probabilità a centrocampo verrà riproposta nuovamente la coppia di mediani composta da Mark Van Bommel e De Jong, con il centrocampista Kevin Strootman ancora relegato in panchina. Dietro l’unica punta Van Persie agiranno Sneijder al centro, Robben a destra e la sorpresa della vigilia Kuyt, che dovrebbe rimpiazzare Afellay. Solo panchina invece per Huntelaar.

    miroslav klose | © Joern Pollex/Getty Images

    KLOSE TITOLARE – Rispetto al match contro il Portogallo, Low sembra intenzionato a schierare Miroslav Klose dall’inizio, al posto di Mario Gomez. Non è stato sufficiente quindi per l’attaccante del Bayern firmare il gol del successo nel primo incontro degli Europei. Non è mistero infatti come il ct tedesco preferisca di gran lunga il biancoceleste al panzer della Baviera. Dietro Klose agirà Ozil, supportato sulle fasce da Podolski e Muller (su quest’ultimo nelle ultime ore c’è il forte interesse del Manchester City, che ha proposto al Bayern uno scambio con Dzeko). A centrocampo Khedira sarà affiancato dal regista Kroos. In difesa pedine invariate, con Neuer in porta, Badstuber-Hummels coppia centrale, e i due del Bayern sulle corsie laterali, ovvero Boateng e Lahm.

    PRECEDENTI – Olanda e Germania non si incontrano in partite ufficiale da Euro 2004, quando l’incontro terminò in parità, 1-1. Prima e dopo tante amichevoli fra le due Nazionali più forti del Vecchio Continente. La più recente esibizione è stata a novembre del 2011, quando la Germania di Low superò con un netto 3-0 i giocatori olandesi. L’ultimo successo dell’Olanda risale al novembre del 2002, quando i tedeschi furono sconfitti per 3-1.

    QUOTE – L’incertezza regna anche nelle quote, sebbene i bookmakers vedano leggermente favoriti la Nazionale di Low, premiandolo con un 2.35. Poco più alta la quota dell’Olanda, la cui vittoria è data a tre volte la posta. Il pareggio invece, almeno secondo le quote dei più famosi siti di scommesse, rimane il risultato più improbabile quest’oggi (3.25).

    Olanda-Germania probabili formazioni
    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van Der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie.
    A disp: Vorm, Krul, Bouma, Vlaar, Boulahrouz, Schaars, Strootman, Van Der Vaart, Huntelaar, L. De Jong, Narsingh, Kuyt. Allenatore: Marwijk.
    Germania (4-2-3-1): Neuer; J. Boateng, Hummels, Badstuber, Lahm; Khedira, Kroos; Muller, Ozil, Podolski; Klose.
    A disp: Wiese, Zieler, Gundogan, Schmelzer, Howedes, L. Bender, Mertesacker, Schurrle, Schweinsteiger, Gotze, Reus, Mario Gomez. Allenatore: Low

  • Psg, anche Ibrahimovic. Appello dei tifosi contro cessione Thiago

    Psg, anche Ibrahimovic. Appello dei tifosi contro cessione Thiago

    Psg all’assalto del Milan. Oltre a Thiago Silva infatti, Leonardo ha preso di mira anche Zlatan Ibrahimovic. Di ieri notte la notizia di una super offerta da 77 milioni di euro per entrambi i giocatori. L’annuncio è stato dato dai francesi di Rmc Sport. Di questi 77 milioni, 47 verrebbero versati per l’acquisto di Thiago, i restanti 30 per lo svedese. Un’operazione finanziaria monstre, fattibile soltanto per pochi club in Europa. Qualora Galliani accettasse l’offerta, il Milan si ritroverebbe ulteriormente ridimensionato in vista della prossima stagione, come già dichiarato ieri pomeriggio dallo stesso Cassano. I tifosi sperano ancora nel miracolo, in un gesto dall’alto, di nome Silvio e di cognome Berlusconi. In fondo non sono trascorsi molti mesi da gennaio.

    PROTAGONISTI – I diretti protagonisti della vicenda, Leonardo da una parte e Galliani dall’altra, fino ad ora non commentano un eventuale inserimento di Ibrahimovic nella trattativa che porterà Thiago Silva a Parigi. Lo stesso agente dello svedese, Mino Raiola, ha riferito che il proprio assistito stia pensando in questo momento soltanto agli Europei, e di non avere alcuna dichiarazione da fare circa le strategie del mercato rossonero, avendo fiducia però nel fatto che Galliani renderà la squadra competitiva su tutti i fronti anche per il 2013. Rimanendo nell’orbita Raiola, non ci sono voci che confermerebbero una sua presenza in territorio francese. Sul fronte Ibratutto tace quindi.

    thiago silva zlatan ibrahimovic | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    DIASPORA – Nonostante l’apparente quiete sul fronte del bomber svedese, bisogna ricordare quanto detto dallo stesso rossonero qualche settimana fa, quando si lamentava del fatto che il Milan non avesse la potenza economica necessaria per rinforzare la rosa. Come la prenderà quindi ora, una volta che la cessione di Thiago Silva sarà ufficializzata? Come dice il suo amico Cassano sicuramente si arrabbierà, che tradotto potrebbe significare anche voglia di trasferirsi in un club più competitivo. Ma anche Fantantonio ieri non ha lanciato segnali d’amore verso la società rossonera, affermando in più di un’occasione che rimanderà ogni sua decisione dopo gli Europei, e di avere già in mente una sua idea. Ritorno alla Samp?

    MILAN CHANNEL – Nel frattempo su Milan Channel, i tifosi hanno apertamente manifestato la propria opinione riguardo la trattativa che vede coinvolto Thiago Silva, pregando il presidente Silvio Berlusconi di non cedere il brasiliano, ritenuto il giocatore più importante per la squadra di Massimiliano Allegri. Come risponderà il patron rossonero? Non sempre è giorno di miracoli.

  • Grecia-Repubblica Ceca 1-2, Rosicky illumina, greci accecati

    Grecia-Repubblica Ceca 1-2, Rosicky illumina, greci accecati

    Come da pronostico, Grecia-Repubblica Ceca termina con il successo della squadra di Bilek, che ha la meglio sui greci per 1-2, grazie alle due reti segnate nei primi 6′ minuti di gioco da Jiracek e Pilar. Stavolta non è riuscita la rimonta a Salpingidis e compagni, nonostante avessero accorciato le distanze in avvio di ripresa con la rete di Gekas, che ha sfruttato al meglio una papera del portiere Cech, di certo non uno degli ultimi arrivati. La Grecia ha però faticato ad imbastire azioni da gioco tali di questo nome, non trovando più la conclusione in porta dopo aver segnato in maniera fortuita l’1-2 con l’attaccante del Samsunspor, palesando le difficoltà di manovra già evidenziate nella prima giornata. Con il ko odierno i tifosi della Grecia possono già preparare le valigie, salvo clamorosi colpi di scena.

    LA GARA– Non sarà stato come lo shock economico che ha colpito il Paese greco lo scorso anno, altro contesto d’accordo, ma i due gol segnati dalla Repubblica Ceca senza che fosse scoccato ancora il decimo minuto di gioco hanno comunque rappresentato la fine del sogno qualificazione per la Nazionale di Santos. Avvio disastroso quello della difesa ellenica, infilzata prima dall’inserimento senza palla di Jiracek (Werder Brema) dietro l’intuizione geniale di Hubschman, e dal giovane Pilar poi (esterno di sinistra del Viktoria Plzen). La Grecia è un pugile colpito a freddo, incapace di rispondere ai ganci dell’avversario. Un avvio ad handicap come quello contro la Polonia durante il match inaugurale di questi Europei, al quale il ct Santos non è riuscito a trovare le misure necessarie nell’arco dei 90′ minuti.

    thomas rosicky | © Christof Koepsel/Getty Images

    A onor di cronaca però i greci avrebbero potuto riaprire l’incontro prima dell’intervallo, quando al 41′ minuto la terna arbitrale ha annullato il gol a Fotakis per un fuorigioco rivelatosi poi inesistente (ennesimo episodio sfavorevole contro la Grecia). L’obiettivo della rete viene comunque centrato ad inizio secondo tempo, grazie ad un regalo del portiere Cech. Gekas ringrazia e conclude a porta vuota. Alla fine della fiera il gol dell’ariete greco rimane soltanto un episodio sporadico, e la Repubblica Ceca è brava a condurre in porto una vittoria che le consegna i primi 3 punti del girone, agganciando momentaneamente al primo posto la Russia, impegnata stasera contro la Polonia.

    SITUAZIONE GRUPPO A – I ragazzi di Bilek sono tornati prepotentemente in corsa per la qualificazione ai quarti. Dati per spacciati dopo la sconfitta contro la Russia, i cechi hanno dimostrato di essere tutta un’altra squadra rispetto a quella scesa in campo contro i sovietici. Qualora la Russia dovesse battere la Polonia, ai cechi basterà un pareggio contro gli stessi polacchi per ottenere il pass al turno successivo. Anche qualora la sfida di stasera finisse in parità, alla Nazionale di Bilek sarà sufficiente non perdere nell’ultimo incontro, a patto che la Grecia non vinca contro la Russia (quest’ultima ipotesi francamente difficile da realizzare).

    Pagelle Grecia-Repubblica Ceca 1-2

    GRECIA
    Papadopoulos 6: tra i pochi a salvarsi nel reparto difensivo greco. Al suo fianco ha Katsouranis, non esattamente il miglior compagno per una partita importante come questa. Classe ’92, conferma di essere un giovane da seguire con attenzione per il prossimo futuro.
    Karagounis 5: il centrocampista del Pana è stato ampiamente surclassato da Hubschmann e Rosicky, tra i migliori in campo ieri sera. Corre a vuoto per 90′ minuti, va in balia dell’avversario da subito e resta in tale condizione per tutto l’arco dell’incontro.
    Salpingidis 5: chi da lui si aspettava fuoco e fiamme anche ieri è stato abbondantemente deluso. Lontano parente rispetto all’indiavolato giocatore sceso in campo nel secondo tempo contro la Polonia. Lo show non si ripete, e difficilmente reciterà ancora un ruolo di protagonista in questi Europei. Fra pochi giorni arriva la Russia.
    Samaras 4,5: qualcuno dovrebbe anche dire all’attaccante del Celtic che è inutile correre lungo la fascia se poi non si arriva mai al dunque. La Nazionale di Santos è riuscita nell’impresa di tirare in porta soltanto in un’occasione (segnando tra l’altro). E tutto il resto del tempo? Ferie non autorizzate.

    REPUBBLICA CECA
    Cech 5: clamorosa la papera con la quale ha consentito ai greci di riaprire la sfida. E’ inutile comunque sparare addosso a uno dei portieri più forti delle ultime stagioni, quest’anno Campione d’Europa con il Chelsea, protagonista numero uno insieme a Drogba dell’incredibile cavalcata dei Blues. Avrà modo di rifarsi contro la Polonia.
    Hubschmann 7: nella sfida contro i russi era entrato soltanto nella ripresa, dando l’impressione di cambiare notevolmente il volto alla sua squadra. Conferme arrivate puntuali contro i greci. Il giocatore dello Shakthar domina a centrocampo, propiziando con un bellissimo assist il primo gol di Jiracek.
    Rosicky 7,5: illumina d’immenso la manovra ceca. Non canterà l’inno nazionale, però quando scende in campo dimostra di dare l’anima per il proprio Paese  e una classe che gli altri compagni di squadra non possiedono. Le chances di qualificazione ai quarti dipendono forse quasi esclusivamente dai suoi piedi.
    Baros 4,5: è un po’ come sparare sulla croce rossa, ce ne rendiamo conto, però sono davvero imbarazzanti le prestazioni di un calciatore che ha una media di un gol all’anno con la propria Nazionale. Pensiamo sia difficile e quantomeno assurdo che il ct Bilek continui a puntare su di lui anche nella gara decisiva contro la Polonia.

    Tabellino Grecia-Repubblica Ceca 1-2
    Grecia (4-3-3): Chalkias 5,5 (21′ Sifakis 6), Torosidis 6, Papadopoulos 6, Katsouranis 5, Holebas 5, Karagounis 5, Fotakis 5 (46′ Gekas 6) , Maniatis 5,5, Salpingidis 5, Fortounis 5 (71′ Mitroglou 5,5), Samaras 4,5.  Allenatore: Santos.
    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech 5, Gebre Selassie 6,5, Sivok 6, Kadlec 6, Limbersky 6, Hubschmann 7, Plasil 6, Rosicky 7,5 (46′ Kolar 5, 90′ Rajtoral s.v.), Pilar 7, Baros 4,5 (64′ Pekhart 5,5). Allenatore: Bilek

    GRECIA-REPUBBLICA CECA 1-2 HIGHLIGHTS 

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  • Grecia-Repubblica Ceca, dentro o fuori. Cech stoppa gli ellenici?

    Grecia-Repubblica Ceca, dentro o fuori. Cech stoppa gli ellenici?

    Conclusosi ieri sera con l’epica vittoria dell’Ucraina sulla Svezia il primo “round” degli Europei 2012, oggi si riparte con Grecia-Repubblica Ceca per la seconda giornata del Gruppo A. Gli ellenici avevano debuttato venerdì scorso con i padroni di casa della Polonia, pareggiando 1-1, mentre Baros e compagni aveva perso malamente contro la Russia di Advocaat per 4-1. Una sfida da dentro o fuori per le due Nazionali. A rischiare maggiormente sono gli uomini di Santos, che devono necessariamente vincere per conservare intatte le speranze di qualificazione, mentre la squadra di Bilek potrebbe anche accontentarsi di una “x”, giocandosi poi le proprie carte contro la Polonia nell’ultima partita. Scopriamo le probabili formazioni che scenderanno in campo oggi pomeriggio a Breslavia.

    DIFESA A PEZZI– Il ct Fernando Santos sfoglia la margherita e si riscopre senza difensori centrali. Dopo l’espulsione di Sokratis per doppia ammonizione nel match inaugurale contro la Polonia, e l’infortunio di Avraam Papadopolous, l’ex tecnico del Porto si vede costretto a retrocedere Katsouranis sulla linea di difesa al fianco di Kyriakos Papadopoulos, escluso a sorpresa dall’undici titolare quattro giorni fa. Sulle corsie laterali giocheranno sempre Torosidis e Holebas. Davanti alla difesa dovrebbe essere Makos (25 enne in forza all’Aek Atene) a prendere il posto di Katsouranis, mentre è confermata la coppia centrale di centrocampo composta dal capitano Karagounis e Maniatis. In attacco, dopo l’eccezionale prova del secondo tempo, Salpingidis si prende di diritto il posto sulla fascia destra, mentre Gekas (al centro) e Samaras (a sinistra), rimangono titolari dopo la discreta prova offerta contro la Polonia, e anche perché la panchina della Grecia non propone grandi alternative.

    petr cech | © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    VOGLIA DI RISCATTOTroppo brutti per essere veri. E’ quello che potrebbe aver pensato un tifoso su due in merito allo spettacolo proposto dalla Nazionale di Bilek durante la partita di esordio contro la Russia. Il commissario tecnico sembra intenzionato a porre rimedio dopo la disastrosa prova di venerdì notte. Di fatto epurato Hubnik, con Kadlec e Sivok al centro della difesa, in aggiunta ai due terzini che saranno Gebre Selassie e Limbersky. La cerniera di centrocampo sarà occupata da Plasil e Hubschmann, mentre i trequartisti saranno ancora Jiracek, Rosicky e Pilar, con Milan Baros che dovrebbe essere confermato unica punta, nonostante la prova imbarazzante contro la Nazionale di Advocaat.

    PRECEDENTI – Grecia e Repubblica Ceca si sono affrontate l’ultima volta in amichevole. Era il 2008, e allora furono i Greci a imporsi per 1-0. Il match più interessante però è quello che riguarda l’edizione dei Campionati Europei 2004, vinta proprio dalla Nazionale ellenica, che approdò in finale battendo la stessa Repubblica Ceca per 1-0 in semifinale.

    QUOTE – Secondo i bookmakers i greci partono sfavoriti. Una vittoria dell’undici di Santos è infatti quotata a 3.20, mentre il 2 della Repubblica Ceca è dato a poco oltre il doppio della posta (2.25). La “x” è quotata quanto un successo ellenico (3.20).

    Probabili formazioni Grecia-Repubblica Ceca, 2^ giornata Gruppo A
    Grecia (4-3-3): Chalkias; Torosidis, Katsouranis, K. Papadopoulos, Holebas; Maniatis, Makos, Karagounis; Salpingidis, Gekas, Samaras.
    A disp: Tzorvas, Sifakis, Tzavellas, Malezas, Liberopoulos, Fotakis, Ninis, Fortounis, Fetfatzidis, Mitroglou. Allenatore: Santos.
    Repubblica Ceca (4-2-3-1): Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hubschmann, Plasil; Jiracek, Rosicky, Pliar; Baros.
    A disp: Lastuvka, Drobny, Suchy, Hubnik, Petrzela, Rajtoral, Kolar, Darida, Necid, Rezek, Pekhart, Lafata. Allenatore: Bilek.